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 Oggetto del messaggio: Mercurio nei vaccini e lesioni cerebrali
MessaggioInviato: 13/10/2009, 13:24 
Rivoluzionario studio prova il nesso tra il mercurio nei vaccini e le lesioni cerebrali

Traduzione di Amanda Adams - La Leva di Archimede
Articolo in inglese: http://www.medicalnewstoday.com/articles/166102.php


Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Neurotoxicology conferma le convinzioni di genitori e scienziati preoccupati per la crescente aggressività del piano vaccinale e per le sostanze tossiche contenute nei vaccini. Un team di ricercatori dell'Università di Pittsburgh ha notato un significante ritardo nello sviluppo dei riflessi controllati dal tronco cerebrale nei cuccioli di macaco che sono stati sottoposti ad un singolo vaccino contro l'epatite B contenente il thimerosal come conservante. I cuccioli di macaco non sottoposti al vaccino hanno avuto uno sviluppo normale.

Nel 1991 il governo statunitense ha esteso il piano vaccinale includendo il vaccino per l'epatite B nei primi giorni di vita dei neonati, nonostante l'epatite B sia prevalentemente trasmessa sessualmente o per passaggio di aghi infetti. L'introduzione del vaccino era parte del programma vaccinale creato in fretta e furia e coincide con il drastico aumento dei casi di autismo di cui ora sono affetti un bambino americano su 100. Negli Stati Uniti il thimerosal è stato rimosso dal vaccino per l'epatite B nell'anno 2000 ma rimase sul mercato per circa altri 2 anni. Tuttora è presente in altri vaccini, compresi i vaccini multidose sia per l'influenza che per l'H1N1.

http://www.laleva.org/it/2009/10/rivolu ... brali.html



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MessaggioInviato: 13/10/2009, 16:52 
Si conferma la mia teoria che i vaccini sono solo a scopo di lucro
e io i miei figli non li vaccinerò per l'h1n1 dobbiamo pensare a salvaguardarci dalle multinazionali.



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MessaggioInviato: 13/10/2009, 20:10 
Siate decisi ragazzi, non lasciatevi convincere.
La quantità di mercurio, pur essendo minima non è da sottovalutare.
Ma attenzione anche agli altri eccipienti.



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Marziano
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Ah bhè, andiamo bene [:(]



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MessaggioInviato: 14/10/2009, 01:35 
Serie di domande con relative risposte su l'uso del mercurio nei vaccini,
piu` tabella dei vari vaccini


Mercurio nei vaccini

a cura di: Prof. Giorgio Bartolozzi

Negli ultimi mesi è stato fatto un gran parlare sul timerosal (sinonimi: tiomersal, sodio etilmercurio tiosalicilato, mercurotiolato di sodio). Questa sostanza viene usata come disinfettante cutaneo, come antibatterico nelle soluzioni delle lenti a contatto e nelle gocce oculari; è presente anche in alcuni dei cosiddetti “vaccini” per via orale (Lantigen B). Esso è un componente di quasi tutti i “veri” vaccini, usati comunemente per la profilassi delle malattie infettive; è stato sempre guardato con sospetto e da sempre è stato chiesto il suo allontanamento dalle diverse preparazioni.

Le ragioni della richiesta del suo allontanamento sono cambiate nel tempo:

Fino a qualche mese fa l’accusa che veniva mossa al timerosal era quella d’indurre una reazione tipo ipersensibilità ritardata (Bartolozzi, Longo, 1996), che tuttavia non ha corrisposto che di rado alla comparsa di manifestazioni allergiche locali o generali di una certa entità.
Dal mese di luglio 1999 sono comparsi sulle principali pubblicazioni USA [MMWR (CDC, 1999), Pediatrics (AAP, 1999, Committee on Infectious Diseases, 1999), JAMA (Halsey, 1999) ] articoli richiamanti l’attenzione dei medici sui pericoli dei vaccini contenenti timerosal, in quanto essi contengono una certa quantità di mercurio, spesso al di là di quella considerata tollerabile dall’organismo umano. Il mercurio contenuto nel timerosal corrisponde a circa il 50% (per la precisione il 49,6%) del peso di quest’ultimo; il sodio timerfonato invece contiene il 45,5% di mercurio.
I punti da commentare a proposito del timerosal possono essere così sintetizzati:

E’ necessario l’uso di un preservante all’interno dei vaccini?
Se sì, ci sono sostituti disponibili al momento?
Qual è la tossicologia del timerosal?
Qual è il rischio reale dell’esposizione al timerosal contenuto nei vaccini?
Quali le decisioni adottate in USA?
Quali conseguenze ha avuto in USA la disponibilità di un vaccino contro l’epatite B, senza timerosal?
Qual è il contenuto in timerosal dei vaccini, disponibili in Italia?
Cosa fare nel nostro Paese?

1) E’ necessario l’uso di un preservante all’interno dei vaccini?
Nel passato vi sono state molte tragedie in seguito alla contaminazione dei vaccini; disastri che hanno portato all’insorgenza di gravi infezioni fino alla morte. Da questo è nato l’uso corrente d’inserire in ogni fiala di vaccino un preservante per impedire l’attecchimento di agenti infettivi. Come vedremo, la singole Aziende produttrici di vaccini hanno aggiunto di frequente il timerosal, in quantità diverse l’una dall’altra: l’aggiunta ai vaccini del timerosal è iniziata dal 1930, quando è stato dimostrato che il timerosal è efficace come battericida e come preventivo per impedire la contaminazione batterica, in particolar modo nei contenitori multidose.

2) Se sì, ci sono sostituti disponibili al momento?
L’aggiunta di antibiotici (in generale aminoglicosidi, come la neomicina, la kanamicina o altri) è stata scelta da alcune Aziende, ma, come sappiamo, questi antibiotici, anche a bassissime concentrazioni, possono indurre in alcuni rarissimi soggetti manifestazioni allergiche gravi, fino alla shock anafilattico. Altre soluzioni sono allo studio. Nelle preparazioni più recenti (vaccini tetra e pentavalenti), il timerosal è stato tolto, senza aggiungere per ora altri preservanti, grazie all’uso di moderne e raffinate tecniche di preparazione che permettono un’assoluta sterilità, tale da non necessitare dell’aggiunta di preservanti.

3) Qual è la tossicologia del timerosal?
A questo punto le cose si fanno difficili, perché non esistono riferimenti bibliografici precisi sulla tossicità diretta del timerosal. Gli studi a disposizione dimostrano:

una tossicità renale negli animali
una tossicità acuta per dosi elevate
non sembra essere cancerogeno, né teratogeno (cioè "che causa malformazioni", NdR)
uno studio sulla somministrazione cronica dimostra che la patologia rilevante è a carico del sistema nervoso centrale e del rene, nel quale il mercurio si accumula in forma inorganica
La dose massima sopportabile non è stabilita con sicurezza, come mancano dati o prove di un qualche pericolo, causato da un superamento dei livelli di esposizione in alcuni bambini, dopo l’esposizione alle correnti vaccinazioni. Infatti lattanti e bambini che abbiano ricevuto nel passato vaccini contenenti timerosal non necessitano affatto di essere studiati per dosare i livelli di mercurio, né nel sangue, né nelle urine, né nei capelli.

La tossicità del timerosal dipende da diversi fattori, fra i quali la forma chimica (elemento, sale inorganico o composti organici, come il metil-mercurio, l’etilmercurio e il fenil-mercurio), la via di assunzione, la dose e ovviamente il rapporto dose/peso, nonché l’età al momento dell’esposizione. La soglia giornaliera è difficile da stabilire, anche perché le Agenzie americane che si occupano del problema sono diverse:

per gli standard EPA (Environmental Protection Agency) e FDA ( Food and Drug Administration)
per le linee guida del contenuto di timerosal nei vaccini: PHS (Publish Health Service) e AAP (American Academy of Pediatrics)
per la tossicità in generale: l’ATSDR (Agency for toxic Substances and Disease Registry) e l’USPHS (United States Public Health Service)
La soglia di sicurezza per l’esposizione cronica va, a seconda dell’Agenzia, da 0,1 a 0,4 mg/kg/die, riferita essenzialmente agli alimenti contenenti forme organiche di mercurio (pesci predatori soprattutto) e ad altre fonti ambientali. Non sono al momento disponibili dati relativi all’effetto della somministrazione, in unica dose, di quantità analoghe a quelle contenute nei vaccini, effettuate a distanza l’una dall’altra e per via intramuscolare. E’ stato calcolato che in teoria con l’uso dei vaccini routinari nei primi sei mesi di vita viene assunta dal lattante una quantità di mercurio che va da 0 a 187 mg. D’altra parte è stato visto che l’aggiunta di timerosal durante alcune fasi della preparazione di un vaccino, seguita dal suo allontanamento, permette di ridurre la presenza della sostanza a livelli inferiore a 0,3 mg, livelli talmente bassi da considerare queste preparazioni alla stessa stregua di un vaccino non contenente timerosal.

4) Qual è il rischio reale dell’esposizione al timerosal contenuto nei vaccini?
Probabilmente il rischio di una esposizione cumulativa ai vaccini contenenti il timerosal nei primi mesi di vita, ammesso che esista, è molto piccolo. Tuttavia il PHS e l’AAP, insieme ai fabbricanti di vaccini, sono d’accordo che i vaccini contenenti il timerosal debbono essere allontanati dall’uso il prima possibile. Conclusioni simili sono state raggiunte di recente anche da Agenzie europee, dai fabbricanti europei di vaccini, insieme alla Food and Drug Administration (FDA). PHS e AAP stanno lavorando insieme per assicurare il prima possibile l’allontanamento dai vaccini del timerosal, pur cercando di mantenere gli attuali elevati livelli di copertura vaccinale.

5) Quali le decisioni adottate in USA?
Queste sono state le decisioni prese in USA:

una richiesta formale ai fabbricanti di vaccini per attuare un piano preciso per l’eliminazione del mercurio dai loro vaccini, il prima possibile
un’analisi dei dati disponibili sull’argomento in una riunione pubblica
un’analisi accelerata dell’FDA dei criteri per concedere la licenza ai diversi prodotti da introdurre in commercio, per eliminare o ridurre il contenuto di mercurio in un vaccino
fornire informazioni ai medici e agli altri operatori sanitari per renderli capaci di comunicare efficacemente con gruppi di genitori e di consumatori
un monitoraggio delle pratiche di vaccinazione, delle future coperture d’immunizzazione e dei livelli di malattie prevenibili con le vaccinazioni
studi per conoscere meglio i rischi e i benefici di questi provvedimenti sanitari
Sia il PHS che l’AAP continuano a raccomandare che tutti i bambini vadano comunque immunizzati contro le malattie indicate nel calendario ufficiale. Dato che i rischi di non vaccinare i bambini oltrepassano il rischio sconosciuto e di sicuro molto più piccolo, ammesso che effettivamente esista, di esposizione ai vaccini contenenti timerosal, medici e genitori vanno incoraggiati a vaccinare tutti i lattanti. Medici e genitori possono trarre vantaggio dalla flessibilità all’interno delle indicazioni dell’attuale schedula per i lattanti nati da madri HBsAg negative, cioè di posporre la prima dose del vaccino contro l’epatite B dalla nascita (come veniva consigliato in USA) fino alla fine del 2° mese (inizialmente veniva indicata l’età di 6 mesi), se non sia disponibile un vaccino contro l’epatite B senza timerosal; questa è proprio l’età alla quale in Italia cominciamo la vaccinazione contro l’epatite B nei figli di madre HBsAg negativa.

Finche il vaccino contro l’epatite B senza timerosal non sia disponibile, i bambini pretermine nati da madri HBsAg negative debbono essere vaccinati non prima che essi abbiano superato il completamento dell’età gestazionale e un peso superiore ai 2.500 grammi. Nessun cambiamento invece nelle procedure immunitarie per i figli di madri HBsAg positive, o di cui non si sappia la sierologia, che debbono comunque essere vaccinati anche con vaccino contente timerosal, in mancanza di vaccini che ne siano sprovvisti.

6) Quali conseguenze ha avuto in USA la disponibilità di un vaccino contro l’epatite B, senza timerosal?
Il 27 agosto 1999 la Divisione Merck Vaccini (West Point, Pennsylvania) ha ricevuto l’approvazione da parte dell’FDA per introdurre in commercio il suo vaccino contro l’epatite B (Recombivax), preparato senza l’aggiunta di preservanti (timerosal). Anche la SmithKlein Beecham in un prossimo futuro introdurrà in commercio il suo vaccino (Engerix B) senza preservanti, che al momento (5 novembre 1999) è in attesa della concessione per l’introduzione in commercio. Sulla base della disponibilità del vaccino contro l’epatite B, senza timerosal, sono state emanate nuove raccomandazioni:

a) Neonati: dare la priorità ai vaccini contro l’epatite B non contenenti timerosal come preservante, in tutti i neonati (così stabilisce la loro schedula vaccinale), ma soprattutto per i figli di madri HBsAg positive o di madri di cui si ignori la sierologia per l’HBV. Tuttavia, se non fosse disponibile il vaccino senza timerosal, per questi bambini può essere usato il vaccino con timerosal.

b) Lattanti in età inferiore ai 6 mesi: anche in questi bambini deve essere data la precedenza ai vaccini non contenenti timerosal, ma quando questo tipo di vaccino non sia disponibile, i soggetti ad alto rischio perinatale debbono completare la vaccinazione con tre dosi, entro i 6 mesi di età, eventualmente con vaccini contenenti timerosal. Per i figli di madri HBsAg negative e per i lattanti non appartenenti ai gruppi a rischio, vanno seguite le raccomandazioni già esposte (Vedi punto 5) per l’uso dei vaccini contenenti timerosal, se non sono disponibili i vaccini senza timerosal. Questi gruppi di bambini possono completare la vaccinazione con 3 dosi entro i 18 mesi.

c) Lattanti di oltre 6 mesi di età, bambini, adolescenti e adulti: può essere continuato a essere usato il vaccino contenente timerosal.

Nel più recente richiamo sul timerosal, comparso sull’MMWR nel novembre 1999, è scritto a chiare lettere “i vaccini contro l’epatite B, il vaccino contro DTP e altri che contengono timerosal come conservante possono continuare a essere usati nella vaccinazione routinaria dei lattanti a partire dall’età di due mesi, insieme ai vaccini monovalenti o combinati, che non contengono timerosal”.

7) Qual’è il contenuto in timerosal dei vaccini, disponibili in Italia?
Venuti a conoscenza della potenziale pericolosità del timerosal, i pediatri italiani si sono attivati per conoscere la concentrazione di timerosal nei vaccini, in commercio in Italia. La dottoressa Luisella Grandori di Modena ha approntato un’utilissima tabella (Vedi Tabella n.1), nella quale sono riportati i contenuti di timerosal e di mercurio per dose. La tabella è stata modificata e integrata con tutti i vaccini a disposizione in Italia, mentre era stata preparata solo con i vaccini in uso presso la USL di Modena. I vaccini contro la polio (OPV e IPV), contro morbillo, parotite e rosolia (sia MPR che monocomponenti), pneumococco (23 valente), meningococco, tifo (attenuato, antigene Vi), varicella, non lo contengono.

8) Cosa fare in Italia?
Se trasportiamo le decisioni delle autorità sanitarie dell’America del nord nel nostro Paese possiamo con sicurezza affermare che in Italia non esiste al momento nessun pericolo reale, né alcun evidente motivo di allarme. In fondo con i vaccini che abbiamo a disposizione le normative riportate per gli USA non modificano che marginalmente il nostro comportamento quotidiano. Tuttavia non possiamo che confermare la necessità di eliminare il mercurio dai nostri vaccini in via cautelativa, in attesa di saperne di più sulla sua dose massima. La disponibilità dei recenti vaccini combinati (tetra e pentavalenti), che molto opportunamente sono stati preparati senza timerosal, semplifica la nostra attività preventiva. D’altra parte l’inizio della vaccinazione con il vaccino contro l’epatite B alla fine del 2° mese è liberatoria, anche se siamo per ora costretti a usare vaccini contenenti timerosal.

Per noi il problema è limitato ai figli di madri HBsAg positive e di madri di cui non si conosca la sierologia, che richiedono di essere vaccinati alla nascita, nonché ai nati con basso peso alla nascita, che possono essere vaccinati solo quando abbiamo raggiunto il peso di kg 2,5. Per i primi le stesse autorità sanitarie USA hanno stabilito che il rapporto rischio/beneficio è nettamente a favore della vaccinazione, per cui in attesa dei nuovi vaccini, possiamo continuare a usare quelli attualmente a disposizione, contenenti timerosal. Per i bambini di peso molto basso alla nascita è possibile che non raggiungano i 2,5 kg alla fine del secondo mese: per questi sarà necessario attendere finché con abbiano raggiunto il peso sopra riportato.

E ora un’ultima considerazione: quanto tempo ci vorrà perché le Aziende che producono i vaccini senza timerosal, li mettano a disposizione in Italia? Tutti i pediatri e tutti gli operatori della Sanità pubblica si augurano che questo tempo sia il più breve possibile. Tutti vaccini contro l’influenza contengono timerosal, tuttavia, poiché l’indicazione alla vaccinazione riguarda solo i soggetti a rischio, in età superiore ai 6 mesi, non esiste alcuna controindicazione al loro uso.

Tabella n.1 – Contenuto in timerosal e in mercurio dei vaccini in commercio in Italia

Immagine:
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* La scheda tecnica non lo menziona nella “Lista degli eccipienti”, ma dichiara altresì che ne sono contenute tracce non dosabili alla voce “Avvertenze speciali e opportune precauzioni di impiego”
** Erroneamente l’Informatore farmaceutico riporta 500 mg

Legenda:
T: Tetano
DT: Difterite-Tetano
DTP: Difterite-Tetano-Pertosse cellulare
DTPa: Difterite-Tetano-Pertosse acellulare
Pa: Pertosse acellulare
Hep B: Epatite B
IPV: Polio per via intramuscolare (tipo Salk)
HiB: Haemophilus Influentiae di tipo b
Hep A: Epatite A

Bibliografia

American Academy of Pediatrics – Committee on Infectious Diseases and Committee on Environmental Health – Thimerosal in vaccines – An interim report to clinicians – Pediatrics 104, 570-4, 1999

Bartolozzi G, Longo G – Thimerosal, allergia all’aspirina e vaccini – Medico e Bambino 15, 115-6, 1996

Centers for Disease Control and Prevention – Thimerosal in vaccines: a Joint Statement of the American Academy of Pediatrics and the Public Health Services – MMWR 48, 563-5, 1999

Centers for Disease Control and Prevention – Availability of hepatitis B vaccine that does not contain thimerosal as a preservative – MMWR 48, 780-2, 1999

Centers for Disease Control and Prevention – Recommendations regarding the use of vaccines that contain thimerosal as a preservative – MMWR 48, 996-8, 1999

Davidson PW, Myers GJ, Cox C et al – Effects of prenatal and postmatal methylmercury exposure from fish comsumption on neurodevelopment: outcomes at 66 months of age in the Seychelles Child Development Study – JAMA 280. 701-7, 1998

Grandjean P, Weihe P, White RF, Debes F – Cognitive performance of children prenatally exposed to “safe” levels of methylmercury – Environ Res 77, 165-72, 1998

Halsey NA – Limiting infant exposure to thimerosal in vaccines and other sources of mercury – JAMA 282, 10 novembre 1999 (non so indicare la pagina d’inizio e di fine, perché non è ancora arrivato in biblioteca il numero della rivista; il testo l’ho ottenuto tramite internet)

nbsp;Joint Statement of the American Academy of Pediatrics (AAP) and the United States Public Health Service (USPHS) – Pediatrics 104 568-9, 1999

Pless R - Thimerosal Workshop, National Vaccine Program Office – Bethesda, 11-2 agosto 1999

Fonte: http://www.mammaepapa.it/salute/p.asp?n ... thimerosal


Ultima modifica di BlitzKrieg il 14/10/2009, 01:36, modificato 1 volta in totale.


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E molto piu` facile parlare di cospirazione, quando si ignorano le cause ed i motivi.

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mercoledì 14 ottobre 2009
Rivoluzionario studio sui primati prova il nesso tra i conservanti al mercurio contenuti nei vaccini e i danni cerebrali

Traduzione dell'articolo Groundbreaking Primate Study Links Mercury Vaccine Preservative To Brain Injury a cura della National Autism Association
pubblicato il 3 ottobre 2009 su medicalnewstoday.com

Traduzione a cura di Amanda Adams - La Leva di Archimede - Enfasi (grassetto) e note tra parentisi quadre aggiunte dal curatore del blog




Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Neurotoxicology conferma le convinzioni di genitori e scienziati preoccupati per la crescente aggressività del piano vaccinale e per le sostanze tossiche contenute nei vaccini.

[la conferma in realtà è relativa, in quanto le tecniche di vivisezione, oltre ad essere violente ed immorali sono anche inutili ed a volte controproducenti, dal momento che la stessa sostanza può avere effetti molto diversi in specie animali differenti, fino ad essere mortali nelle cavie e non negli uomini o viceversa. Il mercurio però è noto come agente neuro-tossico per tutte le specie animali (sebbene qualcuno osi ancora sostenere che i vaccini ne conterrebbero dosi molto basse), ed inoltre i test su animali sono considerati legalmente validi per testare l'innocuità di un rimedio farmacologico; è altamente contraddittorio il fatto che la medicina ufficiale utilizzi la vivisezione e poi si rifiuti si prendere atto dei risultati scomodi che si ottengono dai test condotti su animali. Se mai ci fosse una coerenza nella medicina ufficiale essa dovrebbe bandire immediatamente il thimerosal dai vaccini, ed invece lo mettono in centinaia di milioni di dosi di vaccino contro l'influenza, suina e non - N.d.R.]

Un team di ricercatori dell'Università di Pittsburgh ha notato un significante ritardo nello sviluppo dei riflessi controllati dal tronco cerebrale nei cuccioli di macaco che sono stati sottoposti ad un singolo vaccino contro l'epatite B contenente il thimerosal [famigerato conservante composto al 50% da mercurio - N.d.R.] come conservante. I cuccioli di macaco non sottoposti al vaccino hanno avuto uno sviluppo normale.

Nel 1991 il governo statunitense ha esteso il piano vaccinale includendo il vaccino per l'epatite B nei primi giorni di vita dei neonati, nonostante l'epatite B sia prevalentemente trasmessa sessualmente o per passaggio di aghi infetti. L'introduzione del vaccino era parte del programma vaccinale creato in fretta e furia e coincide con il drastico aumento dei casi di autismo di cui ora sono affetti un bambino americano su 100. Negli Stati Uniti il thimerosal è stato rimosso dal vaccino per l'epatite B nell'anno 2000 ma rimase sul mercato per circa altri 2 anni. Tuttora è presente in altri vaccini, compresi i vaccini multidose sia per l'influenza che per l'H1N1.

Le attuali raccomandazioni del governo americano per l'influenza stagionale e l'influenza H1N1 suggeriscono la somministrazione di tutti e due i vaccini alle donne in gravidanza e addirittura 6 differenti vaccini per l'influenza ai bambini di sei mesi di età. "Questo non prende nemmeno in considerazione la quantità addizionale di mercurio che il lattante assorbe dal latte materno quando il vaccino viene effettuato sia alla madre che al bambino" dice Lori McIlwain presidente dell'associazione Nazionale Autismo (NAA). "Il risultato di questo studio conferma che una tale esagerazione del programma vaccinale è un attacco allo sviluppo cerebrale dei nostri bambini".

Ecco nello specifico le risultanze di questo studio:

- A tredici macachi Rhesus è stato somministrato il vaccino contro l'Epatite B, contenente una dose standardizzata di thimerosal stabilita in proporzione al peso; a quattro macachi è stato somministrato un placebo salino e a tre non è stato somministrato nulla.

- Gli animali vaccinati hanno avuto un notevole ritardo nello sviluppo di tre riflessi essenziali alla sopravvivenza rispetto agli animali non vaccinati. Il riflesso di suzione, dei punti cardinali e del muso, sono tre riflessi essenziali alla sopravvivenza delle scimmie allo stato brado.

- Questi riflessi sono controllati dal tronco cerebrale, una parte del cervello di vitale importanza che regola le funzioni automatiche come il respiro, il battito cardiaco e l'attività intestinale.

- I riflessi neonatali nelle scimmie non vaccinate non hanno subito alcun ritardo nello sviluppo.

- Il ritardo nell'acquisizione di tre riflessi essenziali su quattro non è dipeso dal peso alla nascita o dall'età gestazionale.

Per anni i genitori di bambini autistici hanno fatto pressioni alle agenzie governative per la salute affinché facessero delle ricerche paragonando lo stato di salute dei bambini vaccinati con quello dei bambini non vaccinati e per rimuovere il thimerosal da tutti i vaccini. Nessuna delle due richieste è stata soddisfatta.

La signora McIlwain dichiara:"Questo studio evidenzia la mancanza di azioni efficaci del governo per garantire la sicurezza dei vaccini. Se le agenzie governative avessero condotto le ricerche più elementari sulle conseguenza dei vaccini sulla salute dei bambini, avrebbero potuto evitare la sofferenza a migliaia bambini con danni neurologici. E' vergognoso."

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/ ... prova.html



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[:(!] [:(!]



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la stanno facendo sporca

http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_15/influenza-contratto-segreto-sensini_561da992-b952-11de-880c-00144f02aabc.shtml


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Il caro Bill Gates afferma di "amare i vaccini" subito dopo avere affermato ad una conferenza che il pianeta è sovrapopolato...[}:)]
Ecco il video con la quadratura del cerchio...[8D]




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Riconosciuta legalmente la correlazione tra autismo e vaccino trivalente
http://www.eticamente.net/10230/riconos ... lente.html


Il Tribunale di Rimini, Sezione Lavoro, con la Sentenza n. 148:2012 del 15.3.2012, ha riconosciuto in capo al minore Valentino Bocca il nesso di causalità tra la vaccinazione e l’autismo, ed i benefici di indennizzo di cui alla Legge n. 210/1992. Sono state accolte tutte le richieste difensive.
Di seguito riportiamo l’articolo riportato sul DailyMail il 15 Maggio e tradotto da COMILVA, Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni, nel quale si parla della vittoria di questi genitori che hanno visto riconosciuto il legame tra l’autismo del loro bambino e la vaccinazione trivalente fattagli a 15 mesi, il vaccino MPR, quello che quasi tutte le mamme fanno ai bimbi contro rosolia, morbillo e parotite. E’ una sentenza importante perchè per la prima volta viene riconosciuta legalmente la correlazione tra vaccino e danni fisici, una correlazione che da anni viene studiata e sostenuta dal gastroenterologo britannico Dr. Andrew Wakefield che nel 1998 pubblicò una ricerca sulla rivista The Lancet che suggeriva un possibile un legame tra il vaccino MPR, la malattia intestinale cronica e l’autismo.
Grazie a questi genitori per aver condiviso la loro storia, una triste storia.

In una delle foto preferite di famiglia, scattata dal papà, sorride alla telecamera in braccio alla mamma. I suoi genitori conservano gelosamente questa preziosa fotografia. E’ un ricordo di come fosse il loro unico figlio prima che, in una mattina di primavera, lo accompagnassero presso la locale azienda sanitaria per somministrargli una vaccinazione infantile considerata di routine.
Dopo quell’iniezione Valentino non è più stato lo stesso. Ha sviluppato l’autismo e, con una sentenza che possiamo definire storica, un Giudice ha riconosciuto che la sua grave disabilità è stata provocata proprio dall’inoculazione del vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR in inglese, in italiano MPR). Questa sentenza emessa da un Tribunale di una provincia Italiana mette in discussione le teorie dominanti nell’ambiente scientifico ufficiale secondo il quale non esiste alcuna correlazione fra il vaccino MMR e l’autismo, e potrebbe avere profonde implicazioni in Inghilterra e in tutto il mondo.
Ai genitori di Valentino, Antonella, 44 anni, e Maurizio, 43, sono state assegnate 140.000 sterline, che dovranno essere versate dal Ministero della Salute e gli stessi intendono in seguito avviare una causa civile per il danno biologico contro il Governo Italiano che potrebbe doverli risarcire di altre 800.000 sterline. “Naturalmente i soldi non restituiranno la salute al nostro bambino, perfettamente sano com’era a 15 mesi, prima che i medici gli somministrassero il vaccino” ha detto sua madre questa settimana, quando ci ha ospitato nel piccolo e grazioso appartamento a Riccione, nel nord Italia, dove attualmente vive la famiglia.
“Oggi abbiamo un altro Valentino. Lo amiamo tantissimo, ma la nostra vita non potrà mai più essere la stessa. Ha nove anni, ma non parla, riesce solo un po’ a cantare. Non riesce a impugnare una matita. Ha un insegnante di sostegno a scuola che lo aiuta ed è difficile per lui stare insieme agli altri bambini. Cosa riserva il futuro per lui, o per noi, non lo sappiamo”.
La storia di Valentino Bocca è tragica. La sua famiglia ha accettato di rendere pubblica la propria identità per la prima volta da quando la sentenza è diventata di dominio pubblico. Hanno scelto di parlare in esclusiva con il Daily Mail perché credono che gli altri genitori di tutto il mondo debbano sapere cosa è successo al loro figlio.
L’autismo comprende un vasta gamma di disordini dello sviluppo che interessano la comunicazione, le abilità sociali e la capacità del bambino di condurre una vita normale.
Le famiglie con bambini gravemente autistici dicono che le loro vite sono distrutte. Prendersi cura dei pazienti con questo tipo di disturbo costa allo Stato Inglese miliardi di sterline l’anno.
Il numero dei casi di autismo è aumentato vertiginosamente negli ultimi quarant’anni e nelle ultime statistiche i ricercatori hanno stimato che un bambino inglese ogni 64 ha una patologia che rientra nello spettro autistico. Si sono fatte svariate ipotesi sulla causa di questo dramma capitato a così tante famiglie.
Negli anni ’80 solo 4 bambini ogni 10.000 manifestavano un qualche segno di autismo.
Alcuni genitori sospettano da tempo il vaccino MPR, un cocktail dei tre virus di morbillo, parotite e rosolia, anche se il Dipartimento di Salute e il Servizio Sanitario Nazionale sostengono assolutamente che siano solo un miglioramento dei criteri diagnostici e fattori ambientali i responsabili di questa straordinaria crescita del numero di casi di autismo.
Nel 1998, un articolo pubblicato sulla rivista medica The Lancet, scritto dal Dr. Andrew Wakefield, ha messo in collegamento il vaccino MPR e l’autismo. I suoi metodi di ricerca sono stati in seguito screditati, ma la conseguenza è stata che moltissimi genitori inglesi hanno rifiutato di far vaccinare i loro figli e i casi di morbillo sono aumentati. Ma il morbillo è comunque una malattia infettiva che molto raramente e solo in determinate condizioni di salute è mortale.
Negli ultimi anni i genitori hanno ripreso fiducia nei confronti dell’MPR ma questa sentenza di un Tribunale Italiano riapre la polemica. Questa settimana, Luca Ventaloro, avvocato della famiglia Bocca, specializzato nelle cause sui danno da vaccino, ha affermato che la sentenza di Rimini è stata la “prima ammissione pubblica” in Italia che il vaccino MPR può, in alcuni casi, causare l’autismo in un bambino sano.
Determinante è stata la perizia di Antonio Barboni, il medico legale nominato dal Giudice, la quale afferma che “in assenza di altre condizioni preesistenti” esiste una “ragionevole probabilità scientifica” che l’autismo di Valentino possa essere stato “scatenato dalla somministrazione del vaccino MPR somministrato in una struttura sanitaria”.
Le deduzioni del Dr. Barboni hanno confermato le perizie di altri due illustri medici che hanno visitato Valentino e approfondito la sua storia medica.
Il Giudice Lucio Ardigò ha riconosciuto il risarcimento alla famiglia condividendo le tesi dei medici. Nella Sentenza stabilisce definitivamente che il disordine autistico associato con un ritardo cognitivo medio di cui soffre Valentino è collegato alla somministrazione del vaccino, come affermato dal Dr . Barboni.
L’Avvocato Ventaloro ha spiegato ieri: “Questo è molto importante per l’Inghilterra che usa, e ha usato, un vaccino MPR con gli stessi componenti di quello iniettato a Valentino. E’ sbagliato che Governo ed Autorità Sanitarie esercitino forti pressioni sui genitori affinché sottopongano i loro figli al vaccino MPR, ignorando che questo vaccino può causare autismo”-
Claudio Simion, presidente del COMILVA, ha aggiunto: “La sentenza di Rimini è di vitale importanza per i bambini di tutto il mondo. La diffusione dell’autismo è in aumento ed è terribile che le autorità chiudano ancora gli occhi sul collegamento tra vaccino MPR e questa sindrome”. Senza alcun dubbio queste affermazioni sono in perfetto accordo con il pensiero della famiglia di Valentino.
La famiglia Bocca dopo che al loro bambino, che all’epoca aveva cinque anni, è stato diagnosticato definitivamente l’autismo, si è rivolta al COMILVA per ricevere delle informazioni sulla possibilità di avere un risarcimento, perché certa che la vaccinazione fosse la causa di tutto.

Inizialmente, per cercare di capire perché il bambino piangeva per ore tutte le notti, rifiutava di mangiare tutto eccetto il pane, non riusciva a stare fermo e a concentrarsi e non guardava più negli occhi, hanno deciso di ricoverare Valentino presso un Istituto di Ricerca presso Milano, in Lombardia, clinica rinomata in tutto il mondo.
Dopo 14 giorni di test genetici per escludere una eventuale connessione familiare con la malattia, un neurologo ha messo per iscritto la diagnosi. “Ci hanno dato una grossa cartella con il nome di Valentino stampato sopra con la parola ‘autismo’,” ricorda mamma Antonella. “ Avevamo avuto il sospetto che di autismo si trattasse, ma tutti i medici e gli specialisti che lo avevano visitato non lo avevano espresso chiaramente”.
Il padre Maurizio aggiunge: “Quando parlavamo dei nostri sospetti sul vaccino MPR e raccontavamo come Valentino fosse stato un bambino normalissimo e felice prima del vaccino, questi medici ci guardavano come fossimo dei visionari.”
Mentre parlano nel giardino vicino alla loro casa, con Valentino che li tiene entrambi per mano, Antonella e Maurizio ci raccontano come è iniziato il loro incubo.
La coppia era sposata da un anno quando, nel 2002, è nato Valentino. Tutto era andato bene e loro erano entusiasti di tornare a casa con il loro bambino.

Antonella, che lavora come impiegata part-time in una azienda tessile, e Maurizio, geometra presso un’azienda costruttrice di infrastrutture, hanno sempre accompagnato entrambi Valentino a tutti gli appuntamenti del calendario vaccinale.
Era uno degli ultimi giorni di Marzo del 2004 quando al bambino venne somministrato l’MPR. Valentino, diceva già “Mamma” e “Papà”, muoveva già i primi passi e le due nonne erano incantate dalla sua voglia di comunicare.
I genitori hanno posticipato di un mese il vaccino MPR (normalmente somministrato a 13 mesi) perché Valentino aveva avuto un brutto episodio di gastroenterite virale, che era stato segnalato alla pediatra.
Antonella aveva informato anche il medico che materialmente fece il vaccino dell’episodio e chiese se era il caso di vaccinare Valentino. Il dottore le rispose che non c’era “alcun problema”.
“Dopo l’iniezione ha pianto” ricorda Maurizio. “Ci hanno detto di aspettare mezz’ora nella sala di attesa per essere sicuri che andasse tutto bene e, quando i medici ci hanno avvisato che potevamo andare, siamo tornati a casa“.
Se ne sono andati, inconsapevoli che da quell’istante le loro vite sarebbero cambiate per sempre.
Maurizio continua: “Pochi giorni dopo, Valentino ha smesso di usare il cucchiaio per mangiare. Abbiamo iniziato a doverlo imboccare. Sembrava fosse tornato improvvisamente indietro nello sviluppo”.
“Era come se fossimo andati a vaccinare il nostro bambino e ce ne avessero dato un altro da portare a casa”.
“Valentino non era più interessato a quello che stava succedendo intorno a lui. Non riusciva a concentrarsi su nulla”.

Ma il peggio doveva ancora venire. Il bambino non dormiva più di notte. Si svegliava urlando dal dolore. Durante il giorno correva senza fermarsi mai. I suoi genitori erano esausti e non riuscivano a capire cosa stava succedendo.
Maurizio spiega: “Circa due settimane dopo il vaccino ha iniziato ad urlare ogni notte. Si svegliava tre o quattro volte e piangeva. Sembrava di assistere ad una scena del film l’esorcista. Stava molto male e noi non potevamo fare nulla per consolarlo”.
I Genitori hanno informato di quanto stava accadendo i medici.
“Non volevamo essere troppo apprensivi, ma chi ci ascoltava sembrava non capire la gravità della situazione” aggiunge Antonella. “Ci hanno consigliato solo una crema lenitiva da mettere sulla pelle di Valentino”.
Dopo sei mesi senza alcun miglioramento e seguendo trattamenti inefficaci, hanno portato Valentino al pronto soccorso dell’ ospedale, più volte.
Per la prima volta Antonella ha accennato che il vaccino MMR poteva essere stato la causa scatenante di quella situazione. “Mi hanno risposto che non era possibile”, racconta. Disorientata, la coppia ha continuato a cercare una spiegazione di quella situazione. Valentino intanto urlava ancora di notte ed era iperattivo durante il giorno.
Quando aveva quasi due anni e mezzo (14 mesi dopo il vaccino), i genitori hanno contattato un neuropsichiatria (una dottoressa) per una visita specialistica e hanno ribadito anche in quella occasione che il loro bambino era cambiato dopo la vaccinazione.
Antonella ricorda: “Lei non ha scritto quello che le stavo dicendo. Ha minimizzato la situazione, anche se ha riconosciuto che il bambino non si stava sviluppando in modo normale per la sua età. Ma lei non poteva darci alcuna motivazione e ha supposto che poteva essere una situazione temporanea in un bambino così piccolo …”,
Disperati, i genitori hanno cominciato a informarsi autonomamente. Improvvisamente, dopo aver letto di esperienze di altri genitori, hanno iniziato a convincersi che Valentino poteva essere affetto da autismo. Dopo la conferma della diagnosi della clinica pediatrica di Milano e non avendo alcuna indicazione riguardo il trattamento dei dolori fisici che Valentino manifestava, hanno incontrato, la settimana successiva, un famoso medico bolognese che ha prescritto una dieta al bambino, senza latte e senza glutine. “Entro una settimana, Valentino è tornato a dormire di notte e a non urlare più dal dolore”, ci racconta Maurizio.
“Ha poi ricominciato a guardarci negli occhi per la prima volta dopo la vaccinazione. Ha ripreso ad alimentarsi normalmente .Il progresso era lento, ma alla fine c’era qualche speranza”. Purtroppo, era troppo tardi per trovare una cura per un completo recupero di Valentino. Oggi ha nove anni, non riuscirà mai più a condurre una vita normale, e avrà bisogno di cure per il resto dei suoi giorni.
Tuttavia, la Sentenza del Tribunale di Rimini ha portato ai suoi genitori un po’ più di conforto, perché, per la prima volta è stato affermato pubblicamente che la vaccinazione MMR ha causato l’autismo del loro bambino.
Nel Regno Unito, questo tanto discusso collegamento non è mai stato stabilito da un tribunale. Nel 2010, un ragazzo di nome Robert Fletcher ha ricevuto 90.000 sterline dal programma governativo di risarcimento per i gravi danni cerebrali provocati dalla vaccinazione MMR. Ma non aveva l’autismo.
Negli Stati Uniti, quasi 5.000 famiglie accusano il vaccino MMR di aver provocato l’autismo dei loro figli, nonostante le continue rassicurazioni del mondo medico e scientifico che ci sia evidenza di ciò.
Nel 2008, a una bambina di nome Hannah Poling sono stati assegnati 1,5 milioni di dollari come risarcimento da parte del governo degli Stati Uniti. Un tribunale aveva riconosciuto che la sua condizione autistica era stata causata da nove vaccini somministrarti in un solo giorno (compreso l’MMR). Ma la corte aveva affermato anche che Hannah aveva un disordine mitocondriale latente, e che la sua condizione era stata aggravata dalle vaccinazioni, manifestandosi in seguito come autismo.
La sentenza italiana ha importanti implicazioni per l’Inghilterra per una serie di motivi. In primo luogo, la vaccinazione somministrata a Valentino – denominata MMR II – contiene gli stessi principi attivi contro il morbillo, parotite e rosolia e gli stessi quantitativi della MMRVaxPro, uno degli unici due vaccini MMR autorizzati nel Regno Unito che viene utilizzato su centinaia di migliaia di bambini ogni anno. (Prima dell’introduzione del MMRVaxPro nel 2006, MMR II era stato usato dal 1988 anche nel Regno Unito).
La composizione analoga è stata confermata dal “Green Book”del Dipartimento di Sanità – una sorta di guida per i medici sulla vaccinazione contro le malattie infettive – e da informazioni precisi sui vaccini MMR rilasciate dall’Agenzia europea del farmaco EMA”. In secondo luogo, nel Regno Unito, come per l’Italia, la vaccinazione MMR non è obbligatoria.
Tuttavia, il Giudice, nel caso di Valentino, ha affermato che, poiché il Governo Italiano, attraverso il Ministero della Salute, raccomanda caldamente la vaccinazione dei bambini contro morbillo, parotite e rosolia, lo Stato deve assumersi la responsabilità per il danno irreversibile causato a Valentino.
La posizione del Giudice è stata poco tempo dopo confermata dalla Corte Costituzionale (l’equivalente della Corte Suprema inglese), che ha stabilito che il Governo Italiano deve pagare gli eventuali risarcimento per i bambini danneggiati dalle vaccinazioni anche se queste non sono obbligatorie ma solo raccomandate.
Oggi, Antonella e Maurizio credono che questo sia profondamente giusto per le famiglie. “Le autorità sanitarie ci hanno fortemente raccomandato di vaccinare il nostro piccolo Valentino”, ricorda Antonella.
“Ci sono arrivate numerosissime lettere di invito da parte dell’Azienda Sanitaria. Hanno iniziato ad arrivare quando aveva tre mesi. Le lettere che ci sono state inviate, così come a tantissimi altri genitori, ci hanno fatto sentire in obbligo di vaccinare il nostro bambino con l’MMR per proteggerlo da una malattia definita terribile”.
Non sapevano, purtroppo, che poco dopo la vaccinazione il loro bambino avrebbe improvvisamente sviluppato una condizione di gravissima disabilità irreversibile.
In Inghilterra i medici non spiegano come mai i sintomi di autismo emergono improvvisamente e inspiegabilmente in un periodo che coincide con la somministrazione dell’MMR.
La maggior parte dei medici continua a sostenere che questo collegamento è temporale e che non c’è nessuna evidenza medico scientifica di un nesso con la vaccinazione.
Il Dipartimento della Salute insiste: “l’MMR rimane la migliore protezione contro morbillo, parotite e rosolia, è riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità come un vaccino sicuro e c’è una grande quantità di studi che dimostrano come i bambini che hanno ricevuto il vaccino MMR non sono più a rischio di autismo rispetto a quelli a cui non è stato somministrato“.
Tuttavia, la Sentenza italiana suggerisce chiaramente che questo importante dibattito è lontano dall’essere concluso.
[Fonte DailyMail e COMILVA]



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MessaggioInviato: 27/05/2013, 11:16 
Ogni volta che leggo queste notizie, vengo presa da un misto di tristezza e rabbia. Non solo autismo ma anche forme perticolari di diabete. Il figlio di un ex collaboratrice di mio marito, un bambino dolcissimo, dopo una dose di vaccino, ha sviluppato una forma particolare di diabete II insulino dipendente.
Nessuno nella loro famiglia ha mai avuto il diabete in nessuna forma In un primo momento, in ospedale avevano paventato la possibilità di collegamento con il vaccino ma poi credo abbiano lasciato cadere la cosa.

In famiglia, io ho avuto una cugina, il cui figlio (una ventina di anni fa) stette malissimo nelle ore successive a una dose di vaccino e morì nei giorni successivi. anche lui era un bambino bellissimo e fortissimo. All'epoca non si parlava ancora esplicitamente dei possibili rischi del vaccino.


Quando mio figlio era piccolo, il pediatra era particolarmente favorevole ai vaccini, anche a quelli facoltativi, però dopo la prima dose per quello contro il morbillo, la rosolia ecc. non gli ho fatto fare la seconda dose. E non gli ho fatto più l'ultimo richiamo per quello contro la polio e non so quali morbi. Le volte che l'ho vaccinato, nei giorni successivi era sempre nervoso, agitato o aveva la febbre. Mi sono sempre chiesta perché ci vogliano così tante dosi per ottenere l'immunizzazione.

Sono decisioni difficili per un genitore perché in tutti i modi la medicina ufficiale cerca di farti sentire in colpa se non segui il calendario vaccinale e poi parlano di obbligatorietà.
Anche mia madre mi fece saltare il richiamo contro il vaiolo che era ancora obbligatoria e non so come, io e mia sorella non abbiamo nemmeno il segno sul braccio della prima dose.
Se avessi avuto un altro figlio, probabilmente, non gli avrei fatto fare nemmeno una dose di vaccino.



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MessaggioInviato: 27/05/2013, 11:40 
Concordo Hannah, grande tristezza e rabbia [:(!]
E' dal 1930 che si usano sostanze a base di mercurio!! Possibile che in 80 anni nn si sia fatto nemmeno un piccolo passo avanti?
Mi sono sempre domandata: come mai la cura per l'ipotiroidismo e l'ipertiroidismo è la medesima? Eutirox per ipo e per iper, bho! [8)]



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