Gli editori, contro la crisi una mini-tassa per le news sul web[b]E' l'idea lanciata dal presidente della Federazione italiana degli editori, Carlo Malinconico[/b] 22 aprile, 20:20 Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 84023.htmlROMA- Un mini-prelievo su chi si connette a Internet e usa i contenuti editoriali on line, come misura transitoria per consentire all'editoria di far fronte allacrisi. E' l'idea lanciata oggi dal presidente della Federazione italiana degli editori, Carlo Malinconico, in occasione della presentazione del rapporto La stampa in Italia 2007-2009 allaCamera. La Fieg, ha ricordato Malinconico, "ha avviato un'iniziativa nei confronti dei motori di ricerca, Google in testa, per far pagare i contenuti editoriali. E' una questione all'attenzione della Commissione europea e dell'Antitrust in Italia, che ha aperto un'istruttoria il cui termine però scade a ottobre. La procedura, dunque, è lunga e complessa, anche perché èdifficile stabilire regole solo per l'Italia. Nel frattempo -suggerisce il presidente della Fieg - si potrebbe intervenirecon una misura transitoria, anche solo per due-tre anni:basterebbe un prelievo di entità minima, l'equivalente di uncaffé al mese, su chi ha la connessione a Internet, perrealizzare una dote di risorse per aiutare l'editoria adaffrontare la grave crisi che attraversa". Alla domanda dei cronisti sulla possibilità che una 'tassa'di questo tipo possa essere anticostituzionale, "su certiservizi - ha risposto Malinconico - ci sono oneri generali disistema che vanno suddivisi. Basti pensare alle bolletteelettriche nelle quali paghiamo anche per l'energia prodottanelle centrali".
LA RADIOGRAFIA DELLA CRISI - Nel primo scorcio del 2010 la pubblicita' sui quotidiani ha segnato un +0.6%, che arriva pero' dopo il -16.4% del 2009; i periodici registrano invece un -13.5% (dopo il -29.3% dell'anno scorso). Deludente anche l'andamento delle vendite: nel primo trimestre 2010 -6% per i quotidiani, in linea con il 2009 per i periodici (-5.6%). Il fatturato ha subito tre cali consecutivi: -1.4% nel 2007, -4.5% nel 2008 e -9% nel 2009. Anche i costi industriali sono calati, ma in misura nettamente inferiore: -0.8%, -1.7%, -5%. Il margine operativo lordo e' dunque peggiorato molto, passando dai 261,6 milioni di euro del 2007 ai 16,2 del 2009 (-93.8%). Molto difficile anche la situazione della stampa periodica. Parallelamente sono cresciuti i costi di produzione: secondo l'ultima indagine Mediobanca, nel 2008 il rapporto costo del lavoro/fatturato e' stato in media del 10.4%, ma nel comparto editoria e' stato del 20.2%, quasi il doppio.
LA SFIDA PER IL FUTURO - La questione centrale, per gli editori, e' ''coniugare la valorizzazione dei mezzi tradizionali'' con ''la capacita' di trarre dai new media ricavi sufficienti a rimunerare gli elevati costi di produzione e, in prospettiva, a compensare la declinante redditivita' dei prodotti cartacei''. Servono pero' leggi al passo con i tempi, mentre il nostro impianto legislativo e' ''in ritardo e per molti aspetti punitivo'': vedi l'Iva differenziata (al 4% per i prodotti su carta, al 20% sull'online) o la scarsa tutela del diritto d'autore sul web, con i contenuti dei giornali ''impunemente saccheggiati da motori di ricerca e da rassegne stampa cartacee e radio-tv''.
STOP A MISURE PUNITIVE - La sospensione delle agevolazioni postali, accusa la Fieg, si traduce in un ''pesantissimo aggravio di costi'' proprio in un momento in cui le aziende devono far fronte alla contrazione della domanda. Ma nel 'cahier de doleances' degli editori c'e' anche il decreto Romani, in particolare l'introduzione del product placement (la pubblicita' di prodotto) anche nei programmi di intrattenimento, che rischia di aggravare lo squilibrio nella raccolta pubblicitaria in Italia, con la tv, che - caso unico tra i Paesi a economia avanzata con una quota del 54-55% - si avvia a superare il 60%. Tra le misure suggerite dagli editori, la ''parziale detassazione degli utili reinvestiti in pubblicita' incrementale per favorire l'afflusso di maggiori risorse'' al mercato pubblicitario e il ripristino del ''credito d'imposta sugli acquisti di carta''.
ORA STATI GENERALI E RIFORMA - Nello scenario che si profila, avverte la Fieg, ''bisogna muoversi con urgenza e con la massima determinazione''. Gli Stati generali dell'editoria, preannunciati per meta' del 2010 dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, ''possono essere un'utile occasione per mettere a punto un disegno riformatore e di politica industriale coerente e, soprattutto efficace''. Ma e' ''auspicabile che i tempi non si allunghino, pena il depauperamento di quel grande patrimonio sociale e culturale rappresentato dalla pluralita' delle voci della stampa italiana''.
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_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
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