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Nucleare: Montalto e Trino i possibili siti

08/09/2010, 11:55

Nucleare: Montalto e Trino in pole position per le centrali
La partita vera si aprirà in primavera. Ma dopo l’esempio Merkel e le parole di Tremonti, il dossier atomico acquista importanza sul tavolo del governo. Con due siti che sembrano favoriti su tutti per ospitare gli impianti.
di Giovanni Percolla

Le decisioni della Germania di prolungare la vita dei suoi impianti di altri dodici anni. I dossier di Enel su quanto ci è costata la scelta di rinunciare al nucleare. E infine le parole di Tremonti sulla necessità di tagliare i costi dell’energia per le imprese. Se tre indizi fanno una prova, allora è proprio vero che il dossier nucleare sta per tornare d’attualità nel governo. A prescindere dall’assenza di un ministro dello Sviluppo che dovrebbe essere colmata in settimana.

TRE SITI PER ME – Ne parla oggi il Corriere della Sera in un pezzo a firma Stefano Agnoli. Nell’Italia del 2010 che si acciunge a tornare sui suoi passi atomici, l’attenzione sempre più spasmodica si concentra sui nuovi siti che verranno scelti da aziende come Enel ed Edf per edificare i nuovi impianti. In pole position rimane Montalto di Castro, dove un sito c’è già (ha rappresentato uno dei maggiori sprechi di risorse mai messi in atto dallo Stato italiano: una centrale costruita e mai accesa) e le caratteristiche del territorio ne fanno un luogo ideale. Scendono, invece, le quotazioni del Polesine, considerato pericoloso per la troppa vicinanza ad altre aree industriali. Anche Caorso, comune del piacentino dove una centrale è già in avanzato stato di decommissioning, le aree sarebbero troppo piccole per permettere un remake degli anni Settanta, mentre prende quota Trino Vercellese. Anche qui stiamo parlando di un ex sito nucleare, che potrebbe tornare in pista “per la necessità di avere a disposizione energia elettrica in luoghi vicini alle aree di consumo, come è ovviamente il Nord”.

E LE NOMINE? – Ma il governo non ha ancora fatto un passo decisivo per l’Agenzia Nucleare. Umberto Veronesi e Umberto Tirelli sono in pole position per la presidenza, mentre Maurizio Cumo e Giuseppe Zollino aspettano nelle retrovie. Anche la Sogin aspetta il rinnovo del consiglio di amministrazione, dopo il commissariamento dello scorso anno. Ma sui nomi ci sono ancora da superare i veti incrociati, soprattutto quelli della Lega. Intanto, il Codacons fa sapere di aver deciso di presentare un esposto all’Antitrust contro la ricerca presentata al Forum di Cernobbio sui risparmi che il nucleare produrrebbe in Italia, realizzata da ‘The European House Ambrosettì per Enel ed Edf. «Pubblicizzare una simile ricerca senza specificare che Edf ed Enel sono i due colossi che grazie al business del nucleare incasseranno miliardi di euro, è sbagliato e fuorviante», sostiene l’associazione a tutela del consumatore. «Studi di questo tipo – spiega in una nota – devono essere infatti assolutamente indipendenti». Per il Codacons «il risparmio sull’energia che verrà dal nucleare non solo non esiste, ma sarà bilanciato da un aggravio enorme dei costi di smaltimento delle scorie, le quali dureranno sul territorio 350.000 anni». Inoltre, aggiunge l’associazione, «nella ricerca in questione non si parla del nucleare di quarta generazione, che produce minime quantità di scorie e non danneggia l’ambiente; omissione sulla quale l’Antitrust dovrà pronunciarsi. Un reattore nucleare di quarta generazione, già in uso nei sommergibili russi, potrebbe essere già pronto nel 2020, data in cui è prevista la messa in esercizio degli impianti in Italia».

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... rino-pole/
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