ciao raga'
sono tornato dopo un periodo di spistolini,vispo, arzillo e senza...pesi morti umani e non...eh eh eh muah

vi propongo questo racconto che é un po' il simbolo del mio ritorno

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Sono seduto sulla riva del mare,uno dei mari del mio pianeta natale,
forse il più tranquillo e bello di tutti: acqua cristallina che si muove
con onde spumeggianti appena illuminata dalla luce timida e discreta di due piccole lune...

Lei dorme tra le mie braccia,forse sogna,chissà,forse no:l'importante
ora é che possa riposare senza fastidi e molestie,aggressioni e violenze

Adesso tutto é finito e quel mondo dannato é ormai lontano,perso nel buio dello spaziuo,sospeso com'é in un limbo assurdo e senza speranza
popolato da anime perse e ombre del tempo.

Mi appoggio meglio al tronco dell'albero Guam e lei si scuote un pochino,borbotta e fa una buffa smorfia;quant'é bella ora che é libera e mia,ora che loro se ne sono andati cosî com'erano arrivati...

Lontano ,sull'orizzonte,transita l'Interplanetaria che arriva da Kohl
1 e l'ammirarla é davvero piacevole:una serie di sfere di luce connesse
da un gioco di assi e strutture che seminano nel cielo buio una scia
di un bel colore arancione.

È diretta allo spazioporto della capitale di cui intravvedo i colori
e le luci e ,immagino,porta con sé centinaia di persone e merci di ogni genere; la seguo fino a che sfuma tra i monti come un grappolo di piccolissimi soli al tramonto.

Torno a guardare la mia compagna che dorme e poi il cielo,le stelle,
il movimento dell'acqua e i suoi riflessi d'argento:qui sto davvero bene,qui sono a casa mia e nessuno mi disturba né vuole farlo

Intanto mi chiedo:quanti anni sono pasaati?quanto tempo ho sofferto,quanto spazio mi hanno tolto e rifiutato,quanto si sono
divertiti?

Ne valeva davvero la pena?

E poi,perché ?

Per un'illusione di vita virtuale,di para-esistenza,di pseudo-sopravvivenza....se lo potevano anche risparmiare : già lo sapevano
che sarebbe stato inutile,almeno per loro eppure...

Quando é venuto il momento...neanche allora hanno capito...e mi hanno
guardato stupiti come a dire :non capiamo...perché...?

Perché?-gli ho risposto io-perché?Ma neppure adesso capite?Il tempo,
lo spazio,la vita,la morte...non sono proprietà di qualcuno,strumenti
di potere,beni d'uso e cose del genere.
O li vivete come se non fossero,o ne diventate schiavi schiavizzando gli altri:quante volte ve l' ho detto...ma voi mai...non mi avete mai
creduto.

Ora che svanite,che vi dissolvete in ombre di buio evaporando nel nulla...mi guardate come se...incre4duli,disperati o forse neppure tali,come rovine che sanno di doversene andare.

Ecco,é andata cosî: li ho visti una sera dissolversi come statue
d'argilla,crollare come cariatidi di un tempio ormai morto e c'erano tutti e tutti morivano in un istante lasciandomi libero,sveglio e
leggero.

Ora sono qui,sulla riva del mare con lei tra le braccia,su un pianeta
libero e sgombro da Dei e imbecilli e l'importante é che lei sia qui con me senza di loro e che io mi senta
a mio agio,tranquillo e sgombro di ombre...

La loro terra,il loro mondo é morto e sta fuori,sospeso in un limbo
infernale;il mio lo sto godendo ora e quel che é sicuro é che qui,
un'altra volta,non entreranno.

MI volto sulla sinistra e guardo Giarz accocolato al mio fianco:lui
apre un occhio e mi guarda ,poi arruffa il pelo e spalanca la bocca
in uno sbadiglio assonnato: lui é un amico particolare anche se la sua pazienza con chi mi é ostile é molto limitata...il tempo di scoprire una dentatura convincente insomma e se questo non serve..

Anche questo,loro,non l'avevano ben capito insieme a tutto il resto:
cosî sono finiti in una dissolvenza fatale e questo mi basta.