Assegni e viaggi senza scorta, il mistero CianciminoIl Corriere della Sera e La Stampa rivelano: poche settimane fa Massimo Ciancimino è andato senza scorta a Verona, dove ha incontrato un professionista calabrese sotto inchiesta per i suoi rapporti con il clan Piromalli. I due quotidiani raccontano di una informativa appena arrivata sui tavoli di tre procure in cui si adombrano ipotesi di riciclaggio. Una microspia ha registrato il colloquio tra i due. Il figlio di don Vito, testimone chiave nella ricostruzione della trattativa Stato-mafia e da poco denunciato per calunnia dal capo dei servizi segreti Gianni De Gennaro, avrebbe offerto 100mila euro in contanti in cambio di 70mila euro in assegni. Il Corriere riporta una sua frase: "Fottitene di quello che dico in tv". Diametralmente opposta la ricostruzione di Ciancimino jr: "Quelle frasi sono state estrapolate dal contesto. Io non riciclo il denaro con la 'ndrangheta e non mento in tv". E allora cosa è successo in quell'ufficio di Verona? Questa è la sua versione: "Io mi occupo di compravendita di acciaio, dopo le indagini le banche non mi fanno più credito. Il mio commercialista di Bologna cercava finanziatori e mi ha presentato un suo amico, che quando mi ha visto mi ha detto: 'ma cosa ci fa lei che ha un tesoro nel mio ufficio?' Io gli ho risposto di non credere alla televisione" E i soldi? "Gli investigatori devono avere invertito il senso delle mie parole. Era lui che chiedeva al mio commercialista di avere indietro il denaro che avrebbe investitito, in parte in assegni e per una parte in contante" di Marco Lillo
Qui l'intero articolo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12 ... ino/80443/_______________
Verità o polpetta avvelenata confezionata ad hoc?