Come cambiera’ la strategia in Formula 1 nel 2010?Pubblicata da Scrittore fiorentino mar, 19 gennaio 2010 08 : 00
Una gran bella domanda che probabilmente ci siamo posti in tanti. Proviamo un po’ ad analizzare tutti i fattori che contribuiscono a creare una strategia di gara vincente, partendo dalle nuove regole, passando per le modifiche introdotte sulle vetture, ora più pesanti per via del divieto di rifornire in gara. Le gomme più strette, saranno una ulteriore variabile da considerare visto il peso della vettura a inizio gara.
CONSUMO DI CARBURANTE
Il primo problema per ogni team, sarà calcolare l’esatto consumo di carburante della propria vettura. Probabilmente, questo è un problema minore visto che gli ingegneri, hanno avuto tutto l’inverno per capire i consumi dei propri propulsori nelle varie condizioni meteo possibili. Naturalmente, in queste analisi, giocano un ruolo fondamentale anche i dati del 2009. I problemi nascono nel momento in cui, un team decide di partire, rischiando, con meno carburante rispetto alla quantità necessaria per completare una gara. Si calcola che l’1% di carburante, può mettere a rischio una posizione in gara per via del maggiore peso della vettura. Per esempio, 5 kg di carburante in più sulla vettura, durante un’intera gara può costare fino a dieci secondi sul tempo complessivo del GP. Con margini di sicurezza cosi stretti, sarà possibile vedere team che imbarcheranno meno carburante, per essere più veloci in pista, con il serio rischio di ritrovarsi senza carburante a fine gara. Nelle fasi tranquille della gara, tipo safety car o traffico, i piloti saranno chiamati a risparmiare carburante per completare senza problemi la gara. Nel gioco delle strategie, giocheranno un ruolo importante anche le piste, specie quelle che per tradizione sono sempre protagoniste di ingressi della safety car, come Monaco.
PIT STOP
Il regolamento prevede l’uso di due mescole, la morbida e la dura, pertanto una sosta in gara è obbligatoria. Il 1° Febbraio c’è una riunione della commissione F1 che potrebbe modificare la regola. Al momento, anche se non se n’è parlato, il pensiero comune è quello di imporre almeno due soste obbligatorie. La regola, se introdotta, limiterebbe di molto le strategie dei team, chiamati a non commettere nessun errore durante le due soste. Allo stesso tempo, un pilota come Button, molto delicato con le gomme, è penalizzato da una simile regola perché non può adottare una strategia a una sola sosta.
QUANDO FERMARSI E PER QUANTO
Il desiderio dei team è di avere a disposizione sempre gli pneumatici più performanti. Nei prossimi test spagnoli, sarà importante capire il consumo delle gomme alla variazione del carico di carburante. Un primo approccio, per i team potrebbe essere quello di iniziare la prima parte di gara con le gomme dure. Le vetture, a pieno carico superano i 780 kg e iniziare con una gomma dura, potrebbe rivelarsi una mossa intelligente per poi continuare, a metà gara e con pista gommata, con le gomme morbide. Probabilmente le vetture, inizieranno la gara con le gomme che hanno disputato l’ultima parte delle qualifiche. In qualifica sarà possibile vedere dei team girare con le gomme morbide solo per ottenere la pole. In gara una scelta simile, potrebbe rivelarsi fatale ai fini della strategia. I pit stop, senza rifornire, saranno più veloci, intorno ai tre secondi. Alcuni team pensano di poter fare ancora meglio. In fondo, ciò che fa perdere tempo in un pit stop è il lavoro di elevazione della vettura. Le ruote, eliminati i copri cerchi per regolamento perché ritenuti pericolosi, vengono sostituite con estrema rapidità grazie alle pistole che girano a 3000 giri/min. Il traffico ricoprirà un ruolo fondamentale perché con ventisei vetture chiamate ai box per il cambio gomme, rifornire troppo presto potrebbe rivelarsi fatale. Questo perché a fine gara, ci si potrebbe ritrovare senza gomme e facile preda di piloti con gomme fresche. Fermarsi prima di un rivale in diretta lotta per una posizione, dovrebbe essere ancora un vantaggio perché con le gomme fresche e a parità di carburante, si tornerebbe a girare in tempi rapidi evitando di farsi superare nel gioco dei pit stop. La finestra di pit stop quest’anno sarà molto più ampia rispetto al passato proprio per via di queste variabili.
USURA GOMME
Lo scorso anno i team, iniziavano mediamente con 50 kg di carburante a bordo e ne rifornivano una 60ina in ognuno dei due pit stop. Quest’anno le vetture partiranno con 170 kg di carburante, equivalenti a 220 litri di benzina che, sommati ai 620 kg di peso minimo della vettura, pilota compreso, fanno un totale di 790 kg. Per i piloti, sarà importante riuscire a gestire bene le gomme, evitando spiattellamenti poiché la sezione del pneumatico anteriore è meno larga rispetto alla scorsa stagione. Gli pneumatici, infatti, sono passati da 12,75 a 12 pollici di larghezza montati su cerchi da dieci. La modifica è stata adottata della FIA per ri-bilanciare il peso della vettura. Il posteriore tornerà a essere più pesante dell’anteriore che, grazie a gomme più strette, avrà meno superficie di appoggio a terra.
MESCOLA
Le mescole dovranno fornire, nel limite del possibile, prestazioni simili. I team che valuteranno una mescola particolarmente inadatta per la propria vettura, potranno scegliere di usarla subito in gara per poter poi proseguire il resto della gara con la mescola buona e con un carico di carburante che va man mano a esaurirsi. La Bridgestone non ha fatto ancora sapere come intenderà utilizzare i compositi a disposizione. Lo scorso anno il colosso giapponese ha portato sempre pneumatici di mescola non consecutiva (super soft e media oppure soft e dura) ad esclusione di alcune gare particolari ritenute pericolose e particolarmente probanti per le gomme.
Restano da decidere molte cose e per i team di Formula 1, i prossimi sedici giorni di test saranno particolarmente impegnativi. Bisognerà assimilare in poco tempo una notevole mole d’informazioni per non arrivare impreparati alla prima gara prevista in Bahrain il 14 Marzo.
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