Per me la domanda è mal posta, troppo secca innanzitutto. Semmai bisognerebbe chiedersi: vogliamo continuare ad essere europeisti ad oltranza, per tutta una serie di motivi che fanno parte ormai dell'italiano medio: presunto pacifismo, l'europa portratrice e garante della pace; idealismo sull'unione storica del continente; perpetua sfiducia in se stessi, e quindi ben venga uno "stato" europeo, che faccia dimenticare il disfattismo e l'incapacità italiane; sentirsi "grandi" di fronte a stati continentali, e molte ancora e spesso contraddittorie? Se la risposta è sì, allora mi dispiace, ma Monti è inevitabile, e la sua manovra è davvero il minimo che ci si possa aspettare.
In Grecia il solo sentore di chiedere al popolo di esprimersi sull'Europa ha tanto spaventato le cancellerie da costringere il governo greco a rimangiarsi la sua promessa, ma immaginre un referendum sull'Europa era impensabile in Italia 20 anni fa, quando l'euroentusiasmo (e parallelamente l'antinazionalismo in ribasso) era alle stelle (assieme al fenomeno lega, ma guarda un po', tutto pare incastrarsi magnificamente come in un puzzle
![Palla Otto [8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif)
), figuriamoci ora che gli europeisti ad ogni costo sono ormai in bilico con gli euroscettici nello spirito popolare, anche se ovviamente vanno per la maggiore nei piani alti. Eh sì, perché grandi finanzieri ed industriali hanno ben capito di poter usare l'europa come chiave di volta per scardinare il sistema italiano, che, bisogna dirlo, a livello di diritti era iperprotettivo rispetto ad altre realtà, almeno a livello di principio. Peccato che poi non si dica mai, ad esempio, che in Germania, questa patria della produttività, quando terminano le ore previste dal contratto si va tutti a casa, e non c'è verso che qualcuno rimanga, il lavoro si ricomincio l'indomani, anche se si deve interrompere a metà. In Italia un atteggiamento del genere viene bollato come da scansafatiche, ma non fa comodo agli industriali dirlo, quindi non si dice, si dice solo che siamo dei piagnoni fanpistolinisti...
Quindi la domanda corretta quale è? Per me è, vogliamo accettare Monti e quindi l'europa e smontare pezzo per pezzo i nostri diritti di cittadini? Allora votate pure in massa sì, perché se pensate che in Europa si stia meglio, solo perché si le decisioni si prenderanno al di là dell Alpi, vi meritate tutto quanto il pacchetto regalo... Se invece pensate che lo stato nazionale, svalutando la propria moneta, già abbatterebbe così un terzo o metà del debito pubblico, rinfrancherebbe le esportazioni, e aumenterebbero i consumi interni di prodotti nazionali poiché quelli esteri costerebbero di più con enorme vantaggio della bilancia commerciale, allora Monti non va bene, chiaramente. La bolletta energetica sarebbe ancora più cara, ma questo, forse, ci spingerebbe a cercare alternative agli idrocarburi, che per me è il nucleare, so che a nessuno piace, ma se ci sono idee veramente valide per sosituire centinaia di terawatt di produzione io sono aperto ad ogni cosa, purché non sia fanta-scienza reperita da blog e video youtube.
quindi delle due l'una, l'idea di europa nazione e altre balle sono appunto... balle, e lo si è visto, se ci sarà un europa nazione sarà perché una o due nazioni avranno annichilito le altre e comunque sarebbe un processo secolare, ammesso che qualcuno lo trovi gratificante. Non si può tenere il piede in due staffe, se si vuole l'europa, allora bisogna pagare. Spiace solo ceh tocca pagare anche a me (che tra l'altro non ho nulla, nemmeno la prima casa, ma devo pur comprare da mangiare a da vestirmi, e scaldare casa e ogni tanto leggere qualceh libro), per i desiderata ideologici altrui...