15/03/2012, 19:42
15/03/2012, 22:14
rmnd ha scritto:
Forse mi sfugge il meccanismo ma non vedo molta logica nel conto corrente coercitivo per i pensionati, soprattutto per quei pensionati sotto i 1000 o 1500 euro dir si voglia.
Lo stato , l'ufficio delle entrate sa benissimo quali sono le entrate mensili del pensionato.
Si dirà , obblighiamo i pensionati a depositare i soldi in banca per tracciarne i movimenti Ok.
Ma nulla impedisce al pensionato di ritirare mensilmente tutta la sua pensione (fino a 5000 euro non deve giustificare nulla mi pare) dal conto in banca. Nulla quindi vieta al pensionato di ritirare i suoi 1000 euro tutti i mesi e nasconderli sotto il cuscino..per poi magari pagare più tardi e in contanti prestazioni o acquisti in nero sopra i mille euro alla faccia della tracciabilità.
Non penso che il conto corrente del pensionato sia un valido strumento per la tracciabilità. A me pare miopia dei 'tecnici' o l'ennesimo regalo agli istituti bancari.
ha un senso obbligare all'uso del conto corrente ai fini di tracciabilità quando i soggetti sono dei privati.
Un'azienda che paga il proprio dipendente per esempio.
Ha un senso obbligare l'azienda a depositare lo stipendio sul conto corrente del dipendente invece del pagamamento in contanti.
Ma se il soggetto pagante è lo stato, i relativi movimenti saranno tracciati 'per definizione' e in questo caso l'obbligo del conto corrente mi sembra un doppio passaggio discutibile..
16/03/2012, 10:54
16/03/2012, 12:28
16/03/2012, 12:51
ubatuba ha scritto:
nonostante la bce abbia promosso la politica di monti,il debito pubblico italiano ha raggiunto nuove vette,in effetti il deficit ha raggiunto quota 1.935,829 miliardi di euro con un aumento di ben 37,9 miliardi rispetto a dicembre 2011,senza pensare il livello della pressione fiscale ha raggiunto record mai vst....se queste sono le premesse del governo dei cervelloni.....bastava come gia' detto il rag fantozzi.......
16/03/2012, 12:54
mik.300 ha scritto:
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -31558809/
ROMA - "Buttate la chiave e firmate questo accordo". Pier Luigi Bersani vede il traguardo dell'intesa sul mercato del lavoro. È una corsa contro il tempo ma ormai il disegno è definito. Susanna Camusso dirà sì al modello tedesco per la revisione dell'articolo 18: i lavoratori potranno essere reintegrati o indennizzati.
revisione ?
da tutela reale a tutela obbligatoria..
diciamo pure ABROGAZIONE..
e questi sarebbero di sinistra..
è quello che voleva fare berlusca..
ragazzi,
stanno succedendo cose turche..
MAH..
la versione del corriere..
http://www.corriere.it/economia/12_marz ... 1954.shtml
ROMA - La riforma del mercato del lavoro prende forma. Ieri, in un vertice con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il ministro Elsa Fornero ha illustrato la sua proposta sui licenziamenti. Il diritto al reintegro nel posto di lavoro previsto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resterebbe solo nel caso dei licenziamenti discriminatori. Per quelli per motivi economici ci sarebbe invece solo un indennizzo, mentre per quelli disciplinari sarebbe il giudice a decidere se il lavoratore debba essere reintegrato oppure indennizzato, sul modello tedesco.
in pratica basta che il datore di lavoro
specifichi nella lettera di licenziamento
la motivazione economica
per sterilizzare l'art. 18..
16/03/2012, 16:08
17/03/2012, 12:19
17/03/2012, 12:21
ubatuba ha scritto:
i fondi x cercare di arrivare ad un accordo dove si trovano?magari i tecnici stanno spremendo le meningi x la soluzione..........magari pensano a nuove imposizioni fiscali,,,,,,![]()
17/03/2012, 12:54
ubatuba ha scritto:
i fondi x cercare di arrivare ad un accordo dove si trovano?
18/03/2012, 21:15
19/03/2012, 09:17
mik.300 ha scritto:
sto sentendo la fornero da fazio..
questi stanno fuori
andrebbero mandati a zappare la terra..
20/03/2012, 09:16
mik.300 ha scritto:
sto sentendo la fornero da fazio..
questi stanno fuori
andrebbero mandati a zappare la terra..
"l`art. 18 blocca la flessibilita`
in uscita.."
ma che sta dicendo ?
l`art. 18 non recita che
"chi e` assunto non puo` essere licenziato"
ma "il licenziamento e` ammesso
solo se c`e` una giusta causa
o giustificato motivo.."
"..non vogliamo liberalizzare i licenziamenti.."
dice..
peccato che basti configurare
il licenziamento per motivi economci
perche` il datore di lavoro
ci rimetta alla peggio un indennizzo..
mah..
questi sono come eichmann
"c hanno chiamato a fare il lavoro sgradevole"
dice sempre la fornero..
il resto balle al cubo..
voglio vedere se
col beauty contest sulle frequenze
saranno tanto zelanti
e categorici..
questa e` gente mediocre,
impiegati a progetto..
20/03/2012, 09:18
mik.300 ha scritto:
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -31558809/
ROMA - "Buttate la chiave e firmate questo accordo". Pier Luigi Bersani vede il traguardo dell'intesa sul mercato del lavoro. È una corsa contro il tempo ma ormai il disegno è definito. Susanna Camusso dirà sì al modello tedesco per la revisione dell'articolo 18: i lavoratori potranno essere reintegrati o indennizzati.
revisione ?
da tutela reale a tutela obbligatoria..
diciamo pure ABROGAZIONE..
e questi sarebbero di sinistra..
è quello che voleva fare berlusca..
ragazzi,
stanno succedendo cose turche..
MAH..
la versione del corriere..
http://www.corriere.it/economia/12_marz ... 1954.shtml
ROMA - La riforma del mercato del lavoro prende forma. Ieri, in un vertice con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il ministro Elsa Fornero ha illustrato la sua proposta sui licenziamenti. Il diritto al reintegro nel posto di lavoro previsto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resterebbe solo nel caso dei licenziamenti discriminatori. Per quelli per motivi economici ci sarebbe invece solo un indennizzo, mentre per quelli disciplinari sarebbe il giudice a decidere se il lavoratore debba essere reintegrato oppure indennizzato, sul modello tedesco.
in pratica basta che il datore di lavoro
specifichi nella lettera di licenziamento
la motivazione economica
per sterilizzare l'art. 18..
20/03/2012, 12:40