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15/03/2012, 19:42

iLGambero ha scritto:

E' stata tradotta qui
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=10028

[:264]Riportiamola per intero, casomai sfugga a qualcuno...

DI GREG SMITH
New York Times

Oggi è il mio ultimo giorno a Goldman Sachs. Dopo quasi dodici anni in azienda - prima come tirocinante estivo mentre ero a Stanford, poi a New York per dieci anni, e ora a Londra - credo di aver lavorato abbastanza a lungo per comprendere la traiettoria della sua cultura, della sua gente e della sua identità. E posso dire onestamente che l'ambiente ora è tossico e distruttivo come non l’ho mai visto prima.

Per spiegare la cosa nel modo più semplice, gli interessi del cliente continuano ad essere secondari rispetto al modo in cui opera questa azienda e al pensiero di guadagnare soldi. Goldman Sachs è una delle più grandi e più importanti banche d’investimento al mondo ed è troppo integrale alla finanza globale per poter continuare ad agire in questo modo. La compagnia ha cambiato rotta da quanto ci sono entrato subito dopo l’università, e in buona coscienza non posso dire di potermi identificare con quello che rappresenta.

È probabile che tutto ciò sia sorprendente per il pubblico scettico, ma la cultura è sempre stata una parte vitale del successo di Goldman Sachs. Si basava sul lavoro di gruppo, l'integrità, sull'umiltà, facendo sempre le cose giuste per i clienti. La cultura era la ricetta segreta che fatto grande questa azienda e che ci ha consentito di guadagnare la fiducia dei nostri clienti per 143 anni. Non si tratta solo di soldi; questi non possono sostenere una ditta così a lungo. Si parla di orgoglio e della fiducia dell'organizzazione. Sono triste nel dire che, osservandola oggi, non riesco a vedere traccia della cultura che mi ha fatto amare il lavoro in per questa compagnia per tanti anni. Non ho più l'orgoglio, o la convinzione.

Ma le cose non sono sempre state così. Per più di un decennio ho selezionato e formato i candidati con le nostre estenuanti interviste. Sono stato scelto per essere una delle dieci persone (in un’azienda con più di 30.000 dipendenti) che dovevano apparire sul nostro video per le assunzioni, che viene trasmesso in tutti i campus universitari che visitiamo nel mondo intero. Nel 2006 ho gestito il programma interno estivo per le vendite e il trading a New York per 80 studenti universitari che erano stati scelti, tra le migliaia che si erano proposti.

Ho capito che era giunto il tempo di andarsene quando ho capito che non potevo più guardare gli studenti negli occhi e dirgli quanto fosse bello lavorare per loro.

Quando i libri di storia parlano di Goldman Sachs, potrebbero segnalare che l’attuale direttore esecutivo, Lloyd C. Blankfein, e il presidente, Gary D. Cohn, hanno perso contatto con la cultura dell’azienda. Io credo fermamente che questo declino nella fibra morale dell’azienda rappresenta la minaccia più forte alla sua sopravvivenza nel lungo termine.

Nel corso della mia carriera ho avuto il privilegio di prestare consulenza a due dei maggiori hedge fund del pianeta, a cinque dei più grandi gestori di asset degli Stati Uniti, e a tre dei più importanti fondi sovrani del Medio Oriente e dell’Asia. I miei clienti hanno una base totale di asset superiore al trilione di dollari. Ho sempre provato un forte orgoglio nel consigliare i miei clienti sulle cose migliori per loro, anche se ciò comportava minori entrate per la mia azienda. Questo approccio è diventato sempre più impopolare a Goldman Sachs. Un altro segnale che era ora di andarsene.

Come siamo arrivati a questo punto? La compagnia ha cambiato il modo di concepire la leadership. Prima si basava sulle idee, dando l’esempio e facendo le cose nel modo corretto. Oggi, se guadagni abbastanza soldi per l’azienda (anche senza essere un boia), vieni promosso in una posizione influente.

Tre modi rapidi per diventare un dirigente? a) seguire le "asce" aziendali, che è il modo gergale in Goldman per persuadere i clienti a investire in azioni o in altri prodotti che stiamo tentando di liberarci perché loro vengono hanno un gran profitto potenziale; b) "Caccia agli Elefanti." In inglese: porta i tuoi clienti – alcuni dei quali sono sofisticati, mentre altri non lo sono – a trattare qualsiasi cosa che porti il maggior profitto a Goldman. Chiamatemi fuori moda, ma non mi piace vendere ai miei clienti un prodotto che è sbagliato per loro. c) Cerca di metterti in una posizione per poter scambiare prodotti illiquidi e opachi con un acronimo di tre lettere.

Oggi, molti di questi dirigenti annoverano un tasso di cultura di Goldman Sachs pari allo zero. Io partecipo alle riunioni per le vendite dei derivati in cui non viene impiegato un solo minuto per domandarsi come aiutare i clienti. Si parla solo di come riuscire a guadagnare da loro più soldi possibile. Se tu fossi un alieno che arriva da Marte e che si trova in mezzo a una di queste riunioni, crederesti che il successo o i progressi di un cliente non fanno parte dell’analisi del pensiero.

Mi fa stare male quando le persone parlano senza remore di ingannare i propri clienti. Negli ultimi dodici mesi ho visto cinque diversi direttori esecutivi definire i propri clienti "pupazzi", qualche volta nelle mail interne. Anche dopo il S.E.C., Fabulous Fab, Abacus, il lavoro di Dio, Carl Levin, i Calamari Vampiro? Umiltà uguale a zero? Non è possibile. Integrità? Sempre meno. Non so se ci siano state condotte illegali, ma esistono persone che spingono per vendere ai clienti prodotti remunerativi e complicati, anche se non sono gli investimenti più semplici o quelli più direttamente corrispondenti ai loro obbiettivi? Certo che sì. Tutti i giorni.

Mi sbalordisce come gli alti funzionari non riescano a recepire una verità spicciola: se i clienti non si fidano, alla fine smetteranno di fare affari con te. Non importa quanto sei intelligente.

Questi giorni, la domanda più frequente sui derivati che mi viene fatta dagli analisti junior è, "Quanti soldi guadagniamo dal cliente?" Mi infastidisce ogni volta che lo sento dire, perché è un riflesso di ciò che stanno osservando dai loro dirigenti sul modo di comportarsi. Ora facciamo un salto di dieci anni nel futuro: non è necessario essere un fisico nucleare per dedurre che un’analista appena entrato che siede tranquillo nell'angolo della stanza, sentendo parlare di "fantocci", "strappare gli occhi dalle orbite" e di “farsi pagare", non diventi esattamente un cittadino modello.

Quando ero analista nel primo anno non sapevo neppure dov’era il bagno, o come allacciarmi le scarpe. Mi fu insegnato che dovevo preoccuparmi di imparare le basi, di scoprire cosa è un derivato, capire la finanza, di cercare di conoscere i nostri clienti e cosa li motiva, di imparare il modo in cui concepiscono il successo e come riuscire ad aiutarli per arrivarci.

I momenti di cui vado più fiero – quando ho ottenuto una borsa di studio per andare dal Sud Africa alla Stanford University, quando sono stato selezionato come finalista nazionale dei Rhodes Scholar, quando ho vinto la medaglia di bronzo di tennis tavolo ai Giochi Maccabei in Israele, noti come Olimpiadi Ebree – hanno tutti a che fare col a lavoro duro, senza scorciatoie. Oggi Goldman Sachs si basa troppo sui propri progressi. È una cosa che non mi sembra più giusta.

Spero che questa possa essere una sveglia per il consiglio d’amministrazione. Riportare il cliente ad essere il centro focale dell’impresa. Senza clienti non si fanno soldi. Alla fine, scompari. Vanno diserbate le persone moralmente fallite, indipendentemente da quanti soldi guadagnano per l’azienda. E riportare la cultura giusta, per fare in modo che le persone vogliano lavorarci per le giuste motivazioni. Le persone che si preoccupano solo di fare soldi non sosterranno questa compagnia - o la fiducia dei suoi clienti - per molto tempo.

*********************

Oggi Greg Smith si è dimesso dalla posizione di funzionario esecutivo di Goldman Sachs e direttore della sezione statunitense dei derivati azionari per Europa, Medio Oriente e Africa.

Fonte:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10028

15/03/2012, 22:14

rmnd ha scritto:

Forse mi sfugge il meccanismo ma non vedo molta logica nel conto corrente coercitivo per i pensionati, soprattutto per quei pensionati sotto i 1000 o 1500 euro dir si voglia.

Lo stato , l'ufficio delle entrate sa benissimo quali sono le entrate mensili del pensionato.
Si dirà , obblighiamo i pensionati a depositare i soldi in banca per tracciarne i movimenti Ok.

Ma nulla impedisce al pensionato di ritirare mensilmente tutta la sua pensione (fino a 5000 euro non deve giustificare nulla mi pare) dal conto in banca. Nulla quindi vieta al pensionato di ritirare i suoi 1000 euro tutti i mesi e nasconderli sotto il cuscino..per poi magari pagare più tardi e in contanti prestazioni o acquisti in nero sopra i mille euro alla faccia della tracciabilità.

Non penso che il conto corrente del pensionato sia un valido strumento per la tracciabilità. A me pare miopia dei 'tecnici' o l'ennesimo regalo agli istituti bancari.

ha un senso obbligare all'uso del conto corrente ai fini di tracciabilità quando i soggetti sono dei privati.
Un'azienda che paga il proprio dipendente per esempio.
Ha un senso obbligare l'azienda a depositare lo stipendio sul conto corrente del dipendente invece del pagamamento in contanti.

Ma se il soggetto pagante è lo stato, i relativi movimenti saranno tracciati 'per definizione' e in questo caso l'obbligo del conto corrente mi sembra un doppio passaggio discutibile..



Pensa che per specifico, la maggior parte dei conti correnti "gratuiti" obbligano il cliente a pagare una "commissione" per ogni volta che prelevano allo sportello.
E siccome i pensionati non sono molto pratici di bancomat o carte, è normale che quello andrà a incidere, anche se in piccola parte, a divorare la loro pensione..

16/03/2012, 10:54

A me preoccupa molto più il fatto di tutte le fregature che gli rifileranno per "investire" il loro -poco- denaro.

16/03/2012, 12:28

nonostante la bce abbia promosso la politica di monti,il debito pubblico italiano ha raggiunto nuove vette,in effetti il deficit ha raggiunto quota 1.935,829 miliardi di euro con un aumento di ben 37,9 miliardi rispetto a dicembre 2011,senza pensare il livello della pressione fiscale ha raggiunto record mai vst....se queste sono le premesse del governo dei cervelloni.....bastava come gia' detto il rag fantozzi.......[;)]

16/03/2012, 12:51

ubatuba ha scritto:

nonostante la bce abbia promosso la politica di monti,il debito pubblico italiano ha raggiunto nuove vette,in effetti il deficit ha raggiunto quota 1.935,829 miliardi di euro con un aumento di ben 37,9 miliardi rispetto a dicembre 2011,senza pensare il livello della pressione fiscale ha raggiunto record mai vst....se queste sono le premesse del governo dei cervelloni.....bastava come gia' detto il rag fantozzi.......[;)]


e per loro è tutto ok..!!

questi sono folli..

16/03/2012, 12:54

mik.300 ha scritto:

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -31558809/

ROMA - "Buttate la chiave e firmate questo accordo". Pier Luigi Bersani vede il traguardo dell'intesa sul mercato del lavoro. È una corsa contro il tempo ma ormai il disegno è definito. Susanna Camusso dirà sì al modello tedesco per la revisione dell'articolo 18: i lavoratori potranno essere reintegrati o indennizzati.

revisione ?
da tutela reale a tutela obbligatoria..
diciamo pure ABROGAZIONE..
e questi sarebbero di sinistra..
è quello che voleva fare berlusca..
ragazzi,
stanno succedendo cose turche..
MAH..

la versione del corriere..



http://www.corriere.it/economia/12_marz ... 1954.shtml
ROMA - La riforma del mercato del lavoro prende forma. Ieri, in un vertice con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il ministro Elsa Fornero ha illustrato la sua proposta sui licenziamenti. Il diritto al reintegro nel posto di lavoro previsto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resterebbe solo nel caso dei licenziamenti discriminatori. Per quelli per motivi economici ci sarebbe invece solo un indennizzo, mentre per quelli disciplinari sarebbe il giudice a decidere se il lavoratore debba essere reintegrato oppure indennizzato, sul modello tedesco.

in pratica basta che il datore di lavoro
specifichi nella lettera di licenziamento
la motivazione economica
per sterilizzare l'art. 18..



infatti..

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -31636214/

Lavoro, Camusso frena sulla trattativa "Proposte articolo 18 non convincono"
La segretaria della Cgil raffredda le aspettative sul rapido raggiungimento di un'intesa: "Proposte fatto finora non vanno bene, credo che ci sia ancora della strada da fare". Alfano: "E' la stessa riforma che volevamo fare noi 10 anni fa"

bersani sta fuori..
stanno facendo una politica di destra
e manco se ne accorgono..

16/03/2012, 16:08

i fondi x cercare di arrivare ad un accordo dove si trovano?magari i tecnici stanno spremendo le meningi x la soluzione..........magari pensano a nuove imposizioni fiscali,,,,,, [:(!] [B)]

17/03/2012, 12:19

Crescita - Rigore - Equità

Crisi,Cgil: a febbraio esplode Cig +49%

Sono state quasi 82 milioni,in crescita del 49,1% rispetto a gennaio, le ore di cassa integrazione registrate nel mese di febbraio.Lo comunica la Cgil, secondo cui nei primi due mesi del 2012 i lavoratori coinvolti sono stati 400.000 con un taglio del reddito di oltre 525 milioni (1.300 euro per lavoratore).
In crescita, sempre a febbraio,anche la richiesta di Cassa integrazione straordinaria (Cigs). Il monte ore complessivo è stato infatti pari a oltre 25.700, in aumento del 20,39% rispetto al precedente mese di gennaio.

17/03/2012, 12:21

ubatuba ha scritto:

i fondi x cercare di arrivare ad un accordo dove si trovano?magari i tecnici stanno spremendo le meningi x la soluzione..........magari pensano a nuove imposizioni fiscali,,,,,, [:(!] [B)]

Secondo me al lavoro ora c'è solo il reparto marketing, quelli che dovranno spargere una cortina fumogena sull'ennesimo colpo di accetta.

17/03/2012, 12:54

ubatuba ha scritto:

i fondi x cercare di arrivare ad un accordo dove si trovano?


Basta rinunciare alla TAV... [:o)]

18/03/2012, 21:15

sto sentendo la fornero da fazio..
questi stanno fuori
andrebbero mandati a zappare la terra..
"l`art. 18 blocca la flessibilita`
in uscita.."
ma che sta dicendo ?
l`art. 18 non recita che
"chi e` assunto non puo` essere licenziato"
ma "il licenziamento e` ammesso
solo se c`e` una giusta causa
o giustificato motivo.."

"..non vogliamo liberalizzare i licenizamenti.."
dice..

peccato che basti configurare
il licenziamento per motivi economci
perche` il datore di lavoro
ci rimetta alla peggio un indennizzo..


mah..
questi sono come eichmann
"c hanno chiamato a fare il lavoro sgradevole"
dice sempre la fornero..

il resto balle al cubo..

voglio vedere se
col beauty contest sulle frequenze
saranno tanto zelanti
e categorici..



questa e` gente mediocre,
impiegati a progetto..
Ultima modifica di mik.300 il 18/03/2012, 21:17, modificato 1 volta in totale.

19/03/2012, 09:17

mik.300 ha scritto:

sto sentendo la fornero da fazio..
questi stanno fuori
andrebbero mandati a zappare la terra..

Questi mandano i 3/4 degli italiani a rovistare nei cassonetti!!
Scusa TTE se lo spammo in diverse discussioni...diffondetelo il più possibile!

20/03/2012, 09:16

mik.300 ha scritto:

sto sentendo la fornero da fazio..
questi stanno fuori
andrebbero mandati a zappare la terra..
"l`art. 18 blocca la flessibilita`
in uscita.."
ma che sta dicendo ?
l`art. 18 non recita che
"chi e` assunto non puo` essere licenziato"
ma "il licenziamento e` ammesso
solo se c`e` una giusta causa
o giustificato motivo.."

"..non vogliamo liberalizzare i licenziamenti.."
dice..

peccato che basti configurare
il licenziamento per motivi economci
perche` il datore di lavoro
ci rimetta alla peggio un indennizzo..


mah..
questi sono come eichmann
"c hanno chiamato a fare il lavoro sgradevole"
dice sempre la fornero..

il resto balle al cubo..

voglio vedere se
col beauty contest sulle frequenze
saranno tanto zelanti
e categorici..



questa e` gente mediocre,
impiegati a progetto..


questi sono geni del male..
se bersani fa passare anche questa
è meglio che si leva di torno..
sta avallando le stesse politiche di berlusconi..

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -31865732/
Le due formule fanno capo a due diverse leggi: quella sul licenziamento individuale è la 604/66. Nei casi di applicazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (quindi per le aziende over-15) se dichiarato illegittimo dal giudice, anche il licenziamento individuale oggi è sanato con il reintegro obbligatorio sul posto di lavoro (sarà semmai il dipendente a decidere per l'indennizzo). La proposta Fornero elimina appunto questo passaggio e prevede che - anche in caso di illegittimità - l'azienda sia obbligata al solo indennizzo. Se passasse questo disegno è chiaro che - soprattutto in caso di aziende non molto grandi - sarebbe più semplice abbandonare la strada del collettivo per seguire quella del licenziamento individuale. Non solo: come ha denunciato nei giorni scorsi Sergio Cofferati, ex leader Cgil, caduto l'obbligo di reintegro per il licenziamento economico individuale "nessun imprenditore licenzierà per motivi disciplinari, dirà sempre che è un problema di costi o di organizzazione". La proposta del governo infatti, nel caso di motivi disciplinari affida al giudice il compito di decidere fra reintegro e posto di lavoro. La possibilità di doversi "riprendere" il lavoratore in quel caso dunque resta: perché rischiare?

20/03/2012, 09:18

mik.300 ha scritto:

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -31558809/

ROMA - "Buttate la chiave e firmate questo accordo". Pier Luigi Bersani vede il traguardo dell'intesa sul mercato del lavoro. È una corsa contro il tempo ma ormai il disegno è definito. Susanna Camusso dirà sì al modello tedesco per la revisione dell'articolo 18: i lavoratori potranno essere reintegrati o indennizzati.

revisione ?
da tutela reale a tutela obbligatoria..
diciamo pure ABROGAZIONE..
e questi sarebbero di sinistra..
è quello che voleva fare berlusca..
ragazzi,
stanno succedendo cose turche..
MAH..

la versione del corriere..



http://www.corriere.it/economia/12_marz ... 1954.shtml
ROMA - La riforma del mercato del lavoro prende forma. Ieri, in un vertice con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il ministro Elsa Fornero ha illustrato la sua proposta sui licenziamenti. Il diritto al reintegro nel posto di lavoro previsto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resterebbe solo nel caso dei licenziamenti discriminatori. Per quelli per motivi economici ci sarebbe invece solo un indennizzo, mentre per quelli disciplinari sarebbe il giudice a decidere se il lavoratore debba essere reintegrato oppure indennizzato, sul modello tedesco.

in pratica basta che il datore di lavoro
specifichi nella lettera di licenziamento
la motivazione economica
per sterilizzare l'art. 18.
.



vedi sopra..

20/03/2012, 12:40

Grazie, "mummia"! [:o)]



Le nuove tasse sulla casa Imu e pure patrimoniale
Così aumenta la rendita catastale



Immagine:
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Il governo Monti si prepara all'esproprio. Ogni famiglia spenderà 600 euro in più. Poi la tassazione si sposterà dalla rendita al valore degli immobili.

http://www.liberoquotidiano.it/news/961 ... niale.html
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