Pur essendo in buona parte d'accordo faccio due osservazioni:
TheApologist ha scritto:
Sarebbe certamente come dici tu se la gente fosse stata informata correttamente negli anni scorsi.
Purtroppo informare la gente torna inutile se poi gli impedisci di scegliere una moneta e soprattutto se non ottieni un tasso di cambio favorevole tra la moneta vecchia e la moneta nuova oltre che vigilare sull'aumento dei prezzi perché non esiste che una pizza margherita sia passata da 6mila lire a 6 euro nel giro di due giorni quando uno stipendio di 2milioni di lire è diventato di circa mille euro. Forse non ce ne rendiamo conto ma negli anni 80/90 un dipendente che prendeva 2milioni al mese era un uomo ricco, oggi chi prende mille euro al mese è quasi un povero.
TheApologist ha scritto:
Dall'entrata nell'euro ci hanno guadagnato solo i ricchi, le persone di classe medio-alta.
In verità anche i ricchi han dovuto darsi una regolata. Non so se ricordi negli anni 80/90 i Maserati biturbo che giravano in Italia giusto a titolo di esempio, un'auto che se andava bene faceva 4-5km/litro il vantaggio è che chi era ricco è diventato un po meno ricco ma ha continuato comunque a vivere bene se invece a un povero gli togli 100 euro dallo stipendio o gli fai pagare 200 euro di tasse in più l'anno lo mandi sul lastrico ed ha pagato (soprattutto gli operai), i trasferimenti d'azienda in paesi low cost che gli imprenditori ricchi hanno operato per restare sul mercato.
TheApologist ha scritto:
tante aziende hanno chiuso (la ditta dove lavoravo infatti fallì e io mi ritrovai disoccupato con l'auto nuova da pagare) e da lì comincio il dramma vero, perché si scelse di combattere la recessione con l'austeritá, una Follia.
Mi dispiace per ciò che hai vissuto ed hai centrato il punto: combattere la recessione con l'austerity, questo ha finito di mandare a ramengo la situazione ed è infatti con l'austerity che i poveri sono aumentati oltre i 5 milioni e con essi disoccupati e precari poiché le aziende per rimanere a galla son dovute entrare in competizione con paesi dove l'austerity non c'è e quindi han dovuto licenziare, precarizzare oppure chiudere e trasferirsi all'estero facendo crescere il Pil di altri paesi anzicchè il nostro!
Dobbiamo quindi tornare ad essere competitivi altrimenti alle aziende converrà sempre produrre o importare dall'estero così come se non avremo più soldi in tasca da spendere il benessere non aumenterà mai così come la crescita demografica (come fanno due giovani entrambi precari ad aprire un mutuo, a prendere l'auto a rate, ad avere un prestito d'azienda o infine a mantenere uno-due figli???). Questi sono i nodi da sciogliere e qui si vedrà se chi è andato al governo ha le competenze necessarie per farlo.