TRE MESI DOPO...
bene,siamo arrivati ai confini dell'Area nera.
Un viaggio tranquillo e senza problemi,e il bello comincia ora.
Stazioniamo con la nostra piccola flotta alla periferia della zona,sospesi nelllo spazio in un mare di stelle.
Questa situazione di attesa mi piace :
non so che cosa succederà,con chi o che cosa avremo a che fare,non abbiamo terreno planetario sotto i piedi e neppure una luna attorno a cui orbitare.
Ma questo non mi tange minimamente e non preoccupa,ovviamente,nessuno dei miei compagni e amici.
Ci bastano le nostre navi,noi stessi e il nostro di progetto.
I progetti altrui non ci hanno mai interessato,tanto meno gli enti che,in un modo o in altro,volevano mettereci addosso i loro di progetti,bisogni,spesso porcherie e parassitaggi vari.
Noi preferiamo i nostri di bisogni,progetti ,emozioni,sentimenti,pensieri,azioni:
ci bastano e avanzano!
L'Area Nera è un' occasione di studio,ricerca e esplorazione molto interessante e promettente,forse non priva di rischi,ma senz'altro molto più desiderabile di qualsiasi Area Autoritaria a standard imposto o falsamente proposto.
Dico questo perchè,sin dai tempi dell'antica terra,i creativi e liberi viventi hanno sempre avuto a che fare con greggi alla ricerca di pastori e falsi pastori padroni di greggi succubi e acquiescenti,pronti anche a tradire i vecchi schiavisti....naturalmente a condizione di trovarne di nuovi.
Sembra che,nell'universo,la lotta sia sempre tra chi ha capito l'universo e chi non l'ha ancora capito e non lo capirà mai.
L'universo è un sistema complesso libero e anarchico,che si regge e governa da solo in un relativo squilibrio
Questo piace a tutti coloro che hanno capito l'inutilità di opporsi a questa verità,da un lato,e ,quindi il godimento unico che se ne trae quando si vive liberamente e anarchicamente in sintonia con il cosmo.
L'anarchia non è caos,l'anarchia è libertà di essere e di fare,pensare ed agire,evolvere,cambiare,nascere,crescere e morire,viaggiare senza che niente e nessuno ti metta i bastoni tra le ruote.
Noi siamo cosi e ci comportiamo di conseguenza:
non ci interessano le gerarchie,i poteri,tanto meno soldi e ricchezze,possessi,e tutto quanto viene spacciato per buono dai cattivi consiglieri e dai signori dell'interferenza.
Per questo siamo ammirati ma anche odiati,facilitati ma anche impediti,isolati,a volte,combattuti,emarginati,oppure anche tentati in tutti i modi da chi vorrebbe farci parte nella recita.
Noi non cediamo mai,non ci pieghiamo,tanto meno ci spezziamo,tanto mano poi agganciamo le recite che ci vengono proposte,spesso come fossero del tutto normali,o ideali,opiacevoli o altro ancora.
Facendo questo,se ci ascoltano,tanto meglio,se non ci ascoltano tanto peggio ma non per noi,ce ne andiamo...come è scritto in un antico libro...scuotendo la loro polvere magica e illusoria dai nostri calzari.
Cosi,chi resta prigioniero si arrangia,e noi andiamo avanti per la nostra strada.
Bene,detto questo con grande piacere,torniamo alla attesa della partenza.
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"J,quanto tempo impiegheremo per arrivare sul primo sistema scelto?"
"Ma,se non abbiamo problemi,penso un mese circa. La distanza non è molta,e sulla rotta non abbiamo problemi di nove,buchi neri,distorsioni gravitazionali,ecc... Quindi andremo spediti per la nostra strada ."
"Bene,grazie.Ah,senti J..." continuo " quel sistema ha una tripla coorte di stelle.
Una di quelle è una nana bianca.
Questo potrebbe porre difficoltà nell'attraversarlo?"
"No star,a meno che volessimo innestare i motori a balzo massimo.
Ma se procederemo con la giusta velocità potremo compiere il nostro lavoro senza problemi particolari."
"Si,però so che quelle tre stelle sono molto ravvicinate le une alle altre,anzi,direi,molto vicine in un modo anomalo.
Per questo ti ho fatto questa domanda.
Dimmi una cosa,come possono sussistere 10 pianeti in un campo gravitazionale di quel genere?"
"Questa è una buona domanda,star.
Dunque,c'è da dire una cosa,prima di tutto:
alcuni di quei pianeti sono semifrantumati nella crosta e all'interno,reggendosi solo con la loro forza di gravità.
Altri sono giganti gassosi molto lontani dalle stelle stesse.
Quello che a noi interessa sembra un miracolo di statica e dinamica spaziale.
Si trova in un punto quasi impossibile di quel sistema,in una condizione di equilibrio gravitazionale miracoloso alla giusta distanza dagli astri...insomma una opera divina!
Ha un'atmosfera respirabile,con una percentuale insolitamente alta di ossigeno,e,per quel che sappiamo,forme di vita animali e vegetali.
La sua massa è relativamente grande,diciamo due volte quella della terra,non sappiamo altro.
per arrivarci dovremo quindi attraversare un continuum un tantino perturbato e perturbante,ma,studiando i dati,ci siamo resi conto che la cosa non dovrebbe essere pericolosa."
"...andando alla giusta velocità..."
"Naturalmente,e seguendo le correnti gravitoniche migliori,senza cozzare contro le altre."
"Certo"
Rimaniamo un momento silenziosi,poi chiedo:
"Vedi J...a me questo genere di viaggio piace moltissimo,è il mio ideale di esplorazione. Voglio chiederti una cosa"
"Dimmi pure,star"
"Certo...allora..quel sistema ha circa 4 miliardi di anni di vita,quindi,teoricamente predisposto anche allo sviluppo di civiltà intelligenti.
I nostri sensori però non hanno captato segnali tecnologici o radianti particolari in questo senso.
Secondo te,ci potrebbe essere là una civiltà evoluta di un qualche tipo anche senza la presenza di questi segnali?"
"Altra domanda interessante.
Non lo so,noi siamo abituati a concepire le civiltà in termini di sviluppo culturale e tecnologico.
Però non è detto che debba essere sempre cosi.
Ci possono essere civiltà molto avanzate,ad esempio sul piano interiore,per le quali l'aspetto materiale,tecnico, non è per niente importante."
"Ad esempio?"
"Beh,pensa ad una civiltà basata sulla natura,che usi materiali naturali come legno,ad esempio,risorse idriche, si accontenti della luce dei soli,viva in piccoli gruppi,si vesta in moda semplice e segua una via facile di vita.
Facile ma non facilona,facile nel sempice e nell'essenziale.
Un tipo di civiltà del genere,attenta al proprio benessere interiore e ai rapporti sociali,non aavrebeb bisogno di tecnologie particolari,di macchine o di servomeccanismi complicati,neppure di mezzi di comunicazione sofisticati e men che meno di...voli spaziali.
Quindi non emetterebbe segnali o radianti tecnologici,informatici,ecc...
Forse,su quel pianeta,potrebbe esistere una civiltà del genere."
"Si,una gran bella ipotesi,la tua. Personalmente,se trovassi una civiltà del genere,penso che,forse,mi ci piazzerei stabilmente."
"Non ne dubito: ti conosco molto bene e so che,al di là delle conoscenze e delle esperienze che hai,ti piace la gente semplice,facile e modesta,una vita conseguente libera dai mondi che conosciamo."
"Hai totalmente ragione"
"Certo,ma questo piacerebbe anche a me. PI§ conosci le macchine,più ti rendi conto che non sono viventi,ma solo supporti,mezzi,talvolta..protesi per una vita piuttosto complicata e stressante,senza grandi soddisfazioni umane.
Quiindi,inconsciamente,poi,desideri un tipo di vita completamente diversa,sostanziale e essenziale,a contatto e di contatto con le persone,piena di umanità,di momenti di simpatia e empatia,libera dalle porcherie che sappiamo.
Perciò,un paio di pantaloni di tela grezza,una casacca,un paio di sandali,una casetta di legno,l'indispensabile da mangiare e bere,acqua,e tempo per scriver,pensare,parlare,vivere insomma.
Tutto questo non richiede molta...tecnica...nè scienza particolare...quindi una civiltà di questo genere sarebbe l'ideale anche per me.
Se la trovassimo chissà che..."
"Chissà che cosa?" dice una voce alle nostre spalle
Si tratta di Marcus,il quale,entrato in quel momento,coglie l'attimo della frase per inserirsi nella discussione.
Gli spieghiamo quwello che stiamo dicendo,lui resta un po' perplesso poi propone:
"Certo,forse avete ragione. Ma a me mancherebbero molte cose...non so se io sarei felice in un sociale del genere.
Forse si,chissà...dovrei provarci"
"Bene,una volta arrivati là,forse,troveremo qualcosa del genere.
Sarebbe davvero interessante anche se poi ci sarebbe il problema del contatto,di un contatto non interferente."
"Mah,star...se quella fosse una civiltà davvero evoluta nel senso che abbiamo detto,se ne fotterebbe allegramente della nostra flotta e di tutto il nostro armamentario tecnologico.
Forse per loro sarebbe solo ciarpame inutile e si interesserebero,semmai,di noi come persone,come ospiti, come qualcuno di nuovo con cui confrontarsi.
E questo sarebbe molto interessante e piacevole anche per noi,non credi?"
Guardo Marcus con affetto.
Noi siamo amici sin dall'infanzia,ci siamo persi di vista per decine di anni,poi ci siamo ritrovati ora e mi rendo conto che la nostra amicizia ha resistito negli anni in un modo quasi miracoloso.
Una persona squisita,affidabile,trasparente,consistente,un vero amico,sul serio!
Intanto,si è aggiunta a noi anche Jayl,insieme a Koan e Ha.
Poi arriva anche l'Ovoide,allegro come al solito,seguito da suo compagno serio e compassato Ibrido.
Ibrido è un tipo strano.
A primo vista,sembra severo e distante,poi uno si accorge che quella è soltanto una maschera che nasconde un animo sensibile e molto profondo.
LUi,essendo originario di un pianeta dove le emozioni non sono molto..diciamo cosi...in voga,è abituato ad essere piuttosto razionale e logico,silenzioso anche ,prudente,pure.
Nel contempo,quando ne ha l'occasione,trovandosi con amici,si lascia andare un pochino,ed allora emerge la sua intima natura,gradevole e sorprendente.
ma questa è anche una caratteristica degli Ibridi in generale,nati da una sintesi di specie compatibili ma diverse nel carattere: il risultato è,insieme, strano e interessante.
(continua)
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