14/07/2014, 10:42
Thethirdeye ha scritto:Meryddin ha scritto:
TTE per favore... L'immagine può fare impressione
ma il conflitto non l'ha iniziato Israele, mi spiace.
Caro Meryddin... a me non importa sapere chi ha iniziato.
Ciò che mi importa è che qualcuno di voi, sostenitori di questo scempio,
sia in grado di dimostrarmi che le cose in Palestina NON siano andate
come scritto in questo articolo....Breve storia dell’occupazione Israeliana
La Palestina. Una terra e un popolo che il colonialismo
israeliano sta cancellando dalla mappa del Medio Oriente
Fonte: http://www.freedomflotilla.it/freedom-f ... sraeliana/
Come si vede da questa cartina, la Palestina storica (colorata in verde) era stata divisa dalle Nazioni Unite nel 1947 in due settori: uno palestinese (il 45% del territorio) e uno israeliano (il 55% del territorio). (vedi la seconda cartina).
Con la pulizia etnica del 1948, lo Stato di Israele si è preso il 78% del territorio, sottraendo dunque ai palestinesi il 32% del territorio che le Nazioni Unite avevano destinato alla Palestina. Circa 800.000 palestinesi sono stati espulsi dalla loro terre e dalle loro case diventate di proprietà dello stato di Israele (terza cartina). Con la “Guerra dei sei giorni” del 1967, Israele ha occupato l’intero teritorio palestinese.
Con l’escalation coloniale scatenata nei primissimi anni Novanta (e in particolare proprio mentre erano in corso i negoziati di Oslo tra Palestinesi e Israeliani nel 1993), le colonie israeliane sono penetrate profondamente nel territorio abitato dai palestinesi (quarta cartina), che ormai da anni vivono sotto occupazione militare e circondati dalle colonie ebraiche in continua espansione. Nonostante questa situazione, nella Cisgiordania occupata vivono circa 2 milioni di palestinesi.
Con la recente escalation di insediamenti israeliani ed espulsione dei nuclei familiari palestinesi, anche la parte Est di Gerusalemme (la parte araba) oggi vede un vero e proprio processo di pulizia etnica e di ebraicizzazione forzata di una città che le Nazioni Unite riconoscono come “internazionale” e non come capitale di Israele. Infatti la capitale israeliana riconosciuta ufficialmente da tutta la comunità internazionale è Tel Aviv e non Gerusalemme.
Nella Striscia di Gaza (in verde sulla sinistra), unico sbocco al mare dei Territori Palestinesi, in poche decine di chilometri quadrati vivono più di un milione e mezzo di palestinesi (per lo più profughi dalle pulizia etniche del ’48 e del ’67). Dentro la Striscia di Gaza le colonie israeliane sono state smantellate nel 2005, ma il governo israeliano assedia la Striscia impedendo militarmente ogni contatto tra Gaza e il mondo esterno, sia via terra (con la complicità dell’Egitto al sud), sia via mare. Nel porticciolo di Gaza non si può attraccare proveniendo da acque internazionali, le miglia marine rese disponibili ai pescatori palestinesi sono meno della metà di quelle previste dalle leggi internazionali e ogni tentativo dei pescatori palestinesi di superarle viene attaccato militarmente e sanguinosamente dalla marina israeliana.
CONTINUA>>> http://www.freedomflotilla.it/freedom-f ... sraeliana/
Non chiedo molto, in effetti......
14/07/2014, 10:47
MaxpoweR ha scritto:xfabiox ha scritto:
non è che sta volta vogliono prenderla del tutto, mandare via tutti i palestinesi, devono mantenere i tempi dettati dalla bibbia o torah i nostri amici potenti. se vogliono far avverare certe profezie
_- Sono 3mila anni che si macellano a vicenda per un pezzo di terra fatto di sabbia e niente altro.
14/07/2014, 10:56
14/07/2014, 12:42
14/07/2014, 13:34
GAZA, LE FOTO DEGLI ISRAELIANI IN DIVANO CHE GUARDANO I BOMBARDAMENTI SULLA STRISCIA
Le luci dei bombardamenti su Gaza risplendono nel cielo di Israele, e c'è chi per godersi meglio lo spettacolo porta delle sedie di plastica, di quelle che si usano d'estate in terrazza, sull'altura di una collina vicina alla città di Sderot, a Nord. A descrivere la scena è una foto che circola da mercoledì 9 luglio su Twitter: l'ha scattata e pubblicata un inviato danese, Allan Sørensen e al momento è stata ritwittata quasi diecimila volte.
In primo piano c'è una ragazza che fa l'occhiolino, a meno di un chilometro dalla Striscia, in quella che è una zona di confine bersaglio dei razzi Qassam lanciati da Hamas dal 2001. Ma quella stessa gente che soffre non mostra compassione.
Alla foto del giornalista del Kristeligt Dagblad è allegata una didascalia: “Cinema a Sderot. Israeliani portano sedie su una collina di Sderot, per guardare le ultime da Gaza. Applausi quando si sentono le esplosioni”. Lo scatto ha suscitato reazioni contrastanti dai sostenitori di una parte o l'altra, e nei giorni successivi ne sono seguito altri catturati dai fotografi delle agenzie internazionali: quelle che vi proponiamo nella fotogallery sono di Lefteris Pitarakis per Ap. Sulle immagini è tutt'ora in corso il dibattito di quanti sostengono che le persone immortalate non siano israeliani, ma inviati internazionali.
http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/israeli ... auto-74041
14/07/2014, 14:09
14/07/2014, 15:01
Maniscalco ha scritto:
Ciao scusate l'intromissione, ma da alcuni commenti e vorrei sbagliarmi, vedo che ad alcuno manca la memoria istorica di quanto e' successo in Italia o in altri paesi bombardati.
Io sono giovane, ho 54 anni, e la guerra non l'ho vissuta ma ho visto i volti dei miei genitori e dei miei nonni quando raccontavano, i bombardamenti americani o tedeschi sulla citta dove vivevano.
Quindi credo che per rispetto alle vittime di tutte le guerre, sia meglio evitare di fare commenti tipo" la guerra e' guerra" o " per l'offensiva fatta i morti sono pochi", perche' se anche solo una persona deve morire per il benestare di un'altra, dove mettiamo il limite? dove finisce la mia liberta' di azione?. sicuramente non dove inizia la tua!!!
scusate lo sfogo , ma leggendo queste discussioni dove a volte si inneggia allo sterminio, o si spera in una " che si spazzino via e le terre diventino inabitabili", mi sembra un po' esagerato, o forse stiamo ancora pensando" tanto finche' non capita a me che mi frega"??
14/07/2014, 15:35
14/07/2014, 15:37
14/07/2014, 15:48
Maniscalco ha scritto:
Ciao scusate l'intromissione, ma da alcuni commenti e vorrei sbagliarmi, vedo che ad alcuno manca la memoria istorica di quanto e' successo in Italia o in altri paesi bombardati.
Io sono giovane, ho 54 anni, e la guerra non l'ho vissuta ma ho visto i volti dei miei genitori e dei miei nonni quando raccontavano, i bombardamenti americani o tedeschi sulla citta dove vivevano.
Quindi credo che per rispetto alle vittime di tutte le guerre, sia meglio evitare di fare commenti tipo" la guerra e' guerra" o " per l'offensiva fatta i morti sono pochi", perche' se anche solo una persona deve morire per il benestare di un'altra, dove mettiamo il limite? dove finisce la mia liberta' di azione?. sicuramente non dove inizia la tua!!!
scusate lo sfogo , ma leggendo queste discussioni dove a volte si inneggia allo sterminio, o si spera in una " che si spazzino via e le terre diventino inabitabili", mi sembra un po' esagerato, o forse stiamo ancora pensando" tanto finche' non capita a me che mi frega"??
14/07/2014, 15:51
shighella ha scritto:
Evidentemente la morte e la carne dilaniata non fanno più effetto.. il processo di disumanizzazione continua...![]()
14/07/2014, 15:51
Ufologo 555 ha scritto:
Atlanticus81, perché ti risulta come novità che un popolo faccia "tifo" per se stesso ...? (E comunque, occhio a quello che si fa vedere in giro, compresi vecchi filmati spacciati per attuali)
robs79 ha scritto:
l'unica via d'uscita è che questi popoli non esistano più.
14/07/2014, 15:55
Maniscalco ha scritto:
Ciao scusate l'intromissione, ma da alcuni commenti e vorrei sbagliarmi, vedo che ad alcuno manca la memoria istorica di quanto e' successo in Italia o in altri paesi bombardati.
Io sono giovane, ho 54 anni, e la guerra non l'ho vissuta ma ho visto i volti dei miei genitori e dei miei nonni quando raccontavano, i bombardamenti americani o tedeschi sulla citta dove vivevano.
Quindi credo che per rispetto alle vittime di tutte le guerre, sia meglio evitare di fare commenti tipo" la guerra e' guerra" o " per l'offensiva fatta i morti sono pochi", perche' se anche solo una persona deve morire per il benestare di un'altra, dove mettiamo il limite? dove finisce la mia liberta' di azione?. sicuramente non dove inizia la tua!!!
scusate lo sfogo , ma leggendo queste discussioni dove a volte si inneggia allo sterminio, o si spera in una " che si spazzino via e le terre diventino inabitabili", mi sembra un po' esagerato, o forse stiamo ancora pensando" tanto finche' non capita a me che mi frega"??
14/07/2014, 15:58
14/07/2014, 15:58
robs79 ha scritto:shighella ha scritto:
Evidentemente la morte e la carne dilaniata non fanno più effetto.. il processo di disumanizzazione continua...![]()
Ti sbagli è una conseguenza "naturale".