30/08/2019, 10:09
FABIOSKY63 ha scritto:ciao:)
le web sono out...![]()
https://www.volcanodiscovery.com/shiveluch-webcams.html
i sat del Grande Naso sono ora riattivati..."cielo coperto"...
https://www.volcanodiscovery.com/shivel ... mages.html
ma "coprire" per il Grande Naso ah!ah! è "arte allo stato puro"da 50 anni!..devo verificare, fino a stamattina erano TUTTI in stato out!..
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sto guardando l'Eos, se riesco a trovare giorni e altitudini, trovo solo tempeste e incendiindicizzati...vedremo...
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https://worldview.earthdata.nasa.gov/?v ... 00Z&e=true
questo è l'aggiornamento! l'eruzione continua con il raggiungimento di quota 104.000 piedi...cioè circa 33.000 metri...![]()
fonte [b]Tokyo Giapan[/b]...gli USA e getta, bombe & Co, hanno proferito abbastanza...![]()
https://www.volcanodiscovery.com/shiveluch/news.html
leggi questo link aggiornato...ciao
31/08/2019, 08:43
31/08/2019, 10:33
31/08/2019, 12:10
FABIOSKY63 ha scritto:dovere Argla![]()
questo il punto di ciò che sta accadendo...e come andrà a finire si comprende se si vuole!..
https://www.ilsole24ore.com/art/non-sol ... fresh_ce=1
EMERGENZA CLIMA
Non solo Amazzonia: dalla Siberia all’Alaska anche l’estremo Nord è in fiamme
Quest'estate oltre 600 incendi hanno consumato quasi un milione di ettari di foresta in Alaska e stanno inghiottendo vaste aree boscose nel Nord del Canada. In Siberia, il fumo emesso da oltre 5 milioni di ettari devastati dal fuoco copre città e paesi
di Elena Comelli
Tutto il mondo è in ansia per l’Amazzonia, ma anche l'estremo Nord del pianeta sta bruciando. Quest'estate oltre 600 incendi hanno consumato quasi un milione di ettari di foresta in Alaska e stanno inghiottendo vaste aree boscose nel Nord del Canada. In Siberia, il fumo emesso da oltre 5 milioni di ettari devastati dal fuoco copre città e paesi. Insieme, i due pennacchi si sono uniti a formare una coperta grigia grande quasi quanto l'Unione Europea.
Antti Lipponen, dell'Istituto meteorologico finlandese, stima l'area interessata attorno a 5 milioni di chilometri quadrati. «Per fare un confronto, l'area dell'Ue è di circa 4,5 milioni di chilometri quadrati e l'area degli Stati Uniti di circa 8,1 milioni di chilometri quadrati”, ha twittato.
Gli incendi estivi in queste aree sono normali, ma, come dimostrano gli studi del Centro internazionale di ricerca sull'Artico dell'Università dell'Alaska, negli ultimi anni sono molto aumentati e quest'anno si stanno estendendo nell’arco di tre mesi, mentre di norma non durano oltre la fine di luglio. A livello globale, giugno e luglio sono stati i mesi più caldi mai misurati. La regione artica, normalmente congelata, ha una funzione cruciale nel sistema di raffreddamento del pianeta, ma quest'anno invece sta contribuendo al riscaldamento del clima. «L'intensità del fuoco è ancora ben al di sopra della media», sostiene Mark Parrington, del Copernicus Atmosphere Monitoring Service.
Tonnellate di CO2 nell’atmosfera
I roghi che hanno colpito la Russia settentrionale, l'Alaska, la Groenlandia e il Canada hanno scaricato in atmosfera 50mila tonnellate di CO2 a giugno e 79mila tonnellate a luglio, superando di gran lunga il precedente record per l'Artico. L'emergenza persiste anche in agosto, con 40mila tonnellate emesse nei primi venti giorni, un evento senza precedenti negli ultimi 17 anni di monitoraggio.
«Le emissioni di CO2 sprigionate da questi incendi potrebbero esacerbare il riscaldamento climatico per decenni a venire», spiega Carly Phillips, dell'Union of Concerned Scientists. «Gli ecosistemi dell'Alaska immagazzinano enormi quantità di carbonio sia nel permafrost che nel suolo accumulato qui nel corso dei millenni. Gli incendi destabilizzano queste riserve di anidride carbonica, bruciando il suolo e accelerando il disgelo del permafrost, i quali rilasciano nell'atmosfera il gas intrappolato», sostiene Phillips.
L'area più colpita è stata quella russa, che ha registrato temperature insolitamente alte e un basso livello di umidità del suolo, creando le condizioni perfette per i roghi. Malgrado l'intervento dell'esercito, quattro regioni siberiane hanno dichiarato lo stato di emergenza e gli incendi continuano a imperversare.
In Groenlandia, le immagini satellitari di questo mese hanno rivelato incendi che si estendono su un'area larga 380 chilometri quadrati, aumentando le pressioni di un'ondata di calore che ha già provocato uno scioglimento record della seconda calotta glaciale del mondo, dopo l'Antartide. Dall'inizio dell'anno, secondo Greenpeace, in Groenlandia sono bruciati oltre 13 milioni di ettari, rilasciando una quantità di anidride carbonica equivalente ai gas di scarico di 36 milioni di auto.
Scioglimento più rapido
La fuliggine derivata dagli incendi aumenta lo scioglimento dei ghiacci, perché il nerofumo indebolisce la loro capacità di riflettere il calore del sole. La fuliggine interferisce anche con la capacità riflettente delle nuvole. «L'impatto climatico e ambientale del nerofumo sarà determinante nei prossimi anni per lo scioglimento dei ghiacci e l'evoluzione del riscaldamento del clima», sostiene Igor Semiletov, climatologo del Politecnico di Tomsk, che sta studiando queste interazioni.
L'ampliamento dei roghi incide poi sulla composizione della vegetazione. Se gli incendi sono troppo frequenti, intensi e gravi, la foresta più antica si riduce a favore della vegetazione giovane, che assorbe meno anidride carbonica. L'ecosistema boreale della taiga, la foresta settentrionale che copre il 17% dell'area terrestre del globo, si è adattato al fuoco. Brucia regolarmente da migliaia di anni. Le fiamme si diffondono senza ostacoli fino a quando cambia il vento e comincia a piovere. In Alaska, gli abeti rossi mantengono intatti dei coni resinosi per far ripartire nuove piantine quando l'albero brucia. La vegetazione a crescita rapida copre le cicatrici: mirtilli selvatici, salici, betulle e pioppi spuntano da ceppi e radici ancora in vita. In genere, il ciclo si completava nel giro di 200 anni. Ma oggi i roghi sono molto più aggressivi, i cicli sono più brevi di circa il 25% e questo riduce la capacità di rigenerarsi della vegetazione.
«I nostri studi dimostrano che, nel complesso, gli incendi nell'estremo Nord stanno diventando più grandi, più caldi e più frequenti», spiega Nancy Fresco, docente all'Università dell'Alaska e coordinatrice del gruppo di studio Scenarios Network for Alaska and Arctic Planning. «Le conifere più vecchie stanno perdendo terreno a favore di latifoglie più giovani, alterando interi ecosistemi. Questi alberi bruciano più facilmente, rilasciando più CO2, e anche il terreno brucia più profondamente rispetto al passato», precisa Fresco. Così si alimenta il circolo vizioso: più alberi che bruciano causano più riscaldamento del clima e il clima più caldo causa incendi sempre più devastanti. Tutto è collegato, dagli agricoltori dell'Amazzonia che bruciano la foresta pluviale per fare spazio agli allevamenti, alla Siberia che va in fumo per le alte temperature.
https://www.ilsole24ore.com/art/allarme ... ni-ACk2ZXe
il piano di Ciufettino per gli Usa in Terra...oltre la Luna, Marte & "l'infinito"...![]()
https://www.ilsole24ore.com/art/groenla ... na-ACZgAjf
https://www.ilsole24ore.com/art/trump-a ... ia-AChtmZf
prevenire meglio che curare
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... e/5186439/
il muro deciso da BuBuSettete e finito di realizzare da Ciuffettino...![]()
https://it.wikipedia.org/wiki/Barriera_ ... _e_Messico
quando 130 milioni di zombie premeranno eh!eh! per entrare in Bassa California...3100 km di pali d'acciaio neri, a punta, alti da 6 a 12 metri, gli torneranno MOLTO utili!..![]()
il mondo è "grigio" il mondo è blu...
(edit crz sintassi)
31/08/2019, 12:26
31/08/2019, 23:29
mauro ha scritto:mah
wiki dice:La barriera è fatta di lamiera metallica sagomata, alta dai due ai quattro metri
e di punte non ne vedo![]()
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ciao
mauro
MaxpoweR ha scritto:Ma si vede anche dalla foto eh che quei pali non superano i 4 metri
03/09/2019, 09:02
03/09/2019, 13:32
Michael Mann si e` rifiutato di consegnare i dati dietro il grafico, insistendo sul segreto invece che sulla trasparenza
Secondo quanto riferito, questa decisione del tribunale deriva dal fatto che Michael Mann ha rifiutato di consegnare i “numeri di regressione R2” al tribunale, che avrebbero rivelato le manipolazioni dei dati che hanno portato alla manipolazione del grafico della mazza da hockey. Questa riluttanza a rivelare l’algoritmo grafico e i dati rivela la totale mancanza di trasparenza e integrità scientifica che ha afflitto il presunto lavoro “scientifico” di Mann per decenni.
Come spiega American Thinker: La vera scienza, non la versione fasulla del “consenso”, richiede un accesso aperto ai dati, in modo che gli scettici (che svolgono un ruolo chiave nella scienza) possano vedere se i risultati sono riproducibili.
04/09/2019, 17:08
05/09/2019, 15:08
06/09/2019, 17:23
07/09/2019, 12:39
Wolframio ha scritto:
Non vedo l'ora di assaggiare un:
https://www.buonissimo.it/lericette/747 ... n_le_olive
07/09/2019, 14:31
MaxpoweR ha scritto:Wolframio ha scritto:
Non vedo l'ora di assaggiare un:
https://www.buonissimo.it/lericette/747 ... n_le_olive
I civilissimi svedesi bianchi europei eh...
07/09/2019, 16:16
07/09/2019, 16:25
FABIOSKY63 ha scritto:News | 07 settembre 2019
Cambiamento climatico, lo studio choc: “Napoli finirà sott'acqua”
https://www.iene.mediaset.it/2019/news/ ... 6092.shtml
@Morley
...ardi Roma!..![]()