Sono nuovo del forum anche se vi seguo da molto tempo.
Non avrei mai voluto iniziare il mio intervento fuori dal contesto ufologico e con tono polemico.
Sarei rimasto in disparte ma certe rivendicazioni stizzite di Enkidu mi hanno a mia volta infastidito.
Si è preteso e si pretendono risposte su un argomento così particolare da utenti che hanno altri interessi e problematiche.
Poichè tieni tanto all’opinione degli altri ti sintetizzo le mie.
Cita:
Enkidu ha scritto:
Prima di fornirvi le mie riflessioni, ritengo opportuno dirvi che io accetto gli eterosessuali per come sono e non li discrimino in nessun modo, né cerco di coltivare pregiudizi nei loro confronti. Non provo nessun problema ad avere amici o parenti eterosessuali e approvo totalmente il loro orientamento sessuale, convinto che non ha nessuna importanza con chi si fa sesso o chi si ama, ma solo il modo in cui si ama o si fa sesso ha importanza, nel rispetto reciproco e fra adulti consenzienti.
Enkidu anche tu crei una barriera tra ‘voi’ e ‘noi’.
Cita:
In genere si tratta di uomini eterosessuali che temono di avere contatti con i gay per due motivi: 1) di subire interessamento sessuale da parte di un omosessuale. 2) Di scoprire che potrebbe piacere loro, e quindi di doversi poi sentirsi insicuri della propria virilità.
Mi riconosco nel punto 1.
Nel punto 2, penso che se dovessi risvegliarmi con altri gusti sessuali non ne farei un dramma poichè non nascondo nulla a me stesso. Mi piace soddisfare sia i desideri dello spirito sia della carne e non sarei così masochista nel privarmi del piacere sessuale solo perchè potrei scoprire un giorno di avere inclinazioni diverse.
Fino ad oggi però la mia unica attrazione naturale è sempre stata verso il sesso femminile e non ho mai provato nè stimolo nè curiosità morbosa verso persone del mio stesso sesso.
Chissà, magari un domani, ma sinceramente mi pare difficile.
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Posso dire che il pregiudizio nei confronti delle persone come me è ancora molto diffuso, almeno a sentire le vostre risposte, ma questo non vuole dire che lo ritenga frutto di avversione, ma semplicemente di un po’ di ignoranza. Spero che nessuno si offenda, ma è così.
Vero per quanto mi riguarda e sai perche’? Perchè a ‘noi’ eterosessuali penso poco importi delle problematiche degli omosessuali. Ci sono cose più interessanti per trovare il tempo per preoccuparsi dei vostri problemi.
Se volevi risposte più articolate forse dovevi porre le tue domande in un forum di sessuologia o psicologia.
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.. ma scommetto che se anche riuscissi a fare cambiare il nome alla manifestazione, voi continuereste a dire che è “una ostentazione” perché ci sarebbe troppa gente seminuda o vestita in modo troppo appariscente ed “effeminato”… vero?
I gay pride sembrano solo una ridicola ostentazione di pessimo gusto.
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Fatta questa doverosa parentesi, comincio l’analisi.
Mi hanno risposto ben 32 persone, quasi tutti maschi, con un’età compresa fra 21 e 65 anni, quindi abbastanza vario. Alcuni sono del meridione, ma la maggior parte direi del Centro-Nord, ma molti anche sono di località sconosciute, quindi sotto questo punto di vista non posso fare analisi attendibili.
Le analisi non le puoi fare su un campione statistico cosi’ ridotto e particolare.
Ricordati che e’ un forum prevalentemente monotematico.
Comunque ti hanno risposto quasi tutti maschi solo perche’ il forum purtroppo è prevalentemente maschile. Stesse considerazioni per età e forse provenienza geografica.
Ripeto il campione non si addice ad analisi statistiche.
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quasi nessuno si è sprecato ad aggiungere una parola in più.
Ripeto, e’ il target che e’ sbagliato.
Cita:
Fra coloro che NON hanno risposto alle domande, brilla anche uno che si è distinto per la stravaganza della sua risposta, scrivendo: “a me m’imbarazzano gli stupidi, se un gay è stupido, mi imbarazza”. Avrei avuto la tentazione di rispondergli che di come considera gli stupidi non me ne fregava niente, dato che le mie domande non vertevano al riguardo, ma mi sono trattenuto per non suscitare polemiche troppo presto.
Ora vorrei invece chiedergli se si rende conto che, data una risposta così ambigua e inconsistente, può venire il dubbio che lui pensi che il modo di essere stupido di un gay è diverso dal modo in cui è stupido un etero.
Questa tua risposta piccata alimenta solo il luogo comune gay maschi = checche isteriche.
Si capiva benissimo che non vi era nessun sillogismo tra stupidita’ e omosessualita’ in quell’intervento.
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Comunque molti non hanno risposto a tre domande su quattro, alcuni invece a nessuna. Non è che abbiano dato una buona impressione…, non trovate anche voi?
Ripeto , l’argomento non interessa . Anch’io che ti rispondo, lo faccio solo perche’ ho trovato fastidioso il tuo intervento piccato.
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Per fare un esempio di ciò che NON è stato detto, è che nessuno ha parlato del mondo gay, in nessun modo, né di fatti di cronaca, né di personaggi famosi, né di usi e costumi dei gay, né di locali o altro. Indifferenza o ignoranza? Difficile dirlo.
Devi capire che nello show business i gay sono accettati anche come qualcosa di stravagante dal grande pubblico, nella vita reale spesso o siete messi ai margini o tollerati. Fattene una ragione. Non dico che ciò sia giusto ma è così per ora e dovrete ancora fare molta strada per essere pienamente accettati e forse cambiare il modo di condurre vostre certe battaglie anche sacrosante. Mentre il modo spesso è irritante per noi bigotti eterosessuali.
Cita:
Sì, perché se non lo sapete (e sicuramente quasi tutti voi non lo sapete), la festa del Gay Pride, che dovrebbe ricorrere ogni 28 giugno, non è altro che la commemorazione della Rivolta dello Stonewall avvenuta appunto il 28 giugno 1969 a New York.
E’ vero non lo sapevo e la cosa mi lascia indifferente. Devo farmene una colpa?
Cita:
C’è stato solo il caso di una persona che mi ha chiesto se ritenevo lecite le adozioni da parte di coppie omosessuali
.
Contrario
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Avevate paura a parlarne o semplicemente non vi siete posti il problema?
Mi piacerebbe saperlo.
Non mi sono posto il problema eccetto per le adozioni per le quali ripeto, sono contrario. Per il resto continuo a non pormi il problema. Sono vostre battaglie civili, perdonami ma personalmente poco m’importano.
Dovrei preoccuparmi di tutto e di tutti? Dei diritti dei Tibetani, piuttosto che dei diritti dei clandestini o rifugiati politici, o della pratica dell’infibulazione subita dalle donne in certi paesi islamici, ecc, ecc.?
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Di fatto, dalle vostre risposte, non si riesce ad arguire assolutamente nulla del mondo omosessuale. L’unica cosa che si riesce a capire, è che alcuni di voi hanno alcuni amici omosessuali che non vi danno troppo fastidio, e basta. Probabilmente perché è questo l’ambito che gli concedete: quello di stare in un angolo, e basta.
Probabilmente si.
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Colpisce il fatto che una di voi ha detto: “io non mi ricordo neanche che i miei colleghi siano omosessuali, me lo ricordano loro parlando delle loro storie sentimentali”.
Mi domando se la persona in questione si dimostra così indifferente con i sentimenti degli altri, così priva di partecipazione emotiva sempre e comunque, o solo con gli omosessuali. In entrambi i casi però lo trovo sbagliato.
Troverei strano se un collega mi parlasse dei suoi problemi sentimentali, etero o omo che siano…un collega non è quasi mai un amico ma qualcuno con cui si scambiano 4 parole.
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E sì che una delle domande era appunto se pensavate che oggigiorno i gay subiscono discriminazioni e violenze! Distrazione? Non lo so.
Personalmente indifferenza.
Dovrei allora preoccuparmi anche che in quartieri di molte citta’ uomini e donne non possono girare sicuri di sera poiche’ corrono il rischio di violenze e rapine.
Ci si abitua purtroppo. Ci si abitua alle notizie di donne violentate di persone aggredite a scopo di rapina. Ci si rassegna anche. Figuriamoci se possiamo , almeno il sottoscritto , indignarsi che un gay possa essere aggredito solo perche’ gay!
Cita:
Se due uomini o due donne vanno per la strada e si tengono per mano, o si scambiano un bacio, siete disposti ad accettarlo?
Lo tollero con fastidio per i maschi mentre lo trovo morbosamente piacevole tra due donne. Che vuoi farci, è la natura, o condizionamento sociale. Non saprei.
Cita:
Se il vostro amico descrive la sua vita sessuale e sentimentale nello stesso modo in cui la descrive il vostro amico eterosessuale, siete disposti ad accettarlo?
Non ho amici gay e non penso che potrei mai averne. Gli amici devono anche avere interessi comuni, amicizie in comune. Comunque un amico non deve essere un confidente se non in rare occasioni. Non si può continuamente tediare un amico con i propri problemi sentimentali o personali. Non e’ amicizia quella. L’amico non può essere usato solo come una valvola di sfogo per i propri turbamenti interiori. Non e’ corretto.
Cita:
Siete disposti ad accettare che essi arrivino a rivendicare determinati diritti apertamente? Che pretendano per essi gli stessi diritti delle coppie eterosessuali fidanzate o sposate, con tutti i diritti per esempio legati all’eredità, alla reversibilità delle pensioni, alle visite in carcere e all’ospedale? Siete disposti ad accettare che l’omosessualità entri, in tutte le forme, nella vita sociale e culturale, e perciò le immagini eterosessuali che riempiono i mass media e la cultura abbiano il loro corrispettivo omosessuale? Cioè, intendo: accettate che i film abbiano contenuti omosessuali e non solo eterosessuali, che l’arte abbia contenuti omosessuali come li ha eterosessuali, e che si arrivi alla costituzione di famiglie omosessuali?
Favorevole al riconoscimento di molti ma non di tutti i diritti da voi rivendicati ma non sono disposto ad equiparare le cose.
Non sono disposto a insegnare ai miei figli che omosessualità e eterosessualità debbano essere considerate ugualmente normali.
Sono cose nettamente diverse. Non sono d’accordo (nell’esempio da te proposto) che si proiettino film in fascia verde dove persone dello stesso sesso possano scambiarsi tenerezze anche se in assenza d’immagine spinte.
In altri termini non sono d’accordo nello sdoganamento della omosessualità tout court.
Cita:
Cosa fareste di fronte a due lesbiche che si sono fatte fecondare artificialmente e hanno allevato insieme i loro figli? Cosa fareste nel vedere un omosessuale divorziato, che porta a passeggio i propri figli assieme al proprio compagno?
E soprattutto, cosa fareste se uno dei vostri parenti stretti vi confidasse di essere omosessuale, magari uno dei figli, o uno dei fratelli, o addirittura uno dei vostri genitori? (sì, si hanno anche di quei casi, ma forse voi non lo sapete).
Assolutamente nulla. Non farei assolutamente nulla ma non per questo sarei d’accordo o raggiante di gioia.
Cita:
Difficile poi credere che solo uno di voi abbia un parente gay: lo trovo statisticamente impossibile.
La percentuale di persone decisamente omosessuali va da un minimo del 5% a un massimo del 10%, oltre a un numero imprecisato di persone con varie forme di bisessualità. Una volta ho letto che almeno una famiglia su quattro ha almeno un componente omosessuale. Capita poi che ci siano famiglie che ne hanno due, o tre, o addirittura quattro.
Tutti voi non ne avete nessuno? Beh, scusate… qualcosa non mi torna. Anche considerando che è molto più difficile ammettere di avere un parente gay, che un amico. Dagli amici ti puoi scollare, dalla famiglia no.
Non so dove tu abbia preso questi dati. Mi ricordano certe rivendicazioni femministe per cui dio sarebbe donna . Oppure rivendicazioni omosessuali dove Gesù Cristo sarebbe stato gay.
Oppure ricerche alimentari certificate da enti di ricerca scientifici a solo scopo di marketing. Occorre sempre chiedersi chi sono i finanziatori di certe strampalate ricerche mediche e/o alimentari.
Se cosi’ fosse potreste fondare un vostro partito politico con un gran numero di sostenitori….ma non mi pare sia cosi’.
Il mio pensiero penso tu l'abbia capito. Ti ho risposto in modo diretto forse sgarbato ma mi è parso di capire che tu lo preferisca a un intervento politically correct.