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14/09/2009, 12:04

....... [:211]

Ragazzi.... chiudiamo qui questi battibecchi infantili
e ritorniamo in topic. Grazie

18/09/2009, 00:26

Blissenobiarella ha scritto:

in effetti, non credo che Enkidu si preoccupi dei nostri giudizi...secondo me il vero motivo per cui ha aperto questo topic non è ancora emerso completamente [:p]...


In effetti... è che semplicemente io intervengo per gettare delle piccole (o meno piccole) "provocazioni" e vedere le reazioni delle persone. Alla lunga, quando vedrò che le reazioni non arrivano più, o finiscono per disperdersi solo in discorsi puerili come la Nutella e i Duran Duran, allora magari farò una considerazione generale e farò capire cosa esattamente mi aspettavo dal post.

18/09/2009, 00:33

strombidur ha scritto:

Carissimo Enkidu, il solo fatto che tu abbia aperto questa discussione lascia pensare che tu ti senta in una condizione di diversità rispetto alla massa. Il punto è proprio questo. Tu non sei diverso dagli altri, sei esattamente come gli altri, non devi giustificare niente a nessuno nè tantomeno aspettarti la comprensione degli altri. Sei una persona libera e intelligente che sa decidere da solo cosa è giusto e cosa è sbagliato secondo coscienza. Cosa penseresti se io aprissi una discussione dal titolo: se non disturba vorrei parlare di eterosessuali? Enky, lascia perdere i nostri giudizi e le nostre considerazioni, vivi la tua vita e sii felice.[:D] Spero che tu possa trovare presto la persona giusta da amare e che il senso di solitudine che ti preoccupa possa altrettanto presto svanire. Un abbraccio.


La maggior parte delle persone omosessuali si sentono diverse fintanto che qualcuno le fa sentire diverse.
E' troppo facile dire: "infischiatene di quello che dicono gli altri". Nessuno può vivere così, perché tutti facciamo parte del mondo, che lo vogliamo o no.
Gli omosessuali e le altre minoranze sessuali non possono semplicemente ignorare i pregiudizi delle persone che le circondano, soprattutto quando si arriva prima al dileggio, poi all'incomprensione, poi al rifiuto, e infine anche alla violenza fisica, come succede a volte, anche se tutti sembrano ignorarlo.
Le persone come me quindi sentono il bisogno di parlare di se stesse e della propria vita, oppure di chiedere agli altri cosa veramente pensano di certe situazioni, di certi atti, di certi modi di essere, per capire meglio il mondo in cui vivono e capire meglio il livello di pregiudizi in cui sono costretti a vivere.
Sono assolutamente convinto della bontà della mia iniziativa in proposito, e penso di aver fatto bene a chiedere agli altri cosa ne pensano di certe cose.
Io non sono di quelli che se ne infischiano dei pensieri degli altri, e non penso neanche che sia una cosa giusta infischiarsene dei pensieri degli altri.
Si comincia con l'infischiarsene dei pensieri degli altri, poi si arriva a infischiarsene dei sentimenti, e infine si finisce con l'infischiarsene di far parte di una società e con l'infischiarsene dei problemi e dei diritti degli altri... no grazie.
Continuo per la mia strada, fino a quando qualcuno non sarà in grado di dimostrarmi che sto sbagliando.....

18/09/2009, 19:25

Sono nuovo del forum anche se vi seguo da molto tempo.
Non avrei mai voluto iniziare il mio intervento fuori dal contesto ufologico e con tono polemico.
Sarei rimasto in disparte ma certe rivendicazioni stizzite di Enkidu mi hanno a mia volta infastidito.
Si è preteso e si pretendono risposte su un argomento così particolare da utenti che hanno altri interessi e problematiche.
Poichè tieni tanto all’opinione degli altri ti sintetizzo le mie.


Enkidu ha scritto:


Prima di fornirvi le mie riflessioni, ritengo opportuno dirvi che io accetto gli eterosessuali per come sono e non li discrimino in nessun modo, né cerco di coltivare pregiudizi nei loro confronti. Non provo nessun problema ad avere amici o parenti eterosessuali e approvo totalmente il loro orientamento sessuale, convinto che non ha nessuna importanza con chi si fa sesso o chi si ama, ma solo il modo in cui si ama o si fa sesso ha importanza, nel rispetto reciproco e fra adulti consenzienti.


Enkidu anche tu crei una barriera tra ‘voi’ e ‘noi’.


In genere si tratta di uomini eterosessuali che temono di avere contatti con i gay per due motivi: 1) di subire interessamento sessuale da parte di un omosessuale. 2) Di scoprire che potrebbe piacere loro, e quindi di doversi poi sentirsi insicuri della propria virilità.


Mi riconosco nel punto 1.
Nel punto 2, penso che se dovessi risvegliarmi con altri gusti sessuali non ne farei un dramma poichè non nascondo nulla a me stesso. Mi piace soddisfare sia i desideri dello spirito sia della carne e non sarei così masochista nel privarmi del piacere sessuale solo perchè potrei scoprire un giorno di avere inclinazioni diverse.
Fino ad oggi però la mia unica attrazione naturale è sempre stata verso il sesso femminile e non ho mai provato nè stimolo nè curiosità morbosa verso persone del mio stesso sesso.
Chissà, magari un domani, ma sinceramente mi pare difficile.

Posso dire che il pregiudizio nei confronti delle persone come me è ancora molto diffuso, almeno a sentire le vostre risposte, ma questo non vuole dire che lo ritenga frutto di avversione, ma semplicemente di un po’ di ignoranza. Spero che nessuno si offenda, ma è così.


Vero per quanto mi riguarda e sai perche’? Perchè a ‘noi’ eterosessuali penso poco importi delle problematiche degli omosessuali. Ci sono cose più interessanti per trovare il tempo per preoccuparsi dei vostri problemi.
Se volevi risposte più articolate forse dovevi porre le tue domande in un forum di sessuologia o psicologia.

.. ma scommetto che se anche riuscissi a fare cambiare il nome alla manifestazione, voi continuereste a dire che è “una ostentazione” perché ci sarebbe troppa gente seminuda o vestita in modo troppo appariscente ed “effeminato”… vero?


I gay pride sembrano solo una ridicola ostentazione di pessimo gusto.

Fatta questa doverosa parentesi, comincio l’analisi.
Mi hanno risposto ben 32 persone, quasi tutti maschi, con un’età compresa fra 21 e 65 anni, quindi abbastanza vario. Alcuni sono del meridione, ma la maggior parte direi del Centro-Nord, ma molti anche sono di località sconosciute, quindi sotto questo punto di vista non posso fare analisi attendibili.


Le analisi non le puoi fare su un campione statistico cosi’ ridotto e particolare.
Ricordati che e’ un forum prevalentemente monotematico.
Comunque ti hanno risposto quasi tutti maschi solo perche’ il forum purtroppo è prevalentemente maschile. Stesse considerazioni per età e forse provenienza geografica.
Ripeto il campione non si addice ad analisi statistiche.

quasi nessuno si è sprecato ad aggiungere una parola in più.

Ripeto, e’ il target che e’ sbagliato.

Fra coloro che NON hanno risposto alle domande, brilla anche uno che si è distinto per la stravaganza della sua risposta, scrivendo: “a me m’imbarazzano gli stupidi, se un gay è stupido, mi imbarazza”. Avrei avuto la tentazione di rispondergli che di come considera gli stupidi non me ne fregava niente, dato che le mie domande non vertevano al riguardo, ma mi sono trattenuto per non suscitare polemiche troppo presto.
Ora vorrei invece chiedergli se si rende conto che, data una risposta così ambigua e inconsistente, può venire il dubbio che lui pensi che il modo di essere stupido di un gay è diverso dal modo in cui è stupido un etero.


Questa tua risposta piccata alimenta solo il luogo comune gay maschi = checche isteriche.
Si capiva benissimo che non vi era nessun sillogismo tra stupidita’ e omosessualita’ in quell’intervento.

Comunque molti non hanno risposto a tre domande su quattro, alcuni invece a nessuna. Non è che abbiano dato una buona impressione…, non trovate anche voi?


Ripeto , l’argomento non interessa . Anch’io che ti rispondo, lo faccio solo perche’ ho trovato fastidioso il tuo intervento piccato.

Per fare un esempio di ciò che NON è stato detto, è che nessuno ha parlato del mondo gay, in nessun modo, né di fatti di cronaca, né di personaggi famosi, né di usi e costumi dei gay, né di locali o altro. Indifferenza o ignoranza? Difficile dirlo.


Devi capire che nello show business i gay sono accettati anche come qualcosa di stravagante dal grande pubblico, nella vita reale spesso o siete messi ai margini o tollerati. Fattene una ragione. Non dico che ciò sia giusto ma è così per ora e dovrete ancora fare molta strada per essere pienamente accettati e forse cambiare il modo di condurre vostre certe battaglie anche sacrosante. Mentre il modo spesso è irritante per noi bigotti eterosessuali.



Sì, perché se non lo sapete (e sicuramente quasi tutti voi non lo sapete), la festa del Gay Pride, che dovrebbe ricorrere ogni 28 giugno, non è altro che la commemorazione della Rivolta dello Stonewall avvenuta appunto il 28 giugno 1969 a New York.

E’ vero non lo sapevo e la cosa mi lascia indifferente. Devo farmene una colpa?


C’è stato solo il caso di una persona che mi ha chiesto se ritenevo lecite le adozioni da parte di coppie omosessuali
.

Contrario

Avevate paura a parlarne o semplicemente non vi siete posti il problema?
Mi piacerebbe saperlo.

Non mi sono posto il problema eccetto per le adozioni per le quali ripeto, sono contrario. Per il resto continuo a non pormi il problema. Sono vostre battaglie civili, perdonami ma personalmente poco m’importano.
Dovrei preoccuparmi di tutto e di tutti? Dei diritti dei Tibetani, piuttosto che dei diritti dei clandestini o rifugiati politici, o della pratica dell’infibulazione subita dalle donne in certi paesi islamici, ecc, ecc.?


Di fatto, dalle vostre risposte, non si riesce ad arguire assolutamente nulla del mondo omosessuale. L’unica cosa che si riesce a capire, è che alcuni di voi hanno alcuni amici omosessuali che non vi danno troppo fastidio, e basta. Probabilmente perché è questo l’ambito che gli concedete: quello di stare in un angolo, e basta.

Probabilmente si.

Colpisce il fatto che una di voi ha detto: “io non mi ricordo neanche che i miei colleghi siano omosessuali, me lo ricordano loro parlando delle loro storie sentimentali”.
Mi domando se la persona in questione si dimostra così indifferente con i sentimenti degli altri, così priva di partecipazione emotiva sempre e comunque, o solo con gli omosessuali. In entrambi i casi però lo trovo sbagliato.

Troverei strano se un collega mi parlasse dei suoi problemi sentimentali, etero o omo che siano…un collega non è quasi mai un amico ma qualcuno con cui si scambiano 4 parole.


E sì che una delle domande era appunto se pensavate che oggigiorno i gay subiscono discriminazioni e violenze! Distrazione? Non lo so.

Personalmente indifferenza.
Dovrei allora preoccuparmi anche che in quartieri di molte citta’ uomini e donne non possono girare sicuri di sera poiche’ corrono il rischio di violenze e rapine.
Ci si abitua purtroppo. Ci si abitua alle notizie di donne violentate di persone aggredite a scopo di rapina. Ci si rassegna anche. Figuriamoci se possiamo , almeno il sottoscritto , indignarsi che un gay possa essere aggredito solo perche’ gay!


Se due uomini o due donne vanno per la strada e si tengono per mano, o si scambiano un bacio, siete disposti ad accettarlo?

Lo tollero con fastidio per i maschi mentre lo trovo morbosamente piacevole tra due donne. Che vuoi farci, è la natura, o condizionamento sociale. Non saprei.

Se il vostro amico descrive la sua vita sessuale e sentimentale nello stesso modo in cui la descrive il vostro amico eterosessuale, siete disposti ad accettarlo?

Non ho amici gay e non penso che potrei mai averne. Gli amici devono anche avere interessi comuni, amicizie in comune. Comunque un amico non deve essere un confidente se non in rare occasioni. Non si può continuamente tediare un amico con i propri problemi sentimentali o personali. Non e’ amicizia quella. L’amico non può essere usato solo come una valvola di sfogo per i propri turbamenti interiori. Non e’ corretto.

Siete disposti ad accettare che essi arrivino a rivendicare determinati diritti apertamente? Che pretendano per essi gli stessi diritti delle coppie eterosessuali fidanzate o sposate, con tutti i diritti per esempio legati all’eredità, alla reversibilità delle pensioni, alle visite in carcere e all’ospedale? Siete disposti ad accettare che l’omosessualità entri, in tutte le forme, nella vita sociale e culturale, e perciò le immagini eterosessuali che riempiono i mass media e la cultura abbiano il loro corrispettivo omosessuale? Cioè, intendo: accettate che i film abbiano contenuti omosessuali e non solo eterosessuali, che l’arte abbia contenuti omosessuali come li ha eterosessuali, e che si arrivi alla costituzione di famiglie omosessuali?


Favorevole al riconoscimento di molti ma non di tutti i diritti da voi rivendicati ma non sono disposto ad equiparare le cose.
Non sono disposto a insegnare ai miei figli che omosessualità e eterosessualità debbano essere considerate ugualmente normali.
Sono cose nettamente diverse. Non sono d’accordo (nell’esempio da te proposto) che si proiettino film in fascia verde dove persone dello stesso sesso possano scambiarsi tenerezze anche se in assenza d’immagine spinte.
In altri termini non sono d’accordo nello sdoganamento della omosessualità tout court.

Cosa fareste di fronte a due lesbiche che si sono fatte fecondare artificialmente e hanno allevato insieme i loro figli? Cosa fareste nel vedere un omosessuale divorziato, che porta a passeggio i propri figli assieme al proprio compagno?
E soprattutto, cosa fareste se uno dei vostri parenti stretti vi confidasse di essere omosessuale, magari uno dei figli, o uno dei fratelli, o addirittura uno dei vostri genitori? (sì, si hanno anche di quei casi, ma forse voi non lo sapete).


Assolutamente nulla. Non farei assolutamente nulla ma non per questo sarei d’accordo o raggiante di gioia.


Difficile poi credere che solo uno di voi abbia un parente gay: lo trovo statisticamente impossibile.
La percentuale di persone decisamente omosessuali va da un minimo del 5% a un massimo del 10%, oltre a un numero imprecisato di persone con varie forme di bisessualità. Una volta ho letto che almeno una famiglia su quattro ha almeno un componente omosessuale. Capita poi che ci siano famiglie che ne hanno due, o tre, o addirittura quattro.
Tutti voi non ne avete nessuno? Beh, scusate… qualcosa non mi torna. Anche considerando che è molto più difficile ammettere di avere un parente gay, che un amico. Dagli amici ti puoi scollare, dalla famiglia no.


Non so dove tu abbia preso questi dati. Mi ricordano certe rivendicazioni femministe per cui dio sarebbe donna . Oppure rivendicazioni omosessuali dove Gesù Cristo sarebbe stato gay.
Oppure ricerche alimentari certificate da enti di ricerca scientifici a solo scopo di marketing. Occorre sempre chiedersi chi sono i finanziatori di certe strampalate ricerche mediche e/o alimentari.
Se cosi’ fosse potreste fondare un vostro partito politico con un gran numero di sostenitori….ma non mi pare sia cosi’.


Il mio pensiero penso tu l'abbia capito. Ti ho risposto in modo diretto forse sgarbato ma mi è parso di capire che tu lo preferisca a un intervento politically correct.

18/09/2009, 21:30

Per quanto mi riguarda, l' omosessualità non è un problema ne una malattia come ho chiarito in precedenza. Ho delle remore solo sulla possibilità che possa venir loro data la possibilità di adottare dei bambini.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, perchè questo per me rimane un punto fermo, l' unico.
Non ho parenti omosessuali ma ho conosciuto il fratello di un mio buon amico che lo è, e quando si è avvicinato a noi con un attegiamento inequivocabile, da parte mia non vi è stata nessuna reazione istintiva di ripudio e io sono molto istintivo e non nascondo mai le mie emozioni.

19/09/2009, 09:42

Complimenti rmnd, si vede che conosci bene il nostro forum, considerando la dimestichezza con cui inserisci i tuoi post. Ti do il benvenuto e ti auguro buona permanenza.[;)]

19/09/2009, 10:25

Enkidu ha scritto:

strombidur ha scritto:

Carissimo Enkidu, il solo fatto che tu abbia aperto questa discussione lascia pensare che tu ti senta in una condizione di diversità rispetto alla massa. Il punto è proprio questo. Tu non sei diverso dagli altri, sei esattamente come gli altri, non devi giustificare niente a nessuno nè tantomeno aspettarti la comprensione degli altri. Sei una persona libera e intelligente che sa decidere da solo cosa è giusto e cosa è sbagliato secondo coscienza. Cosa penseresti se io aprissi una discussione dal titolo: se non disturba vorrei parlare di eterosessuali? Enky, lascia perdere i nostri giudizi e le nostre considerazioni, vivi la tua vita e sii felice. [:D] Spero che tu possa trovare presto la persona giusta da amare e che il senso di solitudine che ti preoccupa possa altrettanto presto svanire. Un abbraccio.


La maggior parte delle persone omosessuali si sentono diverse fintanto che qualcuno le fa sentire diverse.
E' troppo facile dire: "infischiatene di quello che dicono gli altri". Nessuno può vivere così, perché tutti facciamo parte del mondo, che lo vogliamo o no.
Gli omosessuali e le altre minoranze sessuali non possono semplicemente ignorare i pregiudizi delle persone che le circondano, soprattutto quando si arriva prima al dileggio, poi all'incomprensione, poi al rifiuto, e infine anche alla violenza fisica, come succede a volte, anche se tutti sembrano ignorarlo.
Le persone come me quindi sentono il bisogno di parlare di se stesse e della propria vita, oppure di chiedere agli altri cosa veramente pensano di certe situazioni, di certi atti, di certi modi di essere, per capire meglio il mondo in cui vivono e capire meglio il livello di pregiudizi in cui sono costretti a vivere.
Sono assolutamente convinto della bontà della mia iniziativa in proposito, e penso di aver fatto bene a chiedere agli altri cosa ne pensano di certe cose.
Io non sono di quelli che se ne infischiano dei pensieri degli altri, e non penso neanche che sia una cosa giusta infischiarsene dei pensieri degli altri.
Si comincia con l'infischiarsene dei pensieri degli altri, poi si arriva a infischiarsene dei sentimenti, e infine si finisce con l'infischiarsene di far parte di una società e con l'infischiarsene dei problemi e dei diritti degli altri... no grazie.
Continuo per la mia strada, fino a quando qualcuno non sarà in grado di dimostrarmi che sto sbagliando.....



Contina Enkidu. Il problema peggiore con il pregiudizio è che il più delle volte non ci si rende conto di averne.
Proprio per questo a mio parere, sono utili manifestazioni goliardiche e apparentemente frivole come il Gay Pride. Esse sono un promemoria per ricordare alla società le battaglie che sono state fatte e quelle che devono ancora essere affrontate affinchè tutti in questa società possano godere di uguali trattamenti. LA misura del fastidio che noi proviamo di fronte ad esse, è probabilmente la misura del pregiudizio che ancora dobbiamo scoprire in noi ed affrontare.
[;)]

19/09/2009, 11:01

rmnd ha scritto:

Sono nuovo del forum anche se vi seguo da molto tempo.
Non avrei mai voluto iniziare il mio intervento fuori dal contesto ufologico e con tono polemico.
Sarei rimasto in disparte ma certe rivendicazioni stizzite di Enkidu mi hanno a mia volta infastidito.
Si è preteso e si pretendono risposte su un argomento così particolare da utenti che hanno altri interessi e problematiche.
Poichè tieni tanto all’opinione degli altri ti sintetizzo le mie.


Enkidu ha scritto:


Prima di fornirvi le mie riflessioni, ritengo opportuno dirvi che io accetto gli eterosessuali per come sono e non li discrimino in nessun modo, né cerco di coltivare pregiudizi nei loro confronti. Non provo nessun problema ad avere amici o parenti eterosessuali e approvo totalmente il loro orientamento sessuale, convinto che non ha nessuna importanza con chi si fa sesso o chi si ama, ma solo il modo in cui si ama o si fa sesso ha importanza, nel rispetto reciproco e fra adulti consenzienti.


Enkidu anche tu crei una barriera tra ‘voi’ e ‘noi’.


In genere si tratta di uomini eterosessuali che temono di avere contatti con i gay per due motivi: 1) di subire interessamento sessuale da parte di un omosessuale. 2) Di scoprire che potrebbe piacere loro, e quindi di doversi poi sentirsi insicuri della propria virilità.


Mi riconosco nel punto 1.
Nel punto 2, penso che se dovessi risvegliarmi con altri gusti sessuali non ne farei un dramma poichè non nascondo nulla a me stesso. Mi piace soddisfare sia i desideri dello spirito sia della carne e non sarei così masochista nel privarmi del piacere sessuale solo perchè potrei scoprire un giorno di avere inclinazioni diverse.
Fino ad oggi però la mia unica attrazione naturale è sempre stata verso il sesso femminile e non ho mai provato nè stimolo nè curiosità morbosa verso persone del mio stesso sesso.
Chissà, magari un domani, ma sinceramente mi pare difficile.

Posso dire che il pregiudizio nei confronti delle persone come me è ancora molto diffuso, almeno a sentire le vostre risposte, ma questo non vuole dire che lo ritenga frutto di avversione, ma semplicemente di un po’ di ignoranza. Spero che nessuno si offenda, ma è così.


Vero per quanto mi riguarda e sai perche’? Perchè a ‘noi’ eterosessuali penso poco importi delle problematiche degli omosessuali. Ci sono cose più interessanti per trovare il tempo per preoccuparsi dei vostri problemi.
Se volevi risposte più articolate forse dovevi porre le tue domande in un forum di sessuologia o psicologia.

.. ma scommetto che se anche riuscissi a fare cambiare il nome alla manifestazione, voi continuereste a dire che è “una ostentazione” perché ci sarebbe troppa gente seminuda o vestita in modo troppo appariscente ed “effeminato”… vero?


I gay pride sembrano solo una ridicola ostentazione di pessimo gusto.

Fatta questa doverosa parentesi, comincio l’analisi.
Mi hanno risposto ben 32 persone, quasi tutti maschi, con un’età compresa fra 21 e 65 anni, quindi abbastanza vario. Alcuni sono del meridione, ma la maggior parte direi del Centro-Nord, ma molti anche sono di località sconosciute, quindi sotto questo punto di vista non posso fare analisi attendibili.


Le analisi non le puoi fare su un campione statistico cosi’ ridotto e particolare.
Ricordati che e’ un forum prevalentemente monotematico.
Comunque ti hanno risposto quasi tutti maschi solo perche’ il forum purtroppo è prevalentemente maschile. Stesse considerazioni per età e forse provenienza geografica.
Ripeto il campione non si addice ad analisi statistiche.

quasi nessuno si è sprecato ad aggiungere una parola in più.

Ripeto, e’ il target che e’ sbagliato.

Fra coloro che NON hanno risposto alle domande, brilla anche uno che si è distinto per la stravaganza della sua risposta, scrivendo: “a me m’imbarazzano gli stupidi, se un gay è stupido, mi imbarazza”. Avrei avuto la tentazione di rispondergli che di come considera gli stupidi non me ne fregava niente, dato che le mie domande non vertevano al riguardo, ma mi sono trattenuto per non suscitare polemiche troppo presto.
Ora vorrei invece chiedergli se si rende conto che, data una risposta così ambigua e inconsistente, può venire il dubbio che lui pensi che il modo di essere stupido di un gay è diverso dal modo in cui è stupido un etero.


Questa tua risposta piccata alimenta solo il luogo comune gay maschi = checche isteriche.
Si capiva benissimo che non vi era nessun sillogismo tra stupidita’ e omosessualita’ in quell’intervento.

Comunque molti non hanno risposto a tre domande su quattro, alcuni invece a nessuna. Non è che abbiano dato una buona impressione…, non trovate anche voi?


Ripeto , l’argomento non interessa . Anch’io che ti rispondo, lo faccio solo perche’ ho trovato fastidioso il tuo intervento piccato.

Per fare un esempio di ciò che NON è stato detto, è che nessuno ha parlato del mondo gay, in nessun modo, né di fatti di cronaca, né di personaggi famosi, né di usi e costumi dei gay, né di locali o altro. Indifferenza o ignoranza? Difficile dirlo.


Devi capire che nello show business i gay sono accettati anche come qualcosa di stravagante dal grande pubblico, nella vita reale spesso o siete messi ai margini o tollerati. Fattene una ragione. Non dico che ciò sia giusto ma è così per ora e dovrete ancora fare molta strada per essere pienamente accettati e forse cambiare il modo di condurre vostre certe battaglie anche sacrosante. Mentre il modo spesso è irritante per noi bigotti eterosessuali.



Sì, perché se non lo sapete (e sicuramente quasi tutti voi non lo sapete), la festa del Gay Pride, che dovrebbe ricorrere ogni 28 giugno, non è altro che la commemorazione della Rivolta dello Stonewall avvenuta appunto il 28 giugno 1969 a New York.

E’ vero non lo sapevo e la cosa mi lascia indifferente. Devo farmene una colpa?


C’è stato solo il caso di una persona che mi ha chiesto se ritenevo lecite le adozioni da parte di coppie omosessuali
.

Contrario

Avevate paura a parlarne o semplicemente non vi siete posti il problema?
Mi piacerebbe saperlo.

Non mi sono posto il problema eccetto per le adozioni per le quali ripeto, sono contrario. Per il resto continuo a non pormi il problema. Sono vostre battaglie civili, perdonami ma personalmente poco m’importano.
Dovrei preoccuparmi di tutto e di tutti? Dei diritti dei Tibetani, piuttosto che dei diritti dei clandestini o rifugiati politici, o della pratica dell’infibulazione subita dalle donne in certi paesi islamici, ecc, ecc.?


Di fatto, dalle vostre risposte, non si riesce ad arguire assolutamente nulla del mondo omosessuale. L’unica cosa che si riesce a capire, è che alcuni di voi hanno alcuni amici omosessuali che non vi danno troppo fastidio, e basta. Probabilmente perché è questo l’ambito che gli concedete: quello di stare in un angolo, e basta.

Probabilmente si.

Colpisce il fatto che una di voi ha detto: “io non mi ricordo neanche che i miei colleghi siano omosessuali, me lo ricordano loro parlando delle loro storie sentimentali”.
Mi domando se la persona in questione si dimostra così indifferente con i sentimenti degli altri, così priva di partecipazione emotiva sempre e comunque, o solo con gli omosessuali. In entrambi i casi però lo trovo sbagliato.

Troverei strano se un collega mi parlasse dei suoi problemi sentimentali, etero o omo che siano…un collega non è quasi mai un amico ma qualcuno con cui si scambiano 4 parole.


E sì che una delle domande era appunto se pensavate che oggigiorno i gay subiscono discriminazioni e violenze! Distrazione? Non lo so.

Personalmente indifferenza.
Dovrei allora preoccuparmi anche che in quartieri di molte citta’ uomini e donne non possono girare sicuri di sera poiche’ corrono il rischio di violenze e rapine.
Ci si abitua purtroppo. Ci si abitua alle notizie di donne violentate di persone aggredite a scopo di rapina. Ci si rassegna anche. Figuriamoci se possiamo , almeno il sottoscritto , indignarsi che un gay possa essere aggredito solo perche’ gay!


Se due uomini o due donne vanno per la strada e si tengono per mano, o si scambiano un bacio, siete disposti ad accettarlo?

Lo tollero con fastidio per i maschi mentre lo trovo morbosamente piacevole tra due donne. Che vuoi farci, è la natura, o condizionamento sociale. Non saprei.

Se il vostro amico descrive la sua vita sessuale e sentimentale nello stesso modo in cui la descrive il vostro amico eterosessuale, siete disposti ad accettarlo?

Non ho amici gay e non penso che potrei mai averne. Gli amici devono anche avere interessi comuni, amicizie in comune. Comunque un amico non deve essere un confidente se non in rare occasioni. Non si può continuamente tediare un amico con i propri problemi sentimentali o personali. Non e’ amicizia quella. L’amico non può essere usato solo come una valvola di sfogo per i propri turbamenti interiori. Non e’ corretto.

Siete disposti ad accettare che essi arrivino a rivendicare determinati diritti apertamente? Che pretendano per essi gli stessi diritti delle coppie eterosessuali fidanzate o sposate, con tutti i diritti per esempio legati all’eredità, alla reversibilità delle pensioni, alle visite in carcere e all’ospedale? Siete disposti ad accettare che l’omosessualità entri, in tutte le forme, nella vita sociale e culturale, e perciò le immagini eterosessuali che riempiono i mass media e la cultura abbiano il loro corrispettivo omosessuale? Cioè, intendo: accettate che i film abbiano contenuti omosessuali e non solo eterosessuali, che l’arte abbia contenuti omosessuali come li ha eterosessuali, e che si arrivi alla costituzione di famiglie omosessuali?


Favorevole al riconoscimento di molti ma non di tutti i diritti da voi rivendicati ma non sono disposto ad equiparare le cose.
Non sono disposto a insegnare ai miei figli che omosessualità e eterosessualità debbano essere considerate ugualmente normali.
Sono cose nettamente diverse. Non sono d’accordo (nell’esempio da te proposto) che si proiettino film in fascia verde dove persone dello stesso sesso possano scambiarsi tenerezze anche se in assenza d’immagine spinte.
In altri termini non sono d’accordo nello sdoganamento della omosessualità tout court.

Cosa fareste di fronte a due lesbiche che si sono fatte fecondare artificialmente e hanno allevato insieme i loro figli? Cosa fareste nel vedere un omosessuale divorziato, che porta a passeggio i propri figli assieme al proprio compagno?
E soprattutto, cosa fareste se uno dei vostri parenti stretti vi confidasse di essere omosessuale, magari uno dei figli, o uno dei fratelli, o addirittura uno dei vostri genitori? (sì, si hanno anche di quei casi, ma forse voi non lo sapete).


Assolutamente nulla. Non farei assolutamente nulla ma non per questo sarei d’accordo o raggiante di gioia.


Difficile poi credere che solo uno di voi abbia un parente gay: lo trovo statisticamente impossibile.
La percentuale di persone decisamente omosessuali va da un minimo del 5% a un massimo del 10%, oltre a un numero imprecisato di persone con varie forme di bisessualità. Una volta ho letto che almeno una famiglia su quattro ha almeno un componente omosessuale. Capita poi che ci siano famiglie che ne hanno due, o tre, o addirittura quattro.
Tutti voi non ne avete nessuno? Beh, scusate… qualcosa non mi torna. Anche considerando che è molto più difficile ammettere di avere un parente gay, che un amico. Dagli amici ti puoi scollare, dalla famiglia no.


Non so dove tu abbia preso questi dati. Mi ricordano certe rivendicazioni femministe per cui dio sarebbe donna . Oppure rivendicazioni omosessuali dove Gesù Cristo sarebbe stato gay.
Oppure ricerche alimentari certificate da enti di ricerca scientifici a solo scopo di marketing. Occorre sempre chiedersi chi sono i finanziatori di certe strampalate ricerche mediche e/o alimentari.
Se cosi’ fosse potreste fondare un vostro partito politico con un gran numero di sostenitori….ma non mi pare sia cosi’.


Il mio pensiero penso tu l'abbia capito. Ti ho risposto in modo diretto forse sgarbato ma mi è parso di capire che tu lo preferisca a un intervento politically correct.





Difficile risponderti in modo semplice e lineare.... e sai perché?
1) Sei l'unico che ha risposto in modo articolato e dettagliato, quindi mi hai un pochettino spiazzato. Per risponderti, dovrò fare un discorso altrettanto lungo, e quindi ci devo pensare su, a tutte le critiche che mi muovi, contestandole una per una, il che non è rapidissimo da fare.
2) Ho la netta impressone che più che cercare di capire, vuoi solo essere polemico, e soprattutto vuoi insegnare qualcosa a qualcuno.
3) Praticamente, hai voluto spiegarmi cose che io so già benissimo, e quindi ne deduco che hai capito poco o niente di ciò che volevo dire.
4) In qualche modo, data la tua stizzita reazione (molto più della mia), ti sei sentito urtato dalle mie analisi perché ti sei sentito preso in causa tu di persona. In qualche modo, ti sei sentito contestato tu per i tuoi atteggiamenti personali, non so perché. E' una cosa che devo analizzare.
5) Sono così contento di avere trovato qualcuno che finalmente opera una reazione così acida e stizzita (per esempio, quando dici che qua la gente ha molto di meglio da fare che occuparsi degli stupidi problemi della gente come noi, con una bella faccia tosta, vedendo che razza di argomenti non-ufologici vengono proposti qua), così irrazionalmente emotiva, che voglio assaporare la costruzione delle mie risposte. Mi hai dato un'occasione ghiottissima, considerando il conglomerato di sprezzante avversione che hai dimostrato per le mie argomentazioni e quello ancora più grosso di banalissimi ragionamenti anti-omosessuali che mostrano il fianco proprio per la loro emotività.
Au revoir, dunque.... il dibattito continua.....

19/09/2009, 13:03

Enkidu ha scritto:

Difficile risponderti in modo semplice e lineare.... e sai perché?
1) Sei l'unico che ha risposto in modo articolato e dettagliato, quindi mi hai un pochettino spiazzato. Per risponderti, dovrò fare un discorso altrettanto lungo, e quindi ci devo pensare su, a tutte le critiche che mi muovi, contestandole una per una, il che non è rapidissimo da fare.
2) Ho la netta impressone che più che cercare di capire, vuoi solo essere polemico, e soprattutto vuoi insegnare qualcosa a qualcuno.
3) Praticamente, hai voluto spiegarmi cose che io so già benissimo, e quindi ne deduco che hai capito poco o niente di ciò che volevo dire.
4) In qualche modo, data la tua stizzita reazione (molto più della mia), ti sei sentito urtato dalle mie analisi perché ti sei sentito preso in causa tu di persona. In qualche modo, ti sei sentito contestato tu per i tuoi atteggiamenti personali, non so perché. E' una cosa che devo analizzare.
5) Sono così contento di avere trovato qualcuno che finalmente opera una reazione così acida e stizzita (per esempio, quando dici che qua la gente ha molto di meglio da fare che occuparsi degli stupidi problemi della gente come noi, con una bella faccia tosta, vedendo che razza di argomenti non-ufologici vengono proposti qua), così irrazionalmente emotiva, che voglio assaporare la costruzione delle mie risposte. Mi hai dato un'occasione ghiottissima, considerando il conglomerato di sprezzante avversione che hai dimostrato per le mie argomentazioni e quello ancora più grosso di banalissimi ragionamenti anti-omosessuali che mostrano il fianco proprio per la loro emotività.
Au revoir, dunque.... il dibattito continua.....





Mi spiace tu la prenda sul piano personale. Se può farti piacere e per evitarti inutili dietrologie, ti assicuro che avrei risposto allo stesso modo invece se come omossessuale ti fossi presentato come musulmano.
Un musulmano che rivendicava certi diritti e chiedeva agli utenti di esprimersi sul loro modo di rapportarsi con quella cultura tanto diversa dalla nostra.
Sarei intervenuto a gamba tesa ugualmente se dopo i primi commenti tu avessi risposto in modo stizzito bollando di ignoranza o diffidenza verso i musulmani questo o quello utente che avesse espresso opinioni a tuo avviso offensive o farcite di luoghi comuni.
Ti avrei risposto allo stesso modo se ti fossi presentato come elemento di una 'minoranza' che bacchettava tutti quelli che non avessero mostrato un po' di apertura mentale nei suoi confronti.

Il fatto di appartenere o considerarsi una minoranza non vi da il diritto di essere esenti da critiche o pretendere un atteggiamento politically correct da chi non la pensa come voi.

Spesso è il modo non il contenuto che vi rende antipatici.

Per il resto Enkidu niente di personale e i miei interventi su questo tema di cui, è vero non so nulla, e poco m'importa finiscono qui.

21/09/2009, 15:41

rmnd ha scritto:

Enkidu ha scritto:

Difficile risponderti in modo semplice e lineare.... e sai perché?
1) Sei l'unico che ha risposto in modo articolato e dettagliato, quindi mi hai un pochettino spiazzato. Per risponderti, dovrò fare un discorso altrettanto lungo, e quindi ci devo pensare su, a tutte le critiche che mi muovi, contestandole una per una, il che non è rapidissimo da fare.
2) Ho la netta impressone che più che cercare di capire, vuoi solo essere polemico, e soprattutto vuoi insegnare qualcosa a qualcuno.
3) Praticamente, hai voluto spiegarmi cose che io so già benissimo, e quindi ne deduco che hai capito poco o niente di ciò che volevo dire.
4) In qualche modo, data la tua stizzita reazione (molto più della mia), ti sei sentito urtato dalle mie analisi perché ti sei sentito preso in causa tu di persona. In qualche modo, ti sei sentito contestato tu per i tuoi atteggiamenti personali, non so perché. E' una cosa che devo analizzare.
5) Sono così contento di avere trovato qualcuno che finalmente opera una reazione così acida e stizzita (per esempio, quando dici che qua la gente ha molto di meglio da fare che occuparsi degli stupidi problemi della gente come noi, con una bella faccia tosta, vedendo che razza di argomenti non-ufologici vengono proposti qua), così irrazionalmente emotiva, che voglio assaporare la costruzione delle mie risposte. Mi hai dato un'occasione ghiottissima, considerando il conglomerato di sprezzante avversione che hai dimostrato per le mie argomentazioni e quello ancora più grosso di banalissimi ragionamenti anti-omosessuali che mostrano il fianco proprio per la loro emotività.
Au revoir, dunque.... il dibattito continua.....





Mi spiace tu la prenda sul piano personale. Se può farti piacere e per evitarti inutili dietrologie, ti assicuro che avrei risposto allo stesso modo invece se come omossessuale ti fossi presentato come musulmano.
Un musulmano che rivendicava certi diritti e chiedeva agli utenti di esprimersi sul loro modo di rapportarsi con quella cultura tanto diversa dalla nostra.
Sarei intervenuto a gamba tesa ugualmente se dopo i primi commenti tu avessi risposto in modo stizzito bollando di ignoranza o diffidenza verso i musulmani questo o quello utente che avesse espresso opinioni a tuo avviso offensive o farcite di luoghi comuni.
Ti avrei risposto allo stesso modo se ti fossi presentato come elemento di una 'minoranza' che bacchettava tutti quelli che non avessero mostrato un po' di apertura mentale nei suoi confronti.

Il fatto di appartenere o considerarsi una minoranza non vi da il diritto di essere esenti da critiche o pretendere un atteggiamento politically correct da chi non la pensa come voi.

Spesso è il modo non il contenuto che vi rende antipatici.

Per il resto Enkidu niente di personale e i miei interventi su questo tema di cui, è vero non so nulla, e poco m'importa finiscono qui.







non mi dire che rimpiangi i bei tempi quando i bigotti potevano inquisire a bastonare i gay e tutti quelli che non la pensvano come il clero, mi dispiati informarti che quei tempi per fortuna sono finiti e anche le "minoranze" hanno il diritto di dire e chiedere quello che vogliono mio caro nostalgico [;)]

27/09/2009, 11:43

rmnd ha scritto:

Enkidu ha scritto:

Difficile risponderti in modo semplice e lineare.... e sai perché?
1) Sei l'unico che ha risposto in modo articolato e dettagliato, quindi mi hai un pochettino spiazzato. Per risponderti, dovrò fare un discorso altrettanto lungo, e quindi ci devo pensare su, a tutte le critiche che mi muovi, contestandole una per una, il che non è rapidissimo da fare.
2) Ho la netta impressone che più che cercare di capire, vuoi solo essere polemico, e soprattutto vuoi insegnare qualcosa a qualcuno.
3) Praticamente, hai voluto spiegarmi cose che io so già benissimo, e quindi ne deduco che hai capito poco o niente di ciò che volevo dire.
4) In qualche modo, data la tua stizzita reazione (molto più della mia), ti sei sentito urtato dalle mie analisi perché ti sei sentito preso in causa tu di persona. In qualche modo, ti sei sentito contestato tu per i tuoi atteggiamenti personali, non so perché. E' una cosa che devo analizzare.
5) Sono così contento di avere trovato qualcuno che finalmente opera una reazione così acida e stizzita (per esempio, quando dici che qua la gente ha molto di meglio da fare che occuparsi degli stupidi problemi della gente come noi, con una bella faccia tosta, vedendo che razza di argomenti non-ufologici vengono proposti qua), così irrazionalmente emotiva, che voglio assaporare la costruzione delle mie risposte. Mi hai dato un'occasione ghiottissima, considerando il conglomerato di sprezzante avversione che hai dimostrato per le mie argomentazioni e quello ancora più grosso di banalissimi ragionamenti anti-omosessuali che mostrano il fianco proprio per la loro emotività.
Au revoir, dunque.... il dibattito continua.....





Mi spiace tu la prenda sul piano personale. Se può farti piacere e per evitarti inutili dietrologie, ti assicuro che avrei risposto allo stesso modo invece se come omossessuale ti fossi presentato come musulmano.
Un musulmano che rivendicava certi diritti e chiedeva agli utenti di esprimersi sul loro modo di rapportarsi con quella cultura tanto diversa dalla nostra.
Sarei intervenuto a gamba tesa ugualmente se dopo i primi commenti tu avessi risposto in modo stizzito bollando di ignoranza o diffidenza verso i musulmani questo o quello utente che avesse espresso opinioni a tuo avviso offensive o farcite di luoghi comuni.
Ti avrei risposto allo stesso modo se ti fossi presentato come elemento di una 'minoranza' che bacchettava tutti quelli che non avessero mostrato un po' di apertura mentale nei suoi confronti.

Il fatto di appartenere o considerarsi una minoranza non vi da il diritto di essere esenti da critiche o pretendere un atteggiamento politically correct da chi non la pensa come voi.

Spesso è il modo non il contenuto che vi rende antipatici.

Per il resto Enkidu niente di personale e i miei interventi su questo tema di cui, è vero non so nulla, e poco m'importa finiscono qui.









Se davvero ti fosse dispiaciuto che la prendessi sul piano personale, avresti fatto a meno di darmi tutte le occasioni per farlo.
Liberissimo di pensare che è solo il modo di presentare le cose, e non il contenuto, che conta.
Certe cose però non le si può presentare che in un solo modo: dicendole.
I tuoi interventi sono finiti? Benissimo. Perchè sinceramente non m'interessa che tu dia ulteriori risposte alle mie analisi, ma siccome tu hai accennato a cose che ritengo opportuno trattare, risponderò punto per punto alle tue obiezioni non per dimostrarti che hai torto, ma per suggerire ad altri - magari più interessati di te all'argomento che non sia solo il pretesto per reagire stizzosamente alle pretese di un militante gay - quanto è vasto e complesso l'argomento che tu ritieni "poco importante".
In ogni caso, di come reagisci tu a questo o quello non mi può importare molto, ciò che conta è che le cose che dici siano accettabili o meno.
A differenza di te, sono i contenuti che m'interessano prima di tutto, cioè la capacità di ragionare sui fatti, e non semplicemente sulle abitudini mentali.
Ultima modifica di Enkidu il 27/09/2009, 11:45, modificato 1 volta in totale.

27/09/2009, 11:52

rmnd ha scritto:

Sono nuovo del forum anche se vi seguo da molto tempo.
Non avrei mai voluto iniziare il mio intervento fuori dal contesto ufologico e con tono polemico.
Sarei rimasto in disparte ma certe rivendicazioni stizzite di Enkidu mi hanno a mia volta infastidito.
Si è preteso e si pretendono risposte su un argomento così particolare da utenti che hanno altri interessi e problematiche.
Poichè tieni tanto all’opinione degli altri ti sintetizzo le mie.


Enkidu ha scritto:


Prima di fornirvi le mie riflessioni, ritengo opportuno dirvi che io accetto gli eterosessuali per come sono e non li discrimino in nessun modo, né cerco di coltivare pregiudizi nei loro confronti. Non provo nessun problema ad avere amici o parenti eterosessuali e approvo totalmente il loro orientamento sessuale, convinto che non ha nessuna importanza con chi si fa sesso o chi si ama, ma solo il modo in cui si ama o si fa sesso ha importanza, nel rispetto reciproco e fra adulti consenzienti.


Enkidu anche tu crei una barriera tra ‘voi’ e ‘noi’.



Se davvero non avresti voluto iniziare a scrivere in tono polemico di cose che non c’entrano molto con l’ufologia, avresti fatto altrimenti punto e basta. Qua di discussioni da iniziare ce ne sono un’infinità. Invece l’hai fatto. No comment. Già questo è un modo antipatico di iniziare, puzza di ipocrisia.

Allora… per cominciare il brano in questione è uno scherzo… volevo vedere se qualcuno riusciva ad accorgersene, a coglierne l’umorismo, la sottile ironia che sta nel mostrare il rovesciamento di una situazione.
Ho usato lo stesso linguaggio che usano gli eterosessuali quando ci tengono a far sapere che il loro atteggiamento non è pregiudiziale, con il risultato a volte di dare l’impressione esattamente opposta, dato appunto che pongono un distinguo fra “noi” e “voi”, come se fra eterosessuali e omosessuali ci fosse una netta linea di divisione.
A volte, mettere l’altro dall’altra parte della barricata, è un modo per far capire cosa significa dover vivere con gli steccati che altri hanno messo di fronte a te. Cosa significa sentire che l’altro gentilmente “ti concede”, come una grazia, di considerarti suo pari…. Ponendo comunque una divisione, una distanza.
Tu, naturalmente, non hai minimamente colto l’ironia, non hai afferrato il senso…. evvabbé… in fn dei conti non l’ha colto nessuno…..
Quindi, anche io sono contrario a una divisione fra “noi” e “voi”, anche perché ci sono moltissimi omosessuali che sono fra i primi nemici degli omosessuali stessi, e quindi la barricata non si pone fra chi è omosessuale e chi è eterosessuale, ma fra chi è contrario e chi è favorevole all’omosessualità e alla libertà sessuale in genere, e in che misura. La cosa dunque diventa molto più complessa, e come me ne rendo conto io, spero che se ne rendano conto anche gli altri (“altri” nel senso non di “voi” ma bensì di “noi tutti quanti insieme”, beninteso….)

27/09/2009, 12:00

rmnd ha scritto:






In genere si tratta di uomini eterosessuali che temono di avere contatti con i gay per due motivi: 1) di subire interessamento sessuale da parte di un omosessuale. 2) Di scoprire che potrebbe piacere loro, e quindi di doversi poi sentirsi insicuri della propria virilità.


Mi riconosco nel punto 1.
Nel punto 2, penso che se dovessi risvegliarmi con altri gusti sessuali non ne farei un dramma poichè non nascondo nulla a me stesso. Mi piace soddisfare sia i desideri dello spirito sia della carne e non sarei così masochista nel privarmi del piacere sessuale solo perchè potrei scoprire un giorno di avere inclinazioni diverse.
Fino ad oggi però la mia unica attrazione naturale è sempre stata verso il sesso femminile e non ho mai provato nè stimolo nè curiosità morbosa verso persone del mio stesso sesso.
Chissà, magari un domani, ma sinceramente mi pare difficile.



Beh, sinceramente quello che credi di sentire o di pensare tu in questo caso non fa testo, e non m'interessa... io mica facevo delle domande su cosa sentono i miei interlocutori maschi al riguardo.... dicevo semplicemente che questa è l'esperienza che ho io riguardo i maschi eterosessuali che dimostrano un atteggiamento omofobico, cioè di paura.
Uno dei motivi, senz'altro, è che hanno paura di scoprire di essere omosessuali, e che quindi non potrebbero più considerarsi "veri maschi".
Poi quello che senti e pensi tu non cambia minimamente questo fatto...
Ultima modifica di Enkidu il 27/09/2009, 12:02, modificato 1 volta in totale.

27/09/2009, 12:18

rmnd ha scritto:

.


Enkidu ha scritto:





Posso dire che il pregiudizio nei confronti delle persone come me è ancora molto diffuso, almeno a sentire le vostre risposte, ma questo non vuole dire che lo ritenga frutto di avversione, ma semplicemente di un po’ di ignoranza. Spero che nessuno si offenda, ma è così.


Vero per quanto mi riguarda e sai perche’? Perchè a ‘noi’ eterosessuali penso poco importi delle problematiche degli omosessuali. Ci sono cose più interessanti per trovare il tempo per preoccuparsi dei vostri problemi.
Se volevi risposte più articolate forse dovevi porre le tue domande in un forum di sessuologia o psicologia.



A "voi" eterosessuali può interessare qualsiasi cosa possa interessare e "noi" omosessuali. Io ho conosciuto parecchi eterosessuali che erano interessati alla vita e al mondo omosessuale. A volte, anche parecchio interessati.
A me sembra che ti dai un'enorme importanza: credi che quello che pensi tu, che interessa a te, debba essere lo stesso per gli altri "come te", ma vedi, "voi" eterosessuali in realtà non esistete come categoria definita, esattamente come non esistiamo noi....
Non dubito che esistano argomenti più interessanti dell'omosessualità da trattare.... ma non per gli eterosessuali, bensì per TUTTI. E sono sicuro che esistono argomenti infinitamente più interessanti di quelli a cui ti interessi tu! Scusa, dove sta scritto che le cose che t'interessano abbiano una qualche importanza?
In ogni caso, bellezza, spiegami perché bisognerebbe rassegnarsi all'indifferenza altrui, all'indifferenza della gente come te. Allora tutti non avrebbero il diritto di cercare di interessare altri a cose che credono poco interessanti.
Un sito di sessuologia? Ma va là! Già questo presuppone un atteggiamento pregiudiziale, dato che questo implicherebbe che le persone omosessuali vengono viste solo attraverso la loro sessualità, e non piuttosto come appunto persone che vivono in un contesto sociale.
Già questa proposta mi fa dedurre che tu manco sai di cosa stiamo parlando.
Cosa avrei dovuto fare, secondo te? Rimanere nell'ambito degli innumerevoli siti gay di Internet, rimanere nel mio "ghetto gay" in mezzo a milioni e milioni di altri gay, tutti rassegnati (perlomeno quelli italiani) a cercare un dialogo con chi gay non è, solo perché hanno paura di incontrare una persona come te (per fortuna, non ce ne sono poi così molte) ?
Sì, tu avresti voluto questo! Non volevi che su un sito non-glbt ci fossero persone che dichiarano la loro natura glbt. Magari potevi accettare che uno parlasse dell'Islam, dell'Ebraismo, forse persino delle discriminazioni razziali (ma forse avresti detto che non te ne fregava niente neanche di quelle...), ma non di omosessualità, perché ti urtava, perché "ci sono cose più interessanti", perchè "non ho usato il tono giusto"....
Ma chi può prendere sul serio motivazioni del genere?
Ripeto: sono i contenuti che contano, non il grado di permalosità mia o tua. E' il significato razionale di ciò che scriviamo e diciamo, che dà senso a una discussione. Non altro.
Forse, prima di giudicare quale dovrebbe essere secondo te l’intento del forum, avresti dovuto dargli un’occhiata più da vicino.
Certo, questo forum è dedicato all’ufologia e a temi connessi, ma questa sezione del forum è esplicitamente dedicata a qualsiasi tema possa interessare qualcuno, anche dei più frivoli. Qua c’è chi parla della Nutella, delle immagini del proprio desktop, propone indovinelli, parla di film, di politica (argomento dei più frivoli, ne converrai)… però finora nessuno ha mai parlato, o almeno non mi risulta, di sessualità. Forse perché lo si riteneva un argomento troppo delicato.
Io ho proposto l’argomento dopo attenta meditazione e dopo che qualcuno qui, che non è gay, mi ha proposto di farlo.
Hanno risposto in molti, la cosa ha suscitato un certo interesse, in bene o in male. Nessuno, a parte te, ha detto che di queste cose non valeva la pena parlare. Quindi c’è da domandarsi perché, appena arrivato su questo forum, tu anziché cominciare a parlare di ufologia, hai mandato il tuo PRIMO messaggio qui per dire che di omosessualità non valeva la pena parlare, e che non poteva interessare a nessuno dei problemi degli omosessuali… perché?
Te lo dico io il perché! Una delle tattiche preferite di chi vorrebbe mettere il bavaglio a chi promuove la causa glbt, è appunto di dire che “di queste cose è inutile parlare, perché non sono importanti e non interessano a nessuno”.
Una volta lo utilizzò un giornale torinese, “la Stampa”, nel 1971 ed ebbe come risultato quello di far nascere il FUORI, il primo movimento omosessuale d’Italia.
Infatti la Stampa pubblicò l’intervista a un medico che sosteneva che l’omosessualità era una patologia e che gli omosessuali erano dei “malati” da curare. Un gay mandò una lettera di protesta, dicendo che non era d’accordo. Il giornale non pubblicò la sua lettera, rispondendogli che “di questi argomenti si parla già anche troppo”! Come dire: può parlarne solo chi ne parla male. Più o meno come avviene oggi nei telegiornali nazionali italiani.
Il gay in questione, assieme ad alcuni amici, fondò il FUORI proprio allo scopo di poter parlare pubblicamente di un argomento che fino ad allora era tabù.
Tu usi la stessa tattica. Siccome ti ha urtato molto questo post, e siccome non puoi mettermi il bavaglio, l’unica cosa che puoi fare, è inventarti che questo argomento non è adatto al forum e non interessa nessuno, contro ogni evidenza.
Ma è una tattica perdente in partenza, per due motivi:
1) Oggi si parla spesso e volentieri in pubblico e su tutti i mass media degli argomenti più stupidi e frivoli, senza che nessuno protesti.
2) Viene subito da domandarsi: perché si può parlare di tutto, anche delle più miserabili idiozie, e non di omosessualità?
Inoltre, se anche non interessasse nessuno, non sarebbe un motivo per tacere. Forse che a qualcuno importa dei problemi dei tossicodipendenti e delle loro famiglie? O dei malati di mente e delle loro famiglie? O dei malati terminale e delle loro famiglie? O dei disoccupati che sono tali a causa della crisi attuale? Dei pensionati costretti a rovistare nei cassonetti o rubare nei supermarket per sopravvivere perché la loro pensione non gli basta? Forse che a qualcuno gli importa di quello che succede nel Darfur, nella foresta amazzonica, nelle riserve di Americani Nativi, nei quartieri più miserabili delle città indiane? Gli importa a qualcuno di cosa significa essere un nano, o un nero albino nei paesi del Centro Africa? O delle violenze che hanno subito gli Aborigeni Australiani che hanno visto strappare loro i loro figli per educarli alla cultura e alla religione bianche, per poi renderli tutti dei disadattati e dei perdenti?
Gliene frega a qualcuno, nella nostra società che naufraga nell’ignoranza, nell’indifferenza e nel menefreghismo di tutte le persone che soffrono?
NO,VERO? Infatti sono tutti argomenti di cui non sento parlare spesso e volentieri… anzi, in molti casi, proprio per niente! Quindi se uno magari osa parlare di qualcuno che soffre, di qualsiasi persona che soffre, sia esso gay, lesbica, trans, anziano, malato, nano, diversamente abile, nero, albino, seguace di un’altra religione e quant’altro mai, perché volergli mettere il bavaglio dicendo che “tanto non lo ascolta nessuno?”
Non è che forse lo si vuole zittire per paura che qualcuno gli dia retta e smuova le nostre tranquille coscienze?
In ogni caso, dire “sta zitto che di queste cose non gliene importa niente a nessuno” è il sistema migliore per spingere la gente a parlarne.
Ultima modifica di Enkidu il 27/09/2009, 12:22, modificato 1 volta in totale.

27/09/2009, 12:34

rmnd ha scritto:




Fatta questa doverosa parentesi, comincio l’analisi.
Mi hanno risposto ben 32 persone, quasi tutti maschi, con un’età compresa fra 21 e 65 anni, quindi abbastanza vario. Alcuni sono del meridione, ma la maggior parte direi del Centro-Nord, ma molti anche sono di località sconosciute, quindi sotto questo punto di vista non posso fare analisi attendibili.


Le analisi non le puoi fare su un campione statistico cosi’ ridotto e particolare.
Ricordati che e’ un forum prevalentemente monotematico.
Comunque ti hanno risposto quasi tutti maschi solo perche’ il forum purtroppo è prevalentemente maschile. Stesse considerazioni per età e forse provenienza geografica.
Ripeto il campione non si addice ad analisi statistiche.

quasi nessuno si è sprecato ad aggiungere una parola in più.

Ripeto, e’ il target che e’ sbagliato.



In parte ti ho già risposto nel messaggio precedente, ma qui devo aggiungere una cosa: non volevo minimamente fare una statistica.
Le statistiche le lascio a chi sa farle. A chi persegue un intento scientifico. Io invece stavo perseguendo un intento di dialogo, di rapporto con le persone, magari anche di discussione accesa, ma non certo di "risultati scientifici"... credevo fosse evidente questo fatto. Hai completamente frainteso il senso del post. Ritenevo opportuno dare un'idea del gruppo di persone che mi hanno risposto, tutto qua.
Rispondi al messaggio