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MessaggioInviato: 25/07/2011, 00:16 
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Thethirdeye ha scritto:

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ubatuba ha scritto:

penso che questo possa essere iscritto nell'albo d'oro del record dei record oltre 93%di assenze in 3 anni e si prende pure lo stipendio


http://rassegna.camera.it/chiosco_new/p ... m=rassegna¤tArticle=12EU3D



Ha quindi ragione Calderoli (se riusciranno mai a fargliela passare) circa lo stipendio dei parlamentari che dovrebbe essere collegato alle presenze dei medesimi in aula....


...non so tte se sia la strada giusta,in italia,x certo in francia chi siede al parlamento ha uno stipendio di circa 65.000 euro annui e a me sembra di non averne mai vst chiedere l'elemosina sulla porta di notre dame

[:278] [:273] [:277]


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MessaggioInviato: 25/07/2011, 08:07 
Sotto Kasta: la voragine infinita

Tratto da: http://affaritaliani.libero.it/rubriche ... 30711.html

Nessuno rivelerà mai che il nostro debito pubblico è fatto da stipendi da pagare a questa pletora parassitaria. Per non parlare della sotto-sotto Kasta formata da coloro i quali riscuotono indebite pensioni, indebiti assegni di accompagnamento o indebiti sussidi di disoccupazione. Ed ecco la grande abboffata che nessuna Finanziaria, senza ghigliottinare la gran piovra della Politica, riuscirà a risanare.

Sostengo la proposta di scendere in piazza il 24 settembre da cittadini liberi non condizionati da sindacati, centri sociali, no global, partiti, comitati ambientali ecc. Ma soltanto al fine di dimostrare ai Faccendieri della Politica quanto gli Italiani non li sopportino più insieme a tutti i loro abusi. Ormai l’inquadratura delle aule televisive di Camera e Senato costituiscono motivo di disgusto da annullare con il telecomando. Così oggi gli Italiani vorrebbero farlo davvero: non solo in modo virtuale. E chiedere l’istituzione di riforme sulla Politica, sulla giustizia e l’Economia. In altre parole la riforma della Costituzione.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 25/07/2011, 11:08 
Se non lo organizza la sinistra non ci va nessuno ... Loro sanno fare queste cose.



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MessaggioInviato: 25/07/2011, 11:53 
..purtroppo tte le finanziarie lacrime et sangue le prescrivono solo al comune cittadino.......e in questo sono proprio bipartisan..... [:235] [:224] [:240]




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Ultima modifica di ubatuba il 25/07/2011, 11:55, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/07/2011, 12:18 
La presa della "Pastiglia"! Ahahahah! A pensare che c'erano solo 7 detenuti! Ecco come si fà la ..."Storia" ... [8)] [:o)] E' stata una rivolta anticlericale e basta! [^] [:o)]



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MessaggioInviato: 27/07/2011, 00:11 
Quando si dice: un magna magna (menù e prezzi di un ristorante del Senato).
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http://triskel182.wordpress.com/2011/07 ... el-senato/

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MessaggioInviato: 27/07/2011, 18:55 
Nel prossimo week end ci vado con moglie e figli, spendiamo meno che in pizzeria.[:(!]



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Papponi di Stato, puntata 5 Settimana corta per gli on.L'Italia e la Casta. Riproproniamo l'inchiesta di Scaglia e Poletti pubblicata da Libero nel 2008. Nulla è cambiato

La sveglia mi urla nell’orecchio. È martedì, primo giorno della settimana lavorativa di noi parlamentari. Il lunedì? Ma no, il lunedì non esiste. I non romani più coscienziosi lo usano per arrivare in città, ma la maggior parte dei deputati forestieri arriva il martedì mattina, con tanti saluti alle prime riunioni, «che cosa vuoi che sia un’assenza, mica siamo a scuola, e poi se non si va in Commissione non c’è conseguenza sullo stipendio». Certo che Roma sa essere bellissima. I primi tempi, il tragitto dalla casa che ho preso in affitto in piazza Navona fino a Montecitorio lo faccio in scooter, tanto c’è il parcheggio della Camera vigilato 24 ore su 24 dai Carabinieri. Poi prendo le misure, e decido che a piedi è anche meglio, ci vogliono dieci minuti a dir tanto. Quando mi alzo presto, cammino fino al bar di fianco alla chiesa di San Luigi dei Francesi, in genere incontrando l’auto blu che porta Andreotti in Senato, lui è sempre il primo ad arrivare, poi bevo il caffè e mi avvio verso piazza del Parlamento. C’è caso di incontrare il leghista Cota che fa jogging nei pressi del Pantheon, magari accompagnato dal compagno di partito Caparini, alzano la mano e mi salutano trafelati, va là che Roma ladrona quasi quasi piace anche a loro, alla fine si sono ambientati più che bene.

Il traffico insopportabile della Capitale comincia a rumoreggiare, e Montecitorio entra nella giornata lentamente, i deputati arrivano in ordine sparso con l’inseparabile borsa di pelle, vero status symbol. Un salto alla buvette, altro caffè e via, si comincia. Come detto, il martedì mattina c’è la riunione di Commissione. Il primo voto in Aula è previsto per il pomeriggio, e non è raro che si tenga quando la Commissione è ancora in corso. Ma l’Aula risulta sempre quantomeno mezza piena, d’altronde in questo caso c’è la detrazione di 206 euro se non raggiungi almeno il 30 per cento delle votazioni utili, saltare la seduta sarebbe un delitto, anche se in casi estremi puoi portare la giustificazione, e vai a controllare se è vera. Entrano allora in scena i famosi “pianisti”, quelli che votano anche per gli assenti. Non mi dilungo su una questione su cui si è scritto e filmato e sputtanato più volte. All’inizio te la meni un po’, ma quando capisci che il costume è generale – a destra, a sinistra, al centro – ti adegui. Io qualche volta mi sono messo d’accordo con una collega: se non sono presente ci pensa lei, e viceversa. Una volta ho votato io per tutti quelli del mio gruppo. Ci sono anche i “votatori ufficiali” dei deputati più importanti, che non è raro siano in altre faccende affaccendati, d’altronde loro mica possono perdere tempo in Parlamento: al momento opportuno, tirano fuori le due schede e svolgono diligentemente il compito. Il numero legale, e dunque il controllo dei votanti, viene richiesto solo per le questioni particolarmente delicate, in ogni caso non così frequentemente. Oppure, quando l’Aula appare squallidamente vuota, si procede con il voto per alzata di mano, che per molti è così romantico, «ma sì, fa tanto antica Roma...». In realtà, non essendo registrato con il procedimento elettronico, è del tutto valido ma non conta ai fini della trattenuta. Cioè, se ci sei bene, se non ci sei bene lo stesso: la busta paga non ne soffre. Ed è proprio quando la stampa comincia a denunciare il malcostume dei pianisti, che vengono a galla le tante assenze dei deputati. In questo senso, noi Verdi ci siamo rivelati imbattibili. E allora, ecco puntuale la circolare: “Care e cari - ci scrive Angelo Bonelli, presidente del gruppo parlamentare - come avrete avuto modo di leggere dai più importanti quotidiani nazionali, il gruppo politico dei Verdi viene posto come il meno presente alle votazioni in Aula. Questi articoli certamente non aiutano a costruire una buona immagine del ns. gruppo [eh già, quel che importa è “l’immagine”]. È evidente che ognuno di noi sa quanto partecipa alle votazioni, pertanto sono qui a richiamare con forza una maggiore presenza alle votazioni. Certo di un Vs. cortese riscontro, invio cari saluti”. Gentilmente ricambio.

Il mercoledì è di certo la giornata clou. In mattinata, si comincia ancora con la riunione di Commissione, parole parole e ancora parole. I giocatori giramondo della Nazionale parlamentari, che si allenano il martedì sera sul campo militare della Cecchignola – c’è il capitano Manlio Contento di An, il portierone rifondarolo Augusto Rocchi, l’ex pulcino del Catania Salvatore Buglio della Rosa nel Pugno (che però non è stato ricandidato, dunque c’è da rinforzare la fascia), il centrista Peretti detto Beckenbauer, il terzino sciupafemmine Simone Baldelli di Forza Italia - discutono di dribbling e schemi di gioco, e se c’è qualcuno acciaccato si trascina zoppicando fino alle attrezzate salette dei fisioterapisti, un bel massaggio e via, come nuovo, e sono così bravi, i massaggiatori, che devi prenotarti, e mica solo al mercoledì. Ma verso l’una c’è il voto in Aula. Ora di pranzo, dunque: noi deputati abbiamo una gran fame, è umano, no? Quindi, dopo aver schiacciato il feral bottone, tutti a mangiare. E di corsa, che poi non si trova posto. La scena ricorda un po’ l’intervallo della scuola: una marea umana che si precipita verso uno dei ristoranti - c’è quello selfservice, veloce e informale, e l’altro più tradizionale, con i camerieri in livrea, infine il bistrot della buvette. Gli onorevoli si affrettano, corrono, sgomitano, scorciatoiano per garantirsi il tavolo. E insomma, è la pausa pranzo, mica sarà un privilegio, questo.

Dopo aver mangiato e digerito, in genere verso le tre del pomeriggio, va in scena quel reality show che è il “question-time”, in pratica un confronto diretto fra governo e parlamentari, approfondiremo più avanti. Prosegue più o meno fino alle quattro e mezza. E comunque non c’è voto, ragion per cui l’Aula è quasi sempre semi vuota, e in quell’ora e mezza si possono sbrigare altre faccende, sempre politiche e parlamentari, per carità. Tanto l’adunata generale - con voto incorporato, questa volta - è per le cinque circa, e prosegue fino alle otto di sera. Sempre che non ci sia qualche partita di calcio: in quel caso, come per magia, alle sei e mezza anche le questioni più complicate si dipanano. Più Totti per tutti. E si arriva al giovedì. Fin dalla mattina, si respira l’aria del fine settimana, i deputati che non sono di Roma e dintorni fanno mente locale e si mettono al telefono per prenotare il volo. Si vota dalle undici del mattino in poi, mal che vada c’è un’altra seduta dopo pranzo, verso le tre. Poi comincia il fuggi-fuggi. Vai in guardaroba - lo trovi poco prima del ristorante - ed è pieno di borse, valigie, trolley, pacchi e quant’altro, dal primo pomeriggio si forma una fila anche di un quarto d’ora. I taxi scaldano i motori, gli onorevoli che hanno prenotato lo stesso volo si raggruppano, «parti adesso anche tu? Allora mi unisco, così spendiamo meno». E poi dicono che non tagliamo le spese.

In realtà, qualcuno rimane anche il venerdì. Ma, in tutta onestà, è davvero raro. Sono pochi, in un anno, i venerdì in cui è espressamente richiesta la presenza, chessò, durante la Finanziaria (ne parleremo) o magari per un voto importante in Commissione. Ma, ripeto, sono casi eccezionali, e quando si verificano si limitano alla mattinata. D’altronde, non è che possiamo contarla tanto su: nei primi cento giorni di questa mia prima legislatura, la Camera ha tenuto 36 sedute, equivalenti secondo i calcoli dei giornali a poco più di due ore al giorno di lavoro. E considerando vacanze e feste comandate e ponti e week-end, su un intero anno di attività - dunque da aprile ad aprile - a Montecitorio si è lavorato 160 giorni, vale a dire nemmeno 5 mesi. Quattro mesi e venti giorni in un anno. Poi dice che la gente s’incazza. Ma c’è da precisare una cosa: non è che sempre e comunque il deputato non presente in Aula o in Commissione è a grattarsi la pancia sulla spiaggia di un’isola caraibica. No, il più delle volte sta facendo attività politica, ma per il partito. Che cosa c’entra l’attività di partito con il mandato ricevuto dagli elettori? Nulla o quasi, ma tant’è. E comunque, gira per convegni e dibattiti (“... seguirà buffet...”), partecipa a riunioni organizzative. Oppure, c’è caso che si metta cercar tessere. Succede per esempio questo: c’è il congresso dei Verdi, e Pecoraro Scanio punta naturalmente alla rielezione a segretario nazionale, nonostante qualcuno storca la bocca per questo fatto che lui è anche parlamentare e ministro contemporaneamente. E insomma capisco l’antifona, qui c’è da tirar su delle tessere, far iscrivere al partito gente che stia dalla sua parte. E io, che fino a qualche mese prima m’immaginavo battagliare alla Camera per risolvere problemi epocali e passare alla storia d’Italia, da fare mi dò. Telefono a destra e a manca, chiamo la parente, l’amico, chiedo al vicino di casa, «ma io non ne so niente, di ambientalismo», «e chissenefrega, basta che fai la tessera e voti per i delegati giusti, e come dici? Che non sai chi sono i delegati? Ma te lo dico io, ecco qui...». Alla fine di tessere ne tiro su parecchie, missione compiuta.

È vero, non è che sia il massimo. Ma per rimanere nel gruppo si è costretti a fare anche così. Tornando alla Camera, è aperta anche al sabato. Ma questo, ancor più degli altri, è il giorno degli ex. Gli ex deputati, quelli che tornano a respirare l’aria, magari sono anziani, non hanno più tanto da fare, e poi il richiamo del Palazzo è irresistibile. E allora vedi che li portano in macchina davanti all’entrata, poi qualche badante li scarica e li torna a prendere la sera. È così: ci sono pensionati che si ritrovano alla bocciofila, altri in Parlamento. Loro entrano, si aggirano per i saloni, vanno dal barbiere, ricordano i bei tempi andati, hanno ancora una tesserina speciale per mangiare alla buvette, e tutti i giorni. Discutono animatamente, a volte scoppiano dei litigi che finiscono a maleparole. Qualcuno ogni tanto si addormenta su un divanetto o nella sala lettura, i commessi li lasciano riposare, poi magari li svegliano con delicatezza, «onorevole...». E c’è anche quello che non riesce a trattenere i suoi problemi d’incontinenza, e i commessi ancora lì, ad assisterlo con pazienza. Sia detto con tutto il rispetto, ma sembra una casa di riposo. E non datemi dell’insensibile, non è che sia un problema dar ospitalità a persone che qui hanno lavorato, e certo molto più di quanto faccia io. Ma anche questo strano “sabato degli ex” un po’ contribuisce all’inquietante atmosfera da “basso impero” che avvolge quello che dovrebbe essere il cuore e il cervello del Paese. E che inesorabilmente sta risucchiando anche me.
26/07/2011
http://www.libero-news.it/news/790638/P ... li-on.html



....e noi ci lamentiamo,mentre lorsignori sgobbano a pigiare il ditino sul tasto x le votazioni(sono talmente oberati di lavoro che spesso e volentieri sbagliano tasto,eccenzion fatta x quando si devono aumentare le prebende non sbagliano un colpo)certo che abbisognano della settimana corta vuoi mettere il lungo viaggio in "terza classe con sedili di legno stile far west,la solitudine il mangiare in modo frenetico,le riunioni fiumi in cui pronunciano filipiche che passano alla storia,altro che settimana corta li farei rimanere a casa tutta la settimana......x riprendersi [:94] [:68] [:70] [:163] [:179]


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MessaggioInviato: 28/07/2011, 17:24 
Allora, parliamo di antipolitica.

http://benitomussoliniblog.blogspot.com ... nados.html

Chi ci marcia sull'antipolitica? Chi cavalca le proteste "apolitiche" cercando di far passare l'idea che destra e sinistra non contino più niente?

Basta coi politici! Ci rovinano e non sanno amministrare ma solo creare debiti! Chi l'ha detto? Fronte dell'Uomo Qualunque (Noi non abbiamo bisogno che di essere amministrati, e quindi ci occorrono degli amministratori, non dei politici... (ci serve) un buon ragioniere: non occorrono né Bonomi, né Croce, né Selvaggi, né Nenni, né il pio Togliatti, né l'accorto De Gasperi... (ci occorre) un buon ragioniere che entri in carica il primo gennaio e se ne vada al 31 dicembre e che non sia rieleggibile per nessuna ragione)

Dal programma sansepolcrista: "Noi ci permettiamo di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente". Vi ricordate il Berlusconi che dice di essere di destra, di centro e di sinistra?

Oppure: questa non è democrazia! Questi politici ci fanno solo credere di vivere in un Paese democratico! Chi l'ha detto, Grillo? No, Mussolini (Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano, 1936)

Mattia Carminati (fronte della gioventù), a proposito della attuale "democrazia illusoria": "Vi sarà bisogno di un leader capace di parlare al popolo superando ogni schema ideologico e partitico, come fece Benito Mussolini"

Andrea Volpi (azione universitaria): "Il fenomeno Grillo è esploso per il venire a degenerare della classe politica, i punti sostenuti da Grillo sono tutti sostenibili"

Gianguido Saletnich (forza nuova): "Siamo andati al V-day di Roma con un nostro striscione perché appoggiamo i punti programmatici di Grillo sulla legge elettorale e sulla non rieleggibilità dei deputati condannati, e la piazza è stata sufficientemente aperta da leggere anche le nostre rivendicazioni e trovarle in buona parte condivisibili."


Dunque, ho le basi per poter dire che dietro questa ondata di antipolitica (portata avanti da tutti i giornali di destra e dal Fatto, dove lavora tra gli altri quel Travaglio che è da sempre in prima fila alle iniziative dei grillini) ha una base storica ed ideologica ben chiara e ben conosciuta, e che l'obiettivo non è quello di rinnovare l'Italia ma di farla ripiombare nel miraggio del salvatore della Patria? Dopo tangentopoli, abbiamo avuto un altro Ventennio. Secondo voi, continuando a dire che sono tutti uguali, chi vincerà? Il "popolo"? Ma per piacere, ho letto troppo e parlato con troppe ersone (ben più intelligenti di me e più "vissute") per crederlo. E ci sono i fatti, e la storia, a dimostrarlo.


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MessaggioInviato: 28/07/2011, 19:41 
... che gl'italiani sono tutti ... papponi! [:o)]



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MessaggioInviato: 04/08/2011, 10:19 
Cita:
mik.300 ha scritto:

avete sentito papa ?
voleva il servizio tassi` dal carcere
per andare a votare in parlamento..

roba da pazzi..
alla fine era piu` fuori
a kazzeggiare/brigare
che non dentro..

x certe persone la galera non basta..
ci vogliono le bastonate..

ho sentito in tv la moglie..
e` peggio di papa..

avvocatessa, consulenze, incarichi..
insomma ha magnato pure lei..
tranquilla, serena, ridente..
come se nulla fosse..
dio li fa e poi l`accoppia..



ragazzi..
ma che ve lo dico a fare..

http://napoli.repubblica.it/cronaca/201 ... -19998064/

Papa, nuove accuse agli atti
indagata anche la moglie

Tiziana Rodà accusata di concussione per gli incarichi Enel ed Eni. La procura aggiunge nuovi atti contro il parlamentare in carcere dal 20 luglio. L'imprenditore Fasolino: "Le prime tangenti quando stava con Castelli" di IRENE DE ARCANGELIS

Papa, nuove accuse agli atti indagata anche la moglie Tiziana Rodà, moglie di Alfonso Papa

NAPOLI - Nuove accuse, nuovi interrogatori nell'inchiesta P4 per cui il magistrato e parlamentare Pdl Alfonso Papa è in carcere dallo scorso 20 luglio con l'accusa di concussione. Nel giorno della discussione al tribunale del Riesame per la sua scarcerazione - che verrà decisa entro domani, al più tardi sabato - si scopre che la Procura di Napoli ha depositato altri atti contro il parlamentare.

Tra questi, datato 25 luglio, l'iscrizione nel registro degli indagati della moglie di Papa, Tiziana Rodà, per concussione in concorso con il marito in riferimento ad alcuni bonifici bancari effettuati da Enel ed Eni. Un reato che si sarebbe consumato con l'affidamento di incarichi professionali alla consorte del magistrato ai due enti per l'energia. Vicenda sempre più intricata e che ieri conosce un'altra giornata campale, per il deputato in cella con altri tre detenuti nel carcere di Poggioreale.



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 05/08/2011, 14:18 
ritorniamo un attimo al magna magna dei partiti,la denuncia e' del codacons




I partiti non pagano la Rai Un danno da 230 milioni
La denuncia del Codacons: le sedi dei movimenti evadono il canone. La Casta riesce a scroccare pure la tv pubblica
I partiti non pagano la Rai Un danno da 230 milioni



Anche la tv gratis. O meglio, senza pagare il canone. I partiti riescono a “scroccare” pure questo. Se si considera la lotta senza quartiere che proprio i partiti conducono per la lottizzazione di viale Mazzini, ci si aspetterebbe un minimo di coerenza... Invece, il Codacons ha scoperto che la maggior parte delle sedi di partito evade il canone. Sono in buona compagnia, come emerge chiaramente dall’inchiesta svolta in tutta Italia, condotta per capire cosa succeda realmente con la riscossione del canone Rai da parte dell’Agenzia delle Entrate e sull’evasione della tassa. Perciò l’associazione ha presentato proprio ieri un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia un esposto per verificare se nell’omissione di percezione dei canoni speciali sia ravvisabile il reato di omissione e abuso di atti di ufficio. Esposto inviato anche ai venti uffici regionali della Corte dei Conti, per verificare le eventualità responsabilità per danno all’Erario dei 230 milioni di euro all’anno di mancato incasso per la Rai. L’esposto è stato presentato anche alle procure regionali della Corte dei Conti.
Ma il paradosso non si ferma qui. L’inchiesta dell’associazione nasce infatti dopo la drammatica segnalazione di un pensionato invalido e nullatenente di 73 anni, che abita in un isolato casolare della campagna laziale e che non vede neppure la televisione, il quale si è visto recapitare una comunicazione che intimava il pagamento del canone Rai. La domanda che ha spinto il Codacons a fare la sua ricerca è appunto la seguente: quanto spende l’Agenzia delle Entrate per “inseguire” un anziano ultrasettantenne che a breve verrà addirittura esentato dal pagamento della tassa, mentre migliaia e migliaia di strutture pubbliche evadono con regolarità il canone?
Follie e contraddizioni della burocrazia nostrana. Infatti – come spiega il Codacons nella sua denuncia – è emerso che una miriade estesa di esercizi commerciali, strutture ricettive, circoli, associazioni private e persino istituti religiosi, non paga dunque il canone cosiddetto “speciale”. Nello specifico, il 96% di alberghi, residence, campeggi, ospedali, case di cura, uffici, negozi, navi di lusso, circoli, associazioni, locali pubblici, appunto sedi di partiti politici, studi professionali, mense aziendali, scuole e persino istituti religiosi, non paga il “canone speciale”, che a seconda delle categorie varia da 6.603,22 euro a 198,11 euro.
Secondo il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, trattandosi di strutture pubbliche, l’accertamento a opera dell’Agenzia delle Entrate «potrebbe essere eseguito con facilità recandosi direttamente in loco». Invece si preferisce «assillare i singoli cittadini che magari non hanno la televisione o non la vedono, lasciando impunite tutte le altre categorie, pur soggette al pagamento del canone». E pensare, fa rilevare ancora Rienzi, che con il ricavato di un anno di canone speciale la Rai potrebbe assumere tutti i 1.700 precari ultradecennali.

05/08/2011

http://www.libero-news.it/news/7979...milioni.html


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Cita:
sezione 9 ha scritto:

Chi cavalca le proteste "apolitiche" cercando di far passare
l'idea che destra e sinistra non contino più niente?



Le persone intelligenti.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 05/08/2011, 16:48 
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[color=blue]Intervista a Rita Bernardini - «Delusi da Fini, ostacola la lotta agli sprechi»
http://www.radicali.it/rassegna-stampa/int-r-bernardini-delusi-da-fini-ostacola-lotta-agli-sprechi

Onorevole Rita Bernardini, la delegazione radicale ha votato contro il bilancio della Camera. Per quale motivo?
«Lo abbiamo trovato reticente e omertoso sul fronte della trasparenza e della possibilità di conoscenza da parte dei cittadini. Per noi risultava impossibile votarlo perché non diceva la verità».

Avete qualcosa da rimproverare a Fini?
«Sul bilancio della Camera Fini ha fatto di tutto e di più. Ha adottato un atteggiamento restrittivo sugli ordini del giorno. Ha imposto che non potessero "impegnare" la Camera ma solo "invitare". Non ha acconsentito alla presentazione di emendamenti al bilancio, un'innovazione risalente allo scorso anno. A inizio legislatura avevo molto apprezzato alcune sue iniziative per la trasparenza. Non ce l'ho con lui, ma oggi sono delusa».

Ritiene che la Camera abbia fatto un passo indietro nel rapporto con gli eletti?
«Sì, abbiamo chiuso porte invece di aprirle. Con il nuovo regolamento di amministrazione e contabilità è stata abolita la contabilità analitica e sarà sempre più difficile individuare le liste di fornitori e distinguere i centri di spesa». .............


.......Ma lei sarebbe disponibile a mostrare la sua busta paga?
«Certo, ma sarebbe ingannevole perché le varie voci finiscono solo in parte in busta paga».

Ma quanto guadagna davvero un parlamentare?
«L'indennità base mensile netta è di circa 5.500 euro. Ma è importante capire che questa cifra è al netto di tante ritenute che ci vengono ampiamente restituite attraverso l'assistenza sanitaria, il trattamento di fine mandato e il vitalizio. Questa retribuzione poi può aumentare in base alle indennità di carica. A questa cifra va aggiunta la diaria di 3.500 euro mensili; il rimborso di 3.700 euro per le spese inerenti al rapporto con gli elettori. C'è poi un rimborso trimestrale tra i 3.200 e i 4.000 euro per i trasferimenti verso gli aeroporti. E ancora: una somma annua di 3.100 euro per le spese telefoniche».

Si viaggia, insomma, attorno ai 14mila euro. Ma al di là della cifra non sarebbe opportuno riunire queste voci in una sola, rendendo la vostra retribuzione interamente tassabile?
«Sono assolutamente d'accordo. Sarebbe una delle tante cose da fare per riavvicinare gli eletti ai normali cittadini e favorire la trasparenza dell'istituzione».[/color]



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«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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MessaggioInviato: 05/08/2011, 17:55 
....vedi rmnd fini e' quel personaggio che ha bacchettato tremonti x l'affare casa(devo dire giustamente in quanto un membro del governo deve come minimo fare piu' attenzione su come si muove)cmq almeno se vogliano essere "benevoli"l'ha lasciata.....non ricordandosi prob del
famoso appartamento di montecarlo..........mah..... [:278] [:277] [:273] [:268] [:266]


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