Ripeto, su Penati c'è brutta aria. Intanto, però, nel caso Del Turco si è scoperto che le prove dell'accusa erano false (e abbiamo perso l'Abruzzo, per questo, noi che ci dimettiamo). Se avete letto bene, però, l'accusatore di Penati e del Sindaco di SSGiovanni era l'ex candidato sindaco del centrodestra che ha perso le elezioni, già pluriinquisito. Insomma, se fossi più ideologico direi che c'è un complotto dei soliti giudici fascisti che vogliono sovvertire i risultati delle elezioni.

certo avete perso l'abruzzo,pero' devi ammettere che appena inquisito,il del turco e'stato subito scaricato dai compagni come un appestato,non facciamo a priori i moralisti,come se qualcuno fosse immune da contaminazioni varie,condannando le persone prima del giudizio della giustizia(quando arriva.....sempre tardi a danno fatto)questo vale x tutti.purtroppo e' un gioco che dovrai ammetter la sx ha cavalcato x tanto tempo,e casualmente poi capita che si ritorca contro con le conseguenze del caso,magari ascoltando certe lagnanze di qualche anno fa certe cose si sarebbero risolte senza troppo clamore,(purtroppo la politica italiana non e' stata ripulita a dovere,siamo passati dalla prima alla seconda repubblica ma chi guida il vapore sono sempre gli stessi....non sembra strana la cosa?persone che gazzovigliavano prima e continuano a farlo ora a ns spese.


tutto cio' capita in quanto a forza di gridare al lupo x gli altri, poi magari qualche lupo si nasconde in casa propria
e non si puo' pretendere che gli altri tengano cucita la favella.

Mi pare che a sinistra si sia stati molto coerenti, invece: se crei problemi, ti devi dimettere. Se Tedesco è ancora lì (ma ci si potrebbe domandare, da ignorante quale sono, chi lo ha messo in lista) lo si deve al pdl, non al pd. Non ce lo vedo il falso moralismo, si devono isolare (mettere in quarantena?) gli indagati di qualunque colore, sennò, allora sì si finisce a parlare solo di complotti della magistratura. Faccio notare poi che quello di Monza è un tribunale che Ghedini non ha classificato certo tra i più ostici, quindi, ripeto, se fossi di altre parti direi che è un attacco della magistratura.

purtroppo,dato che un malanno un po generalizzato,occorrerebbero meno urla moralistiche,dato che nessuno e' immune dalla faccenda.e penso che questo tu ne sia al corrente,fin dal tempo di tangentopoli,ricordi il miliardo di sama giunto alla porta delle botteghe oscure,magari qualcuno chiuse gli occhi,adoperando il metodo dei due pesi,c'e' chi non poteva non sapere....e chi invece poteva non sapere,in effetti qualcuno si e' salvato altri al macero......magari poi a volte le storie cambiano direzione e quindi bisogna avere fiducia nella magistratura.........cosi' si diceva......

a volte magari poi la storia si ripete all'incontrario.....

Ma si, francamente della vicenda Penati non me ne importa nulla..e ancora meno del pd....colgo l'aspetto comico della vicenda.

Divertente la situazione descritta nell'articolo precedente.
Mi ero dimenticato che tra i tanti anatemi antiberlusconiani c'era quello del 25 Luglio simbolico (neanche tanto simbolico)
Intanto il 25 luglio (quello vero) è passato e ora il PD si trova coinvolto in una 'questione morale'.

Una sorta di nemesi (in una delle sue tante accezioni)...

Ma le comiche di bersani non sono ancora finite


BERSANI: «Macchina del fango contro il Pd»

Mazzette, appalti, favori? Macché, il Pd è diverso (così vuol far credere...)




Mentre la "questione morale" travolge il Pd, anche Violante si affretta a sottolineare la loro diversità". Eppure dal Piemonte alla Sicilia sono oltre cento i democratici che hanno a che fare con la giustizia...

Roma - Non parliamo di questione morale, per carità. Quelli lì - quelli del Pd - mica ne vogliono sentire parlare. A partire dal leader Pier Luigi Bersani che si appiglia alle querele per far passare i giornalisti come una macchina del fango messa in moto per minare la superiorità dei democratici. Perché, dal sistema di tangenti che avrebbe orchestrato Filippo Penati, dall'amministrazione della sanità pugliese targata Alberto Tedesco e dall'affaire Enac che ha fatto scattare le manette per l'ex consigliere al minitero dei Trasporti di Bersani, Franco Pronzato (tanto per fare qualche esempio, solo gli ultimi in ordine cronologico), non si evince mica che in via del Nazareno qualche problema con la giustizia esiste. Macchè! Quelli lì - quelli del Pd - sono diversi, sempre e comunque. Diversamente ladri, magari, ma diversi.

E al mantra della diversità, a furia di ripeterlo, va a finire che ci credono un po' tutti. Si autoconvincono. Non quegli altri dell'opposizione, loro no perché vogliono fare le scarpe a Bersani. E giù con i vari Antonio Di Pietro e Nichi Vendola che vanno a chiedere conto, che fanno notare che forse una questione morale nel Pd c'è eccome, che qualche notabile democratico dovrebbe dare delle risposte sui fatti e non accusare a destra e a manca di fango. Ma nel partito no, manco a dirlo. Guai a parlare di questione morale, guai a dare il nome giusto alle cose: la parola "mazzetta" è off limit. In una intervista al Messaggero, l’ex presidente della Camera Luciano Violante arriva addirittura a dire che la differenza del Pd rispetto agli altri partiti sta nel fatto che, di fronte ad inchieste giudiziarie, "non abbiamo mai cercato di impedire alla magistratura di procedere". E il partito? Nessuna colpa. Anzi. Per Violante il problema sta tutto nella "presenza di personalità imputate di gravi reati, che è il risultato di non aver saputo selezionare in modo adeguato la propria classe dirigente". Eppure, secondo una inchiesta di Panorama, dal Piemonte alla Sicilia sono oltre cento i membri del Partito democratico finiti nelle maglie della giustizia per i reati più diversi. "Una contabilità devastante - si legge - per il partito che ha sempre affermato la propria diversità e cha fatto della questione morale il proprio cavallo di battaglia".

La giustizia farà il suo seguito, come in ogni processo. Fino al termine del terzo grado, nessuno vuole far tintinnare le manette (come altre volte è stato fatto per spaventare qualche esponente del centrodestra). "I singoli casi isolati non sono lontanamente paragonabili al sistema della corruzione politica che abbiamo conosciuto negli anni di tangentopoli - spiega il pd Giorgio Merlo - è indubbio che non esiste una 'questione morale' che esplode e che investe il Pd". Questo continuo appellarsi alla diversità e alla superiorità morale stona. Sembra un discorso da spiaggia: quello lì, sì che ha sbagliato, ma il centrosinistra ha una moralità superiore. Non c'è stato nemmeno Di Pietro che ha invitato Bersani a non cadere "nella tentazione di buttarla in politica per non affrontare i problemi nel merito". E a Penati, che ieri ha provato ad arrampicarsi sugli specchi nel tentativo di rispondere alle accuse, l'ex pm consiglia: "Non credo che sia un ladruncolo, di quelli che nascondono i soldi sotto il puff, ma non può limitarsi a dire: chiarirò a breve.

Vada subito dai giudici". Anche Vendola fa sapere che "il problema c’è ed è gigantesco". Per il leader del Sel, la via d’uscita per affermare la diversità della sinistra è quella di "denunciare l’immoralismo di una classe dirigente che fa operazioni di vera macelleria sociale".

Vallo a spiegare al Partito democratico che i reati non sono mai diversi a seconda di chi sia a infrangere la legge, che aver votato a favore della carcerazione del pdl Alfonso Papa e contro quella di Tedesco, che a negare sempre e comunque l'esistenza di una questione morale non giova affatto al dibattito. Perché se è vero che, come dice anche Violante, la magistratura deve fare il proprio mestiere, lo stesso discorso dovrebbe valere anche per i giornalisti. Oppure devono comportarsi diversamente (appunto!) se le notizie riguardano l'establishment democratico?

http://www.ilgiornale.it/interni/divers ... comments=1

<h2> Rivolta forcaiola contro i Dem Chi di gogna ferisce</h2>


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Rivolta forcaiola contro i Dem Chi di gogna ferisce...Anche il Fatto Quotidiano infierisce sul Pd: "Bersani sembra Berlusconi...". E' la nemesi dei giustizialisti / CERVO
«Poi è ovvio che arriva la ghigliottina». La storica - a suo modo - intervista “interna” di Marco Travaglio a Barbara Spinelli sul Fatto Quotidiano (il primo è vicedirettore, la seconda editorialista) di ieri è la terrificante nemesi di Pier Luigi Bersani e forse dell’intera sinistra italiana.
«Poi è ovvio che arriva la ghigliottina», dice la vestale del trombonismo mozzorecchi (manettaro è un eufemismo che non si porta più) interrogata dal vicedirettore del giornale cui il segretario del Pd ha pensato di consegnare le sue “memorie difensive” sul caso Penati. Consegnando anche il collo suo e del suo partito a un metaforico cappio scientificamente costruito in questi anni. L’intervista della Spinelli rimbalza con l’impeto dell’inevitabile: «Mi pare di assistere a un film horror berlusconiano con sottotitoli in sovietico», dice citando Daniel Cohn-Bendit; difende perfino Libero pur senza nominarlo («se uno ti critica anche duramente per comportamenti veri, per inchieste vere, allora non c’è nessun fango, a parte quello prodotto da chi tiene quei comportamenti»). Arriva all’inaudito: «Non vedo differenza tra il linguaggio usato da Marina Berlusconi per minacciare il Fatto Quotidiano e quello usato da Bersani per minacciare azioni giudiziarie contro i giornali che a suo dire lo attaccano». Poi, il climax incalzato da Travaglio: «Pronzato? Ma quello è conflitto d’interessi sfacciato, berlusconismo puro [...] Questi giochini di parole per minimizzare sono balletti settecenteschi, minuetti e quadriglie da corte di Luigi XVI e Maria Antonietta: un passo indietro, uno avanti, ops pardon forse sono stato inopportuno... Poi è ovvio che arriva la ghigliottina».
La metafora fa impallidire il tintinnio di manette, il «momento magico» immediatamente successivo all’arresto di cui parlò Marcello Maddalena proprio in un famoso libro-intervista a Travaglio e tutto l’apparato che il giustizialismo ha espresso nei suoi anni migliori.
Soprattutto, è il momento più basso del corto circuito che, su questo tema, attanaglia il Pd da prima che fosse tale. Al clamoroso cenno alla pena capitale del Fatto tocca aggiungere uno Scalfari che - meno truce solo nei toni - riversa contro Bersani le parole di Enrico Berlinguer che, sulla stessa Repubblica, 30 anni fa diede la famigerata intervista sulla “questione morale” dell’allora segretario del Pci. Tocca aggiungere perfino Europa e il Riformista, che pur con parole e concetti soffusi, criticano l’impasse del segretario, accusato di vagare sospeso tra giustizialismo incompiuto e autodifesa scomposta.
Il guaio è che la sinistra italiana sconta un contrappasso quasi obbligato: dalla diversità berlingueriana a Mani Pulite, da Berlusconi all’ammanettamento Veltroni-Di Pietro fino all’arresto di Papa, Bersani può anche aggiungerci colpe specifiche ma nei fatti eredita un nodo irrisolto. Il pelo lisciato alla manetta attorno ad altri polsi, la carezza alle “inchieste scomode” quando grattano le rogne altrui, semplicemente si rivoltano contro, ben prima dell’eventuale sanzione giudiziaria. Quando Scalfari scrive che «la presunzione di innocenza vale sul piano giudiziario ma non su quello politico» dice una cosa tremendamente e semplicemente vera una volta assunto lo schema politico-ideologico che il Pd, per convenienza, pigrizia o convinzione, ha fatto proprio. Quello che oggi fa rivoltare i manettari contro Bersani. Quello che impedisce, nel silenzio di Berlusconi e nell’imbarazzo di Bersani, alla politica di isolare i ladri e la loro genesi e difendere il proprio residuo di credibilità e di autonomia. Quello che porta, con geometrica potenza d’immagine, a invocare «ovviamente» la ghigliottina

http://www.libero-news.it/news/793110/R ... risce.html



ora e' supponibile una class action pure contro il fatto quotidiano.....ma gli euro x gli avvocati .......dove li rintracciano?

Scusate, ma questo è ridicolo. Primo, l'unico ad aver preteso una superiorità morale e naturale è stato Berlusconi (contro i magistrati, contro gli immigrati, contro i "comunisti" e contro gli elettori di sinistra).

Secondo, nessuno ha mai fatto un discorso che sia uno, nel PD, in cui si dice che "noi siamo superiori agli altri". Quello che si è sempre detto (e fatto) riguarda il comportamento. Indagini? Dimissioni. Le abbiamo chieste per Berlusconi e le abbiamo pretese pure per quelli del PD. Anzi, abbiamo fatto dimettere anche persone che non erano sotto accusa. Nessuno si è mai sognato di dire che in casa nostra sono tutti onesti (sono altri che dicono di essere il Partito degli Onesti, vedi Alfano).

Terzo, la credibilità del Fatto non è superiore a quella di Libero. Dico, credibilità POLITICA. Padellaro era un superallineato ortodosso finchè gli si garantiva il posto all'Unità, poi, mandato a casa, chissà perchè, ha aperto la sua crociata personale. Mangiava prima e mangia adesso, prima scrivendo bene, adesso scrivendo male. Alle accuse riportate dai giornali (alle ricostruzioni?) posso riportare altre cose scritte da altri giornali, opposte, tanto per alimentare il dibattito politico. Ma la questione è giudiziaria, non politica. I giudici stanno indagando e trarranno le conclusioni. Di certo (per diversità di comportamento e di "programma politico") il PD non si inventa boiate per impedire le indagini.

Quarto, vorrei sapere (anche se non ve lo chiedo) per chi avete votato ultimamente. Perchè, o votate a caso, a "sentimento", oppure ritenete un certo partito meglio degli altri. Ma meglio, migliore, superiore, significa considerarlo tale dopo un giudizio complessivo su programmi e persone (dove questo è possibile), non solo su una presunta superiorità che è 30 anni che la destra continua a tirar fuori solo per poter dire (come bue cornuto e asino somaro) che anche a sinistra rubano (cosa che, ammesso sia vero, non discolpa quelli che rubano da destra).

Quinto, infine, se vogliamo parlare di politica e non di gossip, dobbiamo generalizzare. E qui mi permetto di criticare per bene i miei dirigenti. Perchè più di una volta abbiamo fatto la figura dei cretini senza avere colpe (Marrazzo, Sircana, Fassino) come più di una volta passiamo per quello che non siamo (presentiamo una legge che vuole limitare le province e passiamo per quelli che vogliamo conservarle). Se qualche dirigente viene coinvolto in brutti affari, senza averne colpe, bisogna essere durissimi fin da subito, e non minacciare querele che poi aspettano nel cassetto. Mi auguro che quanto annunciato venga fatto, perchè sennò viene il sospetto (oltre al dubbio che naturalmente c'è sempre) che qualcosa di vero ci sia. E se qualcosa di vero c'è, dato che in un partito si sa tutto di tutti, certa gente non deve avere libertà di movimento solo perchè "si vuole evitare uno scandalo" (che poi viene fuori comunque).

....giusto saranno i giudici a dovere decidere,lasciamoli fare,in effetti e quello che diceva il buon bersani quando la cosa riguardava gli altri,ora che riguarda il suo interno sia coerente con se stesso....aspetti pazientemente.(non so quanto tempo xo' pazienti)senza sbraitare....poi potra agire come meglio crede....

Siamo ancora qui a discutere su chi abbia più moralità. la moralità non ha appartenenza politica, è geneticamente presente in alcuni uomini.

La solita vecchia sinistra estrema ostaggio dei gruppi violenti dai quali trae consenso...e poi deve ovviamente pagare pegno..(come Pisapia a Milano ...."Contributi Leoncavallo da Comune Milano, l’assessore alla Sicurezza Granelli: “Valorizzare la positività di questo luogo che in futuro potrebbe anche ricevere contributi per determinati progetti” Soddisfazione per le richieste avanzate dai rappresentanti degli antagonisti all’Amministrazione Pisapia, dove spiccano Daniele Farina, ed ex portavoce del Leonkavallo e ora coordinatore di Sel (Sinistra Ecologia e libertà, partito del sindaco Pisapia) e Mirko Mazzali, avvocato dei centri sociali dal 1990 e ora consigliere comunale sempre per Sel")


Adesso si parla anche di un accordo sempre tra il SEL (Vendola xintenderci) con alcuni leaders dei movimenti antagonisti (quelli che hanno fatto casino a Roma, e fanno casino in qualsiasi manifestazione x intenderci) x ottenere alcuni seggi in parlamento nella prossima legislatura.
E gli antagonisti hanno mandato un messaggio 'mafioso' a Vendola con gli scontri di Sabato. Se vi è dialogo tra il SEL e le istituzioni , mettiamo a ferro e fuoco le città....
Saranno brigatisti di serie B ma pur sempre delinquenti e rifiuti sociali da sopprimere subito.

ecco una risposta ai tanti perchè bersani non sarà mai il prossimo presidente del consiglio.

[}:)]

Per me il pd è uno dei partiti più incoerenti,cambiano idea a seconda di come gli fa comodo...

in effetti al tempo del berlusca il loro programma era semplice,"il cavaliere doveva andarsene" ora ke si e' dimesso sono costretti a denti stretti ad appoggiare monti,xke' sono alla ricerca di un programma serio.....ke in questi anni non hanno ancora partorito......

Già, questo è un problema. Ci vorrebbe un accordo serio tra i partiti maggiori: teniamo fuori dal Parlamento gli estremisti.

Ma temo che finchè ci sarà una destra disposta a tutto pur di vincere (anche di chiudere una campagna elettorale a Napoli facendo il saluto romano ai democraticissimi alleati di Forza Nuova), sarà impossibile farlo.

Perchè gli estremisti non stanno solo a sinistra, questo Rmnd devi ammetterlo: mezza lega è da galera (per incitazione all'odio razziale, per istigazione a delinquere, per delitti contro l'integrità dello Stato...), e mi pare che abbia pure importanti agganci con gruppi fascisti, interni ed internazionali. Così come, se "Rifondazione" è da isolare, allora mi devi isolare anche le formazioni come La Destra e simili.