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Il nucleare in Italia

Sono favorevole
7
14%
Sono contrario
44
86%
Sono indifferente
0
Nessun voto
 
Voti totali : 51

23/04/2011, 15:19

Penso si riferisca al berlusca.[:D]

23/04/2011, 15:23

Buona pasqua al nucleare, nuclearistitestoni e alla Temco , come al solito le memorie storiche lontane e recenti non servono a niente.....dedico a loro questa canzone

Ultima modifica di greenwarrior il 23/04/2011, 16:54, modificato 1 volta in totale.

23/04/2011, 18:39

A quei due che nel sondaggio hanno votato "sono favorevole", vorrei chiedere se sarebbero favorevoli ad avere una centrale nucleare a una manciata di km da casa loro, nella loro regione per intenderci.

23/04/2011, 19:23

Certo, perché? Quando tutto funziona bene ... (Catastrofi a parte; per quello che ho accennato alle case costruite sotto il Vesuvio ...)
Ultima modifica di Ufologo 555 il 23/04/2011, 19:24, modificato 1 volta in totale.

23/04/2011, 20:13

Sì, vabbeh ... l'amo capito che ce fai. Mo' abbasta, eh?! Si se vota, fai er piacere de votà ner modo ggiusto ... oh, too detta en romanesco, eh ... mica pizza e fichi [}:)]
Ultima modifica di eSQueL il 23/04/2011, 20:14, modificato 1 volta in totale.

23/04/2011, 20:16

Infatti ho votato nel modo giusto! Se nun te va bene nun è corpa ... mia!
O nun ce stà già più la libertà ...
Ultima modifica di Ufologo 555 il 23/04/2011, 20:17, modificato 1 volta in totale.

23/04/2011, 20:20

Ufologo 555 ha scritto:

O nun ce stà già più la libertà ...

....scusa ufologo 555 ma,essendo stato impegnato tutto oggi e non avendo seguito nessun informazione, l'opposizione ha preso il potere?

23/04/2011, 20:21

Mazza oh ... te dovrebbero da dà er premio Tolla ... quello che se nun se 'ntosta vor dì che s'ammolla.


MUAHAHAHHAHAHAHAHAH .... a Massì, ma quanto te amo? [:o)]

23/04/2011, 20:21

(Zitto che ce proveno ma nun ce ... riescono! Oh, ma con quale programma, poi ...) [:246]

23/04/2011, 20:40

Ufologo 555 ha scritto:

Certo, perché? Quando tutto funziona bene ... (Catastrofi a parte; per quello che ho accennato alle case costruite sotto il Vesuvio ...)

Quando tutto funziona bene...è già un macello... [8]

Mentre in Germania uno studio testimonia l'impatto sulla natalità femminile delle radiazioni emesse dalle centrali nucleari, in Italia Umberto Veronesi, Presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, arriva a negare la radioattività delle scorie e afferma: "potrei dormirci in camera".
Fonte:http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti/studio_scorie_nucleari_natalita_femminile.html

Certo che a veronesi un bel bidone in camera glielo metterei davvero! [}:)]

23/04/2011, 20:45

Angeldark ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

Certo, perché? Quando tutto funziona bene ... (Catastrofi a parte; per quello che ho accennato alle case costruite sotto il Vesuvio ...)

Quando tutto funziona bene...è già un macello... [8]

Mentre in Germania uno studio testimonia l'impatto sulla natalità femminile delle radiazioni emesse dalle centrali nucleari, in Italia Umberto Veronesi, Presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, arriva a negare la radioattività delle scorie e afferma: "potrei dormirci in camera".
Fonte:http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti/studio_scorie_nucleari_natalita_femminile.html

Certo che a veronesi un bel bidone in camera glielo metterei davvero! [}:)]


Basta, davvero.

VERONESI PRENDE UNA PACCATA DI SOLDI DAI SIGNORI DELL'ENERGIA PER LA SUA FONDAZIONE.

Altrettanto la Hack. Quel che sconcerta sono personaggi come ufologo555 e ubatuba che, pur non prendendo un tolino, continuano a sostenere questi assassini.

Io ve lo ridico, il politically correct ha rotto le @@ [}:)]
Ultima modifica di eSQueL il 23/04/2011, 20:47, modificato 1 volta in totale.

23/04/2011, 21:10

ubatuba ha scritto:

L'astrofisica Margherita Hack, in un'intervista al Giornale.it, sfata molti miti ecologisti: "Compriamo buona parte della nostra energia dai francesi, che la producono con impianti nucleari. E allora perché non dovremmo farlo noi stessi? In questa repulsione al nucleare c'è molta paura e molta ignoranza"


Lei cosa voterà al referendum?
"Io credo che il nucleare ci voglia, credo che sia una necessità".


Leggende nucleari, tutta la verità sul fabbisogno energetico nazionale

Dalle centrali atomiche francesi l'Italia importa solo l'uno per cento dell'elettricità totale che consuma


“Che senso ha continuare a snobbare il nucleare? Alla fine lo importiamo dalla Francia, tanto vale portarcelo in casa”. Lo sentiamo ripetere come un mantra ogni volta che si tocca la questione dell’atomo. Ma è veramente così? E se lo è, quanto pesa effettivamente l’energia atomica francese sul totale del nostro fabbisogno energetico? Per capirlo basta armarsi di pazienza e fare due calcoli. Partiamo dal “fabbisogno nazionale lordo” e cioè dalla richiesta totale di energia elettrica in Italia. Nel 2009, secondo i dati pubblicati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, è stato pari a circa 317.602 Gwh (Gigawatt/ora all’anno). Di questi, circa 278.880 Gwh (87,81%) sono stati prodotti internamente, in buona parte da centrali termoelettriche (77,4% delle produzione nazionale) che funzionano principalmente a gas (65,1% del totale termoelettrico), carbone (17,6%) e derivati petroliferi (7,1%): combustibili fossili, in larga parte importati. Il gas, che è la fonte più rilevante nel mix energetico italiano, arriva per il 90% dall’estero, soprattutto da Algeria (34,44% del totale importato), Russia (29,85%) e Libia (12,49%). La parte di fabbisogno non coperta dalla produzione nazionale viene importata, tramite elettrodotti, dai paesi confinanti.

In tutto, nel 2009, sempre secondo i dati di Terna, abbiamo acquistato dall’estero circa 44.000 Gwh di energia, al netto dei 2.100 circa che abbiamo esportato. 10.701 Gwh ce li ha ceduti la Francia, 24.473 la Svizzera e 6.712 la Slovenia. Tre paesi ai nostri confini che producono elettricità anche con centrali nucleari. In base ai dati pubblicati dalla Iaea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), la Francia produce il 75,17% dell’elettricità con il nucleare, la Svizzera il 39,50% e la Slovenia circa il 38%. In termini di Gwh questo significa che importiamo circa 8.000 Gwh di energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari francesi, 9.700 Gwh dalle centrali svizzere e 2.550 Gwh dall’unica centrale slovena. Quanto pesa quindi il nucleare estero sul fabbisogno italiano? Il conto è presto fatto. Basta dividere i Gwh nucleari importati mettendo a denominatore il fabbisogno nazionale lordo. Si scopre così che solo il 2,5% del fabbisogno nazionale è coperto dal nucleare francese, il 3,05% dal nucleare svizzero e lo 0,8% da quello sloveno.

In realtà, se si considera il mix medio energetico nazionale calcolato dal Gestore servizi energetici (GSE) in collaborazione con Terna, la percentuale di energia nucleare effettivamente utilizzata in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Se si scompone il dato, si scopre che il nucleare francese pesa per circa lo 0,6% sul mix energetico nazionale. Ma c’è un’altro dato da considerare. Consultando i dati pubblicati da Terna si scopre infatti che l’Italia dal punto di vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Le nostre centrali (termoelettriche, idroelettriche, solari, eoliche, geotermiche) sono in grado di sviluppare una potenza totale di 101,45 GW, contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell’estate 2007). Perché allora importiamo energia dall’estero? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza prodotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero.

“E se dovesse succedere un incidente in una delle centrali dei paesi confinanti?”. Beh, non ci sarebbe da rallegrarsi, ma ancora una volta i dati possono esserci (un po’) di conforto. Le tre centrali nucleari più vicine all’Italia sono in Francia a Creys-Malville (regione dell’Isère), in Svizzera a Mühleberg (vicino a Berna) e in Slovenia a Krško, verso il confine con la Croazia. Creys-Malville è a circa 100 Km in linea d’aria dalla Valle d’Aosta, a 250 Km da Torino e a 350 Km da Milano. Mühleberg dista circa 100 Km dal confine piemontese e 220 Km da Milano. Krško è a 140 Km da Trieste. Ammesso che si possa usare come riferimento il disastro di Cernobyl‘, in caso di incidente sembra che la più alta esposizione alle radiazioni si verifichi nel raggio di 30-35 chilometri dal reattore. Quindi nelle nostre valli alpine e nelle grandi città del nord si possono dormire ancora sonni abbastanza tranquilli rispetto all’eventualità che si costruisca un reattore dentro i confini nazionali.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03 ... le/100027/

23/04/2011, 23:01

Sentite questa, che è davvero spettacolare..... [}:)]



COSA C’E’ DIETRO LO STOP AL NUCLEARE.
ACQUA PUBBLICA AI FRANCESI E LEGITTIMO IMPEDIMENTO


http://www.agoravox.it/Cosa-c-e-dietro-lo-stop-al.html

La notizia è giunta in redazione ieri: il Governo aveva deciso di dismettere il programma nucleare. Fonti interne ci hanno chiarito lo scenario e le ragioni di questa scelta che vedono un accordo Parigi Roma che da una parte toglie la costruzione delle centrali ad AREVA e dall’altra affida la gestione dell’acqua pubblica a VEOLIA.

Nucleare in Italia: il Governo decide di soprassedere sul programma nucleare, lo fa inserendo una moratoria nel decreto legge omnibus, all’esame dell’aula del Senato, che prevede l’abrogazione di tutto l’impianto normativo che attiene la realizzazione di impianti nucleari nel Paese.

L’emendamento recita: "Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare".

Ad abbracciare la linea Berlusconi in persona, da sempre scettico nei confronti del programma atomico ma schiacciato dalla lobby nucleare. Sebbene alcune voci leghino questa scelta ad un sondaggio realizzato la scorsa settimana che avrebbe dato al 54% la percentuale di italiani intenzionati a recarsi alle urne il 12 e 13 giugno (quindi oltre il quorum) le ragioni sono più ampie.

Prima di prendere questa decisione il Governo ha intavolato accordi con la Francia per dare una "contropartita" alla perdita economica che ne sarebbe derivata. Raggiunta l’intesa, stamane, AREVA – il colosso mondiale francese del nucleare che si sarebbe dovuto occupare della costruzione delle nostri centrali – ha iniziato la dismissione dei suoi uffici romani.

Il Governo era ben cosciente che il raggiungimento del quorum avrebbe comportato la bocciatura non solo della legge sul Nucleare ma anche quelle sul Legittimo Impedimento e sulla Privatizzazione dell’acqua.
E’ stato proprio su quest’ultimo punto che è nata la contropartita da offrire oltralpe, attraverso un patto che sposta gli interessi economici dal nucleare all’acqua e dovrebbe garantire a VEOLIA una consistente presenza nel suo processo di privatizzazione (l’azienda francese è uno dei leader mondiali nel settore della gestione urbana degli acquedotti, dei rifiuti e dei trasporti).


I mediatori italiani hanno dovuto fare una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di giungere ad un accordo che soddisfacesse Parigi e che potesse essere ratificato già il 23 Aprile, giorno dell’incontro tra Berlusconi e Sarkozy.

Il Governo ha, così, trovato il modo di liberarsi di un referendum chiave che rappresentava, dopo Fukushima, il vero motore della votazione e l’elemento che avrebbe portato i cittadini alle urne.

In un colpo solo si è disinnescata una possibile bomba elettorale in mano alle opposizioni (il pericolo nucleare), si è portato a casa il Legittimo impedimento e si è continuato il processo di privatizzazione dell’acqua pubblica.

La controversia, poi, lascia ancora margini di manovra a futuri colpi di mano "nucleari" poiché l’emendamento di oggi in Senato elimina l’obbligo della stesura dei decreti legislativi di applicazione sul nucleare. Ma i decreti approvati finora non decadono, così come la legge numero 133/08 che dà il via alle centrali. E’ uno stop, non una abrogazione mentre il referendum avrebbe abrogato la legge.

Giovanni Mistero
Fonte: http://www.agoravox.it

23/04/2011, 23:45

eSQueL ha scritto:

Angeldark ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

Certo, perché? Quando tutto funziona bene ... (Catastrofi a parte; per quello che ho accennato alle case costruite sotto il Vesuvio ...)

Quando tutto funziona bene...è già un macello... [8]

Mentre in Germania uno studio testimonia l'impatto sulla natalità femminile delle radiazioni emesse dalle centrali nucleari, in Italia Umberto Veronesi, Presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, arriva a negare la radioattività delle scorie e afferma: "potrei dormirci in camera".
Fonte:http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti/studio_scorie_nucleari_natalita_femminile.html

Certo che a veronesi un bel bidone in camera glielo metterei davvero! [}:)]


Basta, davvero.

VERONESI PRENDE UNA PACCATA DI SOLDI DAI SIGNORI DELL'ENERGIA PER LA SUA FONDAZIONE.

Altrettanto la Hack. Quel che sconcerta sono personaggi come ufologo555 e ubatuba che, pur non prendendo un tolino, continuano a sostenere questi assassini.

Io ve lo ridico, il politically correct ha rotto le @@ [}:)]

Quoto [:264]

24/04/2011, 09:10

Auguri di buona Pasqua a voi tutti prima di tutto !!

Credo che ogni tecnologia sia pericolosa soprattutto se in mani inconsapevoli delle potenzialità stesse della tecnologia in questione .
Ma il fatto che fa spaventare di più per ciò che riguarda il nucleare , credo sia l'immediatezza dei danni che possa causare in caso di incidente , più ovviamente quelli a lungo termine .
Se per questo anche il petrolio ed i suoi derivati , bruciandoli , lavorandoli ed infine , usandoli , hanno prodotto , producono e produrranno danni incalcolabili a tutto il pianeta , dal plancton degli oceani ai terreni dove coltiviamo i vegetali di cui ci cibiamo fino ad alterare gli equilibri dei gas che compongono l'aria che respiriamo .
Tutti i danni derivanti dai combustibili fossili sono però più difficili da ricordare perchè avvengono su scale temporali che noi tutti fatichiamo tenere a mente ed inoltre tutte le malattie respiratorie che affliggono l'umanità sono più difficilmente riconducibili direttamente al petrolio , per semplificare .
Necessitiamo quindi di un'energia che non sconvolga ulteriormente il territorio dove viene prodotta o captata e soprattutto la tecnologia che dovrà essere utilizzata a tal fine non dovrà essere attiva ma passiva , dovrà cioè utilizzare forze direttamente disponibili in natura per produrre o convertire altra energia affinchè possiamo utilizzarla per i nostri utilizzi , ecco perchè ho pensato , e lo pensavo già da qualche anno , all'abbinamento solare- idrogeno [;)] [;)]
Scusate le estreme semplificazioni ma era solo per non generare dubbi o fraintendimenti
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