barionu ha scritto:
IN RILIEVO
ROMA - Al civico 2 di via Carducci, nel cuore della città umbertina, a un centinaio di metri dal ministero dell'Economia, un palazzo nobiliare dall'elegante atrio e dalle grandi finestre tiene insieme, tra le stesse mura, la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide)
e la più grande sauna gay d'Italia.
Non solo. Custodisce i segreti di una singolare operazione immobiliare costata al Vaticano 23 milioni di euro, caldeggiata dal cardinale e Segretario di Stato Tarcisio Bertone, conclusa con grande soddisfazione e importanti plusvalenze da una società di Busto Arsizio,
ma con nessun vantaggio fiscale per le casse dello Stato che, a questo complesso immobiliare acquistato dalla Congregazione
ha riconosciuto l'extraterritorialità e dunque l'intangibilità e la totale esenzione fiscale che i Patti Lateranensi assicurano ai luoghi di culto.
quindi una sauna gay esentasse perchè luogo di culto ... secondo i patti lateranensi ....
patti lateranensi di cui Gentiloni ha di recente presenziato l' anniversario .
pensateci mentre pagate le tasse o godete dei disservizi delle stato itagliano ...
zio ot
http://www.huffingtonpost.it/2017/02/20 ... 82142.htmlLe Iene: "Fondi pubblici per finanziare club di prostituzione gay".
Scoppia il caso Unar, il direttore si dimette dopo convocazione di Boschi
Il direttore dell'Unar Francesco Spano si è dimesso dal suo incarico in seguito alle polemiche suscitate dal servizio della 'Iene' sui finanziamenti alle associazione lgbt. Spano era stato convocato a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Sull'Ufficio contro le discriminazioni si è abbattuta una bufera mediatica e politica dopo il servizio mandato in onda dalle Iene che ha raccontato come un'associazione abbia ricevuto nel 2016 circa 55mila euro di finanziamenti pubblici per svolgere, oltre a quelle promozionali e culturali come da statuto, anche altri tipi di attività. In particolare, il servizio documenta come in alcuni circoli e saune dell'associazione in questione venga praticato sesso a pagamento tra persone dello stesso sesso. L'accusa mossa all'Unar, quindi, è di aver aver fatto un uso improprio di soldi pubblici, dietro il quale si celerebbe, in alcuni casi, prostituzione.
Dopo la messa in onda del servizio, diverse forze politiche hanno annunciato interrogazioni parlamentari e il Codacons ha annunciato esposti alla Corte dei Conti e alla magistratura ordinaria.
L'Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali) va chiuso oggi stesso. La richiesta arriva dal centrodestra dopo il servizio delle Iene che ieri sera ha sostenuto come l'ufficio che opera nell'ambito del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri abbia finanziato un'associazione dietro la quale - secondo la trasmissione di Italia Uno - sarebbe occultato il business del sesso a pagamento.
"Chiediamo che l'Unar, il sedicente 'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali' della Presidenza del Consiglio dei ministri - afferma su Facebook Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia - venga chiuso oggi stesso. L'Italia non ha alcun bisogno di un 'ufficio' che con una mano finanzia un'associazione gay nei cui circoli si consumerebbero rapporti sessuali a pagamento e con l'altra scrive lettere ai parlamentari per censurare il loro pensiero. Non un euro in più delle tasse degli italiani deve essere buttato per pagare lo stipendio a dei signori, come il direttore dell'Unar Spano, che in evidente conflitto d'interessi assegnano decine di migliaia di euro di soldi pubblici ad associazioni di cui sono soci. Fratelli d'Italia presenterà oggi stesso un'interrogazione urgente al governo per chiedere la chiusura immediata dell'Unar e le dimissioni del suo direttore spano".
Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega in Senato, e il senatore di FI Lucio Malan annunciano interrogazioni parlamentari sul tema: "Su questa cosa - dice l'esponente del Carroccio ai microfoni di Radio Cusano Campus - stavamo lavorando anche noi, pare che l'ente che si occupa delle discriminazioni, l'Unar, avrebbe finanziato una serie di associazioni contro la discriminazione. Una di queste associazioni ha delle sedi in cui si fanno i festini, ci sono delle dark room, ci sono anche episodi di prostituzione. Le Iene hanno intervistato il presidente dell'Unar che non ha saputo dare risposte e a questo punto le chiediamo direttamente al Governo. Questo Unar è sempre stato molto solerte nel bloccare tante iniziative anche da parte di comuni italiani, se vuoi difendere le discriminazioni devi essere nelle condizioni di capire a chi dai i contribuiti e se fanno le iniziative che ti hanno promesso. Se in questo caso le iniziative sono legate a prostituzione e pornografia qualche domanda ce la facciamo".
Il Codacons ha presentato questa mattina un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di aprire un'indagine sull'utilizzo dei fondi pubblici da parte dell'Unar, l'Ufficio di Palazzo Chigi contro le discriminazioni razziali, oggetto di un servizio delle 'Iene' trasmesso ieri sera su Italia 1. "Nel mirino della trasmissione televisiva - si legge nell'esposto del Codacons - sarebbe finito un finanziamento da 55mila euro rilasciato a un'associazione dietro la quale, da quanto emerge dal servizio televisivo, sarebbe occultato il business del sesso a pagamento. Difficile immaginare che 'azioni positive' di questo genere possano includere, in qualsivoglia misura, attivita' che includano la prostituzione".