08/09/2014, 19:54
08/09/2014, 19:57
08/09/2014, 20:04
10/09/2014, 16:50
12/09/2014, 16:46
13/09/2014, 00:40
Non siamo in Siria o Iraq dove il tristemente famoso califfato IS sta portando avanti la guerra del terrore contro l’umanità e il mondo tutto; siamo in Europa , in Ucraina, la guerra sostenuta dall’Europa di Bruxelles e da tutti i suoi aderenti, compresa Roma.
Ecco la nuova etica romana che sostengono i neonazi finanziati dalla UE e addestrati da polacchi e americani…
http://www.informarexresistere.fr/2014/ ... -di-legno/
14/09/2014, 00:44
L’embargo fa male: a Mosca esplode la guerra della frutta
Prezzi alle stelle, le bande lottano per il mercato nero. Putin: ritorsioni anti-Ue solo se non ci danneggiano
Bruxelles e Washington introducono nuove sanzioni, ma Vladimir Putin reagisce inaspettatamente pacato e promette che le contro-misure ci saranno «solo se possono difendere gli interessi della nostra economia», ma non allo scopo di «dimostrare di essere dei duri e restarne danneggiati». Una prudenza dettata dalle conseguenze del primo giro di contro-sanzioni: il divieto di importare alimentari occidentali non solo ha fatto schizzare i prezzi e svuotato alcuni scaffali dei supermercati, ma messo in crisi interi settori. In 24 ore a Mosca sono stati uccisi due imprenditori ortofrutticoli. Il proprietario del mercato «Paradiso della frutta», è stato freddato con uno sparo alla nuca, e il direttore di una azienda agricola è stato trovato morto con quattro pallottole in testa. Scene da film di Tarantino che Mosca non vedeva spesso dopo gli anni 90. E secondo alcuni esperti, la colpa è delle sanzioni.
L’embargo ha bloccato anche forniture già pagate e in viaggio verso la Russia, lasciando sul lastrico centinaia di imprenditori. «Siamo tutti seduti su una polveriera», commenta a Gazeta.ru Ilya Khandrikov, leader del movimento«Per un mercato onesto», che non esclude una nuova epidemia di regolamenti di conti: «Per lo Stato le sanzioni sono una clausola di forza maggiore, ma il business ha debiti non pagati e impegni non rispettati». E invece di rivolgersi a un giudice molti operatori di un settore ancora ombroso assoldano un killer. Anche perché è in corso una gigantesca ripartizione del mercato: recuperare con nuovi fornitori richiede tempo e soldi, e intanto gli importatori dagli Usa e dall’Europa vengono scansati da quelli dall’Asia e dal Sud America.
I produttori nazionali che applaudono le sanzioni nelle riunioni con i ministri, non sono però in grado di risolvere la situazione. Nonostante il premier Medvedev ispezioni i supermercati a caccia del «frutto proibito» e prometta che i russi avranno cibo buono a prezzi contenuti, i grossisti sanno che il made in Russia non solo scarseggia, ma in media costa di più, qualche volta molto di più, come il salmone che i russi pescano nello stesso mare dei norvegesi ma lo vendono al doppio. La differenza è fatta da tecnologie più obsolete, logistica scarsa, produttività più bassa, tangenti e balzelli più alti, assenza di crediti e sovvenzioni, e ora anche da una condizione di monopolio: alcuni produttori russi hanno alzato i prezzi del 50% in due settimane.
C’è chi di sanzioni muore e c’è chi riceve opportunità insperate. Anche perché Mosca ha fatto della difesa delle inefficienze della sua economia una crociata: la lista dei prodotti che il Cremlino chiede di escludere dal libero scambio tra Ucraina e Ue contiene 2300 posizioni che vanno dalle macchine utensili ai detersivi, circa il 20% dell’interscambio. Putin ha valutato il danno dall’arrivo di prodotti europei di migliore qualità e minor prezzo di quelli russi in 3 miliardi di dollari. E se c’è un motivo economico dietro alla guerra lanciata dalla Russia contro il sogno europeo ucraino, più che il gas è il tentativo di proteggere - a spese del consumatore - un sistema produttivo da rottamare.
14/09/2014, 09:35
14/09/2014, 15:29
14/09/2014, 15:38
14/09/2014, 16:15
15/09/2014, 02:45
15/09/2014, 05:56
15/09/2014, 08:53
gippo ha scritto:
Paesi della NATO hanno iniziato le consegne di armi in Ucraina: ministro della difesa
Ministro della difesa dell'Ucraina ha detto Domenica che i paesi della NATO sono state consegnando le armi nel suo paese per equipaggiarlo per combattere i separatisti filo-russi e "fermare" il presidente russo Vladimir Putin. Valery Heletey ha detto in una conferenza stampa di aver discusso le consegne di armi in incontri bilaterali con i ministri della difesa della NATO nel corso di un vertice Nato in Galles il 04-05 Settembre. Funzionari della NATO hanno detto che non invierà "assistenza letale" per non-membro Ucraina, ma gli Stati membri possono farlo.
http://www.essenzialeonline.it/attualit ... fesa/6569/
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore ... io/4543746
Notare la sottigliezza: la NATO non può mandare armi ma i singoli paesi possono farlo.
15/09/2014, 11:16