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MessaggioInviato: 18/01/2015, 11:15 
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Ecco perché fanno tutto in "streaming"! [:D]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 18/01/2015, 11:16, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 19/01/2015, 12:58 
http://www.beppegrillo.it/2015/01/renzi ... iende.html

Renzie, il fottiaziende


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"La legge di stabilità del fantastico duo Padoan-Renzi ha sfornato l'ennesimo termine inglese: SPLIT PAYMENT. Il termine altisonante, in sintesi, è il mancato pagamento dell'iva al fornitore da parte del committente che intrattiene rapporti con la PA.


Da gennaio 2015 se io ho emesso fatture, e personalmente la mia impresa l'ha fatto, nei confronti di enti che vantano crediti dalla PA,si trattengono l'iva della mia fattura che va direttamente all'erario. Dall'oggi al domani tutte le imprese che aspettano soldi dalla PA si vedranno decurtata l'iva e di conseguenza saltano tutti i piani economici presenti e futuri aziendali.


L'impresa si dovrà rivolgere poi allo stato per avere il rimborso trimestralmente con i relativi ritardi notissimi di tali rimborsi. Ancora una volta lo stato colpisce le aziende oneste che si comportano correttamente per colpire i grandi NOTI evasori mettendo le imprese ancora più alle strette con la già pressante crisi creditizia di liquidità. A proposito dei prestiti bancari: io l'ho ottenuto. Dopo 3 anni la banca mi ha erogato 20.000 euro con un tasso medio non agevolato.


Per ottenerlo io e il mio socio abbiamo dovuto mettere garanzie personali,le nostre abitazioni appunto,altrimenti,nonostante abbia un rapporto decennale con la banca,non avrei ottenuto nessun prestito. Paradossalmente ho dovuto chiedere un prestito per i ritardi che la PA ha nei miei confronti.


La mia azienda è in utile ma non ho i soldi e devo pagare gli interessi bancari per sostenere le spese ordinarie. Ma come si fa a fare impresa in Italia con questa gente? Mentre ti fai i tuoi conti ti tagliano i tuoi crediti con una arroganza ed una superficialità senza precedenti.


Sono come i ladri di bicicletta, ti prendono la bici ormai ultimo mezzo per andare a lavorare."
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MessaggioInviato: 25/01/2015, 12:02 
La “Notte dell’onestà” a Roma

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01 ... i/1367361/

La “Notte dell’onestà” a Roma – La “Notte dell’onestà” è stata organizzata dai grillini per tornare a parlare dello scandalo di Mafia capitale a due mesi dall’inchiesta che ha portato all’arresto di 37 persone e ne ha viste indagate oltre 100. Sul palco, oltre a Beppe Grillo, il cantante Fedez e gli attori Enrico Montesano, Claudio Santamaria e Claudio Gioè, il magistrato Ferdinando Imposimato e Salvatore Borsellino. Un’occasione per parlare di legalità, ma anche di politica. “Il Nazareno? Io non so cosa sia il Nazareno”, ha detto Grillo arrivando per il suo comizio. “Per me l’onesta è l’onestà intellettuale. Non quella di chi ruba o non ruba perché si stanca anche di rubare. Non è quello. E’ parlare con persone leali. E’ la politica aperta: noi siamo questa”. E poi ha rilanciato le parole di Salvatore Borsellino: “Si tratta per il presidente della Repubblica con un criminale ai servizi sociali”.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 05/02/2015, 21:12 
Cita:
Di Battista (5 Stelle) si appella a Tsipras e Podemos: 'Uniti contro Renzi e Merkel'

Il volto più noto del MoVimento si rivolge al leader di Syriza: "Con Renzi alleanza impossibile. Invece il nostro programma per le europee è pressoché identico al loro". E cerca sponde anche con gli spagnoli

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«Quella tra Matteo Renzi e Alexis Tsipras è un’alleanza impossibile», ne è convinto Alessandro Di Battista: «Cercare un asse con il nostro premier non ha senso, e spero che Alexis lo sappia». Di Battista, volto più noto dei 5 stelle ha la passione per gli esteri, è cosa nota. Se andassero ancora di moda i governi ombra lui sarebbe il ministro degli esteri dei 5 stelle.

E in quei panni si rivolge al nuovo premier greco: «Syriza deve cercare i movimenti euroscettici, di destra e di sinistra, e deve aumentare così il suo potere contrattuale». Questo avrebbe fatto Di Battista, che vuole un’alleanza mediterranea, di ispirazione sudamericana: «Lì i popoli hanno capito che solo uniti possono ottenere qualcosa. I cittadini del sud dell’Europa sono, tutti insieme, la terza economia mondiale: bisogna fare cartello».

Dà consigli non richiesti, Di Battista, in un dialogo con l’Espresso: «A Tsipras dico stai attento a Renzi. È un consiglio non richiesto, ma posso assicurargli che lo dico a ragion veduta, perché noi purtroppo conosciamo Renzi meglio di lui, che l’ha visto un paio di volte.

Mi rendo conto che Renzi è un suo interlocutore istituzionale, e che non poteva non incontrarlo, ma Renzi è la troika che Tsipras vuole combattere, è Angela Merkel. Renzi è il memorandum».

Ma ne ha anche per Pablo Iglesias, leader di Podemos, il nuovo partito della sinistra spagnola, nato dalle ceneri del movimento degli Indignados: «Non l’ho mai incontrato e anzi approfitto di questa intervista per dirgli che mi piacerebbe. Gli direi che devono cercare alleati nei paesi del sud d’Europa, in Italia, in Grecia, in Francia, in Portogallo. Il modello, con le dovute modifiche, è quello dell’Alba latinoamericana, l’Alleanza bolivariana per le Americhe».

Di Battista invita entrambi a fare un passo in più, soprattutto, ad esser più radicali. Sposa in pieno la nuova linea anti euro del Movimento 5 stelle: «Il nostro programma e quello di Syriza per le europee erano pressoché identici. Entrambi chiedevamo gli eurobond, chiedevamo di rivedere molti patti e trattati, e il reddito minimo. Noi però sappiamo che l’austerità e l’Euro sono due facce della stessa medaglia, così come Mafia e corruzione vanno sempre insieme. Non si può combattere l’austerità senza combattere l’Euro».

Che Tsipras stia tentando di tenere insieme i pezzi, per Di Battista è un’illusione: «Un po’ come quella di Renzi che pensa che Tsipras possa mettere la cravatta che gli ha regalato». «Io gli avrei donato un pacco di prodotti tipici enogastronomici, del vino e dell’olio», scherza il 5 stelle, «e gli avrei soprattutto detto che è inutile che si faccia illusioni, che la Germania ha già deciso di non voler rinunciare ai crediti che vanta verso la Grecia e che anzi continuerà con gli aiuti solo se questi, com’è stato finora, serviranno soprattutto a pagare i debiti della Grecia, a ridare i soldi alle banche tedesche, e non a far ripartire l’economia reale».

«I primi passi di Tsipras al governo sembrano ottimi: lo stop alle privatizzazioni, la riassunzione dei dipendenti pubblici licenziati», ma Di Battista si ritaglia il ruolo del pungolo: «Da cittadino che ha esultato per la vittoria di Syriza e che si è commosso per Porta del Sol strapiena, a Madrid, sono qui a dirgli di non fidarsi. Si fidi solo dell’intuito: l’ha detto anche lui che Renzi ha una personalità scissa, perché a parole è contro l’austerità, ma le sue riforme sono quelle del memorandum. Lui è l’uomo della Nato, lui è quello che sta facendo passare sotto silenzio il trattato di libero commercio tra Usa e Unione europea. Non si faccia distrarre: Renzi è il jobsact, non quello che dice in favore di camera. Il jobsact, cioè la competizione a ribasso sui salari, che è d’altronde l’unica via se decidi di stare alle condizioni della moneta unica».

Syriza e Podemos guardino al Movimento 5 stelle, dunque: «Non dico che siamo uguali, perché ogni paese è diverso, ma simili sì, e il fronte comune deve formarsi tra gli euroscettici». Che Syriza sia dichiaratamente di sinistra, non è un problema: «La Costituzione è di sinistra o di destra?» replica all’obiezione Di Battista, «io dico che i primi articoli, i principi, sono semplicemente principi giusti. Per questo noi sentiamo superato questo tema, ma che altri si rifacciano ancora a queste coordinate va benissimo. Io noto solo che è difficile dire anche se Renzi sia di destra o di sinistra? Per me è banalmente per le lobby».

Ma il movimento potrebbe invece guardare a Podemos, almeno per quanto riguarda la partecipazione online? Il movimento spagnolo per le consultazioni sul web si affida a una società esterna.

Il movimento 5 stelle è ancora tutto nelle mani del blog: «Questa domanda avrà senso quando mi direte che noi, per colpa del blog, abbiamo violato i principi fondamenti del Movimento».

Non è un problema neanche che le modalità di partecipazione, decise dal blog, cambino di volta in volta, come per le quirinarie, prima abbandonate poi modificate rispetto al 2013, facendo proporre la rosa di nomi per il Quirinale (con Romano Prodi di diritto) all’assemblea dei parlamentari e non agli attivisti: «Oggi Podemos è ancora una forza extra parlamentare» spiega Di Battista: «Come noi, entrati in parlamento, magari cambieranno alcune cose, alcune procedure. Non è un problema, non è un dramma, se si tengono fermi i principi».

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... =HEF_RULLO


E io voglio Di Battista ministro!

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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 05/02/2015, 22:04 
Atlanticus81 ha scritto:
Cita:
Di Battista (5 Stelle) si appella a Tsipras e Podemos: 'Uniti contro Renzi e Merkel'

Il volto più noto del MoVimento si rivolge al leader di Syriza: "Con Renzi alleanza impossibile. Invece il nostro programma per le europee è pressoché identico al loro". E cerca sponde anche con gli spagnoli

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«Quella tra Matteo Renzi e Alexis Tsipras è un’alleanza impossibile», ne è convinto Alessandro Di Battista: «Cercare un asse con il nostro premier non ha senso, e spero che Alexis lo sappia». Di Battista, volto più noto dei 5 stelle ha la passione per gli esteri, è cosa nota. Se andassero ancora di moda i governi ombra lui sarebbe il ministro degli esteri dei 5 stelle.

E in quei panni si rivolge al nuovo premier greco: «Syriza deve cercare i movimenti euroscettici, di destra e di sinistra, e deve aumentare così il suo potere contrattuale». Questo avrebbe fatto Di Battista, che vuole un’alleanza mediterranea, di ispirazione sudamericana: «Lì i popoli hanno capito che solo uniti possono ottenere qualcosa. I cittadini del sud dell’Europa sono, tutti insieme, la terza economia mondiale: bisogna fare cartello».

Dà consigli non richiesti, Di Battista, in un dialogo con l’Espresso: «A Tsipras dico stai attento a Renzi. È un consiglio non richiesto, ma posso assicurargli che lo dico a ragion veduta, perché noi purtroppo conosciamo Renzi meglio di lui, che l’ha visto un paio di volte.

Mi rendo conto che Renzi è un suo interlocutore istituzionale, e che non poteva non incontrarlo, ma Renzi è la troika che Tsipras vuole combattere, è Angela Merkel. Renzi è il memorandum».

Ma ne ha anche per Pablo Iglesias, leader di Podemos, il nuovo partito della sinistra spagnola, nato dalle ceneri del movimento degli Indignados: «Non l’ho mai incontrato e anzi approfitto di questa intervista per dirgli che mi piacerebbe. Gli direi che devono cercare alleati nei paesi del sud d’Europa, in Italia, in Grecia, in Francia, in Portogallo. Il modello, con le dovute modifiche, è quello dell’Alba latinoamericana, l’Alleanza bolivariana per le Americhe».

Di Battista invita entrambi a fare un passo in più, soprattutto, ad esser più radicali. Sposa in pieno la nuova linea anti euro del Movimento 5 stelle: «Il nostro programma e quello di Syriza per le europee erano pressoché identici. Entrambi chiedevamo gli eurobond, chiedevamo di rivedere molti patti e trattati, e il reddito minimo. Noi però sappiamo che l’austerità e l’Euro sono due facce della stessa medaglia, così come Mafia e corruzione vanno sempre insieme. Non si può combattere l’austerità senza combattere l’Euro».

Che Tsipras stia tentando di tenere insieme i pezzi, per Di Battista è un’illusione: «Un po’ come quella di Renzi che pensa che Tsipras possa mettere la cravatta che gli ha regalato». «Io gli avrei donato un pacco di prodotti tipici enogastronomici, del vino e dell’olio», scherza il 5 stelle, «e gli avrei soprattutto detto che è inutile che si faccia illusioni, che la Germania ha già deciso di non voler rinunciare ai crediti che vanta verso la Grecia e che anzi continuerà con gli aiuti solo se questi, com’è stato finora, serviranno soprattutto a pagare i debiti della Grecia, a ridare i soldi alle banche tedesche, e non a far ripartire l’economia reale».

«I primi passi di Tsipras al governo sembrano ottimi: lo stop alle privatizzazioni, la riassunzione dei dipendenti pubblici licenziati», ma Di Battista si ritaglia il ruolo del pungolo: «Da cittadino che ha esultato per la vittoria di Syriza e che si è commosso per Porta del Sol strapiena, a Madrid, sono qui a dirgli di non fidarsi. Si fidi solo dell’intuito: l’ha detto anche lui che Renzi ha una personalità scissa, perché a parole è contro l’austerità, ma le sue riforme sono quelle del memorandum. Lui è l’uomo della Nato, lui è quello che sta facendo passare sotto silenzio il trattato di libero commercio tra Usa e Unione europea. Non si faccia distrarre: Renzi è il jobsact, non quello che dice in favore di camera. Il jobsact, cioè la competizione a ribasso sui salari, che è d’altronde l’unica via se decidi di stare alle condizioni della moneta unica».

Syriza e Podemos guardino al Movimento 5 stelle, dunque: «Non dico che siamo uguali, perché ogni paese è diverso, ma simili sì, e il fronte comune deve formarsi tra gli euroscettici». Che Syriza sia dichiaratamente di sinistra, non è un problema: «La Costituzione è di sinistra o di destra?» replica all’obiezione Di Battista, «io dico che i primi articoli, i principi, sono semplicemente principi giusti. Per questo noi sentiamo superato questo tema, ma che altri si rifacciano ancora a queste coordinate va benissimo. Io noto solo che è difficile dire anche se Renzi sia di destra o di sinistra? Per me è banalmente per le lobby».

Ma il movimento potrebbe invece guardare a Podemos, almeno per quanto riguarda la partecipazione online? Il movimento spagnolo per le consultazioni sul web si affida a una società esterna.

Il movimento 5 stelle è ancora tutto nelle mani del blog: «Questa domanda avrà senso quando mi direte che noi, per colpa del blog, abbiamo violato i principi fondamenti del Movimento».

Non è un problema neanche che le modalità di partecipazione, decise dal blog, cambino di volta in volta, come per le quirinarie, prima abbandonate poi modificate rispetto al 2013, facendo proporre la rosa di nomi per il Quirinale (con Romano Prodi di diritto) all’assemblea dei parlamentari e non agli attivisti: «Oggi Podemos è ancora una forza extra parlamentare» spiega Di Battista: «Come noi, entrati in parlamento, magari cambieranno alcune cose, alcune procedure. Non è un problema, non è un dramma, se si tengono fermi i principi».

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... =HEF_RULLO


E io voglio Di Battista ministro!

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Concordo ma questa è bellissima:

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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 05/02/2015, 22:29 
Io credo che l' essersi divisi in assi quali Lega-Le Pen e M5S-Farage sia stato un errore.

Sia in Patria che in Europa le forze euroscettiche dovrebbero fare fronte comune.

Bene ha fatto Tsipras ad allearsi con la destra euroscettica. Speriamo sia un primo passo.


L' obiettivo dovrebbe essere un eurogruppo che riunisca Podemos, Tsipras, M5S, Nigel Farage, Lega e Le Pen.


E' stato un gravissimo errore quello della base del movimento di rifiutare l' incontro con Salvini quando questi aveva teso la mano.

Se fossero andati al di là del concetto di sinistra e destra come lo stesso Movimento richiede, a quest'ora ci sarebbe stato un fronte compatto insieme ai Fratelli d' Italia.

Tutti i voti andati a quell' inqualificabile di Feltri avrebbero ingrossato le schede per un candidato comune alla Presidenza che, complice l' appeal della Lega sul centrodestra, avrebbe potuto mettere seriamente in crisi il candidato votato da PD e FI.


Ancora una volta Tsipras ha suonato la sveglia e dato l' esempio e le prime reazioni non si sono fatte attendere.

Si è ancora in tempo per rimediare.

Un eurogruppo come quello da me prospettato, un' alleanza come quella prospettata da Di Battista, potrebbe fare molto di più dei discorsi ad un' aula sorda dei vari Salvini all' Europarlamento.


Possiamo solo farci sentire e sperare che lo capiscano, perchè la divisione fa solo il loro gioco.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/02/2015, 13:20 
Italia chiusa per debito

padoan_mendicante.jpg



http://www.beppegrillo.it/2015/02/itali ... ebito.html

Come era prevedibilissimo (e previsto) il governo Tsipras ha posto il problema della ristrutturazione del debito greco, andandosi a scontrare frontalmente con la Ue e con Berlino. Si apre così uno scontro che non riguarda solo la Grecia ma tutti i paesi indebitati di Europa, fra cui l’Italia ed investe i destini stessi dell’Unione.
Partiamo da una constatazione: come dice Rogoff, l’esperienza storica dimostra che, quando il debito di un paese supera il 90% del suo Pil, esso diventa inesigibile e si va fatalmente verso il default. C’è chi ha contestato questa affermazione, sostenendo che ci sono casi storici che dimostrano il contrario. Può darsi e non ci interessa entrare nella discussione sulla soglia oltre la quale il debito non è più ripagabile, ci basta sostenere che questa soglia esiste e non può essere molto maggiore del 90%. E il dato è empiricamente verificabile: immaginiamo che un paese abbia un debito pari al 100% del suo Pil, questo significa che, anche ad interessi modici al limite dell’irreale, poniamo un 5 o 6% (che, per un Paese con quella soglia di rischio, è semplicemente impensabile), il Pil deve crescere al ritmo del 5-6% ogni anno, solo per pagare il debito e senza intaccare il capitale. Non si capisce poi come possa crescere ed a quei livelli, senza poter investire nulla della crescita registrata. Quel Paese non ce la farebbe neanche vendendo il proprio patrimonio, che, in quelle condizioni, sarebbe solo svenduto. Ed anche se esso portasse i salari a quote bassissime, per ricavare risorse da investire, non ce la farebbe lo stesso perché, intanto, questo farebbe crollare il mercato interno con effetti immediatamente depressivi su pil e gettito fiscale.
La cosa più probabile è che al di sopra di una certa soglia si scateni l’ “effetto regina rossa”, per il quale, come su un tapis roulant sempre più veloce, il soggetto, pur correndo, arretra. E, prima o poi, il default arriva.
Dunque, vogliamo assumere come soglia non il 90 ma il 100%? Benissimo: il debito greco è al 170%. E quello italiano al 134%. E dall’inizio della cura “austerity” sono calati parallelamente Pil e gettito fiscale, per cui il rapporto debito/Pil è ulteriormente cresciuto; appunto: è iniziato l’effetto “regina rossa” e siamo sulla strada del fallimento (checchè ne dica Padoan).
Dunque, assumiamo come dato pacifico che il debito dei paesi mediterranei non è pagabile, puramente e semplicemente. Ma allora, perché Berlino insiste? Per un calcolo cinico e non difficile da capire: intanto per succhiare più sangue possibile ai paesi debitori e recuperare già una parte del capitale attraverso interessi sempre più esosi. In secondo luogo per reggere “la guerra delle monete” con Usa, Cina e Giappone, in attesa di un nuovo ordine monetario che, ovviamente, vedrà i paesi mediterranei fuori della moneta a trazione tedesca. In terzo luogo, per distruggere politicamente i paesi del sud Europa (e forse anche la Francia) e potersi liberamente orientare verso Est, ma con rapporti di forza favorevoli.
La profonda disonestà dei governi del sud Europa è stata quella di stare al gioco mentendo ai loro popoli (ai quali hanno raccontato che il debito è pagabile) e consentendone così la spoliazione. Ora Tsipras rompe questo incantesimo e, pur continuando a dire di voler pagare il debito (ma è solo un artificio polemico, nel quale non crede lui stesso e nel quale credono ancora meno quelli che lo sentono) e dice che di austerity si muore e chiede di rinegoziare il debito.
Anzi fa di più: chiede una conferenza europea per ristrutturare il debito dei singoli Paesi. Per evitare il default, Tsipras propone un haircut (un taglio parziale, una dilazione dei tempi, una revisione degli interessi). E questa è l’unica seria di uscita che, proprio per evitare i default in serie e la “punizione” degli insolventi, socializza una parte delle perdite. Questo ha un costo per i creditori, a cominciare dalla Germania? Certamente! Ma è qui che si vede se per la Germania l’Unione europea è un progetto politico vitale su cui investire o solo un espediente opportunistico da usare, sin che serve, per tornare all’onor del Mondo dopo la macchia del nazismo. Se davvero la Germania del 2015 è diversa da quella che 70 anni fa perse la più ignobile delle guerre, paghi i danni alla Grecia che invase, alleggerendone il debito. La Germania vuole essere la testa politica dell’Unione? Bene: si assuma gli oneri della posizione. Vedremo se le classi dirigenti tedesche hanno la qualità di chi “assume su di sé i destini della nazione” (dove nazione qui sarebbe l’Europa) come insegnò Fichte, o sono solo piccoli bottegai.
E’ una verifica alla quale dobbiamo andare tutti.
D’altra parte, quel che accade oggi alla Grecia accadrà domani all’Italia. “Oggi in Grecia domani in Italia”… mi ricorda qualcosa.

Quando Tsipras ha vinto, sono saltati in molti sul carro del vincitore: da Sel alla Lega, da Rifondazione alle minoranze Pd, dalla Fiom a Fratelli d’Italia. Però quello che ha sempre detto il M5S su debito ed Euro è obiettivamente più vicino a Siryza di quanto non lo siano Sel e Rifondazione.
Comunque, ora vediamo di che pasta è fatto ciascuno: Atene non va lasciata sola ed occorre un forte sostegno contro il rigore berlinese, contro Draghi e contro la Ue. Occorre che i gruppi del Parlamento europeo ostili a questa unione monetaria soffocatrice concordino una mozione del Parlamento favorevole ad una conferenza europea per la ristrutturazione del debito e non mi scandalizza affatto se accanto al Gue (sperando che anche la Linke ne abbia il coraggio) ci siano M5S ed Ukip e nemmeno che ci siano Lega e Front National. Sento già le urla inorridite degli ultra-antifascisti: non che ci si debba sposare, solo che oggi c’è una urgenza che prevale su tutto ed è quella del debito, poi torneremo a dividerci su tutto. Peraltro sarebbe interessante vedere come voterebbero i deputati “socialisti” di Grecia, Spagna, Portogallo, Francia ed il Pd italiano. O magari i Verdi, sempre così pronti alle battaglie etiche...
Sommandoli ai voti degli “euroscettici” e del Gue, si farebbe maggioranza. Oppure dovrebbero spiegare ai propri elettori perché si oppongono alla ristrutturazione del debito anche del proprio paese: e magari qualche prezzo lo pagherebbero. Magari si potrebbe pensare anche ad un referendum sulla proposta da tenere contemporaneamente in tutti i paesi europei.
Ed opportuna sarebbe anche una conferenza delle forze che in Europa si battono per la ristrutturazione del debito, magari indetta insieme da Siryza, M5S, Podemos ed alla quale invitare tutti, con la sola eccezione dei nazisti di Alba dorata o di Jobbik, che sporcherebbero inutilmente l’iniziativa.
Ed è necessario anche chiamare la gente in piazza a sostegno della Grecia, che ne pensano Sel, M5s, Fiom, Cgil, le minoranze Pd? O anche la Lega? Ciascuno a suo modo e con i propri appuntamenti, ma occorre muoversi ed ora.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/02/2015, 13:39 
Sì sono d'accordo... è ora che i popoli si prendano le loro responsabilità. Spagna e Grecia hanno risposto all'appello con imponenti manifestazioni di piazza.

La mia domanda é se realmente gli italiani sarebbero pronti a rispondere all'appello.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/02/2015, 15:49 
Ti rispondo io, no di certo. Preferiscono guardare la partita.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 11/02/2015, 00:54 
Aztlan ha scritto:
Ti rispondo io, no di certo. Preferiscono guardare la partita.


E fanno bene :)

Questo paese merita la fine che sta facendo.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 11/02/2015, 08:57 
Mezzo occidente merita la fine che sta facendo...

Decadenza sociale, etica e morale ovunque... e per etica e morale non intendo quella che intenderebbe ufologo.

Ma guardo la gente intorno a me in metropolitana tutte le mattine e mi domando..... cosa ci sta trasformando in un esercito di zombie?

Il lavoro? La tecnologia? La cattiva informazione? Il degrado del sistema scolastico?

Oppure é sempre stato così?!



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 11/02/2015, 13:24 
è ciclica la cosa secondo me, cambia solo il mezzo di controllo\rimbambimento man mano che aumenta la consapevolezza. Ed il grado di rimbambimento variabile a seconda del grado culturale del popolo. Un popolo ignorante è facile da convincere, per uno più acculturato come l'attuale c'è bisogno di qualcosa di più sottile, se non addirittura i spegnerlo il cervello ^_^

Prima era la paura verso le ire terrene degli dei a far fare alla gente ciò che i "gestori" dei vari pantheon volevano, poi è toccato alla chiesa cattolica infarcire il cervello della gente di scemenze e tenerle sotto scacco minacciando di punirli addirittura dopo la morte, ora ci pensa la tv ed la tecnologia in genere a vampirizzare le nostre energie ed a sezionare le comunità.

Quando si è da soli si è meno consapevoli :)



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 12/02/2015, 13:53 
Riflessioni profonde che condivido.


In aggiunta al discorso sulla ciclicità che faceva a mio avviso giustamente Max, vorrei citare il passaggio in cui Platone affrontava le cause della fine di Atlantide,

che più o meno recitava così: "Quando la stirpe divina e quella umana si mescolarono e la natura di quest' ultima alla fine prevalse, gli Atlantidei divennero avidi di potere e di ricchezza..." il che portò gli dei a disgustarsi e a punirli facendo sommergere il continente.

Ora, dei a parte, mi sembra proprio quello che è successo all' Occidente... quindi sì, la cosa è ciclica, è il Ciclo delle Civiltà.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 12/02/2015, 16:53 
Untitled-2.jpg



Veramente incredibile........... [xx(]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 12/02/2015, 17:12 
Atlanticus81 ha scritto:
Mezzo occidente merita la fine che sta facendo...

Decadenza sociale, etica e morale ovunque... e per etica e morale non intendo quella che intenderebbe ufologo.

Ma guardo la gente intorno a me in metropolitana tutte le mattine e mi domando..... cosa ci sta trasformando in un esercito di zombie?

Il lavoro? La tecnologia? La cattiva informazione? Il degrado del sistema scolastico?

Oppure é sempre stato così?!


Cambiano soltanto gli anestetici in base al cambiamento degli standard umani..
Un tempo, quando ci si sosteneva con l'agricoltura, si usciva di casa poco prima che sorgesse il sole per andare nei campi e si tornava la sera con la schiena rotta accolti da moglie con 5 o 6 figli al seguito..Evidentemente nn c'era il tempo materiale per pensare...
Oggi l'andamento è molto simile, ovviamente non si sta 14 ore nei campi, ma si è cmq costretti ad impegnare la maggior parte del tempo in attività (lavoro in primis) che sottraggono il tempo alla conoscenza e all'informazione.

Per cui Lavorare meno informarsi di più! [:o)] [:D]



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