Volenti o nolenti, il paese è questo.
Vista l' impossibilità di far valere l' identità del Nord, tanto vale valorizzare le peculiarità che compongono il paese.
A mio parere, il progetto della Lega è tutt' altro che campato in aria e lo dimostrano i sondaggi.
La via percorsa in passato e fallita grazie al referendum abbrogativo proposto dalle sinistre, dimostra come la strada da intraprendere sia diversa.

Sono d'accordo con greenwarrior.
La strada del nordismo non ha portato da nessuna parte, perché non c'erano e non ci saranno mai i numeri.
Se ci fosse stato un forte consenso, Bossi avrebbe ottenuto gli stessi risultati di Puigdemont.

Invece non è andata così, come abbiamo visto.
In ogni caso, i 'nemici' sono l'unione europea e la moneta unica, Salvini l'ha capito e cerca voti anche al sud per avere più peso politico, a me sembra una mossa legittima...

Certi processi sono molto lunghi e del resto la storia leghista è molto più recente di quella catalana. Personalmente non bollerei come impossibilità il non essere riusciti a creare l'indipendenza del Nord poiché quando gli effetti fiscali del referendum lombardo-veneto daranno i loro benefici in termini di ricchezza molta gente rispolvererà quel termine "Indipendenza" o "Secessione" valorizzandone i vantaggi.

Dovremo stare molto attenti, comunque, a rispolverare, perché qualche botto tipo quello del P.A..C. a Milano ce lo dovremo "sgrumare".

Tutte le Regioni d'Italia se ne vogliono andare per conto suo, mi sa che resterà solo la Sicilia a rappresentare l'Italia.

Come a dire: se mi va male con Silvio uso i 5 Stelle per coperchio. Ma che modo di ragionare è? Se hai fatto del sovranismo il tuo cavallo di battaglia, ergo sei contro l'euro e i burocrati di Bruxelles e le loro assurde leggi non puoi allearti con uno come Berlusconi che va a braccetto con la Merkel e poi pensare ad altre alleanze se ti va male, avresti dovuto rompere sin da subito con quel centro destra europeista che non è rappresentativo degli ideali leghisti. Salvini non ha ancora capito che "Renzusconi" sarà per lui una zavorra che lo trascinerà a fondo. Peccato, nutrivo la speranza che la Lega sarebbe rinata agguerrita e battagliera e invece mi sono dovuto ricredere.

Salvini se lo può scordare e lo sa.



Salvini sta con gli impresentabili di Musumeci





di Luigi Di Maio



Fonte



Per Salvini non c'è posto sul treno del Movimento 5^{⭐⭐⭐⭐⭐}.
Neanche in piedi.


Salvini ricorderà che il popolo del M5S è quello dei click.


IL RE È NUDO..... MA ANCHE MORTO


VIVA IL RE

E' già tutto pianificato .

Non c'è da stupirsi, le giravolte tipiche del politico italiano di turno... Ma mi cascano lo stesso le braccia. E pure qualcos'altro.

Di sicuro non vedrà il mio voto.

Ne tantomeno il mio.

Questi i dieci punti chiave del programma di governo della coalizione, Ecco l'ultimissima versione:

1. Revisione di tutti i trattati dell'Unione europea, in particolar modo quelli che regolano la moneta unica e il Fiscal Compact.

2. Contrasto dell'immigrazione clandestina attraverso il blocco navale nel Mediterraneo per fermare gli sbarchi, hotspot in Libia e rimpatri di chi è in Italia senza documenti regolari. Reintroduzione del reato di immigrazione clandestina.

3. Potenziamento dell'organico delle forze dell'ordine con investimenti anche su nuove strutture e mezzi. Utilizzo dell'esercito per il controllo del territorio e il contrasto alla criminalità di ogni tipo.

4. Riforma complessiva della Giustizia con l'eliminazione dell'appello e norme più rigide sulla responsabilità dei magistrati.

5. Riforma del sistema scolastico con l'introduzione dei concorsi per gli insegnanti a livello regionale.

6. Revisione totale della Legge Fornero con innalzamento delle pensioni minime.

7. Introduzione della Flat Tax (ipotesi di partenza 15%) con un sistema di detrazioni e deduzioni per evitare la bocciatura della Corte Costituzionale.

8. Difesa dei prodotti del Made in Italy con particolare riferimento all'agricoltura, all'allevamento e alla pesca.

9. Difesa delle grandi aziende italiane pubbliche, stop alla cessione di quote di partecipate e tutela dell'interesse nazionale su settori chiave come ad esempio le banche e le tlc.

10. Dare immediato seguito alle richieste di maggiore autonomia di Veneto e Lombardia (e di qualsiasi altra Regione che lo chiedesse), dopo i referendum del 22 ottobre, anche sul piano fiscale nell'ambito del Titolo V della Costituzione. Avvio contestuale della discussione per una riforma costituzionale che introduca il presidenzialismo (o il semi-presidenzialismo) in modo da bilanciare l'aumento dei poteri di alcune Regioni.

Questa volta il Centrodestra intende fare sul serio e cercare di tornare alla guida del Paese. La campagna elettorale sarà lunga e la sfida non facile ma, numeri alla mano, non si tratta di una mission impossible. Anche perché, stando ai sondaggi, Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e alleati potrebbero conquistare 160-170 collegi uninominali alla Camera e 80-85 al Senato. A quel punto basterebbe il 38% nella parte proporzionale. Difficile, ma non impossibile.

31 ottobre 2017 - Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Tralasciando sul termine "serio" di cui ognuno ha una sua concezione, è molto difficile che il Centrodestra prenda così tanti voti da riuscire a governare. Questo paese è diviso fra chi crede nel ritorno di Berlusconi, chi si illude che sarà Salvini a guidare il Centrodestra, chi continua a pensare che sia Renzi lo stratega della ripresa (per chi la riesce a vedere) e chi stufo di questo teatrino vuol cambiare le cose votando i 5 Stelle. Molto difficilmente uno di questi gruppi riuscirà a ottenere da solo i voti necessari per governare per cui il bello lo vedremo solo dopo le elezioni.

Sono daccordo. Credo che ci saranno sorprese post eletttorali.