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18/05/2011, 10:58

zakmck ha scritto:

rmnd ha scritto:
Sempre troppo facile essere ambientalisti col cul...degli altri...
Noi andiamo a carbone e petrolio e schifiamo il nucleare made in Italy ma non disdegniamo quello altrui.


Spiacente, non mi sento responsabile per la scellerata politica energetica italiana avendo sempre votato nella direzione corretta (intendo per la parte energetica).
Analogo discorso per le scelte nucleariste dei nostri vicini, che assolutamente non condivido e contro le quali si sarebbe dovuto alzare la voce gia' da tempo. In ogni caso, se incidente nucleare sia, lo preferisco il piu' lontano possibile dal nostro territorio anche se, come ormai risulta evidente a tutti, gli effetti sono planetari e quindi, dal punto di vista del mio culo, sono gli altri che ci hanno giocato.



Ti quoto..... Immagine

18/05/2011, 13:31

Thethirdeye ha scritto:

zakmck ha scritto:

rmnd ha scritto:
Sempre troppo facile essere ambientalisti col cul...degli altri...
Noi andiamo a carbone e petrolio e schifiamo il nucleare made in Italy ma non disdegniamo quello altrui.


Spiacente, non mi sento responsabile per la scellerata politica energetica italiana avendo sempre votato nella direzione corretta (intendo per la parte energetica).
Analogo discorso per le scelte nucleariste dei nostri vicini, che assolutamente non condivido e contro le quali si sarebbe dovuto alzare la voce gia' da tempo. In ogni caso, se incidente nucleare sia, lo preferisco il piu' lontano possibile dal nostro territorio anche se, come ormai risulta evidente a tutti, gli effetti sono planetari e quindi, dal punto di vista del mio culo, sono gli altri che ci hanno giocato.



Ti quoto..... Immagine


io no...

Quale scellerata scelta politica? Di andare a carbone e petrolio?

Nel prossimo futuro forse saremo tutti verdi, ma fino ad oggi carbone e petrolio sono stati fondamentali in mancanza di un piano energetico nucleare su vasta scala come la Francia.

La Francia importa una gran quantità di petrolio benchè il 75% di energia elettrica sia prodotta da centrali nucleari.
Pensa la qualità dell'aria se anche quel 75% fosse prodotto da petrolio e/o carbone.

Oggi è tardi per l'Italia ritornare al nucleare , così anche le altre nazioni via via dovranno trovare uno sbocco verde nei prossimi decenni.

Ma in tutti questi anni , in questi 60 anni l'energia nucleare è stata molto importante e quasi fondamentale per lo sviluppo di molti paesi iniziando dal Giappone.

18/05/2011, 13:36

Rmnd, la posizione della Lega sul nucleare è SI a Roma e NO al nord. Anche tu hai una mente dissociata? Oppure sei romano?

Che qualcuno abbia la pazienza (perchè ce ne vuole tanta) di spiegarmi perchè mai dovrei investire qualche miliardo di euro per fare 3 o 4 centrali nucleari che cominceranno a produrre (forse) tra 20 anni (quando ormai la mitologica centrale di 3° generazione sarà nuova quanto un commodore 64 lo è oggi) invece di investire quei soldi su tecnologie davvero pulite (che non producono scorie altamente pericolose) che comincerebbero a produrre subito, che porterebbero occupazione e sviluppo tecnologico in ITALIA e non in Francia e che potrebbero essere distribuite agevolmente su tutto il territorio. La stessa idea dei "poli energetici" in cui condensare tanta parte della produzione energetica è vecchia. O sbaglio?

18/05/2011, 13:44

sezione 9 ha scritto:

Rmnd, la posizione della Lega sul nucleare è SI a Roma e NO al nord. Anche tu hai una mente dissociata? Oppure sei romano?

Che qualcuno abbia la pazienza (perchè ce ne vuole tanta) di spiegarmi perchè mai dovrei investire qualche miliardo di euro per fare 3 o 4 centrali nucleari che cominceranno a produrre (forse) tra 20 anni (quando ormai la mitologica centrale di 3° generazione sarà nuova quanto un commodore 64 lo è oggi) invece di investire quei soldi su tecnologie davvero pulite (che non producono scorie altamente pericolose) che comincerebbero a produrre subito, che porterebbero occupazione e sviluppo tecnologico in ITALIA e non in Francia e che potrebbero essere distribuite agevolmente su tutto il territorio. La stessa idea dei "poli energetici" in cui condensare tanta parte della produzione energetica è vecchia. O sbaglio?


dovresti anche leggere i messaggi prima di rispondere a sproposito..non ho voglia di ripetermi...rileggi e troverai le risposte alle domande che mi hai fatto,
ciao
Ultima modifica di rmnd il 18/05/2011, 13:44, modificato 1 volta in totale.

18/05/2011, 22:45

A causa della quantità di combustibile fossile utilizzato per estrarre dalla miniera, separare e arricchire l’uranio, e per costruire enormi reattori, una centrale nucleare deve funzionare per 18 anni prima di realizzare una sola caloria netta di energia!
E la CO2 prodotta dal combustibile fossile contribuisce in maniera significativa al riscaldamento globale. L’arricchimento dell’uranio produce anche l’88% dei gas CFC (cloro-fluoro-carburi) emessi dagli Stati Uniti, gas responsabili in modo pesante del riscaldamento globale e di un significativo impoverimento dell’ozono negli strati alti dell’atmosfera. La produzione e il rilascio dei CFC sono stati internazionalmente banditi dal Protocollo di Montreal, ma l’industria nucleare degli Stati Uniti si fa beffe apertamente di questo trattato internazionale.
Quindi, la produzione di energia nucleare causa il riscaldamento globale, l’impoverimento dello strato di ozono, epidemie di tumori maligni e la distruzione del delicato processo evolutivo.
Fonte:http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=4545

19/05/2011, 18:15

A Fukushima la situazione è sostanzialmente FUORI CONTROLLO

By Cristina Bassi - Posted on 19 maggio 2011

Immagine

http://www.ecplanet.com/node/2489

Il Prof. Christopher Busby, del Comitato Europeo sui Rischi da Radiazioni, ha detto che la situazione alla centrale nucleare di Fukushima è al presente fuori controllo; lo ha affermato in questa intervista televisiva.

“Ovviamente è ora che il governo giapponese prenda controllo sulla situazione. Ma detto questo, è molto difficile dire come sia possibile, poiché la situazione è sostanzialmente FUORI CONTROLLO”, ha sottolineato Busby.

“Credo personalmente che sia un problema globale e non solo un problema del governo giapponese”, ha aggiunto.

Nelle prime ore di martedì, il Primo Ministro giapponese Naoto Kan, ha detto che il suo governo era determinato a “prendersi responsabilità fino alla fine” per l'impianto nucleare giapponese distrutto, quando l'operatore della centrale ha detto che “un percorso per risolvere la crisi si sarebbe attenuto alla tempistica esistente” (anche i giapponesi conoscono ben il politichese: aria fritta venduta per concetti senza che chiariscano nulla, ndt)

Parlando ai media martedì, il vice presidente della TEPCO (Tokyo Electric Power Co), Sakae Muto ha detto che l'operatore avrebbe mantenuto il piano rivisto, aggiungendovi però nuovi compiti, come per esempio incoraggiare ad essere preparati per gli tsunami e migliorare le condizioni degli operai.

Le notizie riportate dicono che ci sono segni che i 2 successivi reattori - il 2 e 3- alla centrale di Fukushima possano essersi fusi. Precedentemente era stato confermato che simili problemi erano accaduti al reattore nr 1 durante le prime 16 ore successive al riscaldamento della centrale a causa del terremoto e dello tsunami.

PS: il blog di infoholix.net afferma che un “insider” della Tepco abbia spifferato che in realtà il “melt down” è accaduto da subito e non è stato lo tsunami a provocarlo ma il terremoto stesso. L'insabbiamento anche su questa verità (= non c'entra lo tsunami) sarebbe perciò funzionale a non alimentare altro discredito sul fatto che la centrale non era sufficientemente protetta contro i terremoti e a non creare danno economico e di immagine alla grande industria del nucleare.

Fonte originale: rt.com Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte: saluteolistica.blogspot.com

21/05/2011, 21:18

Questa è l’intervista al Dott. Chris Busby su RT/TV, cliccate su CC per i sottotitoli italiani

25/05/2011, 17:00

Fukushima: migliaia di operai con danni interni da radiazioni

By Cristina Bassi - Posted on 25 maggio 2011

"Il governo ha scoperto migliaia di casi di operai delle centrali nucleari al di fuori della Prefettura di Fukushima, che soffrono di esposizione interna alle radiazioni, dopo aver visitato la prefettura, cosi ha detto il capo dell'Ente per la Sicurezza Industriale e Nucleare.

La maggior parte di quegli operai avevano visitato Fukushima dopo il verificarsi della crisi nucleare a seguito dello tsunami e terremoto dell'11 marzo; apparentemente hanno inalato sostanze radioattive, mandate in giro da esplosioni di idrogeno all'impianto nucleare nr 1 di Fukushima.

La rivelazione ha obbligato le municipalità locali di Fukushima a considerare un test sui residenti, sulla loro condizione di esposizione interna alle radiazioni.


Continua>>
http://www.ecplanet.com/node/2502

25/05/2011, 22:42

Quel "continua" è da paura. Anche perchè ormai l'idea generale è che tutto si sia concluso nel migliore dei modi dopo il salvataggio di quel povero cane in mezzo al mare. I giapponesi da brave formichine hanno ripreso a lavorare, la ricostruzione sarà già finita (se hanno impiegato una settimana a rifare una strada...), terremoti non ce ne sono più, il ristorante giapponese sotto casa è ancora aperto...

Se si scoprisse che non è stato lo tsunami a creare il danno ma fondamentalmente un errore umano, sono capaci di sostenere che comunque la struttura ha retto al maremoto. Come per il Vajont: sono scomparsi paesi interi, ma hai visto che diga resistente? E' ancora lì nonostante tutto...

26/05/2011, 14:05

io no...

Quale scellerata scelta politica? Di andare a carbone e petrolio?

Nel prossimo futuro forse saremo tutti verdi, ma fino ad oggi carbone e petrolio sono stati fondamentali in mancanza di un piano energetico nucleare su vasta scala come la Francia.

La Francia importa una gran quantità di petrolio benchè il 75% di energia elettrica sia prodotta da centrali nucleari.
Pensa la qualità dell'aria se anche quel 75% fosse prodotto da petrolio e/o carbone.

Oggi è tardi per l'Italia ritornare al nucleare , così anche le altre nazioni via via dovranno trovare uno sbocco verde nei prossimi decenni.

Ma in tutti questi anni , in questi 60 anni l'energia nucleare è stata molto importante e quasi fondamentale per lo sviluppo di molti paesi iniziando dal Giappone.




60 anni di benessere contro MINIMO 600 anni di devastazione totale, migliaia di morti, distruzione dell'ecosistema e chissà quante cose che non si viene a sapere.....contento tu..... [:159]

28/05/2011, 12:21

Fukushima: il piano per le emergenze era di una sola pagina
Di Agostino Loffredi • 27 mag, 2011 • Categoria: Primo piano
http://www.iljournal.it/2011/fukushima- ... ina/237166

Fukushima: il piano per le emergenze era di una sola pagina.
L’agenzia di stampa Associated Press è riuscita a ottenere la nota compilata dalla Tokyo Electric Power Corporation (TEPCO) grazie a una legge sull’accesso ai documenti di interesse pubblico e ha potuto constatare quanto fosse ottimistica la conclusione che gli impianti di Fukushima avrebbero potuto resistere a uno tsunami. Conclusione peraltro tragicamente smentita dai fatti.

I documento risale al 19 dicembre 2001, anno in cui l’Agenzia chiese ai gestori degli impianti nucleari di fornire dei dati utili per valutare la loro preparazione a un eventuale terremoto o tsunami. Evidentemente la brevità della risposta della TEPCO non ha impensierito la NISA che non ha, ne svolto controlli e nemmeno chiesto ulteriori documenti o dati che giustificassero l’ottimistica conclusione.

La nota della TEPCO conteneva un testo, box informativi e una serie di dati. In aggiunta vi era una piccola mappa del Giappone in cui venivano indicati i terremoti storici.

Secondo i parametri presi in considerazione dalla Tepco, basati sulla convinzione che il terremoto più vicino che si sarebbe potuto verificare avrebbe raggiunto la magnitudo massima di 8,6, le onde di un eventuale tsunami non avrebbero dovuto superare i cinque/sei metri.

L’11 marzo scorso il nord del Giappone è stato colpito da un terremoto di magnitudo 9.0 e le onde dello tsunami hanno raggiunto i 14 metri. L’acqua ha messo fuori uso i generatori elettrici di emergenza, collocati troppo in basso, mandando fuori uso il sistema di raffreddamento dei reattori.

Ne corso dei nove anni dopo la sua prima pubblicazione, i documento della Tepco non è mai stato aggiornato nonostante la scienza e la tecnica abbiano fatto notevoli passi avanti in materia di terremoti e tsunami. Soltanto lo scorso anno il gestore ha revisionato il piano di sicurezza ma sono stati effettuati controlli superficiali e la conclusione è stata la stessa.

Il portavoce della Tepco, Naoyuki Matsumoto, ha difeso la relazione del 2001 sostenendo che l’azienda si basò su i migliori dati disponibili e che lo tsunami di marzo è stato “al di fuori di ogni immaginazione”.

La NISA ha spiegato, a sua discolpa, che la richiesta di valutazione del rischio tsunami non può essere imposta per legge e che le risposte degli operatori “tecnicamente erano volontarie” anche se in base a quell’insieme di regole non scritte che vigono in Giappone, le autorità si aspettano che vengano soddisfatte.

A seguire tutta la concatenazione degli avvenimenti si ha la netta impressione che i controlli siano stati inefficaci se non inesistenti e che, da parte della TEPCO, abbia prevalso la logica del profitto su quella della sicurezza della popolazione.
Anche per il nucleare giapponese si apre ora un periodi di ri-analisi e di verifiche, di procedure e di controlli se non addirittura di messa in discussione di scelte che sembravano inamovibili

http://www.iljournal.it/2011/fukushima- ... ina/237166

28/05/2011, 12:54

Immagine

E chi sa chi è e chi l'ha ideato sa che l'immagine è anche un monito alla distruzione morale e sociale di un Paese...

28/05/2011, 21:37

Sulla centrale nucleare di Fukushima e sui suoi tre reattori in meltdown totale è in arrivo iltifone Songda.

Fukushima è bucata come un colabrodo: e ora dovrà affrontare vento forte e piogge torrenziali. Il risultato più ovvio: laradioattività presente all’interno della centrale – così alta che nessuno può lavorarci, nonostante la tuta protettiva, per più di pochi minuti – verrà diffusa nelle aree circostanti, già pesantemente contaminate.

Su 600 chilometri quadrati di terreno la radioattività è comparabile con quella della “zona di esclusione” attorno a Chernobyl. Sui fondali dell’oceano Pacifico, per una striscia di 300 chilometri prossima alla costa, la concentrazione di cesio e iodio radioattivo arriva a “centinaia di volte” quella normale: niente dati per le altre sostanze.

La Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare e che ha sempre centellinato le amare verità col contagocce, ammette che alla fine la radioattività rilasciata da Fukushima potrà superare quella di Chernobyl. Ammette anche che Fukushima “non è del tutto pronta” ad affrontare il tifone.

Fukushima è un colabrodo, dicevo. Semplificando, possiamo immaginare gli edifici della centrale nucleare come gli strati di una cipolla: il centro è costituito dai tre reattori in acciaio, in ciascuno dei quali è ufficialmente ammesso il meltdown. E’ ammesso anche che tutti e tre sono bucati.

Dai buchi dei reattori esce radioattività. Sono bucati anche i bunker di cemento in cui sono alloggiati i reattori, il secondo strato di questa “cipolla” nucleare. Lo strato più esterno – gli edifici con dentro bunker e reattori – è devastato dalle esplosioni che hanno segnato i primi giorni della catastrofe.

Ma ci sono anche altri buchi. Fukushima è piena d’acqua: è stata versata sui e nei reattori per tentare disperatamente di raffreddarli ed è diventata radioattiva. Si calcola che 100.000 tonnellate di acqua radioattiva si siano accumulati negli edifici delle turbine, usati come luogo di stoccaggio.

C’è il timore (fondato, ma non provato) che acqua radioattiva filtri nel terreno. E’ certo che da vari buchi negli edifici di stoccaggio si sono già riversate nell’oceano Pacifico (è letteralmente a due passi) 750 tonnellate di acqua radioattiva proveniente dai reattori 2 e 3. Si sospetta un buco e una perdita anche per l’acqua usata sul reattore 1.

Adesso su tutto questo bagnato sta per piovere: e un tifone non è esattamente come uno dei nostri acquazzoni primaverili. Non dovrebbe “centrare” in pieno Fukushima, ma da domani sono previsti vento e forti piogge.

E a Fukushima sono bucati anche i tetti. Non sono ancora stati stesi i teloni protettivi.
Fonte:http://www.italiah24.it/italia/notizie/10393/fukushima-potra-essere-peggio-di-chernobyl-ora-arriva-anche-il-tifone.html

30/05/2011, 13:07

Germania: irrevocabile stop nucleare entro 2022
Lunedì 30 Maggio 2011 09:19

di FEDERICA CIGLIANA (L'UNICO) - Il terremoto in Giappone del marzo 2011 ha causato reazione a catena da parte dei maggiori Stati europei che si stanno orientando verso il graduale abbandono del nucleare in favore dell'uso di energie alternaitve.

Il terremoto, ricordiamo, causò gravi danni alla centrale Fukushima obbligando a dichiarare lo stato di emergenza nucleare e l'evacuazione degli abitanti della zona circostante in un'area del raggio di tre km, in seguito estesa a dieci e successivamente a venti km, per un totale di circa 200.000 persone evacuate. Nel raggio di trenta km è stato raccomandato agli abitanti di non uscire di casa. Nel corso dei primi due giorni molte persone sono rimaste ferite, hanno accusato malori o sono state ricoverate per una eccessiva esposizione alle radiazioni.
Durante il sisma ci fu un'esplosione negli edifici di servizio del reattore numero 1, in funzione in quel momento con i reattori numero 2 e 3. I reattori numero 4, 5 e 6 erano invece inattivi per manutenzione. Nei giorni successivi si è registrata una esplosione anche nei reattori numero 2 e 3 e si è sviluppato un incendio in un bacino di stoccaggio di combustibile nucleare in prossimità del reattore spento numero 4.
In Germania, in seguito agli avvenimenti giapponesi, si era deciso della chiusura di quattro delle diciassette centrali nucleari operative nel territorio nazionale ma proprio oggi la cancelliera Angela Merkel fa sapere che entro il 2022 verranno chiuse tutte le centrali nucleari. La decisione presa è stata definita irrecovabile. Il piano del governo per l'uscita del nucleare 2021/2022 è risultata in linea con la raccomandazione della Commissione Etica per l'energia atomica.
Già nel 2000, sotto Gerhard Schroeder, il Governo tedesco aveva raggiunto un accordo storico con le società energetiche per la chiusura graduale delle centrali nucleari nazionali. La Germania fù quindi la prima potenza economica occidentale ad annunciare ufficialmente la sua intenzione a fuoriuscire dal nucleare in favore all'uso di energie alternative.
In quell'occasione l'opposizione conservatrice del CDU - unione dei cristiani democratici - minacciò di bloccare qualsiasi accordo nella Camera alta del Parlamento - Bundesrat - dove sono rappresentati gli Stati, perchè convinta che l'abbandono del nucleare avrebbe obbligato l'importazione dell'elettricità da paesi con cattiva sicurezza nucleare o l'aumento della produzione di energia elettrica - e le emissioni di anidride carbonica - delle centrali elettriche attive.
Oggi la posizione dei leader tedeschi sembra però convergere nella comune consapevolezza dell' importanza del passo mosso nel 2000. L' "accordo notturno" , preso dopo dodici ore di confronto, ha accettato la proposta del ministro per l'ambiente tedesco Norbert Roettgen sulla chiusura di tutti gli impianti nucleari entro il 2022. La coalizione nero - gialla , CDU ed FPD, ha deciso che fino alla data di scadenza si terranno aperte solo tre centrali che funzioneranno da cuscinetto nel caso in cui la transizione energetica non dovesse muoversi abbastranza velocemente.
L'energia atomica rappresenta attualmente circa il 30% del consumo energetico tedesco quindi l'accordo rappresenta una scelta molto impegnativa.
Dieter Zetsche, amministratore delegato del Daimler, ha criticato i piani: "Ci sono alcuni rischi per il settore energetico. Il passaggio da un approvvigionamento energetico alternativo è chiaramente un rischio", e ha aggiunto "le decisioni della politica dopo il disastro nucleare in Giappone sono state fortemente influenzate dalle emozioni".
In una questione di tale importanza la fornitura di energia dovrebbe essere considerata con molta attenzione in tutti gli aspetti, compresa la protezione del clima, della sicurezza e dei costi. Zetsche ha accusato la coalizione di "non avere su questo tema alcun percorso chiaro".
In Italia le cose vanno diversamente. Il Governo, avendo tra i punti qualificanti del suo programma un ritorno al nucleare, si trova ora in grande difficoltà rispetto al fortissimo dissenso proveniente dall'elettorato su questo argomento. Ha quindi preferito una strada ambigua con l'emanazione del decreto legge n.34/2011 il cui art. 5 - "Sospensione dell'efficacia di disposizioni del decreto legislativo n. 31 del 2010" - include una moratoria di un anno sull'avvio del programma nucleare.
Il Governo pensa così di evitare il passaggio elettorale del referedum senza rinunciare esplicitamente al proprio programma sul nucleare, come ha dichiarato lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri in un meeting internazionale sostenendo l' inopportunità che gli italiani decidano sull'onda dell'emozione.
Il decreto omnibus mette in forse il terzo quesito del referendum popolare per l'abrogazione parziale di alcuni testi normativi recanti disposizioni in materia di nuove centrali per la produzione di energia nucleare.
Il decreto è stato promulgato proprio ieri dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quindi la decisione passa ora alla Corte di Cassazione la cui udienza è stata già fissata al 1° giugno. A meno di due settimane dal referendum abrogativo gli elettori italiani ancora non sanno della sorte del terzo quesito.

http://www.lunico.eu/2011053047795/este ... -2022.html

Chissà quali porcate si sono accorti di aver fatto e in chissà quali rischi siamo tutti noi...

30/05/2011, 14:29

Quella comunista della Merkel si è fatta condizionare dal complotto giudaico-comunista mondiale e dall'onda emotiva creata ad arte. D'altronde, lo sanno tutti che l'incidente di Fukushima è stato creato apposta per far vincere il referendum in Italia (Naoto Kan, infatti, è comunista berlingueriano).

Quello che mi piace della decisione è il modo in cui ci sono arrivati: hanno chiamato tutti (maggioranza e opposizione, tecnici, esperti, perfino rappresentanti delle chiese, così, al plurale) e hanno deciso. Così sono tutti responsabili: non è che se cambiano governo potranno tornare indietro o comunque dire "non ho deciso io". Oltretutto, mi domando: la Merkel ( e Berlusconi, e Sarkozy, e Obama, Zapatero eccetera) ma che ne sa di nucleare? E di giustizia, di asili, di pensioni, di autostrade, di ponti, di traghetti e di qualsiasi altra cosa? Possibile che ci sia in Italia la tendenza a ritenere il Parlamento come unica fonte di saggezza? Recuperare il senso delle proporzioni e coinvolgere di più chi ne sa di più?
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