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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 23/03/2015, 20:08 
"Un poliziotto mi dice "ho arrestato un immigrato per furto, e il giorno dopo l'ho ritrovato di nuovo in giro, mi salutava".
Un altro poliziotto, durante l'arresto di un algerino, si è fratturato un dito: lui in ospedale con 20 giorni di prognosi, il ladro a spasso.
Io sto con le Guardie, certa sinistra con i Ladri."

https://www.facebook.com/salviniofficial?fref=ts

[;)] [:264]



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 24/03/2015, 11:49 
Immagine

Della volontà del governo di eliminare il Corpo Forestale dello Stato ne abbiamo parlato a più riprese. Una FOLLIA in un paese dove il numero dei reati ambientali e contro gli animali è elevatissimo. Evitiamo di ripetere ciò che abbiamo detto nei precedenti articoli, e rilanciamo la PETIZIONE, che avevamo già segnalato alcuni mesi fa.

E' importante riportare la questione all'attenzione dell'opinione pubblica, che talvolta sottovaluta l'importanza di questo corpo, che non va confuso con i forestali più volte finiti al centro di polemiche per il sovrannumero, che sono GESTITI DALLE REGIONI e non dallo stato. Sono due corpi differenti. Il CFS (Corpo Forestale dello Stato) non è in sovrannumero, anzi è pesantemente sottodimensionato.

Il CFS ha avuto un ruolo fondamentale nel far emergere lo scandalo della "terra dei fuochi", dei rifiuti sommersi, e numerosi altri scempi ambientali. Se saranno accorpati alla Polizia, perderanno la loro specificità, e gli uomini saranno probabilmente impiegati per tamponare il sottodimensionamento delle forze dell'ordine, alle quali mancano molti uomini, distogliendoli dal lavoro a tutela di ambiente e animali.


LA PETIZIONE SU CHANGE

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http://www.nocensura.com/2015/03/no-all ... corpo.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 24/03/2015, 13:23 
(Aumenteranno ... gl'incendi!) [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 24/03/2015, 18:47 
Ufologo 555 ha scritto:
(Aumenteranno ... gl'incendi!) [;)]


..aumenteranno in quelle a statuto ordinario. [:246] ........in quelle a statuto speciale i forestali resteranno tali...... [:287] [:287]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 27/03/2015, 11:44 
Guarda su youtube.com


Mercoledì 25 Marzo, ore 09:40 circa, stazione Termini. Metro A strapiena, passeggeri pressati come sardine e molti costretti a restare a terra, sulle banchine stracolme. I treni che partivano da Anagnina, dopo poche fermate, a Porta Furba, erano già stracolmi. Tempi di attesa dilatati su tutta la linea, un treno ogni 5 minuti. Immaginate una mamma che deve far salire il passeggino... semplicemente impossibile.

Per tutelare la privacy dei viaggiatori, abbiamo oscurato i volti, ma crediamo che il video renda l'idea della situazione. Le porte che non si chiudono e la molta gente rimasta in banchina si commentano da soli...

notizia da no censura


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 27/03/2015, 12:27 
Bisogna fare come in Cina


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 29/03/2015, 14:26 
Altroché "povera Italia" ... QUESTI SIAMO NOI: UN POPOLO D'INDIVIDUALISTI!
(Ottimo articolo di Panza) [:264]



Giampaolo Pansa: se un kamikaze dell'Isis prende di mira Matteo Renzi
Al Baghdadi e Matteo Renzi

Che cosa succederebbe se un kamikaze del Califfato nero facesse una strage nel centro di Roma, sotto il naso del premier Matteo Renzi? Assolutamente nulla, dal momento che l’Italia, in teoria, si troverebbe già in guerra da tempo. Tutti saremmo pronti ad affrontare un nemico spietato. E lo stato d’animo del paese risulterebbe disposto ad accettare i rischi peggiori, pur di salvare la nostra civiltà. È quanto si legge su quasi tutti i media, in particolare dopo l’assalto ai turisti italiani a Tunisi. Il grido è diventato uno solo: siamo in guerra! L’Italia è in guerra. L’Occidente è in guerra. Il mondo civile è in guerra. Contro il Califfo e le sue bande. Contro l’islam che vuole sottometterci. Contro i killer barbuti che nel nome di Allah hanno deciso di sterminare i crociati, ossia chi non è uguale a loro.

Confesso che, messo giù così, il tutto mi sembra un gigantesco bluff. L’unica realtà è che, per ora, il Califfo e i suoi imitatori stanno vincendo. Loro sì che si sentono in guerra e la alimentano con ferocia, giorno dopo giorno. Se ne rendono conto gli italiani? Penso di no. Per cominciare, pochi di noi conoscono davvero, per ragioni di età, che mostro terribile sia una guerra.

Da ragazzino ho visto quella tra il 1940 e il 1945. E ne ho un ricordo orrendo. I bombardamenti dell’aviazione nemica. Le tante case distrutte, insieme alle fabbriche, alle ferrovie, alle strade, ai porti. I morti fra le macerie, brandelli di carne irriconoscibili. Le schiere di sfollati. La fame. Il mercato nero che ti strozza. L’immoralità dilagante. Neppure di notte si poteva dormire in pace. C’era Pippo, l’aviatore solitario pronto a mollare le sue bombe a casaccio: «Se vedo un lumicino sgancio un bombolino, se vedo un lumicione sgancio un bombolone».

Quella guerra, decisa da un Mussolini megalomane che voleva imitare Hitler, l’Italia l’aveva già persa prima di cominciarla. Il motivo numero uno è che eravamo del tutto impreparati a combatterla. Tanti dei nostri soldati sono morti al fronte con onore. Ma alle spalle avevano un regime e un paese che non avrebbe mai dovuto attaccare la Francia, poi la Grecia, poi la Jugoslavia, poi la Russia, poi l’Africa settentrionale e orientale.

Di qui viene la prima domanda: possediamo i mezzi, la convinzione, lo stato d’animo adatti a combattere i tagliagole dell’Isis? Temo di no. Per una serie di ragioni. La più pesante è che il nostro premier, Matteo Renzi, non possiede la stoffa del condottiero. Il modello Churchill gli è del tutto estraneo. L’unica strategia che conosce è la rottamazione degli avversari, ossia di chi non s’inchina davanti alla sua autorità. Il Cremlino renzista è un luogo d’intrighi e di vendette, non diventerà mai la sede di un comando in grado di guidare i poveri cristi costretti a combattere il Califfato.

Il nostro giovane presidente ha i modi di un bullo, o un ganassa per dirla in milanese, capace di pensare soltanto al proprio potere e di manifestarlo con un’infinità di colpi bassi diretti a chiunque gli dia fastidio. Anche i suoi ministri non hanno l’aria dei combattenti. Del Rio è un signore estenuato, messo al tappeto da Matteo. La Boschi non riesco a vederla nei panni di un’infermiera volontaria che cura i feriti di un attentato. Il misterioso Lotti sembra soltanto un esperto di complotti: trame inutili se i kamikaze si fanno esplodere.
Ma siccome al peggio non c’è mai fine, abbiamo il ministro della Difesa più incompetente del secolo. La signora Pinotti aveva già previsto di invadere la Libia, però il premier l’ha bacchettata e lei si è subito smentita. Adesso ne ha inventata un’altra: si è decisa a lanciare «Mare sicuro». Ossia «Più navi militari e caccia, così ci difenderemo dall’Isis» (Repubblica del 20 marzo).

La signora della Difesa arriva troppo tardi. Il nostro Mediterraneo è insicuro da molti mesi. Renzi non ha mai voluto aprire gli occhi sull’infinità di barconi che trasportano in Italia migliaia e migliaia di clandestini. E tra loro, fatalmente, chissà quanti terroristi islamici. Il giorno che si scriverà la storia del governo Renzi, un capitolo nerissimo riguarderà l’assoluta indifferenza del Ganassa fiorentino a proposito di questo dramma.

L’unica attenuante che possiamo riconoscere a Renzi è di aver capito prima di altri il carattere degli italiani. E’ inutile ricordare al premier che la guerra al terrorismo islamico dovrebbe avere come premessa un controllo più rigido dell’ordine pubblico, attraverso una serie di leggi che cambierebbero il nostro modo di vivere. Soprattutto quello dei giovani, diventati per Matteo un terreno di conquista elettorale e politica. Ma anche l’italiano con i capelli grigi non accetterebbe senza reagire di mutare il proprio stile di vita.

Il nostro è un popolo individualista al massimo, persino anarchico. Ciascuno di noi è un’isola, non si sente parte di nessuna comunità. Siamo pronti a obbedire soltanto se ne ricaviamo un vantaggio immediato. Immagino che molti si dicano: «Combattere il Califfato è un affare del governo, mica nostro. In guerra ci vadano i signori di Palazzo Chigi».

Mi viene in mente un’altra guerra: quella contro il terrorismo nero e, soprattutto, quello rosso. Me ne sono occupato molto e ho ricordi raggelanti. Le Brigate rosse erano diventate padrone di grandi città: Torino, Milano, Genova, Roma. Uccidevano e gambizzavano a man salva. Eppure per una quantità di italiani le Br non esistevano. Erano soltanto l’invenzione dei nostri servizi segreti. Oppure, al massimo, bande fasciste travestite da estremisti di sinistra.

In realtà, l’opinione pubblica prevalente non vuole sentir parlare di problemi che incutono paura. In questo 2015 l’italiano medio è angustiato da troppe questioni personali: il lavoro, la difesa dei risparmi, il tentativo di restare a galla e non diventare povero. Eppure il vero pericolo è un altro.
I giornali scrivono che nei dossier degli 007 italiani c’è una lista di tremila nomi, tutti di possibili reclute dell’Isis o fiancheggiatori della jihad. Nostri connazionali e stranieri, a volte inconsapevoli. Qualche politico di sinistra, rimasto inchiodato al passato, si affanna a giurare che non si tratta di schedature. Siamo al ridicolo.

La verità è che ci troviamo alle prese con un fronte di guerra sterminato che si avvicina all’Italia. La "Stampa" di venerdì ha pubblicato un grande grafico dedicato alla rete del terrore islamista. I combattenti della jihad ormai sono attivi in Algeria, in Tunisia, in Libia, in Nigeria, in Mali, in Marocco, in Yemen, in Somalia e, naturalmente, in Siria e in Iraq. Lo schema è stato costruito da Maurizio Molinari che ha pubblicato di recente, per la Rizzoli libri, un saggio che dovremmo leggere in molti: «Il Califfato del terrore. Perché lo Stato islamico minaccia l’Occidente».

La conclusione del Bestiario è pessimista. Per ora la guerra all’Isis è davvero un bluff, parole e parole, buone soltanto per i titoli dei giornali e per qualche battuta nei talk show. Per quanto riguarda l’Italia non siamo neppure alle parole. Manca la consapevolezza del pericolo e di quanto è necessario fare. Leggi più severe, sostenute dall’adesione di tutto l’ambiente politico, a cominciare dal cerchio magico del governo.

Per comprendere come andrà a finire in casa nostra, basterà attendere un attentato a Roma, sotto il naso di padron Renzi. Soltanto allora capiremo se cambierà e come la vita spensierata di un Italia in altre faccende affaccendata.

di Giampaolo Pansa

http://www.liberoquotidiano.it/news/lib ... ikaze.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 03/04/2015, 18:40 
BASTANO DUE SEMPLICI NUMERI PER CAPIRE CHE L'ITALIA E' FALLITA
Bastano due semplici numeri per capire che, per l'Italia, è assai difficile immaginare un lieto fine.
Il grafico che segue rappresenta la variazione del prodotto interno lordo e del debito pubblico dal 2007 (anno precedente all'inizio della crisi) al 2014.

Il Pil nominale, nel 2007, era di 1610 miliardi di euro. Dal 2007 al 2014 è cresciuto di appena 6 miliardi di euro, portandosi a 1616 (considerando anche le attività criminali)

Per contro, il debito pubblico, dal 2007 al 2014 è aumentato di 529 miliardi di euro, passando da 1606 miliardi a 2135 miliardi di fine 2014. Detto in altri termini, il debito pubblico, dal 2007, è aumentato di circa un terzo dello stock di allora.

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Non è un caso che, usando i dati del Fondo Monetario Internazionale, in termini di sostenibilità, il debito pubblico italiano sia vicino a quello della plurifallita Grecia. (Qui potete leggere l'articolo di Fabio Scacciavillani)

Anche BlackRock, il più grande gestore di patrimoni al mondo, nel BlackRock Sovereign Risk Index, colloca l'Italia tra i paesi più rischiosi al mondo.Certo, non sembra...visti i rendimenti dei titoli di stato. Ma la Bce non è eterna....

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http://www.vincitorievinti.com/2015/04/ ... apire.html

se consideriamo che nonostante la sequela di imposte che ci tartassa,il debito pubblico e' esploso di 1/3,la situazione e' veramente disperata,con un pil che nel medesimo periodo e' salito di un nulla.............. [:294] [:294] [:292] [:292]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 04/04/2015, 17:31 
GUEST POST: ARRIVA LA RIPRESA (PER I FONDELLI): SI SALVI CHI PUO'
Guest post di Matteo Gianola, che ringrazio per aver ripreso i miei grafici

Da The Fielder

Se si facesse attenzione ai media, sembrerebbe che l’Italia sia uscita dalla spirale recessiva e che da quest’anno l’economia abbia ripreso a crescere. Le stime, infatti, sono sicuramente positive, intorno all’1,4% secondo Confcommercio, per attestarsi intorno a un 1,6% l’anno prossimo. Non sono cifre da capogiro, ma sono indicate come un vento nuovo per il Paese. Ma qualcuno si ricorda che cosa dichiarò il centro studi di Confindustria a settembre di due anni fa? Su queste pagine, parlando di «ripresa immaginaria», si scrisse: «L’annuncio della “fine della crisi” non è arrivato da questo o quel politico in cerca di un posto al sole, bensì da Confindustria stessa, la quale annunciava che le aziende stavano uscendo dalla spirale recessiva e che la ripresa stava muovendo i primi passi». Annuncio che, prontamente, fu smentito poco dopo dall’ISTAT, che mostrò i dati sul PIL che segnava una nuova contrazione.

Sembrerebbe, oggi, che nulla sia cambiato. Si annuncia un’uscita dalla recessione pluriennale che ha colpito il Paese, ma s’innesta ancora in una situazione di redditi reali in calo e d’alta disoccupazione. Strana ripresa, in effetti, ma giornali e televisioni continuano a diffondere il messaggio di positività che, a tutti gli effetti, si sposa perfettamente con la propaganda legata all’azione di questo governo, che tenta di diffondere un messaggio d’ottimismo verso la popolazione; cosa non nuova nella storia degli ultimi vent’anni ma che, con altri attori, fu spesso stigmatizzata e, perché no, schermita dagli stessi mezzi di comunicazione che ora si comportano in modo diametralmente opposto.
Parliamo, però, dei dati reali, che illustrano una situazione molto diversa da quella finora descritta. Per mostrare l’andamento, è opportuno ricorrere a un supporto grafico (elaborato da un ottimo analista, Paolo Cardenà). Dal 2007 a oggi, il PIL italiano ha avuto una forte contrazione, prima su spinta sistemica con l’inizio della crisi, poi tentando una prima ripresa, per poi collassare ulteriormente a seguito della stretta fiscale voluta dal governo Monti e portata avanti anche dai successori.
Crescita reale Paesi G7

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Come si può vedere, tutti i Paesi del G7 hanno avuto una crescita convergente del PIL fino all’esplosione della crisi finanziaria che culminò nel crac di Lehman Brothers, per poi crollare tra il 2008:Q2 e il 2009:Q3, per poi cercare una risalita. Continua a leggere su The Fielder
Pubblicato da Paolo Cardena a 15:00

http://www.vincitorievinti.com/2015/04/ ... per-i.html

certamente in fatto di ottimismo siamo i primi al mondo........ma non i resta che quello [:291] [:291]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 04/04/2015, 17:35 
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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 04/04/2015, 17:38 
tte oramai alla mafia in tanti ci si sono abituati,grz ai vari direttori d'orchestra che si sono succeduti...... [:294] [:294]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 04/04/2015, 18:06 
Lettura consigliatissima!!! Un articolo veramente eccezionale da leggere e far leggere! Se lo leggete, dite la Vs nei commenti

DOSSIER - I SUPERMERCATI: hanno fatto chiudere i nostri negozi, e una volta conquistato il mercato hanno aumentato i prezzi! Hanno fatto chiudere le nostre aziende, perché importano di tutto dal 3° mondo. Hanno fatto chiudere prima alimentari, fruttivendoli, macellerie, pescherie, etc e poi tutti gli altri settori!
Hanno fatto perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro a negozianti e imprenditori, per offrire posti di lavoro precari e sottopagati. E I GOVERNI HANNO CONSENTITO TUTTO QUESTO....

Chi oggi ha 20 anni o giù di lì, è nato nell'epoca dei supermercati, della grande distribuzione, ma chi come me è già negli 'anta', non potrà che confermare quanto voglio scrivere, in particolare per farlo sapere ai giovani che non hanno vissuto queste vicende. Ma anche molti che le hanno vissute, non 'razionalizzano' come sono andate le cose, una regia occulta perfetta.

Fino agli anni 80' non esistevano i supermercati, e tutte le famiglie italiane facevano la spesa nei negozi di generi alimentari, dal fruttivendolo, dal macellaio e nelle pescherie, dal panettiere, fino a qualche anno prima anche nelle latterie, che vendevano latte prodotto nel territorio... che nostalgia amici.

Una mia parente stretta ha avuto un alimentari, pertanto so abbastanza bene come funzionavano le cose.

Lei si approvvigionava dei prodotti che vendeva prevalentemente in 3 modi:

Passavano i "viaggiatori", ovvero il camioncino dell'azienda casearia, oppure del salumificio, etc. che forniva i negozianti della zona. L'ordine della merce veniva concordato, anche al telefono, via fax ma certo non email, oppure consegnato di volta in volta al rappresentante, ma alcuni prodotti potevi decidere anche sul momento di acquistarli, in base alla disponibilità presente sul camioncino. Alcuni fornitori passavano quasi quotidianamente, altri ogni due, tre settimane in base ai prodotti. Quello dei latticini passava spesso, quello che portava i prosciutti ogni due settimane era sufficiente. Dovevi stare attento a comprare prodotti che non rimanessero li a muffire, ma nemmeno troppo poco, o restavi sprovvisto alcuni giorni e perdevi vendite. Ma bene o male i clienti erano sempre gli stessi, salvo qualcuno di passaggio, e quindi conoscevi le abitudini delle persone, sapevi cosa comprare e cosa non comprare, anche il pane molti se lo facevano "mettere da parte", lo prenotavano e il commerciante annotava il nome sul sacchetto. Quante volte sono andato a prendere il pane della mamma, da bambino!
C'erano i distributori della zona: le aziende più grandi e organizzate hanno dei distributori di zona, con giacenze in magazzino di merce. Potevi andare a caricarla con il Fiorino (Fiorino il mezzo commerciale fiat) oppure concordavi la consegna. La mia parente si approvvigionava così di prodotti quali pasta, crackers, fette biscottate, cibi in scatola etc.
Andavi dal produttore direttamente! In alcune zone d'Italia, molti commercianti, e persino alcuni cittadini, andavano dai produttori della zona, acquistavi direttamente. In alcune regioni questa tradizione, seppure molto meno, resiste ancora oggi, nei centri urbani grandi era più difficoltoso.

LA FRUTTA:
C'erano i fruttivendoli, ed i grossisti che li rifornivano. A parte i prodotti non producibili in Italia, come le banane e pochi altri, le merci provenivano dal territorio, o comunque più vicino possibile, anche per limitare costi di consegna, etc. Le insalate, i pomodori, e molti altri prodotti erano di zona, "nostrali" come dicevano gli anziani commercianti. Le mele del trentino, i kiwi dell'agropontino e altre produzioni caratteristiche di alcune zone venivano spedite nelle altre regioni ai grossisti.


I nostri agricoltori stavano bene, facevano affari, e la differenza tra prezzo all'origine e quello al banco, era ben proporzionato. L'agricoltore vendeva al grossista, che ricaricava qualcosa, e forniva il commerciante, che a sua volta ricaricava il guadagno. ANDAVA BENE A TUTTI E TRE, e il prezzo era inferiore a quello di oggi, se paragonato e proporzionato.

Oggi invece, cari amici, le grandi lobby hanno fatto chiudere le nostre aziende agricole, oppure sopravvivono e guadagno pochissimo, in quanto la grande distribuzione impone prezzi bassissimi, o acquista dall'estero!!! Le nostre aziende hanno chiuso, ne sono rimaste poche, e oltretutto portano sulle nostre tavole prodotti avvelenati, come hanno mostrato recentemente "Le Iene" (leggete questo articolo dell'amico Alessandro Raffa di nocensura in merito) poichè in nord Africa come altrove fuori dall'Europa, è ancora consentito l'uso di pesticidi velenosissimi e cancerogeni, messi al bando dall'UE. Sono tossici i pesticidi consentiti, figuriamoci questi, che hanno una resa eccezionale, ma rovinano la salute. L'UE dovreebbe bloccare le importazioni da chi usa questi veleni, ma non avviene e c'è pochisssssimi controlli, e il 50% dei campioni analizzati dalle Iene erano avvelenati, sia da sostanze lecite ma in dosi 5 volte più alte del consentito, sia da veleni cancerogeni illegali.

Torniamo alla grande distribuzione.

Negli anni 80' aprirono i primi supermercati, e da subito fecero crollare gli affari del "commerciante sotto casa", poiché i supermercati, acquistando elevati quantitativi dei prodotti, direttamente dai produttori (senza far ricorso a grossisti) riuscivano a fare dei prezzi sensibilmente più bassi.

Ma sopratutto, in quel periodo miravano a conquistare il mercato, e avevano margini di guadagno molto minori a quelli di oggi! Hanno messo fuori mercato gli alimentari, li hanno fatti chiudere e una volta che hanno assunto il controllo totale della distribuzione di cibo, hanno fatto "cartello" tra loro per non farsi concorrenza al ribasso, e hanno aumentato i prezzi!

I negozi di generi alimentari, dai quali tutti si approvvigionavano di cibo, hanno visto crollare il loro volume d'affari, perché ben presto solo gli anziani (che non guidano, si muovono male, hanno difficoltà a spostare buste pesanti, etc) rimasero fedeli al loro commerciante sotto casa. (Ovviamente alcuni anziani iniziarono a recarsi ai supermercati, magari aiutati dai figli, etc. ma molti rimasero fedeli all'alimentari)

La maggioranza delle famiglie modificò le proprie abitudini: anziché acquistare il cibo pressoché quotidianamente da alimentari, macellerie, pescherie, fruttivendolo etc, iniziarono a fare una grossa spesa settimanale di generi alimentari dal supermercato, acquistando dall'alimentari sotto casa solo il pane fresco e quello di cui ti veniva voglia, senza recarti a fare la fila al supermercato. Una sera un etto di prosciutto, poi una mozzarella, etc.

IL CROLLO FU TALE CHE IL 90% DEGLI ALIMENTARI HANNO CHIUSO I BATTENTI ENTRO 10 ANNI DALLA NASCITA DEI SUPERMERCATI!

Che inizialmente, proponevano solo prodotti confezionati, ma ben presto hanno allestito MACELLERIE, REPARTI PESCHERIA, REPARTO ORTOFRUTTA, etc. facendo CHIUDERE I BATTENTI ANCHE AL 90% DELLE ATTIVITA' MENZIONATE!
MIGLIAIA DI FAMIGLIE ITALIANE HANNO PERDUTO LA PROPRIA ATTIVITA': e generalmente, erano attività redditizie, nelle quali lavorava una famiglia. Un buon alimentari poteva guadagnare (guadagno netto) dai 3 ai 5 milioni di lire "puliti" al mese, talvolta anche di più. Al posto di questi posti di lavoro, ne sono stati creati altri, da dipendenti, con contratti oggi precari e sottopagati.

Il guadagno che entrava nelle tasche di MIGLIAIA E MIGLIAIA di famiglie italiane, a livello globale si parla di centinaia di migliaia tra alimentari, fruttivendoli, macellerie, pescherie, etc CON L'AVVENTO DEI CENTRI COMMERCIALI, ENTRA NELLE TASCHE DI POCHI LOBBISTI

E questo ha IMPOVERITO notevolmente la società. Perché le famiglie dei commercianti, se guadagnavano bene, investivano sul territorio, facevano girare l'economia... i lobbisti invece no. Hanno le sedi legali nei paradisi fiscali, e DEPREDANO IL TERRITORIO in cambio di posti di lavoro sottopagati! Soldi che finiscono alle Cayman...

DOPO ESSERSI IMPADRONITI DEL MERCATO DEL CIBO A 360° i nostri amici lobbisti hanno pensato bene di volgere il loro sguardo agli altri settori: facendo chiudere negozi di arredamento, e di molte altre categorie... quello che vendono lo sapete.

E anche qua valgono le stesse riflessioni proposte sopra, ovviamente.

MA QUESTI NON HANNO DISTRUTTO SOLO IL TESSUTO COMMERCIALE: MA ANCHE QUELLO INDUSTRIALE!!! PERCHE' SE IL COMMERCIANTE SI RIFORNIVA DAI PRODUTTORI DI ZONA, I PIU' VICINI, O COMUNQUE "NAZIONALI", LA GRANDE DISTRIBUZIONE SI RIFORNISCE ALL'ESTERO, LADDOVE LE MULTINAZIONALI SFRUTTANO MANODOPERA A BASSISSIMO COSTO, MODERNI SCHIAVI LEGALIZZATI CHE ANZICHE' AVERE LE CATENE ALLE GAMBE SONO COSTRETTI A LAVORARE 15 ORE AL GIORNO PER POCHI DOLLARI, PER SOPRAVVIVERE

Ed i nostri produttori hanno chiuso, mandando a casa milioni di persone.
Se i politici avessero voluto fare gli interessi della popolazione, avrebbero impedito tutto questo. Sarebbe stato sufficiente imporre dazi doganali: anziché produrre in Italia una scarpa al costo di 10 euro, vai a produrre nel sud-est asiatico per 1 euro? E io ti chiedo 9 euro di dazi doganali! Rendendo impossibile importare prodotti. Invece i dazi doganali sono stati inadeguati, incidevano poco e rendevano comunque conveniente la delocalizzazione o l'importazione dall'estero. Anziché chiedere i 9 euro sopracitati, chiedevano 50 centesimi, rendendo conveniente queste pratiche che hanno distrutto il mercato italiano, il nostro commercio, le piccole-medie imprese, che erano la ricchezza dell'italia, la spina dorsale dell'economia, categorie che stavano bene economicamente e facevano stare bene perché facevano girare l'economia! Con 800 euro al mese e l'affitto o il mutuo da pagare a girare sono solo le "scatole", ed il crollo dei consumi ha fatto chiudere altre aziende, una spirale di devastazione economica. Con l'UE poi abbiamo aggiunto alla concorrenza estera anche quella interna, dell'est europeo

DIETRO ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE OVVIAMENTE CI SONO LE POTENTI LOBBY, GRUPPI MULTINAZIONALI ALLA BASE DEI QUALI CI SONO LE BANCHE, LE POTENTISSIME BANCHE, GOLDMAN SACHS, JP MORGAN, MORGAN STANLEY E MOLTE ALTRE.

In molti casi la grande distribuzione ha iniziato anche a produrre (sempre nel sud del mondo) parte della merce in vendita.

E' CONVENUTO AGLI ITALIANI METTERSI IN MANO A QUESTE GRANDI MULTINAZIONALI? FAR CHIUDERE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI NEGOZIANTI, ETC?

Inizialmente facendo la spesa al supermercato risparmiavi, è innegabile, in questo modo hanno conquistato il mercato, sbaragliato la concorrenza del piccolo commerciante che non poteva competere. E quando hanno conquistato il mercato, i prezzi sono iniziati a lievitare...E OGGI SPENDIAMO, IN PROPORZIONE, MOLTO DI PIU' DI QUANTO SI SPENDEVA 30 ANNI FA PER FARE LA SPESA, PER SFAMARE UNA FAMIGLIA!!!

I produttori di arance vengono presi per il collo: "ti compriamo tutto il raccolto, ma a 5 centesimi al kg, ok? Altrimenti compro le arance tunisine che mi costano 3 centesimi al kg, prendere o lasciare?" E SE NON VOGLIONO FAR MARCIRE I PRODOTTI LASCIANDOLI SUGLI ALBERI (raccoglierli senza venderli sarebbe solo un costo aggiuntivo) DEVONO ACCETTARE QUESTE CONDIZIONI... capite?

Poi ci meravigliamo se nei campi, a Rosarno, impiegano, per 10 euro al giorno, dei poveri disperati stranieri? Il produttore per riuscire a guadagnare qualcosa, e ben poco, con quei prezzi bassi, è COSTRETTO ad utilizzare manodopera sfruttatissima e utilizzare pesticidi per massimizzare il raccolto e aumentare il profitto.


Arance che poi arrivano sugli scaffali del supermercato a 2€ al chilogrammo!!! Se al produttore anziché arrivare 5 cent al chilo ne arrivassero 30, potrebbe certamente dare lavoro dignitoso ai lavoratori. Poi in alcuni territori c'è il problema della criminalità organizzata, ma la questione è quella.

CAPITE COSA è SUCCESSO?

Il popolo, ignaro, si è consegnato a queste lobby... e oggi se vogliamo mangiare, dobbiamo rivolgerci a loro. Almeno nel 90% del territorio italiano la situazione è questa! Immaginatevi cosa accadrebbe, nei grandi centri urbani - Roma, Milano, Torino, Napoli, etc etc - se di punto in bianco, chiudessero tutti i supermercati. Milioni di persone non saprebbero dove approvvigionarsi di cibo. Il potere che hanno queste lobby, se ci pensate, è IMMENSO!

UNA CLASSE POLITICA SERIA, CHE HA A CUORE LE SORTI DI QUESTO PAESE, AVREBBE IMPEDITO TUTTO QUESTO.

MA UNA CLASSE POLITICA DI DISONESTI INVECE PREFERIREBBE LUCRARE SU TUTTO QUESTO, INVESTENDO SOLDI PER PARTECIPARE AL BUSINESS, OPPURE INCASSANDO MAZZETTE MILIONARIE DA LOBBY CHE AVRANNO INTROITI MILIARDARI, PER SVENDERE IL PAESE.

GIUDICATE VOI QUAL è IL NOSTRO CASO...

Poi parlano di crisi, di superare la crisi, di posti di laovro...e la gente gli crede!
Ragazzi la situazione è grave, molto grave... e non potrà che peggiorare, è palese. Purtroppo però molti non lo capiscono.

Questo perché politici e mass media NON NE PARLANO, E ANZI OCCULTANO la questione, distraendo e deviando la colpa verso altre vicende, magari il barista sotto casa che non fa uno scontrino...

I grandi media si dividono in 2 categorie: quelli controllati direttamente dall'elite, e quelli controllati attraverso contratti pubblicitari: le grandi multinazionali investono ogni anno decine, se non centinaia, di milioni di euro in pubblicità, e sono gestite per lo più da poche, ma influenti agenzie. Se un giornale attacca un'azienda gestita dall'agenzia, rischia che questa non gli passi più la pubblicità... necessaria per sopravvivere. Se invece un media difende a spada tratta i loro interessi, anche a costo di mentire spudoratamente, magari ottiene maggiori investimenti... ecco spiegato il servilismo e l'intoccabilità di certi grandi marchi e/o gruppi.

Mi fermo qua, per ora, per evitare di dilungarmi ulteriormente, ma torneremo sulla questione. Collegatevi alla nostra pagina Facebook per restare aggiornati!

LA QUESTIONE DESCRITTA SOPRA è STATA UNA BELLA MAZZATA PER L'ITALIA E PER GLI ITALIANI, CHE SI SONO IMPOVERITI: il "ceto medio" che ci contraddistingueva è ormai venuto meno, ormai la divisione è sempre più tra ricchi e poveri, come nel terzo mondo. E' ciò che stiamo diventando.

Nel corso della storia, molte nazioni e popoli ricchi e potenti, hanno avuto un declino inarrestabile fino a raggiungere la povertà. Aree che un tempo erano prospere e ricche, oggi sono lande desolate dalla miseria, così come alcune zone dove oggi c'è benessere un tempo erano poverissime. E l'Italia, sta per avere il suo declino, deciso a tavolino da qualcuno.

Per arrivare al livello di declino raggiunto ovviamente non bastava quanto descritto sopra, pur essendo una grande mazzata. Le cause della crisi sono da ricercare nel sistema monetario, bancario e finanziario, ovvero nella mancanza di sovranità monetaria e l'assoggettamento a un debito pubblico inestinguibile, che ci costa 100 miliardi all'anno solo di interessi!! Soldi che dall'economia reale vengono sottratti e condotti nei caveau delle banche! In questo articolo di nocensura ci trovate descritte tutte le cause del declino.

Veritanwo


PS: La riproduzione dell'articolo è libera, però citate veritanwo come autore e fonte, con link attivo, come facciamo sempre noi, del resto, e tutti i blogger corretti nei confronti di chi dedica ore del proprio tempo alla scrittura di articoli per il bene comune...


http://www.nocensura.com/2015/04/ecco-c ... ti-ci.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 04/04/2015, 19:51 
EUROPA, NEL 1997 CRAXI AVEVA PREVISTO TUTTO
"Si presenta l'Europa come una sorta di paradiso terrestre, ma nel migliore dei casi l'Europa per noi sarà un limbo, nel peggiore delle ipotesi sarà un INFERNO"... Fa una certa impressione ascoltare queste parole di Craxi, pronunciate nel 1997, quando tutti erano euro-innamorati, visto che ci avevano fatto percepire l'Europa - come dice Craxi - "come un paradiso terrestre...

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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 05/04/2015, 08:55 
greenwarrior ha scritto:
EUROPA, NEL 1997 CRAXI AVEVA PREVISTO TUTTO
"Si presenta l'Europa come una sorta di paradiso terrestre, ma nel migliore dei casi l'Europa per noi sarà un limbo, nel peggiore delle ipotesi sarà un INFERNO"... Fa una certa impressione ascoltare queste parole di Craxi, pronunciate nel 1997, quando tutti erano euro-innamorati, visto che ci avevano fatto percepire l'Europa - come dice Craxi - "come un paradiso terrestre...

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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 05/04/2015, 11:30 
caro Rico e cari amici,
Cita:
Bisogna fare come in Cina

giusto per...

della serie... la disinformazione corre sul web [8D]

si tratta del GIAPPONE non della CINA
(come si nota anche dai commenti su youtube)
anche perché la scena l'avevo vista prima che nascesse internet [;)]

ciao
mauro



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