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Re: ATTENTATI ...

03/04/2017, 22:34

I MANDANTI MORALI DOVREMMO CONOSCERLI

Maurizio Blondet 3 aprile 2017 http://www.maurizioblondet.it/mandanti-morali-dovremmo-conoscerli/#respond


“E’ stato Putin”-il primo a buttarla lì è stato il noto Edward Luttwak, “ interpellato da Affari Italiani: “Tutto è possibile, incluso il fatto che si tratti di strategia della tensione. Si moltiplicano le dimostrazioni contro il presidente Putin e le bombe potrebbero servire a ricordare alla gente e all’opinione pubblica russa quanto sia importante l’ordine pubblico. Questa non è la mia tesi ma è certamente una possibile spiegazione di quanto accaduto oggi in Russia. Siamo alla pura speculazione, ma le possibili spiegazioni sono tre: un pazzo (o un gruppo di pazzi), il solito islamico o una mossa del regime di Mosca per contrastare l’ondata crescente di dimostrazioni anti-Putin””.

In serata, tale Emanuela Falcetti su Rai 1 già diffondeva il noto dubbio: “E’ stato Putin”. Ora dopo ora, sta diventando il mainstream. E’ stato Putin perché preoccupato del rivale Navalny. Il rivale del 5%.

Ha ragione Mauro Bottarelli: “Miracolo a San Pietroburgo! Se le bombe sono per Putin, il complottismo va in onda tra gli applausi”.

Miracolo a San Pietroburgo! Se le bombe sono per Putin, il complottismo va in onda tra gli applausi


Lo riprendo: “Sette ore prima dell’attentato, su un profilo Instagram registrato da un utente a nome “Sdegno” compariva la fotografia di un involucro di cartone e la seguente scritta: “Da tempo qui non accade un attentato, oggi accadrà. Aspettatevelo”.

Mentre su Telegram da qualche giorno campeggiava questa immagine:
ImmagineStessa grafica di “Dabiq”
Che vi ricorda questa immagine? A me ricorda “Dabiq”, la celebre rivista dell’ISIS, patinata, hollywoodiana, introvabile nelle edicole ( meno male che Rita Katz viene in possesso di una copia e la diffonde sul web). Stessa grafica sapiente. Stesso stile. Stessi retorici slogan in inglese. Perché la rivista dello Stato Islamico è in inglese?


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Vediamo alcune notizie di questi giorni che possono dare una mano:


Katar: 200 milioni per ammazzare Al Sissi

L’emiro del Katar ha stanziato 200 milioni di dollari per far assassinare il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sissi: lo ha rivelato il giornale libanese Ad-Diyar, che fornisce i particolari. I servizi del Katar avrebbero mobilitato per la bisogna un gruppo di Fratelli Musulmani, incaricandoli di dinamitare la vettura del presidente egiziano.

Messo in allarme dopo la neutralizzazione di un gruppo di terroristi katari ed egiziani, Al Sissi ha lanciato un ultimatum, minacciando di bombardare Doha. L’emiro del Katar, Tamim ben Hamad, ha ricevuto l’ultimatum “attraverso un paese terzo”.

Effettivamente si è notato che al 28 mo vertice della Lega Araba, tenutosi in Giordania dal 29 marzo scorso, al-Sissi ha abbandonato la sala quando l’emiro Tamim ben Hamad ha presola parola.

Secondo il giornale libanese, i servizi Usa avrebbero ingiunto al Katar di tagliar corto con questa iniziativa, senza essere obbediti. Dal luglio 2013, quando Al Sissi ha detronizzato in Egitto Mohammed Morsi, capo dei Fratelli Musulmani, i rapporti col Katar – che sostiene apertamente i Fratelli e le loro iniziative terroristiche anche in Siria – si sono degradate al punto, che autorità dei due paesi spesso litigano in pubblico su temi apparentemente secondari.

Mosca ed Ankara di nuovo ai ferri corti.

“I turchi si ostinano a ostacolare il regolare svolgimento dell’esportazione dei nostri convogli di grano e cereali”, ha dichiarato sabato Arkady Dvorkovich, vice primo ministro russo, “potrebbe seguire una reazione da parte nostra ad ogni momento. Tuttavia si spera in un ritorno alla ragione da parte turca. Del resto dovrebbero cominciare colloqui per la soluzione dei problemi e noi lavoriamo perché un incontro abbia luogo”. Il fatto paradossale è che la Turchia è il primo importatore di cereali russi (l’Egitto è il secondo) , le cui esportazioni sono vitali per la Russia.

Alcune ore dopo, nella notte di domenica, raid russi hanno colpito in Siria, ad Idlib, i terroristi Jaïsh al-Islam et Ahrar al-Cham nella località di Babasqa, tanto vicine al confine turco che alcuni osservatori ritengono i caccia russi abbiano sconfinato. Quelli sono i terroristi su cui Ankara contava per ritagliarsi un pezzo di Siria da smembrare. Erdogan, sconfitto nel suo doppio gioco, sta di nuovo cambiando cavallo, facendo il nemico di Mosca e avvicinandosi al Pentagono.

Come si sa, il generale Mattis ha mandato silenziosamente 400 Marines in Siria a metà gennaio, senza chiedere permesso al governo di Damasco, pretesamente per assistere con l’artiglieria le milizie siriane che “combattono l’ISIS”, ovviamente con l’accordo con Erdogan, perché le truppe sono passate dalla Turchia. Poi, il 30 marzo, un portavoce del Pentagono ha annunciato: manderemo altre truppe, ma d’ora in poi senza rivelare il dove e il quanto, per mantenere “la sorpresa tattica”.

http://www.latimes.com/politics/la-na-trump-deployment-20170330-story.html

“Washington si serve delle opearzioni di Rakka per smembrare la Siria”, ha denunciato a Sputnik News Halaf al Miftah, membro del direttivo del partito Baas siriano: “Lo scopo non è la lotta contro i terroristi, ma di modificare le frontiere in Medio Oriente, annientare lo stato siriano e creare entità federali”. Il Progetto Kivunim.

D’altra parte il 22-23 marzo, durante la riunione a Washington della cosiddetta “Coalizione anti-Daesh”, i 68 stati riuniti dagli Usa per questa finzione, gli europei si sono opposti alla idea di Tillerson (il segretario di Stato di Trump), una volta liberata Rakka, di restituirla alla sua popolazione oggi sfollata e fuggiasca: siccome quella popolazione è massicciamente pro-Assad, la cocnlusione è che la città verrebbe restituita al governo di Damasco. Come?, s’è indignato a nome degli europei,il ministro degli esteri del Portogallo Augusto Santos Silva: L’Europa “ha il dovere morale di proseguire il suo sforzo di protezione dei rifugiati che sono fuggiti “dalla dittatura sanguinaria”, non possono permette che Rakka sia liberata per poi cadere nelle mani dell’esercito siriano, che è peggio di Daesh. Insomma la stessa posizione da cinque anni. La scelta di far parlare il portoghese non è casuale, secondo Meyssan: Santos Silva è stato ministro di Antonio Gutierrez, il socialcomunista che oggi – per volontà di Obama – è segretario generale delle Nazioni Unite.

Sempre secondo Meyssan, i britannici e i francesi sono dietro a questa uscita; e sul campo avrebbero coordinato i recenti attacchi a Damasco e Hama per indebolire la forza siriana attorno a Rakka: “Gli europei sperano di organizzare la fuga dei jihadisti verso la frontiera russa”. I loro jihadisti. Quelli che “sul terreno fanno un buon lavoro” , come disse a suo tempo Laurent Fabius, il ministro di Hollande.

http://www.voltairenet.org/article195783.html

E’ appena il caso di ricordare gli attacchi aerei israeliani in violazione di ogni diritto in Siria, secondo Damasco sarebbero un “tentativo disperato”, da parte di Tel Aviv, di “sollevare il morale” di Daesh, “distogliendo l’attenzione dalle vittorie che l’Esercito Arabo Siriano sta ottenendo contro le organizzazioni terroristiche”, si legge in un comunicato ripreso da Press TV. Sembra che un caccia israeliano sia stato abbattuto dureante queste operazioni; cosa che Sion nega. Ricordiamo anche il recente colloquio voluto da Netanyahu con Putin, pieno di coperte minacce.

Abbiamo creato un Frankenstein”



Lo disse – ricordo ancora una volta – il generale Wesley Clark – l’ex comandante supremo NATO in Europa, quello che guidò la guerra alla Serbia ai tempi di Clinton . Alla CNN il 21 febbraio 2015, disse: “..Abbiamo reclutato Zeloti e estremisti takfiri”, creato “un Frankenstein”; in quell’intervista spiegò anche: “L’ISIS è stato creato dai nostri alleati per battere fino alla morte Hezbollah”. Intendeva: creato dalla monarchia Saudita per debellare la componente sciita che vive in Libano, Hezbollah. Intendeva anche lo stato sionista. https://www.youtube.com/watch?v=QHLqaSZPe98


Guarda su youtube.com



Chi sia stato a mettere le bombe per uccidere inermi nella metropolitana di San Pietroburgo, non so. Ma sui mandanti ho qualche sospetto. Cercate uno Stato, o un superstato, che ha l’abitudine di ammazzare all’estero. Che da vent’anni destabilizza, sovverte, arma terroristi. Che anche in questi giorni fa strage di civili in Yemen. Che infrange e calpesta il diritto internazionale, e non riconosce la legittimità di Stati che, a a suo arbitrio, definisce nemici. Cercate uno stato o un superstato che compie false flags, che impone sanzioni alla Russia, che ha creato il Frankenstein e l’IS; che ha dato l’esempio malvagio, spingendo altri stati alla certezza che si può violare il diritto internazionale impunemente.

http://www.maurizioblondet.it/mandanti- ... onoscerli/

Re: ATTENTATI ...

04/04/2017, 09:29

Wolframio ha scritto:
I MANDANTI MORALI DOVREMMO CONOSCERLI

Maurizio Blondet 3 aprile 2017 http://www.maurizioblondet.it/mandanti-morali-dovremmo-conoscerli/#respond


“E’ stato Putin”-il primo a buttarla lì è stato il noto Edward Luttwak, “ interpellato da Affari Italiani: “Tutto è possibile, incluso il fatto che si tratti di strategia della tensione. Si moltiplicano le dimostrazioni contro il presidente Putin e le bombe potrebbero servire a ricordare alla gente e all’opinione pubblica russa quanto sia importante l’ordine pubblico. Questa non è la mia tesi ma è certamente una possibile spiegazione di quanto accaduto oggi in Russia. Siamo alla pura speculazione, ma le possibili spiegazioni sono tre: un pazzo (o un gruppo di pazzi), il solito islamico o una mossa del regime di Mosca per contrastare l’ondata crescente di dimostrazioni anti-Putin””.

In serata, tale Emanuela Falcetti su Rai 1 già diffondeva il noto dubbio: “E’ stato Putin”. Ora dopo ora, sta diventando il mainstream. E’ stato Putin perché preoccupato del rivale Navalny. Il rivale del 5%.

Ha ragione Mauro Bottarelli: “Miracolo a San Pietroburgo! Se le bombe sono per Putin, il complottismo va in onda tra gli applausi”.

Miracolo a San Pietroburgo! Se le bombe sono per Putin, il complottismo va in onda tra gli applausi


Lo riprendo: “Sette ore prima dell’attentato, su un profilo Instagram registrato da un utente a nome “Sdegno” compariva la fotografia di un involucro di cartone e la seguente scritta: “Da tempo qui non accade un attentato, oggi accadrà. Aspettatevelo”.

Mentre su Telegram da qualche giorno campeggiava questa immagine:
ImmagineStessa grafica di “Dabiq”
Che vi ricorda questa immagine? A me ricorda “Dabiq”, la celebre rivista dell’ISIS, patinata, hollywoodiana, introvabile nelle edicole ( meno male che Rita Katz viene in possesso di una copia e la diffonde sul web). Stessa grafica sapiente. Stesso stile. Stessi retorici slogan in inglese. Perché la rivista dello Stato Islamico è in inglese?


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Vediamo alcune notizie di questi giorni che possono dare una mano:


Katar: 200 milioni per ammazzare Al Sissi

L’emiro del Katar ha stanziato 200 milioni di dollari per far assassinare il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sissi: lo ha rivelato il giornale libanese Ad-Diyar, che fornisce i particolari. I servizi del Katar avrebbero mobilitato per la bisogna un gruppo di Fratelli Musulmani, incaricandoli di dinamitare la vettura del presidente egiziano.

Messo in allarme dopo la neutralizzazione di un gruppo di terroristi katari ed egiziani, Al Sissi ha lanciato un ultimatum, minacciando di bombardare Doha. L’emiro del Katar, Tamim ben Hamad, ha ricevuto l’ultimatum “attraverso un paese terzo”.

Effettivamente si è notato che al 28 mo vertice della Lega Araba, tenutosi in Giordania dal 29 marzo scorso, al-Sissi ha abbandonato la sala quando l’emiro Tamim ben Hamad ha presola parola.

Secondo il giornale libanese, i servizi Usa avrebbero ingiunto al Katar di tagliar corto con questa iniziativa, senza essere obbediti. Dal luglio 2013, quando Al Sissi ha detronizzato in Egitto Mohammed Morsi, capo dei Fratelli Musulmani, i rapporti col Katar – che sostiene apertamente i Fratelli e le loro iniziative terroristiche anche in Siria – si sono degradate al punto, che autorità dei due paesi spesso litigano in pubblico su temi apparentemente secondari.

Mosca ed Ankara di nuovo ai ferri corti.

“I turchi si ostinano a ostacolare il regolare svolgimento dell’esportazione dei nostri convogli di grano e cereali”, ha dichiarato sabato Arkady Dvorkovich, vice primo ministro russo, “potrebbe seguire una reazione da parte nostra ad ogni momento. Tuttavia si spera in un ritorno alla ragione da parte turca. Del resto dovrebbero cominciare colloqui per la soluzione dei problemi e noi lavoriamo perché un incontro abbia luogo”. Il fatto paradossale è che la Turchia è il primo importatore di cereali russi (l’Egitto è il secondo) , le cui esportazioni sono vitali per la Russia.

Alcune ore dopo, nella notte di domenica, raid russi hanno colpito in Siria, ad Idlib, i terroristi Jaïsh al-Islam et Ahrar al-Cham nella località di Babasqa, tanto vicine al confine turco che alcuni osservatori ritengono i caccia russi abbiano sconfinato. Quelli sono i terroristi su cui Ankara contava per ritagliarsi un pezzo di Siria da smembrare. Erdogan, sconfitto nel suo doppio gioco, sta di nuovo cambiando cavallo, facendo il nemico di Mosca e avvicinandosi al Pentagono.

Come si sa, il generale Mattis ha mandato silenziosamente 400 Marines in Siria a metà gennaio, senza chiedere permesso al governo di Damasco, pretesamente per assistere con l’artiglieria le milizie siriane che “combattono l’ISIS”, ovviamente con l’accordo con Erdogan, perché le truppe sono passate dalla Turchia. Poi, il 30 marzo, un portavoce del Pentagono ha annunciato: manderemo altre truppe, ma d’ora in poi senza rivelare il dove e il quanto, per mantenere “la sorpresa tattica”.

http://www.latimes.com/politics/la-na-trump-deployment-20170330-story.html

“Washington si serve delle opearzioni di Rakka per smembrare la Siria”, ha denunciato a Sputnik News Halaf al Miftah, membro del direttivo del partito Baas siriano: “Lo scopo non è la lotta contro i terroristi, ma di modificare le frontiere in Medio Oriente, annientare lo stato siriano e creare entità federali”. Il Progetto Kivunim.

D’altra parte il 22-23 marzo, durante la riunione a Washington della cosiddetta “Coalizione anti-Daesh”, i 68 stati riuniti dagli Usa per questa finzione, gli europei si sono opposti alla idea di Tillerson (il segretario di Stato di Trump), una volta liberata Rakka, di restituirla alla sua popolazione oggi sfollata e fuggiasca: siccome quella popolazione è massicciamente pro-Assad, la cocnlusione è che la città verrebbe restituita al governo di Damasco. Come?, s’è indignato a nome degli europei,il ministro degli esteri del Portogallo Augusto Santos Silva: L’Europa “ha il dovere morale di proseguire il suo sforzo di protezione dei rifugiati che sono fuggiti “dalla dittatura sanguinaria”, non possono permette che Rakka sia liberata per poi cadere nelle mani dell’esercito siriano, che è peggio di Daesh. Insomma la stessa posizione da cinque anni. La scelta di far parlare il portoghese non è casuale, secondo Meyssan: Santos Silva è stato ministro di Antonio Gutierrez, il socialcomunista che oggi – per volontà di Obama – è segretario generale delle Nazioni Unite.

Sempre secondo Meyssan, i britannici e i francesi sono dietro a questa uscita; e sul campo avrebbero coordinato i recenti attacchi a Damasco e Hama per indebolire la forza siriana attorno a Rakka: “Gli europei sperano di organizzare la fuga dei jihadisti verso la frontiera russa”. I loro jihadisti. Quelli che “sul terreno fanno un buon lavoro” , come disse a suo tempo Laurent Fabius, il ministro di Hollande.

http://www.voltairenet.org/article195783.html

E’ appena il caso di ricordare gli attacchi aerei israeliani in violazione di ogni diritto in Siria, secondo Damasco sarebbero un “tentativo disperato”, da parte di Tel Aviv, di “sollevare il morale” di Daesh, “distogliendo l’attenzione dalle vittorie che l’Esercito Arabo Siriano sta ottenendo contro le organizzazioni terroristiche”, si legge in un comunicato ripreso da Press TV. Sembra che un caccia israeliano sia stato abbattuto dureante queste operazioni; cosa che Sion nega. Ricordiamo anche il recente colloquio voluto da Netanyahu con Putin, pieno di coperte minacce.

Abbiamo creato un Frankenstein”



Lo disse – ricordo ancora una volta – il generale Wesley Clark – l’ex comandante supremo NATO in Europa, quello che guidò la guerra alla Serbia ai tempi di Clinton . Alla CNN il 21 febbraio 2015, disse: “..Abbiamo reclutato Zeloti e estremisti takfiri”, creato “un Frankenstein”; in quell’intervista spiegò anche: “L’ISIS è stato creato dai nostri alleati per battere fino alla morte Hezbollah”. Intendeva: creato dalla monarchia Saudita per debellare la componente sciita che vive in Libano, Hezbollah. Intendeva anche lo stato sionista. https://www.youtube.com/watch?v=QHLqaSZPe98


Guarda su youtube.com



Chi sia stato a mettere le bombe per uccidere inermi nella metropolitana di San Pietroburgo, non so. Ma sui mandanti ho qualche sospetto. Cercate uno Stato, o un superstato, che ha l’abitudine di ammazzare all’estero. Che da vent’anni destabilizza, sovverte, arma terroristi. Che anche in questi giorni fa strage di civili in Yemen. Che infrange e calpesta il diritto internazionale, e non riconosce la legittimità di Stati che, a a suo arbitrio, definisce nemici. Cercate uno stato o un superstato che compie false flags, che impone sanzioni alla Russia, che ha creato il Frankenstein e l’IS; che ha dato l’esempio malvagio, spingendo altri stati alla certezza che si può violare il diritto internazionale impunemente.

http://www.maurizioblondet.it/mandanti- ... onoscerli/



ma si infatti..
se gli attentati sono in occidente
i complottisti sono matti,

invece x quelli in oriente
tutti sono autorizzati al complottismo..

"fate pure, complottate pure, siete liberi di farlo..!
SFOGATEVI..!"

DELIRIO..

sui mandanti sappiamo chi sono..

su raqqa non s'è capito..
ma se gli sfollati non possono rientrarvi
allora chi ci va?


comunque c'è di buono che
almeno putin e trump si sono telefonati,
hanno rotto il ghiaccio..

Re: ATTENTATI ...

04/04/2017, 14:32

Russia nel mirino.....
Russia, due poliziotti uccisi da un gruppo islamista

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/rus ... 82535.html

E' strana la stampa specie quella europea che bolla come attacco alla democrazia e ai nostri valori ogni qualvolta l'Isis colpisce l'Europa ma definisce punizione l'attacco a S. Pietroburgo come se la Russia avesse una colpa peggiore della nostra ad essere intervenuta in Siria.

Re: ATTENTATI ...

04/04/2017, 19:48

ilfattoquotidiano parla bene
quando attacca il bomba, il latrocinio ecc.
ma sulla politica estera sbarella di brutto
praticamente appiattito sulle posizioni dem
col cervello in off..
questa se la poteva risparmiare..


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complottisti alla bisogna..

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Re: ATTENTATI ...

04/04/2017, 20:51

Di che stupirsi? C'è ancora qualche giornalista che fa il "giornalista vero" prendendo l'aereo e fiondandosi sul posto? Non penso... Scrivono gli articoli nelle redazioni guardando la Cnn, e sfornano OPINIONI su OPINIONI, che pendono sempre da una parte sola. Io non credo piu a una parola di quello che dicono nei tg e sui giornali...

Re: ATTENTATI ...

04/04/2017, 21:32

TheApologist ha scritto:Di che stupirsi? C'è ancora qualche giornalista che fa il "giornalista vero" prendendo l'aereo e fiondandosi sul posto? Non penso... Scrivono gli articoli nelle redazioni guardando la Cnn, e sfornano OPINIONI su OPINIONI, che pendono sempre da una parte sola. Io non credo piu a una parola di quello che dicono nei tg e sui giornali...


[:264] [:301]

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 16:08

chiodo scaccia chiodo

http://www.corriere.it/esteri/17_aprile ... b09d.shtml

Attentato a Stoccolma: camion sulla folla nel centro della città, almeno
tre i morti e numerosi feriti

È accaduto nel cuore della capitale svedese, nell’area pedonale più famosa della città, intorno alle 15 ora italiana. Il camioncino avrebbe falciato alcune persone a piedi, i media locali parlano di morti e feriti. La polizia parla di possibile attacco terroristico

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 16:31

Senza titolo-5.jpg

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... f5544.html


E' terrorismo? Documenti sul cruscotto immagino... [:305]

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 16:37

pare sia scappato..

mò fanno le cose di fretta
non c'e tempo per i particolari..

dalle prime pagine
da domani sparisce la siria..
ma qualcosa bisogna mettere,
no?
toh eccoti l'attentato..
che coincidenza..

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 16:45

Tempo fa Trump aveva detto "guardate cosa è successo in Svezia?" E tutti giu a ridere perche non era successo niente. Lapsus?

"Trump cita inesistente attacco
terroristico in Svezia e scatena l'ironia degli svedesi"
http://www.repubblica.it/esteri/2017/02 ... 8713408/1/

Sinistra coincidenza.
Ultima modifica di TheApologist il 07/04/2017, 17:10, modificato 1 volta in totale.

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 16:53

Formato file: mp4




Formato file: mp4




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Formato file: mp4




Formato file: mp4




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Fonte

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 17:22

TheApologist ha scritto:Tempo fa Trump aveva detto "guardate cosa è successo in Svezia?" E tutti giu a ridere perche non era successo niente. Lapsus? "Trump cita inesistente attacco
terroristico in Svezia e scatena l'ironia degli svedesi" http://www.repubblica.it/esteri/2017/02 ... 8713408/1/

Sinistra coincidenza.

Effettivamente lascia spiazzati.

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 17:30

Ora voglio vedere la faccia del premier svedese Stefan Lofven che nemmeno un mese fa aveva detto che la Svezia è un modello esemplare di integrazione.

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 18:08

E' stato un attacco senza nessuna prova di chi sia stato a bombardare con Gas asfissiante e che secondo il mio parere e ragionando con la logica i Siriani per nessun motivo avrebbero avuto interessi di farlo,specialmente ora che stavano per eliminare lo Stato Islamico ISIS con armi tradizionali. [:296]

Re: ATTENTATI ...

07/04/2017, 18:54

ora tutti a pinagere la svezia, bandierine su facebook, i tg per giorni ne parleranno ecc... mentre dell'attentato in russia già si sono dimenticati. e ma siamo complottisti noi...
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