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MessaggioInviato: 18/01/2013, 19:04 
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Werther ha scritto:

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Solotecnico ha scritto:

Dai dai che arrivano i nuovi aerei così possiamo bombardare anche noi qualche indigeno di qualche statarello africano


Non credo ,ormai i tempi in cui Potevamo imporci è finito .Al massimo facciamo lo zerbino per gli altri staterelli europei .




Buffo in questo vecchio video di propaganda c'è un cartello :

"Non vi difenderemo mai ,ingrata europa " .Niente di più contemporaneo ,anche se 70 anni dopo siamo solo servi .

Per la visione geo-politica di quei tempi,era giusto avere come altri Stati Europei delle Colonie,che poi ci è andata male per colpa degli Inglesi è un'altro discorso.


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MessaggioInviato: 18/01/2013, 19:12 
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Solotecnico ha scritto:

Dai dai che arrivano i nuovi aerei così possiamo bombardare anche noi qualche indigeno di qualche statarello africano


il bello di tutta la faccenda
che poi le spese delle bombe
le pagano i bombardati..
più bombe si buttano,
maggiore è il business..
capito ?

cornuti e mazziati,
fessi e contenti,
ecc.



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 18/01/2013, 19:18 
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bleffort ha scritto:

Per la visione geo-politica di quei tempi,era giusto avere come altri Stati Europei delle Colonie,che poi ci è andata male per colpa degli Inglesi è un'altro discorso.



Ma non lo metto assolutamente in dubbio ,dopo tutto prima che si muovesse l'italia l'africa era gia spartita tra francesi inglesi ,turchi e portoghesi .
Dopo che abbiam perso la guerra ,Inghilterra e francia non hanno mai smesso il loro vizietto colonialista ,anche se oggi viene mascherato in forme più o meno stravaganti che ben conosciamo . Quella poca influenza che avevamo sulla libia hanno pensato bene di eliminarla 2 anni fa .Concorderai con me che almeno all'epoca ci muovevamo per i nostri interessi non come oggi ,che spendiamo miliardi per fare da spalla all'america vs combricola .Da un popolo a Servi ,ecco cosa siamo diventati .



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MessaggioInviato: 18/01/2013, 20:10 
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Werther ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:

Per la visione geo-politica di quei tempi,era giusto avere come altri Stati Europei delle Colonie,che poi ci è andata male per colpa degli Inglesi è un'altro discorso.



Ma non lo metto assolutamente in dubbio ,dopo tutto prima che si muovesse l'italia l'africa era gia spartita tra francesi inglesi ,turchi e portoghesi .
Dopo che abbiam perso la guerra ,Inghilterra e francia non hanno mai smesso il loro vizietto colonialista ,anche se oggi viene mascherato in forme più o meno stravaganti che ben conosciamo . Quella poca influenza che avevamo sulla libia hanno pensato bene di eliminarla 2 anni fa .Concorderai con me che almeno all'epoca ci muovevamo per i nostri interessi non come oggi ,che spendiamo miliardi per fare da spalla all'america vs combricola .Da un popolo a Servi ,ecco cosa siamo diventati .

Concordo.


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MessaggioInviato: 18/01/2013, 23:07 
Medioriente: verso la III guerra mondiale?

venerdì 18 gennaio 2013

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Cosa sta succedendo in medio oriente?

Fino alla settimana scorsa non si sentiva parlare da un bel po’ di Gaza e Hamas, poi di colpo sappiamo tutti quel che è successo. Ma parallelamente la questione siriana è scomparsa dalle prime pagine dei giornali, nonostante i combattimenti continuino. Ci si è invece concentrati sulla nuova coalizione di opposizione siriana riconosciuta da diversi stati tra cui l’Italia. Ma se leggiamo altri giornali la versione è diversa e Assad viene presentato come un governante afflitto da movimenti interni finanziati e sobillati dai servizi segreti degli stati stranieri.

In queste righe troverete una raccolta di notizie da varie testate di diverse nazioni. Giusto per farci un’idea di quanto complessa sia la situazione e di come parziale sia ciascun punto di vista.

Partiamo da una notizia poco diffusa in Italia: mercoledì 24 ottobre Israele ha attaccato la fabbrica di munizioni di Yarmouk, in Sudan.
La denuncia è arrivata dal ministro sudanese dell’informazione, Ahmed Belal Osman spiegando come siano stati visti 4 aerei caccia arrivare da est.
Anche l’ambasciata sudanese in Inghilterra hadenuncia l’accaduto.
Israele non conferma né smentisce ma accusa il Sudan di essere uno snodo chiave per la fornitura di armi a Hezbollah e ad Hamas...
"http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3737747698618018807"

Degli esperti del Satellite Sentinel Poject (SSP) hannoconfermato il bombardamento sul sito di Yarmouk a Kartoum rilevando crateri larghi 16 metri.
Come riferisce il portavoce del SSP Jonathan Hudson all’Associated Press -L’esplosione ha interamente distrutto due edifici e gravemente danneggiato altri 21 appartenenti al complesso militare di Yarmouk -.

Il capo di stato maggiore delle forze armate russe, il generale Nikolai Makarov, ha affermato che al Cremlino sono giunte voci circa il fatto che l’Egitto a seguito di questo attacco in Sudan ha deciso di dispiegare i suoi bombardieri e caccia nella base segreta vicino a Kursi, nell’ovest del Sudan.

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Di questa base se ne era già parlato due anni fa a seguito di cablogrammi di Wikileaksdove si apprendeva che questa base nasceva per permettere all’Egitto di avere un punto di forza per un eventuale attacco all’Etiopia e alle sue dighe sul Nilo. L’Egitto infatti, trovandosi nell’ultimo tratto di percorso del Nilo, teme che dighe e altre operazioni fatte in territorio etiopico possano incidere sulla quantità e qualità di acqua sul territorio egiziano.
Il generale Makarov continua sottolineando come l’Egitto abbia anche dispiegato grandi numeri di artiglieria e soldati sui confini con la Libia.
Libia con 46,5 bilioni di barili di petrolio all’anno è la prima economia petrolifera dell’Africa con una produzione almeno 10 volte superiore a quella dell’Egitto.
Con un’invasione in Libia, sfruttando l’instabilità politica di questo momento, l’Egitto potrebbe appropriarsi delle riserve petrolifere della Libia.
Un’invasione che porterebbe alla disintegrazione delle nazioni del Nord Africa così come noi oggi le conosciamo.
Questa è una delle preoccupazioni del generale russo.
La situazione del nord Africa e del medioriente è quindi molto più complessa di quanto ci venga presentata dalla stampa occidentale.

Immagine

Non solo i disordini in Siria e i conflitti, per ora verbali, tra Israele e diversi paesi arabi.
La situazione di instabilità generale dopo la primavera araba potrebbe portare ad scenari dove l’Egitto da un lato deve difendersi da possibili attività etiopiche per controllare le acque del Nilo, dall’altro potrebbe approfittare della situazione in Libia per estendere i propri confini e beneficiare delle grandi quantità di petrolio libico.
In tutto questo vanno considerate le diverse alleanze tra i paesi e lo scambio di armi e munizioni come il Sudan con i paesi antioccidentali ed antiisraeliani.
In questo contesto l’attacco di Israele alla base Sudanese e la più grande esercitazione congiunta con l’esercito americano prendono sempre più significato.

E cosa dire della mossa del presidente egiziano Morsi, poco battuta dalle agenzie di stampa italiane? Morsi con un decreto ha licenziato il procuratore generale e assunto i suoi poteri (AlJazeera). El Baradei (ex presidente dell’AIEA) scrive su twitter: “ha oggi usurpato tutti i poteri dello Stato e si è di fatto autoproclamato nuovo faraone” e aggiunge: “un duro colpo per la Rivoluzione che potrebbe avere conseguenze terribili”. (ANSA).
Inutile raccontare della recente escalation tra Hamas ed Israele.

Questa panoramica di collage di notizie dal mondo ci fa capire come l’equilibrio in medioriente sia decisamente instabile.

A tutto questo non va dimenticato di aggiungere la pesante crisi che sta vivendo il mondo occidentale.

Avvicinamento alla III guerra mondiale? Staremo a vedere
www.stampalibera.com

Source: Medioriente: verso la III guerra mondiale? - INFORMARMY.com



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MessaggioInviato: 19/01/2013, 01:50 
La notizia finale è vecchia. Morsi ha già restituito i poteri alla magistratura, subito dopo il referendum sulla costituzione come aveva promesso. 1 punto per lui. Costituzione che non è niente male per un paese arabo in mano ai fratelli musulmani. Andatela a leggere. Temevo il peggio ma così non è stato. Non credo che l'Egitto si metterebbe adesso ad invadere la Libia. Non ha le forze per mettersi in guerra contro gli americani per il petrolio libico e non credo proprio che i Fratelli Musulmani che sono riusciti ad arrivare al potere dopo 30 anni di Mubarak vogliano gettare il paese nel caos e perderlo in seguito ad una guerra contro l'occidente. Cercheranno piuttosto di essere sempre più una potenza regionale e di acquisire influenza sui paesi vicini. Di proporsi come interlocutore privilegiato con l'occidente. Vedi la mediazione tra Israeliani e Palestinesi. Oltretutto con la mediazione hanno guadagnato la simpatia degli americani, che ora li considerano un elemento stabilizzante del medio oriente. Ma è ovvio che per essere credibili devono mostrare i muscoli, perchè non hanno intenzione di appecoronarsi all'occidente. La cosa peggiore che potrebbe accadere è che si trovassero trascinati in mezzo ad un conflitto regionale dal quale non possano sottrarsi. Sarebbe ad esempio pericolosissima in questo senso un'ulteriore operazione militare israeliana in Palestina. Che sarebbe a tutti gli effetti di diritto internazionale una dichiarazione di guerra verso uno stato riconosciuto e membro (anche solo come osservatore) delle Nazioni Unite. La situazione in Mali è tutta un'altra storia. Lì il pericolo è scontrarci con gli interessi cinesi. Nel senso che stiamo andando in Mali (e, ripeto, per vari motivi sono contento che ci si vada, avrei preferito una coalizione di paesi arabi per risolvere il problema jihadista in Mali ma pare che non ci sia verso...) perchè i cinesi si stanno comprando l'africa subsahariana. Le risorse. Come al solito stanno dieci anni avanti a noi. Zitti zitti si stanno prendendo le risorse dell'africa e noi facciamo fatica a reperirne. Altrimenti non ce lo saremmo mai filato il Mali! Avremmo lasciato che dei fanatici assassini ammazzassero gli "infedeli" come mosche, sigillassero le donne in casa o sotto un burqa dandole in mogli a nove anni, distruggessero monumenti millenari (come hanno fatto a Timbuctu) e mausoleri islamici (di altre scuole ovviamente, questi pazzi non costruiscono mausolei, come non ascoltano musica e non danzano perchè è haram, impuro). Lo avremmo lasciato accadere senza muovere un muscolo. Quindi la battaglia è ancora una volta con la Cina. E sposta il fronte più a Sud.



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MessaggioInviato: 19/01/2013, 16:58 
19/01/2013 11:13
CINA-GIAPPONE-USA

Navi cinesi nelle acque delle Senkaku/Diaoyu. Il monito della Clinton
Le navi cinesi sono state avvistate stamane dalla guardia costiera nipponica. Ieri il segretario di Stato Usa ha ricordato che le isole sotto la responsabilità giapponese, sono coperte da un trattato di sicurezza con gli Stati Uniti.

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Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Tre navi cinesi sono entrate oggi nelle acque territoriali giapponesi, vicino alle isole Senkaku/Diaoyu, contese fra Tokyo e Pechino. La violazione avviene a poche ore da un monito lanciato dagli Stati Uniti, che avverte Pechino di non sfidare la sovranità di Tokyo.

Guardie costiere giapponesi hanno avvistato le navi cinesi stamane alle 8. In questi ultimi mesi la Cina ha sempre sfidato la sovranità nipponica delle isole con navi e aerei. Negli ultimi mesi il contenzioso che dura da anni ha teso i rapporti fra Cina e Giappone, penalizzando gli investimenti nipponici nell'Impero di mezzo.

Ieri, Hillary Clinton, a una conferenza stampa congiunta con il ministro giapponese degli esteri, Fumio Kishida, ha affermato - con chiaro messaggio a Pechino - che "Noi ci opponiamo a ogni azione unilaterale che attenti alla amministrazione giapponese". La Clinton ha ricordato che le isole disputate erano sotto la sovranità giapponese e perciò protette da un trattato di sicurezza con gli Stati Uniti. "Vogliamo - ha aggiunto - che Cina e Giappone risolvano questa materia in modo pacifico, attraverso il dialogo".

Gli atolli del Mar Cinese meridionale (Senkaku per i giapponesi; Diaoyu per i cinesi) si trovano sulla rotta delle più importanti vie marittime e le sue acque sono ricche di pescato. Negli anni '60 alcuni analisti hanno affermato che il fondo marino sarebbe ricco di giacimenti di petrolio e gas. Da allora Pechino, che non aveva mai dato molta importanza agli atolli - colonizzati dal Giappone e poi gestiti dagli Usa - ha cominciato a rivendicarne la sovranità.

Source: CINA-GIAPPONE-USA Navi cinesi ...nito della Clinton - Asia News



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Morsi con un decreto ha licenziato il procuratore generale e assunto i suoi poteri (AlJazeera). El Baradei (ex presidente dell’AIEA) scrive su twitter: “ha oggi usurpato tutti i poteri dello Stato e si è di fatto autoproclamato nuovo faraone”

Un po' come è successo in Italia con Monti insomma..



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MessaggioInviato: 20/01/2013, 05:40 
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Solotecnico ha scritto:

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Morsi con un decreto ha licenziato il procuratore generale e assunto i suoi poteri (AlJazeera). El Baradei (ex presidente dell’AIEA) scrive su twitter: “ha oggi usurpato tutti i poteri dello Stato e si è di fatto autoproclamato nuovo faraone”

Un po' come è successo in Italia con Monti insomma..


Ecco appunto... con la differenza che Morsi ha rispettato la parola data...



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domenica 20 gennaio 2013

Monti ha stanziato 2 milioni per “iniziative in Mali”: previsto l’uso di militari

L’Italia offrirà “supporto logistico” all’intervento francese in Mali. Parola del ministro degli Esteri Giulio Terzi, dopo che lo stesso concetto era stato espresso anche dal professor Mario Monti in persona. Peccato però che basta leggere il dl missioni internazionali (che Infiltrato.it ha già analizzato in filo e per segno) per comprendere l’ennesima bufala tecnica. Altro che intervento d’urgenza. Altro che appoggio alla Francia. Nel testo (approvato il 16 gennaio ma presentato addirittura a dicembre) spunta un finanziamento per ben due milioni di euro per “iniziative per il Mali”. Non solo. Diceva ancora Terzi: “Non è previsto alcuno spiegamento di forze militari italiane nel teatro operativo”. Leggendo la scheda tecnica però sembrerebbe che l’Italia ne abbia invece previsto l’uso. L’ennesima balla targata Monti&Terzi.

di Carmine Gazzanni - infiltrato.it



Solo “supporto logistico” e nient’altro. Il governo tecnico-dimissionario ha parlato chiaro. Interverremo, ma – sia chiaro – “non è previsto alcuno spiegamento di forze militari italiane nel teatro operativo”. Parola di Mario Monti e del suo ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata.

Insomma, la Francia dichiara guerra? Noi li seguiamo a ruota. Immediatamente. È un’emergenza, d’altronde. Eppure più di qualcosa non torna. A cominciare dalla possibilità del governo di prendere una decisione così delicata a meno di due mesi dalle elezioni politiche. La prassi parlamentare, infatti, prevede che l’esecutivo porti avanti nulla più che una “ordinaria amministrazione”. Ora, vien da chiedersi: rientra nella gestione degli “affari ordinari” anche dichiarare la guerra a un Paese straniero?

Ma c’è dell’altro. Siamo davvero sicuri che l’intervento italiano sia stato deciso in fretta e furia, spinti dall’emergenza europea? La decisione presa dal governo tecnico è davvero un gesto di responsabilità dovuto alla crisi del momento? Assolutamente no. A dimostrarlo un decreto presentato dallo stesso esecutivo nelle sue persone più rappresentative: lo stesso Mario Monti, il ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, quello della Difesa Giampaolo Di Paola e quello dell’Interno Anna MariaCancellieri.

Immagine

Stiamo parlando del decreto legge sulle missioni internazionali (testo tramite cui il governo italiano ogni anno finanzia tutte le missioni nelle quali sono impegnate le forze militari e civili italiane) approvato soltanto il 16 gennaio, mapresentato il 28 dicembre 2012. Dunque molto prima dei raid aerei francesi in territorio maliano, i quali, come sappiamo, sono cominciati precisamente una settimana fa. Quelo che pare, insomma, è che l’esecutivo tecnico avesse deciso prima del tempo, prima ancora dell’attacco militare francese, di finanziare un intervento armato in Mali.

Leggiamo l’articolo 1, comma 17 del decreto: “È autorizzata, a decorrere dal 1º gennaio 2013 e fino al 30 settembre 2013, la spesa di euro 1.900.524 per la partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea denominata EUCAP Sahel Niger, di cui alla decisione 2012/392/PESC del Consiglio del 16 luglio 2012, e alle iniziative dell’Unione europea per il Mali”. Chiaro. Lampante. Poco meno di due milioni di euro anche per “iniziative dell’Unione europea per il Mali”. Ma di quale iniziativa stiamo parlando? Della stessa intrapresa dalla Francia. La decisione di Hollande, infatti, si inserisce all’interno dell’operazione EUTM, in concertazione proprio con l’Unione Europea. La stessa operazione tirata in ballo anche nel testo governativo.

La conclusione del discorso, a questo punto, è più che chiara: sono ben due i milioni di euro con cui il governo italiano ha previsto un intervento in Mali prima ancora dell’attacco francese nella sua ex colonia (risalente al 13 gennaio). Il motivo? Rimane oscuro.

Ma, a quanto pare, sembra proprio che tutto, in qualche modo, fosse stato già deciso. Anche perché – altro particolare da non sottovalutare – sono in tanti in Francia a cominciare a non credere più nelle ragioni antiterroristiche dell’intervento armato in Mali. Soprattutto perchè Parigi, fino ad ora, ha addotto varie e tante motivazioni. Lotta al terrorismo, ristabilimento dell’integrità territoriale del Paese, ritorno della democrazia, ragioni umanitarie. Le stesse presentate all’opinione pubblica nel caso della Libia nel marzo 2011. Una confusione di fondo, dunque, che è foriera di tanti e inquietanti dubbi, sostenuti, peraltro, non solo in territorio d’oltralpe ma anche a livello internazionale: l’intervento francese in Mali è finora unaguerra senza immagini, di cui l’opinione pubblica possiede scarse informazioni, sia sugli obiettivi militari colpiti durante le incursioni dei Mirage e dei Rafale, sia sulle perdite fra la popolazione civile. Più di un particolare, dunque, rimane oscuro.

Ma a questo punto - appurato che il nostro Paese abbia preso la decisione di intervenire in Mali ancora prima dell’arrivo dei francesi - le nubi inquietanti si spostano anche al di sotto delle Alpi. In territorio italiano.

Non bisogna, poi, dimenticare anche un’altra questione. Il ministro Terzi, a riguardo, era stato chiaro: “Non è previsto alcuno spiegamento di forze militari italiane nel teatro operativo”.Siamo sicuri sia proprio così? In soccorso arriva ancora il decreto approvato solo due giorni fa. Nella scheda tecnica del dl sulle missioni internazionali, infatti, è prevista una “consistenza militare in teatro” pari a 24 unità. Altro, dunque, che semplice “supporto logistico”.

A questo punto sarebbe curioso chiedere ai nostri ministri perché sia stato previsto un intervento (peraltro militare) in Mali prima ancora della dichiarazione di guerra francese. Un bel ben servito per gli italiani. Dal valore di due milioni di euro.

Fonte: http://www.infiltrato.it/inchieste/italia/italia-in-guerra-monti-ha-stanziato-2-milioni-per-iniziative-in-mali-previsto-l-uso-di-militari

Source: nocensura.com: Monti ha stanzi...: previsto l’uso di militari


Ultima modifica di Wolframio il 20/01/2013, 11:10, modificato 1 volta in totale.


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che vomito



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MessaggioInviato: 21/01/2013, 17:03 
FINIRA' CON UNA GUERRA ? PERCHE’ LA CINA STA COMPRANDO TANTO RISO, FERRO E LATTE IN POLVERE ?
Postato il Lunedì, 21 gennaio @ 05:54:40 CST di davide

Cina DI MARC SLAVO
shtfplan.com

Se ci fosse qualcosa che non va (1), potrebbe benissimo essere questo.

I periti agrari dell’ONU si sentono confusi dalle statistiche, che riportano come la Cina abbia importato 2.6 milioni di tonnellate di riso nel 2012; in sostanza, più di quattro volte rispetto alle 575.000 tonnellate dell’anno precedente.

La confusione nasce dal fatto che non c’è alcuna ragione palese per delle importazioni così massicce, dato che non c’è alcuna penuria di riso in Cina. L’idea è che gli speculatori cinesi stiano traendo vantaggio dai bassi prezzi a livello internazionale, ma tutto ciò in parole povere porterà una massiccia quantità di riso di produzione interna accumulato nei magazzini.

Perché la Cina ha acquistato così di botto tutto questo riso senza un’apparente ragione?

Forse è da mettere in relazione con la politica militare aggressiva della Cina e con i preparativi per una guerra nel Pacifico e in Asia centrale.

Se un aumento costante del 400% di scorte di riso non dovesse convincervi del tutto che la Cina stia preparando un importante evento a breve termine, considerate che in Australia i due colossi di prodotti per bambini non riusciranno a provvedere alla domanda di latte in polvere.

Tutti i negozi di alimentari della nazione sono rimasti a corto (2) dei prodotti di base per bambini per una massiccia esportazione verso la Cina.

Un’inusuale impennata delle vendite dei maggiori prodotti per bimbi ha portato ad una situazione inusuale in un paese ricco come l’Australia: scaffali interi completamente vuoti nel reparto bimbi e alimenti scarseggianti in diversi punti vendita specializzati.

Potremmo pensare che ciò sia dovuto al panico scaturito da qualche scandalo legato al latte, avvenuto di recente. No, ciò è avvenuto quattro anni fa (3) (lo scandalo del latte in Cina riguardò il cibo per bambini e altri alimenti, alterati con melanina NDT).

Crediamo davvero che i cinesi se ne siano accorti solo ora che i loro alimenti sono tossici? In più, oltre agli alimenti, i cinesi stanno diversificando i loro investimenti (in dollari), comprando sempre più beni fisici. Infatti, in un solo mese nel 2012, hanno importato e accumulato più oro della riserva della Banca Centrale Europea (avete letto bene, in un mese?) (4).

L’accumulazione di materiali preziosi è cresciuta così in fretta negli ultimi anni, che è difficile anche quantificarne l’esatta entità per le nazioni occidentali, si ritiene però che ad oggi la Cina sia seconda solo agli Stati Uniti.

Non lo sapremo fino a che non ci sarà una comunicazione ufficiale, ma stando alle stime, la Cina importa 1000 tonnellate di preziosi ogni anno, il che la rende la seconda più grande detentrice di oro (5) al mondo dopo gli Stati Uniti, superando anche la Germania.

I cinesi non si fermano qui; stanno acquistando rapidamente anche metalli industriali. (6)

Il ferro sta ai massimi da 15 mesi, a 153.90 $ a tonnellata. L’aumento dei prezzi, che iniziò nel dicembre 2012, è dovuto primariamente al piazzamento della Cina di questi materiali nel mercato interno per dare slancio all’economia, facendo balzare in aria la domanda di acciaio.

La spiegazione ufficiale, secondo la quale la Cina sta anticipando la ripresa economica, risulta essere ridicola, se pensiamo che proprio 8 mesi fa la Reuters spiegò che la Cina aveva una sovrabbondanza tale che i suoi magazzini non erano in grado di contenerla! (7)

Quando i magazzini dove si stoccano i metalli sono così pieni che gli operai iniziano a riempire di ferro i granai e di rame i parcheggi, capiamo che l’economia mondiale potrebbe essere davvero in pericolo.
Al porto di Qingdao, uno dei più grandi della Cina per il trasporto del ferro, centinaia di mucchi di ferro, ognuno alto come un palazzo di tre piani, tracimano su un’area segnalata dal cartello “deposito cereali” e giù fino alla strada. Più a sud, alcuni magazzini recintati a Shanghai utilizzano parcheggi per immagazzinare riserve trasbordanti di rame- un altro fenomeno anormale che fa presagire una crisi globale dei prezzi dei metalli e solleva domande su come riesca a crescere la Cina, mentre il resto del mondo vacilla.

Dunque, perché la Cina continua a immagazzinare ferro (anche se i prezzi sono alle stelle da 15 mesi a questa parte) se aveva già problemi a stoccarlo l’anno passato?

Qualcosa ci dice che non ha nulla a che vedere con la ripresa dell’economia e neanche con teorie popolari e condivise.

Perché ogni anno la Cina ha bisogno di 4 volte il riso dell’anno precedente? Perché acquistare più ferro se ne hai già in abbondanza?
Perché comprare oro quando, come dice il Presidente della Federal Reserve Ben Bernake, non è “danaro vero”? (8) Perché costruire città capaci di ospitare milioni di abitanti e poi lasciarle disabitate? (9)

Non torna. E’ davvero tutto insensato.

A meno che i cinesi non sappiano qualcosa di cui noi non siamo al corrente.

E’ dunque così impossibile, in un mondo dove si è debitori di migliaia di miliardi di dollari, dove gli Stati Uniti indirettamente controllano la maggior parte delle riserve petrolifere e dove le superpotenze hanno costruito migliaia di armi nucleari e spendono centinaia di miliardi in armi da guerra (quelle vere, non quelle specie di carabine chiassose semi- automatiche), che i cinesi si aspettino il peggio nel prossimo futuro?

I cinesi stanno comprando beni fisici- non rappresentazioni fittizie sotto forma di ricevute di carta- ma dei beni fisici materiali reali. E li stanno immagazzinando nel paese. Forse hanno capito che il debito degli Stati Uniti e dell’Europa ha perso ogni proporzione ed è solo questione di tempo prima che collassi definitivamente.

Se va bene, questi segni indicano che i cittadini cinesi si aspettano che il valore delle valute (hanno migliaia di miliardi in riserve valutarie occidentali) perderanno di valore prima dei beni fisici. Stanno scappando dal massacro e comprando quello che possono per allontanarsi il più possibile dall’iper-inflazione. (10)

Se va male, invece, stanno preparandosi per quello che l’analista Joel Skousen segnala nel suo documentario “Strategic Relocation” (11), dove spiega come nella prossima decade cinesi e russi si coalizzeranno contro gli Stati uniti in una resa dei conti nucleare.

Difficile da credere? Forse.

Considerate però che la Cina si sta preparando, oltre che immagazzinando beni, il che ci fa ritenere che siamo agli inizi della terza guerra mondiale. Hanno già fatto i primi passi mappando tutto il territorio nazionale (12)- che include acqua, energia, infrastrutture dei trasporti. Sono direttamente connessi nell’attacco telematico verso i governi e alle reti commerciali e sono responsabili di ciò che è stato chiamato il più grande trasferimento di ricchezza della storia mondiale (13). A livello militare, la Repubblica Popolare Cinese sta sviluppando una tecnologia simile a quella EMP, capace di rendere inoffensive le nostre flotte e le infrastrutture elettriche (14) del paese (gli Stati Uniti N.D.T.); sono stati ritrovati inoltre chip falsi (15), usati per i sistemi di difesa della marina degli Stati Uniti.

Se ancora hai dubbi, guarda come gli altri paesi (compresi gli Stati Uniti) si stanno preparando a scenari terrificanti:

• I russi hanno pianificato il completamento di 5000 bunker per quest’anno. (16)

• L’Europa ha progettato, costruito e immagazzinato la cosiddetta “Camera blindata del seme della fine del Mondo” nelle Svalbard in Norvegia. All’interno ci saranno migliaia di varietà diverse di semi per preservarle in caso di catastrofe (l’impatto di un asteroide o una Guerra nucleare).(17)

• Gli Stati Uniti stanno immagazzinando decine di milioni di tonnellate di cibi d’emergenza e altre forniture e rendendo più capillari i loro centri di distribuzione d’emergenza sul territorio (è curioso osservare come questi approvvigionamenti non vennero presi per le vittime dell’Uragano Sandy). (18) (19)

• Il governo ha acquistato circa 2 milioni di caricatori di munizioni negli ultimi anni. (20)

• Il Pentagono sta portando Avanti un programma di addestramento virtuale che ha come scenari un “Collasso economico su larga scala” e una “Guerra civile” (21)

• La Cina ha da poco fatto un appello, attraverso l’agenzia di stampa Xinhua, per un completo disarmo della popolazione americana (“dietro ogni filo d’erba…”- come direbbe Yamamoto NDT) (22) (23)

Forse c’è una ragione per la quale l’ex parlamentare Roscoe Bartlett ha avvisato (24): “chi può, dovrebbe spostare la propria famiglia fuori città”. Come ha sottolineato Kyle Bass in un recente discorso, “è solo una questione di quando verrà tutto fuori e soprattutto come ciò avverrà”. Visto come sono andate a finire storicamente situazioni simili, ecco come pensiamo finirà:

Finirà con una guerra

I governi di tutto il mondo stanno immagazzinando cibo, provviste, metalli preziosi e armi, il che ci fa ritenere che abbiano sentore di un evento imminente. Dovremmo fare altrettanto?

Marc Slavo
Fonte: http://www.shtfplan.com
Link: http://www.shtfplan.com/headline-news/t ... s_01092013
9.01.2013

Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di DANIELE FRAU

NOTE

1) http://www.breitbart.com/Big-Peace/2013 ... ent-reason
2) http://www.thedailysheeple.com/shortage ... ood_012013
3) http://en.wikipedia.org/wiki/2008_Chinese_milk_scandal
4) http://www.zerohedge.com/news/2012-10-2 ... tralia-sur
5) http://www.zerohedge.com/news/2012-11-1 ... d-fx-hedge
6) http://au.ibtimes.com/articles/422025/2 ... O2puG-7OSo
7) http://www.reuters.com/article/2012/05/ ... 9E20120518
8) http://www.shtfplan.com/precious-metals ... y_07162011
9) http://www.wnd.com/2012/07/bizarre-chin ... ies-arise/
10 ) http://www.shtfplan.com/emergency-prepa ... _050520103
11) http://www.shtfplan.com/headline-news/s ... e_11162012
12) http://www.shtfplan.com/headline-news/c ... s_09142011
13) http://www.shtfplan.com/headline-news/c ... d_12222011
14) http://www.shtfplan.com/headline-news/u ... e_07222011
15) http://www.shtfplan.com/headline-news/s ... s_06292011
16) http://www.shtfplan.com/emergency-prepa ... 2_11122010
17) http://www.naturalnews.com/034468_dooms ... crets.html
18) http://theintelhub.com/2011/01/24/fema- ... body-bags/
19) http://www.shtfplan.com/emergency-prepa ... s_11012010
20) http://www.infowars.com/dhs-buys-1-6-billion-bullets/
21) http://www.shtfplan.com/marc-faber/pent ... t_11222010
22) http://www.infowars.com/communist-chine ... -disarmed/
23) http://wiki.answers.com/Q/Who_said_inva ... e_of_grass
24) http://www.shtfplan.com/emergency-prepa ... y_05272011



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Io, 'sta Francia, la vedo propio ... male.
Sta facendo un casino in mezz'Africa perché sta ravanando l'uranio che le occorre per far funzionare le sue 59 Centrali Nucleari! E noi? Dietro come "imbecilli"! Sta chiedendo aiuto anche agli USA ...



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estraterrestre ha scritto:
Forse è da mettere in relazione con la politica militare aggressiva della Cina e con i preparativi per una guerra nel Pacifico e in Asia centrale.

Politica militare aggressiva della Cina ?!?!?
Ma stiamo scherzando!?!?!
Chi è che va in giro a bombardare a destra e manca... i cinesi?

Piuttosto a me sembra evidente una progressiva campagna di destabilizzazione di paesi strategici. Aspettiamoci tanti nuovi Iraq ed Afghanistan.


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Cita:
Werther ha scritto:
Concorderai con me che almeno all'epoca ci muovevamo per i nostri interessi non come oggi ,che spendiamo miliardi per fare da spalla all'america vs combricola .Da un popolo a Servi ,ecco cosa siamo diventati .

Io non parlerei però al plurale... i "nostri" interessi di chi?
Ma c'è davvero qualcuno che pensa che si stiano facendo gli interessi dei cittadini francesi, di quelli inglesi o italiani?
Se per davvero importasse qualcosa degli interessi dei cittadini dei nostri paesi, non assisteremmo a scelte economiche devastanti, ad aziende che vengono finanziate per chiudere nei nostri paesi e spostare la produzione in Cina o altri paesi rasi al suolo dalle "austerità".
Suvvia ... noi cittadini italiani siamo nella m***a esattamente come tanti tizio-caio cinesi, malesi, tuareg, libici, o francesi o inglesi.

Qui si gioca sopra le nostre teste per lo più, teste tra l'altro assolutamente sacrificabili (del resto non si farebbero guerre in serie altrimenti).

E poi non c'è solo il business delle risorse (il Mali sembra ghiotto da questo punto di vista), ma anche quello della morte... quindi perché non unire l'utile al dilettevole? Condito con tanta bella propaganda? (così facciamo mangiare anche gli affabulatori dei media?)


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