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Re:

23/08/2016, 23:40

ma finchè saranno loro l'elite quelli che comandano, passeranno sempre per le vittime e nessuno potrà dirgli nulla.

Re: Re:

24/08/2016, 13:01

MaxpoweR ha scritto:il sionismo è una corrente politica come lo è il comunismo o il fascismo il nazismo il neo liberismo. Così come si può essere anti fascista senza odiare gli italiani, anti-nazista senza odiare tedeschi, essere anti comunista senza odiare russi e cinesi ed essere anti neo liberismo senza odiare gli occidentali penso si debba poter essere anti sionisti senza dover per forza essere accusati di odiare gli ebrei (o gli americani ^_^)

VERISSIMO, mi associo. [:290] [:290] [:290]

Re:

24/08/2016, 13:09

Quoto. [:290]

Re:

26/08/2016, 15:55

Ci risiamo ...

Putin: “La Russia è pronta a mostrare le prove che l’11 Settembre fu un lavoro interno”.
https://ununiverso.it/2016/08/26/putin- ... o-interno/

Re:

26/08/2016, 16:09

magari

Re:

26/08/2016, 17:33

mah prima lo fanno meglio è ma non credo avverrà mai.

Re: Re:

28/08/2016, 15:27

La scacchiera spezzata. Brzezinski rinuncia all’Impero americano
News, Politica e attualità agosto 28, 2016 Marco Pizzuti

NEWS_260407.jpg
NEWS_260407.jpg (22.32 KiB) Osservato 3169 volte

Uno dei massimi architetti dell’ideologia imperiale statunitense fa un’inversione a U: Gli USA ‘non sono più la potenza imperiale globale’.

Counterpunch commenta un recente articolo di Zbigniew Brzezinski, noto politologo e geostratega americano, consigliere sotto diverse amministrazioni, famoso per aver teorizzato nel 1997 la strategia (successivamente adottata) per consolidare la supremazia “imperiale” degli USA nella prima metà del XXI secolo – strategia di cui la Clinton è una delle principali promotrici. In questo articolo, Brzezinski fa un’inversione a U: gli USA non sono più una superpotenza, sostiene, si sta formando una vasta coalizione anti-americana e perseguire il progetto originale nelle mutate condizioni potrebbe portare caos e guerra in tutto il globo. Meglio collaborare con Russia e Cina e cercare di preservare la leadership americana. Una svolta letteralmente storica nell’indirizzo geostrategico di una parte dell’establishment americano, che prospetticamente lascia Hillary Clinton sola ad inseguire un progetto imperiale sconfessato dal suo stesso ideatore.


di Mike Whitney.

CONTINUA>>> http://www.altrainformazione.it/wp/2016 ... americano/

Re:

28/08/2016, 16:34

l'impressione è che il tipo
è stato messo da parte, licenziato, pensionato,

fate voi..
e lui si vendica a modo suo..

che poi quello che dice sia vero
lo speriamo tutti..
il problema sono le portaerei,
i missili, ecc.

cioè quella non è gente che molla l'osso
a gratis..

Re:

28/08/2016, 21:25

USA: l’impero più brutale della storia, dall’Iraq ad Afghanistan, Libia e Siria.

Guarda su dailymotion.com



Guarda su dailymotion.com



Guarda su dailymotion.com
questa è una impressionante testimonianza

Source: USA: l'impero più brutale del...ad Afghanistan, Libia e Siria.

Re:

01/09/2016, 14:43

Questo articolo è davvero illuminante, soprattutto per quelli, come Chiesa, che puntano sempre il dito verso gli USA ma non capiscono come è cambiato il mondo
Non ha più importanza chi detiene il potere politico, tanto non sono più loro a decidere le cose da fare.
https://crepanelmuro.blogspot.it/2016/0 ... ne-il.html

Alcuni passi importanti per chi non ha voglia di leggere tutto l'articolo

A volte si sente parlare di “declino dell’America”, e se si osserva la quota mondiale di produzione che viene effettuata sul territorio degli Stati Uniti è vero, è in declino. Ma se si considera la quota di produzione mondiale delle aziende che hanno sede negli Stati Uniti, ci si accorgerà che non c’è alcun declino, anzi, le cose vanno per il meglio. Il fatto è che questa produzione ha luogo soprattutto nel Terzo mondo. Quindi possiamo parlare di “Stati Uniti” come entità geografica, ma non è questo ciò che conta nel mondo degli affari. In sintesi, se non si parte da un’elementare analisi di classe non si riesce nemmeno a comprendere il mondo reale: cose come “gli Stati Uniti” non sono entità...

Intorno al 1970, circa il 90 percento del capitale coinvolto nelle transazioni economiche internazionali veniva utilizzato a scopi commerciali o produttivi e soltanto il 10 percento a scopi speculativi. Oggi le cifre si sono invertite: nel 1990, il 90 percento del capitale totale era utilizzato per la speculazione; nel 1994 si era saliti addirittura al 95 percento. Inoltre l’ammontare globale del capitale speculativo è esploso: l’ultima stima della Banca mondiale indicava una cifra di circa 14 000 miliardi di dollari.

Chi specula sulle valute teme l’inflazione, perché fa diminuire il valore del suo denaro. E qualunque tipo di crescita o di stimolo economico, qualunque diminuzione della disoccupazione minacciano di far crescere l’inflazione. Agli speculatori valutari questo non piace, così quando vedono i primi segnali di una politica di stimolo dell’economia o di una qualsiasi iniziativa capace di produrre una crescita, portano via i capitali da quel paese, provocando una recessione.
Il risultato complessivo di queste manovre è uno spostamento internazionale verso economie a bassa crescita, bassi salari e alti profitti, perché i governi nazionali che cercano di prendere decisioni di politica economica e sociale non hanno mano libera temendo una fuga di capitali che potrebbe far crollare le loro economie.
I governi del Terzo mondo sono bloccati, non hanno nemmeno la possibilità di portare avanti una politica economica nazionale. Ormai c’è da chiedersi se anche le grandi nazioni, Stati Uniti inclusi, abbiano la possibilità di farlo.

Che si occupino pure di politica, che fingano pure di avere la democrazia che vogliono, facciano pure: basta che «l’amministrazione sia sganciata dalla politica».
Quello che sta accadendo in questo periodo è una novità assoluta.
Negli ultimi anni si sta imponendo un nuovo tipo di governo, destinato a servire i bisogni sempre crescenti di questa nuova classe dominante internazionale, che a volte è stata definita “il governo mondiale di fatto”. I nuovi accordi internazionali sul commercio riguardano proprio questo aspetto, e parlo del NAFTA, del GATT e così via, così come della cee e delle organizzazioni finanziarie come il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, la Banca interamericana di sviluppo, l’Organizzazione mondiale del commercio (wto), i G7 che programmano gli incontri tra i grandi paesi industrializzati.
Questi organismi sono tutti espressione della volontà di concentrare il potere in un sistema economico mondiale che faccia sì che «l’amministrazione sia sganciata dalla politica»

Pensare che uscire dalla UE, come ha fatto il Regno Unito, possa cambiare le cose è semplicemente ridicolo
Il Regno Unito è uscito dalla UE solo per evitare l'immigrazione, il resto non cambierà di una virgola

Quando sento parlare il M5S che dice di opporsi ai poteri forti ... beh mi sbellico dalle risate

Re:

01/09/2016, 15:20

ma basterebbe separare
le banche commerciali da quelle d'investimento..

sarebbe (quasi) tutto risolto..

una volta che le giocate in borsa sono separate
dai conti correnti,
le banche d'azzardo possono fallire in pace..
le bolle prima o poi collassano..
è l'abc dell'economia..

ora no..
non possono fallire
perchè si tirano dietro tutto il resto..

ergo il mondo in malora..


è tutto lì l'inghippo..

Re: Re:

01/09/2016, 15:46

mik.300 ha scritto:ma basterebbe separare
le banche commerciali da quelle d'investimento..

sarebbe (quasi) tutto risolto..
una volta che le giocate in borsa sono separate
dai conti correnti,
le banche d'azzardo possono fallire in pace..
le bolle prima o poi collassano..
è l'abc dell'economia..
ora no..
non possono fallire
perchè si tirano dietro tutto il resto..

ergo il mondo in malora..

è tutto lì l'inghippo..

Il problema è l'influenza degli speculatori sui mercati
Le banche di investimento comandano sulle banche commerciali, è ovvio
Questa separazione non servirebbe ad eliminare l'influenza degli speculatori sull'economia e sulle decisioni politiche
Il senso dell'articolo mi sembra molto chiaro, in pratica siamo in una situazione tale che ogni decisione politica deve essere avallata dal pacchetto ristretto di speculatori, ovvero quel pacchetto che condiziona il mercato finanziario, che viene seguito da tutti gli altri poichè tutti sono mossi dalla volontà di guadagnare
La crescita non parte se non piace a loro
Una legge non si fa se non piace
L'occupazione non cresce ...
...

Re:

01/09/2016, 18:26

ma gli speculatori son osciacalli vigliacchi..
gli piace vincere facile..

se messi alle sterre si squagliano..
altrochè..

prova a speculare contro
una banca centrale che difende
la propria moneta..
ti schianti contro il muro..

qusto gli speculatori lo sanno..

il problema è che siccome banche e speculatori
sono connesse..
se la giocata va bene,
incassano..
se va male,
paghiamo noi,
capito?
facile no?

basterebbe regolamentare un pò..
tassi d'interesse, no vendita allo scoperto,
ecc.
arebbe tutto finito..
invece no..

ex il petrolio..
(ma mettiamoci dentro anche altre commodities,
grano, minerali vari, ecc.)
perchè l'ultimo pinco panco
dovrebbe poter speculare sul greggio..?

mica si deve far consegnare a casa il barile fisico,
no?
invece qualunque fesso si può mettere
a trattare greggio a decine di barili..
ergo il prezzo alle stelle
o alle stalle, a seconda..
è ASSURDO..

io consentirei l'accesso al mercato del greggio,
ecc
solo agli imprenditori del settore..
quelli che poi il petrolio lo lavorano e commerciano..
non al singolo speculatore di vattelapesca..

Re:

01/09/2016, 23:12

Non è proprio così mik ... forse una volta, negli anni 60/70
Purtroppo non c'è modo di fermare la speculazione, l'euro è nato proprio nel tentativo di rendere impossibile la speculazione sulle monete nazionali
Negli anni 90 si è capito che singole persone come Soros erano in grado di muovore talemente tanti soldi da poter speculare sulle monete nazionali, per esempio sulla lira italiana e la sterlina inglese.
In altre parole le banche centrali potevano solo difendersi dagli attacchi speculativi ma se "i padroni del mondo" decidono di fare ballare un paese come l'Italia ... non c'è nulla da fare
Le monete nazionali erano deboli e allora si è pensato ad una moneta con maggiore diffusione come l'euro per rendere impossibile un'azione speculativa
Tuttavia l'azione spuculativa può prendere altre strade come i titoli del debito pubblico
Quindi andare allo scontro con i poteri forti come dice il M5S significa la bancarotta, è impensabile ... anzi demagogico e populista
Non puoi regolamentare nulla senza il benestare dei padroni del mondo ...
Quelli che si "squagliano" come dici tu potrebbero essere gli investitori minori ma ora vivono all'ombra dei pesci grossi e li seguono ovunque vanno
Il mondo è sotto il ricatto di poche persone che decidono il bello e il cattivo tempo, certamente americani ed europei ma anche oligarchi russi, arabi e cinesi
Puntare il dito verso gli USA o altra nazione significa non capire come è cambiato il mondo

Re: Re:

01/09/2016, 23:26

gippo ha scritto:Non è proprio così mik ... forse una volta, negli anni 60/70
Purtroppo non c'è modo di fermare la speculazione, l'euro è nato proprio nel tentativo di rendere impossibile la speculazione sulle monete nazionali
Negli anni 90 si è capito che singole persone come Soros erano in grado di muovore talemente tanti soldi da poter speculare sulle monete nazionali, per esempio sulla lira italiana e la sterlina inglese.
In altre parole le banche centrali potevano solo difendersi dagli attacchi speculativi ma se "i padroni del mondo" decidono di fare ballare un paese come l'Italia ... non c'è nulla da fare
Le monete nazionali erano deboli e allora si è pensato ad una moneta con maggiore diffusione come l'euro per rendere impossibile un'azione speculativa
Tuttavia l'azione spuculativa può prendere altre strade come i titoli del debito pubblico
Quindi andare allo scontro con i poteri forti come dice il M5S significa la bancarotta, è impensabile ... anzi demagogico e populista
Non puoi regolamentare nulla senza il benestare dei padroni del mondo ...
Quelli che si "squagliano" come dici tu potrebbero essere gli investitori minori ma ora vivono all'ombra dei pesci grossi e li seguono ovunque vanno
Il mondo è sotto il ricatto di poche persone che decidono il bello e il cattivo tempo, certamente americani ed europei ma anche oligarchi russi, arabi e cinesi
Puntare il dito verso gli USA o altra nazione significa non capire come è cambiato il mondo

Dici cose vere... ma sei pessimista. La sovrànità monetaria è l'unica via. L'unica via. Se solo lo capissero tre, quattro o dieci paesi europei e agissero in sincrono, non ce ne sarebbe per nessuno. Perchè gli altri si accoderebbero nel giro di pochi mesi. Se è vero come è vero che quattro stronzi (oramai pure i sassi sanno chi sono) NON POSSONO DECIDERE VITA MORTE E MIRACOLI di miliardi di persone, allora è anche vero che sino a quando si avrà un atteggiamento passivo (tipo quello che adotti tu), nulla potrà mai cambiare. Servono i soldi per la ricostruzione? Stampo. Servono soldi per le infrastrutture? Stampo. Servono soldi per rilanciare economia e lavoro che non c'è? Stampo. In fin dei conti, gli americani questo hanno fatto per anni e anni. Sino a ieri stampavano la bellezza di 84 MILIARDI DI DOLLARI ogni mese... e inserivano liquidità nel circuito. Mi sembra chi siano ancora li... vivi e vegeti. Quindi smettiamola con questi concetti da bar dello sport, in cui si parla ancora di "populismo" e "demagogia" e, soprattutto, di "inflazione". Avere una moneta SOVRANA è un diritto sacrosanto di tutti i popoli del mondo. Facciamocene una ragione.
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