23/08/2016, 23:40
24/08/2016, 13:01
MaxpoweR ha scritto:il sionismo è una corrente politica come lo è il comunismo o il fascismo il nazismo il neo liberismo. Così come si può essere anti fascista senza odiare gli italiani, anti-nazista senza odiare tedeschi, essere anti comunista senza odiare russi e cinesi ed essere anti neo liberismo senza odiare gli occidentali penso si debba poter essere anti sionisti senza dover per forza essere accusati di odiare gli ebrei (o gli americani ^_^)
24/08/2016, 13:09
26/08/2016, 15:55
26/08/2016, 16:09
26/08/2016, 17:33
28/08/2016, 15:27
28/08/2016, 16:34
28/08/2016, 21:25
01/09/2016, 14:43
A volte si sente parlare di “declino dell’America”, e se si osserva la quota mondiale di produzione che viene effettuata sul territorio degli Stati Uniti è vero, è in declino. Ma se si considera la quota di produzione mondiale delle aziende che hanno sede negli Stati Uniti, ci si accorgerà che non c’è alcun declino, anzi, le cose vanno per il meglio. Il fatto è che questa produzione ha luogo soprattutto nel Terzo mondo. Quindi possiamo parlare di “Stati Uniti” come entità geografica, ma non è questo ciò che conta nel mondo degli affari. In sintesi, se non si parte da un’elementare analisi di classe non si riesce nemmeno a comprendere il mondo reale: cose come “gli Stati Uniti” non sono entità...
Intorno al 1970, circa il 90 percento del capitale coinvolto nelle transazioni economiche internazionali veniva utilizzato a scopi commerciali o produttivi e soltanto il 10 percento a scopi speculativi. Oggi le cifre si sono invertite: nel 1990, il 90 percento del capitale totale era utilizzato per la speculazione; nel 1994 si era saliti addirittura al 95 percento. Inoltre l’ammontare globale del capitale speculativo è esploso: l’ultima stima della Banca mondiale indicava una cifra di circa 14 000 miliardi di dollari.
Chi specula sulle valute teme l’inflazione, perché fa diminuire il valore del suo denaro. E qualunque tipo di crescita o di stimolo economico, qualunque diminuzione della disoccupazione minacciano di far crescere l’inflazione. Agli speculatori valutari questo non piace, così quando vedono i primi segnali di una politica di stimolo dell’economia o di una qualsiasi iniziativa capace di produrre una crescita, portano via i capitali da quel paese, provocando una recessione.
Il risultato complessivo di queste manovre è uno spostamento internazionale verso economie a bassa crescita, bassi salari e alti profitti, perché i governi nazionali che cercano di prendere decisioni di politica economica e sociale non hanno mano libera temendo una fuga di capitali che potrebbe far crollare le loro economie.
I governi del Terzo mondo sono bloccati, non hanno nemmeno la possibilità di portare avanti una politica economica nazionale. Ormai c’è da chiedersi se anche le grandi nazioni, Stati Uniti inclusi, abbiano la possibilità di farlo.
Che si occupino pure di politica, che fingano pure di avere la democrazia che vogliono, facciano pure: basta che «l’amministrazione sia sganciata dalla politica».
Quello che sta accadendo in questo periodo è una novità assoluta.
Negli ultimi anni si sta imponendo un nuovo tipo di governo, destinato a servire i bisogni sempre crescenti di questa nuova classe dominante internazionale, che a volte è stata definita “il governo mondiale di fatto”. I nuovi accordi internazionali sul commercio riguardano proprio questo aspetto, e parlo del NAFTA, del GATT e così via, così come della cee e delle organizzazioni finanziarie come il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, la Banca interamericana di sviluppo, l’Organizzazione mondiale del commercio (wto), i G7 che programmano gli incontri tra i grandi paesi industrializzati.
Questi organismi sono tutti espressione della volontà di concentrare il potere in un sistema economico mondiale che faccia sì che «l’amministrazione sia sganciata dalla politica»
01/09/2016, 15:20
01/09/2016, 15:46
mik.300 ha scritto:ma basterebbe separare
le banche commerciali da quelle d'investimento..
sarebbe (quasi) tutto risolto..
una volta che le giocate in borsa sono separate
dai conti correnti,
le banche d'azzardo possono fallire in pace..
le bolle prima o poi collassano..
è l'abc dell'economia..
ora no..
non possono fallire
perchè si tirano dietro tutto il resto..
ergo il mondo in malora..
è tutto lì l'inghippo..
01/09/2016, 18:26
01/09/2016, 23:12
01/09/2016, 23:26
gippo ha scritto:Non è proprio così mik ... forse una volta, negli anni 60/70
Purtroppo non c'è modo di fermare la speculazione, l'euro è nato proprio nel tentativo di rendere impossibile la speculazione sulle monete nazionali
Negli anni 90 si è capito che singole persone come Soros erano in grado di muovore talemente tanti soldi da poter speculare sulle monete nazionali, per esempio sulla lira italiana e la sterlina inglese.
In altre parole le banche centrali potevano solo difendersi dagli attacchi speculativi ma se "i padroni del mondo" decidono di fare ballare un paese come l'Italia ... non c'è nulla da fare
Le monete nazionali erano deboli e allora si è pensato ad una moneta con maggiore diffusione come l'euro per rendere impossibile un'azione speculativa
Tuttavia l'azione spuculativa può prendere altre strade come i titoli del debito pubblico
Quindi andare allo scontro con i poteri forti come dice il M5S significa la bancarotta, è impensabile ... anzi demagogico e populista
Non puoi regolamentare nulla senza il benestare dei padroni del mondo ...
Quelli che si "squagliano" come dici tu potrebbero essere gli investitori minori ma ora vivono all'ombra dei pesci grossi e li seguono ovunque vanno
Il mondo è sotto il ricatto di poche persone che decidono il bello e il cattivo tempo, certamente americani ed europei ma anche oligarchi russi, arabi e cinesi
Puntare il dito verso gli USA o altra nazione significa non capire come è cambiato il mondo