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Tutte le stramaledette leggi contro la Rete
Pubblicato in data 26/ott/2012

http://www.byoblu.com

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=rVPB7Skz2PU[/BBvideo]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 27/10/2012, 02:10 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Tutte le stramaledette leggi contro la Rete
Pubblicato in data 26/ott/2012

http://www.byoblu.com

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=rVPB7Skz2PU[/BBvideo]




Avevo postato l' ennesima petizione nel topic apposito, chi l' ha mancata visiti e dia il suo click, solito sito sicuro. [;)]



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 27/10/2012, 15:48 
Megaupload ritornerà a un anno esatto dalla chiusura, l' annuncio del creatore Kim Dotcom.

http://www.downloadblog.it/post/33393/il-nuovo-megaupload-arrivera-il-20-gennaio-2013-parola-di-kim-dotcom

Il 20 Gennaio 2013 arriva Mega, con crittografia automatica di tutti i dati per proteggere gli utenti.


In arrivo anche un nuovo servizio musicale che consente agli artisti di vendere direttamente al pubblico senza passare per le major, tenendo il 90% del profitto.



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MessaggioInviato: 31/10/2012, 13:16 
Questo e' il messaggio che propone wikipedia:

Cita:
Gentile lettore, gentile lettrice,

ancora una volta l'indipendenza di Wikipedia è sotto minaccia.

In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491). Alcuni emendamenti, 3.204, 3.400 e in particolare il 3.207, potrebbero imporre a Wikipedia la rettifica o la cancellazione di contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o della propria privacy, e prevedere la condanna a sanzioni pecuniarie fino a 100 000 euro in caso di mancata rimozione.

Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente già si adoperano quotidianamente per garantirla. L'approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad alterare i contenuti indipendentemente dalla loro veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia all'attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".

Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L'edizione in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre.

L'Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non lasciamo che scompaia.


Credo siamo tutti in pericolo.



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 01/11/2012, 05:56 
Cita:
zakmck ha scritto:
Credo siamo tutti in pericolo.


Con la scusa di salvare Sallusti dal carcere, si mira a condannare
l'informazione indipendente attraverso lo strumento delle sanzioni
pecuniarie. Praticamente una censura mascherata con il diritto a
non essere diffamato.

La verità fa male.. e questo è gravissimo in un paese che si definisce
"democratico". Soprattutto perchè siamo agli ultimi posti in Europa
come "libertà di stampa".



Pubblicato in data 26/ott/2012 da RaiNews24

La discussione sulla pena più opportuna per un giornalista che diffama
un'altra persona ha scatenato nell'aula del Senato una reazione così
ostile contro il lavoro dei giornalisti da far saltare tutti gli accordi
presi in commissione, e quindi da far saltare la bozza della riforma.
Cosa sta avvenendo nelle aule della politica contro l'informazione?
Ne discutono Anna Canepa, vice Presidente della Associazione Nazionale
dei Magistrati, Roberto Natale Presidente della Federazione Nazionale
della Stampa, Peter Gomez giornalista de Il fatto quotidiano, Estern
Castano giornalista precaria e Lorenzo Fazio direttore editoriale di
Chiare Lettere. Conduce Maurizio Torrealta.



_________________
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MessaggioInviato: 14/12/2012, 02:19 
INTERNET: CONTROLLO ASSOLUTO CON
TRATTATO GLOBALE VINCOLANTE


In questo momento a un incontro in ambito ONU a Dubai, regimi autoritari stanno facendo pressione affinché venga imposto un controllo assoluto da parte dei governi su internet utilizzando un trattato globale vincolante: internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più lento. Abbiamo solo pochi giorni per fermarli.

Internet è stato un esempio incredibile di ridistribuzione del potere nelle mani dei cittadini: ci ha permesso di essere più connessi tra di noi e di avere uno spazio da cui parlare e fare pressione sui leader come mai nella storia. Tutto questo grazie al fatto che finora è stato governato dagli utenti e da organizzazioni no-profit invece che dai governi. Ma ora paesi come Russia, Cina e Emirati Arabi Uniti stanno cercando di riscrivere un importante trattato sulle telecomunicazioni chiamato ITR per mettere internet sotto il loro controllo: il web sarebbe modellato dagli interessi dei governi e non da noi, gli utenti. Tim Berners-Lee, uno dei "padri di internet," ha lanciato l'allarme sul rischio che ciò porti a un aumento della censura online e di invasione della nostra privacy. Ma se ci opporremo con un appello di massa dal basso, potremo dare una mano ai paesi che invece si oppongono a questo colpo di mano.

Abbiamo fermato attacchi come questo in passato e possiamo farlo di nuovo prima che il trattato venga blindato questa settimana. Un'ondata di opposizione ai nuovi trattati ITR sta già montando: firma la petizione per dire ai governi di togliere le loro mani da internet e poi gira questa email a tutti quelli che conosci. Non appena raggiungeremo 1 milione di firmatari, la consegneremo direttamente ai delegati a questo incontro riservatissimo:

http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_i ... bb&v=20033

L'incontro per aggiornare le ITR (International Telecommunication Regulations) si svolge sotto l'egida di un'agenzia dell'ONU, l'International Telecommunications Union (ITU). In una situazione normale non meriterebbe una grossa attenzione ma Russia, Cina, Arabia Saudita e altri paesi stanno cercando di usare questo incontro per aumentare il controllo di internet da parte dei governi attraverso proposte che permetterebbero di scollegare utenti dalla rete gli utenti più facilmente, minacciare la loro privacy e legittimare il monitoraggio e il blocco del traffico, introducendo nuovi dazi per accedere ai contenuti online.

Ora non esiste un soggetto che regoli internet in modo centralizzato, ma al contrario varie organizzazioni no-profit lavorano insieme per gestire i diversi punti di vista tecnologici, commerciali e politici in modo che internet funzioni. Il modello attuale certamente non è senza difetti. Il dominio da parte degli USA e l'influenza delle aziende rende evidente la necessità di una riforma, ma i cambiamenti non dovrebbero essere dettati da agenzie di soli governi e senza alcuna trasparenza. Dovrebbero invece emergere da un processo dal basso aperto e trasparente: mettendo gli interessi degli utenti al centro.

L'ITU fa un lavoro estremamente importante: rende sostenibile economicamente l'accesso a internet da parte dei paesi poveri e permette la sicurezza della rete. Ma non è il luogo adatto a introdurre cambiamenti nel modo in cui internet funziona. Facciamo in modo che internet rimanga libero e governato nell'interesse pubblico e mostriamo all'ITU e al mondo che non staremo in silenzio di fronte a questo attacco. Clicca sotto per firmare e condividi questa email con tutti:

http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_i ... bb&v=20033

I membri di Avaaz hanno lavorato insieme in passato per salvare il web e hanno vinto. Più di 3 milioni di noi hanno chiesto agli USA di uccidere una legge che avrebbe dato al governo la possibilità di chiudere qualsiasi sito, contribuendo a spingere la Casa Bianca a ritirare il suo sostegno. Nell'Ue, il Parlamento europeo ha risposto ai cittadini dopo che 2,8 milioni di noi hanno chiesto di lasciar cadere ACTA, ennesima minaccia alla rete libera. Insieme lo possiamo fare di nuovo.

Con speranza,

Pascal, Ian, Paul, Luca, Caroline, Ricken, Kya e il resto del team di Avaaz

ULTERIORI FONTI

WCIT 2012, l'Onu alla riforma del web. Google denuncia: "C'è rischio censura" (La Repubblica):
http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -47992263/

L'ITU vuole cambiare le regole del web? La Ue non ci sta e Google lancia la campagna Take Action (Il Sole 24 Ore):
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnolog ... d=AbDn6c5G

ONU, conferenza ITU sotto attacco (Punto Informatico):
http://punto-informatico.it/3666945/PI/ ... tacco.aspx

A Dubai è battaglia sul futuro di internet (La Stampa):
http://www.lastampa.it/2012/12/03/blogs ... agina.html

Un documento riservato mostra le mosse di Russia e Cina per conquistare internet (Wired):
http://daily.wired.it/news/internet/201 ... ernet.html



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MessaggioInviato: 14/12/2012, 03:44 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


INTERNET: CONTROLLO ASSOLUTO CON
TRATTATO GLOBALE VINCOLANTE


In questo momento a un incontro in ambito ONU a Dubai, regimi autoritari stanno facendo pressione affinché venga imposto un controllo assoluto da parte dei governi su internet utilizzando un trattato globale vincolante: internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più lento. Abbiamo solo pochi giorni per fermarli.

Internet è stato un esempio incredibile di ridistribuzione del potere nelle mani dei cittadini: ci ha permesso di essere più connessi tra di noi e di avere uno spazio da cui parlare e fare pressione sui leader come mai nella storia. Tutto questo grazie al fatto che finora è stato governato dagli utenti e da organizzazioni no-profit invece che dai governi. Ma ora paesi come Russia, Cina e Emirati Arabi Uniti stanno cercando di riscrivere un importante trattato sulle telecomunicazioni chiamato ITR per mettere internet sotto il loro controllo: il web sarebbe modellato dagli interessi dei governi e non da noi, gli utenti. Tim Berners-Lee, uno dei "padri di internet," ha lanciato l'allarme sul rischio che ciò porti a un aumento della censura online e di invasione della nostra privacy. Ma se ci opporremo con un appello di massa dal basso, potremo dare una mano ai paesi che invece si oppongono a questo colpo di mano.

Abbiamo fermato attacchi come questo in passato e possiamo farlo di nuovo prima che il trattato venga blindato questa settimana. Un'ondata di opposizione ai nuovi trattati ITR sta già montando: firma la petizione per dire ai governi di togliere le loro mani da internet e poi gira questa email a tutti quelli che conosci. Non appena raggiungeremo 1 milione di firmatari, la consegneremo direttamente ai delegati a questo incontro riservatissimo:

http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_i ... bb&v=20033

L'incontro per aggiornare le ITR (International Telecommunication Regulations) si svolge sotto l'egida di un'agenzia dell'ONU, l'International Telecommunications Union (ITU). In una situazione normale non meriterebbe una grossa attenzione ma Russia, Cina, Arabia Saudita e altri paesi stanno cercando di usare questo incontro per aumentare il controllo di internet da parte dei governi attraverso proposte che permetterebbero di scollegare utenti dalla rete gli utenti più facilmente, minacciare la loro privacy e legittimare il monitoraggio e il blocco del traffico, introducendo nuovi dazi per accedere ai contenuti online.

Ora non esiste un soggetto che regoli internet in modo centralizzato, ma al contrario varie organizzazioni no-profit lavorano insieme per gestire i diversi punti di vista tecnologici, commerciali e politici in modo che internet funzioni. Il modello attuale certamente non è senza difetti. Il dominio da parte degli USA e l'influenza delle aziende rende evidente la necessità di una riforma, ma i cambiamenti non dovrebbero essere dettati da agenzie di soli governi e senza alcuna trasparenza. Dovrebbero invece emergere da un processo dal basso aperto e trasparente: mettendo gli interessi degli utenti al centro.

L'ITU fa un lavoro estremamente importante: rende sostenibile economicamente l'accesso a internet da parte dei paesi poveri e permette la sicurezza della rete. Ma non è il luogo adatto a introdurre cambiamenti nel modo in cui internet funziona. Facciamo in modo che internet rimanga libero e governato nell'interesse pubblico e mostriamo all'ITU e al mondo che non staremo in silenzio di fronte a questo attacco. Clicca sotto per firmare e condividi questa email con tutti:

http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_i ... bb&v=20033

I membri di Avaaz hanno lavorato insieme in passato per salvare il web e hanno vinto. Più di 3 milioni di noi hanno chiesto agli USA di uccidere una legge che avrebbe dato al governo la possibilità di chiudere qualsiasi sito, contribuendo a spingere la Casa Bianca a ritirare il suo sostegno. Nell'Ue, il Parlamento europeo ha risposto ai cittadini dopo che 2,8 milioni di noi hanno chiesto di lasciar cadere ACTA, ennesima minaccia alla rete libera. Insieme lo possiamo fare di nuovo.

Con speranza,

Pascal, Ian, Paul, Luca, Caroline, Ricken, Kya e il resto del team di Avaaz

ULTERIORI FONTI

WCIT 2012, l'Onu alla riforma del web. Google denuncia: "C'è rischio censura" (La Repubblica):
http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -47992263/

L'ITU vuole cambiare le regole del web? La Ue non ci sta e Google lancia la campagna Take Action (Il Sole 24 Ore):
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnolog ... d=AbDn6c5G

ONU, conferenza ITU sotto attacco (Punto Informatico):
http://punto-informatico.it/3666945/PI/ ... tacco.aspx

A Dubai è battaglia sul futuro di internet (La Stampa):
http://www.lastampa.it/2012/12/03/blogs ... agina.html

Un documento riservato mostra le mosse di Russia e Cina per conquistare internet (Wired):
http://daily.wired.it/news/internet/201 ... ernet.html



ULTERIORI INFO:

http://www.downloadblog.it/post/36609/il-futuro-di-internet-alla-wcit-2012-a-che-punto-siamo?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+downloadblog%2Fit+%28Downloadblog%29

http://www.tomshw.it/cont/news/a-dubai-si-decide-il-destino-di-internet-sapevatelo/41691/1.html

BELLISSIMA NEWS: Fanno già marcia indietro!

http://www.downloadblog.it/post/37105/dubai-la-russia-fa-marcia-indietro-sul-controllo-nazionale-di-internet?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+downloadblog%2Fit+%28Downloadblog%29



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MessaggioInviato: 14/12/2012, 21:48 
USA non firma, seguita da molti altri: continueranno a mantenere Internet libero. Altri però firmano.

http://www.downloadblog.it/post/37497/wcit-2012-gli-stati-uniti-non-firmano-il-trattato-dellonu?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+downloadblog%2Fit+(Downloadblog)

Il trattato è stato approvato con 77 voti contro 33, ben lontani dalla unanimità auspicata. Le delegazioni di molti Paesi occidentali non firmano.


Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada si rifiutano di firmare, e abbandonano la conferenza.
L' esempio viene seguito da altri tra cui Olanda, Australia, Nuova Zelanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Serbia, Filippine, Costa Rica, Polonia e Repubblica Ceca.
Continueranno ad attenersi a quanto stabilito nel 1988, fino alla conferenza del 2014 in Sud Corea.



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MessaggioInviato: 07/07/2013, 09:28 
Nuova legge ‘ammazza-blog’: il Pdl ora vuole censurare anche i commenti

Il senatore Torrisi ha presentato un ddl che estende il reato di omesso controllo a tutti i contenuti pubblicati sul web, compresi i commenti degli utenti. Per il blogger Scorza "sarebbe una grave limitazione alla libera manifestazione del pensiero". Ma "un vuoto normativo esiste", riconosce l'avvocato Malavenda


Una legge per mettere il bavaglio al web. L’ennesima. Ma stavolta la censura sarebbe ancora più stretta: se fino ad oggi si era parlato solo di equiparare i blog di contenuto editoriale alle testate giornalistiche, l’ultimo ddl presentato in Parlamento dal Pdl prevede di estendere il reato di omesso controllo anche ai commenti lasciati dagli utenti in coda ad articoli e post.

E la proposta ha subito messo in allarme la comunità del web. Su http://www.beppegrillo.it, ad esempio, è stato pubblicato un post dal titolo “Il Pdl vuole chiudere il blog di Grillo” (ripreso da Polisblog): il blog di Grillo, dove migliaia di commenti vengono lasciati ogni giorno, rappresenta il principale mezzo di comunicazione e interazione del Movimento 5 Stelle, e con una legge simile diventerebbe praticamente ingestibile. Ma il problema riguarda tutto il web. Secondo il ddl, infatti, i gestori di qualsiasi sito dal “contenuto editoriale” (categoria fin troppo ampia e vaga), sarebbero tenuti a rimuovere entro 24 ore dalla pubblicazione i commenti che possono configurare la commissione di reati (come ad esempio quello di diffamazione o di vilipendio). Sul tema si era già espressa nel 2010 la Cassazione, annullando una sentenza nei confronti del direttore responsabile di un giornale web, condannato per omesso controllo di una lettere pubblicata sul suo sito. Ma forse l’esigenza di intervenire a monte, dal punto di vista normativo, è nata anche alla luce di questa decisione.

Allo stato attuale, il reato di omesso controllo è limitato alle testate giornalistiche, e al loro direttore (o vicedirettore) responsabile, relativamente solo agli articoli. Mentre i blog, e lo spazio dei commenti agli articoli di giornali online, costituiscono “delle zone franche dove a volte finiscono contenuti pericolosi”, sottolinea Caterina Malavenda, avvocato esperto di diritto dell’informazione. “Ma un provvedimento così concepito mi sembra una follia, sarebbe una grave limitazione alla libera manifestazione del pensiero online”, afferma Guido Scorza, avvocato, giornalista pubblicista e blogger de ilfattoquotidiano.it. Secondo cui le conseguenze del ddl sarebbero ovvie e inevitabili: “Se fossi il titolare di un sito web, cancellerei tutti i contenuti ‘bordeline’, per evitare rischi. Se fossi il titolare di un sito dove i contenuti sono troppo numerosi per essere controllati, eliminerei proprio la possibilità di commentare”.

Ed è questa la decisione che potrebbero essere costretti a prendere tanti siti web, dai grandi giornali ai piccoli blog. Salvatore Torrisi, senatore in quota Pdl e primo firmatario del ddl, nega però che sia questo l’intento della sua iniziativa: “Tengo a chiarire che io sono per la massima libertà di espressione possibile. Ma questo non vuol dire infamare e diffamare liberamente”, afferma il diretto interessato, raggiunto telefonicamente da ilfattoquotidiano.it. “Anche un semplice commento non può essere esente dalla legge”, ribadisce. E a chi gli fa presente quali potrebbero essere le conseguenze della sua proposta, risponde: “Questo testo, comunque, vuole soprattutto aprire un dibattito: dobbiamo trovare un sistema per porre un freno agli eccessi, vista l’importanza sempre maggiore dell’informazione online e dei blog”.

Sulla questione, infatti, è in corso un’indagine conoscitiva della Commissione giustizia della Camera: evidentemente la proposta di Torrisi non avrà un percorso autonomo, ma andrà ad “arricchire” questa discussione, fin’ora ferma ai quattro testi presentati a distanza ravvicinata nelle ultime settimane da esponenti di Gruppo Misto, Pdl e Scelta Civica, tutti concentrati sull’equiparazione dei blog alle testate giornalistiche. Da qui dovranno uscire le direttive generali su cui elaborare una legge in materia di reati di opinione online. “Su cui, effettivamente, esiste un vuoto normativo da colmare”, riconosce l’avvocato Malavenda. Che suggerisce: “Un giusto compromesso potrebbe essere stabilire l’obbligo di rettifica o eliminazione, entro 24 ore non dalla pubblicazione ma dalla segnalazione di un contenuto lesivo”. “Il web – prosegue Malavenda – presenta troppe maglie e intercapedini per essere tenuto sempre sotto controllo. Non si può introdurre una responsabilità penale all’ingresso del contenuto: per questa ci vuole la consapevolezza della presenza del messaggio, nonché del suo rilievo penale”. Come voleva Torrisi, il dibattito è aperto. Purché l’intento non sia costringere all’autocensura ciò che è impossibile da censurare. Il web.

ilfattoquotidiano.it


Ultima modifica di nemesis-gt il 07/07/2013, 09:30, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 24/07/2013, 15:50 
“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web

Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi - che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici blog

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... eb/664729/


le cercano tutte x potere mettere a tacere la rete internet.........[:(!]


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Cita:
ubatuba ha scritto:

“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web

Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi - che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici blog

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... eb/664729/


le cercano tutte x potere mettere a tacere la rete internet.........[:(!]


Già... e STRANAMENTE, tentano di farlo sempre nel periodo estivo......
quando nessuno se ne accorge (pensano i cialtroni).....[:D]



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MessaggioInviato: 25/07/2013, 13:50 
cercano di zittire la gente,nella cosapevolezza che cosi' facendo,possono portare a fine i loro disegni,ed e' percio'che e' necessario sempre essere all'erta..............................[:(!]


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Thethirdeye ha scritto:

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ubatuba ha scritto:

“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web

Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi - che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici blog

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... eb/664729/


le cercano tutte x potere mettere a tacere la rete internet......... [:(!]


Già... e STRANAMENTE, tentano di farlo sempre nel periodo estivo......
quando nessuno se ne accorge (pensano i cialtroni)..... [:D]


Se lo fa la Cina si chiama censura e dittatura.

Lo facciamo in Europa ed è una cosa civile a tutela degli interessi dei cittadini.

Ma per favore! Che rabbia!

[:(!]

Se non ti assimili al pensiero unico sei perseguibile per legge! E' questo quello che vogliono.



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Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
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MessaggioInviato: 25/07/2013, 19:46 
...una buona scusa x la tutela dei loro intrallazzi.............................[:(!]


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MessaggioInviato: 30/07/2013, 13:36 
Ecco come vogliono zittirci: Diffamazione, la proposta del PDL: “Carcere e chiusura dei siti web”

Un emendamento del deputato Pdl Chiarelli propone l’arresto in caso di mancato pagamento della multa per diffamazione e la chiusura dei siti Internet, blog compresi. Mentre Maria Stella Gelmini ha proposto di estendere il reato di ingiuria anche ai social network.

Ecco cosa prevede la proposta del PDL, contenuta in un emendamento, presentato al testo della legge sulla diffamazione, discusso ieri in Commissione Giustizia alla Camera.

Carcere per la diffamazione a mezzo stampa e chiusura fino a tre anni dei siti Internet, compresi i blog in caso di mancata rettifica o cancellazione delle frasi diffamatorie entro 48 ore dalla richiesta.

L’emendamento, come scrive Repubblica, “ha avuto il parere favorevole di uno dei relatori delle nuove norme sulla diffamazione, Enrico Costa (Pdl) purché riformulato. Allo stesso Costa, infatti, benché assieme al co-relatore Walter Verini (Pd) ha proposto di estendere le norme sulla diffamazione anche ai quotidiani on line, l’oscuramento dei siti web è sembrato eccessivo. Ma l’emendamento, presentato da Gianfranco Chiarelli non si ferma qui. In caso di recidiva, o in caso di mancato pagamento della multa (stabilita fino a 5 mila euro) da parte dell’autore del reato si prevede l’arresto fino a cinque anni di carcere.”

Una marcia indietro rispetto al teso base adottato in commissione dove il carcere era stato eliminato mantenendo solo le multe. Con un altro emendamento viene proposta anche, come pena accessoria per la diffamazione a mezzo stampa, l’interdizione dalla professione di giornalista “per un periodo da uno a cinque anni”. Quanto al risarcimento del danno, il deputato Pdl, vuole alzare la pena fino a 100 mila euro (nel testo base adottato dalla commissione l’entità del danno non patrimoniale non può comunque eccedere la somma di 30.000 euro). Ci sono poi una serie di emendamenti a firma della vice presidente del Pdl, Mariastella Gelmini, che potrebbero essere ribattezzate anti-Facebook o anti-Twitter.

Gelmini infatti pensa di cambiare l’articolo 594 del codice penale sull’ingiuria inserendo, tra i mezzi attraverso i quali il reato viene commesso anche “la comunicazione telematica”, quindi qualsiasi scritto on line. Nella proposta le pene sono aumentate “qualora l’offesa sia commessa in presenza di più persone”, caso tipico delle piazze virtuali dei social network.

L’esame degli emendamenti al testo base sulla diffamazione per ora è stato sospeso a causa dell’ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle in aula sul “decreto del fare”. I relatori Costa e Verini intanto stanno cercando di arrivare a un compromesso per quanto riguarda le norme su Internet, visto che, come sottolineato da Sel e M5S, durante la discussione generale non era stata affrontata la tematica del web.


(Fonte: Repubblica.it)

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