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24/01/2013, 16:35

Le imprese se ne vanno all'estero, tra poco tocca anche a ... NOI! [8)]

24/01/2013, 19:04

Thethirdeye ha scritto:


....... serve un nuovo miracolo italiano, dobbiamo avere questo obiettivo, ci dobbiamo credere. Noi imprenditori ci crediamo e ce la metteremo tutta''.[/i]


Aspettano i miracoli....oramai piuttosto che fare qualcosa di concreto ci si affida ai miracoli.

Riprendersi l'Italia che vi hanno rubato è troppo faticoso?
Fuori dalle scatole gli eurocrati, fuori dalle scatole la nato, bruciare la moneta euro e riprendersi la propria, questo è il miracolo, ma i miracoli non li fanno più nemmeno i santi, quindi aiutati che il ciel ti aiuta.

24/01/2013, 19:11

Wolframio ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:


....... serve un nuovo miracolo italiano, dobbiamo avere questo obiettivo, ci dobbiamo credere. Noi imprenditori ci crediamo e ce la metteremo tutta''.[/i]


Aspettano i miracoli....oramai piuttosto che fare qualcosa di concreto ci si affida ai miracoli.

Riprendersi l'Italia che vi hanno rubato è troppo faticoso?
Fuori dalle scatole gli eurocrati, fuori dalle scatole la nato, bruciare la moneta euro e riprendersi la propria, questo è il miracolo, ma i miracoli non li fanno più nemmeno i santi, quindi aiutati che il ciel ti aiuta.

Straquotone mega-galattico.[;)]
Io dico che da soli e con la nostra moneta,possiamo tenere testa a tutto il mondo,in quanto uno dei pregi che abbiamo è essere creativi.[^]
Ci basta solo una buona politica sociale che armonizzerebbe i rapporti fra Operai e Imprese.
Ultima modifica di bleffort il 24/01/2013, 19:17, modificato 1 volta in totale.

29/01/2013, 13:54

pure qui nel ravennate,dove le crisi avvenute erano state assorbite senza tanti problemi,mentre quella attuale attanaglia tutto il settore produttivo,con decine di ditte costrette a chiudere,grz alla lungimirante politca montiana....

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Moria di aziende: 300 in meno in un anno


Commercianti e artigiani sul piede di guerra: «Allentare patto di stabilità e pressione fiscale»


RAVENNA. «Le aziende sono state messe sull’orlo del baratro. Per questo Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti non faranno sconti a nessuno». Mauro Cassani, presidente di Cna, ha chiuso con parole minacciose la relazione di ieri in occasione della Giornata di mobilitazione nazionale organizzata da Rete Impresa Italia.
A Ravenna, le quattro associazioni si sono ritrovate alla sala Cavalcoli della Camera di commercio e la loro relazione promette future scintille anche sul territorio, soprattutto in materia di fiscalità. Cassani, a nome delle quattro realtà, ha fatto una disamina di quanto sta avvenendo sul territorio: «Il 2012 sarà ricordato come uno degli anni più difficili in merito alla tenuta imprenditoriale e dell’occupazione. A fine settembre già 300 aziende mancavano all’appello, con le cancellazioni di fine anno. Il dato - aggiunge Cassani - è destinato a peggiorare ulteriormente. In termini occupazionali riscontriamo un ricorso agli ammortizzatori sociali molto diffuso». Il saldo della nati-mortalità delle imprese evidenzia per la provincia di Ravenna, da gennaio a settembre 2012, una perdita di 298 imprese. Il picco dell’emorragia colpisce il commercio (-186 imprese), seguito dalle costruzioni (-123), manifatturiero (-49), servizi alloggio e ristorazione (-33). Il saldo degli altri servizi (trasporti e magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative) ha fatto registrare una perdita di 163 imprese.Cassani chiede un allentamento dei vincoli del patto di stabilità per gli enti locali virtuosi: «Oltre alla questione legata alle grandi infrastrutture territoriali (in primis porto ed E55) rimane infatti aperta la questione collegata ai piccoli investimenti locali che da sempre hanno rappresentato un importante volano per lo sviluppo del territorio. Senza una revisione del patto di stabilità è impossibile pensare ad una loro ripresa».Cassani ha affrontato anche lo spinoso tema della fiscalità locale. Spaventa in particolare l’introduzione della Tares (nuova tariffa che comprende rifiuti, sicurezza, gestione delle strade e illuminazione) per la quale i Comuni dovranno determinare le regole e le tariffe. «Da una prima stima - conclude Cassani - se le amministrazioni comunali non apporteranno i correttivi regolamentari di loro competenza, le imprese del nostro territorio registreranno aumenti medi di oltre il 30%. I Comuni avviino una programmazione pluriennale del prelievo fiscale locale che ricerchi maggiore equilibrio tra i vari tributi. L’obiettivo comune riteniamo debba essere quello di un reale contenimento della pressione fiscale da realizzare anche andando a rivedere, se necessario, in modo strutturale la spesa corrente

http://www.corriereromagna.it/ravenna/2 ... no-un-anno
Ultima modifica di ubatuba il 29/01/2013, 13:55, modificato 1 volta in totale.

09/02/2013, 16:12

sabato 9 febbraio 2013

Operaio si impicca con l'articolo 1 della costituzione a fianco

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Una notizia drammatica giunge da Guarrato, un paesino di 1300 persone in provincia di Trapani: Giuseppe Burgarella, operaio, sindacalista della Cgil di 61 anni disoccupato da tempo, si è tolto la vita impiccandosi a una trave sotto casa sua. L'ha fatto, però, in un modo ancor più drammatico, che induce ancor di più a riflettere e chiarisce ulteriormente le cause del suo gesto. Prima di togliersi la vita l'uomo ha scritto con cura certosina la lista – interminabile – di tutti i “morti per disoccupazione” degli ultimi due anni. Se li era appuntati uno ad uno, copiandoli dalle cronache dei giornali, e in fondo all'elenco aveva scritto il suo: Giuseppe Burgarella.

Ma non solo: l'uomo se ne è andato con la Costituzione a fianco, citando in un foglietto l'articolo 1, che “dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Allora perché lo Stato non mi aiuta a trovare lavoro? Perché non mi toglie da questa condizione di disoccupazione? Perché non mi restituisce la dignità? Allora se non lo fa lo Stato lo devo fare io”. I Carabinieri lo hanno trovato impiccato con la “magna carta” della Repubblica Italiana a fianco.

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Fonte: http://www.fanpage.it/operaio-si-impicca-con-l-articolo-1-della-costituzione-a-fianco/#ixzz2KPeMJ6eb

Source: nocensura.com: Operaio si impi... 1 della costituzione a fianco

17/02/2013, 22:59

Perché le aziende italiane delocalizzano in Svizzera?
Tasse basse, scarsa burocrazia, ottime infrastrutture.


http://www.rischiocalcolato.it/2013/02/ ... tture.html

02/03/2013, 18:34

con l'aggravarsi delle difficolta' economiche delle piccole e medie aziende,in base alla cgia di mestre,una su due sarebbe costretta a pagare gli stipendi in modo rateizzato,da considerare che le aziende in sofferenza sono aumentate del 165%,alla faccia della luce al termine del tunnel montiana...............[;)]
Ultima modifica di ubatuba il 02/03/2013, 18:34, modificato 1 volta in totale.

02/03/2013, 18:58

Distrutto dalla crisi e da Equitalia, imprenditore si suicida

Ravenna, 25 febbraio 2013 – SI È TOLTO la vita nel magazzino della propria ditta di via Reale. Non ha lasciato scritti ma i familiari di Gabriele Gaudenzi, 50 anni, piccolo imprenditore di Alfonsine, tendono ad attribuire le cause dalla tragedia alla crisi e alla paura per ciò che il futuro gli avrebbe riservato. Il lavoro che mancava, una pesante sanzione di Equitalia, un mutuo con ipoteca della casa, sei dipendenti da stipendiare, la necessità di mantenere due figli (15 e 17 anni) e non sapere più in quale maniera.

Tutto questo, aggiunto ad altre recenti difficoltà da ricercare nella sfera personale, lo avrebbero spinto a compiere il gesto estremo. Col fratello Marcello e il padre Matteo conduceva la ‘Gaudenzi imballaggi’, storica impresa familiare che opera nel settore degli imballaggi industriali in legno e arredo giardino. Ultimamente, parlando col padre, avrebbe più volte manifestato il proprio disagio, scoppiando in lacrime. A ritrovare il corpo senza vita, ieri mattina intorno alle 9, è stata la moglie, Virna.

A pesare sarebbe stata la difficile situazione economica della ditta, con sei dipendenti e rimasta senza liquidità dopo una sanzione di 47mila euro subìta nel 2009 dall’Agenzia delle entrate. Per questo, ora, resta l’enorme dolore di un padre chiamato a seppellire il proprio figlio. Matteo Gaudenzi, sorretto dall’altra figlia, non si dà pace e grida la propria rabbia contro il sistema e contro la politica: «È colpa loro se mio figlio Gabriele si è ucciso».

Ai vigili urbani del corpo unico della Bassa Romagna e ai carabinieri di Alfonsine, intervenuti nel capannone di via Reale dopo la macabra scoperta, l’anziano capostipite ha indicato la catasta dei pannelli di legno, quasi ad attribuire una responsabilità indiretta alla materia prima che fino ad oggi ha dato vita e sostentamento alla famiglia e che ora invece ha portato morte e sconforto. (restodelcarlino)


http://www.imolaoggi.it/?p=42576

04/03/2013, 19:24

Le sparate di Ferrara: "da sei mesi non si suicida più nessuno" [Video]


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"Il paese è nel casino perché c’è la crisi mondiale. Dei suicidi scrivevano i giornali, e Di Pietro dava la colpa a Monti. Dai su!, l’Italia è ricchissima, vanno tutti in Bmw, il Paese è pieno di champagne e caviale. voglio sapere una cosa: perché non si suicida più nessuno? Forza! Suicidiamoci! Suicidatevi! Adesso sono 6 mesi che non si suicida più nessuno. Esigo un suicidio al giorno! O due!"



Egregio signor Ferrara, il fatto che la "casta dei servi della casta" (leggasi giornalisti, di cui lei è un celebre esponente) non riportino più all'attenzione dell'opinione pubblica i vari casi di suicidio che si registrano con cadenza regolare in tutto il territorio nazionale non significa che "da sei mesi non si suicidi nessuno" semmai sono 6 mesi che voi giornalisti avete smesso di parlarne, chissà se su precisa indicazione dei vostri capi. I suicidi purtroppo non si sono fermati, nemmeno nei giorni-fulcro della campagna elettorale, quando i politici si sono sprecati in promesse di ogni genere, come se nel 2013 non fossero destinate a chiudere (secondo Confesercenti) oltre 450.000 aziende, come se nel 2014 non dovessimo fare i conti con il Fiscal Compact, la mazzata finale...


Staff nocensura.com

Source: nocensura.com: Le sparate di F... suicida più nessuno" [Video]

06/03/2013, 16:53

DRAMMA

Treviso, un imprenditore si impicca in azienda

Il 47enne Stefano Busato si uccide. Forse a causa della crisi.
Stefano Busato, imprenditore 47enne, si è tolto la vita nella sua azienda a Quinto di Treviso.
.
A spingerlo verso il suicidio potrebbe anche essere stata la crisi che aveva travolto a sua attività.
Un imprenditore trevigiano Stefano Busato, 47 anni, si è impiccato nella notte tra il 4 e il 5 marzo nel capannone della sua azienda, a Quinto di Treviso, e i carabinieri non hanno escluso che il movente del gesto possa essere stato proprio di tipo economico.
Un altro dramma che si unisce a quello avvenuto il 5 marzo a Segrate (Milano), dove un uomo ha ucciso la moglie e si è suicidato a causa dei troppi debiti.
OGNI SERA ANDAVA IN DITTA. L'uomo era titolare della Ebla, un'azienda specializzata in trattamenti termici. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri era andato nella ditta per controllare il regolare funzionamento dei macchinari, funzione che svolgeva ogni notte.
Invece ha appeso una corda ad una trave in ferro del capannone e si è impiccato. A trovare il corpo è stato un operaio.
Sul luogo è scoppiato un incendio, causato dalla fuoriscita di magnesio da uno dei forni. Anche questo, insieme alle difficoltà economiche recenti, potrebbe aver spinto al suicidio Busato.

Martedì, 05 Marzo 2013

http://www.lettera43.it/economia/macro/ ... 586359.htm

oramai x queste nefaste notizie gli organi della grande informazione fanno orecchie da mercante,lasciando perdere lo sproloquio di ferrara...[:(!]

06/03/2013, 20:17

Mister potamo
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voglio sapere una cosa: perché non si suicida più nessuno? Forza! Suicidiamoci! Suicidatevi! Adesso sono 6 mesi che non si suicida più nessuno. Esigo un suicidio al giorno! O due!"



È stato esaudito
Ultima modifica di Wolframio il 06/03/2013, 20:19, modificato 1 volta in totale.

06/03/2013, 21:48

Giuliano Ferrara e' un emerito ...

06/03/2013, 22:04

BOBBY ha scritto:

Giuliano Ferrara e' un emerito ...

Sapessi quante cose gli direi.... se solo potessi....

06/03/2013, 22:05

BOBBY ha scritto:

Giuliano Ferrara e' un emerito ...

Occhio al reato di ingiuria, fossi in te farei rimuovere l'offesa [:)]

PS aggiungo
... per quanto, in linea di massima, condivido pienamente il tuo pensiero [8D]
Ultima modifica di break il 06/03/2013, 22:10, modificato 1 volta in totale.

07/03/2013, 07:44

L'ingiuria e' reato ma va inquadrata nel suo contesto.

Anche l'istigazione al suicidio e' reato.

Comunque non voglio creare problemi a nessuno e se necessario potete rimuovere il POST, tanto il senso lo avete capito tutti.[^]
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