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MessaggioInviato: 27/12/2012, 13:47 
Il divieto dell’Olanda, secondo produttore europeo di pellicce di visone, si somma ai divieti già approvati in Austria, Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia, Croazia e Bosnia, mentre la Danimarca, primo produttore europeo, ha stabilito lo stop agli allevamenti a partire dal 2024. «L’Italia, con i suoi 10 allevamenti e 150mila animali all’anno, non può essere da meno», dice Simone Pavesi, responsabile della Campagna pellicce della Lav. «È necessario che anche il nostro Paese, primo in Europa a vietare il commercio di pellicce di cane e di gatto, prosegua in questo percorso, approvando la proposta legislativa predisposta dalla Lav e già depositata alla Camera e al Senato». «È un risultato storico - commenta dal canto suo l’Ente Nazionale Protezione Animali - se si considera che l’Olanda è il secondo produttore europeo. Ma ancora più significativo è il fatto che questo Paese ha avuto il coraggio di sfidare forti interessi economici per dare voce ai propri cittadini. L’Italia deve seguire l’esempio olandese e fare altrettanto».

http://affaritaliani.libero.it/sociale/ ... imali.html


e' un ottimo primo passo di un paese europeo,sarebbe opportuno che pure l'italia si allineasse a tale provvedimento.......................[;)]


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MessaggioInviato: 27/12/2012, 19:44 
Cari amici,



L’India sta lasciando in sospeso la legge sul lavoro minorile più dura della storia... perché i politici pensano non si tratti di una “priorità”! Ma la maggioranza dei membri del parlamento la sostiene; tutto quello di cui hanno bisogno è una grossa spinta collettiva per metterla ai voti. Facciamo sentire la nostra voce per i bambini indiani. Firma ora:

Il Parlamento indiano si sta per fermare, senza aver esaminato la legge contro il lavoro minorile più dura della storia. La proposta di legge inoltre, pur essendo sostenuta dalla maggioranza dei parlamentari, è stata lasciata ad attendere per settimane, perché ritenevano non fosse una “priorità”!

L’India è la patria mondiale del lavoro minorile: già all’età di cinque anni i bambini vengono venduti ai trafficanti e costretti a lavorare come moderni schiavi, subendo abusi e percosse. La nuova storica proposta di legge vieterebbe del tutto qualsiasi tipo di lavoro minorile al di sotto dei 14 anni, fornendo uno stipendio alle famiglie disagiate per permettere ai loro figli di andare a scuola. I membri del Parlamento hanno però lasciato che la proposta finisse fuori dall’agenda dei lavori, così ora le organizzazioni indiane per i diritti dei bambini hanno disperatamente bisogno del nostro aiuto per aumentare la pressione pubblica.

Se noi membri di Avaaz uniamo le forze possiamo fare in modo di attirare l’attenzione globale sulla proposta, spingendo i membri del parlamento a votarla. Firma quest’urgente petizione e spargi il più possibile la voce! Quando raggiungeremo 1 milione di firme, consegneremo il messaggio al parlamento insieme a ex bambini lavoratori:

http://www.avaaz.org/it/india_child_lab ... cb&v=20430

Un numero impressionante pari a 250 milioni di bambini lavora in miniere, cave e fabbriche in tutto il mondo. Tutte le nazioni hanno firmato un accordo per inserire lo sradicamento del lavoro minorile al centro dei propri programmi nazionali sull'istruzione. L’India, al contrario, è sede della più ampia forza lavoro minorile del mondo. Se la nuova legge fosse approvata, vieterebbe il lavoro minorile al di sotto dei 14 anni e tutti i lavori pericolosi per i minori di 18 anni. La legge prevede inoltre sovvenzioni a sostegno delle famiglie più disagiate, proteggendo così il diritto all’istruzione gratuita e provvedendo a fornire loro uno stipendio per compensare le perdite economiche.

I critici affermano che il vero problema non è la legge, quanto piuttosto la sua cattiva applicazione. In effetti, in India negli ultimi tre anni meno del 10% delle 450.000 denunce di lavoro minorile sono state perseguite dalla debole legge vigente. La nuova legge sarebbe però in grado di assestare qualche duro colpo a questo sistema. La polizia infatti non dovrebbe più attendere l’ordine da parte della corte per agire. Qualsiasi forma di lavoro minorile a fini commerciali al di sotto dei 14 anni diventerebbe illegale e, al posto di multe insignificanti o brevi condanne in prigione, i criminali dovrebbero affrontare pene più severe.

Sebbene la maggioranza dei parlamentari abbia affermato di voler appoggiare la proposta di legge, non è stata posta alcuna urgenza politica per metterla ai voti. Ogni singolo giorno in cui viene rimandata, però, altri bambini sono costretti a una vita di stenti all’interno delle fabbriche. Sta a noi spingerli oltre. Firma la petizione indirizzata ai parlamentari indiani ora e diffondila quanto più possibile:

http://www.avaaz.org/it/india_child_lab ... cb&v=20430

Molte volte la comunità di Avaaz si è mobilitata per difendere i bambini e i più bisognosi. Solo poche settimane fa, 1,2 milioni di noi hanno unito le forze per far approvare il più completo programma sull’istruzione in Pakistan. Il modo in cui trattiamo i nostri bambini è il metro della nostra moralità ... ed è arrivato il momento di fare passi decisi contro gli abusi nei loro confronti. Uniamoci e facciamo sentire la nostra voce per il futuro dei bambini indiani.

Con speranza e determinazione,

Jamie, Alice, Alex, Alaphia, Lisa, Jeremy, Ricken, Dalia, Rewan, Michelle e tutto il team di Avaaz


FONTI:

India al bivio: domani si vota legge che abolisce il lavoro minorile (AGI)
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizi ... oro_minori

India, slitta legge su divieto lavoro minorile (L’Indro)
http://www.lindro.it/politica/2012-12-2 ... o-minorile

India / Domani parlamento vota su abolizione lavoro minorile (Il Mondo)
http://www.ilmondo.it/esteri/2012-12-19 ... 3957.shtml

India, in arrivo la legge contro il lavoro minorile? (Inviato Speciale)
http://www.inviatospeciale.com/2012/12/ ... -minorile/


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MessaggioInviato: 09/01/2013, 17:09 
MAILBOMBING CONTRO IL DIFFERIMENTO dello STOP AI TEST COSMETICI SUGLI ANIMALI!
Pubblico · Creato da Naty InHell




Dalle 4 gennaio alle ore 19.30 alle 1 marzo alle ore 22.30
Sono quasi 20 anni che l'iter legislativo per l'abolizione dei test su animali per i prodotti cosmetici va avanti: ora siamo quasi al traguardo, a marzo 2013 dovrebbe essere applicato in Europa il divieto assoluto di vendita di cosmetici con ingredienti testati su animali, in qualunque parte del mondo questi test siano eseguiti, ma questa data è in pericolo, come risulta anche da questo articolo di GeaPress http://www.geapress.org/sperimentazione ... nvio/36860 potrebbe slittare anche di 10 anni: non bisogna permetterlo!

Il divieto di commercializzare cosmetici testati sugli animali, inizialmente previsto nel 1998, è già stato respinto varie volte per accontentare gli industriali. La Commissione Europea è arrivata a dimenticare che questa proibizione era fondata su ragioni etiche. Una società civile non ha bisogno di nuovi cosmetici, se produrli significa accecare, ustionare, avvelenare, soffocare e uccidere animali: sono ampiamente sufficienti i cosmetici cruelty-free già esistenti sul mercato.

***IL TERMINE DEL 2013 NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE DIFFERITO O PERDEREMO TUTTO DI CIO' CHE SINO AD OGGI E' STATO FATTO!***

Preghiamo quindi TUTTI di INVIARE E-MAIL:

- una email AI PARLAMENTARI EUROPEI;
- una, in testo inglese, AL NUOVO COMMISSARIO TONIO BORG e la stessa AL PRESIDENTE BARROSO;
- e una ALLE MASSIME CARICHE dello Stato Italiano.

*** SOTTO TROVATE I TESTI E GLI INDIRIZZI EMAIL RELATIVI ***

MILIONI DI ANIMALI HANNO BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO!

---> 1) TESTO MAIL per prenderne spunto (anche con copia/incolla) per gli EUROPARLAMENTARI:

************************
OGGETTO: direttiva 76/768/EEC per il mantenimento del termine di marzo 2013

Onorevole Eurparlamentare,

LA PRESENTE VIENE INVIATA in vista della decisione che dovrà prendere la Commissione europea circa il mantenimento del termine del 2013 per l'entrata in vigore del divieto di commercio di prodotti cosmetici testati, per ricordarle il doveroso mantenimento delle assicurazioni fornite a seguito dell'approvazione della Direttiva sulla vivisezione 2010/63/UE, esortandola a farsi promotrice in tel senso verso la Commissione;

Una moltitudine di persone rivolgono a questa questione speciale attenzione e, come me, si discostano con ferma convinzione e piena consapevolezza, dalla cosiddetta sperimentazione degli animali (più propriamente da definirsi vivisezione) che costituisce la vergogna dell'uomo civile e una criminale pratica che, ostinatamente e malgrado la presenza dei formidabili metodi davvero scientifici a disposizione, si pretende di continuare a condurre nel ventunesimo secolo solo per interessi economici e in danno allo stesso uomo che rimane la vera e inconsapevole cavia di un gioco di potere per il profitto di pochi.

Il 7° emendamento della Direttiva cosmetici (76/768/CEE) del 2003 prevede che a partire dal 2013 vengano banditi in Europa tutti i test su animali per i prodotti cosmetici. Adesso, dieci anni dopo, la Commissione esprime dubbi a rispettare l’impegno preso, sostenendo che alcuni test sostitutivi non saranno ancora disponibili nel 2013.

Si parla insensatamente di un ipotesi di differimento: la data per l'entrata a regime del divieto di commercio di prodotti testati sugli animali non necessita di alcuna proroga! le industrie hanno avuto già abbastanza tempo per riorganizzarsi; Il divieto di commercializzare cosmetici testati sugli animali, inizialmente previsto nel 1998, è già stato differito varie volte per compiacere gli industriali.

Dal tempo della disposizione del divieto è trascorso quasi un ventennio e oggi una proroga significherebbe che la previsione a suo tempo disposta non era altro che il solito contentino per calmare le voci di protesta, nella consolidata prassi di raggiro delle coscienze, che appare tanto ben coltivata dalle istituzioni! Le massiccie proteste contro la vivisezione oramai sono a tutti largamente note anche se i media ne trascurano la diffusione per altrettanto ben note ragioni.

Bisogna rigorosamente mantenere il divieto del 2013 indipendentemente dalla disponibilità di metodi sostitutivi.

Io non intendo acquistare cosmetici contenenti ingredienti testati su animali, non voglio prodotti MACCHIATI DEL SANGUE DEGLI INNOCENTI E NON VOGLIO CHE IL MERCATO ME NE OFFRA.

Pretendo di essere liberata dalla forzosa opera di studio sulla provenienza per ogni acquisto, pretendo un mercato civile degno di questo nome che non sia solo un conveniente appellativo: lo sviluppo di nuovi cosmetici non giustifica la sofferenza causata.

Il principio che la sperimentazione animale non sia scientificamente affidabile né predittiva per l’uomo è riconosciuto da un numero sempre crescente di accademici e istituzioni di prestigio internazionale. Con forza sempre maggiore vengono richiesti un radicale cambiamento di paradigma nel campo della tossicologia e la sostituzione delle prove su animali con i test in vitro, in silico e con le tecnologie "omiche" che si servono di materiale di origine umana.

Poiché i test sugli animali non sono predittivi per la specie umana, siamo noi le vere cavie su cui le aziende sperimentano ogni giorno l’eventuale pericolosità di ciò che producono.
I test su animali che la Commissione europea vorrebbe mantenere in vigore non servono a proteggere la salute dei consumatori. E' sui consumatori che vengono testati i 20.000 nuovi prodotti immessi ogni anno sul mercato.

L'ostinato proseguimento di questa arcaica, inaffidabile, dannosa e criminale pratica impedisce l’uso delle tecnologie già esistenti che sono di gran lunga più affidabili, rapide ed esaustive per la conoscenza degli effetti nocivi delle sostanze e per questa ragione chiedo che venga assunto l'impegno aper l'attuazione di un percorso volto allo sviluppo dei metodi sostitutivi che deve essere favorito con tutti gli strumenti a disposizione: i metodi sostitutivi vanno promossi, finanziati, pubblicizzati e resi obbligatori per legge.
La legge chiede, a ragione, che i test sostitutivi siano scrupolosamente vagliati e convalidati, ma lo stesso obbligo non esiste e non è mai esistito per i test con gli animali (nessuno di essi, infatti, è mai stato validato): due pesi e due misure dettati più dalla ricerca di profitto che dalla ricerca scientifica. Se alla sperimentazione animale fosse applicato lo stesso rigore scientifico e metodologico, essa sarebbe fuori legge da molto tempo!

Qualsiasi ritardo nella esecuzione del divieto del 2013 distruggerebbe IRRIMEDIABILMENTE la fiducia, già fortemente in discussione, dando prova non solo di biasimevole indifferenza da parte dei responsabili delle decisioni dell’UE di ascoltare il parere degli esperti e la voce del popolo ma altresì dell’incapacità di far rispettare la programmazione di una direttiva emanata dalla stessa Comunità europea; con la disastrosa conseguenza di porre freno alla metodiche sostitutive già a disposizione delle aziende che, durante gli anni decorsi sino ad oggi dal tempo dell’approvazione del 7° emendamento alla direttiva, si sono organizzate e rese pronte; CHI NON LO HA FATTO NON POTRA' IMMETTERE NUOVI PRODOTTI solo questo potrà essere l'epilogo di una decennale anticipazione dell'obbligo posto dall'Europa!

La esorto, pertanto, a farsi parte attiva affinchè venga rispettata la tempistica dettata dalla direttiva; mancare nel rispetto della stessa, equivale a demolire stessa Europa!
Grazie.
nome cognome, paese, cap

**********************************

INDIRIZZI: (da inviare a gruppi di indirizzi così come disposti)

COMM-REP-IT-INFO@ec.europa.eu,
roberta.angelilli@europarl.europa.eu, alfredo.antoniozzi@europarl.europa.eu,
paolo.bartolozzi@europarl.europa.eu, carlo.casini@europarl.europa.eu,
silvia.costa@europarl.europa.eu, francesco.deangelis@europarl.europa.eu,
leonardo.domenici@europarl.europa.eu, roberto.gualtieri@europarl.europa.eu,
guido.milana@europarl.europa.eu, claudio.morganti@europarl.europa.eu,
alfredo.pallone@europarl.europa.eu, niccolo.rinaldi@europarl.europa.eu,

potito.salatto@europarl.europa.eu, david.sassoli@europarl.europa.eu,
marco.scurria@europarl.europa.eu, antonello.antinoro@europarl.europa.eu,
rita.borsellino@europarl.europa.eu, rosario.crocetta@europarl.europa.eu,
salvatore.iacolino@europarl.europa.eu, giovanni.lavia@europarl.europa.eu,
giommaria.uggias@europarl.europa.eu, pino.arlacchi@europarl.europa.eu,
raffaele.baldassarre@europarl.europa.eu, andrea.cozzolino@europarl.europa.eu,
paolo.decastro@europarl.europa.eu, luigiciriaco.demita@europarl.europa.eu,
giuseppe.gargani@europarl.europa.eu, vincenzo.iovine@europarl.europa.eu,

clemente.mastella@europarl.europa.eu, barbara.matera@europarl.europa.eu,
erminia.mazzoni@europarl.europa.eu, aldo.patriciello@europarl.europa.eu,
mario.pirillo@europarl.europa.eu, gianni.pittella@europarl.europa.eu,
crescenzio.rivellini@europarl.europa.eu, sergio.silvestris@europarl.europa.eu,
salvatore.tatarella@europarl.europa.eu, gabriele.albertini@europarl.europa.eu,
sonia.alfano@europarl.europa.eu, magdicristiano.allam@europarl.europa.eu,
francesca.balzani@europarl.europa.eu, vito.bonsignore@europarl.europa.eu,

mario.borghezio@europarl.europa.eu, sergio.cofferati@europarl.europa.eu,
lara.comi@europarl.europa.eu,
carlo.fidanza@europarl.europa.eu,
mario.mauro@europarl.europa.eu, cristiana.muscardini@europarl.europa.eu,
pierantonio.panzeri@europarl.europa.eu, fiorello.provera@europarl.europa.eu,
licia.ronzulli@europarl.europa.eu, oreste.rossi@europarl.europa.eu,
matteo.salvini@europarl.europa.eu, francescoenrico.speroni@europarl.europa.eu,
gianluca.susta@europarl.europa.eu, patrizia.toia@europarl.europa.eu,

gianni.vattimo@europarl.europa.eu, iva.zanicchi@europarl.europa.eu,
sergio.berlato@europarl.europa.eu, luigi.berlinguer@europarl.europa.eu,
mara.bizzotto@europarl.europa.eu, antonio.cancian@europarl.europa.eu,
salvatore.caronna@europarl.europa.eu, herbert.dorfmann@europarl.europa.eu,
lorenzo.fontana@europarl.europa.eu, elisabetta.gardini@europarl.europa.eu,
tiziano.motti@europarl.europa.eu, vittorio.prodi@europarl.europa.eu,
amalia.sartori@europarl.europa.eu, giancarlo.scotta@europarl.europa.eu,
debora.serracchiani@europarl.europa.eu, andrea.zanoni@europarl.europa.eu,
_____________________________________________________

---> 2) TESTO EMAIL PER IL NUOVO COMMISSARIO TONIO BORG e per il PRESIDENTE BARROSO:

************************
OGGETTO: Stop animal testing for cosmetics in 2013!

Dear President Barroso, dear Commissioner Borg,

according to the 7th amendment, dated 2003, of the Cosmetics Directive (76/768/EEC), a ban on all animal testing for cosmetic products is due to come into effect in March 2013. Now, TEN years later, you announce that the European Commission is unable to fulfil its commitment on the grounds that some replacement methods will not be available in time to meet the 2013 deadline.

We completely reject your arguments and demand that you adhere to your legal obligations on the following grounds:

1. A civilised society can get by without new cosmetics if it means that animals will be blinded, scalded, poisoned, choked and killed in order to produce them. We are quite happy to go on buying the cruelty-free products that already exist on the market.

2. The animal tests that the EC is willing to perpetuate are invalid with respect to human health. The fact that animal experimentation is not predictive for the human species is now recognised by a growing number of respected academics and institutions advocating a radical paradigm shift in toxicity testing. Animal tests will be replaced with in vitro, in silico and –omics technologies using human material.

3. Since animal tests are not predictive for the human species we, the consumer, are the real guinea pigs when it comes to risk assessment of industrial and cosmetic chemicals.

4. An approach based on the “weight of evidence” (epidemiology, clinical observation, in vitro and in silico studies) should replace the present procedure of validation of new methods. As a matter of fact the validation procedure currently in place has been the main obstacle to their regulatory approval and has delayed the use of innovative technologies, which are far more reliable, faster and relevant with respect to human health risk of chemicals. Replacement methods are to be supported by all means: they must be funded, promoted, publicized, made compulsory by law.

5. The fact that animal tests have never undergone the same formal validation which is required for replacement methods is a blatant example of double standards in science. Had animal tests been subjected to validation, they would have been banned a long time ago!

For all of these reasons we ask that you abide by the 2013 deadline.

BAN once for all the deadly animal testing for cosmetics!

Sincerely,
Nome Cognome
Località

************************

INDIRIZZI: Tonio Borg: press.office@consilium.europa.eu, CAB-TAJANI-WEBPAGE@ec.europa.eu

eventualmente anche al suo portavoce: Frederic.vincent@ec.europa.eu

e altri pochissimi secondi per copiarla ed incollarla anche nel form on line del Presidente Barroso a questo link: http://ec.europa.eu/commission_2010-201 ... dex_en.htm

____________________________________________________

---> 3) QUESTO, invece, potrebbe essere il testo di mail da presentare alle massime cariche governative italiane Presidente della Repubblica, Ministro alla Salute, Presidenti delle Camere, Presidente del Consiglio dei ministri (anche se 'dimissionario') ed altri che ciascuno riterrà utile da interessare. (testo rimodulato del precedente da inviare agli europarlamentari, in quanto ridotto e fa menziona della risoluzione approvata il 18 dicembre dalla Commissione Igiene e Sanità):

************************
OGGETTO: risoluzione Commissione Igiene e Sanità del 18 dicembre per il mantenimento del termine di marzo 2013 previsto dalla direttiva 76/768/EEC

LA PRESENTE VIENE INVIATA in vista della decisione che dovrà prendere la Commissione europea circa il mantenimento del termine del 2013 per l'entrata in vigore del divieto di commercio di prodotti cosmetici testati, per ricordarle il doveroso mantenimento delle assicurazioni fornite a seguito dell'approvazione della Direttiva sulla vivisezione 2010/63/UE esortandola a farsi promotrice in tel senso verso la Commissione;

Il 7° emendamento della Direttiva cosmetici (76/768/CEE) del 2003 prevede che a partire dal 2013 vengano banditi in Europa tutti i test su animali per i prodotti cosmetici. Adesso, dieci anni dopo, la Commissione esprime dubbi a rispettare l’impegno preso, sostenendo che alcuni test sostitutivi non saranno ancora disponibili nel 2013.

Dal tempo della disposizione del divieto è trascorso quasi un ventennio e oggi una proroga significherebbe che la previsione a suo tempo disposta non era altro che il solito contentino per calmare le voci di protesta, nella consolidata prassi di raggiro delle coscienze, che appare tanto ben coltivata dalle istituzioni! Le massiccie proteste contro la vivisezione oramai sono a tutti largamente note anche se i media ne trascurano la diffusione per altrettanto ben note ragioni.
Bisogna rigorosamente mantenere il divieto del 2013 indipendentemente dalla disponibilità di metodi sostitutivi.

Qualsiasi ritardo nella esecuzione del divieto del 2013 distruggerebbe IRRIMEDIABILMENTE la fiducia, già fortemente in discussione, dando prova non solo di biasimevole indifferenza da parte dei responsabili delle decisioni dell’UE di ascoltare il parere degli esperti e la voce del popolo ma altresì dell’incapacità di far rispettare la programmazione di una direttiva emanata dalla stessa Comunità europea, parimente, da estendere anche alla rappresentanza italiana ; con la disastrosa conseguenza di porre freno alla metodiche sostitutive già a disposizione delle aziende che, durante gli anni decorsi sino ad oggi dal tempo dell’approvazione del 7° emendamento alla direttiva, si sono organizzate e rese pronte;

CHI NON LO HA FATTO NON POTRA' IMMETTERE NUOVI PRODOTTI solo questo potrà essere l'epilogo di una decennale anticipazione dell'obbligo posto dall'Europa!

Al riguardo RAMMENTO che la Commissione IGIENE E SANITA' del Senato, MARTEDÌ 18 DICEMBRE 2012 ha approvato la risoluzione presentata dai senatori Rizzi e Poretti che impegna il Governo e precipuamente il Ministro della salute, tra le altre, "a comunicare alla Commissione europea il sostegno alla posizione del nuovo Commissario alla protezione della salute e alla tutela dei consumatori a favore del mantenimento del divieto previsto per l'11 marzo 2013, secondo la direttiva 76/768/CEE "protezione degli animali utilizzati a fini cosmetici" come modificata dalla direttiva 2003/15/CE, recepita con decreto legislativo 15 febbraio 2005, n. 50, per i test su animali di materie prime cosmetiche, riguardo i test di tossicità da uso ripetuto, tossicità riproduttiva e tossicocinetica, e l'importazione da Paesi extra UE di ingredienti per cosmetici testati su animali";

La esorto, pertanto, a far si che l'impegno sia onorato rendendosi parte attiva affinchè venga rispettata la tempistica dettata dalla direttiva; mancare nel rispetto della stessa, equivale a demolire stessa Europa ed a calare nell'abisso dell'infedeltà la rappresentanza italiana!

Nome e cognome

***********************

INDIRIZZI:
segreteriaministro@sanita.it,
presidenza.repubblica@quirinale.it,
uscm@palazzochigi.it,
renato.schifani@senato.it,
fini_g@camera.it,
presidentecn@senato.it,
infopoint@senato.it,
rapportiparlamento@governo.it,
____________________________________________________

*** ULTIMO PASSO: DIFFONDERE IL PIù POSSIBILE QUESTO EVENTO INVITANDO I VOSTRI CONTATTI***

Chiedo a tutti di non condividere semplicemente l'evento ma, una volta cliccato su "parteciperò" selezionare "invita amici" e procedere ad invitare tutti i vostri contatti, è un lavoretto un pò lunghino ma direi DOVEROSO...

Come ci segnala Marina Veg Kodros, PER INVITARE invece TUTTI I VOSTRI AMICI CON UN CLICK potete scaricate google chrome, alla fine apritelo e cercate https://chrome.google.com/webstore/deta ... ijjfnnakdn aggiungetelo e troverete il tasto in alto a destra su facebook.
Per invitare tutti gli amici dovete cliccare invita amici poi scorrere in giù con il mouse fino alla fine degli amici e premere il tasto in alto a destra di facebook inviter.
Aspettate qualche secondo o un paio di minuti, nel frattempo non toccate nulla.
A un certo punto un messaggio vi dirà che tutti i vostri amici sono selezionati. cliccate ok e poi SALVA.
Un messaggio vi dirà che tutti i vostri amici sono stati invitati...

________________________________________________

*PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE L'ARGOMENTO:

la risoluzione approvata il 18 dicembre dalla Commissione Igiene e Sanità: https://www.facebook.com/notes/palmiro- ... 6729674643 )-
6 motivi per mantenere il divieto di commercializzare cosmetici testati su animali nell'Unione Europea
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... 981&type=3

LE PRINCIPALI PETIZIONI ON LINE:

- http://www.thepetitionsite.com/1/Suppor ... g-By-2013/
- PETA UK: http://action.peta.org.uk/ea-campaign/c ... &c=pukfpaa
- ANTI-VIVISECTION COALITION: http://www.thepetitionsite.com/298/stop ... cosmetics/
- LAV: http://www.lav.it/index.php?id=1702
- NO CRUEL COSMETICS: http://www.nocruelcosmetics.org/sign_up.php?lang=italy
- HUMANE SOCIETY EU: https://secure.humanesociety.org/site/A ... ve&id=4543

LA STORIA DELLA DIRETTIVA E I SUOI MOLTEPLICI RINVII DEL TERMINE https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... nt_count=1

Un sentito ringraziamento al SUPERLAVORO di Palmiro Rossella Bianchi!



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MessaggioInviato: 17/01/2013, 17:10 
questa raccontata in video e' una storia vera,e si desidera sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica contro questa barbaria che e'la corrida,che solo l'incivilita' puo' ancora tollerarla




Il progetto è sostenuto dalle maggiori associazioni animaliste: ENPA (Ente Nazionale Protezione
Animali), Animali e Ambiente Nel Cuore (Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e
Ambiente), LAV (Lega Antivivisezione), Le.I.D.A.A. (Lega Italiana per la Difesa degli Animali e
dell’Ambiente), Lega Nazionale per la Difesa del Cane, A.N.P.A.N.A., OIPA e Rifugio Fratelli
Minori L.I.D.A (sez.Olbia).


Ultima modifica di ubatuba il 17/01/2013, 17:20, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 19/01/2013, 22:50 
Cari amici,


Gli USA stanno per regalare al mondo la prima carne geneticamente modificata: un salmone mutante che potrebbe spazzare via popolazioni di salmoni naturali e minacciare la salute dell'uomo. Se non lo fermeremo, questo pesce Frankenstein potrebbe aprire le porte alla carne geneticamente modificata in tutto il mondo. Clicca qui sotto per aiutarci a unire un milione di voci per fermarli:

Firma la petizione
Gli USA stanno per immettere nel mercato mondiale la prima carne geneticamente modificata: un salmone mutante che potrebbe spazzare via intere popolazioni di salmoni naturali e minacciare la salute dell'uomo: ma possiamo fermarli ora prima che i nostri piatti si riempiano di questi inquietanti pesci Frankenstein.

Questo nuovo salmone artificiale cresce due volte più veloce di quello naturale e persino gli scienziati non possono prevedere i suoi effetti a lungo termine sulla salute. Nonostante ciò verrà dichiarato sicuro da un punto di vista alimentare sulla base di studi pagati dalle stesse compagnie che hanno creato questa creatura OGM! Fortunatamente negli USA la legge costringe a prendere in considerazione l'opinione pubblica prima di implementare una decisione di tale entità. Un numero crescente di consumatori, ambientalisti e pescatori sta chiedendo al governo di fare marcia indietro sull'approvazione di questo pericoloso pesce. Diamo subito forza a una campagna di sostegno globale per aiutarli a vincere.

La consultazione sta avvenendo proprio in questi giorni e abbiamo una possibilità reale di fare in modo che questo pesce mutante resti fuori dal menù. Firma per fermare il pesce Frankenstein e condividi questo appello con tutti: non appena raggiungeremo 1 milione la nostra richiesta sarà inviata ufficialmente alla consultazione pubblica:

http://www.avaaz.org/it/stop_frankenfis ... cb&v=21120

La compagnia che ha ottenuto il pesce Frankenstein ha modificato il DNA del salmone per creare un pesce che può diventare adulto ad una velocità incredibile, basta un solo anno. Non solo non conosciamo i suoi effetti a lungo termine sugli uomini, ma se alcuni esemplari o anche solo le loro uova fossero rilasciati in natura, questi super salmoni potrebbero decimare intere popolazioni di salmoni naturali. E, ancora peggio, quando saranno nei supermercati, sarà difficile distinguere il pesce Frankenstein dal salmone naturale e perciò sarà difficile evitarlo.

L'industria delle biotecnologie ha speso centinaia di milioni di dollari per fare pressione affinché i governi approvassero i loro cereali OGM. Il pesce Frankenstein è la loro prossima gallina dalle uova d'oro e potrebbe aprire le porte ad altre carni transgeniche. Ma il governo USA dovrà considerare l'opinione pubblica prima di prendere la sua decisione finale: se riusciremo a colpirli con una gigantesca opposizione globale mentre loro non se l'aspettano, potremo bloccare questa decisione sconsiderata.

Il pesce Frankenstein sta per essere approvato: facciamo in modo che le aziende delle biotecnologie non decidano quello che mangiamo. Aiutaci a costruire un milione di voci per fermare il pesce mutante:

http://www.avaaz.org/it/stop_frankenfis ... cb&v=21120

I membri di Avaaz hanno collaborato per proteggere il mondo naturale e la nostra catena alimentare da questa pericolosa intromissione. Nel 2010, oltre 1 milione di noi si sono fatti sentire contro il cibo geneticamente modificato in Europa. Riuniamoci ancora per fermare il pesce Frankenstein.

Con speranza,

Jamie, Nick, Emma, Dalia, Emily, Paul, Ricken, Wen-Hua e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI

La Fda americana dice sì al salmone OGM (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/ ... 9274255/1/

OGM: in arrivo il supersalmone, ma anche gravi pressioni lobbistiche. (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2013/01/04/blogs ... agina.html

Sempre più vicino il salmone OGM - Primo via libera dalla FDA americana (Il Sole 24 Ore)
http://fernandaroggero.blog.ilsole24ore ... icana.html

Salmone OGM, preoccupati allevatori e pescatori del salmone atlantico (Scienze Naturali)
http://www.scienze-naturali.it/ambiente ... -atlantico



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MessaggioInviato: 19/01/2013, 22:56 
OGM: in arrivo il supersalmone, ma anche gravi pressioni lobbistiche.


La lobby agro-chimica in azione nella Ue per screditare una ricerca allarmante.


Presto a tavola avremo il primo animale geneticamente modificato, esultano giornali e tv. Un salmone, ovviamente d’allevamento, capace di raggiungere il peso adulto in meno della metà del tempo dei suoi cugini “naturali”: 16-18 mesi invece di 3 anni. Come se per i consumatori fosse una bella notizia (non ci saranno etichette per riconoscerlo, e probabilmente non costerà neppure meno) e senza neppure sollevare qualche dubbio su questa proliferazione di cibi da organismi geneticamente modificati (OGM), approdati ormai anche in una Europa che per anni li aveva banditi, resistendo alle pressioni della potentissima lobby agro-chimica, capeggiata dalla famosa Monsanto.



O famigerata, per gli ambientalisti che da tempo l’hanno nel mirino e ne denunciano i metodi di pressione non proprio ortodossi. Come emerge dalla ricostruzione di una vicenda recente, che non riguarda i salmoni ma il granoturco OGM .Se ne erano occupati anche i giornali, ma distrattamente. Ce la ripropone un post di Global Research, chiaramente di parte ma molto circostanziato (22 le note con citazione delle fonti). E lunghissimo. Cosicché sarà extralarge anche questo post che pure ne taglia un bel po’, e integra altre info.



PREMESSA. La vicenda risale al settembre scorso, quando su Food and Chemical Toxi cology, una seria rivista internazionale, appare uno studio condotto da una équipe di ricercatori francesi dell’Univeristà di Caen, guidata dal professor Gilles-Eric Seralini.

E' importante sottolineare che la ricerca era stata esaminata per 4 mesi da un gruppo di scienziati indipendenti (dalle industrie) che ne avevano valutato la metodologia, giudicando lo studio fondato e degno di pubblicazione.



E’ la prima ricerca indipendente e a lungo termine sugli effetti su animali alimentati con cibo OGM, da quando vent’anni fa l’amministrazione Gorge H.W.Bush dette il via libera negli Usa alla commercializzazione dei semi geneticamente modificati. Senza nemmeno un test precauzionale da parte del governo per stabilire se erano sicuri per il consumo di uomini e animali. Basandosi solo sui test dei produttori – sottolinea il post.



LA RICERCA. Gli scienziati di Caen hanno condotto test su 200 topi nel corso di due anni, con un gruppo di topi alimentati al 33 per cento con cibo OGM e un gruppo “di controllo” senza OGM. Quali OGM? Il granoturco NK603 geneticamente modificato da Monsanto.



Alla fine di una lunga e vincente battaglia legale per costringere Monsanto a diffondere i dettagli del suo studio sulla innocuità del suo mais NK603, l’équipe di Seralini ha riprodotto quella ricerca del 2004 che era stata pubblicata sulla stessa rivista ed era servita all’EFSA, l’Autorità Europea che sovrintende alla Sicurezza dei Cibi, per dare una valutazione positiva a quel tipo di grano OGM, autorizzandone la commercializzazione.

Stesso protocollo di studio, ma con due significative differenze: i test hanno riguardato più parametri e sono stati più frequenti. Soprattutto, l’indagine è durata molto più a lungo: due anni, coprendo un bel pezzo di vita dei topi, a confronto dei 90 giorni dello studio di Monsanto.

Una differenza che è risultata cruciale: i primi tumori sono apparsi nei topi solo dopo 6-7 mesi.

Nella ricerca della multinazionale si erano presentati dei “segni di tossicità”, ma erano stati valutati “non biologicamente significativi” dalla società, e anche dall’EFSA.



Non entriamo nei dettagli della ricerca di Seralini, che ha esaminato tre sottogruppi di topi, alimentati con mais NK603 tollerante al Roundup, mais trattato con Roundup o solo Roundup a basse dosi, inferiori a quelle consentite nell’acqua e nei mangimi GM.

(Il Roundup è un potente erbicida prodotto dalla stessa Monsanto - il più usato nel mondo, per quanto molto discusso - che per contratto deve essere usato coi semi OGM della stessa casa. Questi semi vengono “modificati” per “tollerare” l’erbicida o per produrre essi stessi un effetto killer sulle erbacce, o entrambe le cose. Praticamente queste piante OGM sono “piante erbicide”, concludeva Seralini in una precedente ricerca. Ma torniamo alla nostra indagine).



RISULTATI ALLARMANTI: aumento vistoso di tumori e di morti premature, specie nelle femmine, nell’esposizione prolungata.



Riassumiamo: tra le femmine tumori alla mammella più frequenti e precoci; la ghiandola pituitaria il secondo organo più colpito; l’equilibrio ormonale sessuale modificato da OGM e Roundup. Nei maschi, congestioni del fegato e necrosi 2.5-5.5 volte più frequenti; severe nefropatie ai reni, 1.3-2.3 volte di più, 4 volte di più tumori palpabili, anche grandi come una palla di ping pong (vedi foto) - “e 4 volte di più vuol dire +400% “ sottolinea il post. All’inizio del 24° mese dell’ indagine il 50-80% delle femmine topo avevano sviluppato tumori in tutti i gruppi, rispetto al 30% dei topi controllo. I gruppi trattati con Roundup mostravano il maggior tasso di incidenza, l’80% e fino a 3 tumori per animale.



EFFETTO BOMBA. I risultati della ricerca Seralini hanno prodotto negli ambienti scientifici l’effetto di una bomba termonucleare. Hanno mostrato che i controlli “scientifici” della Ue sugli OGM non sono nient’altro che l’accettazione passiva dei test forniti dalle stesse società che gli OGM producono. Monsanto come la volpe a guardia del pollaio. Con la crescente attenzione della comunità scientifica internazionale nuovi risultati, la Commissione Ue e l’EFSA si sono ritrovate nel mirino come mai era accaduto, racconta il post. (Una rapida ricerca sul web sembra confermare le controversie).

Eppure la loro reazione è stata solo quella di fare muro. "Mostrando la collusione tra Monsanto e cartello agrochimico, e membri del panel OGM dell’ESA e della stessa Commissione UE, compresi i media e alcuni governi, come Spagna e Olanda", sostiene il post. Non senza qualche ragione.



I PRECEDENTI. L’EFSA aveva raccomandato l’approvazione del mais NK603 tollerante al Roundup nel 2009 senza condurre prima o assicurare alcun test indipendente. Nel loro giornale avevano ammesso che si affidavano alle “informazioni fornite dal proponente” (Monsanto), ai commenti di Stati membri, e al report dell’Autorità competente della Spagna, la Commissione per la Biosicurezza. Avevano anche ammesso che i test di Monsanto avevano coperto solo 90 giorni.

Il fatto è che il report spagnolo si limitava a dire che in accordo con le conoscenze internazionali e dopo aver esaminato i dati forniti da Monsanto, la commissione Biosicurezza spagnola avrebbe potuto dare parere favorevole. Come è stato.



La conclusione dell’EFSA fu che “i dati forniti (da Monsanto) erano sufficienti e non facevano sorgere preoccupazioni circa la sicurezza”. Il panel scientifico della Commissione approvò. Ritenne che “il mais NK603 è altrettanto sicuro di quello convenzionale” e che quel mais e i prodotti derivati “non sembrano avere effetto contrario alla salute umana, anche nel contesto degli usi previsti”.



Le linee guida della Commissione sono del resto rivelatrici delle (poche) precauzioni prese sull’uso di OGM e erbicidi tossici: “Dimostrazioni tossicologiche su test animali non sono esplicitamente richieste per l’approvazione di nuovi alimenti nella Ue o in Usa. Esperti indipendenti hanno stabilito che in certi casi analisi chimiche della composizione degli alimenti sono sufficienti per indicare che i nuovi OGM sono sostanzialmente equivalenti agli organismi tradizionali…. In anni recenti società biotech prima di metterli sul mercato hanno testato i loro prodotti transgenici (mais, soia, pomodori) su diversi animali per 90 giorni. E non sono stati osservati effetti negativi”.



Ma 90 giorni sono sufficienti? Forse no. Ma nessuno sembra esserselo domandato, prima della ricerca di Seralini. Nessuna autorità regolatrice al mondo ha richiesto studi più approfonditi su OGM per il consumo animale e umano e pesticidi collegati. E la Ue ha pubblicamente contestato posizioni critiche verso gli OGM, sostenendo che quegli studi indipendenti non erano basati su valutazioni scientificamente accettate, in quanto non erano stati sottoposti a revisione prima della pubblicazione.



OGGI. Il fatto che una tale revisione (la cosiddetta Peer Revew) abbia interessato invece la ricerca

Di Seralini non è però bastato agli esperti dell’EFSA. Quanto meno per chiedere nuove indagini indipendenti a lungo termine che suffragassero o meno quei risultati, in base al principio di precauzione che dovrebbe valere quando è in ballo la salute delle popolazioni.

L’EFSA ha anzi rifiutato di riesaminare la precedente decisione di approvare il mais NK603. E in un documento di 9 pagine ha prontamente messo in dubbio i risultati della ricerca Seralini, contestandone la validità metodologica e scientifica.



Il 28 novembre ha rilasciato un comunicato stampa che recita: “Seri difetti nel progetto e nella metodologia di un articolo di Seralini e altri stanno a significare che tale studio non raggiunge accettabili standard scientifici, e che non c’è bisogno di riesaminare le precedenti valutazioni del mas NK603”. Ed è questo comunicato che è stato poi ripreso dai giornali. “Crediamo così di aver fatto chiarezza”, concludeva Per Bergman, che ha guidato il lavoro dell’EFSA.



CONFLITTI DI INTERESSE. Ha davvero fatto chiarezza? Secondo il nostro post non ha fatto che confermare i conflitti di interesse all’interno dell’Autorità europea, minandone la credibilità. Come ha osservato anche il Corporate Europe Observatory, gruppo indipendente “cane da guardia” delle decisioni industriali in Europa. Che ha accusato l’EFSA di coprire gli interessi di Monsanto.

Del resto, ha aggiunto l’Osservatorio, più della metà degli scienziati del panel OGM che hanno valutato il test Monsanto nel 2009, dando il via all’autorizzazione degli OGM, hanno conflitti di interesse con l’industria biotech. Conflitti che vanno dal ricevere finanziamenti per ricerche dall’industria a essere membri o collaboratori di associazioni industriali pro-biotech, allo scrivere o recensire pubblicazioni sponsorizzate dall’industria. O si tratta di conflitti scientifici con alcuni membri del panel sono coinvolti in lavori volti alla creazione di piante transgeniche



Il post fa anche qualche nome, a cominciare da quello dello scienziato olandese Harry Kuiper, presidente del panel OGM dell’EFSA. Uno studioso che ha stretti legami con l’industri biotech ed è un aperto sostenitori dei pochi controlli sulla proliferazione di semi modificati. Ed è stato al centro di una diatriba sulle patate OGM con geni resistenti agli antibiotici.

Kuiper ha guidato quel panel dal 2003, periodo in cui l’EFSA è passata dal bando degli OGM all’approvazione di 38 semi geneticamente modificati, consentiti per il consumo umano.



I criteri per l’approvazione del resto erano stati definiti per l’EFSA dallo stesso Kuiper insieme a Monsanto, all’industria biotech e a un organismo sostenuto da Monsanto: l’International Life Sciences Insitute (ILSI) che ha sede a Washington, nel cui consiglio nel 2011 sedevano esponenti di Monsanto, di ADM (uno dei maggiori produttori di soia e grano OGM), Coca Cola, Kraft e Nestlé – le grandi multinazionali alimentari, sostenitrici e utilizzatrici di cibi OGM.



Kuiper, che con Gijes Kleter, un altro membro del panel, è stato attivo nell’ILSI, occupa ancora il posto di presidente, malgrado il conflitto di interesse. Mentre la prof. Diana Banati lo scorso maggio è stata costretta a dimettersi dal Management Board dell’EFSA quando si è saputo che progettava di diventava direttore esecutivo e scientifico allo stesso ILSI, dove potrà far valere le relazioni politiche acquisite a Bruxelles.



Sono le note “porte girevoli” di Bruxelles, dove Mella Frewen, ex Monsanto è direttore generale di FoodDrinking Europe, un settore dell'EFSA, e dove i sentimenti pro OGM non si ritrovano solo all’EFSA.

Qualche settimana prima dell’uscita della ricerca Salini, Anne Glover, capo consigliere scientifico della Commissione Ue, in un’intervista del 24 luglio al sito europeo Euractiv, a proposito degli OGM ha dichiarato che “Non c’è nessun caso comprovato di qualche impatto avverso alla salute umana, a quella animale e all’ambiente, questa è una robusta evidenza, e sarei sicura di dire che non c’è più rischio nel mangiare alimenti OGM che qualsiasi cibo convenzionale”. Ha poi aggiunto che il principio di precauzione non si applica più, il che significa che la Ue sbaglierebbe, mettendosi dalla parte della cautela nell’approvazione degli OGM.



FRANCIA IN CAMPO. Fin qui il post, che conclude sostenendo che l’EFSA per un mero senso di responsabilità scientifica, avrebbe dovuto quanto meno chiedere subito ricerche multiple, indipendenti,per confermare o smentire i risultati dell’équipe Seralini.

Finisce invece per farle la Francia, forse il paese dove più alta l’avversione agli OGM, ma dove è prevalsa una certa cautela.

In un primo momento la Francia ha difeso a spada tratta la "sua" ricerca. “Chiederemo un divieto in tutta Europa” ha tuonato il Primo Ministro Jean Marc Ayrault. Trincerandosi però, correttamente, dietro l’approvazione di quei risultati da parte dell’Anses, l’agenzia nazionale a difesa della salute.

Il ministro dell’Agricoltura si è pronunciato per un immediato stop alle importazioni di quei semi.



E però, dopo il primo documento critico dell’EFSA ne è arrivato uno ben più corposo (37 pagine) dall’HCB, l’Haut Conseil des Biotechnologies, ente incaricato di fornire un supporto alle decisioni pubbliche in materia Biotech, molto critico anch’esso sullo studio di Seralini. Sotto accusa il protocollo sperimentale (non era quello di Monsanto?) l’esposizione frammentaria dei risultati e soprattutto la loro interpretazione, causa la metodologia statistica ritenuta inadeguata. ( vedi qui post italiano)

Non possiamo certo giudicare se le accuse siano fondate, dettate da necessitàpolitiche o effetto dei tentacoli lobbistici.



INFINE. Fatto sta che il Comitato economico, etico e sociale dell’ente francese ha raccomandato di effettuare un’indagine analoga, finanziata dal governo francese, con un protocollo da concordare tra gli esperti dell’HCB e dell’Anses (non dell’EFSA, a quanto pare).

Che è quel che, in effetti, avrebbe dovuto ordinare subito l’EFSA.

Il cui direttore esecutivo Catherine Geslain, peraltro, è arrivata a dichiarare : “Se escludessimo tutti quelli che ricevono denaro dall’industria, non resterebbero più molti esperti”.

Sconsolante.



CONCLUSIONE. Tutto rinviato, insomma. Intanto noi cittadini europei continuiamo a nutrirci di un numero sempre maggiore di cibi OGM, senza neppure che ci sia concesso di sapere cosa mangiamo, dal momento che è stata persino bocciata la proposta di scrivere OGM sulle etichette.

Mentre si comincia a ipotizzare che la recente enorme crescita di allergie e intolleranze alimentari nella popolazione possa derivare proprio dagli OGM. E cominciano ad arrivare allarmanti segnalazioni di germi resistenti agli antibiotici.



In ogni caso, oggi che si parla tanto degli alti costi della sanità pubblica, non sarebbe utile investire sulla prevenzione e verificare seriamente gli eventuali danni alla salute che possono derivare da tante sostanze/manipolazioni chimiche e, quanto meno, rafforzare i controlli? Lo si dice da anni, diventa sempre più urgente.



http://www.lastampa.it/2013/01/04/blogs ... agina.html


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MessaggioInviato: 26/01/2013, 14:16 
Cari amici,



La tribù Kichwa sull'isola di Sani in Ecuador ha chiesto il nostro aiuto per fermare il governo che ha deciso di trasformare la foresta in un'area di estrazione petrolifera. Un enorme scandalo nei media globali che spinga il Presidente Correa ad agire secondo i suoi principi ambientalisti potrebbe convincerlo a fare marcia indietro e a fermare la corsa del petrolio in Amazzonia. Firma ora la petizione:



Nel cuore dell'Ecuador una potente compagnia petrolifera vuole trasformare la foresta pluviale più incontaminata al mondo in una zona di estrazione petrolifera. La tribù Kichwa dell'Isola di Sani sta coraggiosamente resistendo e ha appena chiesto il nostro aiuto per salvare la loro casa.

La loro comunità ha firmato un impegno a non svendere mai questa terra in cui si aggirano i giaguari e un singolo ettaro raccoglie più biodiversità di tutto il Nord America! Ma il governo dell'Ecuador ha intenzione di svenderla cedendo 4 milioni di ettari di Amazzonia ai grandi del petrolio. Il Presidente Correa è ora in campagna elettorale e sta cercando di cavalcare la sua reputazione in materia di rispetto per l'ambiente e dei popoli indigeni. Se riusciremo a sollevare un polverone a livello globale, trasformando la salvaguardia dell'Amazzonia in tema elettorale, potremo fermare la corsa del petrolio.

Finora la comunità indigena ha resistito coraggiosamente ma gli uomini del petrolio potrebbero arrivare da un momento all'altro con i macchinari da trivellazione. La tribù Kichwa ha chiesto il nostro aiuto per salvare la loro Amazzonia. Firma ora la petizione e condividila con tutti: se firmeranno 1 milione di persone, monteremo un caso mediatico mondiale che costringerà Correa a fare marcia indietro:

http://www.avaaz.org/it/oil_in_the_amaz ... cb&v=21342

Dopo che la Texaco e altre compagnie petrolifere hanno inquinato le acque dell'Ecuador e hanno devastato irreversibilmente preziosi ecosistemi, Correa ha spinto il suo paese a diventare la prima nazione al mondo a riconoscere i diritti della "Madre Terra" nella sua costituzione. Ha annunciato che l'Ecuador non è in vendita, e nel Parco Nazionale di Yasuni ha promosso un'iniziativa innovativa che prevede che altri governi diano un contributo monetario all'Ecuador per mantenere il petrolio nel sottosuolo e garantire così la sopravvivenza della foresta pluviale. Ma in questo momento il governo sta per cambiare completamente direzione svendendo il terreni del Parco.

È da non credersi perché la terra della tribù Kichwa è parzialmente nel Parco Nazionale di Yasuni. Ma è ancora più scioccante il piano generale di Correa: tra pochi giorni alcuni membri del governo cominceranno un tour mondiale per offrire a investitori stranieri il diritto di trivellare 4 milioni di ettari di foresta (una superficie più vasta dei Paesi Bassi!). L'Ecuador, come qualsiasi paese, potrebbe sostenere che ha il diritto di trarre profitto dalle sue risorse nazionali, ma in realtà la sua stessa costituzione impone il rispetto dei diritti degli indigeni e delle sue incredibili foreste, che tra l'altro valgono milioni di euro l'anno di turismo.

In questi giorni Correa è in campagna elettorale con il tentativo di essere rieletto. È il momento perfetto per costringerlo a onorare le sue promesse in materia di ambiente e garantire che la sua costituzione ecologista diventi realtà. Firma ora per unirti al popolo Kichwa e salvare la loro foresta:

http://www.avaaz.org/it/oil_in_the_amaz ... cb&v=21342

La nostra comunità ha lottato per anni per proteggere l'Amazzonia in Brasile e in Bolivia, e ha vinto molte vittorie manifestando in solidarietà a tutte le comunità indigene. Ora è il turno dell'Ecuador: rispondiamo a questa richiesta urgente di aiuto e salviamo la loro foresta.

Con speranza e determinazione,

Alex, Pedro, Alice, Laura, Marie, Ricken, Taylor, Morgan e tutto il team di Avaaz

Ulteriori informazioni:

Moriremo difendendo la nostra foresta (Giornalettismo)
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... a-foresta/

Ecuador, petrolio vs. ambiente (Panorama)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... te/2172837

Petrolio in Ecuador: la lotta di un popolo guerriero in difesa della foresta (Virgilio Green)
http://gogreen.virgilio.it/news/ambient ... _8851.html

Presidenziali in Ecuador: lo scenario politico ad un mese dalle elezioni (Peacelink)
http://www.peacelink.it/latina/a/37553.html


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MessaggioInviato: 30/01/2013, 11:24 
24 ore per mettere al bando il killer delle api

Silenziosamente, in tutto il mondo, miliardi di api stanno morendo, minacciando raccolti e risorse alimentari. Ma tra 24 ore l'Unione Europea potrebbe decidere di mettere al bando i pesticidi più tossici aprendo così la strada a uno stop globale che scongiurerebbe l'estinzione delle api.

Quattro paesi dell'UE hanno iniziato a mettere al bando questi veleni e alcune popolazioni di api stanno già iniziando a riprendersi. Alcuni giorni fa l'agenzia ufficiale che controlla la sicurezza alimentare ha affermato per la prima volta che alcuni pesticidi stanno colpendo irreparabilmente le api. Proprio in queste ore esperti di diritto e politici europei ne stanno chiedendo una messa al bando immediata. Ma la Bayer e altri giganti produttori di pesticidi stanno esercitando una forte pressione per mantenerli sul mercato. Se in queste ore riusciremo a scatenare uno sciame di indignazione pubblica, potremo spingere la Commissione Europea a mettere la nostra salute e il nostro ambiente prima del profitto di pochi.

Sappiamo che la nostra voce conta! Lo scorso anno, una petizione firmata da oltre 1,2 milioni di persone ha imposto alle autorità statunitensi l'apertura di una consultazione pubblica e formale sui pesticidi: se ora raggiungeremo i 2 milioni, potremo convincere l'UE a sbarazzarsi di questi assurdi veleni, aprendo così la strada a una messa al bando globale. Firma la petizione urgente e condividila con tutti: Avaaz e alcuni dei più autorevoli europarlamentari consegneranno il nostro messaggio all'apertura di un incontro chiave che si svolgerà questa settimana a Bruxelles.

http://www.avaaz.org/it/hours_to_save_t ... cb&v=21480



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MessaggioInviato: 04/02/2013, 11:32 
Ciao Massimo,

Il film "Girlfriend in a coma" realizzato da Bill Emmott, giornalista ed ex direttore dell'Economist e da Annalisa Piras, film-maker e corrispondente da Londra per "l'Espresso", non sarà proiettato nelle sale prima delle elezioni per la sua "valenza politica".

A renderlo noto con un impetuoso tweet è lo stesso Bill Emmott: "INCREDIBILE! Il Maxxi di Roma, su ordine del Ministero della Cultura, ha deciso di rinviare la "prima" prevista per il 13 febbraio al Maxxi di Roma." (tradotto dall'inglese).

Censura o stupidità si chiede Bill Emmott e ci chiediamo noi? In realtà il rinvio sarebbe stato deciso da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi. Firma la petizione per chiedere alla Melandri di non censurare questo film.

Il film di Emmott e Piras riflette sul declino politico e morale dell'Italia degli ultimi 20 anni. Perché non si dovrebbe proiettare un film "politico" prima delle elezioni? Se passasse questo concetto dovrebbero essere cancellata la programmazione dalle sale di decine di film italiani e internazionali, attualmente in circolazione, che hanno "valenza politica" quanto trattano di guerra, di lavoro, di eutanasia...

Sono Stefano Corradino, direttore di Articolo21, un sito internet che si batte da anni contro ogni forma di censura e bavaglio, nei media, nella carta stampata, nel cinema.

Con questa petizione chiediamo a Giovanna Melandri di fare marcia indietro, di riprogrammare l'uscita del film prima delle elezioni, così da evitare l'ennesima brutta figura in Italia e all'estero. Unisciti firmando la petizione.

https://www.change.org/it/petizioni/il- ... -censurato


Ultima modifica di Massimo Falciani il 04/02/2013, 11:34, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/02/2013, 12:41 
Le Associazioni animaliste-ambientaliste aderenti alla Federazione Italiana
Associazioni Diritti Animali e Ambiente -
ENPA-LAV-LEIDAA-LNDC-OIPA-LAC-CHILIAMACISEGUA-NOIANIMALI-S.O.S.
LEVRIERI-EOLO A 4 ZAMPE-AMICI ANIMALI - il 3 febbraio scorso, a Milano,
hanno presentato "Io voto con il cuore", agenda politica per il nuovo Parlamento
e il nuovo Governo dalla parte degli animali, dell'ambiente e dei cittadini.
In rappresentanza della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, la Presidente Laura Rossi.
Gli impegni prioritari sui quali la Federazione chiede l'approvazione di Leggi
spaziano dal riconoscimento del principio di tutela dell'ambiente e del rispetto
degli animali nella Costituzione, alla modifica del Codice civile che riconosca
gli animali come esseri senzienti, al rafforzamento nel Codice penale delle previsioni
contro i reati a danno di animali; il bando delle pellicce, l'effettiva tutela di "tutti" gli animali
domestici e la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale,
la riconversione dei circhi con animali e di zoo e acquari in centri di recupero di animali
sequestrati e maltrattati.
In questo momento, tanto delicato, tra i compiti delle Associazioni che rappresentano una parte
importante della società civile e perseguono legittimi interessi collettivi c'è anche quello
di adoperarsi affinché l'incontro tra "domanda" culturale e sociale e "offerta" politica avvenga
nella massima trasparenza. Perciò la Federazione ha deciso di sottoporre ai cittadini e ai candidati
otto punti programmatici, riassuntivi di altrettanti obiettivi che centinaia di migliaia di italiani non solo
sensibili ma anche rispettosi e onesti, vorrebbero veder rappresentati e realizzati.
La tutela degli animali, la necessità di un rapporto fondato sul rispetto delle altre specie,
il riconoscimento dei loro diritti sono istanze sempre più sentite dalla pubblica opinione come testimonia,
tra le altre, la recente e straordinaria vicenda "Green Hill".
L'appello è innanzitutto indirizzato ai cittadini che potranno sottoscrivere il programma,
sotto forma di petizione popolare, sui siti http://www.iovotoconilcuore.it e http://www.nelcuore.org,
così come ai tavoli informativi che le associazioni organizzeranno in tutta Italia
(prossimamente vi verrà inviato il materiale inerente la petizione).
Le firme raccolte saranno consegnate, nel mese di luglio, al nuovo presidente del consiglio
dei ministri, del senato della repubblica e della camera dei deputati.
L'invito alla sottoscrizione del programma della Federazione Italiana Associazioni
Diritti Animali e Ambiente é quindi rivolto anche ai candidati alle elezioni
(politiche e regionali), perché assumano fin da ora un impegno di cui si darà immediatamente
pubblico riscontro. Gli elettori, a cominciare dai nostri soci e simpatizzanti, avranno così uno
strumento in più per valutare, per fare la propria scelta e soprattutto per confrontare le "promesse"
e gli "impegni" con i comportamenti effettivi in Parlamento e al Governo.
Ecco il programma della Federazione:
1) Adeguarsi all'Europa: riconoscere i diritti degli animali e la tutela dell'ambiente
2) Stop alla vivisezione, sviluppare e utilizzare i metodi sostitutivi di ricerca
3) Tutelare gli animali domestici. Tutti
4) Rafforzare il ruolo di tutela e il sistema delle aree protette
5) Stop alla caccia e agli allevamenti per farne pellicce
6) Vietare lo sfruttamento degli animali negli spettacoli
7) Azzerare il consumo di suolo e salvare il paesaggio
8) Far ripartire le bonifiche, rendere sostenibili le città contro inquinamento e rifiuti.

Questo programma, inviato a tutti i leader dei partiti, potrà essere sottoscritto dai candidati
alle prossime elezioni politiche e dalle liste politiche, e le adesioni saranno rese pubbliche.
Non è più rinviabile l'applicazione concreta dell'articolo 13 del Trattato di Lisbona che
ha riconosciuto gli animali come esseri senzienti, impegnando "l'Unione e gli Stati membri
a tenere pienamente conto, nella formulazione e attuazione delle proprie politiche,
delle esigenze in materia di benessere degli animali".
La tutela e il rispetto delle altre specie, la cura dell'ambiente, sono valori da affermare
e difendere, con implicazioni importanti per l'intera collettività sul piano etico, economico
e sulla qualità della nostra vita e della nostra salute.

Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente


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MessaggioInviato: 05/02/2013, 17:20 
Cari amici in tutta Europa,



Le flotte della pesca industriale stanno sfruttando i mari in modo così intensivo da rischiare di portare molti pesci all’estinzione! Tra 24 ore, però, l’Unione Europea potrebbe votare per un nuovo coraggioso provvedimento per fermare questo insostenibile sfruttamento. I potenti interessi dell’industria della pesca stanno facendo di tutto per mandare all’aria l’accordo. Ma in queste ore i nostri messaggi inviati ai parlamentari chiave possono fare la differenza:



Richiamo davvero che molto presto i pesci scompaiano dai nostri oceani a meno che si metta un freno alle spietate flotte di pescherecci! Fortunatamente tra 24 ore il Parlamento Europeo potrebbe votare un coraggioso provvedimento per salvare i nostri mari.

Molti parlamentari europei sostengono questostorico accordo che metterebbe fine a questo insostenibile sfruttamento. Purtroppo alcuni paesi, legati ai potenti interessi dell’industria della pesca (primi fra tutti la Francia e la Spagna), stanno facendo pressione sugli indecisi affinché votino contro o si astengano. Ma se in queste ore riusciremo a creare un forte sostegno pubblico a questo provvedimento, possiamo convincere i parlamentari a fare in modo che sia la scienza, non l’avidità, a determinare il destino dei nostri pesci.

Si voterà tra 24 ore. In caso di vittoria, si metterebbe in moto una delle più forti limitazioni allo sfruttamento eccessivo dei mari a livello globale! Invia un messaggio urgente ai 23 membri del Parlamento Europeo che sono in grado fare la differenza:

http://www.avaaz.org/it/eu_save_our_fis ... cb&v=21641

Lo sfruttamento eccessivo dei mari ha già spazzato via il 90% dei più grandi predatori acquatici del mondo tra cui tonni, squali e merluzzi. La politica europea sulla pesca si è rivelata un enorme fallimento e ha contribuito al collasso: l’88% dei mari europei è sfruttato oltre le sue capacità. Di conseguenza gli enormi pescherecci hanno cominciato a spingersi ancor più lontano, depredando i mari dall’Africa al Pacifico.

La posta in gioco è altissima. Cambiare la politica europea, passando da un provvedimento che ruota attorno alla contrattazione delle quote nazionali da parte dei ministri a una legge basata sulla scienza e sulla sostenibilità a lungo termine, può contribuire e restituire oceani “in buona salute” a tutto il pianeta. Eppure, non solo i membri del Parlamento francesi e spagnoli stanno cercando di far fallire l’accordo, ma la stessa votazione potrebbe essere sepolta da una valanga di altre proposte e alcuni parlamentari potrebbero inoltre astenersi solo perché non sono a conoscenza di questa tragica situazione. Ma gli esperti dicono che le nostre voci contano! Un forte sostegno pubblico rivolto, come un fiume in piena, ai parlamentari con un ruolo chiave è esattamente quello di cui abbiamo bisogno per salvare i nostri pesci.

Il Comitato europeo sulla pesca ha già aderito a questo innovativo provvedimento. Ora tocca ai cittadini sostenerlo dandogli una grossa spinta. Invia ora un messaggio urgente ai membri-chiave del Parlamento europeo: abbiamo solo 24 ore!

http://www.avaaz.org/it/eu_save_our_fis ... cb&v=21641

Abbiamo già lottato e vinto per i nostri oceani. I membri di Avaaz sono stati l’ago della bilancia nella decisione da parte dei governi inglese e australiano di creare le due più estese aree marine protette del mondo. Abbiamo però ancora molta strada da fare e ora la nostra battaglia si svolge qui in Europa, una delle zone dove la pesca è più intensiva e dove si consuma la maggior quantità di pesce nel mondo. Assicuriamoci di vincere questa battaglia!

Con speranza e determinazione

Jamie, Alex, Lisa, Ari, Iain, Ricken, Maria Paz, Luis e tutto il team di Avaaz

APPROFONDIMENTI

Oceani, 18 giugno 2012 - Proposte per Rio+20 (UNRIC)
http://www.unric.org/it/rio20/28158-oce ... iugno-2012

Pesca e sovrappesca: i fondi UE distruggono mari e posti di lavoro? (Euronews)
http://it.euronews.com/2012/12/13/pesca ... di-lavoro/

Greenpeace: "Abbiamo finito anche le sardine, pesce azzurro al collasso" (HuffingtonPost)
http://www.huffingtonpost.it/2012/09/28 ... 22094.html

2013: un anno decisivo per la riforma della politica della pesca (Commissione Europea)
http://ec.europa.eu/information_society ... 43&lang=it

Per salvare la pesca fermiamo «l'overfishing» (Il Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/ambiente/12_agos ... af2a.shtml


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MessaggioInviato: 13/02/2013, 12:52 
Poche settimane dopo l'inizio delle operazioni militari in Mali, Medici Senza Frontiere continua a operare in diverse aree del paese, fornendo a migliaia di persone trattamenti salvavita e chirurgia di emergenza.

I nostri team lavorano 24 ore su 24 nonostante i bombardamenti: la priorità è curare i feriti, continuano anche le attività di pediatria, ostetricia e pronto soccorso, oltre all'assistenza medica di base e al rifornimento di materiali e medicine necessari agli interventi d'urgenza.

A complicare gli sforzi delle operazioni medico-umanitarie ci sono diversi problemi di sicurezza: restrizioni agli spostamenti, difficoltà di comunicazione, presenza di mine antiuomo e l'enorme quantità di persone in fuga. Infatti, secondo le stime, sono oltre 380.000 i maliani che stanno cercando salvezza nei Paesi limitrofi.

Medici Senza Frontiere sta lavorando senza sosta affinchè venga garantita assistenza medico-umanitaria neutrale nelle zone dei combattimenti e venga rispettata la popolazione civile e il lavoro delle organizzazioni umanitarie.
Per riuscire in questa nostra sfida abbiamo urgente bisogno del tuo aiuto!
Con il tuo sostegno garantiremo l’accesso alle cure mediche alla popolazione maliana stremata dal conflitto.


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MessaggioInviato: 21/02/2013, 18:49 
elenco completo degli eurodeputati che hanno votato provivsezione!!cercate di ricordarvela quando sarete alle urne!!MI VERGOGNO DI ESSERE RAPPRESENTATA DA QUESTI BIECHI INDIVIDUI:

Ecco l’elenco dei parlamentari italiani che hanno votato la legge:
1 – Gabriele ALBERTINI (PPE – PdL)
2 – Magdi Cristiano ALLAM (PPE – Io Amo l’Italia)
3 – Roberta ANGELILLI (PPE – PdL)
4 – Antonello ANTINORO (PPE – UDC)
5 – Alfredo ANTONIOZZI (PPE – PdL)
6 – Pino ARLACCHI (ALDE/ADLE – IdV)
7 – Raffaele BALDASSARRE (PPE – PdL)
8 – Paolo BARTOLOZZI (PPE – PdL)
9 – Sergio BERLATO (PPE – PdL)
10 – Luigi BERLINGUER (S&D – PD)
11 – Mara BIZZOTTO (EFD – Lega Nord)
12 – Vito BONSIGNORE (PPE – PdL)
13 – Mario BORGHEZIO (EFD – Lega Nord)
14 – Antonio CANCIAN (PPE – PdL)
15 – Carlo CASINI (PPE – UDC)
16 – Sergio Gaetano COFFERATI (S&D – PD)
17 – Giovanni COLLINO (PPE – PdL)
18 – Lara COMI (PPE – PdL)
19 – Paolo DE CASTRO (S&D – PD)
20 – Luigi Ciriaco DE MITA (PPE – UDC)
21 – Herbert DORFMANN (PPE – SVP)
22 – Carlo FIDANZA (PPE – PdL)
23 – Lorenzo FONTANA (EFD – Lega Nord)
24 – Elisabetta GARDINI (PPE – PdL)
25 – Roberto GUALTIERI (S&D – PD)
26 – Salvatore IACOLINO (PPE – PdL)
27 – Vincenzo IOVINE (ALDE/ADLE – IdV)
28 – Giovanni LA VIA (PPE – PdL)
29 – Clemente MASTELLA (PPE – UDE)
30 – Barbara MATERA (PPE – PdL)
31 – Mario MAURO (PPE – PdL)
32 – Erminia MAZZONI (PPE – PdL)
33 – Claudio MORGANTI (EFD – Lega Nord)
34 – Alfredo PALLONE (PPE – PdL)
35 – Pier Antonio PANZERI (S&D – PD)
36 – Aldo PATRICIELLO (PPE – PdL)
37 – Mario PIRILLO (S&D – PD)
38 – Gianni PITTELLA (S&D – PD)
39 – Vittorio PRODI (S&D – PD)
40 – Fiorello PROVERA (EFD – Lega Nord)
41 – Licia RONZULLI (PPE – PdL)
42 – Oreste ROSSI (EFD – Lega Nord)
43 – Potito SALATTO (PPE – PdL)
44 – Matteo SALVINI (EFD – Lega Nord)
45 – Amalia SARTORI (PPE – PdL)
46 – David-Maria SASSOLI (S&D – PD)
47 – Giancarlo SCOTTÀ (EFD – Lega Nord)
48 – Marco SCURRIA (PPE – PdL)
49 – Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS (PPE – PdL)
50 – Francesco Enrico SPERONI (EFD – Lega Nord)
51 – Salvatore TATARELLA (PPE – PdL)
52 – Iva ZANICCHI (PPE – PdL)
Il fatto che le urla di esseri senzienti non siano sentite da nessuno, poiché chiusi e torturati nei laboratori, non vuol dire che non ci siano. Auguro a questi individui che queste urla li tengano svegli tutte le notti fino alla fine della loro squallida vita

— con Grazia Conti.

.....magari fossero loro a subire le sevizie...........[;)]


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MessaggioInviato: 22/02/2013, 19:44 
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MessaggioInviato: 02/03/2013, 20:24 
Cari amici di Avaaz,



In Africa è in atto un massacro di elefanti senza precedenti per produrre statuette e ciondoli per il mercato asiatico. La Thailandia, che è al centro di questo sanguinoso traffico, ha però recentemente annunciato di considerare la messa al bando di tale commercio una volta per tutte. Unitevi a me e portiamo la forza di una mobilitazione dal basso in Thailandia, per mettere fine al bagno di sangue:



In Africa è in atto un massacro di elefanti senza precedenti per mano dei bracconieri che staccano loro le zanne con motoseghe per produrre oggetti di lusso, statuette e ciondoli destinati al mercato asiatico. In questi giorni, però, la Thailandia ospiterà un importante vertice globale sul traffico illegale delle specie in via di estinzione, dandoci così la rara opportunità di fermare questo assurdo massacro.

La Thailandia rappresenta il più vasto mercato non regolamentato d’avorio ed è uno dei principali registi del traffico illegale a livello mondiale. Già da anni ha questo triste primato, ma finora ha fatto ben poco per liberarsene. Ora, però, il primo ministro thailandese Yingluck Shinawatra ha annunciato di aver preso in considerazione la possibilità di un bando totale sull’avorio. Proprio per questo abbiamo lanciato una petizione globale sul sito di Avaaz: per dare a questa campagna l’ultima spinta necessaria per vincere.

#8232;Questa è la migliore occasione che abbiamo mai avuto per ottenere un’importante vittoria a favore degli elefanti africani. Abbiamo solo bisogno di aggiungerci la forza di una mobilitazione dal basso. Ora unitevi a me per fermare il sanguinoso traffico d’avorio. Firma questa petizione urgente e condividila con tutti:

http://www.avaaz.org/it/save_the_elepha ... cb&v=22476

E’ terribile sentire oggi gli ambientalisti usare l’espressione “follia omicida” per descrivere i numeri relativi al bracconaggio degli elefanti: sono infatti i peggiori dell’ultimo ventennio. Sfruttando scappatoie legali che permettono la vendita di avorio degli elefanti domestici della Thailandia, i criminali contrabbandano avorio giunto illegalmente dall’Africa, per poi farla franca rivendendolo sul mercato legale.

E’ però in atto una forte pressione sulla Thailandia perché agisca prima che a Bangkok cominci il vertice di 10 giorni dell’ONU sulle specie in via d’estinzione. E’ arrivato per noi il momento di agire per fermare il commercio d’avorio thailandese e innescare così un effetto domino in Asia, spingendo allo stesso modo altri paesi ad affrontare il problema del traffico illegale di avorio.

Ora unitevi a me per aumentare la pressione sul governo thailandese e assestare un duro colpo al traffico d’avorio. Insieme possiamo vincere. Aiutatemi a raggiungere un milione di firme prima dell’incontro con il primo ministro Shinawatra che si terrà tra pochi giorni. Firma e condividi con amici e parenti:

http://www.avaaz.org/it/save_the_elepha ... cb&v=22476

In diverse culture nel mondo, nel corso della nostra storia, gli elefanti sono stati venerati dalle religioni e sono stati al centro dell’immaginario popolare: Babar, Dumbo, Ganesh, Airavata, Erawan. E’ una vera tragedia il fatto che oggi queste magnifiche e intelligentissime creature vengano decimate, ma ora possiamo aggiustare le cose.

Con speranza e determinazione,

Leonardo DiCaprio e il team di Avaaz


PS: Questa petizione è stata lanciata sul nuovo sito Petizioni della Comunità di Avaaz. Lanciare una petizione su un qualsiasi tema che vi sta a cuore è facile e veloce, cliccate qui: http://avaaz.org/it/petition/start_a_petition/?22425

ULTERIORI INFORMAZIONI

Avorio – l’allarme del WWF – tutti i dati del commercio e la truffa delle zanne thailandesi (GeaPress)
http://www.geapress.org/esotici/avorio- ... desi/38980

Elefanti: occhi puntati su Thailandia, Nigeria e RD del Congo (WWF Italia onlus)
https://www.wwf.it/client/ricerca.aspx? ... &content=1

Fermare il commercio mondiale di avorio (Quotidiano.net)
http://qn.quotidiano.net/lifestyle/2013 ... ites.shtml

Kuki, la sua vita per gli elefanti. Una signora più dura dell'avorio (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/persone/2012/0 ... -43471577/

National Geographic indaga sul traffico internazionale dell'avorio (National Geographic Italia)
http://www.nationalgeographic.it/dal-gi ... -1257120//


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