Come dice zakmck il discorso sull'anarchia è estremamente complesso e, poiché il tema rappresenta uno dei maggiori pericoli per lo status-quo e l'ordine costituito, essa è sempre stata demonizzata, banalizzata e associata al caos dalla cultura dominante pilotata dal potere stesso nei decenni.
E' pur vero che in Italia, proprio in virtù di quanto detto sopra, il mondo anarchico possa essere ritenuto più vicino all'estremismo di sinistra, ma si tratta di una forzatura e di una lettura semplicistica tesa a banalizzare il fenomeno e a stringerlo nel trucco delle "etichette" che come sottolinea zak sia anacronistico continuare a insistere su queste.
Non solo oggi, ma anche nel passato. Basti pensare a tutto il substrato anarchico che contraddistinse lo stesso movimento fascista in un apparente ossimoro che poi, entrando nel merito delle cose, si comprende non essere così antitetico sul piano filosofico-culturale.
Consiglio ad Aztlan, e tutti coloro che volessero approfondire il tema due brevi letture a cui avvicinarsi con una buona dose di senso critico proprio perché, come si è detto, stiamo parlando di un tema moooolto complicato, soprattutto perché sedimentato su decenni di strumentalizzazione...
LA LUNGA STORIA DI UN FLIRT ERETICO di Miro Renzagliahttp://www.mirorenzaglia.org/2010/08/la ... ci-ai-nar/Quel no-global sul “Secolo” era Julius Evolahttp://www.centrostudilaruna.it/quel-no ... evola.htmlubatuba ha scritto:
il guardian,in un suo articolo ha centrato la problematica dell'accaduto nella giornata di ieri a milano,affermando che alle previsioni cerntrate e mancata il filtro prevenzione,
in effetti c'e da chiedersi come mai conoscendo la situazione che si presentava, non si e'fatto nulla x disinnescarla, magari cercando preventivamente dei fermi,o come gia' fatto in altre occasioni,fare filtro alla frontiera,evitando la calata dei black blok esteri.........
Magari perché faceva comodo un po' di casino ieri? Casino da poter strumentalizzare come si deve agli occhi dell'opinione pubblica per lasciare tranquillo l'EXPO nei mesi a venire senza dover gestire troppe contestazioni al riguardo... sai com'è... troppi soldi e interessi in ballo; interessi anche politici di un Renzi che vuole diventare (e ci sta riuscendo meglio di quanto cercò di fare Silvio) l'uomo solo al comando.
In più, la sapiente manipolazione mediatica sta già associando quanto accaduto ieri ai NO-TAV, agli Occupy, persino agli Anonymous, e in generale al più ampio universo no-global, già zittito (ahinoi) dopo i fatti di Genova.
A onor del vero devo anche riconoscere che alcuni coraggiosi giornalisti, come uno su LA7 oggi (purtroppo non ho visto il nome) ha dichiarato apertamente che il movimento NoExpo è anch'esso vittima della violenza di ieri e la cosa che mi ha colpito è stata proprio l'aggiunta "così come il movimento no global nel 2001"
Onestamente, quanto accaduto ieri, non vorrei che fosse l'anticamera dell'ostracizzazione mediatica e nella testa dell'opinione pubblica di qualsiasi forma di dissenso nei confronti dello status-quo...
Siamo passati a una forma molto più raffinata di censura... ora non serve più manganello e olio di ricino... ora, per zittire il dissenso, basta un utile-idiota che spacca una vetrina solo per fare bordello e anzi, questo è molto più efficace, perché permette di equiparare la disobbedienza a un atto criminale.