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20/09/2011, 01:17

Ufologo 555 ha scritto:

Noi paghiamo perché li ... COMPRIAMO! [8)]


No, noi li paghiamo ANCHE se non li compriamo.

Bello eh?

20/09/2011, 01:24

Serve una protesta di massa, subito

19 settembre 2011 23:30

Immagine

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... to/158370/

di Sergio Caserta

L’Italia vive una delle crisi più gravi dalla caduta del fascismo: siamo a un anno e mezzo dalla scadenza della legislatura senza una guida all’altezza del momento, nel mezzo di una tempesta finanziaria mondiale, con l’Europa e gli stessi Stati Uniti, sotto il tiro della speculazione sui titoli del debito pubblico ed il rischio concreto di un crack economico di proporzioni gigantesche e dalle conseguenze inimmaginabili.

Mentre accade tutto ciò, il capo del governo italiano è alle prese con le diverse inchieste che lo coinvolgono, con le notizie di pubblico dominio da mesi, ormai da anni, sulle sue cattive abitudini e sul corollario di corruzione a tutti i livelli che coinvolge lui, gli uomini del suo partito, con terribili collusioni del mondo economico e delle istituzioni.

La vergogna che prova il popolo italiano a essere rappresentato da un personaggio tanto volgare, bugiardo, approfittatore, lascivo e corruttore del costume pubblico e privato è enorme, nonostante la censura e la disinformazione della stampa di regime, cerchi di capovolgere la verità facendolo passare addirittura come vittima di trame dei magistrati, mentre deve spiegare i reati di cui è accusato sia da cittadino che nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche.

Il Paese sta sprofondando sotto una montagna di fango e la cosa ancor più grave è che ci sono nel Parlamento una maggioranza di deputati e senatori, rappresentanti anch’essi, in quanto eletti secondo la legge, della volontà del popolo, disposti a tutto, a passare su ogni nefandezza, a nascondere ogni elementare verità, a calpestare ogni regola d’onore ed ogni senso morale pur di mantenere in piedi il Governo, con l’intento ormai lampante di difendere il presidente de Consiglio, per salvare se stessi, i loro interessi, a costo di mandare il Paese allo sbaraglio.

Non era mai accaduto, anche il Gran Consiglio del fascismo seppe accettare il venticinque luglio l’irreversibilità della crisi e mise in minoranza Mussolini, costringendolo alle dimissioni.

Chiediamoci perché sta accadendo tutto ciò e perché ancora, nonostante i timidi segnali di risveglio l’opposizione democratica e parlamentare con i suoi partiti, non ha compreso la gravità della situazione e della posta in gioco.

E’ stata comprensibile, la cautela saggia del presidente della Repubblica, di fronte all’aggravarsi della crisi della finanza pubblica ed ai rischi di default dei nostri titoli, la cui conseguenza sarebbe (non è ancora finita) esiziale per i fragilissimi equilibri faticosamente mantenuti finora.

Però di fronte allo scempio della legge che sta avvenendo, di fronte alle malefatte del premier, alle sue inconfessabili ed ormai pubblicamente note immoralità ed illegalità, non si può restare passivi, l’Italia non solo più sbeffeggiata per un presidente del consiglio dileggiato dal mondo intero, l’Italia è ormai un pericolo per l’assetto dell’Europa perché ha una classe dirigente irresponsabile.

Ne va del nostro futuro, dei nostra economia, delle nostre famiglie, ne va della legge e della democrazia, è questo il momento di gridarlo forte e di costringere con una protesta democratica di massa alle dimissioni il Governo, subito.

Senza questa protesta, siamo condannati al peggio di cui forse non abbiamo realmente soppesato le conseguenze.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... to/158370/

20/09/2011, 10:51

Thethirdeye ha scritto:


Serve una protesta di massa, subito

19 settembre 2011 23:30


http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... to/158370/

di Sergio Caserta

L’Italia vive una delle crisi più gravi dalla caduta del fascismo: ....

....Non era mai accaduto, anche il Gran Consiglio del fascismo seppe accettare il venticinque luglio l’irreversibilità della crisi e mise in minoranza Mussolini, costringendolo alle dimissioni.....

. costringere con una protesta democratica di massa alle dimissioni il Governo, subito...


Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... to/158370/




Ah ecco chi ha suggerito le parole a quella testa vuota e disco rotto di bersani.
Ecco cosa dice bersani il giorno dopo della pubblicazione dell'articolo del fatto:

"...non siamo neppure al gran consiglio del fascismo che si e' riunito straordinariamente per dire passiamo la palla al re, lui rimane li.."

Non solo ruba le battute a Crozza ma ripete a pappagallo citazioni di altri.[:o)]
Bersani dovrebbe essere il futuro capo di governo?

Siamo messi bene va...


Comunque ricordo a tutti che siamo in democrazia e un governo cade in parlamento o nelle urne.
Non con la piazza, o con accompagnamenti coatti.
Solita solfa quello di contrastare un governo democratico con i mezzi utilizzati per abbattere le dittature. In questo modo si calpesta la democrazia.

20/09/2011, 11:05

rmnd ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:


Serve una protesta di massa, subito

19 settembre 2011 23:30


http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... to/158370/

di Sergio Caserta

L’Italia vive una delle crisi più gravi dalla caduta del fascismo: ....

....Non era mai accaduto, anche il Gran Consiglio del fascismo seppe accettare il venticinque luglio l’irreversibilità della crisi e mise in minoranza Mussolini, costringendolo alle dimissioni.....

. costringere con una protesta democratica di massa alle dimissioni il Governo, subito...


Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... to/158370/




Ah ecco chi ha suggerito le parole a quella testa vuota e disco rotto di bersani.
Ecco cosa dice bersani il giorno dopo della pubblicazione dell'articolo del fatto:

"...non siamo neppure al gran consiglio del fascismo che si e' riunito straordinariamente per dire passiamo la palla al re, lui rimane li.."

Non solo ruba le battute a Crozza ma ripete a pappagallo citazioni di altri.[:o)]
Bersani dovrebbe essere il futuro capo di governo?

Siamo messi bene va...


Comunque ricordo a tutti che siamo in democrazia e un governo cade in parlamento o nelle urne.
Non con la piazza, o con accompagnamenti coatti.
Solita solfa quello di contrastare un governo democratico con i mezzi utilizzati per abbattere le dittature. In questo modo si calpesta la democrazia.




Normalmente sarebbe giusto così ma quì di normale in questa legislatura non c'è niente,quando un capitano di una nave dà ordini errati in modo da far affondare la sua nave con tutto l'equipaggio,la ciurma non solo non deve tenere conto dei suoi ordini ma anche ammutinarsi e buttare a mare il capitano che ha perso la testa.

20/09/2011, 11:13

rmnd ha scritto:

Comunque ricordo a tutti che siamo in democrazia
e un governo cade in parlamento o nelle urne.

Non con la piazza, o con accompagnamenti coatti.



Non è proprio così rmnd.....

Visto che il Governo, come quello che abbiamo, non dimostra
di essere capace di dare una svolta al paese, la piazza esprimerà
il suo dissenso.

Un legittimo dissenso....

Per quanto riguarda la frase di Bersani (altro incapace) che fa riferimento al "gran consiglio del fascismo", direi che ha ragione. Nel senso che NON ESISTONO, allo stato dell'arte politici che si possano definire tali, con un senso di responsabilità nei confronti del'Italia. I Fascisti almeno, quando hanno visto le brutte, hanno fatto un passo indietro. Quelli che abbiamo noi, non ci pensano neanche. Vanno avanti come se nulla fosse, pur di non perdere le poltrone.

E la piazza dovrebbe, di fronte a questo scempio, tacere?

20/09/2011, 11:23

Io vedo che l'unico giornale di una certa rilevanza che non prende finanziamenti pubblici è un giornale che fa la gara dello strillo più forte. Quello che mi domando è se abbia senso parlare di "mercato" nel settore dell'informazione POLITICA (principalmente). Stare al gioco del mercato significa che i giornali devono pensare solo a vendere, cioè, a fare scandalo, a gridare e non a dire (come il fatto, appunto, di quel Padellaro supercomunista allineato all'Unità e ora anti-pd per eccellenza). Io penso che l'informazione POLITICA (ribadisco) deve essere invece garantita, in qualche modo, senza favorire abusi ma senza neanche dire che sono tutti ladri (che è appunto sempre un gridare per coprire l'assenza di idee). Se togliamo il finanziamento, i giornali che resteranno saranno solo quelli in mano a ricchi proprietari che possono permettersi di lavorare in perdita e giornali di "protesta" e non di "proposta". Oltretutto, ricorderei che "qualcuno" è da un pezzo che cerca di affondare la carta stampata, avendo investito soprattutto in TV, dove vorrebbe che finisse la pubblicità che ora finisce sui giornali...

Sul tema protesta, detta così, non sono d'accordo. Perchè non dovrebbe essere una "protesta", ma una "manifestazione" di qualcosa che non sia un semplice grido di allarme o di dolore... Io voglio un nuovo governo perchè questo fa schifo (occhèi) ma anche perchè voglio che si faccia questo e quest'altro... Chissà poi se il Fatto era in sciopero quando la CGIL la manifestazione (per il futuro dell'Italia) l'ha fatta...

20/09/2011, 11:36

sezione 9 ha scritto:
Sul tema protesta, detta così, non sono d'accordo. Perchè non dovrebbe essere una "protesta", ma una "manifestazione" di qualcosa che non sia un semplice grido di allarme o di dolore... Io voglio un nuovo governo perchè questo fa schifo (occhèi) ma anche perchè voglio che si faccia questo e quest'altro... Chissà poi se il Fatto era in sciopero quando la CGIL la manifestazione (per il futuro dell'Italia) l'ha fatta...


Questo topic è dedicato proprio a quel "grido di allarme o di dolore" che tra poco prenderà il sopravvento su tutti noi (noi italiani intendo)... e non dedicato ai giornali faziosi di una o dell'altra parte. In ogni caso, la carta stampata è finita. Perchè la "la vera informazione indipendente non può contare su nessun finanziatore"

20/09/2011, 11:41

Thethirdeye ha scritto:
Perchè la "la vera informazione indipendente non può contare su nessun finanziatore"


Iinformazione indipendente non implica informazione imparziale.
L'informazione indipendente può avere una propria linea editoriale o peggio partigiana o faziosa.

20/09/2011, 11:48

(Mi sa che l'unica informazione indipendente la facciamo noi, qui, quando non pubblichiamo articoli vari, ma discutiamo. Perciò o smettiamo di pubblicare oppure ognuno pubblica contro la parte, cosiddetta, avversa ...) [;)]

20/09/2011, 11:49

Vera fondazione indipendente un corno. Ogni giornale ha il suo pubblico. Dipendere da un editore che paga significa dipendere dai suoi interessi. Dipendere da un partito significa far vedere solo il suo punto di vista. Ma dipendere solo dal cliente significa scordarsi di pubblicare quello che pensi veramente, e dare alle stampe quello che la gente vuole sentirsi dire.

Sul grido di dolore: quando ho mal di testa non mi basta "prendere coscienza" che ho male, prendo anche la medicina per farmelo passare. Se andare in piazza significa semplicemente trovarsi per dire "'mo basta" non sono d'accordo. Abbiamo già visto come funziona queste cose (dai girotondi fino agli indignati): se non hai una proposta politica la protesta prima o poi finisce (anzi, si sfinisce). Non è solo una questione "politica" sul che fare, ma proprio pratica su come fare la protesta. Se è fine a se stessa, i tanti indignati che sono in realtà solo annoiati in cerca di novità, abbandoneranno presto la "lotta" e chi invece ci crede veramente resterà da solo senza aver concluso niente. NIENTE. E si avrà solo perso tempo. A meno che, queste manifestazioni non debbano servire a tirare la volata per qualcuno già pronto ma ancora ben nascosto... Nel qual caso, non sono fatti miei.

20/09/2011, 11:51

rmnd ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:
Perchè la "la vera informazione indipendente non può contare su nessun finanziatore"


Iinformazione indipendente non implica informazione imparziale.
L'informazione indipendente può avere una propria linea editoriale o peggio partigiana o faziosa.


Certo..... ma poichè i finanziatori (come quelli di Repubblica o di Libero) non possono far altro che spingere le loro personali interpretazioni del mondo attraverso i loro giornali, è meglio affidarsi a chi è mosso da altri interessi.

I giornali faziosi sono interessati a vendere e a fare gli zerbini dei rispettivi padroni.
Mentre le testate indipendenti, almeno, potrebbero essere spinte a raccontare una realtà secondo la propria coscienza.

E scusa se è poco.....

20/09/2011, 11:52

Ufologo 555 ha scritto:
Mi sa che l'unica informazione indipendente la facciamo noi, qui,
quando non pubblichiamo articoli vari, ma discutiamo.


Ti quoto ufologo.... [;)]

20/09/2011, 11:59

sezione 9 ha scritto:
se non hai una proposta politica la protesta prima o poi finisce (anzi, si sfinisce). Non è solo una questione "politica" sul che fare, ma proprio pratica su come fare la protesta. Se è fine a se stessa, i tanti indignati che sono in realtà solo annoiati in cerca di novità, abbandoneranno presto la "lotta"


Gli indignati sono SOLO annoiati? Ma cosa dici sezione?

La disoccupazione delle nuove generazioni non è un problema da "annoiati". Come non è un problema da "annoiati" il fatto che i loro genitori, tra poco tempo, non riusciranno a prendere neanche la tanto sofferta pensione. Perchè un Stato in default (vedi Grecia di oggi e Italia di domani) non potrà garantire neanche quella. E' su questi temi, nostro malgrado, che tra poco passeremo la maggior parte del nostro tempo.... altro che noia...

20/09/2011, 12:05

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:
Perchè la "la vera informazione indipendente non può contare su nessun finanziatore"


Iinformazione indipendente non implica informazione imparziale.
L'informazione indipendente può avere una propria linea editoriale o peggio partigiana o faziosa.


Certo..... ma poichè i finanziatori (come quelli di Repubblica o di Libero) non possono far altro che spingere le loro personali interpretazioni del mondo attraverso i loro giornali, è meglio affidarsi a chi è mosso da altri interessi.

I giornali faziosi sono interessati a vendere e a fare gli zerbini dei rispettivi padroni.
Mentre le testate indipendenti, almeno, potrebbero essere spinte a raccontare una realtà secondo la propria coscienza.

E scusa se è poco.....



Si ma un'informazione indipendente deve autofinanziarsi e come lo fa? con le adesioni dei suoi lettori.
e come fa notare Sezione9 , l'informazione non è più indipendente ma deve parlare non solo alla testa ma soprattutto alla pancia dei suoi lettori altrimenti chiude baracca.
Un giornale è fatto da giornalisti, inviati. E tutto queto costa. Costa pagare loro lo stipendio, costa pagare le trasferte, alberghi, ristoranti, voli. Non basta un pc e uno sgabuzzino e scrivere articoli.
Quello lo può fare un blogger. Legge e s'informa da fonti non indipendenti e poi trae le sue conclusioni ed esprime le sue idee.
Ma l'informazione, quella vera, la fanno altri, quelli finanziati da qualcuno sia esso ditore o governo oppure lettori.

20/09/2011, 12:20

TTE, chiunque scrive persegue i suoi interessi. Tu scrivi per affermare le tue idee, che hanno pari dignità rispetto a quelle scritte da chiunque altro. Ovviamente se si rispetta la legge eccetera. Io sono convinto che il Fatto sia marcatamente spostato verso IDV e Grillo. E lo dico in base a cosa scrive e a chi scrive. Sbaglio? Pazienza. Ma perchè allora un altro giornale deve per forza essere di parte? Non possono esistere giornali "indipendenti" perchè nessuno è indipendente dalle proprie idee. Tra parentesi, anche essere contrario ai giornali di parte significa essere di parte... Quello che penso è che lo Stato ha interesse che il maggior numero possibile di idee siano diffuse, in questo ha senso il finanziamento ai giornali. E essere sicuri che non si chiude se non si vendono almeno x copie, significa essere più liberi, non meno. Quanto poi agli altri mezzi di informazione, a internet, sappiamo benissimo tutti che internet è al 99% spazzatura. E che non basta essere liberi di scrivere per scrivere cose vere e cose giuste. Quello che a me interessa è che sia garantita l'elaborazione e la diffusione di idee, e non di prodotti.

Sugli indignati, non dicevo che fossero tutti solo annoiati, dico che la maggior parte si è volatilizzata. Dove sono tutti? La verità è che sono capaci tutti a dire basta (per una volta nella vita) ma è molto difficile continuare a ripeterlo per anni (anni, non giorni) e costruire qualcosa attorno. Qualsiasi azione politica deve essere costruita attorno a delle idee e deve portare a dei risultati. Piantare tende in una piazza non è nè un'idea nè porta a risultati. Se la piazza è parte di qualcosa di più elaborato, bene, se serve solo a far vedere che "siamo tanti e siamo arrabbiati" e magari (ripeto) a tirare la carretta per qualcuno che spera di cavalcare la protesta, mi spiace, ma ho un'altra idea della politca.
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