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Argomento bloccato

07/12/2010, 18:23

Questa è la dimostrazione di come certi argomanti tirino fuori il peggio di ognuno di noi.
Immancabilmente quando si arriva allo scontro personale, si evidenziano solo i passaggi meno coretti, dimenticando quasi sempre la bontà di alcune considerazioni.
La libertà di espressione, caratteristica immancabile nel nostro forum, viene sempre più spesso disattesa da scontri di classe, religione, politica e cultura, una tristezza infinita.
Pagine e pagine di dialogo costruttivo, distrutto in pochi post dalla rabbia di chi non vuole trovare un punto d' incontro sulle tematiche più scottanti.[xx(]

07/12/2010, 18:33

greenwarrior ha scritto:

Questa è la dimostrazione di come certi argomanti tirino fuori il peggio di ognuno di noi.
Immancabilmente quando si arriva allo scontro personale, si evidenziano solo i passaggi meno coretti, dimenticando quasi sempre la bontà di alcune considerazioni.
La libertà di espressione, caratteristica immancabile nel nostro forum, viene sempre più spesso disattesa da scontri di classe, religione, politica e cultura, una tristezza infinita.
Pagine e pagine di dialogo costruttivo, distrutto in pochi post dalla rabbia di chi non vuole trovare un punto d' incontro sulle tematiche più scottanti. [xx(]
Il messaggio iniziale da tono ed argomento alla discussione,il messaggio iniziale e criticabile,chi cavalca l'oda del messaggio iniziale tergiversando sulle parole è ancora più criticabile,perchè si fa scudo di altri,infatti io non prendo a pesci in faccia anagel,ma chi se li merita...

Comunque sono contento che ci sono persone anche come te nella lega,sono pienamente consapovele e non ho dubbi sulla tua buona fede,e se per caso ti senti insultato da qualcosa che ho detto mi scuso,ma con te perchè non c'entri nulla.

Per chiarire fin da subito [;)]
Ultima modifica di Ronin77 il 07/12/2010, 18:34, modificato 1 volta in totale.

07/12/2010, 18:38

Prima l'Italia era divisa in due dalla politica,ora anche in forma Etnica,al posto di sommarci,ci dividiamo in tanti rivoli i quali non faranno altro di farci tornare ancora indietro.Con queste idee credetemi;non andremo da nessuna parte,meglio dividerci,la convivenza non deve mai essere una forzatura per come è stata in questi ultimi 150 anni,l'Unione può esistere se esiste amore,fratellanza,conprensione e rispetto,mancando questi valori,addio.

07/12/2010, 19:40

greenwarrior ha scritto:

Questa è la dimostrazione di come certi argomanti tirino fuori il peggio di ognuno di noi.
Immancabilmente quando si arriva allo scontro personale, si evidenziano solo i passaggi meno coretti, dimenticando quasi sempre la bontà di alcune considerazioni.
La libertà di espressione, caratteristica immancabile nel nostro forum, viene sempre più spesso disattesa da scontri di classe, religione, politica e cultura, una tristezza infinita.
Pagine e pagine di dialogo costruttivo, distrutto in pochi post dalla rabbia di chi non vuole trovare un punto d' incontro sulle tematiche più scottanti.[xx(]


Concordo e quoto, ma qui il fatto è stato che di fronte a fatti di per se gravi ci si sia lasciati scivolare nel pressapochismo e nella intolleranza.

Da che mondo e mondo la storia è piena di migrazioni e la gente italica è per buona parte di origine estera, cito da wikipedia:


Migrazioni indoeuropee

L'Italia era già abitata dalla preistoria da popolazioni neolitiche. Contemporaneamente alla diffusione della lavorazione dei metalli , migrarono in Italia nuove popolazioni organizzate in società patriarcali e guerriere parlanti lingue indoeuropee . Le migrazioni di popolazioni indoeuropee in Italia , provenienti principalmente da nord delle Alpi , si possono suddividere in linea di massima in quattro ondate[3][4]:

  • Una prima ondata migratoria indoeuropea si ebbe probabilmente intorno alla metà del III millennio a.C. , ad opera di popolazioni che importarono la lavorazione del rame . Caratteristiche di questo periodo sono le statue stele (o statue menhir) nelle quali sono spesso scolpite armi e simboli solari , apparentemente segni distintivi indoeuropei [5].
  • Una seconda ondata fra la fine del III e gli inizi del II millennio a.C. portò alla diffusione delle popolazioni del bicchiere campaniforme e del bronzo nella pianura padana , in Toscana e nelle zone costiere di Sardegna e Sicilia.
  • Alla metà del II millennio a.C. , una terza ondata associata alla civiltà delle terramare (e forse ai Latino-falisci) introdusse l'uso del ferro e dell'incinerazione dei defunti .
  • Fra la fine del II millennio e la prima metà del I millennio a.C. avvenne la quarta ondata , quella dei campi di urne che si diffondono in larga parte della penisola , dalle Alpi alla Sicilia orientale. In Italia della cultura dei campi di urne si possono riconosce almeno due filoni , quello Proto-Villanoviano (Proto-Italico) nel Nord-Est e in parte del Centro e del Sud e quello Canegratese - Golasecchiano (Proto-Celtico) diffusosi nel Nord-Ovest.
A partire dal 900 a.C. circa la cultura protovillanoviana si suddivise a sua volta in differenti facies regionali che daranno origine alle "nazioni italiche" ; fra le più importanti vi sono la cultura Atestina (Proto-Veneti) , Laziale (Latini) , Villanoviana (forse Etruschi) , Sicula (Siculi) etc. [6][7] . Per quanto riguarda invece la cultura di Golasecca è stato proposto che sia da collegare alla popolazione proto-celtica dei Leponti o Leponzi .


note nella pagina originale.

Per approfondire: http://it.wikipedia.org/wiki/Popoli_dell%27Italia_antica.

Le migrazioni sono un fenomeno costantemente in corso, in genere la gente la spinge la fame, quindi chi si sposta proviene nella stragrande maggioranza dei casi, da situazioni in cui giorno per giorno non sai se arriverai vivo alla fine della giornata, o peggio, dove vedi tuo figlio morire di fame e dove non hai niente da dargli da mangiare, perchè non ne hai per te.

Come pensate che venga la gente in Italia.

Io ero a Bari quando questa nave è arrivata in porto:


volete sapere perchè sono venuti in Italia migliaia di albanesi scappati dal paese delle aquile?

Vedevano Italia1 e i giochi in cui si vincono i milioni. Fate due conti da soli e traetene le conseguenze.

Conseguenze come queste:



Quello che voglio dire è che i migranti se stessero bene a casa loro non sarebbero migranti.

In queste condizioni, poi, è facile delinquere, salvo poi pagarne (qualche volta) le conseguenze.

Ad ogni modo è politicamente scorretto prendersela con un'intera etnia per lo sbaglio di qualcuno.

Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio?
Genesi 18,23


Pensiamoci sempre, è sempre valida questa vignetta che ho già pubblicato:

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Buone feste

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07/12/2010, 19:52

Ronin77 ha scritto:
questa me la ricordo....[;)]

Si , si...

..cos'è la minaccia di Mescal?

http://www.youtube.com/watch?v=ZnR8b7N7Q-c#t=01m37s

07/12/2010, 20:18

Green ... scusa, ma per come la vedo io non s'è distrutto alcunché.

Anzi, in questo post s'è costruito un bel po'. Molte cose nascoste sono venute fuori. Per usare la metafora usata da Bliss: molta pancia s'è vista. E così è accaduto che tanta della retorica che anche tu hai usato in questi mesi (parlo del tempo nel quale ho frequentato il forum) ha mostrato la sua vera natura. Non mi fraintendere, non do giudizi assoluti. Dico solo che io sto da un'altra parte.

07/12/2010, 21:10

eSQueL ha scritto:

Green ... scusa, ma per come la vedo io non s'è distrutto alcunché.

Anzi, in questo post s'è costruito un bel po'. Molte cose nascoste sono venute fuori. Per usare la metafora usata da Bliss: molta pancia s'è vista. E così è accaduto che tanta della retorica che anche tu hai usato in questi mesi (parlo del tempo nel quale ho frequentato il forum) ha mostrato la sua vera natura. Non mi fraintendere, non do giudizi assoluti. Dico solo che io sto da un'altra parte.


Nessuna retorica da parte mia amico mio e lo dimostra il fatto che tutti sanno benissimo come la penso.
Non essere dalla stessa parte, non significa mancanza di dialogo.
La distruzzione è palese a mio avviso, per il fatto che ci si comporti come la peggior specie di ultrà. Và bene che ognuno scelga da che parte stare, ma io da mod ho letto interventi da valutare seriamente in entrambe le fazioni. Diventa disgustoso l' atteggiamento da sfida che contradistingue qualsiasi discussione politica e affini.
La storia sarà il miglior giudice di ciò che stà avvenendo.

07/12/2010, 21:45

Nessun discorso di pancia..non affibiate alibi pro/contro qualcuno

07/12/2010, 21:56

Ragioniamo un attimo da persone sensate.
In tutti i post di questa discussione, sono state dette cose reali e il punto non è chi a ragione o meno, ma il saper estrapolare la verità, che non deve essere di parte.
E' vero che non tutti gli extracomunitari sono delinquenti come è vero che pochi sono disposti ad integrarsi e ad accettare le regole del paese che li ospita, è altrettanto vero che gli onesti abbiano il diritto di ribellarsi per quanto sia loro possibile.
Vero che la politica non è stata in grado di dare risposte concrete alle esigenze di chi fugge dalla povertà, come non è stata in grado di bloccare sul nascere l' invasione di soggetti poco raccomandabili, ma cosa possiamo fare noi per contribuire a risolvere questo stallo, senza per forza farne una questione di appartenenza politica?
Ci sono delle regole che esulano dalla politica e che sono retaggio di un sano rispetto, che non sono dettate dalle leggi di stato, ma dal rispetto reciproco. Se non siamo in grado di rispettare queste regole non scritte, allora è meglio che ognuno resti a casa sua sino a che non ci sarà una presa di coscienza su quale sia il nostro ruolo nella società.
Non ci sono vittime o aguzzini e noi siamo solo vittime di un disegno di mondializzazione che ci porterà alla distruzzione se non ci fermiamo un attimo a riflettere.
Io mi scandalizzo se delinque sia un italiano che uno straniero e non faccio di tutta un erba un fascio, ma ritengo che il problema sia reale e pericoloso.
Siamo sempre stato un popolo accogliente e solidale e se in questi periodi c' è una repulsione per lo straniero, non è dovuto alla propaganda politica, ma alla recrudescenza di episodi che vedono sempre più spesso protagonisti gli stranieri clandestini.

07/12/2010, 22:04

La ricerca. L'immigrazione non fa aumentare i reati
"Nessun nesso causale, la correlazione è dovuta alla ricchezza del territorio". I dati presentati alla Bocconi
http://www.stranieriinitalia.it/attuali ... _5473.html


Milano - 28 agosto 2008 - I teorici dell'equazione "piu stranieri uguale più delinquenza" rivedano le loro convinzioni. L'immigrazione non aumenta il tasso di criminalità in Italia.

Lo dimostra una ricerca realizzata da Paolo Buonanno, dell'università di Bergamo, con la collaborazione di Milo Bianchi, della Paris School of Economics, e Paolo Pinotti, della Banca d'Italia, presentata ieri nel corso del convegno dell'European economic association (Eea) e della Econometric society (Esem) presso la sede dell'università Bocconi di Milano.

Lo studio ha preso in considerazione i dati sul numero di immigrati sia legali sia illegali (in questo caso si tratta di clandestini che sono poi stati regolarizzati) e dei reati commessi nelle province italiane nel periodo che va dal 1996 al 2003. Come ha spiegato Paolo Buonanno, "attraverso l'uso di tecniche econometriche, abbiamo notato che tra il fenomeno dell'immigrazione e la criminalità non c'é alcun nesso causale ma una correlazione dovuta a un terzo fenomeno che può essere, per esempio, la ricchezza".

In sintesi, quindi, i cittadini provenienti da altre nazionalità sono attirati da quei territori dove si trovano maggiori opportunità di lavoro, ossia le province. E proprio queste zone sono le stesse mete della delinquenza, attirata dalla ricchezza degli abitanti. I due elementi, quindi, sarebbero vicini ma non interconnessi.

"Abbiamo notato - conclude Buonanno - che, contrariamente alla percezione generale, in linea teorica non c'é stato un aumento diretto della criminalità in seguito alle ondate di immigrazione in nessuno dei reati che abbiamo preso in considerazione, ossia reati contro la persona, contro il patrimonio e traffico di droga".

07/12/2010, 22:10

Crimini e Immigrati
http://www.giornalismi.info/mediarom/ar ... _1648.html


L'allarme sociale destato dal presunto aumento dei crimini legati all'immigrazione domina ormai il dibattito politico e sociale nel nostro paese. Tuttavia, i dati mostrano una realtà diversa. Dal 1990 al 2003 il numero di permessi di soggiorno in rapporto al totale della popolazione residente si è quintuplicato, mentre non c'è alcun aumento sistematico della criminalità, che anzi mostrerebbe una lieve flessione. Gli stessi dati sembrano inoltre escludere l'ipotesi di una relazione causale diretta tra immigrazione e criminalità.
11 marzo 2009 - MILO BIANCHI, PAOLO BUONANNO e PAOLO PINOTTI
Fonte: http://www.lavoce.info/articoli/-immigr ... 00918.html - 03 febbraio 2009
"The theory that immigration is responsible for crime, (…) that all newcomers should be regarded with an attitude of suspicion is a theory that is almost as old as the colonies planted by Englishmen on the New England coast”. Report of the National Commission of Law and Enforcement (1931)

Nell’immaginario collettivo, l’immigrazione è da sempre associata alla criminalità. I risultati dell’indagine “National Identity Survey” confermano che, in quasi tutti i paesi europei, la maggior parte dei cittadini è convinta che gli immigrati aumentino il tasso di criminalità. (1)

IMMIGRAZIONE E CRIMINALITÀ

L’evidenza empirica, tuttavia, perlomeno in ambito economico, si concentra prevalentemente sugli effetti dell’immigrazione sul mercato del lavoro (salari, occupazione) e sulla spesa per lo stato sociale, trascurando completamente l’impatto sulla criminalità. Abbiamo perciò cercato di colmare questo divario e di ancorare il dibattito pubblico ad alcuni dati statistici. Per analizzare l’evoluzione di immigrazione e criminalità nelle province italiane dal 1990 al 2003, abbiamo dunque incrociato le informazioni sui permessi di soggiorno e sul numero di crimini denunciati, provenienti rispettivamente dagli archivi del ministero dell’Interno e della Giustizia. (2)
Ovviamente, questi dati sottostimano l’effettiva entità sia dell’immigrazione che della criminalità per la presenza di immigrati irregolari e di crimini non denunciati. Si può tuttavia mostrare che, sotto alcune ipotesi, la componente osservata dei due fenomeni fornisce una buona approssimazione di quella non osservabile. Per quanto riguarda l’immigrazione, abbiamo verificato che l'approssimazione è estremamente accurata utilizzando le domande di regolarizzazione, presentate durante le sanatorie del 1995, 1998 e 2002, per stimare il numero di immigrati irregolari e la loro distribuzione sul territorio.
L’analisi rivela alcuni risultati in controtendenza rispetto al comune sentire. (3) Durante il periodo preso in esame, il numero di permessi di soggiorno in rapporto al totale della popolazione residente è quintuplicato, da meno dello 0,8 a quasi il 4 per cento. A tale crescita non è tuttavia associato alcun aumento sistematico della criminalità, che mostrerebbe invece una lieve flessione. A livello nazionale, dunque, non emerge alcuna correlazione significativa tra immigrazione e criminalità.

Figura 1: immigrati e crimini in Italia

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Il grafico mostra l’evoluzione del numero di immigrati regolari e crimini denunciati ogni 100mila abitanti, durante il periodo 1990-2003. Fonte: elaborazioni degli autori su dati Istat e ministero dell’Interno.
Una correlazione positiva emerge invece a livello locale. In particolare, le province che hanno attratto un maggior numero di immigrati, in rapporto alla popolazione, hanno registrato anche tassi di criminalità più elevati. Distinguendo tra le principali categorie di reato emerge che la correlazione è dovuta esclusivamente ai reati contro la proprietà, che rappresentano quasi l’80 per cento dei crimini denunciati. I crimini violenti (e in particolare gli omicidi) si concentrano infatti nel Mezzogiorno, dove l’immigrazione è a livelli minimi. Le province del Centro-Nord si caratterizzano invece per una più alta presenza straniera e, al contempo, per una maggiore incidenza di reati contro la proprietà.

Figura 2: immigrati e crimini nelle province italiane


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Questi grafici mostrano la distribuzione di immigrati e numero di crimini denunciati (disaggregati per categoria) ogni 100mila abitanti, in media nel periodo 1990-2003. Fonte: elaborazioni degli autori su dati Istat e ministero dell’Interno.
L'associazione potrebbe essere dovuta all’esistenza di una relazione causale tra i due fenomeni oppure ad altri fattori che incoraggiano sia la presenza straniera che i furti, come ad esempio la maggiore ricchezza e urbanizzazione delle province settentrionali.
Per distinguere tra le due ipotesi, abbiamo utilizzato dati sulla migrazione dai principali paesi di origine verso il resto d’Europa. Identifichiamo così la componente dei flussi migratori che dipende esclusivamente da shock esogeni nei paesi di origine, come guerre, crisi politiche ed economiche. Questi fenomeni aumentano l’emigrazione, e quindi potenzialmente l’immigrazione in Italia, senza essere correlati con fattori che influiscono direttamente sull’attività criminale nelle province italiane. La correlazione tra tale componente esogena e il tasso di criminalità nelle province italiane non è significativamente diversa da zero.
Il risultato suggerisce che, nel periodo preso in esame, l’immigrazione in Italia non ha avuto un effetto causale significativo sul livello di criminalità.


(1) La percentuale varia tra il 40 per cento in Gran Bretagna e l’80 per cento in Norvegia. In Italia, nel 2003, la percentuale si collocava intorno al 65 per cento. I risultati dell’indagine sono integralmente disponibili all’indirizzo http://www.issp.org/data.shtml
(2) Non è possibile estendere le serie storiche ad anni più recenti perché nel 2004 è stata introdotta una nuova classificazione dei crimini che rende i dati pre e post-2004 non comparabili. Inoltre, dai nostri dati, non è possibile risalire alla nazionalità del denunciato né al suo status di immigrato regolare o irregolare.
(3) Tutti i risultati sono presi dal nostro articolo “Do immigrants cause crime?” - Paris School of Economics Working Paper No. 2008-05.

Note:
Le idee e le opinioni espresse sono da attribuire esclusivamente agli autori e non impegnano la responsabilità dell’Istituto di appartenenza.

07/12/2010, 22:26

Tra immigrati e italiani stesso tasso di criminalità
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... t-2107183/


I dati ufficiali dimostrano che l'80% delle denunce a carico di stranieri riguarda irregolari;
ma anche tra questi,in quattro casi su 5 il reato contestato è l'assenza del permesso di soggiorno

Una manifestazione contro il razzismo

ROMA - Sono i numeri a dire che gli immigrati non delinquono più degli italiani. Secondo i dati dell'Istat, il tasso di criminalità degli immigrati regolari, in Italia, è "solo leggermente più alto" di quello degli italiani (tra l'1,23% e l'1,4%, contro lo 0,75%) ed è addirittura inferiore tra le persone oltre i 40 anni. Di fatto, i dati sono "equiparabili". E' vero invece la stragrande maggioranza dei reati commessi da stranieri in Italia è opera di immigrati irregolari.

Parlano ancora le cifre ufficiali, secondo le quali il 70-80% degli stranieri denunciati sono irregolari. Anche qui, però, i dati sono da leggere con attenzione perché, sul totale delle denunce, l'87% riguarda proprio la mera condizione di clandestinità: il reato commesso da 4 stranieri su 5 denunciati riguarda insomma l'essere stati sorpresi in Italia senza permesso di soggiorno e dunque la violazione delle leggi sull'immigrazione.

In generale, dicono le statistiche, non esiste un legame fra l'aumento degli immigrati regolari e l'aumento dei reati in Italia: tra il 2001 e il 2005, ad esempio, mentre gli stranieri sono aumentati di oltre il 100%, le denunce nei loro confronti sono cresciute del 45,9%.

Al di là delle polemiche politiche, sono comunque nettamente superiori gli aspetti positivi dell'immigrazione. In Italia gli immigrati regolari, secondo i più recenti rapporti di Caritas Migrantes e Ismu, sono oltre quattro milioni e mezzo, il 7,2% della popolazione, una percentuale che supera per la prima volta la media europea (6,2%). Dal 1998 al 2008, la crescita è stata del 246% e se il trend resterà invariato, come prevede l'Istat, nel 2050 gli italiani di origine straniera saranno oltre 12 milioni.

I lavoratori stranieri sono circa due milioni e producono il 10% del Pil nazionale. I vantaggi dello Stato sono visibili da altri numeri: gli immigrati versano ogni all'Inps sette miliardi di euro e pagano al Fisco una cifra che supera i 3,2 miliardi di euro. Inoltre, ogni cento neonati in Italia, ormai più del 12% ha un almeno un genitore straniero.
(28 gennaio 2010)

07/12/2010, 23:05

Una decina di anni fa una sera con tre miei amici andiamo a milano in centro, a un semaforo un marocchino si accosta al finestrino per farsi accendere una sigaretta e in un lampo sfila le chiavi della macchina, noi scendiamo tutti subito per corrergli dietro e non faccio in tempo a scendere che mi arriva una sprangata di ferro in faccia.In poche parole ce ne erano tre per ognuno di noi che ci hanno riempito di botte, rubato la macchina e tutto il resto.Erano una decina tutti del marocco, poi li hanno arrestati, perche' tutte le sere facevano la stessa cosa nella stessa zona.La cosa piu' schifosa dopo che ci hanno rotto le ossa e i denti e' stato dopo, cercare aiuto perche' gli altri non stavano piu' in piedi.Le auto scappavano . La gente che abitava li che erano alla finestra a guardare ,quando sono andato a chiedere di chiamare i carabinieri ,si sono chiusi dentro.Comunque poi li hanno arrestati e ci hanno chiamato in carcere a Opera per fare il riconoscimento.Ne avevano arrestati nove e qualcuno era scappato.Dopo un po' di mesi sono andato al processo , e i marocchini non c'erano piu' ,spariti. Hanno rinviato il processo altre due volte perche' non c'erano gli imputati.Alla terza volta che mi hanno chiamato per testimoniare, io non sono piu' andato e la quarta volta mi sono venuti a prendere i carabinieri per portarmi a testimoniare.I carabinieri sono venuti a prendere me per portarmi a testimoniare a un processo a delle persone che non c'erano [:D]Mi risparmio di dire quello che penso ma per me gli unici che si dovrebbero vergognare sono quelli che stanno in alto, in tutte le nazioni. Per me uno che vuole fare politica e governare dovrebbe dimostrare la sua onesta' attraverso la sua vita, dovrebbbe vivere come faceva Ghandi, se no per me e' un delinquente.... gli altri li posso anche capire . [8D]

07/12/2010, 23:14

Assurdo Manu! E' vero: se ci fosse la certezza della pena per ogni reato commesso, probabilmente avremo meno bisogno di capri espiatori

08/12/2010, 00:01

Quello che non reggo, e` "sto volemmose bene" obbligatorio, altrimenti sei una m.rda razzista e tutti i cuori teneri, che non mancano di rinfacciartelo, ti prenderebbero a badilate sulla testa per fartelo entrare nella zucca, per farti capire a mazzate, che tutti sono buoni eccetto te'.
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