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MessaggioInviato: 20/12/2010, 22:13 
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NOcoverUP ha scritto:
Ma se i legali dicono che il ragazzo vola, ci devo credere ? Cmq io credo piu' ai miei occhi, nel video delle foto si vedono saluti romani accompagnati dalla frase "TE DOVEVO AMMAZZà"

Quello che è quell'individuo è sotto gli occhi di tutti...un violento che su suggerimento dell'avvocato si è autodenunciato (tanto sapevano bene che lo avrebbero presto individuato), esprimendo rammarico e rimorso al fine di sminuirsi la pena!
Al di là di qualunque colore politico era lì per "manifestare"...a meno chè... tu non voglia considerare come legittimi manifestanti solo quelli di sinistra...[}:)]



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MessaggioInviato: 20/12/2010, 22:17 
Genitori e cortei: «Tenere i figli a casa? Piuttosto andiamo tutti con loro»
pubblicata da INFORMAZIONE LIBERA il giorno lunedì 20 dicembre 2010 alle ore 18.56
I coordinamenti di padri e madri di studenti replicano a Gasparri: «Il 21 veglia di sostegno ai ragazzi»

di Simona De Santis



ROMA - «Siamo vicini ai nostri figli, e andremo alla manifestazione di mercoledì insieme». Carla Spaziani è una delle mamme del Coordinamento scuole secondarie di Roma, un'associazione che, insieme ad altre, reagisce decisa all'invito di Maurizio Gasparri a «tenere a casa i figli».

«Con gli altri genitori – continua Carla – ribadiamo la vicinanza agli studenti, mandando nel contempo un messaggio di cautela: ragazzi non vi fate strumentalizzare, né dalla politica né da chi cerca gli scontri in piazza». I genitori del Coordinamento stanno organizzando una «veglia per martedì 21, iniziativa pacifica di sostegno al movimento studentesco.

«PARLIAMO CON LORO» - «Il nostro no alla violenza è deciso – conclude Spaziani – C’è dialogo tra genitori e figli, parliamo con loro prima delle manifestazioni e lo faremo anche questa volta». Tra le cautele, le mamme si schierano: «Se gli studenti vorranno noi saremo con loro», dice Maila Mariani mamma di uno studente del liceo Augusto.

INSIEME IN PIAZZA - Dai genitori del Coordinamento alla politica, una proposta analoga viene dall’assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Smeriglio: «Tutti i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà sono pronti, se gli studenti lo vorranno, a mobilitarsi con loro – fa sapere Smeriglio in una nota – Voglio fare un appello ai genitori, ai rappresentanti delle istituzioni locali, ai parlamentari di Roma: andiamo alle manifestazioni con i nostri figli e con gli studenti, accompagniamoli e sosteniamoli, ascoltiamo le loro voci e i motivi della protesta. La risposta più forte contro chi vuole dividere e allargare fino alla esasperazione l’incomunicabilità può arrivare dalla piazza già mercoledì, esercitando tutti il diritto a partecipare alle mobilitazioni in maniera democratica».

«INSULTO AI RAGAZZI» - E in merito alle dichiarazioni del senatore Pdl Maurizio Gasparri, Smeriglio sottolinea: «Con le sue semplicistiche letture politiche insulta centinaia di ragazzi e ricercatori da Messina a Bolzano e evidenzia, se ancora ce ne fosse bisogno – conclude l’assessore – l’assoluta incapacità di questo Governo di leggere quello che accade intorno al piccolo mondo dorato del palazzo».
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http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 4303.shtml



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MessaggioInviato: 20/12/2010, 22:19 
Studenti in piazza il 22 dicembre, poliziotto scrive una lettera aperta: "siamo dalla vostra parte"

http://www.grnet.it/polizia-di-stato/97 ... arteq.html

Roma, 20 dic - «Sento il bisogno di scrivere queste due righe rivolgendomi allo studente che mercoledì andrà in piazza».

Inizia così un'appassionata "lettera aperta" che Maurizio Cudicio, poliziotto in servizio alla Questura di Trieste, scrive agli studenti che si sono dati appuntamento in piazza a Roma il 22 dicembre, in occasione della votazione in Senato del Ddl Gelmini sulla riforma dell'università.

«Io poliziotto, sono figlio e padre e quando finisco di lavorare torno a casa dalla mia famiglia. Mia moglie mi chiama al cellulare e mi dice di non fare tardi che la cena è quasi pronta. Io contento la tranquillizzo e le dico che tornerò prima possibile. Passano le ore e mi ritrovo in ospedale con la testa rotta. Studente, mi rivolgo a te, io sono consapevole che non sei stato tu, tu hai tutte le ragioni del mondo di manifestare per i tuoi diritti, ma quello che non sai forse è che noi poliziotti siamo con voi, siamo dalla vostra parte e non siamo contro nessuno».

«Noi rappresentiamo lo Stato quando ci vedete in strada - continua la lettera -, ma credimi siamo orgogliosi di farlo, noi amiamo il nostro lavoro ma siamo in piazza anche per voi. Non siamo lì per divertimento e facciamo di tutto, credimi studente, di tutto, per evitare che qualcuno si faccia male.Certo gli ordini sono ordini e noi siamo obbligati ad eseguirli, ma sappiamo benissimo dove dobbiamo fermarci per il bene nostro e vostro».

«Abbiamo paura, si tanta a volte e in certi momenti forse sbagliamo, ma credimi, parlo con il cuore, quando ci troviamo tra due fronti, in mezzo alla guerriglia urbana è veramente dura. Scusami se ti chiamo studente forse è troppo in generale, ma potrei chiamarti, Gianni,Luisa, Giovanni o Marco, per noi siete tutte persone che hanno diritto di manifestare e noi siamo in piazza perche questo diritto sia rispettato».

«I media e i politici a volte esasperano i toni, non rendendosi conto che in strada ci sono solo persone, che abbiano la divisa o che siano studenti, siamo tutti "uomini" e tra noi NON deve esistere il VS! Grazie studente, ricordati se hai bisogno di qualsiasi cosa noi siamo qui al tuo servizio. Ciao da un amico, ciao da un poliziotto».

Maurizio Cudicio ha creato un gruppo su Facebook, "Movimento poliziotti" con il quale si propone di creare nel più importante social network del web un punto di incontro fra cittadini e poliziotti: "Voi cittadini avete bisgono di noi, ma anche noi abbiamo bisogno di voi", si legge nella bacheca del gruppo che, nello stupore dello stesso creatore ha superato in pochissimi giorni i 1.000 iscritti



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MessaggioInviato: 20/12/2010, 22:53 
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Blissenobiarella ha scritto:

Studenti in piazza il 22 dicembre, poliziotto scrive una lettera aperta: "siamo dalla vostra parte"

http://www.grnet.it/polizia-di-stato/97 ... arteq.html

Roma, 20 dic - «Sento il bisogno di scrivere queste due righe rivolgendomi allo studente che mercoledì andrà in piazza».



«Noi rappresentiamo lo Stato quando ci vedete in strada -



Caro polizziotto,tu sei figlio del popolo e dividi i disagi che sta procurando questo Governo alla maggioranza dei cittadini Italiani,in questo caso tu non rappresenti lo Stato,ma solamente le Leggi emanate da questo Governo,le quali sono antidemocratiche e non rispettosi della Costituzione e siccome la Costituzione è al'di sopra delle leggi;le leggi Anticostituzionali sono Fuori dalla Legge!.[^]
In tal modo non puoi difendere i Fuorilegge che emanano queste leggi.[;)]


Ultima modifica di bleffort il 20/12/2010, 23:33, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 20/12/2010, 23:26 
io non parlavo di quel cretino col casco in mano , quello e' un soggetto fuori di testa, uno di quelli che quando c'e' maretta non capisce piu' nulla, un'esaltato..... e non e' il solo, la mamma dei cretini e' sempre incinta.
questa storia deprecabile non puo' essere messa a confronto del concetto espresso nel mio post. sarebbe come ammettere che se c'e' un polizziotto scemo , tutti i polizziotti sono scemi.
qui' si parlava di black block, di infiltrati (che non sono una novita') e di informazione faziosa pilotata e mirata a rendere la protesta civile (99%dei manifestanti) illegale.
infatti le dichiarazioni del Gasparro (l'animale piu' scemo del mondo) sono gia' incanalate in tal senso, cosi' come quelle di altri Gasparri che vogliono mettere la daspo per le manifestazioni e la tessera del tifoso.....qui' siamo veramente allo splatter, l'idiozia di certe dichiarazioni rispecchia di fatto la pochezza e l'incapacita' di questo governo. protestare per la democrazia in democrazia equiparato a tifo calcistico e teppismo da stadio.....solo dei celebrolesi molto lesi e poco celebro possono arrivare a dire certe cassate.
guarda caso anche il poliziotto della lettera sostanzialmente apre al mio ragionamento sulla guerra tra poveri pilotata, la guerra tra padri in polizia e figli studenti... e da oggi tra nonni e nipoti per la pensione.
spero che questo governo incubo e grande fratello, inoculatore di siero anti neurale via tv, cessi di esistere quanto prima, al suo cadere un rumore liberatorio di scarico del wc aprira' le porte dell'ignoto, consapevoli tutti (a parte qualcuno) che peggio di cio' a cui abbiamo assistito non potra' mai ripresentarsi.



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MessaggioInviato: 20/12/2010, 23:57 
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Blissenobiarella ha scritto:

Studenti in piazza il 22 dicembre, poliziotto scrive una lettera aperta: "siamo dalla vostra parte"

http://www.grnet.it/polizia-di-stato/97 ... arteq.html

Roma, 20 dic - «Sento il bisogno di scrivere queste due righe rivolgendomi allo studente che mercoledì andrà in piazza».

Inizia così un'appassionata "lettera aperta" che Maurizio Cudicio, poliziotto in servizio alla Questura di Trieste, scrive agli studenti che si sono dati appuntamento in piazza a Roma il 22 dicembre, in occasione della votazione in Senato del Ddl Gelmini sulla riforma dell'università.

«Io poliziotto, sono figlio e padre e quando finisco di lavorare torno a casa dalla mia famiglia. Mia moglie mi chiama al cellulare e mi dice di non fare tardi che la cena è quasi pronta. Io contento la tranquillizzo e le dico che tornerò prima possibile. Passano le ore e mi ritrovo in ospedale con la testa rotta. Studente, mi rivolgo a te, io sono consapevole che non sei stato tu, tu hai tutte le ragioni del mondo di manifestare per i tuoi diritti, ma quello che non sai forse è che noi poliziotti siamo con voi, siamo dalla vostra parte e non siamo contro nessuno».

«Noi rappresentiamo lo Stato quando ci vedete in strada - continua la lettera -, ma credimi siamo orgogliosi di farlo, noi amiamo il nostro lavoro ma siamo in piazza anche per voi. Non siamo lì per divertimento e facciamo di tutto, credimi studente, di tutto, per evitare che qualcuno si faccia male.Certo gli ordini sono ordini e noi siamo obbligati ad eseguirli, ma sappiamo benissimo dove dobbiamo fermarci per il bene nostro e vostro».

«Abbiamo paura, si tanta a volte e in certi momenti forse sbagliamo, ma credimi, parlo con il cuore, quando ci troviamo tra due fronti, in mezzo alla guerriglia urbana è veramente dura. Scusami se ti chiamo studente forse è troppo in generale, ma potrei chiamarti, Gianni,Luisa, Giovanni o Marco, per noi siete tutte persone che hanno diritto di manifestare e noi siamo in piazza perche questo diritto sia rispettato».

«I media e i politici a volte esasperano i toni, non rendendosi conto che in strada ci sono solo persone, che abbiano la divisa o che siano studenti, siamo tutti "uomini" e tra noi NON deve esistere il VS! Grazie studente, ricordati se hai bisogno di qualsiasi cosa noi siamo qui al tuo servizio. Ciao da un amico, ciao da un poliziotto».

Maurizio Cudicio ha creato un gruppo su Facebook, "Movimento poliziotti" con il quale si propone di creare nel più importante social network del web un punto di incontro fra cittadini e poliziotti: "Voi cittadini avete bisgono di noi, ma anche noi abbiamo bisogno di voi", si legge nella bacheca del gruppo che, nello stupore dello stesso creatore ha superato in pochissimi giorni i 1.000 iscritti



Mah,a me sembra tanto una lettera di propaganda.



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bleffort ha scritto:
Caro polizziotto,tu sei figlio del popolo e dividi i disagi che sta procurando questo Governo alla maggioranza dei cittadini Italiani,in questo caso tu non rappresenti lo Stato,ma solamente le Leggi emanate da questo Governo,le quali sono antidemocratiche e non rispettosi della Costituzione e siccome la Costituzione è al'di sopra delle leggi;le leggi Anticostituzionali sono Fuori dalla Legge!.[^]
In tal modo non puoi difendere i Fuorilegge che emanano queste leggi.[;)]

La polizia,i carabinieri,la finanza,i militari,la polizia municipale,sono l'organo di difesa del paese e del rispetto delle leggi,se non ci fossero saremmo in una giungla dove ognuno potrebbe fare il cavolo che gli passa per la testa senza essere fermato minimamente.
Io sono fiero delle nostre forze dell'ordine che per pochi spiccioli rischiano la propria vita per difendere la nostra vita e i nostri diritti.Loro si occupano di far rispettare la nostra costituzione e non le leggi emanate da questo governo,come si puo' dare contro a loro???Prendetevela con i politici ma non prendetevela con le forze dell'ordine.
Cio' non toglie che ci siano mele marce anche tra loro,ma questo non mi fa' certo pensare che siano tutti cosi,come a voi non fa pensare che i manifestanti fossero tutti teppisti perche' c'erano qualche centinaia di black block.


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MessaggioInviato: 21/12/2010, 12:27 
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robs79 ha scritto:

La polizia,i carabinieri,la finanza,i militari,la polizia municipale,sono l'organo di difesa del paese e del rispetto delle leggi,se non ci fossero saremmo in una giungla dove ognuno potrebbe fare il cavolo che gli passa per la testa senza essere fermato minimamente.
Io sono fiero delle nostre forze dell'ordine che per pochi spiccioli rischiano la propria vita per difendere la nostra vita e i nostri diritti.Loro si occupano di far rispettare la nostra costituzione e non le leggi emanate da questo governo,come si puo' dare contro a loro??? Prendetevela con i politici ma non prendetevela con le forze dell'ordine.

Cio' non toglie che ci siano mele marce anche tra loro,ma questo non mi fa' certo pensare che siano tutti cosi,come a voi non fa pensare che i manifestanti fossero tutti teppisti perche' c'erano qualche centinaia di black block.



Quoto. Prendiamociela con i politici che non sanno come affrontare il problema. E soprattutto, mandiamo a casa quell'idiota incapace di Gasparri.... tanto per cominciare [:o)]




La proposta shock di Gasparri irrita gli studenti.
Ma lui insiste: "Ai cortei potenziali assassini"


Il mondo studentesco e universitario critica duramente le parole di Maurizio Gasparri. "Restiamo allibiti di fronte a questa ennesima risposta autoritaria e repressiva". Ma il capogruppo Pdl non cede: "Voglio fare un appello: genitori, dite ai vostri figli di stare a casa"


Fonte:
http://www.studenti.it/universita/rifor ... udenti.php

La proposta di Maurizio Gasparri, gli "arresti preventivi" dei leader della protesta studentesca, per prevenire eventuali nuovi disordini nelle prossime manifestazioni contro la riforma, non piace a nessuno. E in mattinata Gasparri ha addirittura rincarato la dose.

"Risposta autoritaria"
"Un'idea antocostituzionale", dice l'assemblea degli studenti medi. "Restiamo allibiti di fronte a questa ennesima risposta autoritaria e repressiva lanciata da un senatore di quella che dovrebbe ancora essere una Repubblica democratica nei confronti di chi manifesta solo il proprio dissenso, esercitando un suo diritto"

Gasparri si era detto convinto che a capo delle manifestazioni ci fossero appartenenti al mondo dei centri sociali. Ma i ragazzi raccontano un movimento completamento diverso: "Non possono mica arrestare migliaia di persone prese a caso nel mucchio? Questo movimento non ha leader, non ci sono capi, né menti".

"Non siamo solo una questione di ordine pubblico"
Gli studenti universitari affrontano il problema con una prospettiva che va ben oltre le dichiarazioni di Gasparri. "ll problema è che per il governo movimento e studenti sono solo una questione di ordine pubblico. La politica non riesce a dare risposte a un'intera generazione".

Gli anni '70 e il terrorismo sono lontani anni luce, e questo movimento studentesco nulla ha a che fare con quell'ingombrante passato: "Non siamo terroristi - dicono gli studenti - siamo persone che vogliono difendere il proprio diritto di manifestare".

"Tenete a casa i vostri figli"
Ma Maurizio Gasparri non cede. Nella mattina di lunedì il capogruppo del Pdl torna a insistere sulla questione, in diretta ad Agorà, su RaiTre. "Voglio fare un appello: genitori, dite ai vostri figli di stare a casa. Quelle manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini. Vanno evitate"

Nel frattempo, con l'approvazione finale del ddl Gelmini in programma per il 22, la tensione rimane alta. Gli studenti manifesteranno in piazza, con modalità ancora da stabilire, nella giornata di mercoledì.

La Russa: "Guai a parlare di limitare il diritto alla protesta"
Ignazio La Russa difende il pensiero del collega e amico Maurizio Gasparri: "Il suo pensiero è stato frainteso, voleva dire che prevenire è meglio che curare. Va creata una situazione di isolamento: i delinquenti - dice il ministro della Difesa - sono solo il 10 per cento. Ma chi trasporta oggetti contundenti, organizza piani di violenza e prepara scudi tutti uguali commette reati non so se da arresto, ma da denuncia".

La Russa difende però con fermezza il diritto di chiunque a scendere in piazza: "Non sarò mai io a dire che bisogna impedire i cortei, guai a parlare di limitare il diritto alla protesta".

Napolitano: "La protesta è una spia di malessere"
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parla delle proteste studentesche di queste settimane: "La protesta pacifica, benchè spesso sviata da inammissibili violenze, di tanti cittadini nelle strade delle nostre capitali, è una spia di malessere che le democrazie non possono ignorare".



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 21/12/2010, 12:47 
Soprattutto non é certo il piu' indicato per fare raccomandazioni dato il suo passato sociale e politico.
Non impareranno mai a mordersi la lingua.


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Colpa vostra che date credito a Gasparri! Una persona del genere dovrebbe essere semplicemente ignorata così come quel pazzo che a Predappio ancora urla: "IL DUCE E' VIVOOOOO".. [:D]



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Indiana Jones alla ricerca del neurone di Gasparri.


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robs79 ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:
Caro polizziotto,tu sei figlio del popolo e dividi i disagi che sta procurando questo Governo alla maggioranza dei cittadini Italiani,in questo caso tu non rappresenti lo Stato,ma solamente le Leggi emanate da questo Governo,le quali sono antidemocratiche e non rispettosi della Costituzione e siccome la Costituzione è al'di sopra delle leggi;le leggi Anticostituzionali sono Fuori dalla Legge!.[^]
In tal modo non puoi difendere i Fuorilegge che emanano queste leggi.[;)]

La polizia,i carabinieri,la finanza,i militari,la polizia municipale,sono l'organo di difesa del paese e del rispetto delle leggi,se non ci fossero saremmo in una giungla dove ognuno potrebbe fare il cavolo che gli passa per la testa senza essere fermato minimamente.
Io sono fiero delle nostre forze dell'ordine che per pochi spiccioli rischiano la propria vita per difendere la nostra vita e i nostri diritti.Loro si occupano di far rispettare la nostra costituzione e non le leggi emanate da questo governo,come si puo' dare contro a loro???Prendetevela con i politici ma non prendetevela con le forze dell'ordine.
Cio' non toglie che ci siano mele marce anche tra loro,ma questo non mi fa' certo pensare che siano tutti cosi,come a voi non fa pensare che i manifestanti fossero tutti teppisti perche' c'erano qualche centinaia di black block.


Quoto anche io. Non sono certo poliziotti e carabinieri i nemici da affrontare. Al contrario, anche loro sono vittime di una condotta politica, che di fatto sta paralizzando l'Italia in ogni suo settore.
Ogni volta che si affrontano queste genere di situazioni mi vengono sempre in mente le galline tenute a testa in giù per le zampe che si beccano tra di loro mentre il contadino le porta al mercato...Non prendiamocela con chi sta appeso assieme a noi solo perchè ce lo abbiamo a tiro di becco e ci è andato il sangue alla testa, sforziamoci di raddrizzale la visuale, prendiamocela con chi ci sta costringendo a vedere il mondo capovolto mentre ci sta portando in giro per venderci forse come carne da macello.



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Armati sì, ma di Costituzione

di Marco Travaglio

Massima gratitudine ai noti statisti Alfano, Maroni, La Russa, Mantovano e Gasparri per avere spiegato agli studenti anti-Gelmini che cosa il governo si aspetta dalla loro manifestazione di martedì: il sangue. Il regime ha bisogno di violenze e feriti (e se ci scappa il morto, pazienza), per portare a termine il suo disegno incostituzionale sull’Italia. Il mercato dei deputati è bastato per la striminzita fiducia del 14 dicembre, ma per conservare le poltrone e approvare le leggi vergogna ancora in cantiere (tra cui la Gelmini) ci vuol altro. Bisogna costringere l’Udc a rimpiazzare Fli, restituendo al governo quella maggioranza di 50-60 deputati necessaria a rimetterlo in sicurezza a Montecitorio.

Il Vaticano si sta molto prodigando in tal senso, ma occorre un 11 settembre all’italiana per simulare un clima da emergenza democratica che aiuti B. a gabellare per interessi nazionali i suoi affaracci penali, a farsi scudo delle istituzioni in pericolo per perpetuare la sua voglia d’impunità. Il nemico è alle porte, stringiamoci a coorte. Per questo la banda soffia sul fuoco con proposte impraticabili: vietare le piazze a persone incensurate con provvedimenti da stadio, minacciare i tribunali per cambiare le sentenze a proprio uso e consumo, arrestare preventivamente qualcuno perché Gasparri pensa che potrebbe commettere reati, pistolinate così. Roba che una persona normale si vergognerebbe non dico di enunciarla, ma pure di pensarla. Però utilissima a soffiare sul fuoco, nella speranza che domani si scateni il caos, magari con l’aiuto di qualche reduce di quella manovalanza della violenza da sempre pronta a “destabilizzare per stabilizzare”.

Ora, grazie a Gasparri & C., chi domani sarà in piazza (speriamo tanti) sa cosa si attende da lui il regime: che sfasci tutto, crani, ossa, bancomat, automobili. La violenza è l’ultima speranza di un governo disperato. Chi gli farà questo regalo sa fin d’ora che non solo la porcata Gelmini, ma altre e ancor peggiori porcate verranno grazie a quella violenza. Chi invece vuole contrastare il regime sa quel che deve fare: il contrario di quel che si aspetta il regime. Una manifestazione oceanica e pacifica, addirittura beffarda nella sua imperturbabile legalità. Un corteo dove non solo non si lancia nulla, ma magari si raccattano cicche e cartacce per gettarle nel più vicino cassonetto. L’ideale sono migliaia di giovani che sventolano la Costituzione in faccia a chi la calpesta.

Per questo domani Il Fatto sarà avvolto da un inserto con i principi fondamentali della nostra democrazia. Pensate che smacco, per i tifosi della guerra, vedere gli studenti sbandierare non il libretto rosso di Mao, ma la Carta costituzionale: come l’aglio per i vampiri, la corda per l’impiccato. “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. “Tutti i cittadini… sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, di religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali”. “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca”. “L’Italia ripudia la guerra…”. “Ogni cittadino può circolare… liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale” senza “nessuna restrizione per ragioni politiche”. “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente…” e “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione…”. “La responsabilità penale è personale…”. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, sì alle scuole private ma “senza oneri per lo Stato”. “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione… sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa”. “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale… e la dignità umana”. “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. “Vietata… la riorganizzazione del disciolto partito fascista”. Questa è la vera rivoluzione.

Da Il Fatto Quotidiano del 21 dicembre 2010

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12 ... ano/83009/



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MessaggioInviato: 21/12/2010, 17:21 
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Blissenobiarella ha scritto:

Armati sì, ma di Costituzione

di Marco Travaglio

Massima gratitudine ai noti statisti Alfano, Maroni, La Russa, Mantovano e Gasparri per avere spiegato agli studenti anti-Gelmini che cosa il governo si aspetta dalla loro manifestazione di martedì: il sangue. Il regime ha bisogno di violenze e feriti (e se ci scappa il morto, pazienza), per portare a termine il suo disegno incostituzionale sull’Italia. Il mercato dei deputati è bastato per la striminzita fiducia del 14 dicembre, ma per conservare le poltrone e approvare le leggi vergogna ancora in cantiere (tra cui la Gelmini) ci vuol altro. Bisogna costringere l’Udc a rimpiazzare Fli, restituendo al governo quella maggioranza di 50-60 deputati necessaria a rimetterlo in sicurezza a Montecitorio.

Il Vaticano si sta molto prodigando in tal senso, ma occorre un 11 settembre all’italiana per simulare un clima da emergenza democratica che aiuti B. a gabellare per interessi nazionali i suoi affaracci penali, a farsi scudo delle istituzioni in pericolo per perpetuare la sua voglia d’impunità. Il nemico è alle porte, stringiamoci a coorte. Per questo la banda soffia sul fuoco con proposte impraticabili: vietare le piazze a persone incensurate con provvedimenti da stadio, minacciare i tribunali per cambiare le sentenze a proprio uso e consumo, arrestare preventivamente qualcuno perché Gasparri pensa che potrebbe commettere reati, pistolinate così. Roba che una persona normale si vergognerebbe non dico di enunciarla, ma pure di pensarla. Però utilissima a soffiare sul fuoco, nella speranza che domani si scateni il caos, magari con l’aiuto di qualche reduce di quella manovalanza della violenza da sempre pronta a “destabilizzare per stabilizzare”.

Ora, grazie a Gasparri & C., chi domani sarà in piazza (speriamo tanti) sa cosa si attende da lui il regime: che sfasci tutto, crani, ossa, bancomat, automobili. La violenza è l’ultima speranza di un governo disperato. Chi gli farà questo regalo sa fin d’ora che non solo la porcata Gelmini, ma altre e ancor peggiori porcate verranno grazie a quella violenza. Chi invece vuole contrastare il regime sa quel che deve fare: il contrario di quel che si aspetta il regime. Una manifestazione oceanica e pacifica, addirittura beffarda nella sua imperturbabile legalità. Un corteo dove non solo non si lancia nulla, ma magari si raccattano cicche e cartacce per gettarle nel più vicino cassonetto. L’ideale sono migliaia di giovani che sventolano la Costituzione in faccia a chi la calpesta.

Per questo domani Il Fatto sarà avvolto da un inserto con i principi fondamentali della nostra democrazia. Pensate che smacco, per i tifosi della guerra, vedere gli studenti sbandierare non il libretto rosso di Mao, ma la Carta costituzionale: come l’aglio per i vampiri, la corda per l’impiccato. “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. “Tutti i cittadini… sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, di religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali”. “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca”. “L’Italia ripudia la guerra…”. “Ogni cittadino può circolare… liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale” senza “nessuna restrizione per ragioni politiche”. “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente…” e “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione…”. “La responsabilità penale è personale…”. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, sì alle scuole private ma “senza oneri per lo Stato”. “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione… sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa”. “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale… e la dignità umana”. “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. “Vietata… la riorganizzazione del disciolto partito fascista”. Questa è la vera rivoluzione.

Da Il Fatto Quotidiano del 21 dicembre 2010

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12 ... ano/83009/

Minority Gasparri,se diamo retta e gasparri e maroni con la storia dell'arresto preventivo,anche maroni rischierebbe allora ,visto che è stato giudicato colpevole del reato di resistenza a pubblico ufficiale,e nel 96',dopo che aveva gia svolto una prima carica di ministro.
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=K86_OiTpw6I[/BBvideo]

Protestare si ma civilmente.


Ultima modifica di Ronin77 il 21/12/2010, 17:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21/12/2010, 18:21 
Pisa: studenti in sciopero della fame. Si mangeranno Dante
http://www.mainfatti.it/sciopero/Pisa-s ... 415033.htm

"Fatevi un panino con Dante Alighieri" disse Tremonti ed otto studenti di Pisa lo prendono in parola (escluso il panino) mangiando solo il poetico companatico. Perché se si taglia la cultura il Paese smetterà di mangiare. E gli studenti iniziano per tempo lo sciopero della fame.

Continua la lunga marcia pacifista di protesta contro il DDL Gelmini. Questa volta gli studenti Pisani hanno scelto la forma di lotta più dura, nobile e coraggiosa: lo sciopero della fame. La partecipazione degli studenti pisani alla pacifica manifestazione romana del 14 dicembre, poi sporcata dai soliti misteriosi black bloc, è stata massiccia, oltre 700 studenti in un periodo di appelli d'esame in molte facoltà dell'Ateneo. Ma la protesta continua anche tornati "a casa" e gli otto studenti che hanno deciso di smettere di mangiare, ne sono l'emblema. In un comunicato gli studenti pisani scrivono: "In questo autunno di mobilitazione intensa e determinata, abbiamo posto in modo decisivo all'attenzione del Paese i nodi cruciali della conoscenza come bene comune e della gestione della crisi divenuta pretesto per un epocale progetto di esclusione sociale. A questo governo che si compra una fiducia virtuale in Parlamento, che invoca il ritorno ad un diritto di 'prevenzione' nazifascista, che ha l'arroganza di svilire la cultura ad espressioni come 'con Dante non ci riempi un panino'; a questo governo oggi rispondiamo smettendo di mangiare e affermando la nostra fame di cultura. Quest'azione dimostra che ancora una volta noi studenti universitari abbiamo il coraggio e la responsabilità di metterci in gioco, di stare in prima linea nella nostra lotta contro il furto del diritto allo studio e dei beni comuni che questo vergognoso governo sta portando avanti. Non vogliamo né possiamo perdere questa partita, perché in gioco è il futuro dell'università pubblica e di tutto il nostro Paese.". E concludono "Invitiamo tutti gli studenti in mobilitazione d'Italia ad iniziare lo sciopero della fame per continuare a mettere in pratica il nostro rifiuto della 'riforma' Gelmini e del governo Berlusconi".



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