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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 24/07/2015, 15:56 
Aztlan ha scritto:
Ed è quello che succederebbe anche con un governo Podemos perchè il paradigma errato su cui fondano tutte queste false alternative di sinistra radicale è lo stesso: dire no all' austerità restando nell' euro, cambiando le regole dall' interno.

Il caso Grecia ha dimostrato che non è possibile perchè comandano i crucchi punto e basta, non si cambia un bel niente, se resti nell' euro accetti l' austerità, se non la vuoi DEVI uscire.

Il M5S, La Lega e Le Pen lo hanno capito, gli altri sono le ennesime vittime del mito della "terza via" che non esiste.



in un sistema squilibrato
c'è chi gode per tutti
e chi paga per tutti..

a pensare alla grecia
mi viene in mente quella barzelletta
di quello che rema x tutti
e gli altri che dirigono..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 08:42 
http://www.corriere.it/economia/15_lugl ... 08fe.shtml

una doccia fredda per la Grecia: la Banca centrale europea ha fatto sapere di aver respinto la proposta delle autorità greche di riaprire la Borsa senza restrizioni per i trader greci e stranieri. Solo poche ore prima la portavoce del governo si era detta ottimista su una possibile riapertura della Borsa già a partire da lunedì. Così non è stato. La Banca centrale greca, ministero delle Finanze e “Consob” di Atene erano in attesa proprio del parere della Bce sulle misure proposte dalle autorità elleniche per consentire di riaprire i mercati in questi giorni. La Borsa è infatti chiusa da fine giugno, da quando cioè è stato imposto il controllo sui capitali per limitare l’emorragia di liquidità. La riapertura a questo punto potrebbe essere posticipata a martedì, lo stesso giorno in cui dovrebbero partire i negoziati con l’ex troika.

->grecia=protettorato estero.

Il piano «segreto» del terzo pacchetto

I dettagli del progetto, pubblicato dal Financial Times, sono degni di una spy story tanto che anche il quotidiano finanziario di Londra si è spinto a sottolineare «l’apparente spietata determinazione, dell’ala più radicale di Syriza, nel perseguire i suoi obiettivi politici. Oltre alla sua mancanza di consapevolezza del funzionamento del sistema finanziario dell’eurozona». Tra le proposte avanzate, il sequestro delle riserve valutarie della zecca di Stato, il commissariamento della Banca Centrale di Grecia con conseguente arresto del governatore se lo stesso Yannis Stournaras si fosse opposto. Con le riserve valutarie si sarebbero pagati stipendi e pensioni e garantito i rifornimenti alimentari e di carburante fino al passaggio effettivo alla dracma, a cui sarebbe seguita una richiesta di aiuto a Mosca. A queste indiscrezioni se ne sono aggiunte altre, lanciate dal quotidiano greco Ekathimerini, secondo cui l’ex ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis avrebbe ammesso, in una teleconferenza con alcuni membri di un hedge fund internazionale, che un piano per una moneta parallela e graduale ritorno alla dracma, esisteva davvero. Ma gli era stato commissionato dallo stesso Tsipras a dicembre dello scorso anno, prima ancora delle elezioni di gennaio in cui il partito di sinistra radicale è salito al governo. Qualunque sia la veritá, di certo l’atmosfera non aiuta la trattativa con i creditori internazionali che si annuncia tutt’altro che in discesa. Tsipras è sotto pressione, con un partito e un governo di minoranza e il rischio che l’Ue possa chiedere altri sacrifici. Gli attesi interventi su pensioni e corruzione restano, tra l’altro, ancora da fare. E anche se il secondo pacchetto di riforme approvato in Parlamento ha registrato meno defezioni tra i suoi deputati, le posizioni anti troika sono molte.


Ultima modifica di mik.300 il 27/07/2015, 09:24, modificato 2 volte in totale.


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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 08:52 
Ma se Tsipras gli ha commissionato di realizzare quel tipo di progetto perché mai poi si è tirato indietro così come ha fatto?

Vedete che c'è qualcosa che non torna?!

Io l'unica spiegazione plausibile che trovo è che a un certo punto del cammino si sia trovato in "braghe di tela" (come si suol dire) perché ha perso l'appoggio da parte di qualcuno di potente (Putin?) rimanendo LUI spiazzato questa volta.

A corredo di ciò pubblico il messaggio che Stefano Fassina ha inviato a Varoufakis, e che quest'ultimo ha prontamente presentato sul suo blog, nel quale si parla di "discontinuità" e di "disgregazione della moneta unica" quasi come un auspicio ANCHE da parte di Fassina.

... The choice is a dramatic one. The road of continuity is the explicit option of the “grand” conservative-led coalitions and “socialist” executives (in France and Italy for instance). The road of discontinuity may be the only one for attempting to save the European Union, revitalize the middle-class democracies and reverse the trend of the devaluation of labour.

For a managed dis-integration of the single currency, we must build a broad alliance of national liberation fronts, starting from the eurozone’s Mediterranean “periphery”, made up of progressive forces open to the cooperation of the democratic right wing sovranist parties. The time available is increasingly short...


http://yanisvaroufakis.eu/2015/07/27/fo ... assina-mp/



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 09:26 
Atlanticus81 ha scritto:
Ma se Tsipras gli ha commissionato di realizzare quel tipo di progetto perché mai poi si è tirato indietro così come ha fatto?

Vedete che c'è qualcosa che non torna?!

Io l'unica spiegazione plausibile che trovo è che a un certo punto del cammino si sia trovato in "braghe di tela" (come si suol dire) perché ha perso l'appoggio da parte di qualcuno di potente (Putin?) rimanendo LUI spiazzato questa volta.

A corredo di ciò pubblico il messaggio che Stefano Fassina ha inviato a Varoufakis, e che quest'ultimo ha prontamente presentato sul suo blog, nel quale si parla di "discontinuità" e di "disgregazione della moneta unica" quasi come un auspicio ANCHE da parte di Fassina.

... The choice is a dramatic one. The road of continuity is the explicit option of the “grand” conservative-led coalitions and “socialist” executives (in France and Italy for instance). The road of discontinuity may be the only one for attempting to save the European Union, revitalize the middle-class democracies and reverse the trend of the devaluation of labour.

For a managed dis-integration of the single currency, we must build a broad alliance of national liberation fronts, starting from the eurozone’s Mediterranean “periphery”, made up of progressive forces open to the cooperation of the democratic right wing sovranist parties. The time available is increasingly short...


http://yanisvaroufakis.eu/2015/07/27/fo ... assina-mp/



il progetto c'era,
varufakis era pronto..
tsipras se l'è fatta sotto
e ha calato le braghe..
un VERME.
questo è tutto.



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 12:15 
Atlanticus81 ha scritto:
Ma se Tsipras gli ha commissionato di realizzare quel tipo di progetto perché mai poi si è tirato indietro così come ha fatto?

Vedete che c'è qualcosa che non torna?!


I tedeschi sono alleati in segreto con Putin (e forse addirittura con Obama) per mandare a monte tutta l'UE!
Sembra fantascienza eh...intanto leggi questo articolo... [;)]

Cita:
Piano segreto : Bruxelles prepara le procedure di ritiro ordinato dalla UE
25 luglio 2015

La Commissione europea lavora, ovviamente dietro le quinte, ad un piano per consentire ai membri riluttanti a lasciare la Comunità in modo ordinato. Poiché uno sfratto è giuridicamente impossibile, l’Unione europea ha in programma una sorta di ”procedura di divorzio”, speculare a quella di adesione. Come questa, dovrebbe essere finanziata dalla uscita per i contribuenti.

La fonte dell’indiscrezione è Euractiv, il sito di solito molto ben informato sui corridoi eurocratici, citando fonti anonime interne a Bruxelles.

Membri come ”la Grecia o la Gran Bretagna“, secondo il piano, dovrebbero quindi ricevere ”aiuto” dagli stati rimanenti , ”se decidono di lasciare la famiglia in modo ordinato”. La procedura dovrebbe essere legata al raggiungimento di obiettivi specifici ( “parametri di riferimento“) , “simili al processo di adesione“. (…) I paesi candidati riceveranno nel corso degli anni notevoli somme per stabilire la cosiddetta convergenza.

Questo sviluppo è una novità nella UE: finora i contraenti non avevano alcuna possibilità di uscita. Questa è la prima volta in cui è chiaro che la Commissione potrebbe abbandonare l’idea di appartenenza eterna. Una conferma ufficiale di queste discussioni non è ancora disponibile, naturalmente, perché è una questione molto sensibile.

Se i governi di Francia e Germania sono coinvolti in questi piani, o ne sono a conoscenza, non è noto. In precedenza, la rivista francese Mediapart aveva rivelato che il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble ha detto di avere al governo di Syriza Alexis Tsipras un sostegno di 50 miliardi di euro per l’uscita. Schäuble aveva proposto l’uscita temporanea della Grecia dal gruppo dell’euro.

EurActiv sostiene di aver appreso dell’offerta Schäuble a Bruxelles. La fonte a cui il sito fa riferimento si chiama ”veri europei” che non hanno nulla contro la Grecia, come del resto Schauble (?!!!) Schäuble aveva assunto che una uscita della Grecia fosse “coerente con l’ideologia di Syriza“. Voleva incoraggiare il governo greco a fare questo passo.

In realtà, questo passo avrebbe avuto più senso che il programma corrente di durissima austerità, con il quale il governo greco è stato costretto ad aumentare le tasse per tagliare le pensioni e introdurre una parte significativa della ricchezza nazionale greco in un fondo fiduciario per la privatizzazione.

Schäuble ha detto di aver già presentato una proposta prima del referendum del 5 luglio. 35 miliardi di € che la Grecia avrebbe ricevuto dall’UE entro il 2020. Altri 15 miliardi sarebbero venuti dalla BCE. Ma Schäuble è stato attaccato, con sua sorpresa, sui due fronti: da un lato Tsipras ha detto di aver rifiutato l’offerta perché la maggior parte dei greci, dai sondaggi, volevano rimanere nell’euro. In secondo luogo, Schäuble avrebbe avuto massiccia opposizione dalla BCE e del FMI: ossia le istituzioni che avrebbero dovuto cancellare i loro prestiti alla Grecia (in caso di Grexit).

Il FMI e la BCE potrebbero essere soddisfatti con i soldi dei contribuenti europei attinti dal EFSM. Forse il FMI e la BCE sarebbero aperti a una Grexit dopo il pagamento. Non hanno più niente da perdere.

Date le richieste di austerità irrealistiche e il rifiuto del FMI a finanziare senza un massiccio taglio del debito, molti osservatori suppongono che il Grexit non è affatto fuori dal tavolo. La procedura di divorzio dalla Commissione Ue prevista potrebbe probabilmente essere facilmente gestita e attuata molto più velocemente del monitoraggio e l’applicazione di un nuovo programma di ESM.

Maurizio Blondet

Fonte: http://deutsche-wirtschafts-nachrichten ... tritt-vor/

Attraverso: http://www.maurizioblondet.it/piano-seg ... -dalla-ue/
Fonte: http://www.iconicon.it/blog/2015/07/bru ... o-segreto/



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 12:38 
Angel_ ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:
Ma se Tsipras gli ha commissionato di realizzare quel tipo di progetto perché mai poi si è tirato indietro così come ha fatto?

Vedete che c'è qualcosa che non torna?!


I tedeschi sono alleati in segreto con Putin (e forse addirittura con Obama) per mandare a monte tutta l'UE!
Sembra fantascienza eh...intanto leggi questo articolo... [;)]



Ok... penso che qualcosa bolla in pentola e l'idea di Angel non è nemmeno del tutto campata in aria.

La domanda è... PERCHE'!?

[:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 14:13 
Angel_ ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:
Ma se Tsipras gli ha commissionato di realizzare quel tipo di progetto perché mai poi si è tirato indietro così come ha fatto?

Vedete che c'è qualcosa che non torna?!


I tedeschi sono alleati in segreto con Putin (e forse addirittura con Obama) per mandare a monte tutta l'UE!
Sembra fantascienza eh...intanto leggi questo articolo... [;)]

Cita:
Piano segreto : Bruxelles prepara le procedure di ritiro ordinato dalla UE
25 luglio 2015

La Commissione europea lavora, ovviamente dietro le quinte, ad un piano per consentire ai membri riluttanti a lasciare la Comunità in modo ordinato. Poiché uno sfratto è giuridicamente impossibile, l’Unione europea ha in programma una sorta di ”procedura di divorzio”, speculare a quella di adesione. Come questa, dovrebbe essere finanziata dalla uscita per i contribuenti.

La fonte dell’indiscrezione è Euractiv, il sito di solito molto ben informato sui corridoi eurocratici, citando fonti anonime interne a Bruxelles.

Membri come ”la Grecia o la Gran Bretagna“, secondo il piano, dovrebbero quindi ricevere ”aiuto” dagli stati rimanenti , ”se decidono di lasciare la famiglia in modo ordinato”. La procedura dovrebbe essere legata al raggiungimento di obiettivi specifici ( “parametri di riferimento“) , “simili al processo di adesione“. (…) I paesi candidati riceveranno nel corso degli anni notevoli somme per stabilire la cosiddetta convergenza.

Questo sviluppo è una novità nella UE: finora i contraenti non avevano alcuna possibilità di uscita. Questa è la prima volta in cui è chiaro che la Commissione potrebbe abbandonare l’idea di appartenenza eterna. Una conferma ufficiale di queste discussioni non è ancora disponibile, naturalmente, perché è una questione molto sensibile.

Se i governi di Francia e Germania sono coinvolti in questi piani, o ne sono a conoscenza, non è noto. In precedenza, la rivista francese Mediapart aveva rivelato che il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble ha detto di avere al governo di Syriza Alexis Tsipras un sostegno di 50 miliardi di euro per l’uscita. Schäuble aveva proposto l’uscita temporanea della Grecia dal gruppo dell’euro.

EurActiv sostiene di aver appreso dell’offerta Schäuble a Bruxelles. La fonte a cui il sito fa riferimento si chiama ”veri europei” che non hanno nulla contro la Grecia, come del resto Schauble (?!!!) Schäuble aveva assunto che una uscita della Grecia fosse “coerente con l’ideologia di Syriza“. Voleva incoraggiare il governo greco a fare questo passo.

In realtà, questo passo avrebbe avuto più senso che il programma corrente di durissima austerità, con il quale il governo greco è stato costretto ad aumentare le tasse per tagliare le pensioni e introdurre una parte significativa della ricchezza nazionale greco in un fondo fiduciario per la privatizzazione.

Schäuble ha detto di aver già presentato una proposta prima del referendum del 5 luglio. 35 miliardi di € che la Grecia avrebbe ricevuto dall’UE entro il 2020. Altri 15 miliardi sarebbero venuti dalla BCE. Ma Schäuble è stato attaccato, con sua sorpresa, sui due fronti: da un lato Tsipras ha detto di aver rifiutato l’offerta perché la maggior parte dei greci, dai sondaggi, volevano rimanere nell’euro. In secondo luogo, Schäuble avrebbe avuto massiccia opposizione dalla BCE e del FMI: ossia le istituzioni che avrebbero dovuto cancellare i loro prestiti alla Grecia (in caso di Grexit).

Il FMI e la BCE potrebbero essere soddisfatti con i soldi dei contribuenti europei attinti dal EFSM. Forse il FMI e la BCE sarebbero aperti a una Grexit dopo il pagamento. Non hanno più niente da perdere.

Date le richieste di austerità irrealistiche e il rifiuto del FMI a finanziare senza un massiccio taglio del debito, molti osservatori suppongono che il Grexit non è affatto fuori dal tavolo. La procedura di divorzio dalla Commissione Ue prevista potrebbe probabilmente essere facilmente gestita e attuata molto più velocemente del monitoraggio e l’applicazione di un nuovo programma di ESM.

Maurizio Blondet

Fonte: http://deutsche-wirtschafts-nachrichten ... tritt-vor/

Attraverso: http://www.maurizioblondet.it/piano-seg ... -dalla-ue/
Fonte: http://www.iconicon.it/blog/2015/07/bru ... o-segreto/



ma qui si fa un pò di confusione..
i trattati prevedono
il recesso unilaterale del singolo stato dall'U.E.

art. 50 trattato U.E.

1. Ogni Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme costituzionali, di recedere dall'Unione.

2. Lo Stato membro che decide di recedere notifica tale intenzione al Consiglio europeo. Alla luce degli orientamenti formulati dal Consiglio europeo, l'Unione negozia e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso, tenendo conto del quadro delle future relazioni con l'Unione. L'accordo è negoziato conformemente all'articolo 218, paragrafo 3 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Esso è concluso a nome dell'Unione dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo.

il problema è che
dall'euro non è prevista uscita..
è lì il guaio.



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 14:56 
Non diciamo fesserie.


L' Unione Europea è il nome ufficiale del Quarto Reich germanico sull' Europa.

E' il loro giocattolo, col cavolo che ne vogliono la fine.

Stanno procedendo logicamente come un medico che vuole salvare il paziente amputando una gamba in cancrena.


Infatti grazie ai mercati e alle politiche controllati, assistiamo come aveva detto Farage alla trama dei "dieci piccoli indiani":

invece di affrontare tutti i Paesi in difficoltà insieme, che si coalizzerebbero in una crisi generalizzata,
ne prendono a bersaglio uno alla volta a cominciare dal più piccolo,
così gli altri, guidati da "leader" servi e miopi, si illudono che a loro non toccherà mai perchè per il momento è toccata a qualcun altro.

Una volta che hanno preso tutto da un Paese possono pure abbandonarlo a se stesso, è un peso morto.


Questo è quello che è successo con la Grecia. Ormai tutti gli asset sono confluiti in un fondo quindi si può pensare a dare il benservito.


E gli altri si sveglieranno quando vedranno che dopo la Grecia toccherà a loro. Prossime fermate, Portogallo e Spagna.

Capolinea, Italia.


A quel punto l' Unione sarà ridotta a quella del Nord, ma alla Germania conviene così: l' euro ha deindustrializzato il suo competitore naturale, l' Italia, e ne ha proclamato la supremazia.

Devono salvarlo e devono pure tenerlo alto per far contenti gli americani, quindi i Paesi che trascinano verso il basso vanno esclusi, beninteso dopo essere stati spolpati.

Della parola "europea" e di avere nella propria Unione Paesi che sono stati già razziati e non rappresentaranno mai un pericolo non se ne fanno nulla.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 18:01 
L'EX MINISTRO DELLE FINANZE GRECO AVEVA MESSO IN PIEDI UNA 'CELLULA SEGRETA' PER CREARE UN SISTEMA BANCARIO PARALLELO, CHE AVREBBE POTUTO 'TRASFORMARE' L'EURO IN DRACMA CON UN COLPO DI CLIC - "VOGLIONO INCRIMINARMI PER TRADIMENTO, MA IL PIANO FUNZIONAVA BENISSIMO"

WSI - E' uscito di scena come ministro delle Finanze, ma continua a essere molto attivo nel gridare al mondo tutti i retroscena che hanno interessato la Grecia nei giorni caldi delle ultime settimane, e anche degli ultimi mesi.
Yanis Varoufakis, appunto ex numero uno del dicastero delle Finanze, ha fatto l'ennesima rivelazione shock che sta provocando in queste ore forti tensioni politiche ad Atene.
Stando a quanto riportato da Kathimerini, in una teleconferenza con alcuni membri di hedge fund internazionali, Varoufakis ha svelato di aver ricevuto lo scorso dicembre da Alexis Tsipras un'autorizzazione precisa, allo scopo di pianificare un sistema parallelo di pagamenti in euro, che avrebbe potuto "trasformarsi" in dracma nell'arco di una notte, se necessario.

La richiesta si è tradotta nella creazione di un team, o meglio come riporta anche il Telegraph in un articolo firmato da Ambrose Evans-Pritchard, di una "cellula segreta", composta da cinque funzionari guidati da Varoufakis, che hanno lavorato per mesi a un piano B di emergenza.
Al team ha partecipato anche un esperto di tecnologia della Columbia University di New York, che ha gestito la parte logistica della missione, compiendo anche operazioni di hackeraggio: l'esperto è riuscito infatti a entrare nei sistemi di software del Fisco in Grecia - sotto il controllo dell'ex troika - e ottenere tutti i dati e le informazioni relativi a ogni contribuente greco.

"Il primo ministro, prima che vincessimo le elezioni a gennaio, mi aveva dato l'ok a formulare un piano B. Io ho creato a quel punto un team molto competente, un piccolo team come doveva essere per rimanere nascosto, per ovvie ragioni", ha detto lo stesso Varoufakis. A quel punto, "abbiamo deciso di violare lo stesso programma di software del mio ministero".
Le dichiarazioni sono state riprese da Kathimerini e si riferiscono a una teleconferenza che risale allo scorso 16 luglio, dunque a una settimana dopo le dimissioni dell'ex ministro.

Varoufakis ha espressamente confermato al Telegraph che le dichiarazioni riportate da Kathimerini sono accurate, precisando tuttavia di non aver mai partecipato ad alcun complotto per tornare alla dracma, contrariamente a quanto è stato affermato dalla stampa ellenica.
"Il contesto di tutto ciò è che vogliono dipingermi come un ministro delle finanze disonesto, per farmi incriminare per tradimento. Fa tutto parte di un tentativo di annullare i primi cinque mesi di questo governo, e di buttarli nella spazzatura", ha continuato.

Lui stesso ha poi spiegato che l'obiettivo delle operazioni di hackeraggio è stato quello di consentire al ministero delle Finanze di effettuare, nel caso di ricorso al piano di emergenza, trasferimenti digitali "premendo semplicemente un tasto".
Il piano prevedeva l'esecuzione dei pagamenti attraverso il modello "IOU", basato su un esperimento lanciato dalla California dopo il crac Lehman Brothers.
Un sistema bancario parallelo di questo tipo avrebbe consentito ad Atene di creare liquidità in euro evitando quello che Syriza definisce "strangolamento finanziario" della Bce. Varoufakis ha puntualizzato che il sistema "era stato sviluppato molto bene".

"Ben presto avremmo potuto ampliarlo, utilizzando App sugli smartphone, avendo un sistema parallelo (bancario) operativo. Ovviamente sarebbe stato denominato in euro, ma sarebbe stato possibile convertirlo in nuova dracma" in caso di necessità.
L'ex ministro ha aggiunto che il ricorso alle operazioni di hacker è stato necessario, dal momento che la troika aveva preso il controllo del Fisco all'interno del ministero delle finanze.

Il tutto si è poi concluso in un nulla di fatto.
"Quando il momento è arrivato, (Tsipras) ha deciso che era troppo difficile. Non so quando ha preso questa decisione. So solo che ho appreso (la notizia) esplicitamente la notte del referendum, ed è questo il motivo per cui ho presentato le mie dimissioni".
Nelle registrazioni si sente Varoufakis dire: "Credo che i cittadini greci ci avessero autorizzati a trattare in modo energetico e forte, al punto che, se non fossimo riusciti a raggiungere un accordo efficace, avremmo dovuto considerare l'eventualità di uscire" dall'euro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 18:14 
xfabiox ha scritto:
L'EX MINISTRO DELLE FINANZE GRECO AVEVA MESSO IN PIEDI UNA 'CELLULA SEGRETA' PER CREARE UN SISTEMA BANCARIO PARALLELO, CHE AVREBBE POTUTO 'TRASFORMARE' L'EURO IN DRACMA CON UN COLPO DI CLIC - "VOGLIONO INCRIMINARMI PER TRADIMENTO, MA IL PIANO FUNZIONAVA BENISSIMO"

WSI - E' uscito di scena come ministro delle Finanze, ma continua a essere molto attivo nel gridare al mondo tutti i retroscena che hanno interessato la Grecia nei giorni caldi delle ultime settimane, e anche degli ultimi mesi.
Yanis Varoufakis, appunto ex numero uno del dicastero delle Finanze, ha fatto l'ennesima rivelazione shock che sta provocando in queste ore forti tensioni politiche ad Atene.
Stando a quanto riportato da Kathimerini, in una teleconferenza con alcuni membri di hedge fund internazionali, Varoufakis ha svelato di aver ricevuto lo scorso dicembre da Alexis Tsipras un'autorizzazione precisa, allo scopo di pianificare un sistema parallelo di pagamenti in euro, che avrebbe potuto "trasformarsi" in dracma nell'arco di una notte, se necessario.

La richiesta si è tradotta nella creazione di un team, o meglio come riporta anche il Telegraph in un articolo firmato da Ambrose Evans-Pritchard, di una "cellula segreta", composta da cinque funzionari guidati da Varoufakis, che hanno lavorato per mesi a un piano B di emergenza.
Al team ha partecipato anche un esperto di tecnologia della Columbia University di New York, che ha gestito la parte logistica della missione, compiendo anche operazioni di hackeraggio: l'esperto è riuscito infatti a entrare nei sistemi di software del Fisco in Grecia - sotto il controllo dell'ex troika - e ottenere tutti i dati e le informazioni relativi a ogni contribuente greco.

"Il primo ministro, prima che vincessimo le elezioni a gennaio, mi aveva dato l'ok a formulare un piano B. Io ho creato a quel punto un team molto competente, un piccolo team come doveva essere per rimanere nascosto, per ovvie ragioni", ha detto lo stesso Varoufakis. A quel punto, "abbiamo deciso di violare lo stesso programma di software del mio ministero".
Le dichiarazioni sono state riprese da Kathimerini e si riferiscono a una teleconferenza che risale allo scorso 16 luglio, dunque a una settimana dopo le dimissioni dell'ex ministro.

Varoufakis ha espressamente confermato al Telegraph che le dichiarazioni riportate da Kathimerini sono accurate, precisando tuttavia di non aver mai partecipato ad alcun complotto per tornare alla dracma, contrariamente a quanto è stato affermato dalla stampa ellenica.
"Il contesto di tutto ciò è che vogliono dipingermi come un ministro delle finanze disonesto, per farmi incriminare per tradimento. Fa tutto parte di un tentativo di annullare i primi cinque mesi di questo governo, e di buttarli nella spazzatura", ha continuato.

Lui stesso ha poi spiegato che l'obiettivo delle operazioni di hackeraggio è stato quello di consentire al ministero delle Finanze di effettuare, nel caso di ricorso al piano di emergenza, trasferimenti digitali "premendo semplicemente un tasto".
Il piano prevedeva l'esecuzione dei pagamenti attraverso il modello "IOU", basato su un esperimento lanciato dalla California dopo il crac Lehman Brothers.
Un sistema bancario parallelo di questo tipo avrebbe consentito ad Atene di creare liquidità in euro evitando quello che Syriza definisce "strangolamento finanziario" della Bce. Varoufakis ha puntualizzato che il sistema "era stato sviluppato molto bene".

"Ben presto avremmo potuto ampliarlo, utilizzando App sugli smartphone, avendo un sistema parallelo (bancario) operativo. Ovviamente sarebbe stato denominato in euro, ma sarebbe stato possibile convertirlo in nuova dracma" in caso di necessità.
L'ex ministro ha aggiunto che il ricorso alle operazioni di hacker è stato necessario, dal momento che la troika aveva preso il controllo del Fisco all'interno del ministero delle finanze.

Il tutto si è poi concluso in un nulla di fatto.
"Quando il momento è arrivato, (Tsipras) ha deciso che era troppo difficile. Non so quando ha preso questa decisione. So solo che ho appreso (la notizia) esplicitamente la notte del referendum, ed è questo il motivo per cui ho presentato le mie dimissioni".
Nelle registrazioni si sente Varoufakis dire: "Credo che i cittadini greci ci avessero autorizzati a trattare in modo energetico e forte, al punto che, se non fossimo riusciti a raggiungere un accordo efficace, avremmo dovuto considerare l'eventualità di uscire" dall'euro.



si infatti il piano dopo la vittoria del NO
era quello..

invece, inaspettatamente,
tsipras si è prostrato
senza neanche combattere..
il VERME..

uno smidollato, veramente..
era tutto un bluff..lui..

era difficile il piano b..
invece avere la trojka in casa
a comandare invece è facile..
ma mi facesse il piacere..!



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 27/07/2015, 19:11 
[;)] ... è rimasto al Potere ...



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 28/07/2015, 01:48 
La telefonata di Varoufakis: emerge il piano per un sistema di pagamento alternativo

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http://www.tzetze.it/redazione/2015/07/ ... u_isolato/

La situazione politica in Grecia vive nuove importanti rivelazioni. Venerdì i media greci e il Financial Times hanno riportato dell'incontro segreto tenutosi il 14 aprile all'Hotel Oscar di Atene in cui il Ministro dell'Energia dell'epoca e leader della Piattaforma di sinistra di Syriza Panayotis Lafazanis ha tentato di convincere membri del partito a prendere d'assalto la zecca greca, mettere al sicuro le riserve valutarie del paese, e, se necessario, arrestare il governatore della banca centrale Yannis Stournaras.

Il piano non è mai stato attuato, ma se la storia torna d'attualità dimostra quanto la Grecia abbia vacillato sul bordo di sconvolgimenti sociali nei giorni precedenti la decisione di arrendersi ai creditori da parte di Alexis Tsipras e abbandonare non solo il mandato elettorale di Syriza ma l'esito del referendum di pochi giorni prima.

Ora che Tsipras è riuscito ad ottenere il voto del Parlamento che cede la sovranità del paese a Bruxelles in cambio del diritto di utilizzare l'euro, le storie di quei giorni antecedenti la resa stanno uscendo allo scoperto. Dopo il presunto no del Cremlino a un prestito chiesto da Tsipras per tornare alla dracma, conosciamo oggi una nuova storia ottenuta per gentile concessione di una conference call registrata tra Yanis Varoufakis e "membri di fondi hedge internazionali ripresa da Kathimerini.

In una chiamata in teleconferenza con i membri di hedge fund internazionali, Varoufakis ha affermato di aver avuto l'ok dal Tsipras dicembre scorso - un mese prima delle elezioni generali che hanno portato SYRIZA al potere - di pianificare un sistema di pagamento alternativo che avrebbe potuto operare in euro, ma che sarebbe stato convertibile in dracme se necessario.



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 28/07/2015, 08:00 
Questo articolo lo avete letto [?]

Cita:
YANIS VAROUFAKIS, LA VERGOGNA, IL FALSARIO.


E’ stato osceno per me assistere alla sceneggiata dell’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis che di fronte ai media internazionali salta in sella alla sua moto e, da eroe spartano dissidente combattente del Popolo greco, lascia il suo governo in un tripudio di “eroe!”, “coraggioso!”, “grande vero politico!” da parte di tutta la stampa internazionale, bloggers e fessi assortiti, i quali tutto dicono e scrivono ma nulla sanno di cosa veramente successe.

Yanis è un falsario, di proporzioni disgustose.

Lui e Tsipras hanno giocato le parti da film poliziesco di Hollywood con una maestria eccezionale: il ‘bad cop’ & il ‘good cop’, cioè il poliziotto cattivo (Tsipras che si vende alla Troika) e quello buono (Varoufakis che brandendo la dignità greca sbatte la porta in faccia alla Troika). Ma entrambi sono in realtà nello stesso team, e il team si chiama:

Grecia nell’Eurozona a tutti i costi. Sangue nelle strade? Olocausto di un popolo? Non importa. Lasciare l’Inferno dell’euro non si considera neppure. In metafora: si rimane ad Auschwitz, con Tsipras che accetta i forni crematori con un piccolo sconto, mentre Varoufakis li rifiuta categorico e opta per la fucilazione di massa. Ma sempre dentro Auschwitz si sta. Ecco, queste sono le proporzioni esatte della vergogna storica dei due falsari. I rari squittii di Yanis sull’uscita dall’euro erano tutti falsi, e più sotto leggerete perché.

Per capire dove inizia l’infamia di Varoufakis e dove finisce, bastano due affermazioni: Sì a Lazard – No a Warren Mosler. E ora la storia.

Il 25 gennaio 2015 Syriza vince le elezioni greche, imponendosi come primo partito e ottenendo il 36,3% dei voti. Immediatamente dopo, il neo ministro delle finanze Yanis Varoufakis annuncia che Atene di nuovo assume l’agenzia globale di consulenze finanziarie Lazard per assistere il suo governo nei negoziati coi creditori della Grecia già ridotta a una Dresda sociale.

Eccovi Lazard:

Il braccio armato di Lazard, quello che fa milioni di dollari con consulenze ai governi indebitati, si trova a Parigi, ed è guidato da un certo Matthieu Pigasse. Pigasse è un devoto socialista francese della scuola ultra-neoliberista e pro Mercato di Francois Mitterrand, che fu amico personale di un altro falco di destra finanziaria, l’ex presidente Sarkozy, mentre oggi va a braccetto strettissimo con l’attuale presidente Hollande, uno dei maggiori CREDITORI della Grecia. Conflitto d’interessi?

Certo, infatti dovete sapere che prima di Varoufakis un altro governo greco aveva assunto Lazard, nel 2012, in occasione del mega ‘salvataggio’ (traduzione=ghigliottina) della Grecia da parte della Troika. Fu in quella occasione che accadde una cosa che già avrebbe dovuto dissuadere Varoufakis dall’ingaggiarsi di nuovo con Lazard: l’International Financing Review rivelò allora che quando Lazard propose alla Troika qualcosa che suonava vagamente pro popolo greco, l’allora presidente francese Sarkozy chiamò il Chairman di Lazard e gli abbaiò: “Ricordati che la Francia è un tuo cliente 50 volte più grosso della Grecia! Calma i toni bimbo!”. Lazard chinò la testa all’istante e ritirò la proposta. Eh? Varoufakis? Ti giunge nuova? No, falsario.

Lazard nel 2011 aveva fatto una bella frittata in Spagna, naturalmente pagata dagli spagnoli della strada, quando fu consigliere della strafallita banca Bankia, col risultato che appena dopo un anno Madrid dovette salvare Bankia con 22.5 miliardi di euro di soldi pubblici. Lazard tocca la Gran Bretagna e fa un altro disastro per la gente comune: viene ingaggiata dal premier David Cameron per la privatizzazione delle poste inglesi, che avvenne con un prezzo per azione talmente stracciato che i contribuenti persero miliardi di sterline. Eh? Varoufakis? Ti giunge nuova? No, falsario.

Ma Lazard è anche quella dove lavorava Gerd Häusler, un direttore Senior del Institute of International Finance di Washington (IIF), il Re della speculazione sui Derivati, ma soprattutto, e parlo del IIF, il difensore supremo di tutti i creditori privati della Grecia. Ma capite di cosa è composto il DNA di Lazard? E non facciamoci mancare nulla: in Lazard c’è passato anche Mark Walker, un bel campione della banca Rothschild che poi ha fatto i suoi danni sia in Grecia che a Cipro…

… e Varoufakis se li prende a consulenti. E Varoufakis crede che Lazard combatterà ‘a la’ Lord Byron per la Grecia e…… che Lazard si farà nemici i tedeschi? la Merkel? la Deutsche Bank cresciuta dal Conte Dracula della speculazione Josef Ackermann, anche lui dentro fino al collo nel IIF? Cioè: TUTTI POTENZIALI FUTURI CLIENTI DI LAZARD ma con un valore di acquisto (cioè parcelle) che per Lazard è mille volte superiore alla Grecia? Credevi che Lazard si dimenticasse di questo nei negoziati, Yanis, falsario? E tu tutte queste cose le sai.

Ma Cristo!, se sei devastato dalla Peste Nera non chiami i Monatti a farti da consulenti. Cioè: se chi ti sta annientando è 1) un mondo della finanza impazzito, spietato (che deve essere distrutto per il bene del pianeta) e 2) mega governi nazistoidi e totalmente pro-finanza, NON CHIAMI ad aiutarti un frullato di Wall Street che vive a braccetto e A BUSTA PAGA di quei mega governi.

Ma il gioco è ancora più perverso. Lazard, come già detto, aveva lavorato con Atene alla mega ristrutturazione del suo debito nel 2011-12, con un risultato che fu da tutti gli ‘esperti’ considerato storico. Lazard convinse infatti i creditori PRIVATI della Grecia a perdonargli il 75% del debito privato, che allora era di 206 miliardi. Un record mondiale. Per questo servizio Lazard intascò una parcella di 25 milioni di euro. Ma attenzione: come sempre il ‘salvataggio’ della Grecia venne con condizioni di Austerità economiche atroci, che dal 2012 a oggi ha cacciato un quarto della popolazione dal lavoro, devastato ogni parametro economico del Paese (crescita, PIL, tassi sui titoli ecc.), aumentato la mortalità infantile del 40% e altri orrori noti. Bene.

Risultato? Che oggi la Grecia non solo è stata schiacciata come uno scarafaggio dalla Troika, ma quei privati che allora accettarono le perdite chieste da Lazard, oggi se le riprendono con mega interessi comprandosi una Grecia super svalutata a pezzetti ultra scontati, esattamente come si svuota un negozio in chiusura fallimentare, pagando una camicia da 60 euro solo 5. Ecco il trucco. Lazard sa queste cose a memoria e Varoufakis anche! E tu Yanis te li riprendi? Delinquente è dirti pochissimo.

Poi… parte seconda.

Yanis lungo tutta questa tragedia si accompagna a Lazard sull’assunto sacro e intoccabile, vera unica Bibbia di tutta la storia, che di uscire dall’Eurozona, stracciare i Trattati economicidi della UE, e riprendersi la sovranità monetaria, è assolutamente escluso. Mentre era e rimane l’unica salvezza di quel Paese. Oggi Varoufakis in interviste cosiddette esclusive ci confessa che a un certo punto dei negoziati la sua sensazione fu “che era tutta una trappola già pronta”. Ma dai Yanis? Ehhh!!! Io il 25 febbraio 2015 scrissi questo articolo “MESI PRIMA DEL GENNAIO 2015, ERA GIA’ DECISO CHE LA GRECIA ERA FOTTUTA. TSIPRAS DORMIVA”. Leggetelo su paolobarnard.info. Draghi della BCE aveva già deciso nel 2014 che la Grecia era a priori tagliata fuori da qualsiasi aiuto da parte della portaerei nucleare dell’euro, la Banca Centrale Europea appunto, che ha un potere infinito di emissione e salvataggio su diversi piani e che poteva salvare la Grecia in un quarto d’ora. Era tutto già deciso un anno fa quasi, ma Yanis poverino se ne accorge nella primavera di quest’anno, lui, un ministro delle Finanze. Buffone bugiardo.

Ma qui arriviamo al fondo del pozzo nero delle menzogne e omissioni di Yanis Varoufakis.

Lui stesso, in un’intervista al NewStatesman, rivela che per un attimo appena dopo le elezioni “avevamo pensato all’uscita dalla moneta unica”, con un piccolo team di consiglieri greci. Ma prosegue Yanis: “Però non ero sicuro di farcela. Perché gestire il collasso della moneta unica richiede un grado di competenza immane, e non sono sicuro che noi qui in Grecia l’abbiamo… SENZA L’AIUTO DI ESPERTI STRANIERI”.

Era l’alba del 9 febbraio scorso, le 02,01 del mattino. Io scrivo a Varoufakis esattamente queste righe:

“Yanis chiama Mosler adesso! Paolo Barnard”

L’economista americano Warren Mosler è il maggior esperto al mondo di sovranità monetaria, di Banche Centrali, di gestione di crisi, e soprattutto è il massimo genio della ricostruzione economica Per l’Interesse Pubblico. Era pronto a partire per Atene il giorno dopo col suo Team di collaboratori come Pavlina Tcherneva, Stephanie Kelton, Mathew Forstater e altri accademici. Potevano letteralmente salvare la Grecia con la totale uscita dall’inferno dell’Eurozona.

Passano 14 minuti e ricevo da Varoufakis:

“Hai un suo numero?”

Chiamo Mosler, che cade dalle nuvole, controllo il numero e lo mando a Yanis Varoufakis.

Dopo 21 minuti Warren Mosler mi chiama dagli States. Si sono parlati al telefono, alle 2,30 del mattino europee, Warren ha 2 ore per mandare a Yanis un piano salva Grecia. Lo fa, e me lo manda in copia. E’ fantastico.

Io scendo nel bagno del pub e urlo, urlo e sbatto la testa contro le porte, e urlo ancora… Non ci posso credere, siamo a un millimetro dalla salvezza della Grecia e dalla fine del crimine contro l’umanità chiamato Eurozona. Se Varoufakis e Tsipras ingaggiano Warren Mosler & Team, vi garantisco, l’Europa di Junker, Lagarde, Merkel, e degli altri porci sarà asfaltata al muro, letteralmente da scrostare con una squadra di muratori.

Passano 48 ore. Alle prime ore dei due giorni successivi la stampa mondiale annuncia: Tsipras e Varoufakis hanno incaricato l’economista americano Jamie Galbraith come consulente nei negoziati con la Troika. Non una parola di Molser, che Yanis Varoufakis conosce benissimo e da cui è stato praticamente a lezione parecchi anni fa.

Scrivo a Warren. Ho un senso di disperazione che mi sta squartando, voi non capite, e glielo scrivo. Warren Mosler mi risponde: “Io pure”.

Jamie Galbraith era senza dubbio un noto economista, ma non sapeva praticamente nulla di ciò che occorreva alla Grecia per fuggire dall’Olocausto cui ora è sottoposta. Per chi non è ferrato dell’economia di Warren Mosler, vi dico appena una cosa: l’applicazione anche solo di una piccola dose delle sue ricette economiche, ripeto solo una piccola dose e per poco tempo, in Argentina, portarono quel Paese dal default del 2001 a una crescita del 7% (!!) in soli 3 anni, nonostante il totale isolamento internazionale e la guerra feroce delle banche USA.

Scrissi poi una mail oltre la disperazione a Yanis: “Associa Warren a Galbraith, è l’ultima speranza per i greci”.

No risposta. Il 15 di questo mese scrivo a Warren Mosler chiedendogli se almeno Varoufakis gli avesse poi scritto o detto due parole: “No, mai più sentito”, lapidario Mosler.

Ora a te signor Yanis Varoufakis, il bugiardo, falsario amico di Lazard Wall St. & soci, e colui che ha gettato al vento la salvezza di un intero popolo che solo un grande Team come quello di Warren Mosler poteva salvare. E’ ignobile che tu oggi persino sorrida, per la tua coscienza putrefatta, non per altro. Non certo per i creduloni (in Italia guidati dal fesso austero prof. Rinaldi) che in giro per il mondo ti hanno applaudito come il neo Lord Byron ellenico. Falsario ignobile, troppo vile per veramente ricacciare i Padroni stranieri dal tuo Paese.

La Grecia è morta ed è ora insalvabile. Le lacrime e gli strepiti non servono a nulla.
Fonte: http://www.paolobarnard.info/intervento ... hp?id=1237



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 28/07/2015, 19:18 
Varoufakis voleva tornare alla dracma. Ma Tsipras l’ha licenziato

Atene, 28 lug – Aveva lasciato il suo posto al ministero a sorpresa, una mossa che non era nell’aria. Con tanto di sequenza video montata ad arte dal Tg3 -colonna sonora strappalacrime inclusa- per farlo passare come l’eroe che si immola per dare alla Grecia una speranza nelle trattative e salvare quindi il paese e con lui anche l’Europa. A meno di un mese dalle dimissioni di Yanis Varoufakis, la realtà sembra invece essere un tantino diversa.
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Perché a furia di parlare di piani A e piani B, nessuno pensava che alternative ve ne fossero. Eppure Varoufakis vi stava lavorando da tempo. A rivelarlo è lui stesso, in una registrazione nella quale l’ex ministro parla con alcuni manager della City di Londra. “Il primo ministro mi aveva dato il disco verde per formulare un piano B. Io ho messo in piedi un piccolo team che avrebbe dovuto lavorare sottotraccia per ovvie ragioni”, spiega Varoufakis. “Ci stavamo preparando -continua- su vari fronti. Prendiamo il caso dei primi momenti in cui le banche sono chiuse, i bancomat non funzionano e ci deve essere un qualche sistema di pagamento parallelo per permettere all’economia di stare in piedi per un po’ e per dare alla gente la sensazione che lo Stato abbia tutto sotto controllo e che ci sia un piano”. Prepararsi al cambio di valuta non traumaticamente, quindi, ostentando sicurezza sulla transizione in corso.

“Avremmo potuto estendere il sistema agli smartphone con un’app e sarebbe potuto diventare un funzionale meccanismo finanziario parallelo: nominalmente in euro, al momento opportuno sarebbe stato convertito nella nuova dracma”, spiega ancora Varoufakis, dimostrando che il progetto era già particolarmente approfondito dal punto di vista tecnico. Il gruppo chiamato a ragionare sul tema dell’uscita dall’euro, d’altronde, ha lavorato alacremente per quasi cinque mesi per mettere a punto le strategie. Fra i suoi membri anche il celebre economista americano James Kenneth Galbraith.

La netta vittoria del “No” al referendum avrebbe potuto far scattare la fase due del piano. Serviva l’autorizzazione di Tsipras, che però non è arrivata. Ecco spiegato il mistero delle dimissioni di Varoufakis, che così stando le cose sembra più un licenziamento in piena regola.

http://www.ilprimatonazionale.it/econom ... ato-28181/



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 Oggetto del messaggio: Re: Ciao Grecia ciao
MessaggioInviato: 28/07/2015, 22:56 
A me sembra che questi siano robot programmati non esseri umani... capisco l'ideologia ma a tutto c'è un limite...

MATTHIAS FEKL:"Con la Grecia l'Europa è stata solidale"

Chi è Matthias Fekl?

Classe 77'. E' ministro del Commercio estero in Francia.E' il primo ministro straniero della Francia moderna. E' un fervente socialista, legatissimo a Laurent Fabius. Se qualcuno è interessato a lui, giovedi 30 luglio sarà all'EXPO.

Immagine

Be quando si tratta di aiutare le banche (e non i cittadini) l'Europa è molto generosa. Questo Fekl per far colpo sulla gente continua a parlare di interventi degli stati quando sa benissimo che la dittatura europea questo non lo permette.

da LA REPUBBLICA del 24 luglio 2015

"Abbiamo dimostrato che sopratutto nei periodi di grave crisi siamo in grado ai aiutarci, di crescere,di integrarci. L'Europa resta il grande continente della solidarietà. La Grecia è rimasta nella zona euro, e questo,per me, è anche frutto della solidarietà"

http://anglotedesco.blogspot.it/2015/07 ... opa-e.html


Vi prego... fate qualcosa... vaporizzateci... ma mettete fine al delirio di questi dementi...

[:o)] [:(!] [}:)]



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