Come hai ragione.
Se avessero pensato bene e ragionato SOLO sul Lombardo Veneto, senza andare a d/fare carne da cannone ai savoiardi....

A mio avviso una delle due non è molto consapevole, se lo fosse si renderebbe conto di ciò che sta provocando.

Il guaio è proprio la consapevolezza di una delle due parti, complice e carnefice allo stesso tempo.
Come in tutte le organizzazioni, c' è chi ne sà di più e chi di meno, ma lo scopo è chiaro a tutta la piramide.

Io non ho mai scelto niente e l'ultima volta che ho votato a elezioni nazionali avevo scelto la destra. Come cittadino nessuno mi ha mai interpellato sull'accoglienza, sull'Europa e sull'euro pertanto io non mi ritengo responsabile di tutto ciò che sta accadendo. Queste considerazioni andrebbero casomai rivolte a chi professa l'immigrazione come risorsa e futuro di questo paese, a chi sostiene che il terrorismo islamico si combatte con l'integrazione e a chi appoggia l'Unione Europea e le sue assurde regole.

E nessuno ti interpellerà mai sulla questione.
Il tuo apporto decisionale, come il mio e quello di tanti altri è pura accademia.
Non per questo dobbiamo sentirci meno responsabili di chi ci ha imposto questo modello sociale.
Ci sono persone con una certa influenza mediatica, accademici, economisti, religiosi che vanno dicendo da anni quanto sia pericoloso il percorso scelto dai potenti e malgrado la loro influenza, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Non basta applaudire i loro interventi e poi rintanarsi nei propri loculi, ma serve avere la consapevolezza che possiamo fare molto.
Le nostre colpe non sono quelle dei nostri padri, ma le stiamo vivendo e il futuro dipende solo da noi.
E'un atteggiamento molto comune e preoccupante, quello di ritenerci non colpevoli e di delegare la risoluzione dei problemi ad altri.

Ma la colpa più grande la addebito alla destra, a Mussolini.
E' proprio per colpa loro se il libici e vicini hanno una "corsia preferenziale" in itaGlia.
O no??

Perché dovrei sentirmi responsabile per qualcosa che non ho provocato ne alimentato? Perdonami, ma pur condividendo molte delle cose che dici io non mi sento colpevole. Tu parli di consapevolezza di potere far molto ma cosa dovrebbero fare i cittadini come me per cambiare le cose in questo paese? Io l'unico strumento democratico che ho come cittadino è il voto e intendo esprimerlo al meglio nelle prossime elezioni così come ho fatto agli scorsi referendum. Altri mezzi non ne conosco.

Se assisti ad un reato senza esserne coinvolto, cosa fai ? Giri la testa dall' altra parte per evitare coinvolgimenti o fai in modo di far catturare i colpevoli ?
Tu da solo non puoi far certo molto, come nemmeno io e quando parlo di consapevolezza, è all' unità di intenti che mi riferisco, i numeri fanno la differenza.
Una formica la schiacci, un intero formicaio no.
Siamo un branco di pecore che nemmeno il buon pastore riesce a raggruppare.

Orso, trovare dei colpevoli oramai serve a poco perché la frittata è fatta. Il punto cruciale sarebbe ragionare su cosa fare per evitare che questi fenomeni terroristici aumentino. Tempo fa un giornalista francese dopo l'attentato al Bataclan disse che l'Italia non era stata colpita perché da noi il numero dei cosiddetti immigrati di 2 generazione è esiguo. Giorni fa a Milano abbiamo avuto un episodio dove un giovane italo-tunisino ha accoltellato alcuni agenti. Viene da chiedersi se anche da noi sta nascendo un fenomeno analogo come in Uk, Francia e Belgio dove soggetti nati in quei paesi compiono attentati di matrice islamica.

Proprio la Libia hai citato?.
Lo sai che sotto Gheddafi la Libia per noi Siciliani stava per diventare come voi pendolari verso la svizzera,e con notevoli scambi commerciali e di lavoro?.
Ora al posto di andare a trovare lavoro al Sud nel Nord Africa,andiamo al Nord,contenti voi.

Secondo me nemmeno questo ragionamento tiene, allora in Sicilia dovremmo essere tutti morti dato che ci sono persone del Nord Africa che vivono qui di I° 2° 3° 4° 5°....ecc. generazione.

Capisco il tuo ragionamento ma i fenomeni a cui stiamo assistendo (e subendo come cittadini), dipendono interamente da decisioni politiche. Le campagne militari in Medioriente non hanno avuto il consenso dei cittadini, le politiche sui migranti idem, l'entrata nell'Euro idem. Ciò che voglio dire è che un conto è girarsi dall'altra parte se c'è un problema e altra cosa è non potere far nulla se non quelle rare volte che si vota. Per fare l'esempio del reato, se avviene un reato io posso decidere se intervenire oppure no cioè sono libero di poter esprimere una mia decisione, se mi sbarcano migliaia di migranti in città io non posso farci nulla, se domano tizio decide di sganciare un'atomica in Libia io non posso farci nulla quindi come cittadini siamo inermi davanti a decisioni che avvengono a livello istituzionale.

L'unica cosa che possiamo fare e votare qualcuno che ci prometta di cambiare/migliorare le cose che contestiamo, in modo civile e democratico al momento del voto. Per il resto da un punto di vista pratico non vedo c'altro possiamo fare.

Questo è verissimo ma è altresì vero che la maggioranza di coloro che hanno fatto attentati in Europa erano immigrati di 2 generazione. Probabilmente in Sicilia sono più integrati, c'è un'accoglienza migliore e si sentono più vicini a casa perché ai siciliani va sicuramente riconosciuta un'ottima accoglienza ed ospitalità (essendoci stato lo so). Ma c'è anche una vicinanza come lavori perché i nordafricani in Sicilia svolgono frequentemente lavori nel campo della pesca e i siciliani nella pesca sono maestri da intere generazioni quindi hanno più punti in comune. Invece più vai a nord più l'integrazione è sicuramente difficile.

Finchè l' Italia rimane testa di ponte, non succederà niente di enorme. E' del prossimo futuro che mi preoccuperei.
Le cellule dormienti le costruisci così, le integri, fai loro conquistare posizioni importanti nelle società, fai in modo che sembrino integrate, concedi loro diritti costituzionali. Facci caso, simili attentati hanno sempre un retroscena politico o economico, la Brexit per esempio, da noi potrebbe essere un eventuale affermazione politica dei movimenti così detti populisti.
Quello che noi comuni mortali possiamo fare, è non limitarci a parlarne tra di noi, ma uscire e a costo di sembrare matti, comunicare i nostri pensieri anche alla vecchiettà o ai giovincelli mentalmente assorti nei loro smartphone.

Questo che hai descritto è certamente uno scenario verosimile. Però è altresì vero che gli attentati hanno un esito più profondo perché minano le sicurezze della gente dalla radici tanto è che in paesi come la Francia dove la comunità islamica e gli immigrati nati in territorio francese sono numerosissimi non hanno mai provato un percorso politico per influenzare le istituzioni prediligendo invece gli attentati proprio perché lasciano un segno indelebile oltre che servire da strumento di propaganda per fomentare il fanatismo islamico tramite il web cercando di far passare l'Is per qualcosa di invincibile che riesce sempre a colpirci con oltretutto il rischio di atti di emulazione.