01/11/2011, 22:53
golden ha scritto:
La crisi e' finanziaria ma e' nata da una sovraesposizione delle banche americane che hanno dato soldi senza averli, hanno gonfiato i una bolla che era destinata a implodere, e poi di conseguenza l'economia ne ha risentito. Ora la mia idea e' che non sia una crisi dell'euro, ma una crisi del sistema. L'euro e' un capro espiatorio, ma lo stesso e' nato per arrivare a quello che sta succedendo oggi.
02/11/2011, 00:06
Angeldark ha scritto:
SI E' MESSO CONTRO TUTTI E CONTRO TUTTO.
FORSE SI E' RICORDATO DEI RAGAZZI GRECI CHE STANNO PER FINIRE SITTO SCHIAVITU' TEDESCA PER NULLA.
CERTO CHE IL GRECO PAPANDREOU RISCHIA LA VITA....E MERITEREBBE IL PREMIO NOBEL|
MEGLIO DAR AI FIGLI GRECI UNA SPERANZA ANCHE SE PASSANDO DALLA POVERTA'
MEGLIO POVERI E LIBERI CHE POVERI E SOGGIOGATI.
MERCATO LIBERO PREFERISCE RICCHI E LIBERIE TUTTI I GRECI CHE HANNO TOLTO I SOLDI DALLE BANCHE GRECHE BEN LO SANNO!
Fonte:http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2011/11/leroe-della-settimana-papandreou.html
FRANCIA E GERMANIA - Intanto il presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha annunciato una riunione con i ministri i cui dicasteri sono interessati dalla crisi, si vedrà, come detto, con la cancelliera tedesca Angela Merkel «a Cannes mercoledì 2 novembre nel pomeriggio, per una riunione di consultazione con le istituzioni europee e il Fmi, oltre che per una riunione con le autorità greche», riferisce una nota dell'Eliseo. «Il gesto della Grecia è irrazionale e, dal loro punto di vista, pericoloso». Avrebbe detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, secondo quanto riporta il quotidiano Le Monde, citando fonti vicine al presidente. Intanto in Germania un membro della coalizione del cancelliere Angela Merkel si è detto decisamente «irritato».
JUNCKER - Se i greci voteranno no al referendum sul piano di salvataggio europeo «non escludo che la Grecia possa andare in Bancarotta». Lo sostiene in un'intervista radiofonica il presidente dell'Eurogruppo Juncker secondo il quale la proposta di un referendum aggiunge «un grande nervosismo e incertezza» a una situazione già poco sicura. Juncker fa sapere che al G20 di Cannes i leader mondiali discuteranno anche della questione del referendum greco. Inoltre il numero uno dell'Eurogruppo rivela che il premier greco, George Papandreou ha deciso di indire il referendum senza ascoltare i i suoi colleghi europei.
VAN ROMPUY-BARROSO - «Per la Grecia accettare l'accordo Ue è la cosa migliore, e siamo fiduciosi che Atene rispetterà gli impegni presi a livello di Eurozona e con i partner internazionali»: così i presidenti della Commissione ue Barroso e e del consiglio europeo Van Rompuy commentano l'intenzione della Grecia di tenere un referendum sulle decisioni Ue.
Fonte:http://www.corriere.it/economia/11_novembre_01/grecia-referendum-piano-aiuti_338fdca2-0468-11e1-89f9-a7d4dc298cd1.shtml
Bravo Papandreou!
Bella mossa...
02/11/2011, 00:08
Angeldark ha scritto:
Bravo Papandreou!
Bella mossa...
02/11/2011, 07:32
golden ha scritto:
L'euro e' un capro espiatorio, ma lo stesso e' nato per arrivare a quello che sta succedendo oggi. Io nn sono berlusconiano,anzi, ma l'unica cosa giusta che ha detto e' che l'euro e' una moneta strana, esiste solo perche' delle nazioni hanno deciso di usarlo come moneta, ma non potra' mai essere una moneta che unisce gli stati.
02/11/2011, 08:19
Thethirdeye ha scritto:Angeldark ha scritto:
Bravo Papandreou!
Bella mossa...
(Cliccare per ingrandire)
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 35529.html
..............
02/11/2011, 08:45
mik.300 ha scritto:
non capisco perche` faccia tanta paura il referendum greco..
02/11/2011, 15:22
Thethirdeye ha scritto:golden ha scritto:
La crisi e' finanziaria ma e' nata da una sovraesposizione delle banche americane che hanno dato soldi senza averli, hanno gonfiato i una bolla che era destinata a implodere, e poi di conseguenza l'economia ne ha risentito. Ora la mia idea e' che non sia una crisi dell'euro, ma una crisi del sistema. L'euro e' un capro espiatorio, ma lo stesso e' nato per arrivare a quello che sta succedendo oggi.
Non c'è dubbio....
02/11/2011, 15:35
02/11/2011, 15:39
mik.300 ha scritto:
non capisco perche` faccia tanta paura il referendum greco..
non si vuole la democrazia,
la partecipazione ?
02/11/2011, 15:39
02/11/2011, 15:44
Il sicario dell’economia
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
Stati Uniti. Strade del New Hampshire. Qui abita un ex sicario dell’economia. E’ lui che si definisce così. John Perkins, economista al servizio del governo del suo paese.
JOHN PERKINS
Prima erano le organizzazioni religiose a guidare il mondo, poi i governi.
Ora è il momento delle grandi corporations: controllano gli affari di tutto il mondo, hanno relazioni con i cinesi, i taiwanesi, i palestinesi, pakistani, indiani… non importa chi siano o no i politici o cosa fanno, loro vogliono risorse e mercati e faranno di tutto per controllarli.
MICHELE BUONO
Che significa “sicario dell’economia”? É questo il suo mestiere?
JOHN PERKINS
Fui arruolato come economista dall’Agenzia della Sicurezza Nazionale.
Il mio compito era quello di far indebitare i paesi che puntavamo- in Africa e in America Latinaproponendo impianti industriali, o autostrade e poi, predisponendo una richiesta di prestito alla Banca Mondiale.
Soldi che prendevano le nostre organizzazioni per iniziare i lavori.
Ai paesi in questioni rimaneva solo un grande debito che non riuscivano a ripagare.
A questo punto ritornavo in quei paesi e dicevo “ ehi, non puoi riparare il tuo debito?
Allora vendi alle nostre Corporations a poco prezzo, il tuo petrolio senza restrizioni sociali o ambientali o vota per noi nelle prossime elezioni alle nazioni unite”.
MICHELE BUONO
Come faceva a convincere i suoi interlocutori?
JOHN PERKINS
La prima mossa è sempre quella della persuasione dei leader.
Dicevo “ehi Mr President … vedi … in questa tasca ho un paio di milioni di dollari per te e la tua famiglia, ma se scegli di non partecipare, in quest’ altra tasca ho una pistola e ti posso far fuori!”.
I presidenti capivano molto bene.
MICHELE BUONO
E se non volevano capire?
JOHN PERKINS
Diversamente, entravano in azione gli agenti della CIA per rovesciare il governo o assassinare i loro leader.
E se andava male anche questa, tipo Saddam Hussein in Iraq, entravano in azione i militari.
Sono strategie legate più agli interessi delle Corporations che non della Nazione.
MICHELE BUONO
E allora quando muoiono i soldati per chi muoiono?
JOHN PERKINS
I nostri soldati in Afghanistan, in Iraq o in altri posti, non stanno combattendo o morendo per patriottismo; molti ci credono ma in realtà, servono gli interessi delle Corporations.
.....
MICHELE BUONO
Qual è la sua opinione (riferito all’assassinio del Presidente Sankara)??
JOHN PERKINS
Si oppose pubblicamente al Fondo Monetario Internazionale, alle banche e ai sicari dell’economia, quindi non mi sorprende che fu assassinato.
Sono esempi che servono a far capire a tutti gli altri che non la scamperanno se si comporteranno nello stesso modo.
MICHELE BUONO
Fa ancora questo mestiere?
JOHN PERKINS
Ho capito di essere io stesso uno schiavo del sistema.
Il mio mestiere, in giro per il mondo, era di ridurre persone e Stati in schiavitù.
Quando mi sono reso conto di questo, sono tornato a Boston al mio quartier generale e mi sono dimesso.
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L'omicidio del presidente del Burkina
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
Parigi. Fidel Toe. Un tempo era ministro. Germaine Nassouri, alto commissario.
Erano i primi anni ‘80 e lavoravano in Burkina Faso con il presidente Thomas Sankara.
THOMAS SANKARA
Le origini del nostro debito risalgono al colonialismo.
Quelli che ci hanno prestato denaro, sono gli stessi che ci avevano colonizzato. Sono gli stessi che gestivano i nostri stati e le nostre economie.
Noi non centriamo niente con questo debito, quindi non possiamo pagarlo.
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
E ancora un altro obiettivo: farcela da soli, bastare a se stessi e non prendere soldi dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale.
GERMAINE NASSOURI – ALTO COMMISSARIO (1983-1987) BURKINA FASO
Se si dipende economicamente da qualcuno la tua parola non è più libera.
Thomas non voleva indebitarsi perché con quei tassi di interesse alla fine non sarebbe stato possibile nemmeno pagare gli stipendi agli statali.
FIDEL TOE – MINISTRO DEL LAVORO (1983-1987) BURKINA FASO
Degli economisti ci spiegarono che non è mai successo che un paese si sia sviluppato con i soldi del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Non appena vi finanziano – ci spiegarono - vi presentano le condizioni: privatizzate questo, privatizzate quello.
E alla fine privatizzare vuol dire gettare tante persone sul lastrico: si tagliano posti di lavoro, crescono i prezzi e il paese decade.
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
Il Presidente Sankara non volle indebitarsi e ci riuscì.
Il Burkina Faso cominciò a camminare sulle sue gambe facendosi bastare quello che aveva.
GERMAINE NASSOURI – ALTO COMMISSARIO (1983-1987) BURKINA FASO
Abbiamo organizzato i contadini in cooperative per renderli più forti a livello di produzione e i commercianti in gruppi di consumo per realizzare al massimo il settore e, contemporaneamente, abbiamo incitato la popolazione a consumare prodotti locali.
Con questo siamo riusciti a creare delle risorse.
MICHELE BUONO
E che ci avete fatto?
GERMAINE NASSOURI – ALTO COMMISSARIO (1983-1987) BURKINA FASO
Queste risorse le abbiamo investite nella scuola: la scolarizzazione è salita dal 16 al 28 percento. Abbiamo vaccinato 2 milioni di bambini e in 3 anni la speranza di vita è passata da 47 a 50 anni. Abbiamo fatto delle economie e ci siamo riusciti.
THOMAS SANKARA (DISCORSO)
"Signor Presidente, vorrei che fosse la conferenza a dire che non possiamo pagare il
debito per consacrare le nostre magre risorse a progetti di sviluppo. Se è solo il
Burkina Faso a dirlo, non sarò qui alla prossima conferenza!"
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
Tre mesi dopo il Presidente Sankara fu assassinato.
Fine del sogno di un paese che poteva bastare a se stesso.
MICHELE BUONO
Fu una coincidenza?
FIDEL TOE – MINISTRO DEL LAVORO (1983-1987) BURKINA FASO
Non credo che si sia trattato di una coincidenza, anche i francesi lo dicevano: Sankara disturbava.
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Islanda
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
Parecchio più su nel mondo, quasi vicino al circolo polare artico, L’Islanda. Reykjavik.
Hordur Torfa, il cantante.
HORDUR TORFA – LEADER MOVIMENTO DI PROTESTA CITTADINI ISLANDESI
Non ricordo bene se era lunedì o martedì, ma le banche erano chiuse. Alle 4 del
pomeriggio il Primo Ministro comparve alla tv nazionale, pronunciò uno strano discorso
e alla fine disse : “Dio benedica l’Islanda”. La maggior parte delle persone non capì.
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
Ma capirono subito. Era il 2008 e il sistema finanziario islandese collassò. Fino a quel
momento sembrava che non dovesse mai finire di espandersi il settore generato da
tre grandi banche: credito facile, incrocio di azioni per aumentare il valore, conti
online in Inghilterra e Olanda a rendimenti altissimi.
HORDUR TORFA – LEADER MOVIMENTO DI PROTESTA CITTADINI ISLANDESI
Non potevamo starci. Ho preso una macchina e degli altoparlanti; ho chiesto a tutti di
aiutarmi per diffondere i messaggi attraverso la rete e facebook. Ci siamo ritrovati in
tanti a chiedere le dimissioni del Governo, del Consiglio della Banca Nazionale e le
dimissioni del Presidente dell’Authority finanziaria.
....
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
Intanto in Islanda a Reykjavik, i cittadini continuavano la protesta.
Non volevano assolutamente accettare di pagare di tasca propria quasi 6 miliardi di dollari a investitori inglesi e olandesi per il crack bancario, come aveva stabilito il governo.
HORDUR TORFA – LEADER MOVIMENTO DI PROTESTA CITTADINI ISLANDESI
Noi non pagheremo per loro. É molto semplice.
È stato dimostrato che i responsabili svuotavano le banche e privatizzavano favorendo i loro amici.
Esigiamo che queste persone vengano giudicate in un tribunale e che ridiano al Paese quello che gli hanno tolto nel più breve tempo possibile.
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
E così i cittadini islandesi, sono riusciti a far cadere il governo e ottenere 2 referendum in cui ribadiscono di non voler essere loro a ripagare il debito.
MICHELE BUONO
Alla fine chi pagherà ?
ROBERT MARSHALL – DEPUTATO E PRES. COMMISSIONE GENERALE PARLAMENTO
ISLANDESE
Abbiamo negoziato con la proprietà della banca e abbiamo scoperto che ci sono risorse sufficienti per pagare il debito.
Quindi alla fine non sarà la Nazione a pagare, ma le banche con le proprie risorse.
MICHELE BUONO – FUORI CAMPO
E i cittadini ottennero anche di partecipare direttamente alla riscrittura della Costituzione del Paese.
Furono eletti 25 cittadini nell’Assemblea Costituente e il resto del paese seguì e partecipò ai lavori attraverso la rete internet.
MICHELE BUONO
Avete trattato l’argomento banche nella Costituzione?
ASTROS SIGNYARDOTTIR – MEMBRO ASSEMBLEA COSTITUENTE ISLANDA
Sì, in un articolo si chiede al Parlamento di nominare una commissione che si occupi di controllare e sorvegliare le banche e il sistema finanziario.
E inoltre che il denaro dello Stato non deve essere usato per salvarle.
DAVID HARVEY – ECONOMISTA SOCIOLOGO CITY UNIVERSITY OF NEW YORK
Non possiamo fare affidamento sul mercato che si regola da solo per uscire dal caos in
cui ci troviamo perché il mercato lavora in un modo egualitario, ma è il mondo che è
disuguale e quello che fa, è rendere i ricchi ancora più ricchi e tutti gli altri più poveri.
Non c’è nulla di più ingiusto di un trattamento egualitario, ma dei disuguali.
02/11/2011, 15:47
iLGambero ha scritto:
..........
Se ci fai caso tutti evitano accuratamente di parlare di Islanda, è diventato un tabù mediatico a livello generale. Se se ne parla è solo alla lontana e mai senza approfondire.......
02/11/2011, 15:55
sezione 9 ha scritto:Thethirdeye ha scritto:golden ha scritto:
La crisi e' finanziaria ma e' nata da una sovraesposizione delle banche americane che hanno dato soldi senza averli, hanno gonfiato i una bolla che era destinata a implodere, e poi di conseguenza l'economia ne ha risentito. Ora la mia idea e' che non sia una crisi dell'euro, ma una crisi del sistema. L'euro e' un capro espiatorio, ma lo stesso e' nato per arrivare a quello che sta succedendo oggi.
Non c'è dubbio....
Mi fa piacere che tu sia pieno di certezze. Certo, a volte è difficile distinguere tra chi esprime (solo) certezze e chi va via coi paraocchi. Il problema comunque è comune: cosa c'è da salvare e cosa da buttare. L'euro è un problema dell'Europa perchè va fin troppo bene: non è sotto attacco, anzi, se fosse svalutato l'economia europea andrebbe pure meglio. E' per questo che qualche "furbone" (cioè, che si crede furbo) vorrebbe uscire dall'euro e tornare alla "sovranità monetaria nazionale", che tradotto significa "libertà di svalutare". La Lira andava bene perchè era la Liretta, che bastava svalutare per rafforzare le esportazioni. Peccato che creasse "un po'" di svalutazione. Ma tanto basta stampare tonnellate di carta straccia, per dare l'illusione di essere tutti più ricchi... Chi dice "torniamo alla Lira" dice quindi una enorme fesseria, e controbattete pure al ragionamento che ho fatto. Al ragionamento, però, non tirando fuori le solite supposizioni del "tanto è tutto previsto".
Anche dire che l'euro è stato creato per fare la crisi... Ma se la crisi NON E' monetaria? Cosa c'entra l'euro con le speculazioni immobiliari delle banche americane? Ma davvero, stiamo facendo solo casino per poter mettere dentro tutto e tutti e dimostrare che tanto "non è questione di destra e sinistra". E invece è proprio questione di destra e sinistra, perchè, che vi piaccia o no, la sinistra in Europa è tre mandati (15 anni) che non ha la maggioranza, nè in Parlamento nè nei vari organismi governativi, e che sono le destre a governare. Certo che l'euro è monco, come lo è tutta l'Europa, ma non è certo per volontà mia che si è deciso di fare l'Europa delle banche (e dei banchieri) e dei governi nazionali (invece che del Parlamento Europeo eletto, che non conta una lira di alluminio).
02/11/2011, 16:36
sezione 9 ha scritto:
Chi dice "torniamo alla Lira" dice quindi una enorme fesseria,
e controbattete pure al ragionamento che ho fatto.
Al ragionamento, però, non tirando fuori le solite supposizioni del "tanto è tutto previsto".
02/11/2011, 16:37
golden ha scritto:
Io non credo di avere i paraocchi, vedo benissimo quello che sta succedendo.. come dicevo non puoi scindere la crisi in due parti, finanziaria o monetaria, perchè, è vero che l'euro è sopravalutato, e se fosse stato svalutato l'economia ne avrebbe giovato, ma è anche vero che in questo momento la crisi è europea perchè avendo accettato una moneta unica dobbiamo sottostare al volere degli speculatori che con un colpo solo riescono a incastrare tutta europa... Facciamo l'ipotesi che l'euro non fosse stato inventato... Gli speculatori che hanno portato la crisi dall'america fino a noi, avrebbero avuto un bel da fare a sopravvalutare 27 tipi o più di monete. Così invece è stato tutto più facile. Sai quale sarà il prossimo passo? Gli Eurobond. Così il debito pubblico dei vari stati sarà moltiplicato e saremo tutti fregati doppiamente. A me non interessa la destra o la sinistra, qui non si parla più di politica, quello che sta succedendo va ben oltre le vedute dei poveri politicanti che ci stanno governando. Anche loro sono solo delle marionette in mano ad un'elite di superpotenti che pur di non rimetterci denaro dalla bolla speculativa americana hanno rovesciato il debito ai poveri disgraziati di turno (Europa).