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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 12:49 
bleffort ha scritto:
Perchè era meglio quando avevano lo Scià?, che poche persone avevano tutto e il rimanente 80 % facevano la fame?. L'Iran stà diventando una potenza da quando ha buttato fuori il Re e cambiato Sistema. [:D]



Con lo Scià (dittatore come molti) almeno erano tutti occidentalizzati. Anche le donne si trovavano bene.



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 14:19 
Wolframio ha scritto:
Ma chissenefrega, quel drone non era di certo li per seguire un banco di tonni o di merluzzi. Se non è concepito per l'attacco diretto, il suo scopo è quello di individuare e fornire coordinate di obbiettivi da bombardare.

Oppure molto più semplicemente, per monitorare chi colpisce le petroliere!!! Nb: guarda che gli americani una guerra con l'Iran sono speranzosi di risparmiarsela così come con la Corea del Nord.

Wolframio ha scritto:
Inutile girare la frittata, quel drone non doveva essere li e bene han fatto a tirarlo giu senza perdere tempo in scramble, tweet, telefonate e baggianate varie.

Applicando ciò che hai scritto, se durante la guerra fredda americani e russi avessero risposto abbattendo quegli aerei che svariate volte (e da ambo le parti), sconfinavano i rispettivi spazi aerei l'umanità sarebbe stata già cancellata da un pezzo!



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 14:37 
sottovento ha scritto:
Wolframio ha scritto:
Inutile girare la frittata, quel drone non doveva essere li e bene han fatto a tirarlo giu senza perdere tempo in scramble, tweet, telefonate e baggianate varie.

Applicando ciò che hai scritto, se durante la guerra fredda americani e russi avessero risposto abbattendo quegli aerei che svariate volte (e da ambo le parti), sconfinavano i rispettivi spazi aerei l'umanità sarebbe stata già cancellata da un pezzo!


Non lo hanno fatto perchè il Giano bifronte USA-URSS doveva solo spartirsi il mondo facendo finta di contrapporre le due facce.



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 15:02 
FABIOSKY63 ha scritto:

Iran su tutte le furie: "Trump afflitto da ritardo mentale. Chiusa per sempre la via diplomatica"


non hanno tutti i torti, ne abbiamo tanti anche in italia e sul forum afflitti dallo stesso tipo di disagio mentale [:246]. non dfewve essere facile avere a che fare con tali gonzi.



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 15:42 
La Storia di quel Paese, più antico persino del Nostro (figurarsi gli americani), NON comincia con lo Scià.

Che fine hanno fatto fare gli americani a quello che c' era prima, un avvocato democratico e laico che però nazionalizzò l' industria petrolifera [?]

Ah già, l' hanno arrestato e sostituito con lo Scià,
che gli restituì il Loro petrolio e mantenne un laicismo imposto e forzato
al confronto delle condizioni economiche in cui versava il popolo per mantenere il "suo" re fantoccio...

E poi tutti a meravigliarsi se, quando hanno provato a cambiare ancora le cose (altra parte sempre omessa nel racconto)
i preti islamici hanno pensato bene di mettersi in proprio... [:304] [:305][/quote]

Mossadeq e l' operazione Ajax - WIKIPEDIA.it

Mossadeq

Immagine

Cita:
Dal 1951 al 1953 fu Primo Ministro d'Iran, a seguito degli avvenimenti connessi al mancato rinnovo della concessione sullo sfruttamento del petrolio alla Anglo-Iranian Oil Company, che lo shah Reza Pahlavi aveva pubblicato nel 1933 ai britannici.
Manifestazione in favore di Mossadeq. 1952

All'epoca tale concessione era invisa alla maggioranza degli iraniani, che vedevano nell'oro nero il simbolo dell'indipendenza ormai a portata di mano, e che scesero in piazza per protesta contro lo sfruttamento da parte della compagnia britannica. Mossadeq guidava il movimento parlamentare che si opponeva al rinnovo della concessione e presiedeva la Commissione parlamentare che raccomandava la nazionalizzazione dell'industria petrolifera: quando fu assassinato il Primo Ministro che aveva posto il rinnovo della concessione al centro della sua azione di Governo, il generale Ali Razmara, il Parlamento votò all'unanimità la designazione a Primo Ministro di Mossadeq, che coprì questa carica sino al 1953.

Nel 1951 Mohammad Mossadeq giunse al potere col progetto di stabilire una concreta democrazia e di instaurare una monarchia costituzionale. Mossadeq fu eletto Primo ministro dal Majles all'unanimità per la sua nota avversione al rinnovo della concessione petrolifera dell'Anglo-Iranian Oil Company del 1933, dopo che un fanatico aveva assassinato il primo ministro Razmara, il quale era invece favorevole al rinnovo. Mossadeq procedette subito a nazionalizzare l'industria iraniana degli idrocarburi, che era allora sotto il pieno controllo del Regno Unito. La reazione inglese fu molto dura e ne scaturì la crisi di Abadan, un accanito confronto durato tre anni, nel corso del quale le potenze europee boicottarono il petrolio della Persia. Quest'ultima fin dall'inizio ritenne che gli Stati Uniti, i quali non avevano interessi nella Anglo-Iranian Oil Company, avrebbero sostenuto il suo piano di nazionalizzazione. La posizione degli Stati Uniti d'America nella crisi di Abadan registrò un'evoluzione, passando lentamente da un chiaro sostegno a Mossadeq, accompagnato da un invito a trovare una soluzione di compromesso con il Regno Unito, a un progressivo allineamento con le posizioni inglesi.[74]

Nonostante l'aperta contrarietà di Mossadeq per il socialismo, Winston Churchill – assolutamente determinato a difendere gli interessi britannici nel Paese vicino-orientale – denunciò agli Stati Uniti che Mossadeq non era in grado di gestire un Paese in preda al caos e che stava "progressivamente propendendo verso il comunismo". In piena guerra di Corea gli Stati Uniti temevano che Mossadeq stesse involontariamente aprendo la porta a una penetrazione dell'Unione Sovietica. In quel periodo di guerra fredda caratterizzato da forti paure gli Stati Uniti finirono per accettare i piani britannici per far cadere Mossadeq. Il Regno Unito chiese aiuto agli Stati Uniti perché nell'ottobre 1952 Mossadeq aveva chiuso l'ambasciata britannica. Mossadeq si era indebolito sul piano interno, avendo perso anche il sostegno del "clero" sciita, allora guidato dall'ayatollah Kashani, che non gradiva le sue riforme sociali.
Soldati iraniani circondano il palazzo del parlamento a Tehran

Sotto la direzione di Kermit Roosevelt Jr., un esperto dirigente della Central Intelligence Agency (CIA) e nipote del presidente statunitense Theodore Roosevelt, la CIA e il britannico Secret Intelligence Service (SIS) organizzarono un'operazione coperta per deporre Mossadeq con l'aiuto delle forze armate leali allo scià. Il piano era etichettato come operazione Ajax, la cui esecuzione avvenne su autorizzazione firmata dello scià per costringere alle dimissioni dal suo posto di Primo ministro Mossadeq e sostituirlo con il generale Fażlollāh Zahedī: esso ricevette il consenso dei britannici e degli statunitensi. Sebbene il piano fosse ben coordinato e pianificato, il colpo di Stato fallì, inducendo lo scià a cercare rifugio a Baghdad e poi a Roma.

La resistenza dei nazionalisti e il sostegno di cui godevano nel Paese era stato sottovalutato dagli organizzatori del colpo di Stato, ma entro breve tempo i lealisti sostenuti dagli anglo-statunitensi la spuntarono. A una grande manifestazione pro-Mossadeq alla notizia dello sventato colpo di Stato seguì l'indomani una grande manifestazione contro Mossadeq e in favore dello scià sostenuta anche dal clero sciita militante guidato dall'ayatollah Kashānī. Partita dal bazar di Teheran, la manifestazione fu rinforzata da reparti militari e carri armati che diedero l'assalto alla residenza di Mossadeq. Il sovrano poté quindi fare ritorno a Teheran, Zahedī fu nominato Primo ministro e, dopo un processo-farsa, Mossadeq fu condannato a morte. Lo scià commutò in seguito la condanna in esilio e arresti domiciliari perpetui. La controversia con le compagnie petrolifere fu risolta nel 1954 con un'intesa tra la National-Iranian Oil Company e un consorzio composto da sette compagnie straniere (le cosiddette «Sette Sorelle del petrolio»).[75] Così le compagnie straniere riuscirono a conservare una forma di controllo sul prezzo e la commercializzazione del petrolio.

L'autocrazia pahlavide

Il colpo di Stato del 1953 pose fine alla lotta per il potere e ricreò un regime accentrato e autoritario basato sull'appoggio straniero e favorevole alla modernizzazione economica e sociale. Sotto il profilo tecnico il restaurato regime dello scià era una monarchia costituzionale, ma in pratica lo scià esercitava un potere assoluto e controllava sia l'esercito sia la Savak, la polizia segreta. Inoltre dipendeva dagli Stati Uniti e aderì così al patto di Baghdad (1955) e dal 1959 alla CENTO.


Ultima modifica di Aztlan il 25/06/2019, 16:40, modificato 2 volte in totale.


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Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 15:46 
MaxpoweR ha scritto:
FABIOSKY63 ha scritto:

Iran su tutte le furie: "Trump afflitto da ritardo mentale. Chiusa per sempre la via diplomatica"


non hanno tutti i torti, ne abbiamo tanti anche in italia e sul forum afflitti dallo stesso tipo di disagio mentale [:246]. non dfewve essere facile avere a che fare con tali gonzi.



[:296] ... perché ti citi sempre ..? [:246]
Vedremo, comunque sia Trump sta "raggiungendo" Regan!!! [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 15:56 
SE continua così e riesce a mettere tutti a un tavolo senza il rischio di una guerra nucleare lo supera anche...

MA deve avere a che fare col suo Deep State...


Le provocazioni (verbali) dei leader iraniani lasciano il tempo che trovano...

sono su un binario morto da quando hanno preso il potere, "Morte all' America" e via di questo passo,
anche se si capiscono le loro ragioni non hanno futuro...

E SE Trump riesce a spuntare un accordo serio potrebbe esserci un nuovo risveglio sociale naturale e non imposto dall' esterno...


Insulti a parte, quello che contano sono i muscoli: tenerli a freno è d'uopo...



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 16:15 
bleffort ha scritto:
Perchè era meglio quando avevano lo Scià?, che poche persone avevano tutto e il rimanente 80 % facevano la fame?. L'Iran stà diventando una potenza da quando ha buttato fuori il Re e cambiato Sistema. [:D]

....La storia ha sempre molto da insegnare

Guarda su youtube.com



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 16:22 
.. ma nessuno la studia! [:291]



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 16:39 
Già...

Cita:
La Storia di quel Paese, più antico persino del Nostro (figurarsi gli americani), NON comincia con lo Scià.

Che fine hanno fatto fare gli americani a quello che c' era prima, un avvocato democratico e laico che però nazionalizzò l' industria petrolifera [?]

Ah già, l' hanno arrestato e sostituito con lo Scià,
che gli restituì il Loro petrolio e mantenne un laicismo imposto e forzato
al confronto delle condizioni economiche in cui versava il popolo per mantenere il "suo" re fantoccio...

E poi tutti a meravigliarsi se, quando hanno provato a cambiare ancora le cose (altra parte sempre omessa nel racconto)
i preti islamici hanno pensato bene di mettersi in proprio... [:304] [:305]


Mossadeq e l' operazione Ajax - WIKIPEDIA.it

Mossadeq

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Cita:
Dal 1951 al 1953 fu Primo Ministro d'Iran, a seguito degli avvenimenti connessi al mancato rinnovo della concessione sullo sfruttamento del petrolio alla Anglo-Iranian Oil Company, che lo shah Reza Pahlavi aveva pubblicato nel 1933 ai britannici.
Manifestazione in favore di Mossadeq. 1952

All'epoca tale concessione era invisa alla maggioranza degli iraniani, che vedevano nell'oro nero il simbolo dell'indipendenza ormai a portata di mano, e che scesero in piazza per protesta contro lo sfruttamento da parte della compagnia britannica. Mossadeq guidava il movimento parlamentare che si opponeva al rinnovo della concessione e presiedeva la Commissione parlamentare che raccomandava la nazionalizzazione dell'industria petrolifera: quando fu assassinato il Primo Ministro che aveva posto il rinnovo della concessione al centro della sua azione di Governo, il generale Ali Razmara, il Parlamento votò all'unanimità la designazione a Primo Ministro di Mossadeq, che coprì questa carica sino al 1953.

Nel 1951 Mohammad Mossadeq giunse al potere col progetto di stabilire una concreta democrazia e di instaurare una monarchia costituzionale. Mossadeq fu eletto Primo ministro dal Majles all'unanimità per la sua nota avversione al rinnovo della concessione petrolifera dell'Anglo-Iranian Oil Company del 1933, dopo che un fanatico aveva assassinato il primo ministro Razmara, il quale era invece favorevole al rinnovo. Mossadeq procedette subito a nazionalizzare l'industria iraniana degli idrocarburi, che era allora sotto il pieno controllo del Regno Unito. La reazione inglese fu molto dura e ne scaturì la crisi di Abadan, un accanito confronto durato tre anni, nel corso del quale le potenze europee boicottarono il petrolio della Persia. Quest'ultima fin dall'inizio ritenne che gli Stati Uniti, i quali non avevano interessi nella Anglo-Iranian Oil Company, avrebbero sostenuto il suo piano di nazionalizzazione. La posizione degli Stati Uniti d'America nella crisi di Abadan registrò un'evoluzione, passando lentamente da un chiaro sostegno a Mossadeq, accompagnato da un invito a trovare una soluzione di compromesso con il Regno Unito, a un progressivo allineamento con le posizioni inglesi.[74]

Nonostante l'aperta contrarietà di Mossadeq per il socialismo, Winston Churchill – assolutamente determinato a difendere gli interessi britannici nel Paese vicino-orientale – denunciò agli Stati Uniti che Mossadeq non era in grado di gestire un Paese in preda al caos e che stava "progressivamente propendendo verso il comunismo". In piena guerra di Corea gli Stati Uniti temevano che Mossadeq stesse involontariamente aprendo la porta a una penetrazione dell'Unione Sovietica. In quel periodo di guerra fredda caratterizzato da forti paure gli Stati Uniti finirono per accettare i piani britannici per far cadere Mossadeq. Il Regno Unito chiese aiuto agli Stati Uniti perché nell'ottobre 1952 Mossadeq aveva chiuso l'ambasciata britannica. Mossadeq si era indebolito sul piano interno, avendo perso anche il sostegno del "clero" sciita, allora guidato dall'ayatollah Kashani, che non gradiva le sue riforme sociali.
Soldati iraniani circondano il palazzo del parlamento a Tehran

Sotto la direzione di Kermit Roosevelt Jr., un esperto dirigente della Central Intelligence Agency (CIA) e nipote del presidente statunitense Theodore Roosevelt, la CIA e il britannico Secret Intelligence Service (SIS) organizzarono un'operazione coperta per deporre Mossadeq con l'aiuto delle forze armate leali allo scià. Il piano era etichettato come operazione Ajax, la cui esecuzione avvenne su autorizzazione firmata dello scià per costringere alle dimissioni dal suo posto di Primo ministro Mossadeq e sostituirlo con il generale Fażlollāh Zahedī: esso ricevette il consenso dei britannici e degli statunitensi. Sebbene il piano fosse ben coordinato e pianificato, il colpo di Stato fallì, inducendo lo scià a cercare rifugio a Baghdad e poi a Roma.

La resistenza dei nazionalisti e il sostegno di cui godevano nel Paese era stato sottovalutato dagli organizzatori del colpo di Stato, ma entro breve tempo i lealisti sostenuti dagli anglo-statunitensi la spuntarono. A una grande manifestazione pro-Mossadeq alla notizia dello sventato colpo di Stato seguì l'indomani una grande manifestazione contro Mossadeq e in favore dello scià sostenuta anche dal clero sciita militante guidato dall'ayatollah Kashānī. Partita dal bazar di Teheran, la manifestazione fu rinforzata da reparti militari e carri armati che diedero l'assalto alla residenza di Mossadeq. Il sovrano poté quindi fare ritorno a Teheran, Zahedī fu nominato Primo ministro e, dopo un processo-farsa, Mossadeq fu condannato a morte. Lo scià commutò in seguito la condanna in esilio e arresti domiciliari perpetui. La controversia con le compagnie petrolifere fu risolta nel 1954 con un'intesa tra la National-Iranian Oil Company e un consorzio composto da sette compagnie straniere (le cosiddette «Sette Sorelle del petrolio»).[75] Così le compagnie straniere riuscirono a conservare una forma di controllo sul prezzo e la commercializzazione del petrolio.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 17:50 
Dipende da quale lato la si "guarda" la Storia.
Se uno "tifa" a prescindere per l'impero anglosassone parte prevenuto in partenza: vedrà sempre nemici ovunque. Ovvero le nazioni che non accettano di inginocchiarsi.

Secondo me, NON ACCETTARE che una nazione possa auto-determinarsi, bensì che debba ricadere sempre dentro le logiche "imperiali" (qualunque sia l'impero in questione), è scorretto oltreché pericoloso.

"Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te." Giusto?
Sento qualcuno che si lamenta che l'Iran sia troppo islamista, che dovrebbe occidentalizzarsi, che dovrebbero diventare capitalisti per evolvere, ecc.
Bene, quando noi ci lamentiamo della islamizzazione dell'europa, chi ci IMPONE l'euro,le regolette, gli immigrati e la "tolleranza" nei confronti di tutti fuorché di noi stessi fa LE STESSE IDENTICHE CONSIDERAZIONI!

E vede quegli idioti che vogliono conservare le proprie tradizioni (cioè NOI)come dei pasdaran bigotti populisti e fascisti che non vogliono "aprirsi" al nuovo mondo che LORO hanno in serbo per NOI.

Vi fa piacere?? A me no!

Sono SOVRANISTA al 100%, ma la mia idea è che TUTTI debbano essere sovrani a casa loro (senza interferenze), non solamente l'Italia.

E SI MA QUELLI VOGLIONO FARSI L'ATOMICA! E QUINDI...

Bene, TUTTI rinuncino alle armi nucleari.
In primis Israele, che si lagna tanto ma le le testate atomiche le possiede, e non è disposto a rinunciarvi, per "questioni di sicurezza"! Già qui c'è una situazione di squilibrio...
Se ce l'hanno loro (il Pakistan e tanti altri) , allora possono avercela anche i persiani, qual'è la differenza sostanziale? Che i primi sono popolo eletto e/o alleati degli Usa, mentre gli altri no?

Tanto lo sanno anche i sassi ormai che le armi atomiche sono un DETERRENTE, per tenere lontani i lupi... Non per niente nessuno le ha mai usate dopo il '45. Kim Jong Un le ha usate? No, anche se ormai le possiede... Ma è ancora vivo, al contrario di Gheddafi e Saddam...



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 19:17 
Non è che "QUELLI VOGLIONO FARSI L'ATOMICA", ma lo vogliono anche usare! Egemonia di tutto il M.O.



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 Oggetto del messaggio: Re: Ora tocca all'Iran...
MessaggioInviato: 25/06/2019, 19:40 
Ah, come Israele dunque... mi dici dove è la differenza?

Che Israele non ha (ancora) avuto bisogno di usarla, PROPRIO perchè lo Zio Sam ha impedito a tutti i concorrenti di averla [?]


Tutti vogliono l' Egemonia, a parte NOI !


La Germania con l' euro l' ha fregata prima a noi che eravamo primi nell' economia in Europa e stavamo per incassare con l' odiato Craxi,

e alla Francia che si pensava di manovrarli come pupazzi e sono finiti pupazzi loro!


L'America contro Russia e Cina,

la Cina contro USA prima e Russia poi, intanto stanno già prendendo l' Africa che i kattivi bianchi avevano (de)colonizzato,

e la Russia pure contro USA prima e Cina poi, vedi Zyrinovsky...


In tutto questo noi stiamo sotto La figlia di Adolfo,

la più pazza di tutte, l' unica che non ha nessuna possibilità ma che crede di poter fare le scarpe contemporaneamente a USA, RUSSIA, CINA!

Almeno assomigliasse alla Henger... [:246]



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MessaggioInviato: 25/06/2019, 19:44 
Che Israele userà l'Atomica solo se finisse come a Masada!



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MessaggioInviato: 25/06/2019, 19:45 
Ufologo 555 ha scritto:
Che Israele userà l'Atomica solo se finisse come a Masada!


Quindi tutto il mondo deve finire così [?]



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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