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MessaggioInviato: 03/11/2011, 01:59 
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Thethirdeye ha scritto:
Già..... quando si sveglieranno tutti? [xx(]


La maggior parte e' completamente lobotomizzata.
Quando gli si allargheranno le chiappe, sempre che se ne accorgano, non avranno nemmeno la forza di stringerle. Immagine

Questa e' la triste realta'. [B)] [B)] [B)]

PS: scusate per l'immagine poco poetica. [:I]



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
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"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 03/11/2011, 10:05 
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zakmck ha scritto:

PS: scusate per l'immagine poco poetica. [:I]



Rende molto l'idea però.... [:D]


Spread Btp a [b]462 punti, rendimento al 6,4%[/b]
ROMA - Sfonda la soglia dei 460 punti lo spread dei Btp italiani rispetto al bund tedesco. Il differenziale ha toccato quota 462 punti, con il titolo decennale che ha raggiunto un rendimento del 6,4%.

Apertura negativa per la Borsa di Londra: l'indice Ftse-100 avvia la seduta con un -1,17% a 5.419,75 punti. Forte calo anche a Parigi: l'indice Cac40 segna in avvio di contrattazioni -2,54% a 3.045,88 punti. Apre in rosso anche la Borsa di Francoforte. L'indice Dax perde il 2,18% in avvio di seduta, a 5.825,36 punti.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 82675.html


Siamo praticamente in caduta libera.....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 03/11/2011, 11:42 
Ancora la storia di Monti?

Lo avete visto Monti all'Infedele? Io sì, e quello che sosteneva è che deve essere la politica a riprendere in mano la situazione lasciata alla finanza. Quanto all'essere un "porco di Bilderberg", ripeto, anche Tremonti lo è. Che, casomai mi sia sbagliato, era quello che parlava di finanza creativa e di soldi fatti con le speculazioni finanziarie. Ma chi è che propagandava i derivati per gli enti locali? Monti o Tre-monti? Ma andiamo... Mi fate difendere uno che non mi è particolarmente simpatico, anzi.


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MessaggioInviato: 03/11/2011, 12:33 
sezione9 io l'ho sentito Monti in questi mesi e anni e a lui non farei dirigere nemmeno il mio condominio... secondo me è tutta "autorevolezza" autoreferenziale.
La cosa è molto semplice vogliono mettere Monti per fare tutte quelle porcate che un governo "politico" non può fare in Italia.
La cosa stupenda è che tali porcate sono invocate da tutti, anziché opporsi e proporre alternative che non siano la svendita del paese e la rasatura a zero di tutti i diritti dei lavoratori.
Va bene che lo sostengano i lobbisti politici, che tanto devono a certa "finanza" ed "economia", ma che sia la gente comune a chiedere il martirio lo trovo assurdo.

In questo momento ci vuole più democrazia e non meno-democrazia. Il problema è che l'informazione italiana è parte stessa di questo Sistema, quindi non è possibile per la gente farsi un'opinione che nel migliore dei casi non sia il solito balzo gattopardesco.
Gli editorialisti del Corriere della Sera sono lo specchio perfetto del giornalismo italiano, ed infatti non leggo più quotidiani da anni, se non qualche stralcio che mi interessa se devo approfondire in certe direzioni o andare alle fonti.

Tu dici che il sistema è finito, e su questo non ho alcun dubbio, l'ho detto anch'io, così come condivido che questi siano i rantolii finali di parecchi dottor stranamore sparsi tra militari, economisti, politici, giornalisti... proprio per questo vedo con preoccupazione certi segnali che sembrano indicare una svolta non tanto autoritaria in Europa, ma una sua balcanizzazione... per troppi anni hanno lasciato covare gruppuscoli neo-nazisti, li hanno lasciati crescere e ottenere consenso tra la gente, così come creano disordine e caos in nord africa e medioriente, preparando anche lì il nuovo nemico.
Se si sentiranno senza via di uscita, e i popoli cadranno nella solita trappola del dividi et impera, probabilmente sarà guerra, e sarà globale.

Cita:
sezione 9 ha scritto:
E, già che si parla di Islanda, lodando il nuovo governo, bisognerebbe ricordare che il Paese dai nomi impronunciabili ha dichiarato di non voler pagare i debiti PRIVATI, non quelli contratti dallo Stato islandese con il FMI, per esempio.

No no, un attimo.
In Islanda erano fallite banche PRIVATE, in seguito queste banche furono nazionalizzate e il debito fu spostato in pratica a tutti i cittadini islandesi imponendo la cura FMI già vista in Ecuador, Argentina e tanti altri paesi.
Gli islandesi hanno buttato all'aria il governo, ottenuto l'incriminazione dei banchieri (che se la sono data a gambe levate), e rifiutato i dictat di Londra, e altri paesi.
Non cadiamo nella bufala degli islandesi che hanno vissuto sopra le proprie possibilità, o il luogo comune dei greci tutti fannulloni... etc... la crisi islandese fu l'esempio perfetto della mafia finanziaria in azione.
Ma tutti questi capitali che si muovono e che "investono" noi abbiamo almeno un'idea di dove vengano (sempre che esistano realmente)? No perché se dobbiamo scannarci perché le mafie internazionali, cricche di delinquenti vari, lobbisti di capitalisti criminali, rischiano di perdere i loro soldi ottenuti più o meno illegalmente (e dato che le leggi di solito le fanno loro, magari anche legalmente)... di che cosa stiamo parlando?

E poi scusate... se davvero c'è questa crisi... i soldi dello scudo fiscale... ma che 5%... li si va a prendere tutti, e in cambio questi criminali non li si manda in galera, fino almeno al prossimo furto-crimine. Già così si recupererebbero oltre 100-150 miliardi di euro.
Uno governo serio, si comporterebbe in questo modo, altro che licenziamenti facili e pensione a 67 anni, magari con ticket sempre più alti e sanità privatizzata... così oltre ad avvelenarci, ci fanno vivere di più (al che credo poco) per spennarci meglio come consumatori del business della sanità.


Ultima modifica di iLGambero il 03/11/2011, 12:49, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 03/11/2011, 14:43 
Cita:
iLGambero ha scritto:

sezione9 io l'ho sentito Monti in questi mesi e anni e a lui non farei dirigere nemmeno il mio condominio...


Come minimo.... [:D]

Il fatto è che sezione vede le cose in modo assolutamente fazioso.

Sai Monti... Prodi... Goldman Sachs...

Non ha ancora capito che lo spread btp-bund, oggi, si è
ridimensionato grazie agli acquisti della BCE (banca privata)
e che quei privati (o chi per loro) vogliono delle garanzie in cambio
da parte dell'Italia di Berlusconi. E poichè quest'ultimo è finito....

E' meglio per loro metterci una loro pedina... cioè Monti....
piuttosto che metterci un nuovo governo eletto democraticamente
dai cittadini. E' per questo che in data non sospetta (in questo
topic) ho citato Monti, e non uno qualsiasi, come referente Bilderberg.
Ed è per questo che l'ho chiamato "curatore fallimentare".

Libero oggi dice che il Governo Monti è pronto.
E chi ha consigliato (o meglio "autorizzato") la preparazione
di questo governo tecnico? Napolitano... il vero promotore
(diretto o indiretto che sia) del Nuovo Ordine Mondiale in Italia.
O, per certi versi, l'unico uomo CREDIBILE di questo paese di burattini.

Dimenticavo... il premier greco si è permesso di alzare la testa
contro la BCE con la storia del referendum. Bene.... è stato
già annientato dalla Oligarchia Europea. Nel senso che si sono
comprati i fedelissimi a suon di denaro e ora il premier rischia
la crisi di governo e la perdita dei poteri. Stesso accadrà con
il nostro Presidente. Alla faccia della tanto osannata "democrazia
europea" di cui sezione si riempe la bocca...... [:246]

Ahh..... 'sti cospirazionisti.... Immagine


Italia-Grecia, due premier in bilico
http://www.ansa.it/web/notizie/photosto ... 56723.html



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TTE, io ho dato una spiegazione all'idea del referendum greco, di cui nessuno si è degnato di rispondere. Forse perchè era una valutazione ragionata?

La BCE poi bisognerebbe spiegarla bene, andando a verificare cosa si sostiene. La BCE è di "proprietà" delle banche nazionali. Queste banche nazionali sono private? Io ho cercato la struttura e i fondamenti legislativi di Italia, Francia e Germania (quelle di certo più importanti e con maggior quote in BCE). Bene, la Banca d'Italia è di "proprietà" delle banche private (in maggioranza), la Banca di Francia e quella tedesca sono invece per legge di proprietà dello Stato. Quindi, non diciamo che TUTTE le banche nazionali sono private, dato che SOLO quella italiana rappresenta una anomalia. La BCE è in maggioranza PUBBLICA. Di STATO. Per legge dei singoli Stati che vi partecipano.

E quale sarebbe la soluzione al problema? Il ritorno alla Lira e alla Banca d'Italia privata? Abolire le banche? Nazionalizzarle? Perchè non ho ancora capito cosa si preferisce invece dell'attuale, visto che la ragione si perde nel rumore di fondo composto sempre dalle solite parole e teorie, dette, come spero di aver dimostrato, spesso a vanvera...


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Cita:
sezione 9 ha scritto:

La BCE poi bisognerebbe spiegarla bene, andando a verificare cosa si sostiene. La BCE è di "proprietà" delle banche nazionali. Queste banche nazionali sono private? Io ho cercato la struttura e i fondamenti legislativi di Italia, Francia e Germania (quelle di certo più importanti e con maggior quote in BCE). Bene, la Banca d'Italia è di "proprietà" delle banche private (in maggioranza), la Banca di Francia e quella tedesca sono invece per legge di proprietà dello Stato. Quindi, non diciamo che TUTTE le banche nazionali sono private, dato che SOLO quella italiana rappresenta una anomalia. La BCE è in maggioranza PUBBLICA. Di STATO. Per legge dei singoli Stati che vi partecipano.



Tratto da: http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=185070

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La lista delle banche private che controllano la FED

La banca centrale americana (FED) è di proprietà di undici grandi banche dell'alta finanza ebraica, a cui fa sempre capo un governatore di origine ebraica come l'attuale Ben Shalom Bernanke e il suo predecessore Alan Greenspan.

Immagine

La lista delle banche private che controllano la Banca Centrale Europea (BCE)

Come si può notare dall'elenco che segue, la BCE è posseduta da altre banche private, che sono controllate a loro volta dagli stessi grandi casati di banchieri azionisti della FED, ovvero la banca centrale americana.

Immagine


Sai qual è la vera differenza tra me e te?
E' che io, sarei ben felice di sbagliarmi. Non sai quanto....

Tu invece, a differenza mia, sei disposto a fare carte false pur di avere ragione... [:o)]



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MessaggioInviato: 03/11/2011, 16:08 
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Thethirdeye ha scritto:

Cita:
sezione 9 ha scritto:

La BCE poi bisognerebbe spiegarla bene, andando a verificare cosa si sostiene. La BCE è di "proprietà" delle banche nazionali. Queste banche nazionali sono private? Io ho cercato la struttura e i fondamenti legislativi di Italia, Francia e Germania (quelle di certo più importanti e con maggior quote in BCE). Bene, la Banca d'Italia è di "proprietà" delle banche private (in maggioranza), la Banca di Francia e quella tedesca sono invece per legge di proprietà dello Stato. Quindi, non diciamo che TUTTE le banche nazionali sono private, dato che SOLO quella italiana rappresenta una anomalia. La BCE è in maggioranza PUBBLICA. Di STATO. Per legge dei singoli Stati che vi partecipano.



Tratto da: http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=185070

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La lista delle banche private che controllano la FED

La banca centrale americana (FED) è di proprietà di undici grandi banche dell'alta finanza ebraica, a cui fa sempre capo un governatore di origine ebraica come l'attuale Ben Shalom Bernanke e il suo predecessore Alan Greenspan.

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La lista delle banche private che controllano la Banca Centrale Europea (BCE)

Come si può notare dall'elenco che segue, la BCE è posseduta da altre banche private, che sono controllate a loro volta dagli stessi grandi casati di banchieri azionisti della FED, ovvero la banca centrale americana.

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Sai qual è la vera differenza tra me e te?
E' che io, sarei ben felice di sbagliarmi. Non sai quanto....

Tu invece, a differenza mia, sei disposto a fare carte false pur di avere ragione... [:o)]


Caro thethi il problema è purtroppo non ti sbagli [:(]











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MessaggioInviato: 03/11/2011, 17:12 
La Grecia rinuncia al referendum

Non ci rendiamo probabilmente conto delle pressioni e probabilmente delle minacce che in queste ore stanno arrivando ai greci... e c'è da scommettere che non ci stiano andando leggeri...


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MessaggioInviato: 03/11/2011, 17:44 
Crisi fari puntati il g20 cdm salva conti correnti e patrimoni
A Cannes G20 internazionale su Eurozona e paesi a rischio. Francia e Usa trovano un'intesa sulla tassa delle transazioni finanziarie finora osteggiata da Washington. Sul tavolo dei Grandi la consultazione referendaria proposta da Papandreou, il pericolo di contagio per paesi come Italia e Spagna, le misure da adottare per far fronte alla crisi dell'Eurozona.


E resta il nodo dell'Italia, a cui è stato chiesto di attuare "immediatamente" il pacchetto dei provvedimenti per la stabilizzazione di bilancio. Borse in altalena sul rischio di default della penisola greca, ma poi volano dopo il taglio a sorpresa dei tassi della Bce.

BOZZA G20: ITALIA IMPEGNATA IN RIDUZIONE DEBITO
L'Italia "è impegnata a raggiungere rapidamente una riduzione del debito sul Pil a partire dal 2012 ed al pareggio di bilancio entro il 2013". E' quanto si legge nella bozza del piano d'azione del summit del G20 di Cannes.

PIAZZA AFFARI VOLA
Torna a volare la Borsa di Milano, che si riavvicina ai massimi del primo pomeriggio con il Ftse Mib in rialzo del 3,45% a 15.800 punti e l'All Share a +3,19%. Milano, in scia al recupero di Wall Street, stacca le altre piazze europee grazie alla corsa di banche e industriali.

GRECIA PRONTA AD ABBANDONARE REFERENDUM
Il primo ministro greco Georges Papandreou si è detto pronto a ritirare il suo progetto di referendum, che ha seminato il panico in tutta la zona euro, per garantire il piano di salvataggio europeo. ''Anche se non si terrà il referendum, che non è mai stato fine a se stesso, accolgo con favore la posizione del partito dell'opposizione di destra'', che si è detto favorevole a ratificare in Parlamento l'accordo della zona euro del 27 ottobre, ha detto Papandreou al Consiglio dei Ministri, secondo quanto riferisce un comunicato.

LA BOZZA: ALLARME ECONOMIA, PIANO IN 6 PUNTI PER LA CRESCITA
''L'economia globale e' entrata in una nuova e difficile fase'' con una ''domanda globale che si e' indebolita, rischi di ribasso in crescita e calo della fiducia''. E' l'allarme del G20 contenuto nella bozza finale al vaglio dei Grandi in cui si illustra un ''piano in sei punti per rafforzare le basi della crescita''.

L'ITALIA SI IMPEGNA A RIDURRE IL DEBITO
L'Italia si impegna ''a raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013 e a una veloce riduzione del rapporto debito/Pil a partire dal 2012''. Lo si legge in una bozza del G20. L'obiettivo, ''sara' supportato dal rafforzamento delle regole di bilancio'' derivante ''sia dalla legislazione Ue che dal pareggio di bilancio in Costituzione''.

BCE ABBASSA TASSI ALL'1,25%
Il Consiglio direttivo della Bce presieduto per la prima volta da Mario Draghi ha deciso di abbassare i tassi al 1,25%. La Bce ha portato in calo anche il tasso marginale che passa dal 2,25% al 2.00% e quello sui depositi che scende dallo 0,75% allo 0.50%.

DRAGHI:"PROSPETTIVE INFLAZIONISTICHE IN CALO"
Le prospettive inflazionistiche dell'area euro sono in calo e potrebbero scendere sotto il 2% nel 2012. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Le prospettive di crescita dell'area euro - ha precisato Draghi - risentono di ''incertezza particolarmente alta'' e dei ''rischi al ribasso che si stanno intensificando''. ''Tutti i governi dell'area euro devono mostrare inflessibile determinazione a onorare pienamente la propria firma sovrana'',ha detto il presidente della Banca centrale europea esortando i governi a intraprendere misure aggiuntive ove necessario.

USA:"RISCHI MAGGIORI DA PAESI COME ITALIA E SPAGNA"
I maggiori rischi sul fronte della crisi in Europa riguardano Paesi come Italia e Spagna. Lo ha affermato Ben Rhodes, vice consigliere alla sicurezza nazionale del presidente Usa Barack Obama, per il quale dal G20 dovranno essere compiuti "passi chiari" per evitare il contagio ai Paesi più esposti e creare una "barriera antincendio".

PAPANDREOU ESCLUDE LE DIMISSIONI
Il premier greco Giorgio Papandreou esclude di dimettersi. Lo ha riferito la tv greca

GRECIA, SKYNEWS: CANCELLATO REFERENDUM
Fonti di SkyNews riportano che il referendum sul piano di salvataggio della Grecia e' stato cancellato.

BRUXELLES: IMPORTANTE CHE ITALIA RISPETTI I TEMPI
''E' molto importante che l'Italia applichi strettamente gli impegni presi con la lettera presentata'' ai vertici europei ed ai partner della Ue nel corso del summit di mercoledi' scorso e che lo faccia ''nei tempi indicati''. Lo ha detto Amadeu Altafaj, portavoce del vicepresidente della Commissione europea, Olli Rehn.

BERLUSCONI A PARTNER UE: PAREGGIO BILANCIO IN 2013
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha illustrato ai partner Ue i contenuti del maxiemendamento approvato ieri dal Consiglio dei ministri che introduce l'agenda europea inviata a Bruxelles ed ha ricordato la determinazione italiana al raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013. E' quanto riferiscono fonti governative, a margine del vertice di Cannes.

GRECIA, OK PAPANDREOU A GOVERNO TRANSIZIONE
Il premier greco Giorgio Papandreou e' pronto ad accettare la costituzione di un governo di transizione che porti il Paese ad elezioni anticipate. Lo hanno riferito fonti vicine al Consiglio dei ministri. Secondo le stesse fonti, Papandreou non si rechera' oggi dal presidente Papoulias ma aspettera' che si sia prima delineato il nuovo esecutivo di cui dovrebbe essere nominato a capo l'ex vice presidente della Banca centrale europea Lucas Papademos.

CDM NELLA NOTTE PRIMA DEL SUMMIT DI CANNES
Il consiglio dei Ministri ha approvato un emendamento alla legge di stabilita'. Nel documento, preferito dopo i dubbi espressi dal Quirinale, dovrebbero esserci solo misure che incidono sui saldi: quindi la Tremonti-Infrastrutture, le prime dismissioni di immobili, o lo 'snellimento delle procedure della P.A. Vengono smentiti, invece, il prelievo sui conti correnti, i condoni, la patrimoniale, l'aumento dell'eta' pensionabile e l'aumento dell'Iva al 23%.

Berlusconi si dovrà accontentare del maxi-emendamento al ddl stabilita' per dimostrare ai grandi del G20 che l'Italia sta gia' rispettando gli impegni assunti a Bruxelles. Il premier e alcuni ministri avrebbero voluto il via libera ad un decreto: il leghista Roberto Calderoli ha parlato di 'braghe calate' da parte del governo. Gelo fra il premier e il ministro Giulio Tremonti, favorevole al maxiemendamento e concorde con Napolitano, sulla inefficacia del dl.

Intanto, nel centrodestra continuano le fibrillazioni: dopo le ultime defezioni, rispunta la lettera dei frondisti in cercadi parlamentari che la firmino. Tanto che Angelino Alfano parla apertamente di ''congiura'' per strappare onorevoli pidiellini e arrivare ad un governo di transizione.



PIAZZA AFFARI PASSA IN RIALZO
La Borsa di Milano accelera dopo il taglio a sorpresa dei tassi Bce. L'indice Ftse Mib sale del 3,88%.(.

SPREAD BTP-BUND, E' RECORD
Sfonda la soglia dei 460 punti lo spread dei Btp italiani rispetto al bund tedesco. Il differenziale ha toccato quota 462 punti, con il titolo decennale che ha raggiunto un rendimento del 6,4%.

http://finanza.it.msn.com/famiglia/cris ... -patrimoni
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sono dell'idea ke ormai siamo in un sistema ke oserei definire dittatoriale,e'inconcepibile ke uno stato non possa indire un referendum,questa e' liberta'?,in effetti in grecia si sta pensando ad un governo di transizione,e guarda caso si pensa a nominare primo ministro,l'ex presidente della banca centrale europea, lucas papandemos,almeno secondo alcune agenzie,sarebbe un brutto segnale.

[:76] [:37] [:76] [:79]


Ultima modifica di ubatuba il 03/11/2011, 17:45, modificato 1 volta in totale.

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TTE, è inutile che provi a fare il furbo. Le banche nazionali tedesca e francese da sole fanno il 40% della BCE e queste sono pubbliche, di proprietà dello Stato. Vuoi che perda un altro paio d'ore a cercare per filo e per segno la situazione anche delle altre banche nazionali? Tu pensi: "siccome in Italia funziona che la banca nazionale è in mano alle banche private, allora è così dappertutto". Ma non è così.

Sulle carte false, beh, certo potrei sbagliarmi. Aspetto sempre le smentite, come sulla profezia sul crollo di wall street. Peccato che non arrivano mai: si svicola, e si punta su altro. Non è colpa mia se citi dati e informazioni a casaccio e non verificabili.


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Cita:
sezione 9 ha scritto:

TTE, è inutile che provi a fare il furbo. Le banche nazionali tedesca e francese da sole fanno il 40% della BCE e queste sono pubbliche, di proprietà dello Stato. Vuoi che perda un altro paio d'ore a cercare per filo e per segno la situazione anche delle altre banche nazionali? Tu pensi: "siccome in Italia funziona che la banca nazionale è in mano alle banche private, allora è così dappertutto". Ma non è così.


Oltre ad essere arrogante e NON informato, fai affermazioni senza conoscere l'argomento. Come ho detto giorni fa.. speriamo che anche i tuoi colleghi del PD(meno)L non siano cocciuti e NON INFORMATI come te.... perchè sarebbe davvero un disastro totale.

Non hai voglia di perdere due ore per cercare la risposta? Tranquillo.... io ho perso solo 5 minuti e ho trovato il testo che fa per te.




Maastricht e l'euro

Può l’Europa di Maastricht essere considerata un nuovo Stato unitario? O piuttosto essa è solo l’espressione di una “Superfinanza” che vuole controllare le economie dei popoli europei ed incrementare i suoi profitti? Non è forse vero che l’Unione europea e la moneta unica sono stati imposti agli italiani, quasi in sordina, da trattati sottoscritti da politici imbelli o corrotti e venduti, senza l’ombra di alcun dibattito e senza alcuna manifestazione di voto? Le risposte a queste domande ci rivelano come, attraverso il trattato di Maastricht, sia stato possibile trasferire, in modo subdolo, il potere sovrano dei popoli europei ad un’Entità virtuale, che decide per loro attraverso euroburocrati non eletti, liberi da controlli e responsabilità, scelti da poteri finanziari sovranazionali. Un trattato diretto a realizzare un governo europeo centralizzato, sul quale tali poteri possono più facilmente esercitare la loro egemonia e la loro pressione, lontano dal controllo elettorale dei popoli. Un mezzo per completare la trama (programmata in tre secoli di storia dai gruppi giudaico-massonici, che controllano la finanza mondiale e che guidano l’azione politica esplicata da governi corrotti di popoli ignari) tesa ad imporre, attraverso la globalizzazione della finanza, un Governo Mondiale, un Pensiero Unico, un Mercato Unico, una Moneta Unica. Fra gli effetti immediati, quello che maggiormente, al momento, influenza negativamente la vita dei popoli europei è la perdita della sovranità monetaria a favore della Banca Centrale Europea (una sorta di Federazione delle Banche centrali nazionali, avente natura meramente privatistica): una struttura politicamente irresponsabile, libera da vincoli e controlli, indipendente dai governi e dai parlamenti. A tale istituzione è stata devoluta la gestione della moneta e della politica monetaria, dalla quale dipendono le politiche fiscali ed economiche dei paesi dell’UE e per la quale sono richiesti vincoli di bilancio insostenibili, tagli sulle spese sociali, limitazioni ai diritti dei lavoratori. Una politica monetaria centralizzata la di cui imposizione accentua, sia le differenze esistenti all’interno dell’Unione - come quelle delle infrastrutture, delle legislazioni sul lavoro, dei sistemi pensionistici, dell’assistenza sociale, ecc. - sia gli scontri fra gli Stati, per la supremazia politica ed economica. La presunta unione delle economie per mezzo dell’Euro, totem innalzato per omologare il pensiero dei popoli europei e rafforzare il centralismo economico - a tutto vantaggio dei poteri forti – si sta rivelando non solo una truffa, ma anche un processo dannoso. Una truffa, perché destinata a produrre vantaggi soltanto per le grandi aziende, che usufruiranno di forme ambigue e mascherate di protezionismo, a danno delle piccole imprese, specie se agricole, alimentari ed artigianali. Un danno, perché i lavoratori subiranno il costo del calo occupazionale e i consumatori patiranno tutti gli svantaggi della globalizzazione. In presenza di tali prospettive - considerato che una moneta è non solo l’incarnazione di un’economia omogenea, ma anche l’espressione della fiducia riposta in chi la emette (uno Stato riconosciuto) - può l’euro, un’unità di conto imposta per conseguire i fini speculativi del trattato di Maastricht, essere considerata una moneta? La risposta non può essere che una: L’EURO NON E’ UNA VERA MONETA!

L’usura

Le Banche centrali nazionali aderenti all’Eurosistema - termine usato per designare la BCE e le BCN, aderenti al SEBC, che hanno adottato l’euro - su autorizzazione della BCE, prestano agli Stati ed alle Banche ordinarie (quindi all’intero sistema economico) la moneta (l’EURO) creata dal nulla (cioè senza una corrispondente copertura), richiedendo non solo il pagamento degli interessi, ma anche la restituzione del valore che l’EURO medesimo ha acquistato per effetto della sua circolazione (ricordiamo che i simboli monetari entrati in circolazione, al momento dell’emissione, non avevano alcun valore, essendo stati creati dal nulla). I simboli monetari, invero, hanno incorporato il loro valore nominale, il loro potere d’acquisto, soltanto quando i popoli ne hanno accettato la circolazione (peraltro, nel caso dell’Euro si dovrebbe parlare di “accettazione imposta” e non di libera autodeterminazione di volontà). In sostanza, si pratica l’USURA! Le vittime sono i cittadini che necessitano di finanziamenti e quindi le strutture economiche degli Stati. L’usuraio è l’EUROSISTEMA, che appare come una federazione di società per azioni le cui deliberazioni sono adottate dagli organi decisionali della BCE. Ad essa (cioè ad un “privato”, espressione di poteri finanziari sovranazionali) gli Stati membri hanno trasferito la propria sovranità monetaria e di conseguenza il controllo della politica economico-sociale delle nazioni. Va inoltre considerato che, dal punto di vista contabile, la BCE risulta debitrice della moneta emessa, per tutto il tempo della sua circolazione; rappresentando pertanto un debito, tale moneta viene inserita fra le poste passive. Allora, perché percepisce interessi su di essa, pur essendo un debitore? Gli interessi non devono essere corrisposti al creditore, cioè al proprietario? E se la BCE non è il creditore (proprietario) chi può assumere tale veste se non gli Stati e cioè i popoli? Ne consegue che la BCE, essendo debitrice della moneta emessa, ne trae un utile non giustificabile, perché i veri creditori, cioè i proprietari, sono i popoli europei. Se poi si voglia assumere che la BCE è proprietaria della moneta emessa, anche prima del momento in cui la pone in circolazione (assurdo logico ed etico, in base al quale il valore della moneta non sarebbe l’effetto di una convenzione, bensì l’espressione della volontà totalitaria imposta da una struttura privata, direttamente dipendente dai gruppi di potere della finanza sovranazionale) si deve anche convenire che la medesima commette un illecito contabile allorquando la pone in bilancio fra le poste passive. In sintesi, la Banca centrale nel mentre che iscrive al passivo del proprio bilancio i biglietti di banca emessi (anche se essi non rappresentano una perdita, perché la moneta, essendo l’unità di misura del valore dei beni, ha sempre e soltanto valore convenzionale, mai creditizio) addebita gli stessi, invece di accreditarli, ai popoli che, accettandoli, ne determinano il potere di acquisto. Un maledetto imbroglio che realizza un sistema usuraio, sia perché la Banca centrale, quando “presta” denaro, si arroga un diritto di proprietà, che non ha, su tutta la moneta circolante; sia perché i cittadini, da proprietari, diventano debitori della moneta che essi stessi creano. Da proprietari, e quindi creditori, a debitori: ecco l’Usura praticata dal sistema delle Banche centrali che, allorquando prestano, invece di accreditare, il danaro stampato, ne caricano il costo del 200%.

Anomalia del sistema

Il sistema monetario adottato, per volontà di una Superfinanza apolide, comporta che uno Stato (e quindi un popolo) per pagare gli interessi dovuti, è costretto a farsi prestare altro denaro, alimentando il debito pubblico ed impoverendo l’economia nazionale. L’anomalia del sistema sta nel fatto che, vivendo in regime di corso forzoso e quindi di inconvertibilità della moneta, non c’è alcuna ragione che possa giustificare la richiesta dello Stato, ad un istituto bancario, di un prestito oneroso di banconote (semplici supporti cartacei) create dal nulla e prive di ogni valore intrinseco. E’ un comportamento che serve soltanto a determinare il trasferimento della sovranità monetaria e del governo della politica monetaria, nelle mani di un’entità privata - lontana dai bisogni e dalle aspirazioni dei singoli cittadini - che persegue esclusivamente i suoi scopi di lucro.
Trattasi oltretutto di una politica monetaria attualmente sempre più indirizzata verso una provocata rarità della moneta in circolazione, che viene giustificata dallo spauracchio dell’inflazione: fenomeno peraltro possibile solo in un regime di piena occupazione dei fattori produttivi (il che oggi non si verifica). E se tendenze inflazionistiche sono rilevate o temute, la causa va ricercata nell’aumento della velocità di circolazione della moneta, artificiosamente provocata dagli spostamenti di danaro virtuale, in tempo reale, operati dal sistema bancario-finanziario. Avviene, infatti, che la “Superfinanza” mentre da un lato lucra, attraverso tali trasferimenti, la moneta reale che incamera dagli Stati, per i debiti che gli stessi sono costretti a contrarre con la Federazione delle Banche centrali (a causa della contrazione del medio circolante imposta) dall’altro, incrementa la velocità di circolazione di moneta virtuale, alimentando le tendenze inflazionistiche. Il che comporta, tornando al nostro paese (senza escludere che il fenomeno è esteso a tutti gli altri paesi, specie quelli c.d. in via di sviluppo o sottosviluppati) un debito pubblico superiore al reddito prodotto e un ammontare di interessi passivi superiore all’aumento annuo del reddito nazionale. La conseguenza è che lo Stato, strozzato da questa usura di un potere finanziario apolide, è impossibilitato a programmare e ad attuare serie ed autonome politiche economiche, fiscali e sociali.

Un potere assoluto

Il potere monetario della Banca centrale europea e di quelle nazionali annulla o rende inefficaci i poteri sovrani dei popoli aderenti al SEBEC e rende manifesto il disegno di attuare un sistema assolutista. Dove il potere assoluto non appartiene ad un Re o ad una Casta ben personificata ed individuata, contro i quali i popoli oppressi possono sollevarsi; appartiene, invece, ad un’Entità virtuale sovranazionale, espressione dell’azione continua e penetrante di non più tanto occulti poteri finanziari che, lentamente, ma progressivamente, stanno espropriando i popoli europei non solo dei loro poteri sovrani, ma soprattutto del loro diritto ad esistere.
Con l’istituzione dell’euro, il progetto assolutista è quasi completato. L’abdicazione della politica monetaria a favore della Banca centrale d’Italia, comportante la soggezione del potere politico a quello monetario, ha prodotto nel corso del tempo non pochi danni all’economia del paese. Basti pensare alla tempesta valutaria del settembre del 1992, quando l’allora Governatore (Ciampi?) bruciò 100.000 miliardi di lire (chissà se il fatto può essere correlato ad una certa crociera sul panfilo “Britannia” al largo di Civitavecchia, in quello stesso anno) senza dover rispondere ad alcuno delle proprie decisioni. La non controllabilità e la non responsabilità della Banca d’Italia, un ente privato comunque italiano, sono oggi prerogative di un ente privato sovranazionale, la BCE, priva di ogni riferimento con i popoli assoggettati al suo potere monetario ed i cui organi istituzionali sono autonomi ed indipendenti dagli organi rappresentativi degli Stati che formano il SEBEC.
L’art.105 del trattato di Maastricht, infatti, prevede che “la BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità.”, e l’art.107 aggiunge che “nell’esercizio dei poteri e nell’assolvimento dei compiti loro attribuiti… né la BCE, né una BCN, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai governi degli Stati membri, né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari, nonché i Governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell’assolvimento dei loro compiti.” Ancora, all’art.108 A.1, si legge che “ la decisione (della BCE, n.d.r.) è obbligatoria in tutti i suoi elementi per i destinatari da essa designati”. Un vero e proprio potere assoluto, in materia di politica monetaria, nelle mani della BCE che, giova ripetere, è un Ente privato sovranazionale, espressione del totalitarismo della grande finanza. Qualcuno si chiederà: ma norme di tale portata non sono in contrasto con i principi contenuti nella prima parte della costituzione italiana, specie con quello sancito dall’Art.1, dove si afferma che la sovranità appartiene al popolo? E quindi anche quella monetaria?
I camerieri dei banchieri, i nostri governanti, già hanno ricevuto l’ordine di provvedere alle opportune modifiche costituzionali, non solo per sanare il pregresso, ma anche per evitare l’insorgere di possibili conflitti d’ordine costituzionale. Un primo passo, abbastanza decisivo, già l’hanno fatto con la riforma costituzionale dell’art.117, della quale è stato pubblicizzato soltanto l’aspetto relativo alla c.d. devoluzione di poteri a regioni ed enti locali. E’ stato invece occultato l’altro aspetto, ben più importante, contenuto nell’articolo modificato, tendente a costituzionalizzare la perdita della sovranità monetaria da parte del popolo, laddove è stato fatto approvare, con l’inganno, che: “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto…dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.”
Sarà dovere di ogni buon cittadino, porre maggiore attenzione alle proposte di modifiche costituzionali che da ora in poi verranno avanzate e predisporre le azioni necessarie per la difesa dei poteri sovrani espropriati al popolo, davanti all’unico organo costituzionale che, al momento, non sembra abbia già un “padrone” e una divisa di “cameriere”: la Corte Costituzionale.

Tratto da: http://www.signoraggio.com/euroeusura.html
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Insomma, la BCE ha in mano l’economia europea, ma è un organo privato il cui interesse è giustamente quello dei soci, e non quello dei cittadini europei. Come hanno fatto gli Stati Europei a mettere il sangue della loro economia, il denaro, in mano a gente così spregiudicata? Quale alto tradimento è avvenuto? Chiedetelo ai politici che hanno permesso tutto questo!

Uno Stato o un’unione europea privata di potere monetario, non ha potere economico, quindi non ha autonomia né indipendenza. Può al massimo occuparsi di matrimoni tra omosessuali, di tagli alla spessa sociale, di complicare la burocrazia, di distruggere l’agricoltura, la scuola, le cultura, la ricerca scientifica, e di ricattare i cittadini, di spiarne le telefonate private, etc[/i]


Cita:
sezione 9 ha scritto:

Sulle carte false, beh, certo potrei sbagliarmi. Aspetto sempre le smentite, come sulla profezia sul crollo di wall street. Peccato che non arrivano mai: si svicola, e si punta su altro. Non è colpa mia se citi dati e informazioni a casaccio e non verificabili.


Ancora insisti con il teatrino? [:D]

Il crollo di Wall Street sarà inevitabile nel momento in cui ci sarà il crollo definitivo e catastrofico dell'euro. E' stato ritardato rispetto alla tabella di marcia con gli ultimi conigli tirati fuori dal cappello di Obama? Questo è poco importante... in quanto il prodotto non cambia di una virgola.

L'articolo del Dicembre 2009 che apre questo topic (e che nessuno ha mai scambiato per "La Bibbia"), ad un certo punto recita testualmente: "si prevede che milioni di persone reagiranno con violenza nei confronti dei loro governi e contro coloro che hanno rubato i loro soldi e il loro futuro".

Beh.... ci siamo arrivati.
Oppure non ti risulta neanche questo?

Sai chi ha detto questa frase nel 2009? L'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Dominique Strauss-Kahn. Un Bilderberg....un Bilderberg come Draghi o come Monti.




Indignados, la protesta diventa planetaria

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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 31734.html

Da Wall Street, cuore della finanza mondiale, fino al resto del pianeta. E' ormai globale la protesta degli Indignados, declinata in differenti connotazioni a seconda dei Paesi ma legata dal filo rosso della contestazione alle corporazioni, alle speculazioni finanziarie, alle banche, alla corruzione, alle lobby politico-economiche.

''Siamo il 99 per cento'', e' lo slogan piu' urlato dai manifestanti statunitensi, ripetuto oltreoceano anche dagli studenti italiani. ''Siamo quelli che combattono l'avidita' dell'1 per cento che ha tutto''. La protesta americana si rifa' alla Primavera Araba e agli Indignados spagnoli e cileni, come e' scritto sugli stessi blog del movimento Occupy Wall Street. Dal 17 settembre (giorno in cui gruppi sparuti di manifestanti si sono accampati a Wall Street), la protesta si e' diffusa a macchia d'olio di citta' in citta', coinvolgendo non solo i giovani, e poi via via varcando i confini Usa.

Occupy Wall Street e' un movimento senza leader, organizzato con il sistema delle assemblee, di cui fa parte gente di tutte le razze, di tutti i generi e di tutti gli orientamenti politici. L'unica cosa che i dimostranti hanno in comune e' l'essere parte di quel ''99 per cento''. I messaggi viaggiano attraverso la rete, soprattutto attraverso i blog e i social network, Facebook e Twitter, come del resto accade anche in Europa e in Italia stessa.

Dopo un paio di settimane il movimento e' arrivato in Europa, o meglio e' tornato (visto che i primi fermenti sono nati proprio in Spagna) con marce e accampamenti a Bruxelles e con cortei anche in Italia. A scendere in piazza sono soprattutto studenti, giovani precari, ma anche altri 'Indignati', di ogni eta'.

In Spagna, in Cile, in Israele la ribellione e' gia' scattata da mesi: anche qui i giovani sono scesi in piazza, accampandosi e urlando il proprio dissenso, verso ''un sistema che non consente futuro'', per tentare un cambiamento profondo della societa'. In realta' questo fermento e' nato a Madrid, dove migliaia di giovani hanno occupato piu' volte e per piu' giorni Puerta del Sol, la piazza del 'km 0' di Spagna. Da Madrid il movimento si e' quindi diffuso in altre citta' spagnole. Anche in Cile si lotta: i giovani chiedono piu' certezze per il futuro.

La protesta e' approdata poi in Israele a luglio, quando Tel Aviv e' stata occupata da dimostranti che chiedevano una maggiore giustizia sociale. L'indignazione ha attraversato l'Atlantico e a settembre e' arrivata negli Stati Uniti. Dapprima a New York, con la protesta di Wall Street e poi a Washington, dove i manifestanti hanno marciato vicino alla Casa Bianca. Quindi a Los Angeles, Chicago, Seattle e cosi' via.

Sul movimento e' intervenuto anche il presidente Barack Obama per dire che "chi contesta dà voce alla frustrazione del Paese" per una crisi economica e occupazionale frutto della crisi finanziaria. Infine sono scesi in piazza anche gli Indignados cinesi, ottenendo l'appoggio delle autorità locali in una protesta che pero' ha connotati del tutto diversi, se non opposti: la rabbia verso l'Occidente e gli Stati Uniti.



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MessaggioInviato: 04/11/2011, 11:00 
La cosa bella è che nessun TG riporta mai notizia degli arresti, degli scontri e dei feriti in USA per le manifestazioni di OWS.
Qualche giorno fa le forze dell'ordine hanno anche sparato alla testa di un reduce dall'Iraq che manifestava a Oakland.

Evidentemente siamo troppo Obamacentrici e a sovranità limitata per parlar male del padrone.

PS.
TTE secondo me vi state beccando per nulla... sezione9 ha fatto notare che alcuni membri della BCE sono di fatto entità espressione - pur se indipendenti - statali dei vari stati. Non so se abbia molto senso e soprattutto se cambi nulla, tirare fuori il discorso privato-pubblico... tanto a capo di quelle istituzioni girano comunque gli stessi personaggi, alla fine credo che cambi poco il discorso privato-pubblico. Più che altro c'è un problema di rappresentatività, di controllo e di giurisdizione.


Ultima modifica di iLGambero il 04/11/2011, 11:01, modificato 1 volta in totale.

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Allarme Italia: dal Fmi pronta una linea di credito da 44 miliardi

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http://www.wallstreetitalia.com/article ... iardi.aspx

Qualcuno si divertirà pure a collezionare le celebri gaffes. Ma dopo diciassette anni di vertici internazionali, Silvio Berlusconi conosce le liturgie forse meglio di qualunque altro leader: non è tipo da dimenticarsi di ringraziare qualcuno con cui intenda restare in buoni rapporti. Eppure quando ieri alla colazione dei leader del G20 a Cannes il premier è passato alle formule di cortesia, più d'uno in sala ha drizzato le antenne. Perché Berlusconi ha ringraziato il Fondo monetario internazionale, guidato da Christine Lagarde.

Possibile? Formalmente l'Fmi non ha (ancora) fatto niente per l'Italia, ma la giornata di ieri sull'asse fra Roma e l'organismo di Washington è stata lunga e sofferta. Poco importa: il premier ha espresso riconoscenza alla signora Lagarde «per l'aiuto offerto». E stavolta la spiegazione di tutta questa cortesia non va cercata solo nella padronanza dei riti da vertice del veterano Berlusconi. Dev'esserci qualcos'altro, di più concreto.

Anzi c'è qualcos'altro: la possibilità, prospettata ieri al presidente del Consiglio, di accedere in tempi brevi a una linea di credito del Fmi da 44 miliardi di euro. L'Italia dopo varie riflessioni avrebbe declinato, almeno in parte. A fine giornata, molto tardi, l'accordo che stava emergendo era un compromesso: il governo di Roma non ha richiesto alcun sostegno finanziario al Fondo monetario, ma avrebbe accettato una «sorveglianza rafforzata» che i tecnici di Lagarde chiamano «monitoring and reporting».

Quest'ultimo è il primo gradino dei passaggi del Fmi quando un Paese entra nei suoi programmi di assistenza. Tutto, o molto, dev'essere iniziato ieri mattina a Cannes quando Berlusconi si è chiuso in una stanza con Lagarde, i leader di Francia e Germania Nicolas Sarkozy e Angela Merkel e i leader comunitari Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso. Con il premier c'era anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. E lì che le pressioni sulla delegazione italiana devono essere salite, anche se nel gruppo arrivato da Roma nessuno è rimasto poi troppo sorpreso.

Tutti sanno infatti che il Fondo monetario internazionale dispone di uno «strumento» che i tecnici di Washington chiamano «precautionary credit line», linea di credito precauzionale. Si tratta di una somma che, «a prevenzione di una crisi», l'Fmi mette a disposizione di un Paese che presenta delle «vulnerabilità»: a priori il governo interessato può benissimo non toccare quel denaro, ma i soldi stanno lì pronti in qualunque momento in caso di bisogno.

Questa linea di credito può arrivare a cinque volte la quota di un Paese presso l'Fmi stesso per i primi mesi, poi può salire fino a dieci volte la quota se c'è «progresso soddisfacente nel ridurre le vulnerabilità». Sulla base di questi calcoli Christine Lagarde ha messo a disposizione dell'Italia 44 miliardi di euro subito e potenzialmente il doppio tra un anno, tutti crediti rinnovabili per un biennio. In contropartita il Fondo vorrebbe verificare che il Paese stia affrontando sul serio le proprie «vulnerabilità»: le riforme che l'Italia ha sempre rinviato, quelle di cui parla l'ormai lungo carteggio scambiato negli ultimi mesi sul triangolo Roma-Francoforte-Bruxelles.

Le discussioni si sono svolte su vari aspetti. Fatto sta che ieri nel primo pomeriggio il portavoce del Fmi, David Hawley, ha dichiarato che presso l'organismo di Washington «non c'è nessuna richiesta di finanziamento da parte dell'Italia». E infatti presto per concludere che l'Italia e l'Fmi si metteranno d'accordo sulla linea di credito. Roma non ci sta, anche perché una richiesta formale di aiuto di questo tipo sarebbe un evento tristemente storico: è dai tempi del primo choc petrolifero che l'Italia non deve presentarsi al Fondo in cerca di un prestito per poter andare avanti.

Quelli erano altri tempi, ma anche adesso i negoziatori italiani hanno dovuto prendere l'offerta di Christine Lagarde estremamente sul serio. Da principio, ieri alcuni avevano persino interpretato il ringraziamento pubblico di Berlusconi all'Fmi come un assenso a muovere il passo formale di chiedere sostegno. Il Tesoro infatti potrebbe ormai non avere molte altre possibilità di sostegno: disporre di quella linea di credito subito, per il governo, significherebbe non dover affrontare ciascuna delle prossime aste di collocamento dei Btp con l'ansia di un flop.

Il 14 novembre l'Italia deve collocare oltre dieci miliardi di titoli fra scadenze a cinque e a dieci anni, ma nelle condizioni attuali ha di fatto perso accesso al mercato. Nel primo trimestre dell'anno prossimo poi l'Italia dovrà rinnovare circa 91 miliardi di euro solo di Btp in scadenza. Molto operatori ripetono che gli unici acquisti di carta italiana in queste ore vengono esclusivamente dalla Bce. Un'ulteriore rete di sicurezza, oltre quella del sistema europeo di salvataggi e agli acquisti della Banca centrale europea, potrebbe rivelarsi preziosa.

Ma l'aiuto del Fondo non è gratis in termini politici: al contrario, hanno concluso alcune delle maggiori autorità in Italia, esso porterebbe con sé un costo elevato. I Paesi che devono chiedere soccorso all'Fmi, anche nella forma «leggera» di una linea precauzionale, subiscono un marchio che viene considerato un'umiliazione internazionale. Inoltre, il governo dovrebbe finire per rendere conto in modo vincolante a un numero crescente di istituzioni esterne al Paese: al Consiglio europeo per gli eventuali aiuti del fondo salvataggi, alla Bce per gli interventi sui Btp, e infine a Lagarde per la linea di credito da 44 miliardi. Troppi arbitri, troppo alto il prezzo politico delle difficoltà sul debito. Davanti alle pressioni esercitate a Cannes, il compromesso di ieri prevede dunque solo una «sorveglianza rafforzata» dell'Fmi: essa stessa un ingranaggio piuttosto stringente. Per il futuro si vedrà, in base alla capacità del Paese di reagire all'emergenza e di finanziarsi sul mercato.



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MessaggioInviato: 04/11/2011, 12:39 
Ah, beh, certo: sarebbe come cercare un giudizio sul capitalismo e andare a cercare in Marx. Io non ho cercato articoli che presentano scelte (giuste o sbagliate non conta) di natura ideale, perchè sennò, sai che facile... Io mi sono messo a cercare i dati fondamentali, leggi e regolamenti, a partire dai quali farsi un'idea. Tu invece, partendo dalla tua idea, porti SOLO le prove che ti fanno comodo, quelle, cioè, allineate al tuo modo di vedere le cose. Ripeto ciò che ho detto: mentre la Banca d'Italia è in mano (al 95%) a banche private, altre banche europee (come quella Tedesca e quella Francese) sono per legge DI STATO. E la BCE è quindi partecipata sì da banche private, ma in misura minoritaria. Se si tratta di riportare solo opinioni espresse da qualcun altro, e non dati di fatto, allora mi devi spiegare perchè un sito palesemente ideologizzato (e non lo ritengo necessariamente una cosa negativa, anzi) sia attendibile mentre altri siti (sempre schierati e di parte, ma di idee contrarie) invece siano inattendibili.

Quanto alla violenza di "milioni" di persone, caspita, guarda che il testo iniziale parlava di guerre civili, non di proteste e manifestazioni. Dire poi che la crisi finale è stata solo rinviata (ammettendo di fatto che la predizione è stata sbagliata) per intervento, boh, di chissà chi (degli stessi che quella crisi la vogliono?), significa fare pari pari il solito discorso apocalittico: il giorno X ci sarà la catastrofe, la catastrofe come sempre non avviene, e allora via di scuse, rinvii e dopo un po' nuove date e nuove apocalissi...

Ridico anche un'altro concetto: parlare sempre di complotti aiuta molto la fantasia ma distrae dal vero problema nostro. Dato che il sistema è già fallito (non è vero che sta fallendo, è già morto), invece di cercare di dimostrare l'indimostrabile (vero o falso che sia, il complotto, o cospirazione, per essere tale, non deve essere dimostrabile), dovremmo cominciare a farci domande sul dopo. Ma non pensando a cosa farebbero "loro", perchè è ovvio che se si pensa che ci sia una élite (comunque pensata) questo gruppo di potere voglia continuare a conservare i privilegi, ma cosa vogliamo fare NOI. Qua, finora, si sono dette poche cose: morte dell'euro e dell'Europa, ritorno alla sovranità nazionale e monetaria... E poi? Invece di sputare in faccia al nemico, io comincerei seriamente a preoccuparmi del vuoto ideale della protesta (di tutta la protesta, da quella di piazza a quella "singola"). In altre parole, qua (a tutti i livelli) non c'è nessuno che abbia idea di cosa costruire in alternativa al cadavere che ci sta soffocando.

Poi, che si parli di FMI... Sono decenni che la sinistra. Fate attenzione a non farvi fregare dai luccichii dei nuovi manifestanti, che nuovi non sono, e che l'unica cosa che sanno fare è riprendere (in maniera "sgrammaticata" vecchi slogan di epoche passate).

Come quello slogan ("noi siamo il 99%) che puoi trovare già in Marx, Engels, Lenin... Se "noi" siamo il 99% e "loro" l'1%, allora la "dittatura" del 99% non è più tale. Ok. Ma COSA vogliono fare quel 99%? E' questo il dramma colossale: il mondo come ce lo hanno inculcato è FINITO e non c'è NULLA che possa essere usato in alternativa. E non basta dire che "siamo il 99%" per cambiare le cose, nè basta la "tobin tax"...


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