alcar ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
Genio i dati del codacons sono estrapolati dai report dell'ISS ma hai il vizietto di non leggere quello che si scrive e rispondi per preconcetti
A parte la cafonaggine che stai dimostrando, vedo che non sei nemmeno in grado di leggere i documenti che segnali.
Giusto per correttezza di informazione, in modo che tutti possano farsi un'idea.
Dal documento da TE SEGNALATO, e mi limito alla premessa, già più che sufficiente:
Influenza: epidemie di equivoci (o peggio)
di Fabio Franchi (Dirigente Medico ospedaliero, specializzato in “Malattie Infettive” ed “Igiene e Medicina Preventiva”)
Livio Giuliani (già Dirigente di Ricerca del Servizio Sanitario Nazionale)
Premessa e Sommario
Con cadenza regolare, le Autorità Sanitarie ri-presentano l'epidemia
influenzale agli organi di informazione con toni allarmistici. Nel passato
hanno effettuato persino previsioni di flagelli imminenti, come quello della
pandemia aviaria e poi di quella suina, e che puntualmente non si sono
materializzati. Nel corso degli ultimi anni i dati forniti al pubblico sono
rimasti sempre molto preoccupanti. Gli ultimi in ordine di tempo riguardano
le 5 milioni di malattie influenzali e soprattutto gli “almeno 18000 morti”
nell'inverno tra il 2016 2017. La soluzione auspicata e fortemente
promossa dalle Autorità Sanitarie italiane è la vaccinazione a fasce sempre
più ampie di popolazione.
È opportuno cercare di capire come vengono ricavate tali cifre e quali limiti
abbia la profilassi proposta. La tesi proposta è che le cifre fornite al pubblico
non corrispondano alla realtà e siano da inquadrarsi più come propaganda
pubblicitaria, studiata per sfruttare a proprio vantaggio quattro “equivoci”
ad effetto. Il primo di essi riguarda la parola “influenza”, impropriamente
usata per designare tutte le “sindromi influenzali”, mentre ne costituisce
solo una piccola parte. Ciò significa che il numero delle vere “influenze” è
molto minore di quello pubblicizzato. Il secondo equivoco riguarda i dati sulla
mortalità (da “influenza”). Alle poche decine di casi annuali, registrati su
documenti del ISS (Istituto Superiore di Sanità), vengono aggiunte migliaia e
migliaia di decessi indiretti da complicazioni, con stime avulse dalla realtà. Il
terzo equivoco riguarda l'efficacia del vaccino il quale ha una ben modesta
efficacia sul campo ed ancora più modesta in persone anziane. Laddove il
dato viene controllato, si ammalano quasi in egual misura vaccinati e non
vaccinati. Nel passato, negli USA, l'aumento della copertura vaccinale si è
associato ad un progressivo aumento della mortalità invernale, invece che
ad una sua diminuzione. Il quarto equivoco riguarda il fatto che il vaccino
offra protezione contro nuovi virus. Invece in esso sono rappresentati ceppi
circolanti già due anni prima o più.
Il resto poi spiega anche nei dettagli il metodo.
Bene ci sei arrivato, bastava un piccolo sforzo per cogliere il punto.
Quindi cosa ne deduci? I dati di ora invece sono forniti come? Questi sono giusti e quelli pompati? Viceversa? Sono giusti quelli che convengono? Sono cretini i tedeschi che contano i morti effettivamente per il covid o siamo geni noi che li contiamo tutti? Forse noi abbiamo poi interesse affiche l'epidemia sembri la peste bubboica? Queste domande bisogna farsi perché non torna nulla.