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17/09/2014, 18:39

MaxpoweR ha scritto:

Io sono convinto che ci sia qualcosa nell'aria che rende le persone imbecilli



Sì, le trasmissioni via etere... [:o)]

18/09/2014, 12:19

Oltre la Scozia, il «patchwork» degli indipendentisti europei

Il caso catalano e i sogni dei popoli che vorrebbero autodeterminazione e maggiore autonomia. E che commentano con attenzione il caso di Glasgow

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http://www.corriere.it/esteri/14_settem ... 3d5f.shtml
Ultima modifica di Atlanticus81 il 18/09/2014, 12:22, modificato 1 volta in totale.

18/09/2014, 13:16

Europa: lo spezzatino delle Nazioni...

18/09/2014, 13:26

E' sempre stata cosi l'europa. Ha avuto una storia tale da formare miriadi di micro culture del tutto autonome, si era raggiunto un equilibrio abbastanza stabile finché l'europa e la sua omologazione forzata ha riacceso le forze centrifughe. Era inevitabile che un accorpamento forzoso di tutte queste diverse realtà avrebbe causato problemi e ne causerà sempre di più come è ovvio che sia.

18/09/2014, 13:30

Aztlan ha scritto:

Europa: lo spezzatino delle Nazioni...

..tutto questo capito nel momento del declino di chi deteneva la guida del sistema,e' un fatto storico,se non ci saranno capacita' di sacrificio e innovazione x non crollare,l'europa si avvia sulla strada della fine dell'impero di roma [;)]

18/09/2014, 13:53

Solo che quello di Roma durò qualche secolo... la UE solo qualche decennio.

Ergo ci vorrà qualche decennio di "secoli bui" prima di assistere a un nuovo "Rinascimento"?

[8] [?]

18/09/2014, 13:59

Sono i nostri tempi "i secoli bui" -_-

18/09/2014, 14:07

Mh no... i nostri sono i tempi della "caduta" del $acro Imp€uro

[;)]

Ovvero, dobbiamo considerare il fatto che l'istante subito dopo la caduta non è che saranno rose e fiori per tutti.

Guardiamo alla storia dell'URSS... dopo la caduta dell'Unione Sovietica all'inizio è stato ben difficile.

Solo ora si può parlare di "Rinascimento" per loro...
Ultima modifica di Atlanticus81 il 18/09/2014, 14:09, modificato 1 volta in totale.

18/09/2014, 16:37

Per forza! già non avevano niente ..! [;)]

18/09/2014, 17:15

Atlanticus81 ha scritto:

Oltre la Scozia, il «patchwork» degli indipendentisti europei

Il caso catalano e i sogni dei popoli che vorrebbero autodeterminazione e maggiore autonomia. E che commentano con attenzione il caso di Glasgow

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http://www.corriere.it/esteri/14_settem ... 3d5f.shtml



18/09/2014, 19:40

Atlanticus81 ha scritto:

Solo che quello di Roma durò qualche secolo... la UE solo qualche decennio.

Ergo ci vorrà qualche decennio di "secoli bui" prima di assistere a un nuovo "Rinascimento"?

[8] [?]


hai pienamente ragione,ma piuttosto che continuare con questo andazzo,meglio crollare ora,magari qualke briciolo di sopravvivenza potrebbe rimanere [;)]

18/09/2014, 19:52

.. ognuno se raccatta i "cocci" sua! [^]

18/09/2014, 21:54

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Ora l'Ue teme il "contagio scozzese"

Bruxelles è in attesa fremente dell'esito del referendum: se vince il "sì" sarà effetto domino?

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BRUXELLES - Quello che non è riuscito al quasi default della Grecia e alla peggiore crisi economica dalla II Guerra Mondiale, potrebbe riuscire alla piccola Scozia: far esplodere l'Europa, almeno nella forma che conosciamo oggi. Con la vittoria del 'sì', per la prima volta nella storia l'Unione perderebbe un pezzo, aprendo una breccia per tutte le altre regioni europee che ambiscono all'indipendenza.

E presto Catalogna, Fiandre o anche il Veneto potrebbero seguire l'esempio scozzese, modificando non solo la geografia ma anche l'assetto istituzionale dell'Ue, che si troverebbe all'improvviso con diversi "Paesi non-Ue" all'interno dei suoi stessi confini. Perché, nonostante Bruxelles eviti ogni commento prima dell'esito del voto, una cosa l'ha detta chiaramente: se un territorio si separa da uno Stato Ue per diventare indipendente, i Trattati e tutte le regole europee non si applicano più.

Il referendum sull'indipendenza della Scozia "può decidere il futuro del Regno Unito, ma anche quello dell'Europa", perché "se il progetto europeo si diluisce, la via è aperta, e la vediamo già intrapresa, agli egoismi, ai populismi, ai separatismi", ha avvertito il presidente francese Francois Hollande, descrivendo la paura che in queste ore agita molti Governi europei. Timore che avvertono anche le istituzioni di Bruxelles, costrette al silenzio stampa per rispetto della sovranità degli Stati, ma al lavoro frenetico per prepararsi al nuovo scenario se la Scozia dovesse strappare l'indipendenza. L'Europa entrerebbe in 'terra incognità e nessuno sa davvero immaginarne tutte le conseguenze. Sarebbe la prima volta che uno Stato europeo perde un territorio e la prima volta che un territorio esce dalla Ue. Di certo - spiegano fonti europee - nell'immediato non cambierebbe niente. Edimburgo dovrebbe prima dialogare con Londra, poi Londra dovrebbe interloquire con Bruxelles, chiedendole di chiarire il nuovo status legale della Scozia indipendente. A quel punto i servizi legali della Ue dovrebbero spiegare che, in quanto Paese extra-Ue, perde tutti i diritti e doveri degli Stati Ue (quindi anche quello di parola, per questo solo Londra potrebbe richiedere il parere legale a Bruxelles).

Se volesse tornare nel club dei 28, dovrebbe aprire un negoziato di adesione 'ad hoc', consapevole che però, almeno per i prossimi cinque anni, il neopresidente della Commissione Juncker ha chiuso la porta ad ogni nuovo ingresso. E anche se partisse il negoziato, che dovrebbe essere approvato dai 28 Stati Ue all'unanimità, sarebbe comunque frenato da chi, come la Spagna, deve arginare i separatisti di casa sua. Il premier Mariano Rajoy ha detto chiaramente che non faciliterebbe in alcun modo il cammino della Scozia in Europa. Madrid non ha mai riconosciuto nemmeno il Kosovo, proprio per non legittimare le spinte indipendentiste. Contro Edimburgo si schiererebbero anche il Belgio, sempre sull'orlo della scissione, e Cipro, che non vuole precedenti in grado di spianare la strada a Cipro Nord, ancora sotto influenza turca.

Anche il Parlamento europeo (Ppe, socialisti, liberali e conservatori), è schierato per il "no". Tutto il fronte euroscettico è invece indipendentista, e Matteo Salvini, segretario della Lega ed eurodeputato, è anche volato ad Edimburgo.

[align=right]Source: CdT.ch - Mondo - Ora l'Ue teme il "contagio scozzese" [/align]

18/09/2014, 22:00

MaxpoweR ha scritto:

E' sempre stata cosi l'europa. Ha avuto una storia tale da formare miriadi di micro culture del tutto autonome, si era raggiunto un equilibrio abbastanza stabile finché l'europa e la sua omologazione forzata ha riacceso le forze centrifughe. Era inevitabile che un accorpamento forzoso di tutte queste diverse realtà avrebbe causato problemi e ne causerà sempre di più come è ovvio che sia.



La frammentazione ha un potenziale infinito, dopo le regioni si possono scindere le città e pure al loro interno, tornando al medioevo. Non ha senso cominciare a scindersi.


Non è questo il rischio in questo caso, ma si stanno comunque buttando nel cesso secoli di costruzione degli Stati Nazione,

e tutto per soddisfare l' esigenza di autosostentamento dell' Unione Europea, che è l' unica a guadagnarci - si parla già di ingresso della Scozia nell' Euro,
e pure il resto d' Inghilterra se la sterlina continua a calare potrebbe ripensarci.


Guarda caso non appena si parlava di uscita del Regno Unito dall' Unione Europea ora salta fuori questo evento che potrebbe riportarne parte all' interno,
o addirittura ribaltare le intenzioni di voto dei cittadini inglesi nel prossimo referendum sulla permanenza nell' Unione, causa problemi economici.


Come al solito si usa l' economia come arma per piegare i popoli, distruggendo le Nazioni.

La sterlina è in calo e se la cosa dovesse diventare grave l' euro potrebbe sembrare agli inglesi l' unica alternativa, dopo più di un decennio di rifiuto.

E dopo l' immigrazione selvaggia, ora si parla di un' ondata di referendum secessionisti in tutta Europa.


Bene ha fatto a questo punto il governo inglese a negare la sterlina ad una possibile Scozia indipendente.

Speriamo che questo faccia ragionare gli scozzesi e che siano al corrente di come sono messi ora i Paesi che hanno deciso di entrare nell' euro.

Persino i Paesi dell' est ora rimandano l' ingresso. E infatti la maggior parte degli scozzesi è contraria all' euro. Ma senza la sterlina...


E' una mossa senza senso, dettata da istinti che vanno contro il loro stesso interesse al benessere.


All' Europa tutto questo comodo, perchè l' unico ostacolo alla cessione di sovranità è l' identità nazionale.

Con la fine delle Nazioni europee come le conoscevamo e la nascita di nuovi Stati dall' identità ancora da costruire il processo di assimilazione verrebbe accelerato.


Naturalmente non lo possono dire a voce alta e ufficialmente si dicono preoccupati,
ma la loro malafede è evidente quando dicono che se vince il Sì si apre la prospettiva di analoghe iniziative negli altri Paesi:

infatti in primo luogo la decisione spetta unicamente ai singoli Paesi, e in secundis fa specie come la loro intenzione di promuovere simili iniziative sia legata all' esito di questa,

come a dire scommettono solo sul sicuro, altrimenti poi chi li sente i vari governi...


Io ho un mio personale metodo per sapere per cosa fare il tifo nel dubbio, ed è di guardare a quello che propagano i media ufficiali e scegliere il contrario. Non aggiungo altro...

18/09/2014, 22:02

Quindi un modo per uscire dall'euro c'è...

Basta spezzettarsi e quindi basterebbe dichiarare l'indipendenza o la secessione della penisola dal comune di roma il quale rimarrebbe ITALIA ed il resto della penisola no...
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