09/01/2013, 16:38
Ufologo 555 ha scritto:
Bèh, se era nuvolo ...
Comunque un vecchio "lupo di .... cielo" non sarebbe mai entrato in un cumulo!
Poi, chi dice che era nero, chi dice che fosse bel tempo, chi entrato in una nube ...solitaria ...Insomma, come al solito, non conosciamo le precise circostanze!
09/01/2013, 16:55
09/01/2013, 18:18
In questo caso prima o poi l'aereo si dovrebbe trovare,basta insistere nelle ricerche.Ufologo 555 ha scritto:
Quelle correnti sono a altissima quota, dai 10 mila metri in sù, normalmente.
Invece stavo pensando ad un'altra cosa: se avesse avuto qualche problema tecnico, a parte che avrebbe dato l'allarme, avrebbe di certo tentato un ammaraggio; nel qual caso sarebbe poi affondato (sempre senza inviare messaggi di soccorso) intero, quindi NIENTE ROTTAMI!
09/01/2013, 18:48
Thethirdeye ha scritto:gio67 ha scritto:Thalita ha scritto:
Nel link che riporto sotto c'è scritto che negli ultimi 15 anni in quella zona sono scomparsi 57 aerei:
http://video.repubblica.it/dossier/il-m ... 391/113795
interessante
57 aerei sono veramente troppi per incolpare i narcos.
pare che i dirottamenti siano all'ordine del giorno
57 aerei sono davvero tanti... e la teoria dei Narcos e dei dirottamenti all'ordine del giorno fa davvero sorridere. Non riesco infatti a capire perchè mai dietro il clamoroso giro d'affari che è gestito dai narcos di Colombia e il Venezuela, non debbano esserci aerei privati di quella stazza e piloti di fiducia per farli volare. Perchè mai dovrebbero rubarli? Perchè uccidere o far sparire le persone che ci sono dentro? Perchè attirare l'attenzione del mondo? Per un furto di galline? Ma dai...
Curioso piuttosto il fatto che per l'aereo caduto il 4 Gennaio 2008 ci siano voluti (solo per mettere insieme i fondi e per avviare le ricerche) la bellezza di 5 anni. Mentre invece - nel caso odierno che ha visto Missoni coinvolto - si siano mossi cristi e madonne senza battere ciglio......
CARACAS - C'è anche un esperto che ha diretto le ricerche durante l'emergenza della nave Concordia nel pool in partenza per Caracas per coadiuvare gli interventi dopo la scomparsa di Vittorio Missioni, la moglie e due amici, mentre erano in volo, venerdì scorso, sulla tratta Los Roques-Caracas. Si tratta del comandante dei pompieri di Nuoro Fabio Cuzzocrea, che ha diretto i nuclei dei sommozzatori nei drammatici giorni dell'incidente della Concordia. A Caracas andranno inoltre l'ammiraglio Giovanni Vitaloni - che seguirà anche la missione in partenza a fine mese per la ricerca dell'aereo scomparso nel 2008 - il vice direttore centrale delle emergenze dei vigili del fuoco Roberto Lupica, e l'esperto dell'Agenzia nazionale per la sicurezza al volo Mario Colavita. L'obiettivo del team, che dovrebbe rientrare in Italia all'inizio della settimana prossima, è quello di fornire supporto all'ambasciata italiana a Caracas e prendere contatto con gli esperti della protezione civile venezuelana e con le autorità locali che si stanno occupando delle ricerche.
Continua>>> http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 29089.html
Della serie.... che cosa fa il denaro... eh?
Tornando alle anomalie: 3000 litri di carburante, in quel mare cristallino, lasciano dei segni tangibili a pelo d'acqua. Perchè non una macchia è stata avvistata in zona? E perchè nessuna macchia o rottame neanche in alcuni dei casi precedenti?
Altra domanda: il cadavere rinvenuto nel caso del 4 Gennaio 2008, si dice sia stato identificato frettolosamente da un cugino (rotfl) SENZA neanche fare alcuna analisi del DNA. Come mai? L'unico elemento in grado di dare la certezza che quell'uomo fosse proprio il pilota (anche perchè il volto era completamente sfigurato dall'acqua) sarebbe stato un tatuaggio presente sul braccio sinistro. Peccato però che quel corpo, fosse privo proprio del braccio sinistro...
Ma cos'è... un film?
09/01/2013, 18:49
bleffort ha scritto:In questo caso prima o poi l'aereo si dovrebbe trovare,basta insistere nelle ricerche.Ufologo 555 ha scritto:
Quelle correnti sono a altissima quota, dai 10 mila metri in sù, normalmente.
Invece stavo pensando ad un'altra cosa: se avesse avuto qualche problema tecnico, a parte che avrebbe dato l'allarme, avrebbe di certo tentato un ammaraggio; nel qual caso sarebbe poi affondato (sempre senza inviare messaggi di soccorso) intero, quindi NIENTE ROTTAMI!
09/01/2013, 19:14
09/01/2013, 19:20
Ufologo 555 ha scritto:
Comunque, visti i soldi dei passegggeri ....
09/01/2013, 19:25
09/01/2013, 19:42
In data 20 febbraio ho ricevuto questa lettera dal sig. M. , Maresciallo dei Carabinieri, intitolata: "VIVI PER MIRACOLO". Dopo alcune verifiche sulla sua identità, come promessogli pubblico questo suo scritto, che chiunque prima di andare a Los Roques e dintorni dovrebbe leggere. Ovviamente mi sono posto il problema del danno che ne scaturisce, nonostante la tragedia del 2008 parli da sola, nei confronti di una località turistica che della sua fama fa il suo sostentamento. Prestamente ho deciso di andare avanti. Non c'è danneggiamento o diffamazione che possa concorrere con la perdita della vita umana, nonostante come sottolinei lo stesso sig. M. , a perderci davvero siano i più poveri abitanti di quel paradiso, che dall'accoglienza dei turisti traggono la loro unica, magra ricchezza. Diversamente accusiamo i veri criminali, ovvero gli speculatori: coloro che a favore di un profitto immediato preferiscono mettere in pericolo la vita delle persone, con l'infame tentativo di camuffare con una mano di vernice fresca le pareti ammuffite di una trappola mortale.
Comunque sia a voi il giudizio, e chiunque lo desideri, dopo aver fornito nome e cognome, privatamente potrà avere le generalità e l'indirizzo mail del Maresciallo sig. M. , il quale ringrazio per la fiducia accordata ad Insolitanotizia.
Di seguito la lettera.
BUONGIORNO,
MI CHIAMO E. M. , SONO UN MARESCIALLO DEI CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI R.
PREMETTO DI ESSERE APPENA TORNATO DA LOS ROQUES, QUESTO E’ IL SESTO ANNO CONSECUTIVO CHE MI RECO INSIEME A MIA MOGLIE E AD ALTRE DUE COPPIE NELL’ARCIPELAGO. PROBABILMENTE QUESTA SARA’, PURTROPPO, L’ULTIMA VOLTA.
IN QUESTI SEI ANNI ABBIAMO AVUTO MODO DI SCOPRIRE UNA TRISTE REALTA’ CHE RIGUARDA LA GESTIONE DELLE COMPAGNIE AEREE CHE COLLEGANO L’AEROPORTO DI MAIQUETIA A LOS ROQUES (SIA QUELLE DI LINEA CHE QUELLE PRIVATE).
MI PREME SOTTOLINEARE LA MIA AFFLIZIONE NEL RACCONTARE LA NOSTRA TRAGICA AVVENTURA VERIFICATASI NEL CORSO DELL’ULTIMO VIAGGIO PERCHE’, SE RESA PUBBLICA, FARA’ RIFLETTERE MOLTE PERSONE CHE SONO INTENZIONATE A RECARSI A LOS ROQUES, A DISCAPITO DI CHI VIVE E LAVORA NELL’ARCIPELAGO E CHE NON HA COLPE.
SIAMO PARTITI DA BOLOGNA IL 28 GENNAIO U.S. E SIAMO ARRIVATI A MAIQUETIA LO STESSO GIORNO ALLE CINQUE DEL POMERIGGIO.
AVEVAMO PRENOTATO PER IL GIORNO SUCCESSIVO UN VOLO (CHARTER) IN PARTENZA ALLE ORE 07.00 PER LOS ROQUES.
GIUNTI ALL’AEROPORTO DI MAIQUETIA ALLE 06.00 DELLA MATTINA ABBIAMO ATTESO UN PAIO D’ORE E POI IL PILOTA DI QUELLO CHE AVREBBE DOVUTO ESSERE IL NOSTRO AEREO CI HA RIFERITO CHE IL VELIVOLO NON POTEVA EFFETTUARE IL DECOLLO PERCHE’ NON AVEVA CARBURANTE DATO CHE IL CAMION CHE TRASPORTAVA IL RIFORNIMENTO SI ERA ROTTO(?!) CHE NON VI ERA ALTRA POSSIBILITA’ DI EFFETTUARE IL VOLO E CHE CI AVREBBERO FATTO SAPERE.
DOPO CIRCA ALTRE TRE ORE SIAMO STATI AVVISATI CHE ERA STATO REPERITO UN ALTRO AEREO E, INSIEME AD ALTRE NOVE PERSONE DI NAZIONALITA’ VENEZUELANA, SIAMO SALITI SU UN VECCHIO VELIVOLO CON QUINDICI POSTI PIU’ I DUE PILOTI.
DA QUI E’ COMINCIATA LA NOSTRA DRAMMATICA AVVENTURA:
* NON E’ STATA COMPILATA NESSUNA LISTA DI IMBARCO UFFICIALE;
* PRIMA DEL DECOLLO ABBIAMO NOTATO CHE DAL MOTORE DESTRO FUORIUSCIVA DEL CARBURANTE;
* L’AEREO (LET 410 NR. IDENTIFICATIVO YV 1844 – STESSO MODELLO OGGETTO DELL’INCIDENTE MORTALE) ERA A DIR POCO FATISCENTE (COME TUTTI GLI AEREI DA NOI PRESI NEGLI ANNI PRECEDENTI);
* DOPO CIRCA 20 MINUTI DI VOLO ABBIAMO UDITO UN FORTE BOATO SULL’ALA SINISTRA, L’ELICA SI E’ FERMATA E L’AEREO HA COMINCIATO A PERDERE QUOTA;
* IL PILOTA HA QUINDI INVERTITO LA ROTTA E, DOPO POCO, L’AEREO SI E STABILIZZATO DI NUOVO IN QUOTA;
* HO CERCATO DI PRENDERE IL GIUBBOTTO DI SALVATAGGIO MA NON C’ERA, NE MANCAVANO MOLTI;
* DOPO CIRCA VENTI MINUTI DI PANICO L’AEREO E’ ATTERRATO A MAIQUETIA. LUNGO LA PISTA ERANO GIA’ PRONTE LE AMBULANZE, I VIGILI DEL FUOCO ED UN ELICOTTERO CON IL MOTORE ACCESO, PRONTO PER INIZIARE EVENTUALI RICERCHE IN MARE;
* SCESI DALL’AEREO I PILOTI SI SONO E CI HANNO ABBRACCIATO, A TESTIMONIANZA DELLA DRAMMATICITA’ DI QUANTO ERA ACCADUTO;
* NON CI E’ STATA DATA NESUNA SPIEGAZIONE E NON CI E’ STATA FATTA NESSUNA ASSISTENZA E DOPO CINQUE ORE CI HANNO FATTO SALIRE SU UN ALTRO AEREO CON SEI POSTI (ANCHE QUI SENZA ALCUNA LISTA DI IMBARCO).
IL 4 GENNAIO 2008 SI E’ VERIFICATO L’INCIDENTE IN CUI HANNO PERSO LA VITA QUATTORDICI PERSONE. LO STESSO ANNO, A FEBBRAIO, ERAVAMO A LOS ROQUES E SIAMO STATI TESTIMONI DI UN FUORI PISTA EFFETTUATO DA UN AEREO CHE FORTUNATAMENTE NON HA CAUSATO VITTIME E HA TERMINATO L’ATTERRAGGIO IN MEZZO ALLE MANGROVIE.L’ AEREO, ORMAI INUTILIZZBILE, SI TROVA ANCORA AI BORDI DELLA PISTA.
LA COMPAGNIA CON CUI ABBIAMO VIAGGIATO A FEBBRAIO DEL 2008 SI CHIAMAVA “CHAPPY AIR”. DURANTE IL VOLO ABBIAMO CONSTATATO CHE, SUL LIBRETTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI EMERGENZA, IL LOGO DELLA COMPAGNIA (CHAPI AIR) ERA STATO AFFISSO SOPRA IL LOGO DELLA COMPAGNIA “TRANSAVEN”, COMPAGNIA SOSPESA A CAUSA DELL’INCIDENTE DEL 4 GENNAIO. CI E’ STATO POI RIFERITO CHE LA CHAPI AIR AVEVA RILEVATO LA COMPAGNIA TRANSAVEN, CONTINUANDO AD UTILIZZARE GLI STESSI AEREI.
SULL’ISOLA CI HANNO DETTO (NON VERIFICATO) CHE A SETTEMBRE DEL 2009 UN AEREO PARTITO DA LOS ROQUES E’ STATO COSTRETTO AD AMMARRARE VICINO A MAIQUETIA IN QUANTO, MESSO IN ATTESA PER L’ATTERRAGGIO, HA TERMINATO IL CARBURANTE.
NON HO LA PRESUNZIONE DI CONOSCERE COME SI POSSA GESTIRE E FAR LAVORARE UNA COMPAGNIA AEREA, NON SONO UN ESPERTO DI AEREI E DI PROCEDURE DI EMERGENZA. AVENDO PERO’ EFFETTUATO MOLTI VIAGGI NEL MONDO ED ESSENDO STATO TANTE VOLTE A LOS ROQUES, CREDO IN TUTTA ONESTA’ DI POTER AFFERMARE CHE E’ INCONCEPIBILE CHE POSSANO ESISTERE DELLE COMPAGNIE AEREE CHE FANNO VOLARE DEGLI AEREI CHE SONO DA ROTTAMARE E CHE ADOTTANO DELLE PROCEDURE A DIR POCO ASSURDE.
LOS ROQUES E’ VERAMENTE UN PARADISO. E’ PER QUELLO CHE CI SIAMO TORNATI TANTE VOLTE. MI DISPIACE TANTISSIMO AVER SCRITTO TUTTO QUESTO…..SE PENSO AI NOSTRI AMICI E ALLE PERSONE CHE CI LAVORANO MI VIENE DA PIANGERE…..NON NE HANNO COLPA. E’ MIO DOVERE PERO’ RENDERE NOTA UNA VERITA’ CHE POTREBBE COSTARE LA VITA AD ALRE PERSONE. ADORO VIAGGIARE E SCOPRIRE NUOVI MONDI…..MA NON IN QUESTO MODO!!!
N.B. HO GIA’ INVIATO QUESTA LETTERA AD ALTRI INDIRIZZI CHE PENSAVO POTESSERO ESSERE INTERESSATI A RENDERE PUBBLICHE QUESTE INFORMAZIONI………EVIDENTEMENTE MI SBAGLIAVO…FORSE E’ PIU’ IMPORTANTE E VANTAGGIOSO DARE INFORMAZIONI CHE RIGUARDANO “IL GRANDE FRATELLO” O “L’ISOLA DEI FAMOSI”!!!!!
LA MOTIVAZIONE CHE MI HA SPINTO A SCRIVERE TUTTO QUESTO NON E’ DETTATA DA UNA MIA IMPROVVISA VOGLIA DI NOTORIETA’ O DI PUBBLICITA’…QUESTI VALORI NON FANNO PARTE DELLA MIA VITA…E’ SOLAMENTE LA MIA COSCIENZA CHE MI HA SPINTO A FARLO.
STRISCIA LA NOTIZIA HA DATO RISALTO A MOLTE NOTIZIE CHE ALTRIMENTI NON AVREBBERO TROVATO SPAZIO E CHE HANNO PERMESSO ALLA GENTE DI VENIRE A CONOSCENZA DI FATTI GRAVI. SPERO TANTO CHE QUESTO MIO SCRITTO VENGA RESO PUBBLICO.
UN SENTITO RINGRAZIAMENTO
R. , 20 FEBBRAIO 2010.
E. M.
AGGIORNAMENTO DEL 11/06/2011
La stessa persona che mi scrisse a suo tempo quella lettera, mi ha ricontattato recentemente per dare a tutti coloro che sono interessati ad andare in vacanza a Los Roques, delle buone notizie. Ecco cosa scrive:
Nonostante l'increscioso episodio verificatosi l'anno scorso, a
febbraio, siamo tornati a Los Roques.....ormai diventata meta fissa
delle nostre vacanza invernali.
Consapevoli dei rischi dovuti ad una precaria gestione delle
compagnie aeree interne, abbiamo prenotato il volo Caracas-Los Roques
con la compagnia Aerotuy, l'unica che utilizza un aereo quadrimotore e
che abbiamo ritenuto affidabile.
Con nostra somma felicità, una volta giunti a Los Roques, abbiamo
potuto constatare che i LET 410 NON VENGONO PIU' UTILIZZATI per la
tratta Caracas - Los Roques. Al loro posto ci sono dei bimotore quasi
nuovi ed efficienti.
Non abbiamo avuto contezza se i LET 410 continuano a volare lungo
altre tratte aeree interne del paese.
Abbiamo scritto anche alla redazione della trasmissione "Alle falde
del Kilimangiaro" e le chiedo nuovamente di perdonarmi per non averle
scritto subito.
Il nostro intervento è stato determinante per cambiare una situazione
che avrebbe potuto causare altri incidenti.
La ringrazio ancora per aver pubblicato la mia lettera che, come da
lei riferitomi, è stata letta da moltissime persone.
Può tranquillamente rispondere a chi glielo dovesse chiedere che la
situazione a Los Roques è decisamente cambiata in meglio.....quindi
BUONA VACANZA A CHI ANDRA' IN QUEL PARADISO!!!!!
Pubblicato da W.B. a 16:14 Etichette: los roques, pericolo, testimonianza
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Reazioni:
3 commenti:
Anonimo ha detto...
dovrai aggiornare di nuovo!
purtroppo alcuni paradisi
terrestri hanno il rovescio della medaglia molto inquietante (vale la pena rischiare?)
05 gennaio 2013 17:07
Anonimo ha detto...
Chappy a continuato ad operare su Los Roques con gli stessi aerei e guarda caso quello caduto ieri 6/1/2013 era uno di quelli ed esattamente il Norman b2 .
Sei morti tra cui lo stilista Missoni. Si potevano evitare.
06 gennaio 2013 09:33
Anonimo ha detto...
Sicuramente i voli interni in Venezuela sono problematici, come poi in tutta la zona Caraibica. Io a Cuba ho volato con un vecchio aereo russo acquistato dalla Cubana de Aviacion che non aveva aria condizionata e la porta di accesso non era sigillata con possibili sbalzi di pressione all'interno del veicolo.
Qui parliamo di altro.
Infatti nel 99 e nel 2007 due aerei partenti da Los Roques si sono letteralmente volatilizzati e le ricerche del relitto e dei passeggeri sono state vane.
Fonti non ufficiali parlano in realtà di dirottamenti aerei causati dai locali narcos che usano questi velivoli passeggeri per spostare quintali di cocaina verso le altre isole caraibiche.
Il fatto che il radar perda il segnale dell'aereo non significa che l'aereo sia caduto: i dispositivi gprs possono essere disattivati con facilità da persone esperte.
Quelle elencate è l'ipotesi formulata da alcuni investigatori privati italiani assoldati dai familiari di alcune persone disperse nel 2007.
Chiaramente il governo Venezuelano ha rigettato questa ipotesi senza formularne una propria, dato che nulla fu mai ritrovato da sei anni a questa parte.
09/01/2013, 20:32
Thethirdeye ha scritto:Angel_ ha scritto:
Ricordo che, nelle zone del triangolo, comparivano spesso ed istantaneamente strane nebbie, le ultime comunicazioni di molti mezzi aerei parlavano di questo...
E non solo.... riporto una testimonianza presa dall'articolo di ufologo...Chuck Wakeley ha circa trent’anni, ed è stato un pilota professionista di aeroplani ed elicotteri per più di dieci anni. Ha una notevole esperienza, avendo effettuato gran parte dei suoi voli da solo sopra le giungle del Panama e dell’America del Sud, dove una buona memoria per i particolari e una reazione fredda di fronte ai pericoli sono spesso i segreti della sopravvivenza…
E’ insomma un osservatore addestrato ad ogni tipo di evenienza. Nel parlare con lui si rimane colpiti dalla sua sincerità e dal suo sforzo di raccontare le cose esattamente come sono avvenute. E’ un parlatore espressivo, ed è interessante rilevare che non aveva mai sentito parlare del “Triangolo delle Bermude”prima del suo incidente.
“Nel Novembre del 1964 ero un pilota della “Sunline Aviation”di Miami. In quel periodo accompagnai a Nassau un gruppo di persone con un volo charter; poi dovevo ritornare . Feci scendere i passeggeri e partii dall’Aeroporto di Nassau poco dopo il tramonto.
L’aria era limpida e le stelle brillavano. Seguivo la rotta sul VOR (radio-faro omnidirezionale) di Nassau, per intercettare il VOR di Bimini durante il percorso. Circa alle 21.30 passai sopra la punta settentrionale dell’isola di Andros, e potei vedere le luci di alcuni centri abitati.
Mi ero messo in volo livellato a circa 8000 piedi di quota e stavo sistemandomi per un volo normale, ma dai 50 agli 80 chilometri dopo Andros, mentre puntavo direttamente su Bimini, cominciai a notare qualcosa d’insolito:come un lievissimo brillio sulle ali…
Da principio credetti che fosse un effetto creato dalle luci della cabina, che scintillavano attraverso i finestrini di plexiglass colorato, perché le ali avevano un aspetto traslucido, sembravano di un pallido verde-azzurro, sebbene in realtà fossero verniciate di un bianco brillante!
Nel corso di 5 minuti circa questo bagliore crebbe d’intensità, fino a diventare così scintillante da rendermi difficile la lettura degli strumenti!
La bussola magnetica cominciò a girare, lentamente ma costantemente; gli indicatori del carburante, che al momento del decollo segnavano pieno a metà, ora segnavano pieno completo. Improvvisamente, il pilota automatico fece vibrare l’aereo a destra, perciò dovetti disinserirlo e e prendere direttamente i comandi.
Non potevo più fidarmi di qualsiasi strumento perché erano del tutto guasti o impazziti.
Presto l’intero aeroplano divenne luminoso! Non era come una luce riflessa, il bagliore era prodotto dallo stesso aereo..
Ricordo che, quando osservai le ali dai finestrini, vidi che non brillavano soltanto di luce verde-azzurra, ma sembravano come … sfocate!
A questo punto non potevo più contare sull’orizzonte artificiale per l’assetto e nemmeno per quello della quota; e, siccome era notte, e volavo solo con l’orizzonte artificiale, non sapevo come governare l’aereo ne dove dirigermi!
Il brillio era così intenso che non riuscivo più a vedere le stelle… Feci l’unica cosa che potevo fare:abbandonare i comandi e lasciare che l’aereo prendesse l’assetto e la direzione che volesse… Il bagliore divenne quasi accecante, durò per circa 5 minuti, poi, poco a poco, diminuì…
Appena il bagliore cessò, tutti gli strumenti ripresero a funzionare come se nulla fosse accaduto! Controllai tutti gli interruttori: nessuno era saltato. I fusibili erano a posto. Mi resi conto perciò , che l’aereo funzionava perfettamente e gli indicatori di carburante ripresero a segnare metà livello.La bussola magnetica si stabilizzò, mostrandomi che ero fuori rotta soltanto di pochi gradi. Reinserii il pilota automatico che si attivò regolarmente. Prima di atterrare controllai tutti gli impianti: carrello, flaps, eccetera. Tutto andava bene. Incidentalmente, l’aereo era provvisto d’impianto elettrostatico che avrebbe dovuto eliminare le cariche elettrostatiche…
Non sapevo nulla del “Triangolo”, prima dell’incidente.Pensai ad un “fuoco di S.Elmo”, sebbene sapevo che non si presenta così…
Del “Triangolo” fui informato quando iniziai a raccontare l’avventura ad altri piloti. Cose del genere sono accadute anche a loro, ma non amano parlarne. In ogni caso, non c’è modo di evitare quella zona se si deve andare in qualche posto come a Puerto Rico, a meno di allungare il volo verso Nord.”
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... Y_ID=55102
10. Settembre 1955: yacht Connemara IV, misteriosamente abbandonatoa 640 chilometri a sud ovest di Bermuda.
10. Settembre 1955: yacht Connemara IV, misteriosamente abbandonatoa 640 chilometri a sud ovest di Bermuda.
09/01/2013, 21:21
rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:Angel_ ha scritto:
Ricordo che, nelle zone del triangolo, comparivano spesso ed istantaneamente strane nebbie, le ultime comunicazioni di molti mezzi aerei parlavano di questo...
E non solo.... riporto una testimonianza presa dall'articolo di ufologo...Chuck Wakeley ha circa trent’anni, ed è stato un pilota professionista di aeroplani ed elicotteri per più di dieci anni. Ha una notevole esperienza, avendo effettuato gran parte dei suoi voli da solo sopra le giungle del Panama e dell’America del Sud, dove una buona memoria per i particolari e una reazione fredda di fronte ai pericoli sono spesso i segreti della sopravvivenza…
E’ insomma un osservatore addestrato ad ogni tipo di evenienza. Nel parlare con lui si rimane colpiti dalla sua sincerità e dal suo sforzo di raccontare le cose esattamente come sono avvenute. E’ un parlatore espressivo, ed è interessante rilevare che non aveva mai sentito parlare del “Triangolo delle Bermude”prima del suo incidente.
“Nel Novembre del 1964 ero un pilota della “Sunline Aviation”di Miami. In quel periodo accompagnai a Nassau un gruppo di persone con un volo charter; poi dovevo ritornare . Feci scendere i passeggeri e partii dall’Aeroporto di Nassau poco dopo il tramonto.
L’aria era limpida e le stelle brillavano. Seguivo la rotta sul VOR (radio-faro omnidirezionale) di Nassau, per intercettare il VOR di Bimini durante il percorso. Circa alle 21.30 passai sopra la punta settentrionale dell’isola di Andros, e potei vedere le luci di alcuni centri abitati.
Mi ero messo in volo livellato a circa 8000 piedi di quota e stavo sistemandomi per un volo normale, ma dai 50 agli 80 chilometri dopo Andros, mentre puntavo direttamente su Bimini, cominciai a notare qualcosa d’insolito:come un lievissimo brillio sulle ali…
Da principio credetti che fosse un effetto creato dalle luci della cabina, che scintillavano attraverso i finestrini di plexiglass colorato, perché le ali avevano un aspetto traslucido, sembravano di un pallido verde-azzurro, sebbene in realtà fossero verniciate di un bianco brillante!
Nel corso di 5 minuti circa questo bagliore crebbe d’intensità, fino a diventare così scintillante da rendermi difficile la lettura degli strumenti!
La bussola magnetica cominciò a girare, lentamente ma costantemente; gli indicatori del carburante, che al momento del decollo segnavano pieno a metà, ora segnavano pieno completo. Improvvisamente, il pilota automatico fece vibrare l’aereo a destra, perciò dovetti disinserirlo e e prendere direttamente i comandi.
Non potevo più fidarmi di qualsiasi strumento perché erano del tutto guasti o impazziti.
Presto l’intero aeroplano divenne luminoso! Non era come una luce riflessa, il bagliore era prodotto dallo stesso aereo..
Ricordo che, quando osservai le ali dai finestrini, vidi che non brillavano soltanto di luce verde-azzurra, ma sembravano come … sfocate!
A questo punto non potevo più contare sull’orizzonte artificiale per l’assetto e nemmeno per quello della quota; e, siccome era notte, e volavo solo con l’orizzonte artificiale, non sapevo come governare l’aereo ne dove dirigermi!
Il brillio era così intenso che non riuscivo più a vedere le stelle… Feci l’unica cosa che potevo fare:abbandonare i comandi e lasciare che l’aereo prendesse l’assetto e la direzione che volesse… Il bagliore divenne quasi accecante, durò per circa 5 minuti, poi, poco a poco, diminuì…
Appena il bagliore cessò, tutti gli strumenti ripresero a funzionare come se nulla fosse accaduto! Controllai tutti gli interruttori: nessuno era saltato. I fusibili erano a posto. Mi resi conto perciò , che l’aereo funzionava perfettamente e gli indicatori di carburante ripresero a segnare metà livello.La bussola magnetica si stabilizzò, mostrandomi che ero fuori rotta soltanto di pochi gradi. Reinserii il pilota automatico che si attivò regolarmente. Prima di atterrare controllai tutti gli impianti: carrello, flaps, eccetera. Tutto andava bene. Incidentalmente, l’aereo era provvisto d’impianto elettrostatico che avrebbe dovuto eliminare le cariche elettrostatiche…
Non sapevo nulla del “Triangolo”, prima dell’incidente.Pensai ad un “fuoco di S.Elmo”, sebbene sapevo che non si presenta così…
Del “Triangolo” fui informato quando iniziai a raccontare l’avventura ad altri piloti. Cose del genere sono accadute anche a loro, ma non amano parlarne. In ogni caso, non c’è modo di evitare quella zona se si deve andare in qualche posto come a Puerto Rico, a meno di allungare il volo verso Nord.”
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... Y_ID=55102
Questa è un'altra testimonianza presa dal libro di Berlitz..e la trovi solo lì a quanto pare..e ovviamente riportata milioni di volte sempre uguale,....a questo punto sembra che il vero mistero sia proprio Wakeley.
Ti sei mai domandato perchè questo genere di storie le puoi trovare riportate una sola volta , o nel libro di Berlitz o in quello di Gaddis per la maggiore?
Ti sei mai chiesto perchè in 50 anni non ci sono state altre interviste? Altre indagini di altri 'investigatori del mistero' ..ma tutto si basa su un paio di libri di 40 e più anni fa?
Ma ammesso che sia vero,ti sei mai chiesto quanti di questi racconti siano attendibili, quanti davvero reali, quanti erroneamente riportati (volutamente o in buona fede), quanti gonfiati e manipolati (come la squadriglia 19, il cui dialogo surreale trai i piloti è frutto di una drammatizzazione letteraria "The Lost Patrol"...e Berlitz che ti combina ancora una volta? Inserisce il dialogo nel suo libro spacciandola per la trascrizione originale e ufficiale ) o semplicemente non attinenti come il caso del Constellation?
sempre un'altra balla che si trova nel libro di Berlitz:
10. Settembre 1955: yacht Connemara IV, misteriosamente abbandonatoa 640 chilometri a sud ovest di Bermuda.
In realtà (fonti più attendibili e diversificate ne trovi molte di più se ti prendi la briga di cercare a differenza dell'unico trafiletto di Berlitz) le cose sembrano essere andate diversamente.
Lo yacht insieme ad altri natanti ormeggiati a causa del maltempo (uragani) sono stati trasportati al largo. A bordo non c'era nessuno perchè i proprietari erano rimasti sulla terraferma in virtù delle pessime condizioni meteo.
Quindi poichè il mito del TbB si basa essenzialmente su una raccolta di storie per lo più contenute in un paio di libri. Ti sei mai chiesto se forse tutta la faccenda meriti quantomeno un ridimensionamento consistente? O quantomeno un'analisi critica delle testimonianze ponendoci almeno il dubbio che forse siano state contaminate con qualche "abbellimento" letterario . E se questi "abbellimenti" possano in qualche modo stravolgere il senso del racconto o meno?
09/01/2013, 21:34
mik.300 ha scritto:
non capisco questa ostinazione a priori..
magari/sicuramente il 95% sono bufale,
ma perchè negare il restante 5% ?
tra tutti i casi
ce ne saranno almeno una decina
da approfondire,
no?
mai dire mai,
non è vero ma c credo..
ecc.
perchè negare fenomeni
(al momento) non spiegati
ma reali ?
materia oscura, energia oscura,
campo di higgs,
entaglement, universo elettrico,
ecc.
oggi la scienza annaspa nel buio..
per accettare il fenomeno
bisogna aspettare
il nulla osta o la formuletta del luminare
di turno autorizzato
dall'autorità del momento ?
mah..
09/01/2013, 21:51
La Marina ha declassificato informazioni sulle riunioni sottomarini di oggetti sconosciuti nel mare profondo e le basi misteriosi subacquei
L'ex Comandante della Marina ammiraglio Vladimir Chernavin ha detto al "SP" che la Marina sovietica aveva accumulato un gran numero di avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO), saltare fuori dall'acqua e affondare nelle profondità di quel gruppo speciale è stato istituito raccolta e l'analisi di tali fatti. E 'una volta alla settimana la preparazione di una relazione sul tema del Comandante della Marina. E 'stato diretto dal vice comandante Ammiraglio Nikolay Smirnov. Recentemente, questi materiali sono declassificati.
09/01/2013, 22:54
rmnd ha scritto:mik.300 ha scritto:
non capisco questa ostinazione a priori..
magari/sicuramente il 95% sono bufale,
ma perchè negare il restante 5% ?
tra tutti i casi
ce ne saranno almeno una decina
da approfondire,
no?
mai dire mai,
non è vero ma c credo..
ecc.
perchè negare fenomeni
(al momento) non spiegati
ma reali ?
materia oscura, energia oscura,
campo di higgs,
entaglement, universo elettrico,
ecc.
oggi la scienza annaspa nel buio..
per accettare il fenomeno
bisogna aspettare
il nulla osta o la formuletta del luminare
di turno autorizzato
dall'autorità del momento ?
mah..
quello che voglio dire è questo:
se la maggior parte delle storie sul tdB gravitano intorno a un paio di autori o poco più e se si dimostra, come altri hanno dimostrato che questi autori calcato un po' troppo la mano con i loro 'abbellimenti', allora un minimo di diffidenza verso queste cronache dovrebbe nascere.
E una lista di sparizioni o incidenti, per quanto reale (e non sempre è reale, come quello dello yacht sopra), non significa che sia attinente (=forzature) o che le cose siano andate effettivamente nel modo descritto da questi autori.
Considerare come Vangelo i resoconti sul TdB e riproporli decennio dopo decennio serve solo a rafforzare una possibile non verità.
09/01/2013, 22:54
rmnd ha scritto:
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P.S: a scanso di equivoci, quel 10 non sta per 10 settembre, ma rapprenta il 10 elemento di una lista numerata del libro di berlitz.
10. Settembre 1955: yacht Connemara IV, misteriosamente abbandonatoa 640 chilometri a sud ovest di Bermuda.
e l'episodio del connemara iv infatti si riferisce al 26 settembre 1955, il giorno del ritrovamento.
e il ciclone in questione che staccò gli ormeggi al Connemara IV è questo
http://en.wikipedia.org/wiki/Hurricane_Flossy_(1956)