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Re: ITALIAN BANKSTER

22/10/2016, 06:32

giovedì 20 ottobre 2016


“SE DICO LA VERITA’ SU BANCA ETRURIA CADE IL GOVERNO”: BUFERA SU BOSCHI E GOVERNO. L'EX MASSONE PRONTO A VUOTARE IL SACCO


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Flavio Carboni mette nei guai la Boschi e Renzi: “Se parlo cade il governo”
Il noto faccendiere sardo, già coinvolto nella morte del banchiere Calvi e nella P3, parla dei suoi rapporti con i padri della Boschi e di Renzi e fa rivelazioni scottanti su Banca Etruria



“Questa cosa qui è una bomba atomica se esplode è un casino e nientepopodimeno cadono tutti e due (Renzi e la Boschi ndr) e appresso a loro il governo…”.


Parola del faccendiere Flavio Carboni che, in un’intervista a Libero racconta i suoi rapporti con Pier Luigi Boschi, Tiziano Renzi e l’amico Valeriano Mureddu, imprenditore di origini sarde, cresciuto a pochi passi da casa Renzi a Rignano sull’Arno e poi stabilitosi ad Arezzo.
Nell’estate del 2014, infatti, si sarebbe tenuto a Roma un summit tra Mureddu e il padre della Boschi a cui avrebbe partecipato anche Lorenzo Rosi, ex presidente di Banca Etruria, con lo scopo di trovare un nuovo direttore generale e nuovi patner esteri per ripianare il buco della banca. “Ma non ho partecipato a quelle riunioni, non avrei portato nessun contributo e allora ho lasciato che parlassero loro. Io gli ho messo a disposizione l’ufficio… La mia era veramente solo ospitalità”, precisa Carboni, già coinvolto nell’inchiesta sulla morte di Guido Calvi e nel processo sulla P3.


Carboni conferma anche al Fatto Quotidiano di aver incontrato per bene tre volte il papà della Boschi e di avergli fatto il nome di Fabio Arpe, fratello di Matteo Arpe, come direttore generale per la sua banca. Il nome di Fabio Arpe viene fatto a Carboni da un altro massone, l’ex leghista Gianmario Ferramonti.Pier Luigi Boschi, poi, sarebbe intervenuto attivamente cercando di inserire sull’assetto bancario cercando di inserire l’amico comune Mureddu che diventa di fatto l’intermediario di tutta l’operazione, come racconta lui stesso con una telefonata al Fatto.


“Non c’è nulla di male a rivolgersi alle persone che si ritengono intelligenti e affidabili”, premette Mureddu. “Quando Boschi, parlando a tavola del più e del meno, mi ha chiesto se per caso conoscessi qualcuno da inserire in banca, ho pensato di rivolgermi a chi sapevo avere una rete affidabile di persone”. Quindi contatta Carboni, “che stimo profondamente”, spiega. Mureddu, poi, conferma di conoscere benissimo Matteo Renzi e suo padre Tiziano ma precisa di non averli più sentiti da quando lui è diventato premier “per non dare adito a strani pensieri”, mentre con Pier Luigi Boschi divenne amico quando andò ad Arezzo per occuparsi di agricoltura. Ma Boschi padre “non mi ha dato alcun incarico, chiariamo”, chiarisce Mureddu. “Semplicemente mi ha chiesto un consiglio come si fa tra persone che si stimano”.


Dalle pagine di Repubblica traspare, invece, la posizione del padre della Boschi che ha rilasciato a Bankitalia la sua versione dei fatti in una memoria difensiva in cui spiega di aver sempre agito in accordo con la Vigilanza e che la mancata verbalizzazione di certi incontri della Commissione “è pienamente giustificata dal carattere informale, e comunque solo consultivo e di raccordo della stessa, nonché dal fatto che è stata solo in rarissime circostanze convocata collegialmente. Avevamo l’obbligo, puntualmente adempiuto, di riferire al cda. Non si comprende dunque il cenno degli ispettori alla mancanza di trasparenza”. Ora Le dichiarazioni di Carboni e Mureddu sembrano smentire questa versione.


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Re: ITALIAN BANKSTER

01/12/2016, 15:27

QUI ITAGLIA (tanto per cambiare).


Etruria: ostacolo vigilanza, assolti i tre imputati

Ex presidente, ex direttore generale e direttore centrale


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Sono stati assolti l'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l'ex dg Luca Bronchi e il direttore centrale Davide Canestri imputati per ostacolo alla Vigilanza. Lo ha deciso il gup del tribunale di Arezzo Annamaria Loprete.

I pm Roberto Rossi e Julia Maggiore avevano chiesto due anni e 8 mesi per Fornasari e Bronchi e due anni per Canestri. Bankitalia, unica parte civile ammessa, aveva chiesto un risarcimento danni per 320 mila euro.

"Il fatto non sussiste" è la formula usata dal gup Annamaria Loprete per quanto riguarda l'operazione relativa alla cessione di immobili, in particolare quelle della società Palazzo della Fonte, una di quelle sulle quali gli ispettori di Bankitalia avevano segnalato possibili criticità di rilevanza penale nel bilancio 2012. "Il fatto non costituisce reato" è invece la formula usata dal gup per il capo d'imputazione relativo ai presunti crediti deteriorati. L'accusa era sostenuta dal procuratore della repubblica di Arezzo Roberto Rossi e dal pm Julia Maggiore. L'ex dg e il direttore centrale erano presenti alla lettura della sentenza mentre Fornasari, che aveva assistito alla prima parte dell'udienza di stamani è stato chiamato dal suo avvocato Antonio D'Avirro che gli ha comunicato l'assoluzione.

Difensore Fornasari, ex presidente commosso - "Era chiaramente commosso e contento". Così l'avvocato Antonio D'Avirro difensore dell'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari riferisce i primi sentimenti espressi da quest'ultimo quando il legale lo ha chiamato per comunicargli la sentenza di assoluzione dalle accuse mosse a lui e all'ex dg Luca Bronchi e al direttore centrale Davide Canestri dalla procura di Arezzo nell'ambito del primo filone d'inchiesta su Banca Etruria quello in cui il procuratore Roberto Rossi aveva ipotizzato l'accusa di ostacolo alla Vigilanza. "E' stata riconosciuta l'estrema correttezza di Fornasari - ha proseguito D'Avirro - subentrato in un momento di grande difficoltà per la banca che però ha sempre lavorato nell'interesse dell'Istituto con estrema correttezza"

Soddisfatto anche Stefano Lalomia, uno dei difensori di Canestri per il quale "questa era la soluzione che ci aspettavamo perché anche nel corso delle udienze avevamo dimostrato la correttezza e il lavoro fatto per la banca dai nostri assistiti". All'uscita né Bronchi né Canestri hanno voluto rilasciare dichiarazioni anche se entrambi hanno dimostrato la loro soddisfazione. "Voglio ricordare - ha detto l'avvocato Antonio Bonacci che insieme al collega Carlo Baccaredda, assisteva l'ex dg - che il processo è stato fatto sulle carte dell'accusa e che noi avevamo accettato il rito abbreviato proprio perché convinti della correttezza poi dimostratasi nel corso del processo
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Re: ITALIAN BANKSTER

11/12/2016, 05:26

sabato 10 dicembre 2016

SCANDALO ETRURIA, 10 MILIONI DI EURO ANCHE ALLO ZIO DELLA BOSCHI! ECCO CHI SI E’ PAPPATO I SOLDI CHE RENZI HA “RUBATO” AI CORRENTISTI PER DECRETO!


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Pure lo zio della Boschi tra i grandi debitori del crac Banca Etruria
L’istituto ha finanziato con 10 milioni la “Saico”, l’azienda rossa di cui è stato per anni amministratore Stefano Agresti, fratello della mamma
Una famiglia, quella dei Boschi, che non finisce mai di stupire. Dall’albero genealogico più chiacchierato d’Italia ora spunta anche un oscuro zio.
Stefano Agresti, ragioniere, 57 anni, nato a Spoleto oggi vive ad Arezzo, fratello di Stefania, professoressa ed ex vicesindaco di Laterina, e soprattutto madre del ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi.

L’azienda dove lo zio Stefano ha ricoperto per anni incarichi dirigenziali all’interno del cda è tra quelle che hanno accumulato enormi debiti con Banca Etruria e che ha contribuito ad affossare l’istituto. La Saico, fondata nel 1973, era un’azienda leader a livello internazionale nel mercato degli impianti di verniciatura, forni, sistemi di ventilazione e barriere fonoassorbenti, con sede ad Arezzo e una succursale a Laterina, la Saico Refinish, dove è nata, a un centinaio di metri dalla grande casa rosa della famiglia Boschi.

L’azienda fallisce nel 2013, dopo una crisi che determina un fabbisogno di più di 70 milioni di euro, mettendo in mezzo ad una strada 200 dipendenti. Il 21 marzo 2013 il tribunale di Bologna dichiara il fallimento di Energia & Ambiente, la società che aveva «assunto» il concordato delle imprese rimaste formalmente attive dopo la fine di Saico Refinish. I debiti riguardano le diverse articolazioni dell’azienda: quella relativa ai forni (Refinish) e quella dei pannelli frangirumore per le autostrade (Energia & Ambiente).

Quasi 25 milioni, per la precisione 24,5, spariscono nel crac legato al fallimento della Saico e poi di Energia & Ambiente. Circa 10 milioni di questi vengono finanziati da Banca Etruria e non sono mai rientrati. La Saico Refinish di Laterina è la prima a fallire, nel 2011.

Le altre aziende del gruppo (Energia & Ambiente, Boss, Air, Saico Co e Saico Spa) vivono prima la fase del concordato e poi muoiono anche loro. Gli aretini più anziani conoscono la Saico come «l’azienda dei Ds, del tutto politicizzata, che usava come mano d’opera cooperative sociali, l’avamposto del settore industriale del partito e che vinceva commesse pubbliche milionarie come quelle i pannelli fonoassorbenti per le autostrade».

Tutti sanno che negli anni Novanta funge da poltronificio per i compagnucci. Il fallimento del gruppo Saico, che ha contribuito a trascinare nella fossa Banca Etruria, è legato a personaggi del Pci, Ds e Pd. Dirigenti famosi in città come Paolo Nicchi (socio di minoranza), esponente politico di primo piano dal Pci fino al Pd, ex vicesindaco e al momento del fallimento, nel 2013, alla presidenza della Fiera Antiquaria .

Luciano Baielli (che ha lasciato ad altri il «cerino» delle responsabilità), eminenza grigia e uomo forte dei Ds aretini, alla guida dell’ex azienda dei trasporti Atam ai tempi di Nicchi vicesindaco. Gianni Arno, ex dirigente della San Giovanni Valdarno Calcio (serie D). E, infine, appunto zio Stefano Agresti. Nel suo profilo Linkedin lo zio Stefano si definisce «Libero professionista Macchinari industriali» (con un diploma di ragioneria) e su Facebook rimanda il suo nome alla Saicozero Sa di Stabio, nel canton Ticino, in Svizzera.

Il centralino della Saicozero, però, è allacciato ad una segreteria telefonica.Ieri Matteo Renzi al Senato ha parlato di Banca Etruria come «discussione allucinante», «di non aver riguardo per nomi e cognomi», «per noi non ci sono amici o amici degli amici», «non si può parlare di conflitto di interessi».Va riconosciuto: questo ragazzo ha un coraggio da leoni.

Fonte: ILGIORNALE.IT
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Certo che la famiglia Boschi, con Banca Etruria, ha magnato a più non posso.
Tra la famiglia Boschi e la famiglia Renzi....... però, che simpaticoni. Immagine

“Simpatici” loro, mentre in Italia ci sono 11milioni di poveri.

Re: ITALIAN BANKSTER

19/12/2016, 14:50

Guarda su youtube.com

Re: ITALIAN BANKSTER

19/12/2016, 15:53

....si pero' questi mica c'hanno le orecchie a sventola....

Re: ITALIAN BANKSTER

19/12/2016, 16:44

porci

Re: ITALIAN BANKSTER

19/12/2016, 17:50

zakmck ha scritto:....si pero' questi mica c'hanno le orecchie a sventola....



Meglio le orecchie a sventola che la disonestà di sti “cosi”. [;)]
Si sono dati parecchio da fare per loro e per tutta la crew. E sono ancora lì.


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MaxpoweR ha scritto:porci



Eh si.

Re: ITALIAN BANKSTER

20/12/2016, 05:09

Banche, Gentiloni vara il Salvarisparmio: “20 miliardi di nuovo debito per liquidità e aumenti di capitale”


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Il premier: "Misura precauzionale, vedremo se sarà necessaria. Abbiamo considerato nostro dovere varare questo intervento salva risparmi e mi auguro che questa responsabilità venga condivisa da tutte le forze del Parlamento"
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»»» Leggi tutto





Dalla pagina di cui l'articolo:

Riccardo Revilant ha scritto:Ne stavo parlando con il mio amico Arturo, gli ho detto che per salvare le banche lo stato prende i soldi da tutti, lui compreso, e li butta dentro il calderone.
Lui mi ha chiesto:ma io che centro?Mica sono un correntista o un azionista, manco li conosco quelli, perchè devo pagare per loro!?

GLi ho risposto che non sono un economista, sembra che funzioni così da noi.
Lui però incalza:ma dove sono finiti i soldi che ora chiedono a noi che non centriamo nulla?!
Vaporizzati, rispondo, le banche hanno questo grande potere, prendere denaro dalla gente , arricchire le figure apicali e chi ci mangia da sempre e poi far sparire miliardi come se nulla fosse, nessuno li recupera mai.

Arturo sconsolato mi chiede:ma perchè se io faccio sparire dei soldi non solo mi mettono in galera ma mi chiedono tutto indietro con gli interessi e a loro no?
Desolatamente rispondo che sembra sia così che vanno le cose, con i poveracci le leggi funzionano, con i potenti non proprio e la cosa va avanti da sempre in questo modo.
Arturo annuisce, lo sa bene come funzionano le cose a questo mondo, va in cucina, traffica, recupera una bottiglia e la stappa:allora brindiamo al nuovo record del nostro debito pubblico!
Mandiamo giù l'ennesimo boccone amaro, tanto decidono tutto loro, noi non contiamo niente.

Re: ITALIAN BANKSTER

20/12/2016, 10:17

ArTisAll ha scritto:
zakmck ha scritto:....si pero' questi mica c'hanno le orecchie a sventola....

Meglio le orecchie a sventola che la disonestà di sti “cosi”. [;)]


....forse ti è sfuggito l'aspetto ironico e l'aggancio ai precedenti post .....

Re: ITALIAN BANKSTER

22/12/2016, 03:35

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Re: ITALIAN BANKSTER

22/12/2016, 05:04

zakmck ha scritto:
ArTisAll ha scritto:
zakmck ha scritto:....si pero' questi mica c'hanno le orecchie a sventola....

Meglio le orecchie a sventola che la disonestà di sti “cosi”. [;)]


....forse ti è sfuggito l'aspetto ironico e l'aggancio ai precedenti post .....



No, non mi è sfuggito.
Non a caso ho fatto l'occhiolino con l'emoticon (per assecondare la tua ironia).


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Thethirdeye ha scritto:Immagine


#PadoanDimettiti: salviamo Mps, non il Pd

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di MoVimento 5 Stelle

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Il ministro Padoan deve andare a casa. Il M5S vuole sfiduciarlo perché non ha saputo affrontare con tempismo le emergenze del sistema bancario, ha tergiversato per mesi e mesi su Montepaschi e adesso, sotto Natale, ci chiede di poter fare fino a 20 miliardi in più di debito senza spiegare in alcun modo come vuole usarli. Non possiamo accettare di dare alcuna carta bianca a un governo fantoccio. Soprattutto dopo che il suo predecessore ha imposto la chiusura anticipata, con la fiducia, della legge di Bilancio senza una vera discussione in Senato.

Il Bomba ha rinviato fino a dicembre la data del referendum e ha trascinato il Paese in una campagna tanto inutile quanto dannosa. Nel frattempo la grana Montepaschi peggiorava e la banca senese veniva usata come arma di ricatto nei confronti degli elettori. Ora, il M5S non può concedere alcuna scorciatoia.

Il Partito democratico ha massacrato la banca più antica del mondo per sete di potere e di consenso. Sono stati bruciati miliardi e miliardi di capitale solo negli ultimi anni. Adesso la dirigenza, targata JpMorgan e paracadutata a Siena dal Bomba, non ha niente di meglio da fare che ricattare i piccoli risparmiatori, obbligandoli, di fatto, a trasformare i loro risparmi in capitale di rischio.
La stessa JP Morgan che si garantirà commissioni per 450 milioni (in caso di successo dell’operazione di mercato) senza comunque esporsi.

Non possiamo consentire a Padoan di mettere le mani nelle tasche degli italiani con questa sfrontatezza per fare l’ennesimo regalo a un ceto di banchieri e manager che andrebbe invece spazzato via. Sarebbero altri miliardi buttati al vento.
Il M5S è favorevole a uno strumento pubblico allo scopo di sistemare il settore del credito, ma noi siamo per una vera nazionalizzazione di Montepaschi e di pezzi del sistema bancario, un intervento pubblico di lunga durata che azzererebbe i Cda colpevoli del disastro e avvierebbe una gestione interna dei crediti deteriorati (che non possono diventare un business per pochi speculatori). Soprattutto il M5S introdurrebbe: 1) principi di sana e prudente gestione; 2) una politica degli impieghi rivolta all’economia reale; 3) una policy delle remunerazioni dei dirigenti realmente commisurata ai risultati d’impresa. E’ così che si salvano gli istituti e si tutela il risparmio.
Invece il governo-avatar chiede di poter spendere fino a 20 miliardi per una moltitudine fumosa di obiettivi. Interventi di capitale? In favore di chi e quanto? Sostegno alle emissioni di liquidità? Tutela dei piccoli investitori? Stiamo messi bene se si comportano come con il ‘salva-banchieri’.

Chi prenderà cosa? Quali e quante stampelle si lanceranno a un ceto manageriale che dovrebbe soltanto andare a casa?
Il maggior debito è cosa buona se lo si usa bene. E’ assurdo pensare di dare l’ok per aumentarlo senza sapere come saranno utilizzati questi soldi. Non abbiamo nessuna fiducia in un governo che è la fotocopia di quello che ha arrecato danni enormi al sistema bancario con provvedimenti ispirati alla tutela dei soliti noti e macchiati da conflitti di interesse di tipo familistico. A tal proposito, stiamo ancora aspettando un segno di responsabilità e di discontinuità da parte degli organi di vigilanza: i vertici di Bankitalia e Consob dovrebbero essere già andati a casa da tempo.
Inoltre, le eventuali ricapitalizzazioni “precauzionali” impostate dall’esecutivo, che accetta supinamente le regole Ue, porterebbero a un “burden sharing” e quindi a perdite per gli investitori privati (titolari di obbligazioni subordinate), con il rischio di un effetto panico e, dunque, di una destabilizzazione ancora peggiore.

Quanti soldi abbiamo perso per la loro incapacità di gestire il problema causato da loro stessi? Quanto ci costerà l'immobilismo di Renzi che ha fatto bruciare in questi mesi miliardi di euro?
Ora si dimostra che, come sempre proposto dal M5S, è possibile l'intervento pubblico: Padoan si assuma la responsabilità di non averlo fatto un anno fa; si sarebbe evitato il crollo del sistema che è costato decine di miliardi al nostro sistema bancario.
I soldi dei cittadini vanno usati per difendere i risparmi dei cittadini stessi, non i guadagni dei privati.
Il M5S continua a far da sentinella in difesa del risparmio.
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Re: ITALIAN BANKSTER

22/12/2016, 20:21

a protestare sono buoni tutti. Cosa vogliono fare in merito? E con quali strumenti? Visto che non appena si apre uno spiraglio per prendere in mano le leve del potere o si squagliano o si fanno da parte? Potevano formare un governo con la lega fratelli d'italia e company per tamponare l'emergenza ed invece niente. Allora andassero a quel paese pure i 5 stelle, salvini e compagnia bella.

Re: ITALIAN BANKSTER

22/12/2016, 20:28

Thethirdeye ha scritto:Immagine




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Re: ITALIAN BANKSTER

22/12/2016, 20:38

MA l'europa non ha niente da dire? PEr darli ai terremotati hanno rotto la minkia mesi, per darli alle banche invece...

Re: ITALIAN BANKSTER

22/12/2016, 21:46

MaxpoweR ha scritto:MA l'europa non ha niente da dire? PEr darli ai terremotati hanno rotto la minkia mesi, per darli alle banche invece...

L'europa, intesa come istituzione/somma di stati/bildenbergroupe, non se ne po' fregà de meno dei cittadini, soprattutto italiani, protestatari ed attaccati ad una Costituzione che "puzza di sinistra", scritta dopo le prepotenza fasciste, con la quale hanno cercato e cercano di difendersi.

Ai burocrati e capitalisti europei, non razzisti e non xenofobi come me, non interessa il colore della pelle o la religione di chi "vive o vivrà " nel mondo futuro e specificatamente in europa: l'importante che lavorino il più possibile la minor costo possibile e che spendano tutto il loro guadagno in merci pessime e medicinali sempre più costosi, senza rompere troppo le palle.

The future is coming.
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