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09/02/2009, 21:01

Si, ma Hannah stava parlando dei genitori mica delle suore (che poi quante possibilità c'erano che sarebbe morta con qualcuno accanto a lei? Prossime allo 0 direi).. [8)]
Ultima modifica di Lawliet il 09/02/2009, 21:02, modificato 1 volta in totale.

09/02/2009, 21:04

Ma figurati! Con quello che le stavano facendo...! Non lo sapeva? (Anzi, hanno anche affrettato i tempi, te lo dico io che non capisco niente!) E forse... proprio per quello...

Ecco, proprio ora stanno dicendo che LE HANNO DATO ABBONDANTI QUANTITA' DI SEDATIVI!!!
Come chiami QUESTA COSA...????!!! io CONDANNA A MORTE!
Ultima modifica di Ufologo 555 il 09/02/2009, 21:10, modificato 1 volta in totale.

09/02/2009, 21:06

I medici avevano detto che la fase critica sarebbe venuta dopo 8-12 giorni.. ne son passati meno di 4..
Ultima modifica di Lawliet il 09/02/2009, 21:06, modificato 1 volta in totale.

09/02/2009, 21:06

Finalmente libera di raggiungere la realtà che da 17 anni la attendeva a braccia aperte...ciao Eluana [:)]

09/02/2009, 21:07

ma chi si è opposto alla sospensione dell'idratazione e nutrienti, si è mai chiesto se vorrebbe vivere per 17 anni cosi ?!?!?!?!? Ma porca miseria ma possibile ?!?
Quella povera ragazza... sono contento di quello che è successo ( bruttissimo a dirlo lo so ) ma non nascondo che,appena appresa la notizia ho cominciato a piangere...ed ancora gli occhi non vogliono saperne di smettere . Pace a te Elu ti voglio bene !!!

09/02/2009, 21:09

BASTA PARLARNE, E' IL MOMENTO DI RIFLETTERE. NON VOGLIATEMI MALE, MA BLOCCO LA DISCUSSIONE .
Ultima modifica di greenwarrior il 09/02/2009, 21:11, modificato 1 volta in totale.

10/02/2009, 22:29

Ho letto nell'altro post che questo thread è stato sbloccato da Greenwarrior.

Io personalmente cercherò di non commentare più quanto accaduto su questo caso, perchè direi cose non popolari e molti potrebbero ritenersi offesi. Mi spiace se questo è accaduto nei miei precedenti post e chiedo scusa a coloro che si sono sentiti offesi.. non era mia intenzione.

Ora però vorrei proporre una riflessione che scaturisce da questo caso e che sta chiamando in causa il governo per la nuova legge sul testamento biologico.

Credo che oggi ci si debba interrogare seriamente sulla necessità di una legge che regoli la libertà dell'individuo sulla scelta della propria morte in casi come quello di Eluana.

Io personalmente credo che se oggi ci troviamo a discutere di questo significhi che come società, stato e civiltà raggiunta siamo arrivati alla frutta.

Vi spiego cosa mi porta a dire questo.
Se un uomo oggi ha deciso di arrendersi alla vita, mi chiedo una serie cose.
Posso comprendere ciò che porta un uomo a prendere una decisione così drastica... tuttavia non sono daccordo sull'avallare questa scelta.
Certo la libertà dell'individuo è sacra... ma la volontà di un individuo è influenzata da mille fattori.
Mi chiedo se prima ancora non sia giusto insistere sul concetto di società, di solidarietà, di amore.
Oggi ritengo che la colpa principale che ha portato la morte della povera Eluana sia proprio questa mancanza di solidarietà e di società. Un padre portato a prendere una scelta così drastica perchè abbandonato dalla società. Le persone che oggi lottano accanto a queste persone sono in balia di se stessi... della loro forza spirituale. Chi ha accanto qualcuno che da sostegno a queste famiglie in un cammino così doloroso dimostra che l'unione fa la forza.
Il grido disperato di aiuto è stato interpretato nel modo più sbagliato. Mi chiedo allora che aiuto è stato dato a quest'uomo che si è sentito SOLO nel portare questa croce?
Tutti quelli che han detto "poverino" e "lasciatelo in pace" quanto sono capaci di mettere da parte i loro bisogni per sostenere chi è in difficoltà?
Quante volte nella vita di una persona si affacciano momenti di crisi? Perchè una volta tanto non ci si mette assieme a una persona ad affrontare una difficoltà?
Da soli è più facile arrendersi alla disperazione, ma insieme agli altri quantomeno si dura di più.
Oggi persino un disabile che non può camminare sulle sue gambe si sente frustrato nel farsi trasportare per salire una rampa di scale... eppure basterebbe fare un buon uso della tecnologia a nostra disposizione per rendere questa frustazione inesistente... questo è solo un esempio...
Si parla di dignità della persona.. ma la dignità è data dall'integrità di una persona non da una condizione fisica.
Il valore e l'importanza di una persona non sono legati a quello che una persona è capace di fare o dire... ma a quello che è quella persona.

Persino gli animali stanno accanto a un padrone moribondo... questo dovrebbe far riflettere... la presenza di qualcuno rende più sopportabile qualunque sofferenza.

Quanto avremmo potuto fare noi (inteso come società/stato) per non indurre questo padre a rifugiarsi nella disperazione? Cosa possiamo fare perchè questo non accada più?

Io personalmente mi sento responsabile ... per tutte quelle volte che mi sono fermata ad osservare senza intervenire (per mille giustificazioni).
Per tutte quelle volte che avrei potuto scegliere tra il regalare un sorriso o rimanere rinchiusa nel mio mondo... e ho scelto di la seconda.
Per tutte quelle volte che avrei potuto contribuire a migliorare la vita di chi mi sta attorno e non l'ho fatto.
Per tutte quelle volte che non ho avuto 5 minuti per ascoltare l'ennesima paturnia di qualche mio amico.
Per tutte quelle volte che avrei dovuto solo esserci e non ci sono stata.
Per tutte quelle volte che avrei dovuto contare fino a 10 prima di parlare e non l'ho fatto.
Per tutte quelle volte che ho messo i miei interessi prima di quelli altrui.

Si inizia dai piccoli gesti per arrivare ai grandi... ma quant'è difficile voler bene a qualcuno... ?

10/02/2009, 22:29

Questa é la canzone che Eluana sta cantando oggi

http://www.youtube.com/watch?v=uhEVf1-k ... re=related

10/02/2009, 23:25

Ciao giusyna, noto dalle tue parole tanto dolore ma devi capire che noi non siamo fatti per vivere in eterno e non siamo fatti per soffrire come vorrebbe far credere chi ha in mano il potere, ho la sensazione che ti fai condizionare troppo dalla religione anche se non fai le buone azioni il buon Dio non giudicherà ma ti accoglierà tra le sue braccia qualsiasi cosa avrai fatto in questa terra.

In realtà le persone non sono state bene informate o non hanno voluto fare una buona informazione, il cervello di Eluana dopo 17 anni da vegetale era in necrosi cioé il cervello non era abbastanza ossigenato non arrivando ossigeno le cellule muoiono con la conseguente morte dei tessuti! Non sono qui a dire che tutti dobbiamo suicidarsi o uccidere i nostri cari se si é rotta un unghia.

10/02/2009, 23:39

Cara Giusyna, capisco il tuo ragionamento. Ma devi capire che la morte non è una dannazione, benchè dolorosa, ma è il giusto compimento di un viaggio faticoso, duro, gioioso, magico, chiamato vita.

Ora, per quanto sia difficile da ammettere, si arriva ad un punto in cui la vita deve finire. Sai, la natura è crudele, è ingiusta (dal nostro punto di vista...).
In natura, un animale finisce il suo compito quando conclude il suo ciclo riproduttivo, quando cioè ha vissuto una vita vittoriosa, ed ha quindi messo al mondo una prole. Tutto quello che viene dopo per la natura è superfluo.
Gli uomini sono un pò diversi, se non ci fossero malattie si morirebbe di vecchiaglia, quando ci si sente ormai stanchi della vita, e si vuole solo riposare in pace. Questo è normale, e obbligare una persona a vivere una vita ormai finita, conclusa, và contro la natura stessa, e non solo contro il volore sacrosanto di un individuo. (non sto dicendo di uccidere i vecchi... dico solo che arrivati ad una certa età, diversa per tutti, perchè ci si può sentire giovani anche a 90 anni, la voglia di vivere svanisce, perchè ci si sente oramai sazzi, soddisfatti della propria vita)

Nel caso di Eluana la vita gli è stata portata via da un incidente, che l'ha costretta in un letto per 17 anni. Ora, ho sentito tante cose, che Eluana era "autosufficiente "(chiedetelo al nostro ministro per l'attuazione del programma), che la imboccavano, ecc.ecc. Ora non importa, fatto sta che mai hanno fatto vedere Eluana com'era alla fine. Era il lontano ricordo di quella bella donna delle foto, solamente un simulacro di vita, così come il vecchio ormai stanco che dolcemente si appresta a lasciare questo mondo. Nella morte non c'è niente di bello, è vero, ma necessariamente nemmeno qualcosa di orribile. La morte è orribile solo se stronca la vita piena, la vita che deve ancora essere vissuta. Eluana, non aveva più davanti a se una vita da vivere, era un fiore ormai appassito, ed il suo corpo era ormai stanco di vivere. Purtroppo non è stata la vecchiaglia a toglierle la voglia di vivere, altrimenti la cosa sarebbe stata giusta, persino dolce, anche se velata di una nostlgia ed un dolore umanamente giustissimi. Eluana è stata violentata da un incidente, che le ha strappato via la voglia di vivere. Ora finalmente riposa...

Naturalmente in futuro dovremo cercare di gestire meglio questi casi, ma l'attuale legge, quella che vogliono far passare, non aiuta. Vieta a tutti di interrompere i trattamenti, ledendo quel libero arbitrio che i credenti dicono Dio ci ha donato. Non si può obbligare alla vita un corpo che di voglia di vivere non ne ha più. Naturalmente non si può nemmeno obbligare alla morte chi scrive che il suo corpo deve essere mantenuto in vita. CI deve essere piena libertà.

11/02/2009, 08:26

Knukle ha scritto:

Cara Giusyna, capisco il tuo ragionamento. Ma devi capire che la morte non è una dannazione, benchè dolorosa, ma è il giusto compimento di un viaggio faticoso, duro, gioioso, magico, chiamato vita.

Ora, per quanto sia difficile da ammettere, si arriva ad un punto in cui la vita deve finire. Sai, la natura è crudele, è ingiusta (dal nostro punto di vista...).
In natura, un animale finisce il suo compito quando conclude il suo ciclo riproduttivo, quando cioè ha vissuto una vita vittoriosa, ed ha quindi messo al mondo una prole. Tutto quello che viene dopo per la natura è superfluo.
Gli uomini sono un pò diversi, se non ci fossero malattie si morirebbe di vecchiaglia, quando ci si sente ormai stanchi della vita, e si vuole solo riposare in pace. Questo è normale, e obbligare una persona a vivere una vita ormai finita, conclusa, và contro la natura stessa, e non solo contro il volore sacrosanto di un individuo. (non sto dicendo di uccidere i vecchi... dico solo che arrivati ad una certa età, diversa per tutti, perchè ci si può sentire giovani anche a 90 anni, la voglia di vivere svanisce, perchè ci si sente oramai sazzi, soddisfatti della propria vita)

Nel caso di Eluana la vita gli è stata portata via da un incidente, che l'ha costretta in un letto per 17 anni. Ora, ho sentito tante cose, che Eluana era "autosufficiente "(chiedetelo al nostro ministro per l'attuazione del programma), che la imboccavano, ecc.ecc. Ora non importa, fatto sta che mai hanno fatto vedere Eluana com'era alla fine. Era il lontano ricordo di quella bella donna delle foto, solamente un simulacro di vita, così come il vecchio ormai stanco che dolcemente si appresta a lasciare questo mondo. Nella morte non c'è niente di bello, è vero, ma necessariamente nemmeno qualcosa di orribile. La morte è orribile solo se stronca la vita piena, la vita che deve ancora essere vissuta. Eluana, non aveva più davanti a se una vita da vivere, era un fiore ormai appassito, ed il suo corpo era ormai stanco di vivere. Purtroppo non è stata la vecchiaglia a toglierle la voglia di vivere, altrimenti la cosa sarebbe stata giusta, persino dolce, anche se velata di una nostlgia ed un dolore umanamente giustissimi. Eluana è stata violentata da un incidente, che le ha strappato via la voglia di vivere. Ora finalmente riposa...

Naturalmente in futuro dovremo cercare di gestire meglio questi casi, ma l'attuale legge, quella che vogliono far passare, non aiuta. Vieta a tutti di interrompere i trattamenti, ledendo quel libero arbitrio che i credenti dicono Dio ci ha donato. Non si può obbligare alla vita un corpo che di voglia di vivere non ne ha più. Naturalmente non si può nemmeno obbligare alla morte chi scrive che il suo corpo deve essere mantenuto in vita. CI deve essere piena libertà.


Ciao Kunkle,
condivido in parte il tuo discorso.
Sono daccordo anche io sul fatto che in casi analoghi a quello di Eluana (dove la medicina non aiuta a guarire ed inutile ad una ripresa anche minima) sia giusto dare la possibilità a chi voglia evitare di mettere delle pezze inutili al suo corpo.
Non concordo per quanto riguarda la sospensione del nutrimento.
Un conto è non somministrare sostanze atte a "curare" una patologia, altro è non somministrare sostanze atte alla nutrizione. Sono due cose molto diverse.
Un soggetto sano non alimentato non sopravviverebbe con non sopravviverebbe un soggetto malato.
Il modo di introdure il cibo non può essere oggetto di discussione. Ci sono malati gravissimi che non sono nello stato di Eluana ma che tuttavia vengono alimentati nello stesso modo.
Lasciare che una vita finisca in modo naturale non significa accelerare il processo di morte attraverso la sospensione della nutrizione. Significa non somministrare più farmaci atti ad intervenire sulle patologie presenti in quel corpo e lasciare che il corpo utilizzi le proprie difese fino alla naturale resistenza.
Questa è la differenza tra eutanasia e accompagnamento alla morte.

Il principio adottato dalla procedura è assolutamente da condannare.

Non si può e non si dovrebbe togliere nutrimento. Allora perchè non gli è stata tolta l'aria con un cuscino?

Ho appena sentito al tg che Eluana è morta per un arresto cardio circolatorio dovuta a una crisi elettrolitica causata dalla disidratazione.
La disidratazione è stata causata dalla mancata somministrazione di acqua. Se questo non è stato un intervento diretto...
Non importa il perchè è stato fatto... il perchè è opinabile e discutibile. Quello che non lo è resta il fatto che dove una società che proclama il diritto alla sopravvivenza tramite interventi umanitari per portare acqua e cibo ai paesi del terzo mondo, ha tolto acqua e cibo in netto contrasto con questa proclamazione.

Non è inutile dare del cibo o idratazione, è inutile somministrare farmaci che curano patologie che non porterebbe alcun beneficio al soggetto.

Per quanto riguarda il discorso che fai sul fatto che è morta 17 anni fa, purtroppo non mi trovi daccordo. Rispetto e capisco il tuo punto di vista ma come il mio non è assoluto e condiviso da tutti anche il tuo non lo è.

La polemica attorno a questa cosa dimostra che non esiste un unica soluzione. Dimostra che è possibile reagire in modi diversi. E' possibile dare significati diversi o nessun significato.

Ho visto che c'è un accanimento contro la chiesa che è un po' troppo sproporzionato. La chiesa è composta cmq da persone e cittadini che hanno il diritto di lottare per quello che credono.
Dite che viene dato potere alla chiesa non permettendo a chi non crede di esprimere la propria libertà individuale. Però in questo caso mi sembra che è stata data legalità a un gesto che va in netto contrasto con i principi della Chiesa. Di fatto la sentenza che ha utorizzato la procedura e il protocollo non è stata fermata per legge.

Un ultima cosa. Io ho un mio cervello e un mio pensiero. Questo pensiero a volte combacia con il pensiero espresso dalla chiesa, tuttavia scaturisce da ragionamenti personali e non condizionati da "regole" imposte. La maturazione che di determinate scelte viene si da un insegnamento cattolico ma anche da quello che la mia esperienza personale di vita mi ha insegnato.

Mi ritengo offesa quando danno ai cattolici dei pecoroni. Anche tra i cattolici ci sono persone che nutrono dubbi e incertezze, come avviene per i non credenti. Molti si affidano in maniera totale al pensiero del vaticano ma c'è (e non sono pochi) chi VALUTA ogni riflessione proposta dal VATICANO e in PROPRIA COSCIENZA esprime un pensiero.

Personalmente non condivido alcune cose che il vaticano propone, ma non è questa la sede per parlarne.

In questo caso mi trovo sulla stessa linea di pensiero.

Piccola G

11/02/2009, 10:43

Tratto da: http://cosedicasanostra.blogspot.com/20 ... blica.html

Benvenuti in Italia (repubblica teocratica)!

In questi giorni di follia tutta italiana, tante parole vuote, false, ipocrite sono state versate. La strumentalizzazione della "vita" di una ragazza è stata vergognosa. Come ha detto Stefano Rodotà stasera a Ballarò, in tanti paesi è sorto un dibattito sull'eutanasia, ma mai come in Italia c'è stata una tale indecenza nell'affrontarlo.
L'intervento di Rodotà è stato esemplare dal punto di vista giuridico; ha spiegato lucidamente che sono i giudici a tutelare da sempre i diritti individuali dei cittadini: e questo è ancora più vero in uno Stato in cui la magistratura è un potere indipendente dall'esecutivo.
Qualche sera fa, a Matrix, ho trovato davvero penoso l'intervento di Formigoni, governatore della Lombardia, il quale sosteneva che il giuramento di Ippocrate comporta che il medico debba sempre curare, ad ogni costo, la persona: il senatore Marino cercava di spiegare, invece, che è la persona, debitamente informata, a scegliere a quali cure desideri essere sottoposta (e così dice la legge): la persona non è uno strumento nelle mani del medico!!!
Un altro problema che mi sembra non sia stato affrontato compiutamente in questi giorni, è relativo al fatto che le tecnologie moderne ci permettono di prolungare la vita oltre il suo naturale evolversi: Eluana senza quelle macchine sarebbe morta 17 anni fa. C'è, poi, da considerare che c'è una vita fisica e una vita sociale: per alcuni potrebbe legittimamente non aver senso portare avanti la prima, se la seconda cessa. Perché il governo vuole fare un disegno di legge che ci costringa ad essere alimentati e idratati se avessimo un incidente mortale e non morissimo subito? QUESTO E' STATALISMO, esattamente il contrario di quanto ha detto Berlusconi qualche giorno fa ( http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkrono ... htbCI7fQ== ) . I cattolici sono già tutelati. Se per se stessi decidono di proseguire una vita, che invece per me è innaturale, nessuno glielo impedisce. Ma tutti gli altri - atei, agnostici, appartenenti ad altre confessioni religiose, cattolici stessi - perché devono vedersi imposta la volontà di un gruppo di cittadini? Questo gruppo potrà forse costituire la maggioranza, ma la Costituzione non tutela i diritti della maggioranza, ma i diritti di tutti. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B. Se sarà fatta una legge limitativa sul testamento biologico come quella che si prospetta, sul piano dei diritti il nostro paese si farà un ulteriore grosso passo indietro e i giudici potranno fare ben poco, se non applicare la legge. Salva la possibilità di fare, ancora una volta, come dice Saviano, tutto all'italiana.... ( http://cosedicasanostra.blogspot.com/20 ... padre.html )

Ma concludo con una domanda rivolta a un qualsiasi ciellino, a qualsiasi deputato del PDL, a Berlusconi, alla Roccella, a Formigoni, a chiunque sostenitore della "vita" sempre e comunque: Perché volete mantenermi in vita, se io chiaramente ho manifestato la volontà contraria?? Perché? Ma non rispondetemi che la vita mi è stata donata da Dio, perchè questa è una questione privata e non giuridica, datemi una risposta coerente con un ordinamente giuridico democratico e laico. Se non l'avete e rispondete che la vita appartiene a Dio, trasportando il contenuto della teologia cattolica nella legge dello Stato italiano, è, dunque, evidente che mi sbagliavo quando credevo di vivere in una democrazia moderna: l'Italia è una teocrazia... BENVENUTI!

11/02/2009, 10:45

giusyna ha scritto:

Mi ritengo offesa quando danno ai cattolici dei pecoroni. Anche tra i cattolici ci sono persone che nutrono dubbi e incertezze, come avviene per i non credenti. Molti si affidano in maniera totale al pensiero del vaticano ma c'è (e non sono pochi) chi VALUTA ogni riflessione proposta dal VATICANO e in PROPRIA COSCIENZA esprime un pensiero.



Certo..... ma viviamo in uno stato LAICO che deve garantire i diritti a TUTTI i cittadini. E non solo ai cattolici. Fattene una ragione....

11/02/2009, 11:03

Lasciando da parte il caso specifico, quello che dico e che ho sempre detto è che bisogna lasciare libertà di scelta. La mia vita non può e non deve essere decisa dallo stato o dalla chiesa. C'è bisogno di una legge, una legge che dia libertà di scelta a chi è cattolico ed a chi non lo è o comunque non segue strettamente il dogma religioso, anche se io sono convinta, essendomi trovata in una situazione analoga anche se non uguale, che bisognerebbe provare cosa vuol dire trovarsi in certe situazioni, bisognerebbe provare le pressioni psicologiche, morali, emotive, affettive che ti schiacciano e quando ne esci sei una persona distrutta qualsiasi sia la tua decisione che sarà sempre e comunque indipendente dal credo politico o religioso. Occorrerebbero supporti, medici, psicologici e religiosi che aiutassero a prendere una decisione che definire giusta o sbagliata è una forzatura. E' una decisione e basta, gli aggettivi non servono e comunque non ne esistono di adeguati. La fecondazione in vitro, come l'aborto o come la decisione di staccare una spina sono decisioni che vanno regolamentate non vietate, c'è bisogno di aiuto non di aggettivi come boia od assassino. Nel 2000 l'allora ministro della sanità, credo la Bindi, inviò a tutti gli italiani un tesserino sul quale esprimere la propria volontà di donare gli organi. Questo tesserino è nel mio portafogli, sempre, perchè chiunque possa sapere che in caso di malattia od incidente c'è il mio consenso alla donazione degli organi, consenso informato, da me dato in maniera serena. Se nel caso di Eluana, un governo qualsiasi, non sotto una spinta emotiva e populista ma per tutelare i suoi cittadini, avesse emanato una legge equilibrata, non si sarebbe giunti a questo. La mia paura è che una legge ci sarà ma sarà simile a quella sulla fecondazione assistita che in realtà è un divieto che ha costretto tanti cittadini, la maggior parte dei quali cattolici, ad andare in altre nazioni per avere un figlio, non sarà tutelata la scelta ma sarà solo un divieto.

11/02/2009, 11:04

io credo sia il caso quanto meno di cambiare titolo alla discussione...
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