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08/09/2013, 13:59

Che stronzata di scenario [:(] [:(]

08/09/2013, 14:08

Manca uno scenario, quello più spaventoso: Guerra Mondiale.....o quasi [V]

08/09/2013, 14:10

cari amici,

"TE L'AVEVO DETTO CHE IL DIAVOLO SONO LORO"


Standing ovation....


non commettiamo lo stesso errore!!!! [8)]

come sempre si citano gli americani come CATTIVI, mentre invece
è sempre" l'elit, la "CABAL," che governa [;)]

come ho più volte postato IL POPOLO AMERICANO, sta manifestando
CONTRO LA GUERRA!!!! [;)]

nella CABAL, sono compresi membri di governo di ogni nazione,oltre americani, europei, asiatici e anche ITALIANI(circa un milione di persone)

ciao
mauro

08/09/2013, 14:35

Murdoch, Rothschild e Cheney prenotano il petrolio siriano

Murdoch, Rotschild e l’intramontabile Dick Cheney: sono soci in affari per il petrolio al confine con la Siria, ma il media non ne parlano. Quali media? Milioni di americani prendono per buone le notizie della “Fox News”, del Wall Street Journal o si informano attraverso altri media mainstream di proprietà del magnate australiano. «Generalmente, questi organi d’informazione sono a favore di un’azione militare contro la Siria,
ma non informano i loro spettatori e lettori che il signor Murdoch ha investito interessi nella guerra con la Siria», accusa Christopher Bollyn. Che rivela: «Murdoch è comproprietario di una compagnia israelo-americana alla quale è stato concesso il diritto di cercare petrolio nelle alture del Golan – il territorio siriano occupato da Israele». E’ perlomeno «amorale», conclude Bollyn, «che la “Fox News” non riveli queste informazioni al suo pubblico», che a quel punto sarebbe costretto a dubitare dell’attendibilità delle informazioni che riceve, dal momento che Murdoch otterrebbe enormi vantaggi personali dalla caduta del regime di Damasco.

Israele, aggiunge Bollyn in un post su “The Rebel” tradotto e ripreso da “Come Don Chisciotte”, ha accordato i diritti per la ricerca di petrolio Jacob Rothschildall’interno della Siria, nel Golan appunto, alla Genie Energy. L’editore Rupert Murdoch e un finanziere dal cognome che parla da solo, lord Jacob Rothschild, sono i principali azionisti della Genie Energy. La compagnia, continua Bollyn attingendo informazioni direttamente dal sito ufficiale dell’azienda, si interessa anche di gas da argille negli Stati Uniti e di olio di scisto in Israele. E anche l’ex vicepresidente americano Dick Cheney, eminenza grigia della Casa Bianca all’epoca delle guerre di Bush, fa parte del comitato consultivo della compagnia. Secondo il diritto internazionale, dice sempre Bollyn, è illegale che Israele accordi diritti di ricerca del petrolio su territori occupati: lo chiarisce Craig Murray in un intervento apparso già nel febbraio 2013, dal titolo “Israele accorda diritti petroliferi in Siria a Murdoch e Rothschild”.

«Il tentativo di Israele di sfruttare le risorse minerarie del territorio occupato delle alture del Golan è completamente illegale per il diritto internazionale», afferma Murray. «Singapore ha fatto causa al Giappone presso la Corte Internazionale di Giustizia per lo sfruttamento del suo petrolio durante la seconda guerra mondiale». Il contenzioso era basato sulla norma internazionale in base a cui una potenza occupante è in diritto di utilizzare pozzi petroliferi già in funzionamento e utilizzati dal paese sovrano che è stato occupato, ma questo non autorizza lo sfruttamento di ulteriori future risorse: «Tra le autorità e i precedenti legali non c’è alcun disaccordo Murdoch e Cheneysul fatto che la realizzazione di nuovi pozzi – per non parlare delle fratturazioni idrauliche – da parte di una potenza occupante è illegale».

Il fatto che Jacob Rothschild e Rupert Murdoch abbiano investito nei tentativi di ricerca di petrolio nei territori siriani occupati, conclude Bollyn, suggerisce che siano a favore del rovesciamento del governo Assad di Damasco, «in modo da indebolire la Siria e dividere la nazione più o meno alla stessa maniera della Jugoslavia negli anni ’90». Non stupisce, peraltro, che nell’operazione-Golan compaia il nome di una vecchia volpe come Cheney, vero e proprio veterano della tattica “distruggi e ricostruisci”, viste anche le polemiche seguite ai maxi-appalti per la ricostruzione post-bellica dell’Iraq affidati alla multinazionale texana Halliburton, da cui Cheney proveniva.

http://www.libreidee.org

08/09/2013, 14:37

ubatuba ha scritto:

l'intervento missilistico che propone il nobel sulla parola,potrebbe avere conseguenze differenti da quelle prospettate,con conseguenze tragiche
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Cose che possono andare storte in Siria


Ci sono ancora grandi dubbi sulle conseguenze di un intervento militare contro Assad: il Washington Post ha messo insieme i dieci peggiori scenari immaginabili

6 settembre 2013

Durante il G20 di San Pietroburgo, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è dato molto da fare per illustrare ai paesi amici (e a quelli meno amici) il suo piano di intervento militare in Siria, in risposta al presunto attacco con armi chimiche condotto il 21 agosto dal regime siriano. L’opposizione più forte ai piani di Obama si è confermata essere quella della Russia, vicina al presidente della Siria Bashar al Assad e contraria a qualsiasi tipo di azione senza le Nazioni Unite.

L’intervento militare proposto dagli Stati Uniti continua a essere molto dibattuto, non solo tra i membri del Congresso che dovranno votare contro o a favore, ma anche tra analisti ed esperti. Ezra Klein del Washington Post ha pubblicato un articolo, immaginando i dieci scenari peggiori nel caso in cui qualcosa andasse storto a causa dell’attacco militare statunitense, e solleva molti dubbi e domande cui nessuno sembra essere in grado di rispondere con certezza.

1. L’attacco potrebbe causare molte vittime tra i civili. Il ministero della Difesa statunitense sta perfezionando una lista di obiettivi, per lo più caserme e basi militari, per limitare al massimo il possibile numero di morti tra i civili. Il problema è che l’intelligence sugli obiettivi spesso non è accurata e ci sono diversi precedenti di luoghi bombardati perché si pensava ospitassero obiettivi militari, e invece erano tutt’altro. I missili da crociera sono guidati a distanza e hanno un loro sistema automatico di puntamento, ma come hanno dimostrato interventi militari precedenti, capita lo stesso che manchino i loro obiettivi. Infine c’è la possibilità che Assad sposti civili in prossimità dei probabili obiettivi per motivi di propaganda.

2. L’attacco potrebbe portare all’uccisione di altri civili da parte di Assad. Il segretario di stato John Kerry si aspetta che l’intervento militare possa indebolire la forza militare del regime siriano. Se Assad si dovesse sentire più minacciato dopo l’attacco statunitense potrebbe intensificare le rappresaglie sui civili per indurre i ribelli ad arrendersi. Si tratterebbe di una escalation molto complicata da gestire e che non potrebbe essere risolta senza la presenza di truppe sul territorio.

3. L’attacco potrebbe portare a un ulteriore utilizzo delle armi chimiche contro i civili. Considerati il mandato limitato che il Congresso dovrebbe concedere ad Obama e lo scarso interesse dell’opinione pubblica statunitense, il regime di Assad potrebbe rispondere ai bombardamenti statunitensi intensificando di molto i propri attacchi contro i ribelli anche con armi chimiche. Sarebbe un percorso molto rischioso per Assad e tra tutti gli scenari è considerato per ora meno probabile.

4. L’intervento militare si rivela troppo leggero e tale da rafforzare Assad, che può dire al mondo di essere uscito indenne dall’attacco. È la preoccupazione di diversi osservatori e di alcuni senatori che hanno partecipati alle audizioni della Commissione per gli affari esteri in vista del voto al Congresso nei prossimi giorni. A questo tipo di obiezioni Kerry ha risposto dicendo che “Assad potrebbe anche sgusciare fuori e dire ‘ehi guardate, sono sopravvissuto’, ma non sarà in grado di dire che sta meglio di prima”.

5. Chi bombarda se lo tiene. Un intervento militare seppure limitato in un altro paese implica l’inizio di un maggiore coinvolgimento per chi lo ha condotto. Da dopo il bombardamento, sarà molto più difficile per gli Stati Uniti dire che la Siria non è un loro problema. I contatti delle opposizioni con gli Stati Uniti si intensificheranno, la popolazione oppressa inizierà a riporre speranze e ad avere aspettative nei loro confronti. Il semplice attacco una tantum si potrebbe trasformare rapidamente in qualcosa di diverso e più impegnativo per gli statunitensi.

6. Rappresaglie. In risposta all’intervento militare potrebbero essere organizzati diversi tipi di rappresaglie nei confronti degli Stati Uniti, direttamente da parte del regime siriano, dai suoi simpatizzanti o da altre organizzazioni come per esempio Hezbollah. Ci potrebbero essere attentati e attacchi contro cittadini statunitensi in giro per il mondo, cosa che porterebbe a una escalation.

7. Il regime cade e le armi chimiche finiscono nelle mani sbagliate. L’intervento militare potrebbe sbilanciare i rapporti di forza in Siria a favore dei ribelli a tal punto da rendere possibile un rovesciamento del regime. Il problema è che l’opposizione armata ad Assad è molto articolata e comprende diversi gruppi di oppositori molto violenti e, si pensa, legati a organizzazioni terroristiche. Nella confusione che si genera dopo la caduta di un regime che dura da decenni che cosa accadrebbe alle armi chimiche? Potrebbero finire nelle mani sbagliate o essere sfruttate dai lealisti di Assad per fare in fretta un po’ di soldi vendendole.

8. Assad cade e si genera il caos. L’obiettivo dell’intervento militare degli Stati Uniti mira a rendere inutilizzabili le armi chimiche da parte del regime, ma non a rovesciarlo. Nessuno può garantire che alla caduta di Assad possa arrivare al potere qualcuno di più affidabile. C’è però l’eventualità che l’attacco porti lo stesso alla fine del regime e che si instauri il caos, con un inasprimento della guerra civile e conflitti interni tra le diverse opposizioni per ora unite contro il nemico comune.

9. Assad cade e viene rimpiazzato da qualcuno peggio. Gli Stati Uniti attaccano, mutano gli equilibri, il regime finisce e si affermano al potere – da soli o in una coalizione – i rivoltosi del Fronte al-Nusra, ritenuto terrorista e con legami con al Qaida dall’intelligence statunitense. È uno dei peggiori scenari possibili, ma secondo Kerry non si potrà verificare perché “la Siria è secolarizzata da tempo” e perché il numero degli estremisti tra le opposizioni ad Assad è molto più basso di quanto si pensasse inizialmente.

10. Escalation. Qualsiasi “se va male” ha in comune la possibilità di una escalation pericolosa e poco prevedibile del conflitto. Il problema è che le conseguenze dell’intervento militare degli Stati Uniti non sono prevedibili fino in fondo e potrebbero portare ad altri bombardamenti, all’impegno di altri paesi o all’utilizzo di truppe in territorio siriano (cosa che per ora la difesa statunitense esclude).

http://www.ilpost.it/2013/09/06/consegu ... nto-siria/

Scenario visto da un solo punto di vista,questi oltre ad essere pazzi sono pure deficienti!.
[:142]

08/09/2013, 14:38

Hai colto pienamente [:)]

08/09/2013, 14:40

Le ****rò = Le F I G A R Ò [:)]




Assalto alla Siria Le ****ro intervista il Presidente Bashar al- Assad

Domenica 08 Settembre 2013 12:19

Immagine

(ASI)I venti di guerra che soffiano sulla Siria ci impongono di fare uina serena e seria riflessione per comprende le vere dinamiche che hanno portato alla decisione dell'intervento armato Usa. Le ****ro ha recentemente intervistato il presidente siriano Bashar al- Assad vi riportiamo una libera traduzione in italiano.




Le ****rò : americani e francesi hanno accusato voi di commettere un attacco chimico , il 21 agosto a Ghoutta , che ha portato alla morte di centinaia di persone . Lei può produrre qualche prova che consenta di concludere che il suo esercito non ha effettuato l'attacco?



PRESIDENTE AL- ASSAD : Ora , per cominciare, è l'accusatore che deve per primo fornire le prove delle sue accuse. Abbiamo sfidato gli accusatori a presentare anche minimi riscontri che legittimino le loro tesi. Bene, non sono stati in grado di farlo. Poi, li abbiamo sfidati a mostrare prove reali a sostegno delle loro affermazioni , non a noi, ma al proprio pubblico . Nemmeno in quest'ultimo caso sono stati in grado di provare nulla . In secondo luogo, per quale ragione e logica noi dovevamo effettuare un attacco di questa natura dal momento che dopo due anni di crisi , vi assicuro la situazione sul terreno è molto meglio ora di un anno fa ? Come si può immaginare, quindi , che un esercito che sta ottenendo significativi successi sul terreno con armi convenzionali possa utilizzare le armi di distruzione di massa ? Sarebbe poi concepibile usarle proprio in quei settori in cui le nostre truppe stanno operando? Sarebbe logico tutto ciò? Inoltre , è plausibile non considerare le drammatiche conseguenze a cui si andava incontro con l'uso di queste armi in una zona densamente popolata e residenziale?

Le ****rò : vi sono stati feriti soldati dell'esercito siriano a causa di quelle armi ?

PRESIDENTE AL- ASSAD : Sì , nella zona Baharia a Damasco . Gli ispettori delle Nazioni Unite li hanno potuto constatare visitandoli in ospedale .

Le ****rò: Ci sono stati alcuni progressi sul campo dell'esercito . Tuttavia, in altre aree i ribelli hanno anche avanzato e si sta cercando di combattere contro di loro.

PRESIDENTE AL- ASSAD : Ancora una volta ripeto, quelle zone di cui parla lei sono aree residenziali e l uso di armi chimiche avrebbe comportato l’uccisione di decine di migliaia di civili. Tutte le accuse sono " basate su " dichiarazioni infondate fatte dai terroristi , così come le fotografie non hanno un vero rapporto con il contesto geografico. La stessa cosa vale per i video caricati su internet.

Le ****rò : Gli americani hanno detto che hanno intercettato una conversazione telefonica tra ufficiali dell'esercito in cui si ordinava l'uso di armi chimiche .
PRESIDENTE AL- ASSAD
: Mi pare chiaro che se gli americani, i francesi e inglesi avessero avuto una sola minima prova l’ avrebbero subito mostrata sin dal primo giorno. Non si risponde alle voci o accuse sospettate di parzialità. Si deve discutere di verità suffragate da fatti. Lo ribadìsco se le hanno devono mostrarle.



Le ****rò : : E 'possibile che qualcuno nella vostra cerchia interna o ufficiali dell'esercito siriano ha preso la decisione a loro insaputa ?

PRESIDENTE AL- ASSAD : Di nuovo non le sto dicendo con questo che possediamo tali armi , in qualsiasi paese del mondo in cui si dispone di queste armi, la decisione di usarle spesso è centralizzata . E , in entrambi i casi , queste cose sarebbero classificate come informazioni militari .

Le ****rò : Ma è quello che ha detto Jihad Makdisi .

PRESIDENTE AL- ASSAD : Assolutamente no. Il Signor Makdisi ha detto che se le avessimo, non le useremmo . Se le abbiamo o non è i una questione interamente siriana



Le ****rò Il presidente Obama ha rinviato l'intervento militare in Siria . Come si spiega questo? .

PRESIDENTE AL- ASSAD : Alcuni hanno visto Obama come un leader debole a causa della sua decisione di ritardare di giorni o settimane o sospendere l’ attacco. E gli altri lo hanno visto come un forte leader di un paese potente che vuole essere a capo di una guerra in Siria . Dal mio punto di vista , il potere sta nella capacità di prevenire le guerre. Il potere deriva dalla capacità che si deve essere consapevoli dei propri errori ed imparare da loro. Se Obama fosse davvero forte , avrebbe smesso di fare tali affermazioni in assenza di prova certe per quanto riguarda l' uso di armi chimiche da parte del governo siriano . Avrebbe affermato che la procedura corretta da fare è quella di attendere i risultati delle indagini dell'ONU , e mettersi al lavoro attraverso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Invece , come si potrà vedere , lui (Obama ndr) è una persona debole , che ha ceduto alle pressioni interne dei gruppi di pressione che lo hanno spinto a minacciare l'azione militare . Come ho detto , i più forti leader sono quelli che impediscono le guerre , e non quelli che le causano.



Le ****rò : Cosa vorrebbe dire ai membri del Congresso i cui voti determineranno se ci sarà o meno un intervento militare? .

PRESIDENTE AL- ASSAD : Prima di votare , dovrebbero farsi una semplice domanda : che cosa han riportato le guerre precedenti negli Stati Uniti o in 'Europa ? . Che cosa ha raggiunto il mondo in guerra contro la Libia e la diffusione del terrorismo nella guerra? . Che cosa ha raggiunto il mondo con le guerre in Iraq e altrove ? . Che cosa otterrà il mondo con il sostegno al terrorismo contro la Siria ? . I membri del Congresso degli Stati Uniti operano con l’aspettativa servire al meglio gli interessi del paese. Prima di votare , dovrebbero soppesare la decisione alla luce degli interessi del proprio paese . Perpetuare l'instabilità e l'estremismo in Medio Oriente non soddisfa gli interessi degli Stati Uniti . Non va a favore dei propri interesse il continuare la campagna lanciata da Bush di estendere le guerre in tutto il mondo . Se si pensa razionalmente e secondo gli interessi del loro paese, non si troverà beneficio da queste guerre . Tuttavia, molti di questi membri del Congresso non hanno ancora preso a riferimento l'arte della logica per prendere le decisioni politiche .

[align=right]Source: Assalto alla Siria Le ****ro i...il Presidente Bashar al- Assad [/align]
Ultima modifica di Wolframio il 08/09/2013, 14:45, modificato 1 volta in totale.

08/09/2013, 14:55

domenica 8 settembre 2013

La democrazia zombi contro la Siria: un canto di guerra e di stupidi


L’annunciato attacco USA contro la Siria è un insulto all’intelligenza del mondo. Il problema tuttavia è che buona parte del mondo è stupido. Era stupido quando bruciava le presunte streghe qualche secolo fa. Era stupido quando si lasciava trascinare in guerre mondiali da decine di milioni di morti solo pochi decenni fa. Non si capisce perché d’un tratto dovrebbe smettere di essere tanto stupido quanto è sempre stato nel corso di tutta la sua storia. In effetti, credere senza alcun motivo plausibile che oggi la gente sia mediamente meno stupida che in passato è qualcosa di particolarmente stupido.

08/09/2013, 17:49

GIANLUCA1989 ha scritto:

Gli USA hanno iniziato a declassificare i video.

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Più che dire "Gli USA hanno iniziato a declassificare i video", sarebbe più corretto
dire che "Gli Illuminati hanno iniziato a fare PROPAGANDA, tramite la CNN" [;)]

Così come hanno fatto PROPAGANDA a favore delle guerre in medio oriente
dall'11/9 in poi.

Ma a parte questo, le considerazioni da fare sono diverse. Ne abbozzo alcune....

1) Murdoch, Rotschild e l’intramontabile Dick Cheney sono soci in affari per il petrolio al confine con la Siria, ma il media non ne parlano. Perchè?

2) Il tentativo di Israele di sfruttare le risorse minerarie del territorio occupato delle alture del Golan è completamente illegale per il diritto internazionale. Pensate che qualcuno farà mai presente allo stesso Israele di questo, o che porrà veti in tal senso? E se nessuno lo farà... perchè a loro è consentito di fare questo ed altro?

3) Tutti si affannano a dire che CHI utilizza le armi chimiche, andrebbe fermato, a prescindere, ANCHE a costo di mettere in moto una guerra di proporzioni bibliche. Perchè nessuno dice invece che ciò che andrebbe fermata, in quanto ILLEGALE, è la produzione di queste armi? Lanciassero i missili sulle fabbriche che producono 'sta roba e dessero l'ergastolo a chi ha autorizzato queste produzioni, illegali e di sterminio di massa, nei propri territori. Ovunque essi siano. Perchè nessuno parla di questo?

4) Gli Usa hanno utilizzato armi chimiche proibite nell'attacco a Falluja nel novembre 2004. Sarebbe stato usato l'Nk-77 (nuova versione del napalm, proibito dal 1980) e il fosforo bianco (che brucia i corpi sciogliendoli fino alle ossa), contenuto nei proiettili illuminanti, ma in questo caso lanciato in modo indiscriminato e consapevole sulla città (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Este ... luja.shtml)

Bene.... perchè solo "loro" possono usare queste armi e tutti gli altri paesi del mondo, qualora fosse, vengono accusati di sterminio e di atrocità inaudite? Gli si potrebbe far presente che ANCHE loro nel 2004, hanno usato armi chimiche proibite. E perchè, in questo senso, la comunità internazionale tace?

Immagine

5) Quale logica perversa avrebbe dovuto spingere Assad a sferrare attacchi di questa natura, visto e considerato che il suo esercito, sino ad oggi, ha ottenuto significativi successi sul terreno con armi assolutamente convenzionali? Perchè poi realizzare tutto ciò contro i suoi stessi soldati e nel medesimo istante in cui gli ispettori dell'ONU erano nelle vicinanze? E ancora, secondo voi Assad è stupido al punto da NON prevedere il fatto che una simile azione avrebbe dato il "là" agli americani per l'invasione dei territori della Siria?

Chi volesse aggiungere altro a questo elenco......

08/09/2013, 18:36

Thethirdeye ha scritto:
Perchè nessuno dice invece che ciò che andrebbe fermata, in quanto ILLEGALE, è la produzione di queste armi? Lanciassero i missili sulle fabbriche che producono 'sta roba e dessero l'ergastolo a chi ha autorizzato queste produzioni, illegali e di sterminio di massa


Invece si preferisce farlo a chi per esempio lavora la canapa per scopi terapeutici eccetera. Li arrestano e gli bruciano le coltivazioni, questo và bene.
Ultima modifica di Wolframio il 08/09/2013, 18:38, modificato 1 volta in totale.

08/09/2013, 19:01

Papa: su ogni guerra, il dubbio se sia per vendere armi



E' talmente evidente l'inghippo che... pure il papa
si dissocia dalla linea di Obama & Company..... [:D]

08/09/2013, 21:00

''Non ci sono prove che io abbia usato armi chimiche contro la mia gente, non sono stato io". Lo afferma il presidente siriano Bashar Assad in un'intervista alla Cbs. Si tratta della prima intervista di Assad a un network americano in quasi due anni. Una parte dell'intervista andra' in onda lunedi' mattina.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 80224.html


Solo una parte dell'intervista? E perchè non tutta? [:D]

08/09/2013, 21:44

Ronin77 ha scritto:

MaxpoweR ha scritto:

Stavolta tifo
Gia è come andare ad una partita,si tifa in tutto insomma...

/facepalm




Era un modo di dire, non fare il borioso, relaxxxx

E poi se pure fosse SI faccio il tifo l'importante è tifare per la squadra che si ritiene meritevole :)
Ultima modifica di MaxpoweR il 08/09/2013, 21:45, modificato 1 volta in totale.

08/09/2013, 22:57

Questo video è interessante ed è stato caricato nel 2012. Si parla delle crisi economica ma prevedeva un attentato e un intervento in medioriente per bloccare i nostri soldi nelle Banche!!

09/09/2013, 00:31

Thethirdeye ha scritto:

Papa: su ogni guerra, il dubbio se sia per vendere armi



Secondo uno studio del Congress Research Service (http://www.fas.org/sgp/crs/weapons/R42678.pdf), gli Stati Uniti, primo esportatore di armi al mondo, stanno aumentando a dismisura le proprie vendite di materiale bellico diretto proprio verso i paesi mediorientali. In un anno, l'industria bellica americana ha visto triplicare il proprio volume di affari. Se nel 2010 gli Usa avevano fatto accordi per la vendita di armi al resto del mondo per 21,4 miliardi di dollari, l'anno scorso (2012) questo valore è arrivato alla cifra record di 66,3 miliardi.

Gli Stati Uniti controllano il 77,7% del mercato globale delle armi annientando il resto dei contendenti. La Russia controlla il 5,6%, la Francia il 5,1% e la Cina il 2,5%. L'espansione del mercato americano delle armi nel corso degli anni 2000 è stato stupefacente. Basti pensare che nel 2004 gli Stati Uniti controllavano "solo" il 29,3% del mercato bellico globale.

Ad aiutare la scalata americana ai vertici della vendita globale di armi c'è proprio la paura di un conflitto regionale in Medioriente. Non a caso, a guidare la classifica dei più accaniti compratori di armi americane tra i paesi in via di sviluppo c'è l'Arabia Saudita, fido alleato statunitense nel Medioriente. Nel 2011 Riyad ha concluso accordi per l'acquisto di materiale bellico per 33,4 miliardi di dollari.

Altri accaniti possessori di armi made in Usa sono gli Emirati Arabi Uniti (4,5 miliardi di dollari nel 2011), che controllano insieme all'Iran lo stretto di Hormuz, e l'Oman (1,4 miliardi di dollari), paese posto all'ingresso del Golfo Persico.

Read more: http://it.ibtimes.com/articles/35093/20 ... z2eLK4yFu3
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