Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3175 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96 ... 212  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/08/2013, 15:40 
Lo faranno di nascosto. E sarà ancora più miseria, tagli, fallimenti, disoccupazione.



Lo faranno di nascosto, tu non saprai nulla, e per noi italiani, oltre che per molti altri, saranno ancor più miserie sociali, tagli a tutti i servizi, fallimenti di aziende come piovesse, disoccupazioni record, con i ******** mediatici che in prima serata si chiederanno… “perché questa crisi non passa?”

Ecco cosa sta per accadere: il 70% del debito pubblico italiano di più di 2 mila miliardi di euro sarà trasferito a un fondo europeo comune, chiamato Redemption Fund (di seguitoRF), dove saranno convogliate anche tutte le eccedenze di debito pubblico degli altri Stati dell’Eurozona. Cioè: siccome il Trattato di Maastricht stabilisce che il debito pubblico degli Stati non deve essere superiore al 60% del PIL, tutto ciò che eccede questo limite nei debiti pubblici dei 17 Paesi dell’euro sarà trasferito in questo Redemption Fund. Ok? Saranno quindi cifre immense di trilioni e trilioni di euro, che diverranno a quel punto di proprietà del RF.

Stop un attimo: l’idea di questo RF è tedesca, e precisamente del Consiglio Tedesco di Esperti Economici, e già qui la cosa puzza. Infatti vedremo sotto dove sta il marcio. Il documento che ne parla è della Commissione Europea *.

Torniamo a questo RF. Dunque gli Stati dell’euro trasferiranno tutte le eccedenze di debito pubblico sopra al limite del 60% sul PIL al RF, ma saranno comunque tenuti a onorare quella parte del debito trasferita (cioè a ripagare interessi e scadenze). Ma il RF farà una cosa nuova che dovrebbe aiutare tutti gli Stati, e soprattutto quelli più indebitati come Italia, Grecia, Portogallo. Il RF venderà dei suoi titoli agli investitori per racimolare soldi, e con quei soldi i governi dell’Eurozona potranno

a) finanziarsi

b) onorare il proprio debito pubblico che fu trasferito nel RF

Il vantaggio è che siccome i titoli del RF saranno garantiti da tutti i 17 Paesi euro, essi saranno, agli occhi dei compratori, super sicuri, quindi gli interessi che il RF pagherà su di essi saranno molto bassi. Certamente più bassi degli interessi che Italia, Spagna, Grecia, Francia, Portogallo pagano oggi per finanziarsi coi propri titoli di Stato. E qui sta la parte vantaggiosa, cioè i 17 dell’euro si potranno finanziare e potranno finanziare i ri-pagamenti sul loro debito pubblico a tassi molto più bassi grazie a questi titoli RF. Ok, quindi uno direbbe che sto meccanismo del RF è a fin di bene, no? NO!

No, perché il documento della Commissione Europea che descrive questo meccanismo specifica in toni PERENTORI che l’adesione al progetto RF da parte degli Stati comporta condizioni severissime, ultra severe, e indovinate un po’ di cosa si sta parlando? Ma sì! Ma CERTO! Dei soliti programmi di tagli feroci alla spesa pubblica, agli stipendi, alle pensioni, all’occupazione, a tutti i servizi pubblici. Ecco cosa bolle in pentola con sto RF! Altro che vantaggi per lei signor Ugo e signora Claudia. La Commissione infatti parla di “super potere d’intervento nei programmi di spesa dei governi”, come se non bastassero quelli che già ha grazie al Fiscal Compact. Ma c’è di peggio.

I tedeschi hanno proposto che al fine di garantire il ri-pagamento da parte degli Stati del loro debito

a) una quota del già micidiale prelievo fiscale di oggi sia trattenuta, oppure che si introducano nuove tasse, specialmente aumenti IVA, quindi… ancor più tasse.

b) gli Stati partecipanti promettano in pegno, attenzione!, le loro riserve di moneta straniera e le loro riserve d’oro come garanzia sui ri-pagamenti, appunto.

Vi rendete conto? La partecipazione in questo programma Redemption Fund comporta una nuova ventata killer di Austerità e addirittura la perdita totale di sovranità degli Stati persino sulle loro riserve monetarie e d’oro.

Come ogni altro progetto di stampo sociopatico e di stampo Economicidio (cioè killer delle garanzie sociali di noi cittadini e della nostra economia per viviere) della Commissione Europea, anche questo diventerà realtà. Non si dica che non vi avevo avvisati.



* Il doc della Commissione è questo http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/Lex ... FIN:EN:PDF

** Un grazie al Corporate Europe Observatory

http://paolobarnard.info/intervento_mos ... php?id=703


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 12044
Iscritto il: 05/02/2012, 12:22
Località: Milano
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 20/08/2013, 23:32 
Inserisco questa informazione qui, poiché mi sembrava il posto più adatto.

Premetto che non conosco il personaggio e non me la sento di dare pareri pregiudiziali nei suoi confronti nè in senso positivo nè in senso negativo.

Volevo solo informarvi di questa notizia.

Immagine

Secondo voi qualcosa si muove a livello mediatico di massa (LA7) o è l'ennesimo "fumo negli occhi" per offuscare la verità?!

[8]



_________________
Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2013, 01:02 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:


Secondo voi qualcosa si muove a livello mediatico di massa (LA7) o è l'ennesimo "fumo negli occhi" per offuscare la verità?!

[8]


No ,è solo paraculaggine. l'argomento attira un certo pubblico, trasversale come orientamento politico, anche se sicuramente per la maggiore simpatizzante grillino. Quelli del fatto lo hanno capito ptima di la7. Un programma che come quello della scorsa stagione in rai, si preannuncia come nazional-popolare con una vena complottista e pesanti scivoloni nel trash . Ma non penso che Paragone oserà mai parlare degli affari della telecom.

Gad lerner col suo infedele, pur ideologizzato e di parte era un programma di un certo livello culturale e infatti aveva ascolti bassissimi.

Questo di paragone invece, penso avrà piú fortuna sia per il basso livello culturale del conduttore sia per l'impostazione trash alla quale ci ha abituati.


Ultima modifica di rmnd il 21/08/2013, 01:05, modificato 1 volta in totale.


_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2013, 01:49 
Cita:
rmnd ha scritto:
Un programma che come quello della scorsa stagione in rai, si preannuncia
come nazional-popolare con una vena complottista e pesanti scivoloni nel trash.

Caspita... è stato uno dei pochissimi programmi della televisione di Stato che ha fatto informazione senza i veti dei filoeuropeisti, che ha parlato dell'Europa, L'UNICO che ha parlato del Trattato di Lisbona, del Trattato di Maastricht, del Fiscal Compact, del Pareggio di Bilancio in Costituzione, dei collegamenti tra Monti e la Trilaterale, dell'Aspen Istitute, del Gruppo Bilderberg e del potere mastodontico della Finanza Internazionale che pilota le Borse di mezzo mondo o che ha pilotato lo spread in Italia dal 2008 ad oggi e....... tu hai il coraggio di definirlo come nazional-popolare con una vena complottista e pesanti scivoloni nel trash??? [:D]

Cos'è? L'informazione di Stato per te, deve essere a senso unico?
Cioè filonazista e filomerkel?

Guarda che dalla Rai hanno buttato fuori Paragone PROPRIO perchè
ha parlato di cose di cui NON avrebbe dovuto mai parlare.....



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2013, 02:23 
Il vero peso dell’Italia, occultato dai padrini dell’euro

Immagine

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... -delleuro/

Opinion maker come Eugenio Scalfari e Giovanni Floris (che Dio ce ne scampi e liberi al più presto!) fanno operazioni di «spudorato terrorismo», perché «spaventavano il pubblico dicendo che, fuori dall’euro, l’Italia avrebbe perso qualsiasi peso economico» e hanno usato espressioni come «finiremmo come il Marocco, o l’Egitto, quei posti lì». Sorvolando sul «retrogusto razzistoide» di frasi di quel genere, che possono far presa «solo su chi ha una totale ignoranza della realtà economica del nostro tempo, e in particolare sul peso specifico del nostro paese nel contesto internazionale», Claudio Martini ricorda che l’Italia «è un paese molto importante, ma sopratutto molto ricco». Peccato che, nell’immaginario collettivo di tanti italiani, il nostro paese resta «una provincia piccola e marginale», che presto sarà «scalzata dalla Thailandia», e che comunque «non può reggere il peso dell’avanzata dei paesi emergenti», quindi deve “fare gruppo” con i cugini europei per resistere alla preoccupante ascesa dei “negri”, membri dell’ex “terzo mondo”. «Corollario: se si esce dall’esclusivo club euro si finisce come il Nord Africa».

Qui non c’è di mezzo solo il classico auto-razzismo degli italiani, sostiene Martini in un intervento su “Il-main-stream”, ripreso da “Come Don Eugenio ScalfariChisciotte”. «Qui gioca un ruolo la mancata consapevolezza dell’incredibile divario che separa i paesi ricchi da quelli poveri». Prendiamo il Marocco: secondo dati ufficiali Fmi aggiornati al 2012, il reddito nazionale lordo del Marocco è di 97 miliardi e mezzo di dollari, mentre quello italiano assomma a 2.014 miliardi. «Avete letto bene: il Pil marocchino è meno di un ventesimo di quello italiano. E non pesa qui il divario di popolazione, visto che i residenti in Marocco sono grosso modo i 3/5 di quelli in Italia (38 milioni contro 59)». E l’Egitto? Inserire questo paese nel novero di quelli “che crescono” sembra davvero improprio, visto l’attuale caos politico-economico. «In ogni caso, il Pil egiziano nel 2012 era di 256 miliardi di dollari: grossomodo un decimo del Regno Unito, e un ottavo dell’Italia – con una popolazione che, secondo stime recenti, supera i 90 milioni».

Il divario resta abissale, continua Martini, non solo tra le due sponde del Mediterraneo. La Francia, con 65 milioni di abitanti, gode di un reddito pari a 2.600 miliardi di dollari, mentre l’intera area ex-sovietica, comprensiva di tutte le repubbliche, incluse quelle del Baltico, ha un Pil complessivo di appena 2.550 miliardi, pur contando più di 270 milioni di abitanti. Altro esempio: due rampantissimi paesi emergenti, Turchia e Iran – quest’ultimo potenza petrolifera, e presto nucleare. «Ebbene, questi due paesi, la cui popolazione complessiva supera i 155 milioni, hanno in due un Pil non superiore ai 1.300 miliardi, non distante da quello dei paesi del Benelux (1.270 e spiccioli; però questi di abitanti ne hanno 28 milioni)». E i vituperati Piigs (più Cipro e Malta) insieme fanno 130 milioni di residenti, ma – nonostante tutto – ancora oggi presentano un Pil complessivo che supera i 4.000 miliardi di dollari. Cifra di poco inferiore (4.100) a quella di cui gode l’insieme dei paesi del continente sudamericano, dalla Colombia all’Uruguay. Sia tra i Piigs che tra i sudamericani, metà del reddito è detenuta da un singolo paese: da noi l’Italia, da loro il Brasile. Eppure, il Sudamerica ha più di 360 milioni di abitanti.

Infine, i due confronti più impressionanti: se si somma il totale dei redditi complessivi dei paesi dell’Africa nera – escludendo quindi l’intero Nordafrica arabo – si arriva a poco più di mille miliardi di dollari, esattamente 1.030: cifra che equivale alla somma dei Pil di Norvegia e Svezia. Solo che, mentre i due paesi scandinavi contano appena 13 milioni di residenti, le stime degli abitanti dell’Africa nera variano tra i 700 e gli 800 milioni. «E questo – sottolinea Martini – nonostante la “potenza emergente” rappresentata dal Sudafrica, o una potenza petrolifera come la Nigeria». Ma il gran finale lo riserva la Germania: insieme alla Svizzera e all’Austria (totale popolazione: 97,5 milioni) il reddito dei paesi germanofoni supera la somma dei Pil di India, Indonesia, Thailandia, Malesia, Singapore, Filippine, Pakistan, Bangladesh, Nepal, Sri Lanka, Vietnam, Laos, Bhutan e Cambogia, cioè tutta l’Asia meridionale e sud-orientale. Le cifre: 4.620 miliardi, contro una cifra compresa tra i 4.550 e i 4.600. «Giova ricordare che i paesi sopra Giovanni Florisconsiderati rappresentano un terzo della popolazione mondiale», vale a dire quasi due miliardi e mezzo di persone.

«In buona sostanza, se restiamo attaccati ai dati – conclude Martini – Floris e Scalfari ci hanno detto che, uscendo dall’euro, perderemmo il 95% del nostro peso economico», fino a “finire come il Marocco”, o tuttalpiù l’88% (cioè diventando come l’Egitto). «Affermazioni enormi, paragonabili a quelle di un medico che asserisca che trascurare l’acne porta inevitabilmente al cancro alla pelle». Vere e proprie assurdità, riconosciute però come tali «solo da chi ha una minima cognizione di geografia economica: chi ce l’ha sa che l’Italia, come del resto gli altri paesi europei di grandi dimensioni, è un vero gigante economico; un gigante che non ha avuto bisogno dell’euro per formarsi, e che non scomparirebbe tornando alla propria valuta». Naturalmente, «si può comunque continuare ad affermare che fuori dall’euro conteremmo quanto le Tuvalu». Questa, chiosa Martini, è una tipica profezia che si auto-avvera: «Alla lunga, rimanendo nella moneta unica, potremmo davvero perdere quote di reddito e di ricchezza tali da farci escludere dal novero dei paesi ricchi».


Fonte: http://www.libreidee.org/2013/08/il-ver ... -delleuro/



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 4249
Iscritto il: 09/05/2012, 18:57
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2013, 09:31 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Inserisco questa informazione qui, poiché mi sembrava il posto più adatto.

Premetto che non conosco il personaggio e non me la sento di dare pareri pregiudiziali nei suoi confronti nè in senso positivo nè in senso negativo.

Volevo solo informarvi di questa notizia.

Immagine

Secondo voi qualcosa si muove a livello mediatico di massa (LA7) o è l'ennesimo "fumo negli occhi" per offuscare la verità?!

[8]


Considerando che dietro le televisioni c'è il potere( perche nn credo che nell'etere possa fluire qualcosa di autonomo e indipendente dal potere), opto per "il fumo negli occhi! [:(]


Ultima modifica di shighella il 21/08/2013, 09:33, modificato 1 volta in totale.


_________________
La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2013, 10:27 
cmq paragone ha lasciato la rai in quanto non gli era permesso di parlare su certi argomenti riguardanti l'euro........................[;)]ed era inviso ai filoeuropeisti.....[:(!]


Ultima modifica di ubatuba il 21/08/2013, 10:28, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2013, 10:41 
http://www.lettera43.it/cronaca/gianluigi-spot-al-populismo_4367567901.htm

[color=blue]Gianluigi, spot al populismo
Voleva essere il nuovo Santoro della Rai. Ora Paragone imita Funari.
E a L'ultima parola dà più spazio alla gente comune che ai politici.
di Giulio Ricciarelli


Gianluigi Paragone, vicedirettore di RaiDue e conduttore del talk show del venerdì sera L’ultima parola, se non ci fosse andrebbe inventato. Perché tale e tanta è la capacità di adattarsi alle situazioni, al saper aderire alle mode del momento da far sembrare quel genio del trasformismo quale era Fregoli il suo allievo, e non il maestro dell’arte del travestimento.
Certo, con il valzer delle idee, ballato come se fosse a Vienna, è riuscito a portare questo prodotto del weekend al 13% di share, contrariamente a tutti i pronostici. Ma ciò non toglie che il suo populismo spinto, quel voler essere fuori dal coro, il voler rimarcare sistematicamente che lui, Paragone da Varese, è diverso dagli altri, rende il tutto maledettamente artefatto. Compreso il dato degli ascolti, peraltro ulteriormente verificabile dopo lo puntata del 12 ottobre.
IN RAI GRAZIE A PDL E LEGA NORD. I fatti, del resto, sono lì a dimostrarlo. «Per entrare in Rai ben vengano i padrini politici», sosteneva l’ex direttore de La Padania, transitato da Libero, prima di approdare a Viale Mazzini, a gennaio del 2010. E quella di Paragone, allora, non era una semplice dichiarazione d’intenti, ma una constatazione dei fatti.
«In Rai mi hanno voluto Popolo della libertà e Lega Nord. La cosa non mi imbarazza e non ho nulla di cui mi devo giustificare», dichiarò a Sorrisi e Canzoni. Eppure era reduce dal colossale flop di Malpensa, Italia programma di cui tutti fanno finta di essersi dimenticati, e un po’ di misura non avrebbe guastato.
IL GIORNALISTA TROVA AIUTO NELL'UDC. Nonostante quelle dichiarazioni non proprio politicamente corrette, Paragone mirava alto, sognava di diventare il «Santoro di centrodestra». L’unica similitudine possibile con Michele Chi? sta nella formula del programma, ricalcato pari pari da Annozero. Circa i contenuti, è tutta un’altra storia.
Poi il vento è cambiato, la Lega e il Pdl hanno mollato Paragone e il giornalista ha mollato loro, costringendo il conduttore di RaiDue a chiedere asilo all’Unione di centro di Pier Ferdinando Casini. Memorabili le risse con i deputati del Pdl, a partire da Giorgio Stracquadanio, e il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, che gli rinfacciavano le piroette. Prima giornalista politico fra i politici, poi leader dell’antipolitica fra gli esponenti della Casta.

Apertura da rockstar e poi giornalista svincolato dal potere
Cambiato il vento, e la casacca, Paragone ha pure modificato il modo di andare in onda, fedele all’immagine dell’italiano medio, quello che si crede sempre più furbo degli altri, tratteggiato nei suoi film da Alberto Sordi.
La nuova stagione lo vede nelle vesti di una simil rockstar in apertura del programma, un modo per dire «io non sono uguale agli altri conduttori», e di un giornalista svincolato dal Palazzo nella seconda parte. Solo che nell’uno e nell’altro caso predominano i toni del populismo, di colui che strizza l’occhio alla piazza per riempirle la pancia.
POLITICI SACRIFICATI PER I CITTADINI. I temi, ovviamente sono sempre quelli. Si va dalla politica, all’attualità, passando per il costume e la cronaca, con il supporto del famigerato popolo della Rete e dal pubblico in studio, diventati una sorta di dogma per chi vuol fare una televisione fuori dal coro.
In studio, infatti, ci sono 100 ragazzi impegnati nella politica e nel sociale che incalzano gli ospiti di turno per approfondire quanto accade nel nostro Paese cercando di offrire se non risposte, quantomeno spunti di riflessione. Che non sempre saltano fuori.
Anzi, nelle ultime puntate i dubbi hanno prevalso sulle risposte. «Cedere il microfono ai cittadini e poco importa se mi danno del funariano».

IL NUOVO MODELLO È FUNARI. Ecco, un’altra bella perla paragoniana. Dopo aver abbandonato la rincorsa a Santoro, al punto che la Rai gli ha negato nettamente il trasloco al giovedì sera, come aveva chiesto il giornalista, adesso il modello di riferimento è Gianfranco Funari. Solo che quest'ultimo è stato unico, per certi versi, irripetibile. Un «Re degli ignoranti» che sapeva ammaestrare le platee. Fatto sta che per il conduttore del talk del venerdì sera è «fondamentale far parlare gli italiani, quelli che vivono la crisi e vogliono raccontarla». Meno politici, dunque, e più gente comune.
A FAVORE DELLE COPPIE OMOSEX. Infine, anche se è l’apertura del programma, c’è la chitarra. «Non mi importa se per alcuni, come ha detto pubblicamente il consigliere di amministrazione della Rai, Antonio Verro, sono solo un populista con la chitarra».
No, ognuno ha diretto di fare ciò che vuole. Diventa un problema quando lo si fa con i soldi pubblici, cioè con i nostri. Perché passi pure il suo sì al riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali, dichiarato con l’orecchino che porta ma non come tributo a Vendola: «No, non c’entra nulla, e non ho intenzione di toglierlo, checché ne pensi Gubitosi (attuale direttore generale della Rai, ndr». Ma paragonarsi a Bruce Springsteen è davvero troppo.
Ecco, in questo caso, non c’è davvero paragone. C’è soltanto uno che si crede Gianluigi Paragone. E che continua ad andare in onda, nonostante tutto.
Venerdì, 12 Ottobre 2012[/color]



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/08/2013, 10:44 
del repulisti dal trash, Paragone compreso, Voyager, xfactor , etc..dobbiamo ringraziare Giubitosi, che cerca con molte difficoltà di trasformare la RAI in una sorta di BBC italiana, con programmi di qualità. Ci riuscirà ? boh, intanto fa l'unica cosa che occorre fare in questi casi. Inziare a buttare via tutto il ciarpame


http://www.lanotiziagiornale.it/gubitosi-dichiara-guerra-a-gossip-e-trash/

I primi ad arrivare ieri mattina alla riunione convocata dal dg alle 8,30 avevano appena preso il caffè pensando che al bar, su all’ultimo piano del palazzo di viale Mazzini sarebbero saliti un paio d’ore dopo. Ma Luigi Gubitosi non è un manager che ti fa riposare, anzi. L’appuntamento è andato avanti fino quasi all’ora di pranzo perché le comunicazioni del capo della Rai erano davvero importanti. Illustrando il piano industriale 2013-2015 il dg ha fatto capire innanzitutto che non ha alcuna intenzione di traslocare: resterà al suo posto di comando finché dura il suo contratto e finché non avrà risanato i conti di un’azienda che oggi è sull’orlo del profondo rosso. Via dunque alle “misure” di impatto come l’addio alla sede storica del cavallo di viale Mazzini con trasferimento in una zona meno centrale e più economica. Prosegue la cura dimagrante della struttura occupazionale che punta a snellire ancora l’assetto anche dal punto di vista dirigenziale. I prossimi a finire sulla pedana del prepensionamento saranno, avendone i requisiti di anzianità, coloro che sono nati nel 1955. Per tamponare la fuoriuscita di denaro, il dg ha anche indicato la via della “non trattativa” con tutti i dirigenti che faranno causa alla Rai. Si tratta di circa 600 persone che il 30 giugno lasceranno l’azienda. Questo permetterà a circa mille precari (di bacini B e A) di scalare posizioni per la conquista dell’agognato contratto a tempo indeterminato. Quanto ai contenuti e all’offerta editoriale, il dg è stato altrettanto esplicito. No al gossip, al trash e alle trasmissioni costruite intorno al pettegolezzo o alla cronaca rosa (il caso della bestemmia al matrimonio della Marini andata in onda a Domenica in non è stato ancora digerito dai vertici Rai) a vantaggio del web, della digitalizzazione e dei giovani, per i quali si deve fare molto di più per coinvolgerli, a cominciare dalla radiofonia. Ma sono sotto osservazione anche i programmi dello storico autore e regista Michele Guardì che attualmente ha sotto di s#279; un quotidiano I fatti vostri (affidato allo strano terzetto composta dalla vecchia guardia Giancarlo Magalli, dal cantante Marcello e dalla prediletta del regista più pagato dalla Siae, la finta bionda Adriana Volpe) e 2 bisettimanali del sabato e della domenica Unomattina week end e Mezzogiorno in famiglia con Tiberio Timperi e Miriam Leone, Amadeus e Laura Barriales. Troppa roba, insomma, per una vecchia gloria come Guardì che è sopravvissuto ad ogni governo e a qualsiasi dg della Rai (ma si è ingigantito sotto l’impero del berlusconiano Mauro Masi che considerava Michele un grande cervellone della tv). Trema la poltrona anche manager inossidabili come Andrea Lorusso Caputi, direttore produzione tv e Luciano Flussi, capo del personale che non sarebbero più nelle grazie di Gubitosi. Il dg ama che vengano rispettate le regole e più di qualcosa invece nella “macchina Rai” (fra contratti e produzioni esterne) non quadra. Già rimosso Daniel Toaff, il vice di Giancarlo Leone, che andrà in pensione il 30 giugno e anticiperà l’uscita grazie alle ferie.



Trasloco da Viale Mazzini

Entro gennaio 2015 il palazzone sede della Rai verrà demolito per poi essere ricostruito. È l’unico modo per eliminare l’amianto. Ora la Rai cerca una sede provvisoria che dovrà ospitare tutti gli uffici aziendali. I grandi costruttori, da Toti a Caltagirone, e i grandi gruppi , da Grandi Stazioni a Bnl stanno offrendo palazzi e dimore per convincere Gubitosi.



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/08/2013, 12:46 
Grecia: Dall'austerità all'agonia il passo è breve

Costas Panayotakis
Tradotto da Bosque Primario

http://tlaxcala-int.org/article.asp?reference=10361

Ops, l’abbiamo fatto un'altra volta ! Questo è in sostanza quello che ha scritto il Fondo Monetario Internazionale nel rapporto di giugno quando ha riconosciuto i gravi errori, commessi nel 2010 dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea, quando hanno insistito nell'imporre un programma di austerità feroce come condizione essenziale per concedere quei prestiti che hanno permesso alla Grecia di continuare a pagare il suo debito con le banche europee. Contrariamente alle aspettative della troika (FMI, UE e BCE ) che dichiarava che il suo programma avrebbe portato solo ad una breve recessione, ma che avrebbe permesso alla Grecia di rientrare rapidamente sui mercati finanziari mondiali, dopo tre anni di austerità ci troviamo di fronte ad una profonda depressione economica, con conseguenze sociali catastrofiche e un debito greco che continua a restare ingestibile.

La Grecia non è un caso unico. Il FMI è sempre arrivato tardi nel riconoscere i suoi errori, quando i programmi di "aggiustamento strutturale" imposti ai paesi che devono risanare la loro economia si dimostrano economicamente controproducenti per la devastazione sociale che causano in tutto il paese. Tutti i fallimenti dei modelli imposti dal FMI si basano sulle teorie economiche dominanti, su una fede indiscussa nel mercato capitalista e dimostrano che i risultati che si posso raggiungere sono solo apparentemente benigni. La tradizionfe neoclassica che domina l’economia tradizionale ha sempre cercato di dimostrare, con astratti ragionamenti matematici, la teoria di Adam Smith che sostiene che la mano invisibile del mercato trasforma ogni azione individuale, fatta nel proprio interesse, in un risultato utile per la società.

Se crediamo all’ Economia

Secondo gli economisti neoclassici, il problema degli individui e dell’economa è la scarsità. Dal momento che i desideri materiali delle persone superano le risorse disponibili, bisogna utilizzare le scarse risorse in modo efficiente. In altre parole, si dovrebbero usare le scarse risorse per massimizzare la produzione di beni e servizi e per soddisfare i consumatori con quello che si è realizzato. La bellezza del capitalismo- spiegano gli economisti – sta proprio nell'effetto che crea con la concorrenza sul mercato, che rende minimi gli sprechi e si orienta verso i desideri dei consumatori, per trovare la condizione di miglior redditività ed il successo del modello di mercato.

Questa spiegazione teorica non è compatibile con la politica di deregolamentazione imposta ,in tutto il mondo, negli ultimi quattro decenni. Nella misura in cui queste misure hanno contribuito alla crisi finanziaria ed economica globale, che ha tormentato ( corrotto ) il mondo negli ultimi cinque anni, queste politiche (ed i loro effetti disastrosi) hanno esasperato i principi tradizionali dell’ economia agendo come “cheerleader ideologiche” che tifano per le politiche del libero-mercato e hanno fatto aumentare notevolmente le disuguaglianze, spingendo milioni di persone verso disoccupazione e miseria.

Oltre ad aver dovuto far toccare con mano gli effetti del fallimento delle scelte del FMI, la Grecia è diventata anche il campione che ha mostrato l’incapacità del capitalismo di utilizzare risorse scarse in modo efficiente e in modo da favorire benessere umano e sostenibilità ecologica. Infatti, con un tasso di disoccupazione di quasi il 30% con punte del 60% tra i giovani lavoratori, la Grecia ha provato l'enormità della disfunzione economica prodotta dai cicli alternati di boom e di crollo causati dal (neo)capitalismo. Oltre a causare sprechi , inefficienze e a portare la disoccupazione alle stelle (non solo in Grecia), questa politica non tiene conto delle sofferenze umane dovute all’aumento della povertà, alla fame, ai suicidi, alla tossicodipendenza e ad una moltitudine di altri problemi sociali che stanno distruggendo la vita di milioni di persone nel Sud dell’Europa e in tutto il mondo.

La Grecia illustra anche il danno ecologico provocato dal capitalismo. Ad esempio, quando il governo ha cercato di far aumentare le sue entrate, tassando il combustibile per il riscaldamento, i greci hanno cominciato ad usare la legna, innescando così una spirale di deforestazione e inquinamento dell'aria in tutte le principali città del paese. Nel frattempo, la disoccupazione è presa come giustificazione per investimenti anti-ecologici, come quelli fatti dalla Canadian Eldorado corporation che ha cominciato ad estrarre oro in una delle zone più incontaminate del nord della Grecia.

Un Sistema Antidemocratico

Queste conseguenze disastrose per l'uomo e, in ultima analisi, per tutto l'ambiente derivano dalla natura fondamentalmente antidemocratica del capitalismo che essendo un sistema di potere oltre che un sistema di mercato, consente a piccole élites economiche di determinare, con decisioni prese solo per massimizzare il proprio profitto, di condizionare il futuro di intere società, del pianeta e della specie umana.
In effetti, i capitalisti hanno usato storicamente i profitti prodotti dal lavoro di tutti per costruire una cultura consumistica tossica che si muove più verso la distruzione del pianeta che verso il benessere e la felicità dell’uomo. I capitalisti hanno corrotto i sistemi politici democratici e distrutto intere comunità quando per mere valutazioni di profitto hanno abbandonato zone in cui i salari erano più alti nel rispetto dei diritti sindacali e delle leggi a tutela dell’ambiente, per dce-localizzare la loro attività in zone prive di questi "ostacoli" per massimizzare la redditività dell'impresa.

In considerazione di tutto questo, non deve sorprendere che la crisi economica scatenata contro la Grecia sia diventata anche una crisi di democrazia. In effetti, il governo greco si è arreso, cedendo il controllo sulla politica economica e sull'utilizzo delle entrate pubbliche alla UE, alla BCE e al FMI e ha fatto sempre più affidamento su misure autoritarie per controllare la resistenza popolare a queste politiche distruttive. Nel frattempo, il partito neonazista Alba Dorata, per anni, un gruppo insignificante, l’anno scorso è diventato il terzo partito del paese con tutta l’inquietudine che può provocare il ricordo delle immense sofferenze subite dalla Grecia durante l'occupazione nazista degli anni ‘40. Con più del 10% del favore popolare, secondo gli ultimi sondaggi, Alba Dorata vede negli immigrati i capri espiatori della crisi greca e usa le sue squadre paramilitari naziste per attaccare e terrorizzare non solo gli immigrati, ma chiunque non accetti il suo messaggio reazionario.

Un’altra strada

Se i fallimenti del capitalismo sono strettamente connessi al modo antidemocratico di organizzare la vita economica, ne consegue che per superare queste carenze è necessario un sistema economico che rifletta le necessità dei molti, in opposizione a quelle di pochi. Quello che serve, in altre parole, è una democrazia economica in tutte le sue diverse forme, da imprese gestite democraticamente nell'interesse dei lavoratori , ad azioni di governi democratizzati che puntano su processi innovativi, come sulla elaborazione di un budget partecipativo.

Esperimenti di democrazia economica esistono in tutto il mondo, l'America Latina, ha combattuto le devastazioni e la crisi del neoliberismo prima degli altri, e per questo può essere considerata un laboratorio particolarmente ricco. Non è una sorpresa, quindi, che di fronte a una simile crisi , milioni di greci stiano cercando un nuovo tipo di lotte, creando nuove formazioni politiche contro l’austerità, dando vita a reti di solidarietà e di sperimentazione di organizzazioni e luoghi di lavoro non capitalistici.

E 'importante capire il motivo ed il significato di queste lotte contro l’austerità e contro tutte le giustificazioni intellettuali che se ne vogliono dare ripetendole su tutti i media, perché l’eco di queste lotte si sta rapidamente diffondendo dalla Grecia al resto dell'Europa, degli Stati Uniti e non solo.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/08/2013, 12:46 
Cita:
rmnd ha scritto:

del repulisti dal trash, Paragone compreso, Voyager, xfactor , etc..dobbiamo ringraziare Giubitosi, che cerca con molte difficoltà di trasformare la RAI in una sorta di BBC italiana, con programmi di qualità. Ci riuscirà ? boh, intanto fa l'unica cosa che occorre fare in questi casi. Inziare a buttare via tutto il ciarpame


Il ciarpame, caro rmnd, è quello che cerca di confondere il popolo italiano con programmi vistosamente e acriticamente EUROPEISTI. Il fatto che tu abbia il coraggio di paragonare il programma di Paragone con Xfactor, la dice lunga, anzi, conferma la tua clamorosa disonestà intellettuale.

Indipendentemente dal format o dalle antipatie personali, il programma di Paragone, ha fornito INFORMAZIONI UTILISSIME per l'italiano medio... cioè quello che di economia, non sa un'acca. Senza quel programma, l'italiano medio non avrebbe neanche avuto la possibilità di conoscere gente come Paolo Barnard o come Alberto Bagnai......

Immagine

Quindi, continuo a considerare l'intento di Paragone come elemento fondamentale (in attesa di altro) in grado di garantire la PLURALITA' DELL'INFORMAZIONE. Visto che gli altri non fanno altro che dire pistolinate sull'Europa, sull'uscita dall'Euro e visto che forniscono solo dati di parte, pure taroccati o addirittura FALSI......

Sui programmi di mediaset, invece, non mi pronuncio neanche....
Stendere un velo pietoso, è l'unica cosa che possiamo fare.....



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 12044
Iscritto il: 05/02/2012, 12:22
Località: Milano
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26/08/2013, 09:29 
TIME: La Falsa Ripresa dell’Eurozona
La rivista TIME canta fuori dal coro: la tanto sbandierata ripresa che non è una ripresa.

Quand’è che una ripresa non è una ripresa? Quando si tratta dell’eurozona.Mercoledì scorso, l’Europa è ufficialmente uscita dalla sua più lunga recessione dalla creazione della moneta unica, con una crescita dello 0,3% dopo una contrazione esattamente della stessa misura nel primo trimestre. Benché il risultato sia soltanto una crescita dello 0%, i funzionari europei stanno già vantando il loro “successo”, nel tentativo di rilanciare la famigerata formula economica dell’austerità.

I mercati, alla disperata ricerca di qualche buona notizia dall’Europa, ora nutrono migliori aspettative: secondo un sondaggio mensile tra gestori di fondi di Bank of America Merrill Lynch, gli investitori sono più bullish sulle azioni della zona euro che in qualsiasi altro momento dal gennaio 2008.

Ma una borsa europea più forte presuppone una crescita economica continua. E se si guarda da vicino alla ripresa dell’ultimo trimestre, essa è costruita su fondamenta instabili: il settore delle costruzioni tedesco e francese si è ripreso dopo un lungo, lento, freddo inverno; così come la spinta alle esportazioni proveniente da fuori dell’Europa, a detta degli stessi produttori tedeschi, probabilmente non continuerà. Il credito è ancora scarso, limitando gli investimenti delle imprese, e anche se la spesa dei consumatori è aumentata un po’, i consumatori francesi e tedeschi non possono compensare la mancanza di domanda in paesi come Spagna, Italia e Paesi Bassi, che sono ancora in recessione. Nel frattempo, circa 20 milioni di persone nella zona euro sono ancora senza lavoro – un record del 12,1%. Questo è improbabile che possa cambiare presto.

Il problema resta quello di sempre: una crisi del debito non risolta e fatta precipitare da una UE costruita su fondamenta difettose. Come ho spiegato in un recente articolo sulla rivista TIME, l’austerità non ha funzionato affatto – e i salvataggi hanno semplicemente messo una pezza al fatto che l’Unione europea non è un’unione economica integrata, ma piuttosto un insieme di stati che operano su due velocità, senza una politica fiscale integrata. “Il ritorno a tassi modesti di crescita economica nella zona euro nel suo insieme non farà molto per affrontare i profondi problemi economici e fiscali dei paesi periferici”, ha scritto Jonathan Lyons, chief economist europeo di Capital Economics di Londra, in una nota ai clienti. “In effetti, una più forte crescita nel centro potrebbe anche avere alcuni effetti negativi sulla periferia, mantenendo un euro forte e scoraggiando la Banca centrale europea dal fornire ulteriori stimoli monetari”.

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... leurozona/

Comincio a pensare che in sostanza siamo solo noi a credere di essere a un miglio dalla terra promessa, manipolati da una informazione di regime a senso unico e senza spirito critico.

[:(!]



_________________
Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26/08/2013, 11:05 
Furbizie elettorali per assicurarsi la poltrona. Mentre la Grecia ammette che potrebbe aver bisogno di altri 10 miliardi.

ROMA (WSI) - La cancelliera tedesca Angela Merkel gioca un'altra delle sue carte elettorali; d'altronde le elezioni sono imminenti, e i contribuenti tedeschi hanno bisogno di essere rassicurati sul fatto che non continueranno a pagare per i guai del Sud Europa, in particolare per la Grecia.

Merkel dice così no ad altri "haircut", ad altri tagli - svalutazioni - dei debiti, affermando che fenomeni del genere potrebbero alimentare un effetto domino di incertezza e allontanare gli investitori dall'Eurozona. Questo, mentre il destino di Atene sembra ormai segnato dalla richiesta, in futuro, di nuovi aiuti.

"Se vi dovesse essere necessità di un ulteriore sostegno alla Grecia, sarà nell'ordine di circa 10 miliardi", dice il ministro delle Finanze greco Yannis Stournaras, dopo la visita ad Atene del membro del board Bce Joerg Asmussen, indorando in qualche modo la pubblica nel momento in cui afferma che la somma è "molto inferiore rispetto agli interventi precedenti".

Dal canto suo Merkel sottolineato che i problemi del debito della Grecia e delle riforme strutturali saranno affrontati nel 2014. "Fino ad allora il paese ha ancora molto da fare e deve continuare in modo costante a rendere esecutive le proprie riforme".
.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... omino.aspx

+che l'interesse dell'europa la cancelliera del 4°reich fa l'interesse della poltrona,dato che la grecia reclama altri aiuti......................[:(!]prob che dopo le elezioni tedesche riprenda l'implosione dell'euro......[;)]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 12044
Iscritto il: 05/02/2012, 12:22
Località: Milano
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26/08/2013, 11:17 
Caro Uba, le elezioni in Germania saranno un momento molto delicato per l'Europa.

Il 22 Settembre è vicino, ma i sondaggi sembrano premiare la Merkel

Immagine

http://www.trend-online.com/prp/merkel- ... he-230813/

Il partito dei pirati non supererebbe neppure lo sbarramento del 5% nonostante fosse al 10% nemmeno un anno fa...

Alternative fuer Deutschland è un partito fondato da ex democristiani, usciti dal partito contestando la politica di salvataggio dell'euro di Angela Merkel, e da economisti critici verso l'euro. I sondaggi ufficiali gli attribuiscono il 3 per cento dei sondaggi.

il blocco euroscettico avrebbe pertanto pochissimo peso nel Bundestag.

Cosa sarebbe successo se anche in Germania ci fosse stato un fenomeno M5S al 25%???

[8]


Ultima modifica di Atlanticus81 il 26/08/2013, 11:18, modificato 1 volta in totale.


_________________
Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26/08/2013, 12:38 
cmq atlanticus speriamo bene.consideriamo che in determinate occasioni i sondaggisti fanno l'interesse di qualkuno.........interessi quanto mai personali..................[:(!]


Ultima modifica di ubatuba il 26/08/2013, 12:38, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3175 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96 ... 212  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 23/05/2025, 20:23
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org