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25/09/2012, 18:09

Intervistiamo i giornalisti



http://www.beppegrillo.it/2012/09/inter ... l#commenti

Con un'informazione libera l'Italia cambierebbe in 24 ore. I giornalisti italiani si suddividono in tre categorie: gli indipendenti (pochi, eroici e spesso emarginati), gli schiavi (tantissimi, sfruttati e pagati 5/10/20 euro a pezzo) e i Grandi Trombettieri del Sistema, nominati in posizioni di comando dai partiti e dalle lobby (direttori di testata, caporedattori, grandi firme, intellettuali per meriti sul campo). Sabato scorso a Parma tecnici e esperti hanno discusso per ore di inceneritori, dei danni alla salute, della loro assoluta inutilità, di rifiuti zero, dei tre miliardi di debiti di Iren, società quotata in Borsa e posseduta in maggioranza dai Comuni targati pdmenoelle. Nulla di tutto questo è stato riportato. La piazza vuota, semi vuota, quasi piena è stato l'unico argomento di interesse (in piazza della Pace erano presenti 3.000 persone e decine di migliaia erano collegate in streaming). Parlare d'altro per non parlar di niente.

Il conflitto di interessi tra informazione e potere economico e politico è diventato insopportabile. La maggior parte degli italiani è informata da sette televisioni e tre giornali. Rai1, Rai 2 e Rai 3 sono occupate dai partiti, Canale 5, Italia 1 e Retequattro sono di proprietà di Berlusconi, a capo di un partito, la7 appartiene a Telecom Italia. La Repubblica è di De Benedetti, tessera numero uno del Pdmenoelle, La Stampa è della famiglia Agnelli, gli azionisti di riferimento del Corriere della Sera sono le banche e Confindustria. Siamo manipolati dai partiti, dalle banche e dalle industrie che, attraverso i media, stravolgono la realtà. L'Italia è un'Isola dei Famosi, un reality show di sessanta milioni di persone che ascoltano favole, racconti fantastici in dosi così massicce e da così lungo tempo da aver trasformato il Paese in un gigantesco Truman Show in cui la verità è menzogna e la menzogna è verità. Più il Sistema si decompone, più i media ne diventano l'ultimo feroce baluardo (dopo infatti non c'è più alcuna difesa) perdendo ogni ritegno e vergogna. Gli attacchi al MoVimento 5 Stelle sono diventati parossistici, quotidiani, bipartisan, falsi, con notizie inventate di sana pianta, diffamatori verso chi non ha mai governato, rubato, che non candida condannati, non vuole poltrone o rimborsi elettorali. Il gioco al massacro è così chiaro, evidente da essere diventato imbarazzante, paradossale, quasi comico per chi lo pratica.

Vorremmo però sapere qualche cosa di più su chi ci informa. Una questione di reciprocità. Il perché talvolta non riportano i fatti, se sono costretti o se è una loro attitudine. Vorremmo sapere quali direttive ricevono da parte dei loro giornali o telegiornali. Perché fanno le domande che fanno (talvolta tendenziose per dimostrare una tesi a priori). Vorremmo conoscerli più da vicino: i loro nomi, il loro curriculum, i loro pensieri. Vorremmo sapere qual è il loro stipendio, se sono trattati da schiavi nonostante le testate per cui lavorano prendono rimborsi pubblici. Intervistiamo i giornalisti che si presentano agli incontri pubblici e alle manifestazioni e pubblichiamo i video su Youtube. Lo faranno volentieri per salvaguardare il diritto all'informazione. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.

01/10/2012, 15:44

Grillo sul Washington Post, 'il comico che fa tremare l'Europa'

Il quotidiano americano dedica un lungo articolo al fondatore del Movimento 5 Stelle

01 ottobre, 15:34

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 58543.html

"Assomiglia a Jerry Garcia, scherza come John Stewart e assicura che il mondo non ha nulla da temere dall'uomo più divertente d'Italia. E allora perché l'Europa teme quel terremoto politico che è Beppe Grillo?". Si apre così l'articolo che il Washington Post dedica al comico italiano, fondatore del Movimento 5 Stelle. Un pezzo a firma di Anthony Faiola, che il quotidiano pubblica in prima pagina, sotto il titolo: 'Un comico vuole avere l'ultima risata nella crisi del debito italiano'.

Il Washington Post spiega che Grillo viene paragonato a Benito Mussolini, ma il suo messaggio si avvicina piuttosto a quello del liberale americano Michael Moore e i suoi sostenitori sono tutt'altro che estremisti nostalgici del Duce. "Mi chiamano populista, ci chiamano nazisti e mi chiamano Hitler, ma non capiscono - spiega Grillo, intervistato da Faiola - Quello che sta succedendo è che il nostro movimento sta riempiendo uno spazio simile a quello dei nazisti in Germania o (Marine) Le Pen in Francia. Ma non siamo per niente come loro. Siamo gente moderata e bellissima e siamo l'ultima cosa rimasta tra l'Italia e i veri estremisti".

Il giornale americano spiega ai suoi lettori che Grillo "vuole promuovere un referendum sull'euro e afferma che l'Italia dovrebbe seguire il percorso di Argentina e Ecuador sospendendo il pagamento del suo debito nazionale". Il suo movimento, si legge nell'articolo, "riempie un vuoto politico" e gli ultimi sondaggi mostrano che ha il sostegno di un italiano su cinque, ma il suo stile "gli attira inevitabili paragoni con Benito Mussolini".

"In un Paese che, al contrario della Grecia, è considerato troppo grande per naufragare, la nomina di emergenza di Mario Monti l'anno scorso, un tecnocrate ex presidente di università, chiamato a prendere il posto del playboy offuscato Silvio Berlusconi è stata come una grazia salvifica per l'Europa", aggiunge il giornale ricordando che "la settimana scorsa Monti non ha escluso la possibilità di continuare come primo ministro se gli verrà chiesto, anche se questo dipende largamente dalla vittoria alle elezioni di coloro che lo sostengono nei partiti di centro-destra".

L'Italia "e' il Paese che potrebbe segnare il successo o la fine del futuro dell'euro con le prossime elezioni", sottolinea il Washington Post, secondo il quale "nei prossimi mesi gli italiani potrebbero aprire il piu' preoccupante capitolo" della crisi europea. E "la chiamata di Grillo per un referendum sull'euro in Italia e il suo messaggio anti-austerity lo mettono in una compagnia simile a una serie di leader populisti europei, inclusi Le Pen in Francia, Stronach in Austria e Geert Wilders in Olanda". Intanto i partiti tradizionali sono in difficoltà e si profila sempre più lo scenario "di un Parlamento debole e diviso o scettico sulle riforme di Monti".

In questo contesto, a una parte degli italiani Grillo appare "profetico", scrive ancora il giornale, e lo scandalo in Regione Lazio, con le foto del 'toga party' in stile romano, "sembra soltanto provare l'opinione di Grillo che la classe politica italiana è in bancarotta morale e non salvabile".

02/10/2012, 09:28

Ecco come riassumere TUTTO in pochi minuti...grandissimo grillo! [:264]

02/10/2012, 13:31

Angeldark ha scritto:

Ecco come riassumere TUTTO in pochi minuti...grandissimo grillo! [:264]




Immenso, per chiarezza e sintesi.

La cosa che dovrebbe far riflettere (soprattutto coloro i quali credono fermamente che questo NON sia un "complotto globale") è che NESSUN politico italiano abbia mai parlato così chiaramente di questi temi. Mai... in nessuna circostanza. Anzi... ora tutti i partiti si affollano sotto lo zerbino di Monti, proprio per avvalorare il suo piano (o meglio per avvalorare il "loro piano").

Riprendiamoci l'Italia.... prima che sia troppo tardi.

03/10/2012, 20:10

Giusto!! ... ma da dove si comincia?

03/10/2012, 20:16

Dalla punta delllo "stivale" e lo si rigira come un petalino ...! [^]

03/10/2012, 20:17

Ufologo 555 ha scritto:

Dalla punta delllo "stivale" e lo si rigira come un petalino ...! [^]


vetta d'italia.siamo piu' vicini............................ [;)]

03/10/2012, 20:19

Appunto, dopo che l'abbiamo ... rigirata!
Dici che non cadrà nessuno dalla calza? [;)]

03/10/2012, 20:20

Ufologo 555 ha scritto:

Appunto, dopo che l'abbiamo ... rigirata!
Dici che non cadrà nessuno dalla calza? [;)]


bucata com'e' cadono tutti [:D] [8D] [:o)]

03/10/2012, 20:22

ma nel ... tombino, speriamo!

03/10/2012, 21:51

In questo mondo di ladri

Immagine

http://www.beppegrillo.it/2012/10/in_qu ... l#commenti

In questo mondo di ladri i politici arrestati, rinviati a giudizio, condannati occupano interi notiziari. C'è materiale per una biblioteca di Alessandria del crimine. Neppure Ercole riuscirebbe a ripulire dallo sterco la moderna stalla di Augia che è diventata l'Italia. Per molto meno in altri Paesi la gente sarebbe scesa in piazza, avrebbe assediato il Parlamento. In Italia non succede. Ci si interroga su questo mistero, su questa apparente ignavia, da anni, senza trovare una risposta convincente. Tra le cause c'è la sindrome di Stoccolma per cui un intero popolo si è affezionato ai suoi carnefici, la menzogna trasformata in verità di Regime con l'occupazione di giornali e televisioni, come da piano della P2, la scomparsa dal Parlamento di ogni opposizione con due gemelli, pdl e pdmenoelle, che si sono alternati durante il Ventennio dell'Inciucio con lo stesso programma, litigando a uso delle telecamere nei talk show, e che ora hanno gettato la maschera governando insieme a Rigor Montis, l'indifferenza verso uno Stato sentito ostile ed estraneo, con mille ragioni, dai cittadini.

La risposta definitiva alla Seconda Repubblica dei Ladri, impunita e tollerata dall'opinione pubblica, è però più semplice. E' un discorso di pane e companatico. Quanti sono gli italiani che vivono di politica? I cerchi molteplici e senza fine che partono dai partiti, per continuare nelle municipalizzate, per proseguire nei concessionari di Stato e, in cerchi più larghi, nelle cooperative rosse e bianche a cui sono commissionate piccole e grandi opere inutili indebitando Stato, Regioni, Province, Comuni, nei centomila pensionati d'oro e d'argento, negli evasori totali, negli scudati fiscali, fino all'ultimo precario assunto in cambio di un voto? I beneficiati sono legione e votano. Il Sistema sopravvive perché un numero sterminato di italiani ne trae vantaggio. Parecchi milioni, un calcolo approssimativo di forse otto milioni che però va moltiplicato per almeno tre, il minimo nucleo familiare. Ventiquattro milioni di italiani, circa metà della popolazione che non vede, non sente, non parla e vota per i partiti. Un meccanismo alimentato, finché regge, da un debito pubblico insostenibile e dalla tassazione più alta d'Europa. Una tempesta perfetta è in arrivo. "In questo mondo di ladri, c'è ancora un gruppo di amici, che non si arrendono mai". Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.

15/10/2012, 13:27

Soldi pubblici: incarichi alle coop nel mirino del 5 stelle

TORINO 15 Ott (Però Torino) - Poco chiari quei rinnovi alle coop. Dopo aver diffuso l'elenco degli affidamenti da parte del Comune di Torino (sono circa 6.600 voci di spesa dal 2006 al 2011) il Movimento 5 stelle si lancia all'attacco di alcuni lavori concessi a cinque cooperative: Valdocco, Cilte, Solidarietà, Fai Subalpina, Crescere Insieme.

“La nostra attenzione si è focalizzata sui Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie ed in particolare sull’assistenza alle famiglie, essendo questi servizi organizzati e finanziati dalla Regione Piemonte. Da un primo controllo abbiamo subito potuto notare che diversi milioni di euro sono stati affidati senza gara d’appalto a queste cinque cooperative” scrivono Davide Bono e Vittorio Bertola, rispettivamente capogruppo in Regione e in Comune. “Dalle visure camerali, la prima cosa che ci è balzata agli occhi è stato il legame di parentela tra il deputato del PD, Mimmo Lucà, e l’attuale Presidente del Consiglio di amministrazione della Cooperativa Solidarietà, che risulta essere la Sig.ra Giovanna Maria Cumino, moglie del deputato. Lucà fu intercettato mentre chiamava l’impresario Salvatore Demasi (coinvolto nell’indagine Minotauro sulla ‘ndrangheta) per chiedergli di far votare Fassino alle primarie”. Anche se gli stessi consiglieri, proseguendo con le verifiche, ammettono che questi enti lavoravano per il Comune ben prima delle elezioni che hanno coinvolto il sindaco Fassino. Nel 1998 è stato eseguito un regolare bando della durata di quattro anni, rinnovabile per altri due, fino al 31 gennaio 2005, per un importo complessivo di 13,1 milioni di euro. Invece, con tre proroghe, “di cui intendiamo verificare la regolarità con i nostri avvocati”, si è arrivati fino al 31 marzo 2006 per un ulteriore importo di 4,37 milioni, tramite affidamenti diretti e senza più svolgere alcuna gara. In tutti questi anni la sig.ra Cumino era consigliera d’amministrazione della Cooperativa Solidarietà. “Intendiamo quindi ricostruire tutta la vicenda fino al 2012, in quanto dal 31 marzo 2006 in avanti è cambiato tutto il sistema di attribuzione dei fondi. Ci risulta comunque che almeno due di queste cooperative, tra cui proprio la Cooperativa Solidarietà, continuino a fornire il servizio, ora appaltato direttamente dalle A.S.L.”

http://www.perotorino.it/politica/14618 ... l-5-stelle

15/10/2012, 13:29

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=fn7ftklPnDY[/BBvideo]

19/10/2012, 13:26

Sondaggi Swg, Beppe Grillo cresce al 21% - In Sicilia potrebbe essere il primo partito
Il Pd resta comunque il primo partito a livello nazionale, in difficoltà Idv e Udc

Oltre il 20% a livello nazionale e un rotondo 14% in Sicilia. I sondaggi continuano a preannunciare un successo del movimento di Beppe Grillo tale da scompaginare il tradizionale quadro politico. Stando all'ultimo sondaggio realizzato da Swg per la trasmissione di Rai Tre Agorà il Movimento 5 Stelle avrebbe già sfondato quota 20% attestandosi appunto al 21%. Mentre alcuni sondaggi realizzati in Sicilia, seppure di dubbia attendibilità scientifica, preannunciano un clamoroso successo alle imminenti elezioni regionali del 28 ottobre dove il movimento di Grillo potrebbe risultare addirittura il primo partito anche se il candidato governatore Giancarlo Cancelleri viene visto comunque alle spalle dei candidati di Pdl Nello Musumeci di quello del Pd Rosario Crocetta e dello stesso Gianfranco Miccichè espressione di Mpa e Grande Sud.

A DANNO DI IDV - Tornando ai dati di Sgw fotografano una costante crescita del Pd che viene dato al 25,9% a livello nazionale, mentre prosegue la caduta libera del Pdl che ormai stenta a superare il 14%. A quanto pare l'ascesa di Grillo va a danno dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che è attestato al 4,3% con un significativo calo di un punto e mezzo rispetto al precedente sondaggio del 12 ottobre. Stabili Lega, Sel e La Destra di Storace mentre non trova spunti per andare avanti l'Udc. Cresce ancora invece l'esercito degli astenuti che passa dal 18 al 20% che si sommano ad un numero imprecisato, ma intorno al 30%, di indecisi che non rispondono alle sollecitazioni dei sondaggi.

CALA LA FIDUCIA IN MONTI - L'istituto Swg ha anche monitorato la fiducia degli italiani nel Presidente del consiglio Mario Monti, che risulta in calo di due punti (dal 39% di una settimana fa al 37% attuale) dopo la presentazione della legge di stabilità che, evidentemente, ha avuto un impatto negativo sull'opinione pubblica che sta calcolando gli effetti sui bilanci familiari di aumenti dell'Iva e tagli alle detrazioni. Il sondaggio Swg è stato effettuato dal 15 al 17 ottobre 2012, tramite contatti telefonici e online su un campione di elettori di età superiore ai 18 anni.

http://www.corriere.it/politica/12_otto ... 3328.shtml

Questo il link al sondaggio

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... ggio.shtml

Quali scenari possibili se queste % non fossero quelle di un sondaggio, ma quelle scaturite dalle urne?

19/10/2012, 13:51

Atlanticus81 ha scritto:

....
Quali scenari possibili se queste % non fossero quelle di un sondaggio, ma quelle scaturite dalle urne?


Secondo me con quelle percentuali è ingovernabile, il movimento 5 stelle non si alleerà con nessuno.
Ma guardando che casino sta succedendo ora nel pd (l'ultima con renzi e le fatture http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1447456) , anche il pd si sta disgregando secondo me.

Ho l'impressione che le notizie che leggiamo tutti i giorni se non un incredibile coincidenza, siano tutte tese a far verificare un exploit del movimento 5 stelle:

A questo punto è un qualcosa di previsto "nell'agenda" secondo me.

Saluti
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