06/06/2017, 23:25
lox1 ha scritto:In Italia, nel dopoguerra, siamo stati occupati militarmente dagli Usa(cosa che succede tutt'ora).Può darsi che questo piccolo dettaglio ti sia sfuggito.....
07/06/2017, 01:32
sottovento ha scritto:E quindi? Morto un Papa se ne fa un altro. Guarda cosa è diventata la Libia dopo Gaddafi, se invece di arricchirsi spartendosi la torta si fossero accordati avrebbero indetto elezioni ed eletto un leader per tutto il paese. D'accordo che far fuori Gaddafi è stata una gran cavolata ma ora il paese è nelle loro mani e sono loro, i libici, a non riuscire a metter su un governo nazionale.
07/06/2017, 08:13
07/06/2017, 08:26
sottovento ha scritto:lox1 ha scritto:In Italia, nel dopoguerra, siamo stati occupati militarmente dagli Usa(cosa che succede tutt'ora).Può darsi che questo piccolo dettaglio ti sia sfuggito.....
Purtroppo senza gli Usa saremmo stati invasi sicuramente dai comunisti poiché l'Italia per ciò che rappresentava strategicamente avrebbe fatto gola a loro come agli americani e fra i due preferisco di gran lunga gli americani, poi magari tu avresti preferito nascere e crescere in un paese comunista.
07/06/2017, 08:36
sottovento ha scritto:MaxpoweR ha scritto:ancora con sti governi stabili? Ce li avevano i governi stabili. Li hanno buttati giù.
E quindi? Morto un Papa se ne fa un altro. Guarda cosa è diventata la Libia dopo Gaddafi, se invece di arricchirsi spartendosi la torta si fossero accordati avrebbero indetto elezioni ed eletto un leader per tutto il paese. D'accordo che far fuori Gaddafi è stata una gran cavolata ma ora il paese è nelle loro mani e sono loro, i libici, a non riuscire a metter su un governo nazionale.
07/06/2017, 13:34
07/06/2017, 13:53
07/06/2017, 14:33
MaxpoweR ha scritto:Cosa significa morto un papa sene fa un altro? Ma se quei governi sono stati abbattuti (quello libico, il governo siriano non ce l'hanno fatta) da governi stranieri che hanno comprato mercenari per fare le più indicibili porcherie distruggendo il tessuto sociale dei paese invasi e deportandone la popolazione come lo dovevano rifare il governo? Chi lo doveva rifare? Su quali basi? Dove la trovano ormai una qualunque forma di stabilità governativa? Sotto le bombe e appresso alle colonne dell'USisis? Manti rendi conto delle stronzate che dici? Con un governo fantoccio calato dall'alto dalle potenze assaltatrici? Ma veramente siamo al delirio totale.
Cerca di evitare simili commenti volutamente trolleschi, è veramente un insulto all'intelligenza leggere e dover replicare a certe cose. Te lo dico con rispetto per la tua persona, ma te lo devo dire.
07/06/2017, 14:50
sottovento ha scritto:E quindi? Morto un Papa se ne fa un altro. Guarda cosa è diventata la Libia dopo Gaddafi, se invece di arricchirsi spartendosi la torta si fossero accordati avrebbero indetto elezioni ed eletto un leader per tutto il paese. D'accordo che far fuori Gaddafi è stata una gran cavolata ma ora il paese è nelle loro mani e sono loro, i libici, a non riuscire a metter su un governo nazionale.
07/06/2017, 15:00
Alberto Negri - Perché i terroristi colpiscono l’Iran
La rivendicazione dell'Isis degli attentati a Teheran è quasi un marchio di fabbrica, una sorta di sanguinoso sigillo a decenni di politica estera dell'Iran e di contrapposizione tra la repubblica islamica e un universo sunnita che ha sempre mal sopportato l'esistenza di una “Mezzaluna sciita”.
L'Iran viene colpito perché è lo stato del Medio Oriente che da più tempo e con maggiore efficacia combatte contro il jihadismo sunnita: lo fa in Iraq con i Pasdaran del generale Soleimani, a fianco del governo maggioranza sciita di Bagdad, lo fa in Siria sostenendo il regime alauita di Bashar Assad e appoggiando in Libano gli Hezbollah, da sempre in lotta con i gruppi radicali sunniti.
L'Iran è anche un Paese dai confini porosi e vulnerabili: a Est fronteggia l'Afghanistan, dove i Talebani sono sempre stati nemici della repubblica islamica e in Balucistan, dove è attivo il gruppo terrorista sunnita dei Jandullah, i “soldati di Dio”, che negli ultimi anni ha portato numerosi attacchi terroristici nella regione.
Inoltre le cellule dell'Isis potrebbero contare su una consistente minoranza araba nel Golfo.
A Occidente ci sono le frontiere con la Turchia, il Kurdistan e l'Iraq, dove Teheran combatte contro i movimenti radicali sunniti dal Califfato e i gruppi affiliati ad Al Qaida.
Ma l'Iran è anche il Paese da sempre nel mirino degli Stati del Golfo e dell'Arabia Saudita che non hanno esitato prima a finanziare la guerra di Saddam Hussein negli anni Ottanta contro la repubblica islamica e poi i gruppi jihadisti per abbattere con una guerra per procura il regime di Assad in Siria.
L'Iran in questa regione ha spesso sfruttato gli errori di calcolo degli altri giocatori, in particolare degli Stati Uniti: sono stati gli americani a far fuori i talebani a Kabul nel 2001 e poi Saddam nel 2003.
C'è ovviamente da chiedersi come mai l'Occidente si sia sempre schierato contro Teheran e mai contro le monarchie del Golfo, alleati spesso ambigui e inaffidabili.
La colpa maggiore dell'Iran è quella di costituire con l'appoggio a Hezbollah in Libano una minaccia diretta alla supremazia di Israele, storico alleato di Washington, che non è riuscito a venire a capo della loro resistenza sciita neppure con la guerra del 2006. Le monarchie del Golfo poi vengono preferite a Teheran perché gli Stati Uniti sono legati a Riad da un patto di ferro: inoltre le petro-monarchie sono clienti e investitori di primo piano negli Usa e nei principali Paesi europei, dalla Gran Bretagna alla Francia.
Tutte le maggiori basi americane in Medio Oriente sono sul Golfo, dal Bahrein, dove è di stanza la quinta flotta, al Qatar, al Kuwait.
In poche parole l'Occidente ha fatto una scelta in base ai suoi interessi economici e finanziari: stare dalla parte degli arabi e dei sunniti a scapito dei persiani iraniani e degli arabi sciiti, che sono un minoranza del 15% nel mondo musulmano.
Una contrapposizione evidenziata da un'accesa competizione tra l'ideologia religiosa wahabita dei Saud, una monarchia assoluta e retrograda, e lo sciismo iraniano che con la repubblica islamica, uscita dalla rivoluzione di Khomeini del 1979, ha comunque consolidato un sistema elettorale di cui l'ultimo esempio sono state le elezioni presidenziali del 19 maggio dove ha prevalso per un secondo mandato Hassan Rohani.
Questo sbilanciamento a favore del mondo sunnita, che si trascina enormi contraddizioni, è stato in parte contemperato dalla politica di “doppio contenimento” attuata dagli Stati Uniti per riequilibrare i rapporti di forza e che si è concretizzata nel 2015 nell'accordo sul nucleare.
Ma le sanzioni all'Iran sono state tolte soltanto in parte: permangono quelle creditizie e finanziarie americane che di fatto impediscono anche agli altri Paesi occidentali come l'Italia la firma di grandi contratti con l'Iran.
Ma c'è anche dell'altro. La guerra in Siria non si risolverà facilmente: l'Iran con l'intervento della Russia è riuscita a mantenere Assad in sella ma gli Usa, la Gran Bretagna e la Giordania stanno tentando di tagliare il corridoio iraniano di rifornimento a Damasco e agli Hezbollah, questo è l'altro vero conflitto in corso oltre a quello contro l'Isis a Raqqa e Mosul.
Cambieranno le cose? Trump ha abbracciato la visione saudita, appoggiata da Israele, di equiparare la lotta al Califfato a quella contro l'influenza iraniana nella regione. Vedremo adesso, dopo gli attentati di Teheran, le reazioni occidentali: ma è assai difficile uscire da contraddizioni che durano da decenni.
Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-riina_petas_o_vendetta_perch_non__questo_il_problema/5871_20423/
07/06/2017, 15:23
MaxpoweR ha scritto:
è una emerita stronzata. Ed in questo caso non è una opinione; perchè quando si nega la realtà pur di dar credito alla propria tesi si finisce per scrivere scemenze.
08/06/2017, 10:10
08/06/2017, 14:51
08/06/2017, 15:14
08/06/2017, 16:07
MaxpoweR ha scritto:Quindi stai dicendo che ti pare normale e logico che le forze speciali inglesi arrivino sul posto causa di un attentato e debbano cambiarsi in strada, nascosti dietro un furgone, mentre l'attacco terroristico continua?
A me pare una str...