E questo è solo l'inizio....

Ma cosa dirà Monti "il liquidatore" alla Comunità Europea quando si accorgerà che gli italiani stanno letteralmente smettendo di pagare le tasse perchè non se lo possono più permettere?

Ah già..... dirà loro che l'unica via è quella di vendere i gioielli di famiglia (cioè Finmeccanica, ENI, Enel e compagnia cantante). Bene.... e tutto questo teatrino/programma, non è forse lo stesso programma che è stato discusso e architettato a bordo del Britannia nel lontano 2 Giugno del 1992? Ah no... come dicono gli anticomplottisti, quelle sono solo favolette........ certo certo.....

E tutto sarà fatto in "nero"!

le speranze sono ke qualke politico con gli attributi(se esistono)stacchi la spina,o dal basso il popolo si muova con estrema decisione.......

Halo enfants de la Patrie ...! (Ma quale Partrie?)

No...come ben analizzato su diversi quotidiani di oggi la spiegazione è molto più semplice ma quei 'geni' che stanno al governo non l'avevano capita?
Chi evadeva ieri, evade anche oggi, chi non poteva evadere ieri continua a non poter evadere neanche oggi.
Minore entrate fiscali? causa minor consumo e quindi minor gettito da IVA.
E cosa farà il governo? quasi inevitabile l'aumento dell'IVA al 23%.
sono dei geni.

Non sono capaci di tagliare gli sprechi, anche quelli piccoli , perchè esistono decine di migliaia di piccoli sprechi, anche di pochi milioni di euro. Ma sommateli tutti insieme e poi vedrete.
Non si agisce sulla totale trasparenza , sul come vengono spesi i soldi delle tasse in modo puntuale, voce per voce.

Io sto aspettando la dissoluzione dello stato italiano. Dopotutto Monti fa anche il gioco di chi punta a spaccare il paese.
grazie Monti.

incredibile..
ma (potrebbe essere) vero..

e non sento proposte alternative o critiche
da chicchessia ..
se ne lavano tutti le mani..

Ma perchè scusate.... avevate qualche barlume di speranza
che ciò non avvenisse?

O Monti è molto più feroce con le lobby oppure fallisce

http://www.wallstreetitalia.com/article ... lisce.aspx

Ciò che il governo oggi sta discutendo è molto più simile alla vecchia politica che al tentativo di rompere i riflessi condizionati e le abituali pratiche delle Caste. Il rischio adesso è....

Sono giorni cruciali per l’euro e per l’Europa. Mario Monti è al centro delle discussioni in cui sono impegnati i leader europei e questo ruolo contribuisce a ridare prestigio al nostro Paese. Ma la riguadagnata reputazione internazionale non sopravvivrebbe alla percezione che lo sforzo riformatore del suo governo rischi il fallimento. Già molti osservatori sono rimasti perplessi per i passi indietro compiuti sulle liberalizzazioni e sulla riforma del mercato del lavoro. Ora si chiedono in che direzione si muoverà il governo Monti. A noi pare si vada in quella sbagliata.

Il provvedimento più importante che il governo si appresta a varare riguarda le infrastrutture fisiche. Lo abbiamo detto più volte, ma è bene ripeterlo: non è questa la priorità dell’Italia. Che beneficio arreca a un’impresa risparmiare mezz’ora fra Civitavecchia e Grosseto se poi deve attendere dieci anni per la risoluzione di una causa civile, due per sapere da un giudice se dovrà reintegrare sul posto di lavoro un dipendente che aveva licenziato, oltre un anno per essere pagata da un’amministrazione pubblica?

A un Paese post industriale come l’Italia non servono più infrastrutture fisiche. Servono infrastrutture di altro tipo: una giustizia veloce, certezza del diritto, regolamenti snelli, un’amministrazione pubblica che faccia il suo dovere e non imponga costi enormi a cittadini e imprese, un’università che produca buon capitale umano e buona ricerca, e una lotta efficace alla criminalità organizzata. Certo, più strade non impediscono di riformare la giustizia, l’amministrazione pubblica o il mercato del lavoro. Ma in realtà quando i politici progettano infrastrutture lo fanno perché non sanno che cosa altro fare, bloccati dai mille vincoli che impediscono le vere riforme. Più facile costruire strade e ferrovie aumentando le tasse, che fare quelle riforme a costo zero che però toccano lobby potenti. Purtroppo non è ubriacandoci di asfalto e traverse ferroviarie che il Paese ricomincerà a crescere. Senza contare che con tassi sul debito pubblico al 6 per cento non è certo un buon momento per indebitarsi.

Il governo pare si appresti a varare un provvedimento per favorire il merito. Si concederanno benefici fiscali alle imprese che assumono i «primi della classe». Perché mai? Vogliamo premiare gli imprenditori solo perché fanno il loro interesse, assumendo i migliori? Si dice che questo permetta più informazione sul merito dei laureandi: ma basterebbe obbligare tutte le università a pubblicare sui loro siti i voti degli studenti e la valutazione dei professori che hanno dato loro quei voti.

Pare poi che il ministro dell’Università, Francesco Profumo, voglia mettere mano con vari ritocchi alla riforma Gelmini. Si rischia, fra l’altro, di smontare gli incentivi introdotti da quella legge, ponendo un limite a quanti fondi pubblici un ateneo può perdere se risulta fra i peggiori: l’opposto di ciò che si dovrebbe fare. Finché le università non pagheranno di persona per le scelte non meritocratiche che effettuano, ma saranno sempre e comunque salvate dal contribuente, non c’è ritocco che quadri il cerchio.

Ciò che il governo oggi sta discutendo ci pare, purtroppo, molto più simile alla vecchia politica che alla ventata innovatrice che respirammo per qualche settimana lo scorso novembre.

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perfetto..
e come detto nell'articolo
sono pergiunta a costo zero..
(leggi ad hoc
distribuzione mirata del personale in forze,
ecc.)

si l'articolo è del corriere a firma Alesina e Giavazzi
http://www.corriere.it/editoriali/12_giugno_06/false-priorita-del-paese-alberto-alesina-francesco-giavazzi_329c7306-af98-11e1-8359-3661d1b45fc6.shtml

Ma Giavazzi non è entrato nel governo Monti, forse perchè quest'ultimo stanco di sentirsi rimproverare dalle colonne del corriere?

Giavazzi ora è nel governo quindi faccia invece di suggerire o di lamentarsi come fa sempre nei suoi articoli.

Giavazzi rimprovera Monti?!? Su dai siamo seri, sono la STESSA identica cosa.
Gli economisti di cui abbiamo bisogno oggi non scrivono sul Corriere.

Se anche Monti non gli va bene, dopo aver cacciato Silvio, credo che gli rimanga solo un dittatore in stile sudamericano, con i carri armati da fare sfilare per le strade.

... E così anche gl'italiani si darebber ouna ... regolata!

cari amici,
http://genio.virgilio.it/domanda/466081 ... ne-mercato
notate la risposta dell'utente ropalmine
ciao
mauro

Monti denuncia l'accerchiamento:
«Perso l'appoggio dei poteri forti»

«Negli ultimi tempi il governo ha perso il sostegno di Confindustria e dei poteri forti». E' il primo atto d'accusa contro i presunti poteri forti quello del presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo in videoconferenza al congresso nazionale dell'Acri. «Il mio governo e io - ha detto Monti - abbiamo sicuramente perso negli ultimi tempi l'appoggio che gli osservatori ci attribuivano da parte dei cosiddetti poteri forti: in questo momento non incontriamo il favore di un grande quotidiano, considerato voce autorevole dei poteri forti, e non incontriamo il favore di Confindustria».
Fonte:http://www.corriere.it/politica/12_giugno_07/monti-rigore-conti-pubblici-non-si-discute-grazie-germania_e79ebe9a-b096-11e1-b62b-59c957015e36.shtml