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MessaggioInviato: 10/06/2011, 02:54 
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Angeldark ha scritto:

Conferenza Bilderberg: Borghezio fermato da polizia svizzera
"La Polizia svizzera ci ha messi in stato di fermo e ci sta portando in caserma": lo ha detto all'agenzia stampa italiana ANSA l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio, spiegando di avere "il naso che sanguina". Sporgerò una bella denuncia alle autorità svizzere", ha promesso Borghezio.

Il politico piemontese ha detto di essere stato malmenato dalla sicurezza che garantisce la riservatezza della riunione del Club di Bildelberg, riunito a Saint Moritz da oggi a domenica. Borghezio avrebbe chiesto di assistere alla riunione esibendo il suo passaporto e il tesserino da parlamentare europeo ma sarebbe stato allontanato in malo modo dall'hotel Suvretta House, dove siedono in riunione quelli che il deputato della Lega definisce "i padroni del mondo".

"Sono stato assistito dalla polizia elvetica ma il trattamento subito dalla sicurezza dell'incontro è stato brutale. Ho intenzione di presentare una denuncia. E il trattamento subito, chiedevo solo di assistere, mi conferma che questa è una riunione molto importante chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun controllo popolare. È evidente che il Club di Bildelberg è una società segreta, come pensano in tanti di cui meno si sa e meglio è".

Il Club Bilderberg, detto anche Conferenza Bilderberg o Gruppo Bilderberg, è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
(ats)
Fonte:http://www.bluewin.ch/it/index.php/572,421289/Conferenza_Bilderberg__Borghezio_fermato_da_polizia_svizzera/it/news/diversi/sda/




Borghezio è un uomo coraggioso......




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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 10/06/2011, 10:23 
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Thethirdeye ha scritto:

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Angeldark ha scritto:

Conferenza Bilderberg: Borghezio fermato da polizia svizzera
"La Polizia svizzera ci ha messi in stato di fermo e ci sta portando in caserma": lo ha detto all'agenzia stampa italiana ANSA l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio, spiegando di avere "il naso che sanguina". Sporgerò una bella denuncia alle autorità svizzere", ha promesso Borghezio.

Il politico piemontese ha detto di essere stato malmenato dalla sicurezza che garantisce la riservatezza della riunione del Club di Bildelberg, riunito a Saint Moritz da oggi a domenica. Borghezio avrebbe chiesto di assistere alla riunione esibendo il suo passaporto e il tesserino da parlamentare europeo ma sarebbe stato allontanato in malo modo dall'hotel Suvretta House, dove siedono in riunione quelli che il deputato della Lega definisce "i padroni del mondo".

"Sono stato assistito dalla polizia elvetica ma il trattamento subito dalla sicurezza dell'incontro è stato brutale. Ho intenzione di presentare una denuncia. E il trattamento subito, chiedevo solo di assistere, mi conferma che questa è una riunione molto importante chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun controllo popolare. È evidente che il Club di Bildelberg è una società segreta, come pensano in tanti di cui meno si sa e meglio è".

Il Club Bilderberg, detto anche Conferenza Bilderberg o Gruppo Bilderberg, è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
(ats)
Fonte:http://www.bluewin.ch/it/index.php/572,421289/Conferenza_Bilderberg__Borghezio_fermato_da_polizia_svizzera/it/news/diversi/sda/




Borghezio è un uomo coraggioso......





Su questo non ci piove...

E vi prego di non fraintendermi.... ma mi stupisco del contrasto a tinte forti tra le sue "sparate" al limite del razzismo in Italia e le coraggiose denunce che fa all' estero...

Non voglio assolutamente ridurlo a una boutade, ma sembra proprio che ai leghisti l' aria di Bruxelles faccia bene...


Naturalmente, non è questa la spiegazione.

Per cui mi chiedo, senza sarcasmo nè secondi fini, quali possa essere il nesso o la causa di una così bizzarra dicotomia...

Ancora una volta, c' è qualcosa che ci sfugge, persino in gruppi tipicamente "pittoreschi" del panorama politico italiano...


Io credo che i partiti politici, che fungono ormai da mere marionette, se alla base possono essere ingenuamente persuasi della propria ideologia e fasullo potere, a un certo livello dirigenziale inevitabilmente si rendono conto in quanto "incanalati" dall' alto di Chi veramente ha il potere....

E se i più accettano supinamente, vuoi per ignoranza, collusione e accondiscendenza - e per paura - alcuni, quelli che partono da posizioni più estreme, semplicemente per abito mentale non si piegano...

E così, mentre ancora sparano le solite belinate per far contento il proprio elettorato pecorone, pensano seriamente a provare a fare, nel loro piccolo, la differenza...


Questa è l' unica spiegazione razionale che mi sono riuscito a dare.

Non pretendo di avere ragione per forza e io stesso NON ne sono sicuro neppure io stesso senza prove.

MA questa è l' unica spiegazione logica cui sono potuto arrivare.


Forse davvero un giorno scopriremo che il vero travestimento di personaggi come Borghezio, al di là della facile ironia, non sia la giacca e cravatta... ma la macchietta da bar sport che piace tanto a quelli che decidono se confermarlo...

E questo lo sottolineo perchè sia chiaro a tutti prima di spararle grosse, lo dice uno del Sud, di Cagliari per la precisione, cui se c' è una cosa che lo fa andare in bestia sono le sciocchezze della inesistente padania leghista e il loro neanche celato razzismo (vero o di facciata?) verso i c.d. "terroni".

Questo prima che mi additino come supporter o altro... niente di più impossibile.


Rimangono invece i fatti di cui sopra e le mie modestissime impressioni...


Questa discussione ha ottime basi per essere diversa dal solito groviglio di luoghi comuni, ufficiali e complottistici che siano...

Aztlan



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Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 10/06/2011, 12:47 
Le "strutture internazionali" (chiamatele come volete: nato, unione europea, fmi, onu, quello che volete, insomma) sono considerate IL nemico non solo dagli anarcoidi trotzkisti no global (eccetera eccetera), ma anche dai gruppi di estrema destra: i primi ti dicono che sono una limitazione alla libertà dei popoli, i secondi che sono una limitazione alla sovranità degli stati. Borghezio è contro il "governo mondiale" perchè crede all'Europa delle nazioni, è amico fraterno dei fascisti francesi e di mezza Europa, certe cose le dice perchè ha una precisa ideologia dietro. Nei suoi comportamenti non ci vedo nè coraggio nè mascheramenti: è così perchè crede in quello che fa e dice. Ma se è contro il governo mondiale (qualunque cosa sia) non è contro il governo "locale": non è che stia lottando contro la "demoplutocrazia", vuole semplicemente essere "padrone a casa sua", vuole solo sostituire il governo degli "altri" col "suo" governo. Non per niente, la Lega ha dimostrato di sapersi muovere molto bene tra grandi industriali, finanzieri e banche.

Se si ammette il principio che la politica è in mano ai "poteri forti" (qualunque cosa siano) allora tutti i politici sono in mano loro (Borghezio non è il capopolo di borgata, è parlamentare europeo: credete possibile che un uomo "coraggioso" vada al Parlamento Europeo dei banchieri senza qualcuno dietro?). Più semplicemente, credo che l'economia sia mondiale, la politica (anche grazie ai signori come Borghezio) ancora molto limitata agli Stati, se non alle Regioni, è per questo che la politica deve trattare da "serva" con i veri potenti del mondo. E i casi sono due: o torni ad un'economia "regionale", o fai diventare la politica "mondiale", in modo che sia la politica a controllare l'economia, e non il contrario. Altre vie non ne vedo, ce ne sono altre?


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MessaggioInviato: 10/06/2011, 13:38 
In parte d' accordo e in parte no.


Prima di tutto, per dirla come dici tu 'i "poteri forti" (chiunque essi siano) non sono Higlander divini onnipotenti.

Per quanto oggettivamente minata e svuotata da essi, la democrazia continua ad esprimersi: se il popolo sceglie un candidato, quello va al Parlamento.

Lo controllano il più possibile, certo, ma a meno di esagerare non è realistico pensare che possano impedire e imporre ogni singola candidatura.


Controlleranno il 90-99% di Tutto, dall' economia alla politica, ma se sono esseri fallibili, non possono controllare TUTTO, sennò a quest' ora anche tu e io saremmo loro agenti e non staremmo qui a discutere....

Quindi prima di dire che l' unico che finora abbia avuto il coraggio di fare il loro nome in un' aula silente sia un loro agente ci rifletterei sopra un pelo prima di sparare l' ennesima faciloneria di comodo...

Mi pareva - illudevo - che col mio disclaimer finale avessi ben dimostrato, io del sud, di non poter essere certo accusato di leghismo. Quindi vediamo di ragionare con la testa sui fatti, non con i riflessi condizionati sulle divisioni di partito - che casomai non l' avessi capito, sono uno degli strumenti del Divide et Impera, visto che parli tanto facilmente di Controllo Totale...


Usciamo _un attimo_ solo dall' agone "politico" - se così lo ritieni - del bunga bunga, della lega da una parte e di ciò che vuoi dall' altra, senza mai arrivare a nulla... e _ragioniamo_ in generale.


Tu dici: lo fa per il suo interesse personale, meno potere a loro più potere a noi. Verosimilissimo. Lo stesso vale allora anche per l' altra parte.

O sono immuni perchè sono la "tua"? (ripeto, la Lega non è certo la mia, ma parlo ai sordi...)? Perchè è grazie a questa logica che non caviamo mai un ragno dal buco

Come tu dici, cambia solo il dizionario politico.


Ma di fronte all' oggettività della profonda ingiustizia del sistema in corso, non sarebbe meglio sostenere tutti coloro che - di qualunque schieramento democratico - si oppongano ad esso?

Starà poi a noi e al nostro agire civico fare sì che il potere una volta tornato al popolo sovrano degli Stati sovrani venga amministrato nei limiti della Costituzione (citazione).

Ma intanto prima dobbiamo buttare giù un bel pò di grossi grassi kuli alla Strauss-Khan dal trono regale cui nessuno li ha eletti...


E allora, ben vengano 10, 100, 1000 di questi "interessati"... a un nostro medesimo interesse. Di qualunque schieramento nell' arco democratico.

Aztlan



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MessaggioInviato: 10/06/2011, 18:28 
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sezione 9 ha scritto:
E i casi sono due: o torni ad un'economia "regionale", o fai diventare la politica "mondiale", in modo che sia la politica a controllare l'economia, e non il contrario. Altre vie non ne vedo, ce ne sono altre?

Sì ma con politica mondiale non si intende una democrazia reale dei popoli, ma un gruppo o un elite di persone che a porte chiuse decide per tutti, senza vincoli democratici.
Del resto i grandi gruppi think tank foraggiati dai soliti noti hanno questo tra i loro capisaldi (i grandi del mondo che si riuniscono a porte chiuse e discutono tra di loro le sorti del mondo).
Sull'estrema destra, spesso questi gruppuscoli sono foraggiati dall'alto proprio per seminare zizzanie tra la gente e polarizzare il consenso, quindi io non credo proprio che siano realmente "contrarie" a questo stato di cose, penso piuttosto che si tratti di una recita ad uso e consumo della propaganda.


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MessaggioInviato: 10/06/2011, 20:04 
Aztlan, io penso che gli estremi di destra e di sinistra facciano politica antieuropea con giustificazioni diverse ma con fini identici: il proprio tornaconto elettorale. Non mi permetto di dire che il pensiero loro sia solo di carattere economico (non principalmente, comunque), ma politico sì, eccome.

Faccio un esempio senza dare giudizi positivi o negativi: Di Pietro nasce come persona di destra, alla legge e ordine, fa un partito che colloca nel centro-sinistra, sempre con politiche legalitarie e moralizzatrici, e in Europa si schiera con il gruppo della allora Margherita (i liberal-democratici). Poi, improvvisamente, la sinistra radicale si suicida, scompare dalla scena italiana e chi ti va ad occupare le praterie nostalgico-comuniste? Il PD? No, Di Pietro, che diventa sempre più movimentista (dal Popolo Viola al Grillismo).

Non voglio dire che Di Pietro sia da condannare perchè poco coerente, opportunista eccetera, voglio solo dire che spesso le politiche si fanno pensando al proprio "target" elettorale. Borghezio fa l'antieuropeista perchè ci crede E perchè gli fa comodo, visto che di certo non viene eletto coi voti di chi all'Europa ci crede. Un po' le sparate (dico così perchè Borghezio ci ha abituato a tutto) le fa perchè ci crede, un po' perchè è quello che il suo elettorato vuole sentirsi dire.

Detto questo, io NON sono antieuropeista, penso che di Europa ce ne sia troppo poca e vedo in questo il problema. Penso che l'Europa sia carente in fatto di democrazia (dico, le istituzioni), visto che sono ancora i Governi nazionali che decidono le cose che contano, e che non è tornando indietro che si eliminano le ingiustizie mondiali, anzi, penso che il problema sia che la politica non conti più nulla a vantaggio dell'economia e di chi controlla l'economia. C'è qualcuno che lancia l'allarme? Bene, ma non mi basta: chi è? Cosa propone in alternativa? Non basta parlar male dell'Europa, bisogna anche avere idee ed ideali che siano validi ad affrontarlo, il problema, e Borghezio, nello specifico, è uno che apprezza Mladic, uno che ha ripetutamente inneggiato a personaggi ed idee razziste, che va a braccetto con personaggi a mio modo di vedere non solo poco raccomandabili ma pericolosi. In altre parole, non mi piace sentir parlar male di una cosa: voglio idee per migliorare, o, come si diceva un tempo, critiche costruttive. Borghezio propone cosa? La fine dell'Europa ed il ritorno al regionalismo nazionalista?


Gambero, ovviamente non penso ad un mondo governato da pochi, però, insomma, guarda la Fiat, che dice alla gente "o fate quello che voglio oppure vado in Polonia": se ci fosse un sindacato mondiale in grado di muovere e coordinare e rivendicare a livello globale, certe minacce non si potrebbero fare. Qui c'è qualcuno che lavora su un piano internazionale e altri invece che sono ancora vincolati a quello nazionale: secondo me il problema sta qui: qualcuno fa quello che vuole perchè non c'è nessuno che concretamente abbia i mezzi per contrastarlo, per cui, o togli la forza alla "èlite", o ne dai a chi sta sotto. Se si è fatto quando si sono creati secoli fa gli Stati nazionali, non vedo che problema ci sia a farlo adesso. Poi, ovvio, ogni rappresentante deve poter essere votato dopo essersi fatta un opinione, se non puoi votare e non puoi avere i mezzi per farti un'idea...


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MessaggioInviato: 10/06/2011, 20:54 
Ma sicuramente una delle più probabili ragioni della loro indignazione sia il tornaconto personale - di potere politico, l' elettore medio è allergico a questi discorsi.


Ma se non sbaglio loro, i nostri rappresentati, ce li scegliamo noi, e se non li vogliamo più se ne restano in pantofole a casa...

Questi signori dei c.d. poteri occulti, chiamiamoli Bilderberg, Illuminati, Trilaterale, NWO, inserire-soprannome-preferito, NO. Nessuno li ha scelti, votati ed eletti a decidere delle sorti del mondo.

Quindi SE segui un minimo di logica e condividi l' obiettivo di scalzarli, dobbiamo supportare i (pochi) nostri rappresentanti che a ottimo diritto li sfidano.


Poi decideremo cosa fare di questi singoli rappresentanti, come sempre. Si chiama Democrazia.


Anche perchè se non ci riescono loro toccherà a noi farlo con un Atto di Forza, che significa molto sacrificio - va fatto se necessario ma finchè possibile si evita a meno di essere dei folli.

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MessaggioInviato: 10/06/2011, 21:53 
Comunque oggi sui telegiornali questa notizia è stata accuratamente taciuta...e questo la dice lunga sul potere del bilderberg...[8D]
Solo in rete si trova un piccolo aggiornamento della vicenda:
http://www.corriere.it/politica/11_giug ... 36ef.shtml



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MessaggioInviato: 13/06/2011, 01:24 
BILDERBERG 2011: L’OPPOSIZIONE SI FA AVANTI

Immagine

giu 12th, 2011

DI CHARLIE SKELTON
Guardian.co.uk

http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... fa-avanti/

Charlie Skelton ha assistito al tentativo di un parlamentare svizzero di guadagnare l’accesso

È stato tutto più tranquillo della media dei periodi storici. Non ci sono state urla, le folle non si sono riunite in un’unica voce; non c’è stata alcuna separazione di atomi, non c’è stato nemmeno un colpo esploso e non si sono trovate orme sulla superficie di un altro pianeta.

Non riesco a pensare, così su due piedi, a un qualsiasi periodo storico che fosse così piovigginoso come quello della scorsa notte, quando una piccola delegazione ha fatto ingresso nei cancelli del Suvretta House Hotel e si è presentata di fronte al capo della sicurezza del Bilderberg.
"Vorrei entrare", ha detto il parlamentare svizzero Dominque Baettig.

La folla tratteneva il respiro. Mi sono spostato per vedere meglio e sono sprofondato in un fossato bello ghiaccio. Ho rantolato, come spesso succede nella storia.

"Sono un membro del parlamento svizzero", ha detto il membro della delegazione svizzera "e vorrei entrare." Era solo un abbaglio o mi è sembrato che l’audace mocassino del parlamentare svizzero sia riuscito a fare un centimetro, forse due, sul tarmac? È andata davvero così? Il Bilderberg era sul punto di venire devastato davanti ai nostri occhi…?

"Sono spiacente," ha detto il capo della security, "ma ho detto di no."

C’è stato del silenzio, rotto solo dal venticello umido sulle mie dita a rischio ipotermia. La tensione nella folla si è fatta elettrica: riuscirà il parlamentare deriso a mugghiare il suo scontento e abbattere la barriera della sicurezza con la sua rotula furiosa? Riuscirà l’oscurità alpina ad echeggiare il suo ululìo indignato? Mancava così poco ad assistere a un tafferuglio violento tra un parlamentare svizzero e un mucchio di agenti della CIA a contratto?

Il tallone del parlamentare svizzero si è girato sul tarmac e in modo solenne la delegazione è ripartita. Tutto finito.La dignità è stata preservata e si è aperto un nuovo capitolo nella storia del Bilderberg.

I rappresentanti eletti, fin dall’inizio, sono sempre stati invitati per assistere al Bilderberg. Primi Ministri, Presidenti, Segreatari di Stato, Ministeri, membro del governo e del Parlamento. Ma mai, sino alla scorsa notte, un eletto era arrivato al Bilderberg senza invito. È stata la prima volta che l’”aldiqua” del Bilderberg ha avuto una sua rappresentazione ufficiale.

La grandezza e la serietà dell’”aldiqua” finalmente comincia ad assumere le sembianze della grandezza e della serietà della conferenza stessa. L’immagine e la comprensione del Bilderberg sta cambiando e la gente se ne sta facendo un’idea. Ogni anno le cose migliorano.

Due anni fa, in Grecia, è stato un macello. I pochi blogger determinati hanno subito una serie di perquisizioni. Solo un fastello di pochi report è arrivato dai media alternativi. E la polizia greca era una disgrazia assoluta. Per quanto mi riguarda, sono stato molestato, arrestato, pedinato, vilipeso, arrestato di nuovo, riarrestato, portato ad Atene, ho dovuto fare alla lotta, mi è stato mentito e mi sono spaventato parecchio. A St. Moritz, due anni dopo, oh mio Dio. È magnifico.

Quest’anno, per la prima volta, la conferenza è iniziata per favorire un serio assembramento di giornalisti: abbiamo un ufficio stampa a St. Moritz, abbiamo briefing con la stampa, riunioni separate, aggiornamenti del testo; un’organizzazione chiamata ‘Transparency Bilderberg‘ sta tenendo alcuni dibattiti all’albergo Randolins.


Immagine

Finora al Randolins hanno parlato tre parlamentari svizzeri e, naturalmente, abbiamo avuto l’assalto alla Suvretta House la scorsa notte. L’effetto dell’arrivo della delegazione piovosa è dato dal fatto che il parlamento svizzero dibatterà la prossima settimana sulle opportunità del Bilderberg. E quindi una conferenza che per anni faceva appena notizia ora sta cambiando faccia, viene messa in discussione e analizzata.

Con lo scrutinio arriva la responsabilità e le domande chiedono poi risposte. Questo potrà significare che la conferenza cambierà il modo con cui si relaziona al mondo, certamente; lo troveranno molto strano, all’inizio, scambieranno i cecchini della CIA per giornalisti delle agenzie di stampa, ma io mi sento, in un certo senso, sollevato per il Bilderberg: perché per una volta l’organizzazione accetterà il suo nuovo status di incontro politico serio, uno dei summit più importanti del calendario politico occidentale e potrebbe iniziare a interagire col mondo in un modo strettamente politico. La cosa potrebbe rilassare. Normalizzare. E finalmente potrebbero guardarci negli occhi.

C’era una volta, non tanti anni fa, quando era un segno di rimbecillimento assoluto persino suggerire che una cosa come il "Bilderberg" esistesse. Solo l’insistere nel fatto che fosse un importante summit internazionale, non il frutto dell’immaginazione di una lucertola, era considerato follia. Era una riunione, per prendere in giro i dileggiatori, tenuta dal mostro di Loch Ness nel centro convegni più lussuoso di Narnia.

È facile negare l’esistenza di qualcosa che non conosci; si può essere molto soddisfatti dal solipsismo della propria ignoranza: "Io non so niente di x, quindi x non esiste ". Infatti, ho dovuto impiegare una tecnica simile quando pensavo (o piuttosto, non pensavo) alla deforestazione planetaria. "Io non penso a x, quindi x non succede". La stessa cosa succede nel sesso.

Ma quante più informazioni sul Bilderberg trovano la via per entrare nel Gehirn der Welt (ndt: il cervello del mondo) – mi dispiace, sono scivolato nel tedesco ancora una volta – ebbene sì, più il mondo riesce a scoprire qualcosa del Bilderberg, più difficile sarà negare non solo la sua esistenza, ma anche la sua importanza. E si arriva al punto in cui siamo oggi: con il Cancelliere dello Scacchiere e una squadra dal Tesoro che partecipa a un summit di quattro giorni di ministri delle finanze di tutto il mondo e di uomini d’affari, tra cui i vari presidenti di Fiat, Nestlé, Goldman Sachs International e Coca-Cola, il Presidente del Gruppo HSBC Holdings plc, il direttore esecutivo di Google, il Presidente del Consiglio Europeo e il co-fondatore di Facebook.

Ed è appena trapelato l’arrivo di Angela Merkel. E anche del Segretario Generale della NATO, Anders Rasmussen. E di Zapatero, l’ex Primo Ministro spagnolo. Non erano sulla lista che era stata pubblicata sul sito web ufficiale circa dodici ore dopo che era stata pubblicata da un sito svizzero, ma dovete sapere che la "lista finale " non è mai completa (un solo esempio di un delegato non in lista: il Presidente di Real Madrid nel 2009). Questa cosa sembra incuriosire molti.

E questo è quello che è successo a St. Moritz: il Cancelliere Osborne e il suo team del Tesoro dovranno partecipare a un summit internazionale di quattro giorni con il Ministro degli Esteri svedese, il Cancelliere d’Austria, il Direttore Generale del WTO, il Presidente di Novartis (profitti nel 2010, 50 miliardi di dollari) e il presidente di Kissinger Associates. E ora sono sceso dalla collina per un incontro con la stampa.

Sembra che qualcuno abbia individuato Bill Gates.


**************

Fonte: http://www.guardian.co.uk/world/blog/20 ... witzerland

Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE



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Bilderberg 2011: l'Economist conferma che il club è una cospirazione mondiale
http://www.ecplanet.com/node/2527


L’agenda per il sistema centralizzato di controllo globale è pubblica

Si è spesso parlato della spinta verso un sistema centralizzato di controllo del governo mondiale come di una “cospirazione pubblica”. Gruppi come Bilderberg, la Commissione Trilaterale e il Council on Foreign Relations sono i perni di questa agenda, stabiliscono le misure prese dai politici e dai brokers del potere che questi gruppi hanno di fatto comprato.

Un articolo piuttosto eccentrico apparso da poco sull’Economist fa riferimento a questa struttura di potere non come a una teoria della cospirazione, ma semplicemente confermando che “l’élite cosmopolita” si ritrova effettivamente in quei meeting in club esclusivi per forgiare il mondo nel quale la “superclasse” desidera abitare.

Ovviamente, l’Economist è il posto ideale dove ostentare una cospirazione, dato che il suo editore è un abituale frequentatore della conferenza annuale del gruppo Bilderberg, un’ammissione che l’articolo rivendica con orgoglio nei primi paragrafi.

In modo ironico, l’articolo descrive Bilderberg come “una cospirazione del male tesa a dominare il mondo” e poi finisce con l’affermare che sì, il gruppo effettivamente domina gli eventi nel mondo.

È stato responsabile della moneta unica europea, ospita gli affaristi e l’aristocrazia più influente al mondo, così come un piccolo gruppo di giornalisti, in rappresentanza delle più grandi corporazioni mondiali di media, che hanno aderito alle regole della Chatham House, ovvero che non possono rivelare le “grandi idee” ordite dal gruppo.

“Il mondo è un posto complicato, con oceani di informazioni rovesciate dappertutto”. “Dirigere una multinazionale può aiutare a farsi una discreta idea di come vanno le cose. Aiuta anche a trovarsi a stretto contatto con altri globocrati. Quindi l’élite cosmopolita – finanzieri internazionali, burocrati, studiosi e proprietari di istituti di beneficenza – si incontrano regolarmente e discutono. Fanno gruppo nei meeting elitari...Formano dei club”.

I più influenti tra questi club, secondo l’articolo, sono il gruppo Bilderberg,il Council on Foreign Relations, la Commissione Trilaterale, il Carnegie Endowment for International Peace e il Gruppo dei Trenta. Ora stanno abbandonando la loro natura segreta e si rivelano al mondo. “L’accesso al grande party globocratico ora è libero”, sostiene l’articolo.

Il pezzo prosegue fornendo alcuni esempi di alcuni grandi eventi internazionali che sono stati preparati per gli incontri delle élite lungo gli anni, inclusi accordi diplomatici e anche decisioni su importanti guerre.

“Questi meetings sono ‘una parte importante della storia della superclasse’, sostiene l’Economist citando le parole di David Rothkopf, elitarista internazionale e passato consigliere di Kissinger, autore del libro Superclass. La nuova elite globale e il mondo che sta realizzando.

“Quel che offrono in realtà è l’accesso ad ‘alcuni dei leader più sfuggevoli ed isolati’. In questo senso, questi meeting fungono anche da ‘meccanismi informali di potere [globale]”, aggiunge Rothkopf.

Ma non condanniamo l’élite globocratica internazionale, implora l’articolo, sostenendo che la superclasse è stata “sorpresa a sonnecchiare”. E, se da una parte, il pezzo ammette che alcuni banchieri internazionali sono responsabili del saccheggio del sistema, dall’altro tenta di convincere i lettori che di fatto la presenza di una élite internazionale interconnessa ha salvato il mondo dal crollo finanziario, quindi possiamo dormire sonni tranquilli.

Ovviamente, chi segue con attenzione l’attività di questi gruppi di élite può confermare che questi non sono stati presi alla sprovvista ed erano pienamente consapevoli che la crisi era stata meticolosamente veicolata nel 2006. Le relazioni uscite dai meeting di Bilderberg in Canada nel 2006 e in Turchia nel 2007 predicevano il crollo dei mutui globale e il conseguente crollo finanziario di lunga durata. Fin da allora il gruppo ha discusso esattamente di come deve muoversi nel condizionare la situazione economica per estendere il proprio controllo globale e quello della “superclasse” (in tutta onestà, noi non siamo il male).

Un decennio fa chiunque avesse parlato dell’esistenza di Bilderberg, suggerendo la sua immensa responsabilità nella manipolazione degli eventi nel mondo, veniva semplicemente considerato un cospirazionista paranoide. Oggi, con la stessa affermazione, i grandi media stendono i loro articoli.

Autore: Steve Watson / Fonte originale: prisonplanet.com / Traduzione per comedonchiscioitte.org a cura di: Renato Montini



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MessaggioInviato: 13/06/2011, 12:09 
Sarò vecchio, ma dove leggo "superclasse" dirigente a me viene in mente come unica risposta "superclasse proletaria". Insomma, Se questi dominano il mondo, non basta un misero partitino (o associazione, o movimento, o come volete chiamarlo) di un Paese, e non basta neanche più la semplice somma algebrica dei vari partitini nazionali, per fare "opposizione costruttiva" serve un potere altrettanto forte e contrario. Io altre idee non riesco proprio a immaginarmele. Parliamo pure di internet (controllato da chi?) di società civile (condizionata da chi?) o di quello che volete, ma comunque serve essere di più, più uniti e più organizzati.

PS: più che globocrazia io parlerei di gerontocrazia mondiale.


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MessaggioInviato: 13/06/2011, 19:30 
Bilderberg 2011, temi e partecipanti

http://it.peacereporter.net/articolo/
di Enrico Piovesana

All'annuale conclave dei potenti si è parlato di crisi dell'Euro, guerre in Afghan e Libia, rivoluzioni in Medio Oriente, social network e sicurezza informatica, sovrappopolazione e Cina. C'erano Tremonti, Scaroni, Bernabé, Elkann e Monti
Crisi dell'Euro, guerre in Afghan e Libia, rivoluzioni in Medio Oriente, social network e sicurezza informatica, sovrappopolazione e Cina. Questi i principali temi discussi alla 59esima riunione annuale del Bilderberg Club, conclusasi domenica sera al lussuoso hotel Suvretta House di St. Moritz, in Svizzera.
Gli organizzatori del più esclusivo conclave dei potenti della terra - svoltosi al riparo di muri di plastica e protetto da centinaia di agenti di sicurezza privati e poliziotti elvetici - si sono limitati a rendere pubblici gli argomenti. Massimo riserbo, come sempre, su cosa i centotrenta partecipanti al summit abbiano detto, e deciso, in merito a tali problematiche.
Gli italiani invitati quest'anno all'esclusivo conclave dei potenti della terra sono stati il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, l'amministratore delegato di Telecom Franco Bernabé, di Fiat John Elkann, dell'Eni Paolo Scaroni, e l'economista Mario Monti.
Segue la lista completa dei partecipanti.
Presidente onorario:
BEL Davignon, Etienne Minister of State
Partecipanti:
DEU Ackermann, Josef Chairman of the Management Board and the Group Executive Committee, Deutsche Bank AG
GBR Agius, Marcus Chairman, Barclays PLC
USA Alexander, Keith B. Commander, USCYBERCOM; Director, National Security Agency
INT Almunia, Joaquín Vice President, European Commission; Commissioner for Competition
USA Altman, Roger C. Chairman, Evercore Partners Inc.
FIN Apunen, Matti Director, Finnish Business and Policy Forum EVA
PRT Balsemão, Francisco Pinto Chairman and CEO, IMPRESA, S.G.P.S.; Former Prime Minister
FRA Baverez, Nicolas Partner, Gibson, Dunn & Crutcher LLP
FRA Bazire, Nicolas Managing Director, Groupe Arnault /LVMH
ITA Bernabè, Franco CEO, Telecom Italia SpA
USA Bezos, Jeff Founder and CEO, Amazon.com
SWE Bildt, Carl Minister of Foreign Affairs
SWE Björling, Ewa Minister for Trade
NLD Bolland, Marc J. Chief Executive, Marks and Spencer Group plc
CHE Brabeck-Letmathe, Peter Chairman, Nestlé S.A.
AUT Bronner, Oscar CEO and Publisher, Standard Medien AG
CAN Carney, Mark J. Governor, Bank of Canada
FRA Castries, Henri de Chairman and CEO, AXA
ESP Cebrián, Juan Luis CEO, PRISA
NLD Chavannes, Marc E. Political Columnist, NRC Handelsblad; Professor of Journalism, University of Groningen
TUR Ciliv, Süreyya CEO, Turkcell Iletisim Hizmetleri A.S.
CAN Clark, Edmund President and CEO, TD Bank Financial Group
BEL Coene, Luc Governor, National Bank of Belgium
USA Collins, Timothy C. CEO, Ripplewood Holdings, LLC
ESP Cospedal, María Dolores de Secretary General, Partido Popular
INT Daele, Frans van Chief of Staff to the President of the European Council
GRC David, George A. Chairman, Coca-Cola H.B.C. S.A.
DNK Eldrup, Anders CEO, DONG Energy
ITA Elkann, John Chairman, Fiat S.p.A.
DEU Enders, Thomas CEO, Airbus SAS
AUT Faymann, Werner Federal Chancellor
DNK Federspiel, Ulrik Vice President, Global Affairs, Haldor Topsøe A/S
USA Feldstein, Martin S. George F. Baker Professor of Economics, Harvard University
PRT Ferreira Alves, Clara CEO, Claref LDA; writer
GBR Flint, Douglas J. Group Chairman, HSBC Holdings plc
CHN Fu, Ying Vice Minister of Foreign Affairs
IRL Gallagher, Paul Senior Counsel; Former Attorney General
CHE Groth, Hans Senior Director, Healthcare Policy & Market Access, Oncology Business Unit, Pfizer Europe
TUR Gülek Domac, Tayyibe Former Minister of State
NLD Halberstadt, Victor Professor of Economics, Leiden University; Former Honorary Secretary General of Bilderberg Meetings
GRC Hardouvelis, Gikas A. Chief Economist and Head of Research, Eurobank EFG
USA Hoffman, Reid Co-founder and Executive Chairman, LinkedIn
CHN Huang, Yiping Professor of Economics, China Center for Economic Research, Peking University
USA Hughes, Chris R. Co-founder, Facebook
USA Jacobs, Kenneth M. Chairman & CEO, Lazard
CHE Janom Steiner, Barbara Head of the Department of Justice, Security and Health, Canton Grisons
FIN Johansson, Ole Chairman, Confederation of the Finnish Industries EK
USA Johnson, James A. Vice Chairman, Perseus, LLC
USA Jordan, Jr., Vernon E. Senior Managing Director, Lazard Frères & Co. LLC
USA Keane, John M. Senior Partner, SCP Partners; General, US Army, Retired
GBR Kerr, John Member, House of Lords; Deputy Chairman, Royal Dutch Shell plc
USA Kissinger, Henry A. Chairman, Kissinger Associates, Inc.
USA Kleinfeld, Klaus Chairman and CEO, Alcoa
TUR Koç, Mustafa V. Chairman, Koç Holding A.S.
USA Kravis, Henry R. Co-Chairman and co-CEO, Kohlberg Kravis Roberts & Co.
USA Kravis, Marie-Josée Senior Fellow, Hudson Institute, Inc.
INT Kroes, Neelie Vice President, European Commission; Commissioner for Digital Agenda
CHE Kudelski, André Chairman and CEO, Kudelski Group SA
GBR Lambert, Richard Independent Non-Executive Director, Ernst & Young
INT Lamy, Pascal Director General, World Trade Organization
ESP León Gross, Bernardino Secretary General of the Spanish Presidency
CHE Leuthard, Doris Federal Councillor
FRA Lévy, Maurice Chairman and CEO, Publicis Groupe S.A.
BEL Leysen, Thomas Chairman, Umicore
USA Li, Cheng Senior Fellow and Director of Research, John L. Thornton China Center, Brookings Institution
DEU Löscher, Peter President and CEO, Siemens AG
GBR Mandelson, Peter Member, House of Lords; Chairman, Global Counsel
IRL McDowell, Michael Senior Counsel, Law Library; Former Deputy Prime Minister
CAN McKenna, Frank Deputy Chair, TD Bank Financial Group
GBR Micklethwait, John Editor-in-Chief, The Economist
FRA Montbrial, Thierry de President, French Institute for International Relations
ITA Monti, Mario President, Universita Commerciale Luigi Bocconi
RUS Mordashov, Alexey A. CEO, Severstal
USA Mundie, Craig J. Chief Research and Strategy Officer, Microsoft Corporation
NOR Myklebust, Egil Former Chairman of the Board of Directors SAS, Norsk Hydro ASA
DEU Nass, Matthias Chief International Correspondent, Die Zeit
NLD Netherlands, H.M. the Queen of the
ESP Nin Génova, Juan María President and CEO, La Caixa
PRT Nogueira Leite, António Member of the Board, José de Mello Investimentos, SGPS, SA
NOR Norway, H.R.H. Crown Prince Haakon of
FIN Ollila, Jorma Chairman, Royal Dutch Shell plc
CAN Orbinksi, James Professor of Medicine and Political Science, University of Toronto
USA Orszag, Peter R. Vice Chairman, Citigroup Global Markets, Inc.
GBR Osborne, George Chancellor of the Exchequer
NOR Ottersen, Ole Petter Rector, University of Oslo
GRC Papaconstantinou, George Minister of Finance
TUR Pekin, #350;efika Founding Partner, Pekin & Bayar Law Firm
FIN Pentikäinen, Mikael Publisher and Senior Editor-in-Chief, Helsingin Sanomat
USA Perle, Richard N. Resident Fellow, American Enterprise Institute for Public Policy Research
CAN Prichard, J. Robert S. Chair, Torys LLP
CAN Reisman, Heather Chair and CEO, Indigo Books & Music Inc.
USA Rockefeller, David Former Chairman, Chase Manhattan Bank
INT Rompuy, Herman van President, European Council
USA Rose, Charlie Executive Editor and Anchor, Charlie Rose
NLD Rosenthal, Uri Minister of Foreign Affairs
AUT Rothensteiner, Walter Chairman of the Board, Raiffeisen Zentralbank Österreich AG
FRA Roy, Olivier Professor of Social and Political Theory, European University Institute
USA Rubin, Robert E. Co-Chairman, Council on Foreign Relations; Former Secretary of the Treasury
ITA Scaroni, Paolo CEO, Eni S.p.A.
CHE Schmid, Martin President, Government of the Canton Grisons
USA Schmidt, Eric Executive Chairman, Google Inc.
AUT Scholten, Rudolf Member of the Board of Executive Directors, Oesterreichische Kontrollbank AG
DNK Schütze, Peter Member of the Executive Management, Nordea Bank AB
CHE Schweiger, Rolf Member of the Swiss Council of States
INT Sheeran, Josette Executive Director, United Nations World Food Programme
CHE Soiron, Rolf Chairman of the Board, Holcim Ltd., Lonza Ltd.
INT Solana Madariaga, Javier President, ESADEgeo Center for Global Economy and Geopolitics
NOR Solberg, Erna Leader of the Conservative Party
ESP Spain, H.M. the Queen of
USA Steinberg, James B. Deputy Secretary of State
DEU Steinbrück, Peer Member of the Bundestag; Former Minister of Finance
GBR Stewart, Rory Member of Parliament
IRL Sutherland, Peter D. Chairman, Goldman Sachs International
GBR Taylor, J. Martin Chairman, Syngenta International AG
USA Thiel, Peter A. President, Clarium Capital Management, LLC
ITA Tremonti, Giulio Minister of Economy and Finance
INT Trichet, Jean-Claude President, European Central Bank
GRC Tsoukalis, Loukas President, ELIAMEP
USA Varney, Christine A. Assistant Attorney General for Antitrust
CHE Vasella, Daniel L. Chairman, Novartis AG
USA Vaupel, James W. Founding Director, Max Planck Institute for Demographic Research
SWE Wallenberg, Jacob Chairman, Investor AB
USA Warsh, Kevin Former Governor, Federal Reserve Board
NLD Winter, Jaap W. Partner, De Brauw Blackstone Westbroek
CHE Witmer, Jürg Chairman, Givaudan SA and Clariant AG
USA Wolfensohn, James D. Chairman, Wolfensohn & Company, LLC
INT Zoellick, Robert B. President, The World Bank Group
Reporter accreditati:
GBR Bredow, Vendeline von Business Correspondent, The Economist
GBR Wooldridge, Adrian D. Foreign Correspondent, The Economist



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MessaggioInviato: 13/06/2011, 21:08 
Certo che come Italia stiamo proprio messi bene a potenti, ammazza!

Doveva essere un gruppo ristretto, ma mi pare che siano in troppi anche solo per poter parlare tutti: evidentemente anche questi incontri servono solo a rendere note alla massa dei potenti (!) le decisioni già prese in altra e più ristretta sede. Scusate ma Tremonti ha un senso, Scaroni capisco (e forse è l'unico che come ENI conti qualcosa), ma Elkann e Bernabè, mah...


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/06/2011, 01:50 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Scusate ma Tremonti ha un senso, Scaroni capisco (e forse è l'unico che come ENI conti qualcosa), ma Elkann e Bernabè, mah...


Caro il mio sezione 9... sarà forse il caso di approfondire? [:246]

http://www.nwo.it/signori.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 15/06/2011, 01:50 



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