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Knukle ha scritto: Cita:
Thethirdeye ha scritto:
Trovo veramente ridicolo il fatto che i fenomeni che si esplicano in determinate situazioni (esperienze di premorte, viaggi fuori dal corpo, ricordi di vite passate, etc etc), debbano essere necessariamente ed unicamente affibiati, in modo forzato e fuorviante, alle capacità del "cervello". Siamo esseri multidimensionali. E in virtù di ciò, la vita sulla terra (o sul piano della materia), è e rimane solamente una misera porzione della nostra vera esistenza. Basta approfondire in modo serio (e soprattutto "laico") l'argomento, per comprendere che non può essere diversamente....
Un pensiero complesso che rispetto e che trovo anche molto affascinante.
Ma non ci credo. A mio parere non esiste un'entità chiamata anima o spirito, e la coscienza è frutto solo delle interazioni fisiche e chimiche del nostro cervello, macchina complessa che alla nostra morte, semplicemente, si spegne.
Anche io rispetto il tuo pensiero..... ma ciò che penso realmente di queste tue parole è che esprimono un concetto totalmente errato e privo di logica.
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Sarà banale, ma mi piace pensarci come computer particolarmente sofisticati. Purtroppo, se ad un computer spegni la spina, tutto il suo potenziale svanisce e non è altro che un insieme di microchip, cavi elettrici e metallo.
Il tuo paragone è assolutamente azzeccato. Peccato però, che la tua teoria NON spiega certi fatti oggettivamente verificabili.... mentre la mia, senza presunzione di sorta, li spiega praticamente tutti.
Quando un computer viene spento mentre elabora il rendering di un progetto video, quel processo si interrompe.... e alla sua successiva accensione, si dovrà ricominciare l'elaborazione da capo.
Ma cosa dire di quei computers che - nonostante vengano spenti o messi in stand-by - riescono lo stesso ad elaborare dati e ad effettuare i rendering video? E' una metafora certo..... tuttavia, nei casi di
viaggi fuori dal corpo ad esempio, ci sono persone che durante gli interventi chirurgici escono (con la loro vera "essenza") dalle sale operatorie e se ne vanno a spasso per l'ospedale..... incontrano i familiari che sono nelle sale di attesa ed ascoltano le loro parole e percepiscono la loro preoccupazione e/o la loro disperazione. E non appena quel corpo viene risvegliato dall'anestesia, quell' "essenza" ritorna (con il filmetto renderizzato) nel corpo di appartenenza e registra l'esperienza nella memoria del cervello (o hard disk che dir si voglia) in modo indelebile.
Ora.... SE il cervello percepisce con i cinque sensi, e ciò che vede e che sente può essere trasmesso solo dagli occhi e dalle orecchie.... come caspita fa a captare eventi (verificabili) che hanno luogo altrove?
La mia teoria spiega tutto questo (e non solo).
La tua no.... neanche di striscio
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)