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_________________ la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
si è vero ho dimenticato di specificarlo, ora edito
_________________ la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
How I Met Your Mother, Mediaset "evita" la battuta su Silvio Berlusconi Scritto da: Paolino - giovedì 6 febbraio 2014
Nell'ultima puntata dell'ottava stagione di How I Met Your Mother, trasmessa da Italia 1, è stata saltata la battuta su Silvio Berlusconi fatta nella versione originale della serie tv
Nella pultima puntata dell’ottava stagione di How I Met Your Mother, trasmessa da Italia 1, è stata saltata la battuta su Silvio Berlusconi fatta nella versione originale della serie tv
Ricordate il penultimo episodio dell’ottava stagione di “How I Met Your Mother”, dal titolo “Qualcosa di vecchio”, in cui nel discutere su cosa portare in Italia e cosa no Marshall (Jason Segel) e Lily (Alyson Hannigan) scherzano su Silvio Berlusconi? Se avete seguito la puntata, andata in onda oggi in prima tv su Italia 1, non avrete colto la battuta, dal momento che nella traduzione italiana il nome di Berlusconi non viene fatto.
Nella versione originale della puntata, andata in onda la scorsa primavera, i due personaggi stanno discutendo su un vecchio pouf che hanno da anni e si stanno domanando se portarlo con loro in Italia (dove Lily ha trovato un nuovo lavoro) o no. Ted (Josh Radnor) consiglia ai due amici di portare l’oggetto con loro, ma Marshall non ne è convinto, paragonando il pouf all’ex presidente del Consiglio:
“Ted, l’Italia non ha bisogno di qualcosa di grinzoso, rosso ed incapace a contenersi, che puzza di alcol e droghe varie. Hanno già l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”.
Alla battuta segue il commento di Lily che, inesperta di politica, ride ma dice “Non so chi sia”. Nella versione italiana, però, la battuta viene modificata. Marshall, invece che rivolgersi direttamente a Berlusconi, è più vago:
“L’Italia già ha abbastanza problemi con chi governa il paese”
Al commento, però, segue la stessa battuta di Lily. Mediaset, che si occupa del doppiaggio della sit-com, ha preferito così evitare la citazione diretta di Berlusconi, pensando che il pubblico televisivo non fosse a conoscenza della versione originale.
Ovviamente, non è andata così, ed alcuni telespettatori e fan di “How I Met Your Mother” si sono lamentati su Twitter per la censura:
Censurata la frase contro Berlusconi in "How I Met Your Mother" su Italia 1….bel paese l'Italia eh?…
— Claudio Tweedy (@ClaudioTerra2) 6 Febbraio 2014
“Censurata la frase contro Berlusconi in How I Met Your Mother su Italia 1… Bel paese l’Italia, eh?”
Nella versione italiana di How I Met your mother "berlusconi" viene "tradotto" con "chi governa il paese" #TeniamoFamiglia #HIMYM
— Fabrizio C. (@Faber0386) 6 Febbraio 2014
“Nella versione italiana di How I Met Your Mother ‘Berlusconi’ viene ‘tradotto’ con ‘chi governa il paese’ #TeniamoFamiglia”
Non una gran bella figura, da parte di Mediaset, anche se la censura del nome di Berlusconi dalla battuta sembrava l’unica soluzione per poter mandare in onda la puntata senza incorrere in imbarazzi in azienda. E, piuttosto che lasciare il pubblico senza una puntata saltando l’episodio, meglio modificarne i dialoghi (cosa che succede spesso, ma non ce ne accorgiamo sempre) e mandare in onda una mezza battuta.
Messaggi: 12044 Iscritto il: 05/02/2012, 12:22 Località: Milano
Oggetto del messaggio: Re: Angolo della censura
Inviato: 16/09/2015, 09:51
Che senso ha infestare ogni sacrosanto sito web di messaggi che ti avvertono che “qui si fa uso di cookie”? E’ un po’ come informare gli automobilisti che la strada che stanno per percorrere “fa uso di cartelloni pubblicitari” ogni volta che svoltano a destra o a sinistra. Non bastava obbligare i produttori di browser a imporre al navigatore di scegliere una politica di accettazione dei cookie, invece di minacciare decine di milioni di gestori di siti web, dall’imprenditore al ragazzino, con multe che possono arrivare fino a 36.000 euro? E allora, cosa c’è dietro a una delle insensatezze più assurde dell’intera storia del web? Ce lo racconta Duccio Armenise, docente di informatica e Web Project Manager.
La Rete è l' ultimo spazio libero rimasto, l' ultima fonte di informazione - creata dal basso - non controllata.
E' inevitabile che sia il prossimo obiettivo prima dello scacco matto.
Resistiamo.
_________________ Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.
Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.
Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Che senso ha infestare ogni sacrosanto sito web di messaggi che ti avvertono che “qui si fa uso di cookie”? E’ un po’ come informare gli automobilisti che la strada che stanno per percorrere “fa uso di cartelloni pubblicitari” ogni volta che svoltano a destra o a sinistra. Non bastava obbligare i produttori di browser a imporre al navigatore di scegliere una politica di accettazione dei cookie, invece di minacciare decine di milioni di gestori di siti web, dall’imprenditore al ragazzino, con multe che possono arrivare fino a 36.000 euro? E allora, cosa c’è dietro a una delle insensatezze più assurde dell’intera storia del web? Ce lo racconta Duccio Armenise, docente di informatica e Web Project Manager.
Che senso ha infestare ogni sacrosanto sito web di messaggi che ti avvertono che “qui si fa uso di cookie”? E’ un po’ come informare gli automobilisti che la strada che stanno per percorrere “fa uso di cartelloni pubblicitari” ogni volta che svoltano a destra o a sinistra.
Non è proprio così
Direi piuttosto... che la legge serve ad informare l'automobilista che dal momento che ti fermi in un sito che è il chiosco per prendere le sigarette, poi vai in farmacia, al supermercato, al circolo anziani, dalla mignotta in via casotto 3, ad ogni posto visitato, sul tuo parabrezza viene apposto un contrassegno che descrive quale servizio hai usufruito da questi siti.
Perchè qualcuno interpretandoli viene a sapere che fumi, che hai bisogno di medicine, mangi costolette di maiale, sei anziano e vai da iris la mignotta. In poche parole, l'edicolante, il farmacista, il negoziante, il direttore della casa anziani e la mignotta sono obbligati a chiederti se sei d'accordo che ti appongano il loro contrassegno per usufruire di qualche vantaggio la prossima volta che ti rechi da loro, mentre prima te lo apponevano approffitando della tua disattenzione.
Gli automilisti consapevoli ed attenti alla propria privacy, di solito sprayano preventivamente sul proprio parabrezza un prodotto apposito che impedisce che il contrassegno ci rimanga appiccicato. Altri invece prima di partire per la prossima destinazione lo strappano via.
La legge potrebbe sembrare stupida ed inutile, ma non lo è in quanto è pensata per tutelare la maggior parte degli utenti della rete stradale, dalle insidie che questi contrassegni possono provocare.
_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Il Patto Trasversale per la Scienza sta chiedendo l’oscuramento di molti canali indipendenti
Non siamo solo in guerra contro il virus, ma c'è anche un conflitto in corso all'interno del mondo scientifico. Da una parte l'autorevole virologo Burioni e un altro fronte che utilizza la visibilità mediatica per dare chiavi di lettura alternative nell'emergenza Covid-19.
26 Marzo 202026 Marzo 2020 Cultura/Scienza Lettura 1 min
di Riccardo Rocchesso – Sulla graticola sono finiti il critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi, la virologa Mariarita Gismondo, il professore Stefano Montanari, il canale Byoblu di Claudio Messora… e questi sono solo alcuni ma la lista aumenterà probabilmente.
In un periodo come questo, il buon senso e la cautela dovrebbero prevalere, in ogni ambito. Non è giusto procurare falsi allarmismi, né sottovalutare la potenzialità mortale del Covid ma occorre filtrare nel modo corretto anche il pensiero non ufficiale. Nelle denunce si chiede non la rimozione di certi video, ma la cancellazione di canali interi e di tutti i documenti all’interno, una sorta di tabula rasa.
La libertà di parola e di espressione, è messa a dura prova. Così come la responsabilità sociale dei media che hanno il dovere di verificare, e in modo anche critico, ciò che circola, ciò che viene diffuso. Perché può avere effetti devastanti così come invece salutari. Attendiamo purtroppo i risvolti giudiziari. Ricordando, per parafrasare un celebre fatto di cronaca che mise in ginocchio la Casa Bianca, l’informazione non è al servizio del potere ma sta dalla parte di chi deve essere informato.
_________________ la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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